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Crisi del XIV secolo

Docente presso MIUR à MIUR
4 Feb 2023
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Crisi del XIV secolo

  1. Crisi del XIV secolo Ciclo malthusiano e diffusione della peste
  2. Ciclo malthusiano Il malthusianesimo è una dottrina economica che, rifacendosi all'economista inglese Thomas Malthus, attribuisce principalmente alla pressione demografica la diffusione della povertà e della fame nel mondo, cioè in sostanza allo stretto rapporto esistente tra popolazione e risorse naturali disponibili sul pianeta. Nel Saggio sul principio della popolazione, scritto nel 1798, Malthus sostiene che la crescita demografica non è ricchezza per lo Stato, come credeva la maggior parte degli studiosi dell'epoca, mentre il più recente cornucopianesimo ha sostenuto la tesi opposta, pensando alla crescita esponenziale della popolazione come a un fatto positivo per lo sviluppo umano.
  3. Ciclo malthusiano Solitamente accadeva che alla crescita della domanda, l’agricoltura non riuscendo ad aumentare produttività, estendeva le coltivazioni alle terre maggiorali e sterili, ciò determina un impoverimento alimentare che comporta una minore resistenza degli organismo a virus e batteri quindi una vulnerabilità maggiore alle malattie. Da qui si determina l’aumento della mortalità, una riduzione della popolazione un ritrovato equilibrio che sembrava il rinnovamento del ciclo demografico. Malthus ritiene quindi necessario frenare l’incremento della popolazione, infatti è definita malthusiana la politica di riduzione della natalità. Malthus partiva da un presupposto piuttosto semplice, quello secondo il quale le risorse a disposizione dell’umanità siano limitate.
  4. Ciclo malthusiano Di conseguenza, diventa importante il rapporto tra risorse e popolazione mondiale. Di fronte ad una crescita demografica senza freni, le risorse cominciano a scarseggiare, fino a tendere all’esaurimento. Malthus fa notare come ad aumenti della popolazione corrispondano dei periodi di carestia, di crisi, tali da abbassare le difese degli organismi, fino a sfociare in epidemie e pandemie, o a generare tensioni che poi diventano motivo di guerre, tutte variabili che conducono ad una conseguente riduzione della popolazione e ad un nuovo periodo di benessere economico, con una conseguente nuova crescita demografica.
  5. Crisi del XIV secolo Clima: abbassamento delle temperature e incremento della piovosità Carestie: 1340 1347-48: peste nera (condizioni igieniche non adeguate - non c'è l'acqua corrente nelle case, gli scarichi sono a vista, le latrine sono a vista, scarsamente diffuso l'uso del sapone; malnutrizione e quindi endemica debolezza)
  6. La peste
  7. La diffusione della peste 1346: peste arriva a Caffa 1347: da Caffa arrivano navi a Messina e a Marsiglia 1348: Firenze 1353: Russia
  8. La peste Peste bubbonica: mortalità molto alta (50%) tra il quarto e l'ottavo giorno di malattia. Peste polmonare: mortalità secondo alcuni più bassa, secondo altri pari ad 80% degli infettati; dà sintomi simili a quelli di una polmonite. Secondo le stime in Europa muore un terzo della popolazione Prima della peste in Europa la popolazione superiore a 70 milioni di abitanti. Dopo la peste non si superano i 50 milioni di abitanti.
  9. La peste Primi ad essere accusati sono i lebbrosi. Successivamente la responsabilità attribuita agli ebrei In area germanica abbiamo massacri di ebrei che porteranno all'uccisione di non meno di ventimila persone condannate a morte perché accusate di diffondere la malattia.
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