Esperimenti_laboratorio di fisica per la scuola superiore
L impresa siamo noi.
1. L’IMPRESA SIAMO NOI
I.T.C Vittorio Veneto di Latina, classe 3ap
Anno scolastico 2011/12
2. Come e’ nata questa idea?
Il sette marzo, grazie ad un compito assegnatoci dalla
nostra insegnante di economia aziendale è nata l’idea di
dare vita a questo progetto, che a nostra totale sorpresa ha
coinvolto sia la classe che l’ intero consiglio docenti.
Le informazioni sono state prese dal sito ufficiale della
Camera di Commercio(*) e da altri siti sempre molto
attendibili.
Ed ecco il frutto della nostra idea, speriamo vi piaccia.
(*) La camera svolge una serie di servizi di sostegno alle imprese, si tratta della
parte di intervento che più si è sviluppata negli ultimi anni e che costituisce il
contributo più forte allo sviluppo dell’economia Pontina.
La camera inoltre fornisce informazioni sulle leggi nazionali e regionali che
prevedono agevolazioni finanziarie alle imprese. In particolare si occupa delle legge
215/92 per l’imprenditoria femminile e della legge 95/95 imprenditoria giovanile.
3. SOMMARIO:
L’IMPRESA SIAMO NOI;
Che cos’è l’ impresa?
Come si apre un’impresa?
I costi;
Le leggi che fanno per noi.
LE IMPRESE APPROFONDITE:
1.LA FORZA DELLE DONNE;
Chi può richiedere le agevolazioni?
Che norma ci tutela?
2.NOI DELLA «GIOVENTU’
BRUCIATA»;
Di quali agevolazioni i ragazzi possono
usufruire?
Chi può richiedere le agevolazioni?
4. Che cos’è l’impresa?
L’impresa è un’attività economica organizzata, diretta alla
produzione e allo scambio di beni e servizi, esercitata
professionalmente dall’imprenditore.
L’attività economica è volta alla creazione di ricchezza,
non solo attraverso la produzione di beni e servizi
(agricola, industriale e artigianale), ma anche attraverso
esercizi commerciali, di trasporto, bancari ed assicurativi.
Non possono essere considerate attività economiche:
•quelle di studio e di ricerca;
•quelle sportive;
•quelle degli esercenti arti (pittori, scultori, ecc..) o dei
professionisti.
5. Come si apre un’impresa?
1. Iscriversi obbligatoriamente al Registro delle
Imprese(*);
2. Compilare il modello I1 e dopo le dovute modifiche si
può passare alla compilazione del modello I2 (*);
3. Apertura, modifica e cessazione di un locale:
(*) Il Registro delle Imprese è l’archivio ufficiale delle camere di commercio
italiane accessibili online per conoscere i dati economici di un’impresa o di
una persona.
(*) Al modello (I1, I2 o UL) deve essere allegata la documentazione
comprovante a ciò che viene dichiarato. Ad esempio, se l’attività iniziata,
modificata o cancellata è un commercio al dettaglio, occorre allegare alla
domanda la copia del modello COM presentato al comune di competenza.
6. Costi
Costi d’iscrizione:
• Supporto informatico/telematico € 18,00;
• Marca da bollo supporto informatico/telematico €
17,50;
Poi dobbiamo affrontare tutte le opportune spese di
investimento e gestione.
7. Le leggi che fanno per noi:
• Art. 2082 del codice civile recita:
E’ imprenditore colui che esercita
professionalmente una attività economica
organizzata al fine della produzione e dello
scambio di beni e servizi.
• Mentre l’art. 2083 sempre del codice civile
recita:
Sono piccoli imprenditori i coltivatori
diretti del fondo, gli artigiani, i piccoli
commercianti e coloro che esercitano
un’attività professionale organizzata
8. In Italia, come in altri paesi europei, spesso
conciliare la vita familiare e quella lavorativa
diventa davvero difficile. Oltre a non esistere
particolari agevolazioni per chi è madre di
famiglia, il più delle volte non esistono nel
territorio strutture adatte a cui poter affidare i
propri figli. Questo comporta per la madre il
doversi assentare dal lavoro o addirittura il
licenziamento. Chi poi vorrebbe iniziare
un’attività spesso si deve scontrate con la
difficoltà di reperire finanziamenti e incentivi per
le pratiche burocratiche. Dal 1992 le cose sono
un po’ cambiate. Infatti sono state introdotte
alcune agevolazioni per chi vuole aprire un
impresa in rosa.
9. Chi poi vorrebbe iniziare un’attività
spesso si scontra con la difficoltà di
reperire finanziamenti e incentivi per
le pratiche burocratiche. Dal 1992 le
cose sono un po’ cambiate. Infatti
sono state introdotte alcune
agevolazioni per chi vuole aprire un
impresa in rosa.
10. • Cooperative e società di persone
composte almeno per il 60% da
donne;
• Società di capitali in cui almeno
due terzi del capitale e degli organi
di amministrazione siano
controllati da donne;
11. •Imprese individuali in cui il titolare è
una donna;
•Tutti gli enti (associazioni, imprese,
società di promozione imprenditoriale,
centri di formazione), che favoriscono
corsi di formazione imprenditoriale e
consulenza manageriale a gruppi che
per almeno il 70% sono composti da
donne
12. Le agevolazioni per l’imprenditoria femminile includono dei
contributi, corrisposti attraverso una somma di denaro che
varia in base al luogo in cui l’impresa è ubicata.
Le imprenditrici possono richiedere un finanziamento per il
loro progetto manageriale in base alla regola ”de
minimis”, che prevede un finanziamento massimo di
100.000 € in tre anni e un’agevolazione pari al 60 % nelle
aree svantaggiate o al 50 % in aree non svantaggiate.
13. Le agevolazioni per l’imprenditoria femminile sono
corrisposte per il 50 % attraverso un contributo in
conto capitale e per l’ altra metà attraverso il
finanziamento con tasso agevolato allo 0,5 % .
Tale finanziamento non può avere una durata
superiore ai 10 anni.
Una volta ottenuta l’agevolazione, il proposito di
investimenti deve essere realizzato entro 2 anni dalla
data di concessione dell’ agevolazione.
14. Chi ha una marcia in più e ha un’idea
di imprenditoria femminile pronta da
mettere in pratica spesso deve
scontrarsi con la difficoltà di trovare
finanziamenti ed incentivi adeguati.
La Legge 215 del 1992 "Azioni positive
per l'imprenditoria femminile" prevede
facilitazioni per le imprese "in rosa",
sia da avviare che già esistenti.
15. AGEVOLAZIONI PER
L’IMPRESA GIOVANILE;
Per l’imprenditoria giovanile si prevedono due tipi di
agevolazioni:
Finanziamenti secondo le seguenti percentuali, nel
sud al 90% dell’investimento, nel centro-nord al 60-
80% dell’investimento;
Contributi a fondo perduto pari nel sud al 50% delle
spese sostenute nei primi due anni di esercizio ( per
un massimo di circa € 860.000,00), nel centro-nord a
circa € 100.000,00 in tre anni.
16. Inoltre per l’imprenditoria giovanile è previsto
anche un altro tipo di agevolazione, si tratta di
un accompagnatore che si occupa della
progettazione e che aiuta i giovani nel
realizzare i propri obiettivi e a definire il proprio
business plan(*) .
Queste informazioni sono state prese tramite la
legge 95 e il nostro codice civile.
(*) Il business plan è un documento, strutturato
secondo uno schema preciso e rigido, che sintetizza
i contenuti e le caratteristiche del progetto
imprenditoriale.
17. Chi può richiedere le
agevolazioni?
Cooperative che
necessitano
assoluta
maggioranza, sia
finanziaria che
numerica, di
giovani fra i 18 e i
29 anni.