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Traduzione di
Anna
Sarfatti
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3. .. . fui portato dal nonno
al cospetto clel Muro.fuir,,-,;
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-§'I Per un attimo tacque.
Poi parlò preoccupato
tristemente scrollando
il suo capo invecchiato.
"Come sai, qua dal Muro
ci viviamo noi Zaghi.
Oltre il Muro, al di là",
r.ivon tutti gli Zrghr."
5. E poi disse mio nonno:
"Ora è ben che mi sbrighi
a svelafii gli orrori
che combinan gli Zighi.
Quegli Zighi che in ogni Zigo-casato
imbwrran d,i sotto
il pane affenarc!
6. Mentre sai che noi Zaghi,
se facciam colazione,
imburriamo le fette,
com'è giusto ed onesto,
con il buro di sopra,
che per bene le copra!"
Disse il nonno tra i denti:
"Occhio a quegli elementi!
Ogni Zigo è un nemico
che nel cuore ha un intrico!
Perciò, attcora ragazzo, fui di gtardia ai confini
nella Grande P attuglia anti-Zighi-vicini! "
8. Era assai meno alto
questo Muro in passato,
io fissavo negli occhi
«>gni Zigoawistato.
Non appena rno Zrgo
st azzardava vicino
lo sferzavo agitando
il mio Baccafrustino,
9. Per un po' funzionò.
Via gli Zighi dal Muro
e noi Zaghi al sicuro.
Ma un orrido giorno lo Zigo Rampino
colpì con la fionda il mio Baccafrustino!&-§ -
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Col frustino spezzato, vergognoso e scornato,
dal Gran Capo Zagota andai rurro ahhacchiato.
Lui sorrise e poi disse: "NIon ti do colpa alcuna.
qLresto tiro agli Zighi pofterà assai sfortunal
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Ti daremo al più pfesto un'estrosa uniforme.
Ti daremo una fionda fuor da tutte le norme."
E ordinò ai suoi Ragazzi della Sala Progetto
una fionda a tre lanci che obbediva a un grilletto.
12. Con la Fionda Tnlancra
ora sì, ero sicuro
pregustando la sfida proprio sotto al gran Muro.
13. Con la mano al grilletto gridai a Zigo Rampino,
con le ciglia aggrottate, con 1o sguardo assassino:
"Ora basta, gli Zighi mi hanno proprio stufato
che si mangiano il pane a rovescio imburratol"
Rampino, assai impailidito.
comincia a fi-rggire pir-rttosto speditol
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14. Mi addolora narcare
come lui ricompare,
con la nuova uniforme e una macchina enorme
e mi ringhia e minaccia, con un'orrid a faccia:
"Lancia pure i tuoi sassi con la Fionda Trigetto,
ma lo vedi il mio dito? Sta sfiorando il grilletrol
15. Ecco 1'Afferra-Sassi, la mta arma imponente,
Quel che lanci, lei acchiappa e risputa al mittente!
Con le vostre sciocchezze .lor ci avete stufato,
carr Zaghi, col vostro pane sopra imburrato!"
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16. "Ho fallito, signore!" singhtozzavo alla porta
del mio Capo Zagota nei comandr del Forte.
Ma lui rise e mi disse: "Non hai colpa di sorta.
Le nostre armi han fallito, son dell'era quaterna.
Queste armq mio caro, non son roba moderna.
17. A noi serve un modello di cannone più attuale.
Nella Sala i Ragazzi sono grà a progettare
un enorme cannone dal fischio mortale.
I miei Giovani Geni sono quasi alla frne
ed appe nahanno fatto, tu ritorni al confine!"
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18. Che ingegnoso congegno han pensato r Ragazzrt
I1 Cannone è del tipo Sputafuoco-a-Sin ghrozzo
cancato di Polvere Ti-Solletico-i1- G ozzo
prù zampette di apine e formiche larvate
con aggiunta di cozze nel sughetto impepate.
Fu addestrato con cura Daniel, cane marpione,
che difende il paese, primo Spaniel-can-none.
19. Io e Daniel, lo Spaniel Sputafuoco-a-Sin ghiozzo,
marctando a capo alto verso quel Muro tozzo
sentimmo le grida che incitavano forte:
"Per il burro d,i sopral O la guerra o la morte!"
20. Beh...
non fu proprio guerra.
E neppure fu morte.
Ma per noi, per me e Daniel, certo fu malasorte.
Perché al Muro trovammo anche Zigo Rampino
che ci disse, il furfante, con sorriso assassino:
"I miei Giovani Geni della Sala Progetto
han creato per me questo splendido oggetto:
il Cannone-Ottocanne-Bielefante-su-Schiena
che ti scarrca raffiche di nocciòl di amatena.
E vedrai, Sputafuoco-a-Singhrozzo si zittat"
Dal terrore a me e Daniel
prese al cuore una ftttat
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Dalkr Zigct Rarnpinr) nlroralnente beffatc
ritorn:ri l.ia clatr &luro avr,.ilitr,'' e fiacc:ito.
Trascinavo e strisciavo ii morale c:lcluto"..
Come mi erc riclotttt, ilon l'a,,rel lrtai q:reclutcl
Aci lrn tratto R{M tsL-ii'"ii rBÀi
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È la Bancla clel lJuiio cii Scpi:r circ siLol:;il
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L'ha mandata a me incontro il mio Capo Zagota
con le arzille Coriste della Banda di Sopra
il cui canto è:
"Abbi fede.r
Ecl al bu,n"o stra-credi /"
E a sentirlc, ii morale tornò ritto su in piedi.
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"Giovanotto" sorrise il Gran Capo Zagota,
"sei promosso di grado, 1o ha deciso chi vota.
Questa è l'alta uniforme, da oggi sei Generale.
Ora indossala e parti, C'è la Guerra Mondialel
Tu dovrai comin crarla e mi dice già il cuore
questa volta la vinci, sarat tu il vincitore!
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24. I miei Giovani Geni della Sala Progetto
dopo tante ricerche han creato l'oggetto.
È una macchin a grande, volerai fino al Muro
e uno a uno gli Zighifarat fuori sicuro!"
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Nella Sala Progetto quel Gruppetto geniale
ha pensato per me 1o Spruzza-e-Spazza Totale.
Io mi misi al timone,
mentre il cuor mi andò al trotto
e mi volsi alla Terra di quei Burro di Sotto.
In realtà quel congegno era tamto moderno
che io mai ne aytel ar,.uto il completo governo!
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28. Era Zigo Rampino, con burlesco ghignetto,
che guidava ùn congegno al mio uguale perfetto!
Disse: "I1 mio Spruzza-Blu è un modello provetto!
Se tu spruzzi gli Zighi io non credo che paghi,
perché allora noi Zight spruzzeremo vor Zaghrt"
29. Io filai indietro tutta
ed a voi 1o confesso:
eto a terca, agttato,
scoraggiato
e depresso.
Ed allora io vidi, dal mio mezzo atterrato,
dello stesso mio umore le Coriste sul prato.
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30. Disse ùfiss llajo; t.'-te. srgnlr iil.ì .-rii::'.ll-,
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31. Coisi là e vi trovai r.rnr s('ena inauclita.
"ldon temere " fa il Capo "non è mica finital
I rniei Gior ani Geni. che di prù non ne tru o.
han per:sato a Lrn ccngegflo che è pirì nuovo clel Nuovo.
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E ripieno cli o>t'uro Marenlùt-le<.ca-[ir.
prrò spedire gJi Ziglti drir.ti ri )rriu-ntrt-gii,
F{AhI CREATO
IL TEMIRILE
BIG_BOY I}UA,4ER{-II!
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32. Tu ora corri a quel &'{uro. non destare sospetto,
e poi sgrncie la horttbrt str.eli Zigiri tii gcltol
Ho ordinato agll Zaghi di star fi-tor c1i mira
iinciré il BIG BL:I,{ERI-. nei ciintorni s'aggira."
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33. À,{entre allcla.r,. r:rlrrenetro ccp 1a bcinba :e ,qrrel 1,,,{r:ro
ctimstatai che cEni Zagr.t si mi:ttev:r ai sir:'ilrc
clbbectencio ii iliam Ce-;-:c e a queil'cr,:1lne os.un"o.
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34. K*w#pÀ
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Dietro al portab andrera
con il cuor sottosopra
per la Patrra discesero!
E per il Burro di Sopra!
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E [u alkrra c'hc il nonno mi trovò e mi afferrò.
E mi disse arcabbrato: "Non sei ancor nel rifugicl?
Ma sei matto? Che asperri? lon è tempo cli inclugiol
Ma... forse è meqlio. a memoriaU
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delt'impresa <lel nonno mentre scrive la storia!
PROPRTO QrJt! PROPRTO ADESSO!"
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Ecl il nonno in un balzo saltò sopra quel À4uro
si schiarì un po' la -oce per griclar più sicuro:
"La città degli Zighi io con qriesta ora inghiotto,
quei rnostruosi che imburranc le fettine di sotto!"
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Iel medesimo istante noi sentimmo un clap-ciap
ed il vecchio Rampino pesticciando era qua!
Sala Progetto
han creato per lui um id,entico oggetto!
Proprio un Big Bumerù , tta le sue dita stretto!
"Ti trasformo in porchetta con fagioli piccini!
Io ti imburro di sopra e ti fo' in briciolini!"
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E ic: "Nonnc!" strillai
"Stai attento" nonnino!
Chi ia lancia per primo?
Sarai tu?... C Rampino. ".?"
E il nonno: "Calmo ragazzo, che fretta!
Veclremo.., aspetta. " "
Staremo a vedere... aspette..."
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IJn Nord-Rax e un Sud-Rax
nella Prux praterta,
venivano avantt
sulla stcssa c<>rsia.
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Finché non acc adde
che fecero scontro.
Così, viso a viso,
piede a ptede, l'incontro.
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"Che fal? Guarda qui!" disse il Nord-Rax podista.
"Mi blocchi la strada, sei sulla mia pista.
Io sono il Rax Nord-diretto e ti chiedo
cli farti pitì in là, così io proceclo!"
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42. "Chi è sul1a pista di chi?" fa il Sud-detto.
"Io sono da sempre il Rax Sud-diretto.
Sei tu che MI biocchi Ia strada e ti chiedo
di farmi passare, così a Sud procedo!"
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"Ed io provo A TE" disse il Sud-Rax ffato
"che posso restare in questo Prax prato
per cento stagioni! Perché seguo le leggi
apprese alla scuola dei Rax Sud-passeggi.
Mai spostarsi! È la legge. Mai spostarsi per niente!
Né di un pelo a oriente, né di un pelo a occidente!
Io sto qui, non mi muovo! E 1o voglio dar,vero,
che mi importa se questo ferma noi e il mondo intero!"
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45. Beh...
è owio che il mondo 1ì non si fermò.
E dopo due anni una strada arrivò
che corre al di sopra di quei due testoni
ancora lì immohili nelle l«>r posizi<>ni.
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