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primo piano


a cura di
   Thomas Schael
  Dirigente Fondazione Opera San Camillo
  Direttore Dipartimento Sanità Eurispes Lombardia




Liste d’attesa: Nuovo piano
nazionale 2010 – 2012
della Conferenza Stato - Regioni



                                                I
                                                      l signor Rossi ha bisogno di un esame cardiologico,
                                                      diciamo non vitale, ma neanche procrastinabile in
                                                      eterno. Il medico di medicina generale lo indirizza
                                                      verso uno specialista ambulatoriale che visita sia
                                                      nell’ospedale pubblico dell’ASL, che privatamente in
                                                intramoenia. Presso il CUP aziendale, ci sono 60 giorni di
                                                attesa. Privatamente, e a pagamento, c’è posto con lo
                                                stesso specialista la settimana successiva – con l’accesso al
                                                reparto in caso di necessità facilitata.
                                                Questa, purtroppo, è la realtà con cui molti cittadini italiani si
                                                confrontano quotidianamente. Tutto questo induce a genera-
                                                re un servizio al cittadino ogni tanto tardivo, e talvolta anche
                                                scadente (con notevole differenze anche da ASL ad ASL e da
                                                Regione a Regione del nostro Paese). La disparità tra liste d’at-
                                                tesa pubbliche, attesa per visita in struttura convenzionata e la
                                                visita privata apre, nostro malgrado, spazio anche a episodi di
                                                corruzione (“mi paghi e ti faccio passare”) o di corsie preferen-
                                                ziali all’italiana (“per fortuna ho un amico/parente in ospedale
                                                che mi fa entrare”).
                                                Per quanto riguarda la possibilità degli italiani di far fronte alle
                                                prestazioni private pagando di tasca loro, la cosiddetta spesa
                                                out-of-pocket, già lo scorso anno le famiglie hanno ridotto la
                                                spesa privata facendo registrare un ritorno alla sponda pubbli-
                                                ca. Secondo il Censis nel 44° rapporto annuale sulla situazione
                                                sociale del Paese, il 35,1% di famiglie ha dichiarato di essersi
                                                rassegnata alla lunghezza delle liste d’attesa senza poter
                                                optare per la sanità privata; quota che raggiunge il 51,9% per i


26 e-HealthCare - no 13 Luglio/Agosto 2011
livelli economici bassi e il 42,8% per i ceti medio-bassi. In tempi   Governo delle Liste d’Attesa (PNGLA).
di crisi la gente torna all’ASL – e le risorse economiche del SSN     Un Piano ambizioso, che suddivide le
già scarse devono essere usate per una crescente domanda.             prestazioni in 4 classi di priorità (urgen-
                                                                      te, a breve, differibile e programmata),
Una qUestione di responsabilità non risolta                           fissa un tetto di 30 giorni per le visite,
                                                                      individua 58 prestazioni da monitorare
Le liste d’attesa sono un tema spinoso, sul quale la sensibilità      e crea percorsi diagnostico-terapeu-
dell’opinione pubblica è spiccata, e la demagogia è stata             tici per le patologie cardiovascolari e
esercitata. Sia le associazioni dei cittadini che politici e sinda-   oncologiche.
calisti criticano chi gestisce la sanità pubblica pensando che        E che potrebbe portare ad una sorta di
non si stia intervenendo sul tema. Sappiamo bene quanto la            rivoluzione positiva, considerato che in
questione sia complessa, come vi si confrontino tutti i Paesi         base all’ultimo rapporto del Tribunale
europei e quanto sia stata oggetto di ripetuti interventi, basati     per i Diritti del Malato nel nostro Paese
sulla logica del proclama più che su azioni concrete.                 per un’ecografia all’addome si deve
Una prima considerazione riguarda la necessità di sottrarsi alle      aspettare fino a 340 giorni, per una Tac
due posizioni estreme che caratterizzano, spesso, il dibattito su     circa 220 giorni, 1 anno per un interven-
questo tema. Ad un estremo c’è chi, con un po’ di demago-             to di chirurgia generale e 18 mesi per
gia e tanta propaganda, sostiene di poter tirar fuori la bac-         l’ortopedia.
chetta magica e risolvere la questione, come se si trattasse di       Il tempo massimo, entro il quale le strut-
un aspetto che può essere completamente scorporato dal re-            ture pubbliche e quelle private accredi-
sto del complesso sistema sanitario pubblico. All’altro estremo       tate di ogni singola Asl dovrebbero ga-
quanti, con un fare un po’ rassegnato e fatalistico, sostengono       rantire le prestazione di primo accesso,
che non c’è soluzione, che le liste d’attesa sono ineliminabili       considerate di garanzia per alcuni tipi di
e qualunque sforzo è destinato all’insuccesso. È evidente che         patologie, sono per la visita oncologica
non possiamo consentirci né l’una né l’altra posizione. I citta-      15 giorni; mamografia, Tac all’addome,
dini si aspettano soluzioni concrete in tempi ragionevoli per un
problema che mette in discussione, se non affrontato, il loro
stato di salute. È altrettanto evidente che il tema è strettamen-
te intrecciato con una serie di altre questioni, prima fra tutte
quella dell’appropriatezza delle prescrizioni, che chiama in
causa l’esercizio di una responsabilità precisa da parte di tutti
gli attori e, in particolare, da parte di medici prescrittori e dei
cittadini.
La comunità scientifica e professionale è chiamata ad eser-
citare fino in fondo la propria responsabilità, dicendo chiara-
mente cosa è appropriato e cosa non lo è in termini di presta-
zioni diagnostiche, e a tenerne conto, nei limiti del possibile. Se
avremo il coraggio di fare spazio ad una robusta cultura della
valutazione e della misurazione dei risultati, questo compito ri-
sulterà, via via, relativamente più agevole, perché riusciremo a
guardare al sistema, come è giusto che sia, in termini di risultati
di salute conseguiti, piuttosto che di mero erogatore di una
sommatoria di prestazioni.

stop alle liste d’attesa dal Governo

Ma le lunghe attese che la maggior parte dei cittadini italiani
devono affrontare ogni giorno per visite ed esami potrebbero
terminare a breve. È questo l’auspicio che arriva dal Gover-
no, che recentemente ha varato il Nuovo Piano Nazionale di


                                                                       e-HealthCare - no 13 Luglio/Agosto 2011 27
risonanza magnetica al cervello, tronco        diverse procedure di gestione dell’erogazione, degli accessi e
encefalico, pelvi, prostata e vescica 60       delle relative informazioni, supportando modalità di program-
giorni; ecografia ad addome e mam-             mazione dell’offerta e comunicazione ai cittadini. Tale sistema
mella 60 giorni; endoscopia, colonsco-         consente di facilitare l’accesso alle prestazioni sanitarie e di
pia, esofagogastroduodenoscopia 60             monitorare la domanda e l’offerta complessiva, attraverso
giorni. Anche le prestazioni relative ad       idonei strumenti di analisi, che forniscano informazioni rilevanti
area cardiovascolare, materno infantile        ai fini del governo delle liste di attesa.
e geriatrica dovrebbero essere garantite       Il Cup dell’ASL dovrebbe gestire una sola agenda di preno-
tra i 30 e i 60 giorni.                        tazione che tenga conto delle disponibilità esistenti presso
I tempi massimi di attesa, purtroppo,          le strutture pubbliche e presso quelle convenzionate private.
saranno rispettati soltanto per le prime       L’obiettivo è anche quello di garantire che le strutture private
visite ed i primi esami diagnostici indi-      accreditate, che non hanno superato il tetto di spesa con-
cati nel Piano di Governo. Sono inoltre        cordato con la Regione di riferimento, possano continuare a
escluse dal Piano le prestazioni di con-       erogare prestazioni.
trollo e quelle di prevenzione (screening).
Le prestazioni che rientrano nel piano di      empowerment e responsabilità del cittadino
contenimento dovranno essere garanti-
te, secondo i tempi stabiliti, al 90 % degli   D’altro canto è necessaria un’azione di empowerment nei
utenti che ne fanno richiesta.                 confronti dei cittadini, per consentire loro di non aderire,
Altra novità interessante per i cittadini:     consapevolmente, a forme di consumismo sanitario, ed essere
quando la lista d’attesa è molto lunga e       attenti ad adottare comportamenti che non concorrano a
non è possibile effettuare una prestazio-      produrre sprechi (pensiamo alle visite prenotate e non di-
ne entro i tempi massimi stabiliti, previo     sdette, che tolgono spazio ad altri, o agli esami eseguiti dei
consenso della propria ASL di riferimento,     quali non vengono ritirati i referti). Sicuramente la presenza di
il cittadino potrà usufruire della presta-     tempi di attesa consistenti è una forte spinta a prenotare in più
zione in regime intramurario versando          posti, per tentare la “sorte” di una prestazione più vicina nel
soltanto la quota del ticket (se dovuta).      tempo, ma è altrettanto certo che si dovrebbe responsabiliz-
L’erogazione di prestazioni adeguate           zare il cittadino a disdire quelle prenotazioni che non verranno
alle necessità di cura degli assistiti entro   utilizzate. Il fenomeno del “no-show” è largamente diffuso – per
tempi appropriati e definiti per gravità       esempio il drop-ot sulle prime visite nel privato accreditato
di patologia e condizione clinica, rap-        dell’Ausl di Bologna mostra che in media un cittadino su sei
presenta l’obiettivo del PNGLA ed è            non si presenta.
una delle componenti strutturali dei LEA.      Il sistema sanitario dovrebbe prevedere forme facilitate ed ac-
Pertanto, la tematica dei tempi e delle
liste di attesa richiede un approccio
                                                                                         Drop-Out Prime Visite
sistemico anche al fine della razionalizza-                                               Privato Accreditato
zione dell’offerta delle prestazioni e della                                                     > 25%
qualificazione della domanda.
Il sistema di prenotazione dovrebbe
essere gestito attraverso un Centro
Unificato di Prenotazione (Cup) in ogni
singola Asl. Il Cup è un sistema centraliz-
zato informatizzato di prenotazione delle
prestazioni sanitarie, deputato a gestire
l’intera offerta (SSN, regime convenzio-
nato, intramoenia, ecc.) con efficienza,
strutturando in modo organizzato l’at-
tività delle unità eroganti per ciò che
attiene l’erogazione delle prestazioni,                                                  (Fonte: AUSL Bologna 2011)

interfacciandosi a questo scopo con le         Drop-Out Prime Visite Privato Accreditato Ausl Bologna 2011



28 e-HealthCare - no 13 Luglio/Agosto 2011
cessibili per i cittadini a sportelli, call center, ma anche contatti   che comunque, con tutti i suoi difetti, il
via e-mail, servizi web, sms, ecc… per effettuare le disdette di        sistema pubblico rappresenta una fonte
prenotazione. Ogni singola rinuncia verrà subito rimpiazzata            di sicurezza.
con l’inserimento nell’agenda della prenotazione di un altro            A fronte di queste considerazioni lusin-
utente.                                                                 ghiere, esiste la necessità di assicurare
Gli utenti che non effettueranno la disdetta entro le 48 ore            un equilibrio finanziario non solo e non
precedenti la prestazione diagnostica concordata, dovrebbe-             tanto per i problemi di compatibilità che
ro pagare una penale equivalente al ticket previsto per quella          ogni Regione è chiamata a garantire
prestazione, o in alcune Regioni, il valore della prestazione           nella logica del federalismo sanitario,
stessa. Il ticket in questo caso dovrà essere pagato anche da           pena l’introduzione di misure “pesanti”
parte di chi è esentato per morivi di reddito e per l’appar-            come i piani di rientro e la sovra tassazio-
tenenza a categorie protette. Possibile azione sul cittadino            ne per la struttura economica regionale,
sono il recall telefonico a pochi giorni dalla prestazione per la       ma proprio per la stessa sopravvivenza
certezza della aderenza del paziente. Pochissime ASL appli-             del modello universalistico del nostro
cano ad oggi di far pagare la prestazione in caso di mancata            sistema sanitario pubblico.
disdetta della prestazione da parte del cittadino. Il danno c’è,        La razionalizzazione delle liste di attesa
non solo economico per il SSN, ma anche per chi rimane in               rappresenta un obiettivo prioritario per
lista avendo bisogno della prestazione.                                 un sistema sanitario nazionale mirato
                                                                        all’efficienza e all’equità, al fine di otte-
il sistema pUbblico di fronte alla sfida dei tempi                      nere che l’inquadramento diagnostico
d’attesa                                                                e le successive terapie non siano ingiu-
                                                                        stificatamente procrastinati compromet-
La percezione del bene salute sta sempre più assumendo una              tendo la prognosi e la qualità della vita.
funzione suppletiva rispetto alla pressione che i modelli com-          A tal fine, l’attuazione da parte di tutti
portamentali delle società sviluppate generano sugli indivi-            i livelli istituzionali delle norme esistenti
dui. Quindi un atteggiamento da parte dei singoli di estremo            in materia non può ridursi ad un mero
affidamento alla potenzialità (direi nel dovere), del sistema di        adempimento formale, ma deve con-
ripristinare la propria condizione di salute e di conseguenza un        cretizzarsi nella formulazione di idonei
uso fortemente reiterato dei servizi.                                   programmi e di efficaci misure, effetti-
Gli indubbi successi del sistema in termini di aumento della            vamente capaci di garantire il rispetto
sopravvivenza per determinate patologie che solo pochi anni             della tempestività delle prestazioni.
fa erano considerate stadi finali dell’esistenza (le patologie          Il concetto di appropriatezza rappre-
cardiologiche o quelle tumorali, solo per citare quelle di più          senta la sfida professionale che deve
diretta percezione) generano un numero crescente di soggetti            ancora trovare il suo pieno sviluppo. Si
che hanno bisogno di un maggior ricorso ai servizi sanitari.            tratta in sostanza di rendere operativi
Lo stesso fenomeno dell’invecchiamento della popolazione                alcuni principi di carattere squisitamente
concorre a determinare un incremento costante delle pre-                sanitario: garantire il giusto trattamento
stazioni. Un’affermazione ovvia, ma quello che impressiona è            nel tempo adeguato.
la sua entità: le prestazioni pro-capite delle fasce più anziane        La prima parte dell’assunto, il giusto
sono quasi tre volte quelle della popolazione di età media.             trattamento, coinvolge specificamente
In sostanza, gli innegabili successi del sistema pubblico italiano,
sia in termini di capacità generale di aumentare la vita media
delle persone, sia in termini di maggiore accessibilità ai servizi
stessi, ha generato e genera un incremento costante nell’utiliz-
zazione dei servizi offerti. Non possiamo certo dolerci di questa
condizione che peraltro arreca una fonte notevole di ricchez-
za: economica certamente (la possibilità di una vita lavora-
tiva più lunga, di una diminuzione delle ore di lavoro perse in
conseguenza di malattie evitate o di complicazioni sempre più
prevenute) ma anche una ricchezza che deriva dal pensiero


                                                                         e-HealthCare - no 13 Luglio/Agosto 2011 29
il ruolo dei medici prescrittori nel non fer-   cUp recall - l’asl ti ricorda le prenotazioni
marsi ad una mera funzione di soddisfa-         con Una telefonata
zione della richiesta del paziente di rice-
vere una prestazione sanitaria; lo scopo        Una telefonata per ricordare l’appuntamento con il medico –
del sistema non è tanto quello di dare          il processo di Cup recall per comunicare appunto agli assistiti
prestazioni, ma di garantire la stabilità       la scadenza di una prestazione sanitaria specialistica permette
delle condizioni di salute, cosa che non        di incidere sull’ottimizzazione delle liste di attesa producendo
necessariamente richiede l’erogazione           parecchi benefici di ordine economico e qualitativo. Oltre a
di una prestazione o la somministrazione        migliorare la percezione del livello del servizio offerto al cittadi-
di un farmaco.                                  no, aumenta il numero delle prestazioni erogate dai vari am-
In sostanza l’erogazione di un servizio è       bulatori. Si tratta di fornire un servizio automatico nell’ambito
lo strumento attraverso il quale si ga-         della conferma o disdetta di prestazioni sanitarie da parte del
rantisce la salute delle persone sembra         cittadino sia da telefono fisso che mobile per complementare
un’affermazione banale, ma le analisi           l’attuale servizio a sportello o con operatore su numero verde,
sui dati evidenziano comportamenti che          aggiungendo funzioni di promemoria per visite specialistiche.
inducono a pensare al rischio di una            Con i bilanci tesi le aziende fanno fatica a destinare degli ope-
sorta di “resa” delle direzioni generali        ratori umani del Cup a tale servizio, ma oggi esistono soluzioni
e del mondo professionale rispetto alle         tecnologiche che rendono il Cup Recall fattibile a costi margi-
richieste pressanti degli utenti.               nali relativi al valore perso di una visita ambulatoriale.
Si pensi ad esempio allo slittamento con-       Tra le varie aziende pubbliche che hanno attivato una solu-
sistente a cui stiamo assistendo nell’utiliz-   zione di Cup Recall c’è l’ASL CN2 Alba-Bra. AMOS, società
zazione di alcune tecnologie moderne            consortile di servizi delle aziende sanitarie di Cuneo ed Asti, ha
come la diagnostica per immagini: sta           sviluppato nel 2009 il Cup per le aziende delle Provincie di Asti
diminuendo il numero di TAC e crescono          e Cuneo. Utilizzando la soluzione fornita da bMooble di Torino,
quelle di risonanza magnetica, tecnolo-         ha inserito poi in ottobre 2010 al Cup un servizio di chiamata
gia più recente e quindi ritenuta migliore      tramite operatore digitale che consenta di limitare i casi in
in assoluto. In realtà il concetto è che        cui gli assistiti non si presentino ad effettuare una prestazione
anche queste due tecnologie hanno               ambulatoriale prenotata.
ambiti di utilizzazione specifici, in sostan-
za ci sono patologie che possono tran-          “I pazienti che prenotano una visita a più di 30 giorni saranno
quillamente essere diagnosticate con la         ricontattati telefonicamente da un servizio automatico con
TAC invece di ricorrere alla RMN.               voce digitale che ricorderà loro l’appuntamento e che per
Questa mera funzione di soddisfazione di        specifiche specialità potrà richiedere anche la disdetta in
una richiesta di prestazione deve essere        linea, liberando così il posto istantaneamente ed ottimizzando
decisamente rifiutata dal mondo dei             i tempi di attesa” spiega Fabrizio Viglino, responsabile dei Siste-
professionisti sanitari, che devono richie-     mi Informativi dell’ASL CN2 Alba – Bra.
dere tutto quello che è effettivamente
necessario a garantire la salute dei
cittadini.
La seconda parte dell’assunto,“nel tem-
po adeguato”, incide direttamente sul
cuore stesso del problema dei tempi di
attesa. In sostanza si tratta per il mondo
professionale di non delegare più la
determinazione del tempo entro il quale
una prestazione deve essere erogata
a fattori del tutto occasionali. La deter-
minazione del quando una prestazione
deve essere erogata è una variabile
sanitaria e non organizzativa.


30 e-HealthCare - no 13 Luglio/Agosto 2011
L’avvio ufficiale del sistema è sta-                                      • un sistema di integrazione e selezio-
                            to preceduto da una fase di test di                                         ne delle prenotazioni presenti nel
                            quattro mesi durante i quali il servizio                                    CUP e per le quali si voglia attivare la
                            è stato erogato agli assistiti prenotati                                    chiamate di promemoria;
                            nel periodo con lo scopo di verificarne                                   • un processo di aggiornamento on-
                            l’utilità dal punto di vista del cittadino                                  line del CUP a fronte di conferma o
                            e raffinare il modello di interazione con                                   disdetta della prenotazione da parte
                            il pubblico analizzando giornalmente                                        del cittadino durante la telefonata
                            le statistiche di risposta. L’esperienza                                    di promemoria e relativa liberazione
                             ha mostrato che una serie di gruppi di                                     del posto per successive prenotazio-
Fabrizio Viglino,            pazienti in piani terapeutici non han-                                     ni;
responsabile dei Sistemi     no bisogno di un sistema di conferma                                     • un meccanismo di intercettazione
Informativi dell’ASL CN2 (pazienti cronici ed oncologici), men-                                         chiamata da parte del cittadino che
Alba – Bra                   tre sulle prime visite il sistema dà gran-                                 vuole disdire di sua iniziativa tramite
                             de soddisfazione nel poter recuperare                                      l’interazione vocale con operatore
una percentuale tra il 2 e 5 per cento di disdette in tempo utile                                       digitale;
per la nuova assegnazione ad altri utenti.                                                            • interfaccia su cellulare per utenti
“E’ stata eseguita anche una campagna di customer satisfac-                                             evoluti che possono dal proprio ap-
tion per avere direttamente un’opinione dalla viva voce dei                                             parecchio mobile vedere le proprie
cittadini”, aggiunge Viglino, “tale attività ci ha permesso, tra                                        prenotazioni ed effettuare eventuali
l’altro, di capire e risolvere richieste specifiche di assistiti non-                                   cancellazioni.
ché la gestione di alcune problematiche legate alla privacy.
La completa tracciabilità di una prenotazione specialistica dal
momento in cui nasce nel CUP al momento in cui viene con-
fermata o disdetta dal cittadino ci permette inoltre di dare agli
operatori allo sportello uno strumento di maggiore controllo e
migliore capacità di risposta verso gli assistiti”.
Inserire figura: L’architettura del sistema di Cup Recall
Il processo di CUP Recall può essere automatizzato a vari livelli
a seconda dell’organizzazione in atto presso una ASL:
 • un meccanismo di chiamata telefonica automatica
     (outbound) tramite il centralino in essere presso il CUP;
 • un’interfaccia vocale per l’operatore digitale personalizza-
     bile per l’interazione con il cittadino senza passare dall’o-
     peratore umano;



                       Disdetta
                                                  WEB


                       Nuova                    Sportello                               Sistema CUP
                                   I
                       Disdetta    V       Laboratori Farmacie                            esistente
                       Modifica    R   C
                        Nuova
                                   b
                                       E   Numero verde con
                       Disdetta    e   N      operatore
                       Modifica    n   T                                      Integrazione over IP
                                   v
                                   e
                                       R
                                   n   A   •Recall automatico      Piattaforma di
                       Chiamata    u   L       outbound            integrazione e
                                   t
                                   o
                                       I    •Disdette dirette         controllo
                       Conferma        N        inbound             multiutenza
                       Disdetta        O
                                                      Statistiche integrate



           (Fonte: bMooble 2011)


 Figura 1 L’architettura del sistema di CUP Recall



                                                                                                       e-HealthCare - no 13 Luglio/Agosto 2011 31
l’informazione sUi tempi                        •   sui siti delle Regioni e delle ASL e delle aziende ospedaliere
d’attesa corre sempre più sUl                   •   presso gli Uffici di Relazione con il Pubblico (URP)
web                                             •   nelle carte dei servizi delle aziende sanitarie
Tra gli elementi che sono oggetto di
riflessione nell’ambito delle liste d’attesa,
vi è quello della disponibilità trasparente
dei relativi dati a favore dei cittadini e
stakeholder e, negli ultimi anni, come
emerge dalla letteratura internazionale,
numerosi sistemi sanitari utilizzano Inter-
net e la rete, tramite i siti web dedicati
per offrire informazioni e dati su tempi
e liste d’attesa. Cresce, infatti, il popolo
degli italiani che prova a fugare dubbi o
cerca notizie sanitarie a colpi di mouse
(34%), anche se la tv resta regina indi-
scussa: è lei la prima fonte di informa-              (Fonte: Ministero Salute - 4° Rapporto Nazionale sull’utilizzo di Internet, febbraio 2011)

zione sanitaria, punto di riferimento per
quasi un italiano su due (42,9%). A rive-
larlo è il 44esimo Rapporto annuale del         Circa la metà delle Regioni e delle Asl riporta sui propri siti web
Censis sulla situazione sociale del Paese.      i dati sui tempi d’attesa, con un trend in crescita negli ultimi                                    C


L’abitudine di prenotare visite speciali-       cinque anni. Viene inoltre complessivamente confermato il                                           M

stiche e analisi mediche via Internet è il      gradiente decrescente, rispetto alla presenza di informazioni
                                                                                                                                                    Y

5,3% degli italiani, dato che sale al 9,5%      sui tempi d’attesa, delle strutture sanitarie del Nord rispetto a
dei laureati secondo l’indagine Censis.         quelle del Centro-Sud/Isole.
                                                                                                                                                   CM




Anche la recente, seppur parziale, in-          È quanto emerge dall’indagine del Ministero della Salute del                                       MY



dagine condotta dall’Agenas dimostra            2010. La disponibilità delle nuove tecnologie di comunicazio-                                      CY


come sia necessario porre attenzione            ne, in particolare internet, hanno modificato attitudini e prassi                                  CMY


specifica alla tematica del monitorag-          dell’informazione, trasformando l’accesso alle informazioni e                                       K

gio dei siti web, anche per evidenziare         facendolo divenire un diritto primario per tutti i cittadini. In que-
criticità ed ambiti di miglioramento.           sto contesto di cambiamento, il controllo e la gestione delle
Inoltre la comunicazione dei tempi di           informazioni inerenti alle liste d’attesa rappresenta uno degli
attesa attraverso i siti web è indice, da       aspetti critici di tutti i sistemi sanitari.
un lato, della sensibilità dell’azienda         Nello specifico, il 48% delle Regioni (10 su 21) riporta, nei propri
verso strategie di comunicazione efficaci       siti web, dati su tempi reali e/o massimi d’attesa, il 57% dei
e trasparenti e, dall’altro, della garanzia     siti web delle ASL (95 su 166), il 47% dei siti web delle Aziende
per il cittadino di conoscere, in anticipo,     Ospedaliere (40 su 85) e il 21% dei siti web degli IRCCS (21 su
quanto tempo dovrà attendere prima di           100). Per quanto riguarda i siti web dei Policlinici Universitari, l’in-
ricevere la prestazione richiesta.              dagine evidenzia che il solo 14% (1 su 7) riporta dati su tempi
Per garantire una capillare e trasparente       reali e/o massimi d’attesa, situazione praticamente invariata
informazione ai cittadini sulle liste d’atte-   rispetto all’indagine 2009.
sa, il Piano Nazionale di Governo stabili-
sce che le Regioni e le aziende sanitarie
devono utilizzare i mezzi più idonei per
comunicare il più possibile le modalità
di accesso alle prestazioni sanitarie ed i
relativi tempi di attesa. Gli elenchi con
le 58 prestazioni e le modalità di acces-
so alle prenotazioni dovranno essere
disponibili:


32 e-HealthCare - no 13 Luglio/Agosto 2011

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Thomas Schael: Liste d’attesa e nuovo piano nazionale 2010-2012 della Conferenza Stato-Regioni

  • 1. primo piano a cura di Thomas Schael Dirigente Fondazione Opera San Camillo Direttore Dipartimento Sanità Eurispes Lombardia Liste d’attesa: Nuovo piano nazionale 2010 – 2012 della Conferenza Stato - Regioni I l signor Rossi ha bisogno di un esame cardiologico, diciamo non vitale, ma neanche procrastinabile in eterno. Il medico di medicina generale lo indirizza verso uno specialista ambulatoriale che visita sia nell’ospedale pubblico dell’ASL, che privatamente in intramoenia. Presso il CUP aziendale, ci sono 60 giorni di attesa. Privatamente, e a pagamento, c’è posto con lo stesso specialista la settimana successiva – con l’accesso al reparto in caso di necessità facilitata. Questa, purtroppo, è la realtà con cui molti cittadini italiani si confrontano quotidianamente. Tutto questo induce a genera- re un servizio al cittadino ogni tanto tardivo, e talvolta anche scadente (con notevole differenze anche da ASL ad ASL e da Regione a Regione del nostro Paese). La disparità tra liste d’at- tesa pubbliche, attesa per visita in struttura convenzionata e la visita privata apre, nostro malgrado, spazio anche a episodi di corruzione (“mi paghi e ti faccio passare”) o di corsie preferen- ziali all’italiana (“per fortuna ho un amico/parente in ospedale che mi fa entrare”). Per quanto riguarda la possibilità degli italiani di far fronte alle prestazioni private pagando di tasca loro, la cosiddetta spesa out-of-pocket, già lo scorso anno le famiglie hanno ridotto la spesa privata facendo registrare un ritorno alla sponda pubbli- ca. Secondo il Censis nel 44° rapporto annuale sulla situazione sociale del Paese, il 35,1% di famiglie ha dichiarato di essersi rassegnata alla lunghezza delle liste d’attesa senza poter optare per la sanità privata; quota che raggiunge il 51,9% per i 26 e-HealthCare - no 13 Luglio/Agosto 2011
  • 2. livelli economici bassi e il 42,8% per i ceti medio-bassi. In tempi Governo delle Liste d’Attesa (PNGLA). di crisi la gente torna all’ASL – e le risorse economiche del SSN Un Piano ambizioso, che suddivide le già scarse devono essere usate per una crescente domanda. prestazioni in 4 classi di priorità (urgen- te, a breve, differibile e programmata), Una qUestione di responsabilità non risolta fissa un tetto di 30 giorni per le visite, individua 58 prestazioni da monitorare Le liste d’attesa sono un tema spinoso, sul quale la sensibilità e crea percorsi diagnostico-terapeu- dell’opinione pubblica è spiccata, e la demagogia è stata tici per le patologie cardiovascolari e esercitata. Sia le associazioni dei cittadini che politici e sinda- oncologiche. calisti criticano chi gestisce la sanità pubblica pensando che E che potrebbe portare ad una sorta di non si stia intervenendo sul tema. Sappiamo bene quanto la rivoluzione positiva, considerato che in questione sia complessa, come vi si confrontino tutti i Paesi base all’ultimo rapporto del Tribunale europei e quanto sia stata oggetto di ripetuti interventi, basati per i Diritti del Malato nel nostro Paese sulla logica del proclama più che su azioni concrete. per un’ecografia all’addome si deve Una prima considerazione riguarda la necessità di sottrarsi alle aspettare fino a 340 giorni, per una Tac due posizioni estreme che caratterizzano, spesso, il dibattito su circa 220 giorni, 1 anno per un interven- questo tema. Ad un estremo c’è chi, con un po’ di demago- to di chirurgia generale e 18 mesi per gia e tanta propaganda, sostiene di poter tirar fuori la bac- l’ortopedia. chetta magica e risolvere la questione, come se si trattasse di Il tempo massimo, entro il quale le strut- un aspetto che può essere completamente scorporato dal re- ture pubbliche e quelle private accredi- sto del complesso sistema sanitario pubblico. All’altro estremo tate di ogni singola Asl dovrebbero ga- quanti, con un fare un po’ rassegnato e fatalistico, sostengono rantire le prestazione di primo accesso, che non c’è soluzione, che le liste d’attesa sono ineliminabili considerate di garanzia per alcuni tipi di e qualunque sforzo è destinato all’insuccesso. È evidente che patologie, sono per la visita oncologica non possiamo consentirci né l’una né l’altra posizione. I citta- 15 giorni; mamografia, Tac all’addome, dini si aspettano soluzioni concrete in tempi ragionevoli per un problema che mette in discussione, se non affrontato, il loro stato di salute. È altrettanto evidente che il tema è strettamen- te intrecciato con una serie di altre questioni, prima fra tutte quella dell’appropriatezza delle prescrizioni, che chiama in causa l’esercizio di una responsabilità precisa da parte di tutti gli attori e, in particolare, da parte di medici prescrittori e dei cittadini. La comunità scientifica e professionale è chiamata ad eser- citare fino in fondo la propria responsabilità, dicendo chiara- mente cosa è appropriato e cosa non lo è in termini di presta- zioni diagnostiche, e a tenerne conto, nei limiti del possibile. Se avremo il coraggio di fare spazio ad una robusta cultura della valutazione e della misurazione dei risultati, questo compito ri- sulterà, via via, relativamente più agevole, perché riusciremo a guardare al sistema, come è giusto che sia, in termini di risultati di salute conseguiti, piuttosto che di mero erogatore di una sommatoria di prestazioni. stop alle liste d’attesa dal Governo Ma le lunghe attese che la maggior parte dei cittadini italiani devono affrontare ogni giorno per visite ed esami potrebbero terminare a breve. È questo l’auspicio che arriva dal Gover- no, che recentemente ha varato il Nuovo Piano Nazionale di e-HealthCare - no 13 Luglio/Agosto 2011 27
  • 3. risonanza magnetica al cervello, tronco diverse procedure di gestione dell’erogazione, degli accessi e encefalico, pelvi, prostata e vescica 60 delle relative informazioni, supportando modalità di program- giorni; ecografia ad addome e mam- mazione dell’offerta e comunicazione ai cittadini. Tale sistema mella 60 giorni; endoscopia, colonsco- consente di facilitare l’accesso alle prestazioni sanitarie e di pia, esofagogastroduodenoscopia 60 monitorare la domanda e l’offerta complessiva, attraverso giorni. Anche le prestazioni relative ad idonei strumenti di analisi, che forniscano informazioni rilevanti area cardiovascolare, materno infantile ai fini del governo delle liste di attesa. e geriatrica dovrebbero essere garantite Il Cup dell’ASL dovrebbe gestire una sola agenda di preno- tra i 30 e i 60 giorni. tazione che tenga conto delle disponibilità esistenti presso I tempi massimi di attesa, purtroppo, le strutture pubbliche e presso quelle convenzionate private. saranno rispettati soltanto per le prime L’obiettivo è anche quello di garantire che le strutture private visite ed i primi esami diagnostici indi- accreditate, che non hanno superato il tetto di spesa con- cati nel Piano di Governo. Sono inoltre cordato con la Regione di riferimento, possano continuare a escluse dal Piano le prestazioni di con- erogare prestazioni. trollo e quelle di prevenzione (screening). Le prestazioni che rientrano nel piano di empowerment e responsabilità del cittadino contenimento dovranno essere garanti- te, secondo i tempi stabiliti, al 90 % degli D’altro canto è necessaria un’azione di empowerment nei utenti che ne fanno richiesta. confronti dei cittadini, per consentire loro di non aderire, Altra novità interessante per i cittadini: consapevolmente, a forme di consumismo sanitario, ed essere quando la lista d’attesa è molto lunga e attenti ad adottare comportamenti che non concorrano a non è possibile effettuare una prestazio- produrre sprechi (pensiamo alle visite prenotate e non di- ne entro i tempi massimi stabiliti, previo sdette, che tolgono spazio ad altri, o agli esami eseguiti dei consenso della propria ASL di riferimento, quali non vengono ritirati i referti). Sicuramente la presenza di il cittadino potrà usufruire della presta- tempi di attesa consistenti è una forte spinta a prenotare in più zione in regime intramurario versando posti, per tentare la “sorte” di una prestazione più vicina nel soltanto la quota del ticket (se dovuta). tempo, ma è altrettanto certo che si dovrebbe responsabiliz- L’erogazione di prestazioni adeguate zare il cittadino a disdire quelle prenotazioni che non verranno alle necessità di cura degli assistiti entro utilizzate. Il fenomeno del “no-show” è largamente diffuso – per tempi appropriati e definiti per gravità esempio il drop-ot sulle prime visite nel privato accreditato di patologia e condizione clinica, rap- dell’Ausl di Bologna mostra che in media un cittadino su sei presenta l’obiettivo del PNGLA ed è non si presenta. una delle componenti strutturali dei LEA. Il sistema sanitario dovrebbe prevedere forme facilitate ed ac- Pertanto, la tematica dei tempi e delle liste di attesa richiede un approccio Drop-Out Prime Visite sistemico anche al fine della razionalizza- Privato Accreditato zione dell’offerta delle prestazioni e della > 25% qualificazione della domanda. Il sistema di prenotazione dovrebbe essere gestito attraverso un Centro Unificato di Prenotazione (Cup) in ogni singola Asl. Il Cup è un sistema centraliz- zato informatizzato di prenotazione delle prestazioni sanitarie, deputato a gestire l’intera offerta (SSN, regime convenzio- nato, intramoenia, ecc.) con efficienza, strutturando in modo organizzato l’at- tività delle unità eroganti per ciò che attiene l’erogazione delle prestazioni, (Fonte: AUSL Bologna 2011) interfacciandosi a questo scopo con le Drop-Out Prime Visite Privato Accreditato Ausl Bologna 2011 28 e-HealthCare - no 13 Luglio/Agosto 2011
  • 4. cessibili per i cittadini a sportelli, call center, ma anche contatti che comunque, con tutti i suoi difetti, il via e-mail, servizi web, sms, ecc… per effettuare le disdette di sistema pubblico rappresenta una fonte prenotazione. Ogni singola rinuncia verrà subito rimpiazzata di sicurezza. con l’inserimento nell’agenda della prenotazione di un altro A fronte di queste considerazioni lusin- utente. ghiere, esiste la necessità di assicurare Gli utenti che non effettueranno la disdetta entro le 48 ore un equilibrio finanziario non solo e non precedenti la prestazione diagnostica concordata, dovrebbe- tanto per i problemi di compatibilità che ro pagare una penale equivalente al ticket previsto per quella ogni Regione è chiamata a garantire prestazione, o in alcune Regioni, il valore della prestazione nella logica del federalismo sanitario, stessa. Il ticket in questo caso dovrà essere pagato anche da pena l’introduzione di misure “pesanti” parte di chi è esentato per morivi di reddito e per l’appar- come i piani di rientro e la sovra tassazio- tenenza a categorie protette. Possibile azione sul cittadino ne per la struttura economica regionale, sono il recall telefonico a pochi giorni dalla prestazione per la ma proprio per la stessa sopravvivenza certezza della aderenza del paziente. Pochissime ASL appli- del modello universalistico del nostro cano ad oggi di far pagare la prestazione in caso di mancata sistema sanitario pubblico. disdetta della prestazione da parte del cittadino. Il danno c’è, La razionalizzazione delle liste di attesa non solo economico per il SSN, ma anche per chi rimane in rappresenta un obiettivo prioritario per lista avendo bisogno della prestazione. un sistema sanitario nazionale mirato all’efficienza e all’equità, al fine di otte- il sistema pUbblico di fronte alla sfida dei tempi nere che l’inquadramento diagnostico d’attesa e le successive terapie non siano ingiu- stificatamente procrastinati compromet- La percezione del bene salute sta sempre più assumendo una tendo la prognosi e la qualità della vita. funzione suppletiva rispetto alla pressione che i modelli com- A tal fine, l’attuazione da parte di tutti portamentali delle società sviluppate generano sugli indivi- i livelli istituzionali delle norme esistenti dui. Quindi un atteggiamento da parte dei singoli di estremo in materia non può ridursi ad un mero affidamento alla potenzialità (direi nel dovere), del sistema di adempimento formale, ma deve con- ripristinare la propria condizione di salute e di conseguenza un cretizzarsi nella formulazione di idonei uso fortemente reiterato dei servizi. programmi e di efficaci misure, effetti- Gli indubbi successi del sistema in termini di aumento della vamente capaci di garantire il rispetto sopravvivenza per determinate patologie che solo pochi anni della tempestività delle prestazioni. fa erano considerate stadi finali dell’esistenza (le patologie Il concetto di appropriatezza rappre- cardiologiche o quelle tumorali, solo per citare quelle di più senta la sfida professionale che deve diretta percezione) generano un numero crescente di soggetti ancora trovare il suo pieno sviluppo. Si che hanno bisogno di un maggior ricorso ai servizi sanitari. tratta in sostanza di rendere operativi Lo stesso fenomeno dell’invecchiamento della popolazione alcuni principi di carattere squisitamente concorre a determinare un incremento costante delle pre- sanitario: garantire il giusto trattamento stazioni. Un’affermazione ovvia, ma quello che impressiona è nel tempo adeguato. la sua entità: le prestazioni pro-capite delle fasce più anziane La prima parte dell’assunto, il giusto sono quasi tre volte quelle della popolazione di età media. trattamento, coinvolge specificamente In sostanza, gli innegabili successi del sistema pubblico italiano, sia in termini di capacità generale di aumentare la vita media delle persone, sia in termini di maggiore accessibilità ai servizi stessi, ha generato e genera un incremento costante nell’utiliz- zazione dei servizi offerti. Non possiamo certo dolerci di questa condizione che peraltro arreca una fonte notevole di ricchez- za: economica certamente (la possibilità di una vita lavora- tiva più lunga, di una diminuzione delle ore di lavoro perse in conseguenza di malattie evitate o di complicazioni sempre più prevenute) ma anche una ricchezza che deriva dal pensiero e-HealthCare - no 13 Luglio/Agosto 2011 29
  • 5. il ruolo dei medici prescrittori nel non fer- cUp recall - l’asl ti ricorda le prenotazioni marsi ad una mera funzione di soddisfa- con Una telefonata zione della richiesta del paziente di rice- vere una prestazione sanitaria; lo scopo Una telefonata per ricordare l’appuntamento con il medico – del sistema non è tanto quello di dare il processo di Cup recall per comunicare appunto agli assistiti prestazioni, ma di garantire la stabilità la scadenza di una prestazione sanitaria specialistica permette delle condizioni di salute, cosa che non di incidere sull’ottimizzazione delle liste di attesa producendo necessariamente richiede l’erogazione parecchi benefici di ordine economico e qualitativo. Oltre a di una prestazione o la somministrazione migliorare la percezione del livello del servizio offerto al cittadi- di un farmaco. no, aumenta il numero delle prestazioni erogate dai vari am- In sostanza l’erogazione di un servizio è bulatori. Si tratta di fornire un servizio automatico nell’ambito lo strumento attraverso il quale si ga- della conferma o disdetta di prestazioni sanitarie da parte del rantisce la salute delle persone sembra cittadino sia da telefono fisso che mobile per complementare un’affermazione banale, ma le analisi l’attuale servizio a sportello o con operatore su numero verde, sui dati evidenziano comportamenti che aggiungendo funzioni di promemoria per visite specialistiche. inducono a pensare al rischio di una Con i bilanci tesi le aziende fanno fatica a destinare degli ope- sorta di “resa” delle direzioni generali ratori umani del Cup a tale servizio, ma oggi esistono soluzioni e del mondo professionale rispetto alle tecnologiche che rendono il Cup Recall fattibile a costi margi- richieste pressanti degli utenti. nali relativi al valore perso di una visita ambulatoriale. Si pensi ad esempio allo slittamento con- Tra le varie aziende pubbliche che hanno attivato una solu- sistente a cui stiamo assistendo nell’utiliz- zione di Cup Recall c’è l’ASL CN2 Alba-Bra. AMOS, società zazione di alcune tecnologie moderne consortile di servizi delle aziende sanitarie di Cuneo ed Asti, ha come la diagnostica per immagini: sta sviluppato nel 2009 il Cup per le aziende delle Provincie di Asti diminuendo il numero di TAC e crescono e Cuneo. Utilizzando la soluzione fornita da bMooble di Torino, quelle di risonanza magnetica, tecnolo- ha inserito poi in ottobre 2010 al Cup un servizio di chiamata gia più recente e quindi ritenuta migliore tramite operatore digitale che consenta di limitare i casi in in assoluto. In realtà il concetto è che cui gli assistiti non si presentino ad effettuare una prestazione anche queste due tecnologie hanno ambulatoriale prenotata. ambiti di utilizzazione specifici, in sostan- za ci sono patologie che possono tran- “I pazienti che prenotano una visita a più di 30 giorni saranno quillamente essere diagnosticate con la ricontattati telefonicamente da un servizio automatico con TAC invece di ricorrere alla RMN. voce digitale che ricorderà loro l’appuntamento e che per Questa mera funzione di soddisfazione di specifiche specialità potrà richiedere anche la disdetta in una richiesta di prestazione deve essere linea, liberando così il posto istantaneamente ed ottimizzando decisamente rifiutata dal mondo dei i tempi di attesa” spiega Fabrizio Viglino, responsabile dei Siste- professionisti sanitari, che devono richie- mi Informativi dell’ASL CN2 Alba – Bra. dere tutto quello che è effettivamente necessario a garantire la salute dei cittadini. La seconda parte dell’assunto,“nel tem- po adeguato”, incide direttamente sul cuore stesso del problema dei tempi di attesa. In sostanza si tratta per il mondo professionale di non delegare più la determinazione del tempo entro il quale una prestazione deve essere erogata a fattori del tutto occasionali. La deter- minazione del quando una prestazione deve essere erogata è una variabile sanitaria e non organizzativa. 30 e-HealthCare - no 13 Luglio/Agosto 2011
  • 6. L’avvio ufficiale del sistema è sta- • un sistema di integrazione e selezio- to preceduto da una fase di test di ne delle prenotazioni presenti nel quattro mesi durante i quali il servizio CUP e per le quali si voglia attivare la è stato erogato agli assistiti prenotati chiamate di promemoria; nel periodo con lo scopo di verificarne • un processo di aggiornamento on- l’utilità dal punto di vista del cittadino line del CUP a fronte di conferma o e raffinare il modello di interazione con disdetta della prenotazione da parte il pubblico analizzando giornalmente del cittadino durante la telefonata le statistiche di risposta. L’esperienza di promemoria e relativa liberazione ha mostrato che una serie di gruppi di del posto per successive prenotazio- Fabrizio Viglino, pazienti in piani terapeutici non han- ni; responsabile dei Sistemi no bisogno di un sistema di conferma • un meccanismo di intercettazione Informativi dell’ASL CN2 (pazienti cronici ed oncologici), men- chiamata da parte del cittadino che Alba – Bra tre sulle prime visite il sistema dà gran- vuole disdire di sua iniziativa tramite de soddisfazione nel poter recuperare l’interazione vocale con operatore una percentuale tra il 2 e 5 per cento di disdette in tempo utile digitale; per la nuova assegnazione ad altri utenti. • interfaccia su cellulare per utenti “E’ stata eseguita anche una campagna di customer satisfac- evoluti che possono dal proprio ap- tion per avere direttamente un’opinione dalla viva voce dei parecchio mobile vedere le proprie cittadini”, aggiunge Viglino, “tale attività ci ha permesso, tra prenotazioni ed effettuare eventuali l’altro, di capire e risolvere richieste specifiche di assistiti non- cancellazioni. ché la gestione di alcune problematiche legate alla privacy. La completa tracciabilità di una prenotazione specialistica dal momento in cui nasce nel CUP al momento in cui viene con- fermata o disdetta dal cittadino ci permette inoltre di dare agli operatori allo sportello uno strumento di maggiore controllo e migliore capacità di risposta verso gli assistiti”. Inserire figura: L’architettura del sistema di Cup Recall Il processo di CUP Recall può essere automatizzato a vari livelli a seconda dell’organizzazione in atto presso una ASL: • un meccanismo di chiamata telefonica automatica (outbound) tramite il centralino in essere presso il CUP; • un’interfaccia vocale per l’operatore digitale personalizza- bile per l’interazione con il cittadino senza passare dall’o- peratore umano; Disdetta WEB Nuova Sportello Sistema CUP I Disdetta V Laboratori Farmacie esistente Modifica R C Nuova b E Numero verde con Disdetta e N operatore Modifica n T Integrazione over IP v e R n A •Recall automatico Piattaforma di Chiamata u L outbound integrazione e t o I •Disdette dirette controllo Conferma N inbound multiutenza Disdetta O Statistiche integrate (Fonte: bMooble 2011) Figura 1 L’architettura del sistema di CUP Recall e-HealthCare - no 13 Luglio/Agosto 2011 31
  • 7. l’informazione sUi tempi • sui siti delle Regioni e delle ASL e delle aziende ospedaliere d’attesa corre sempre più sUl • presso gli Uffici di Relazione con il Pubblico (URP) web • nelle carte dei servizi delle aziende sanitarie Tra gli elementi che sono oggetto di riflessione nell’ambito delle liste d’attesa, vi è quello della disponibilità trasparente dei relativi dati a favore dei cittadini e stakeholder e, negli ultimi anni, come emerge dalla letteratura internazionale, numerosi sistemi sanitari utilizzano Inter- net e la rete, tramite i siti web dedicati per offrire informazioni e dati su tempi e liste d’attesa. Cresce, infatti, il popolo degli italiani che prova a fugare dubbi o cerca notizie sanitarie a colpi di mouse (34%), anche se la tv resta regina indi- scussa: è lei la prima fonte di informa- (Fonte: Ministero Salute - 4° Rapporto Nazionale sull’utilizzo di Internet, febbraio 2011) zione sanitaria, punto di riferimento per quasi un italiano su due (42,9%). A rive- larlo è il 44esimo Rapporto annuale del Circa la metà delle Regioni e delle Asl riporta sui propri siti web Censis sulla situazione sociale del Paese. i dati sui tempi d’attesa, con un trend in crescita negli ultimi C L’abitudine di prenotare visite speciali- cinque anni. Viene inoltre complessivamente confermato il M stiche e analisi mediche via Internet è il gradiente decrescente, rispetto alla presenza di informazioni Y 5,3% degli italiani, dato che sale al 9,5% sui tempi d’attesa, delle strutture sanitarie del Nord rispetto a dei laureati secondo l’indagine Censis. quelle del Centro-Sud/Isole. CM Anche la recente, seppur parziale, in- È quanto emerge dall’indagine del Ministero della Salute del MY dagine condotta dall’Agenas dimostra 2010. La disponibilità delle nuove tecnologie di comunicazio- CY come sia necessario porre attenzione ne, in particolare internet, hanno modificato attitudini e prassi CMY specifica alla tematica del monitorag- dell’informazione, trasformando l’accesso alle informazioni e K gio dei siti web, anche per evidenziare facendolo divenire un diritto primario per tutti i cittadini. In que- criticità ed ambiti di miglioramento. sto contesto di cambiamento, il controllo e la gestione delle Inoltre la comunicazione dei tempi di informazioni inerenti alle liste d’attesa rappresenta uno degli attesa attraverso i siti web è indice, da aspetti critici di tutti i sistemi sanitari. un lato, della sensibilità dell’azienda Nello specifico, il 48% delle Regioni (10 su 21) riporta, nei propri verso strategie di comunicazione efficaci siti web, dati su tempi reali e/o massimi d’attesa, il 57% dei e trasparenti e, dall’altro, della garanzia siti web delle ASL (95 su 166), il 47% dei siti web delle Aziende per il cittadino di conoscere, in anticipo, Ospedaliere (40 su 85) e il 21% dei siti web degli IRCCS (21 su quanto tempo dovrà attendere prima di 100). Per quanto riguarda i siti web dei Policlinici Universitari, l’in- ricevere la prestazione richiesta. dagine evidenzia che il solo 14% (1 su 7) riporta dati su tempi Per garantire una capillare e trasparente reali e/o massimi d’attesa, situazione praticamente invariata informazione ai cittadini sulle liste d’atte- rispetto all’indagine 2009. sa, il Piano Nazionale di Governo stabili- sce che le Regioni e le aziende sanitarie devono utilizzare i mezzi più idonei per comunicare il più possibile le modalità di accesso alle prestazioni sanitarie ed i relativi tempi di attesa. Gli elenchi con le 58 prestazioni e le modalità di acces- so alle prenotazioni dovranno essere disponibili: 32 e-HealthCare - no 13 Luglio/Agosto 2011