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9 giugno 2011 12
- 1. Il primo quotidiano giovedì
della pubblicità 9 giugno 2011
pag. 12
Personal branding, autopromuoversi in era web 2.0
di Roberta Gilardi *
C’era una volta il curriculum oggi le cose non sono tanto stessi ha avuto una svolta
vitae, scritto magari a mano, cambiate, il valore di ognuno significativa. Ognuno di noi
DIGITAL & MARKETING CORNER
oppure con una Lettera 32 è legato certo alla professio- può sviluppare il proprio ‘mar-
Olivetti. Poi siamo passati al nalità maturata, all’esperien- chio’ la propria ‘impronta’
computer e ai modelli di Word za e avere delle referenze indelebile in internet, qualsia-
già predisposti per la stesura sostanziose e puntuali è si sia la consistenza del curri-
di un bel curriculum, in forma- ancora oggi un elemento culum e la professionalità
to europeo, e ben corredato importante. Ma nell’era del espressa, che sia business o
da referenze. Tutto sommato web 2.0 la promozione di se ludica, creativa o intellettuale.
Promuovere se stessi nell’era del Web 2.0 al nostro vantaggio competitivo. Forse per
equivale a fare branding di se stessi attraverso questo potrebbe anche non servire il Web
dei canali che amplificano significativamente il 2.0, ma sicuramente ci aiuta ad ampliare la
potenziale di contatto e sviluppo, e, in fondo, comunicazione del nostro marchio personale
se siamo bravi a farlo e se Google lo conferma attraverso la rete sociale, le relazioni, gli
attraverso link rilevanti, commenti, note di terzi, ‘hub’ autorevoli in cui altri ci rappresentano e
presenza diffusa, allora se lo dice Google ci apprezzano.
siamo bravi davvero, o almeno saremo di suc- Come ogni brand quindi è necessario comu-
cesso in termini di ‘reputazione’ (positiva, o nicare, produrre un contenuto originale e di
magari negativa se ci interessa fare le peco- rilievo, creare un percorso in cui valorizzare il
© LA RIPRODUZIONE E’ RISERVATA. La divulgazione a terzi deve essere autorizzata
relle nere). Google oggi è l’ago della bilancia: mix tra asset personali e professionali, dare
se ci sei ‘sei’, se non ci sei ‘non sei’. voce al nostro potenziale, essere una ‘autori-
Nella costruzione di un brand personale gli tà’ nel settore in cui operiamo, o almeno veni-
elementi che concorrono sono relativi all’iden- re riconosciuti come tali dalla rete.
tità (chi siamo), al significato o contenuto (cosa Nella rete, a velocità esponenziale, costruia-
siamo o rappresentiamo), alla reazione che sti- mo la nostra ‘reputazione’, se siamo bravi, a
moliamo (che giudizio evochiamo) e infine alla costo zero o quasi. Il presidio dei social network
relazione che il brand (in questo caso ‘perso- certo non è sufficiente e quello che diciamo di
nalì) riesce a instaurare. E’ un processo in cui noi stessi ha poco valore. È invece altamente
quello che siamo, significato e significante, la significativo quello che gli altri dicono di noi,
nostra carriera, la nostra identità professionale come commentano i nostri contenuti, come li
e personale diventano veicolano a loro volta
‘marchio’, concorrendo attraverso la propria sot-
così a renderci unici per i torete. Anche in questo
nostri clienti o datori di processo quindi la rela-
lavoro. Va quindi imposta- zione con gli altri è ele-
ta una strategia che in mento fondamentale, e
modo efficace ed efficien- nella reciprocità di valo-
te dica bene cosa sappia- re e relazione rafforzia-
mo fare, come lo faccia- mo la nostra immagine
mo, perché siamo meglio e il nostro brand.
o differenti dai nostri con-
correnti, dando evidenza
* partner di Xprit