3. Malattia reumatica RAA
• Quasi scomparsa nei paesi industrializzati
• Si presenta con cardite nel 90% dei casi e
determina valvulopatia prima dei 20 anni
• La prevalenza di valvulopatia reumatica fra i
10 e i 15 anni è fra il 7 e 11 per 1000 ragazzi:
Come in Europa e USA prima della scoperta
della penicillina
• Spesso la tonsillite streptococcica si complica
con cardite reumatica senza artrite migrante
4. Valvulopatia reumatica
• Per lo più insufficienza mitralica e stenosi
mitralica
• Tuttavia la prevalenza andrebbe corretta
sottraendo le altre cause di insufficienza
mitralica (es.: Marfan, prolasso mitralico)
• Fattori di rischio: povertà, malnutrizione, case
inadeguate e sovraffollate (4 o più figli)
• Penicillina V e penicillina benzatina come
terapia e come profilassi
• Medicina preventiva scolastica!!
5. Ipertensione arteriosa
• 25-35% della popolazione di età e avanzata
• Più frequente nelle donne rispetto agli
uomini; più precocemente rispetto a noi
• La cardiopatia ipertensiva è al terzo posto
dopo la cardiomiopatia congestizia e la
valvulopatia reumatica
• Le complicanze dell’ipertensione sono:
incidenti cerebrovascolari (42%), scompenso
cardiaco (35%) ed uremia (25%), ma l’infarto è
molto raro (2% in Sud Africa)!
6. Diagnostica per ipertensione arteriosa
• Ricontrollare la Pressione Arteriosa
• Esame urine per valutare se presenti proteine
ed emazie come segno di sofferenza renale
• Dieta senza sale e senza caffè
• La terapia farmacologica continuativa è
difficile da fare per i costi e per la costanza
necessaria
• Farmaci: diuretico, alfametildopa,
betabloccante, calcioantagonisti
7. Semeiotica dello scompenso cardiaco
• Edemi declivi, crepitii polmonari bibasali
posteriori, epatomegalia a margine
arrotondato e dolente
• Vene giugulari turgide pulsanti da distinguere
da una pulsazione arteriosa; se le vene
giugulari sono turgide ma non pulsanti
potrebbe esserci anche una massa
mediastinica
• Presenza e dimensioni dell’itto della punta
(assente nella pericardite)
8. Elementi di terapia
• Riposo a letto e dieta senza sale
• Uso della digossina alla giusta dose
• Diuretici ev. invece che per os
• Individuare eventuali fattori aggravanti:
endocardite infettiva, polmonite, pleurite e
non idrotorace, tireotossicosi o mixedema
9. Endomiocardiofibrosi
dell’Africa Orientale
• Eziologia ignota, si associa a eosinofilia
• Epidemiologia ignota in Etiopia
• Riguarda bambini e giovani adulti
• Cardiopatia restrittiva prevalentemente del
cuore dx
• Senza un’ecocardio è difficile da differenziare
da una pericardite costrittiva post-TBC che di
solito interessa gli adulti
11. Cardiomiopatia congestizia
• Decisamente più diffusa rispetto
all’endomiocardiofibrosi
• Dilatazione ventricolare con scarsa ipertrofia
muscolare e assenza di fibrosi
• Insufficienza mitralica e tricuspidalica
secondarie
• Trombosi murale atriale e ventricolare con
possibilità di embolismi
• Congestizia significa difetto di pompa sistolica;
le forme ipertrofiche e restrittive sono rare
12. Epidemiologia della cardiomiopatia
• Frequenza doppia nei maschi rispetto alle
femmine (al di sopra dei 30 anni; ma non al di
sotto per la miocardiopatia postpartum da
cui non si distingue)
• Eziologia idiopatica con contributi di
malnutrizione e di etilismo spesso non
evidenti nel singolo caso
13. Clinica della cardiomiopatia
• Prevalgono i segni dello scompenso dx rispetto
a quello sx che è più caratteristico della
cardiopatia ipertensiva
• Edemi declivi talora fino agli inguini e talora
perdita di liquido dalla cute delle gambe
• Fibrillazione atriale (e ritmo di galoppo) con un
polso debole e pressione differenziale solo di
10-20 mm Hg
• Itto della punta ingrandito ma non cospicuo
come nella cardiopatia ipertensiva
14. Terapia della miocardiopatia
• Riposo, dieta senza sale , diuretici e digossina
• Alimentazione adeguata ed eliminazione
dell’etilismo; niente lavori pesanti
• Con questo trattamento la mortalità a 5 anni
è 70%: la terapia con vasodilatatori che
agiscono sul pre- e post-carico sono ancora
lontani a venire per la gran parte della
popolazione africana
15. Malattie ematologiche
• L’anemia sideropenica e l’anemia
megaloblastica sono i due disturbi
ematologici più comuni
• Povertà e scarsa nutrizione sono fattori
predisponenti
16. Anemia sideropenica
• Anemia ipocromica microcitica (esame dello
striscio di sangue) in assenza di una malattia
infettiva di lunga durata o di altra malattia
cronica
• Koilonichia e lingua liscia
• Viene corretta con la somministrazione di
ferro
19. Cause di anemia sideropenica
• Cause comuni sono: perdite ematiche
eccessive al parto o mestruazioni abbondanti
o entrambe
• Parassitosi intestinali intense: teniasi,
schistosomiasi, amebiasi e trichiuriasi
• Diete vegetariane ad alto contenuto di fitati
ed assenza di calcio, le uova sono scarse di
ferro come il the
20. Anemia megaloblastica
• Il deficit di vit B12 è raro in Africa mentre è
più comune il deficit di folati
• La vit B12 è presente nelle proteine animali e
nel latte e non viene denaturata dalla cottura
• I folati sono presenti soprattutto nei vegetali
ma la cottura gli elimina completamente
(100° C per 15 minuti)
• Necessità quotidiane: 2-4 ug di Vit. B12 e
100-200 ug di acido folico
21.
22. Anemia megalobl. nutrizionale
• Deficit di folati: anziani inglesi poveri che
vivono di the, pane e burro
• Deficit di vit B12: vegani
• Deficit di folati negli africani: vegetariani con
dieta ristretta fatta solo di cibi cotti. Talora
aggravata da recente fatto infettivo
(gastroenterite, morbillo, tbc)
23. Anemia megaloblastica
associata alla gravidanza
• Di solito dopo il parto, nel puerperio o durante
l’allattamento
• Durante la gravidanza bisogna distinguere
prima delle 36 settimane (sufficiente la terapia
con acido folico) e dopo (necessita di trasfu-
sione per non essere gia’ anemica al parto)
• Nell’anemia grave c’è rischio di scompenso
cardiaco quando si trasfonde
• Dare sempre acido folico in gravidanza come
profilassi dell’anemia
24. Porfiria cutanea tarda
• Lesioni sul dorso delle mani e ai piedi (bolle e
cicatrici) e atrofia della punta delle dita
• Iperpigmentazione del volto con irsutismo
degli zigomi
• Evitare i fattori precipitanti: esposizione
solare (mettere lozioni protettive) e alcool
• Basse dosi di clorochina 1 compressa al dì
• Ridurre l’emosiderosi con salassi periodici
26. Coma ipoglicemico indotto dall’alcool
• Nel mondo occidentale la causa più comune di coma
ipoglicemico è il sovradosaggio insulinico o di farmaci
ipoglicemizzanti orali; più raramente di un tumore
pancreatico che produce insulina
• Ipoglicemia può capitare anche dopo etilismo acuto
• L’etilismo acuto è la causa più frequente di coma
ipoglicemico al di fuori del diabete trattato
• Di solito dopo un weekend a solo alcool senza
mangiare: l’ipoglicemia ed il coma compaiono 12 ore
dopo!!
27. Bibliografia
• Bukhman G, Ziegler J, Parry E. Endomyocardial Fibrosis: Still
a Mystery after 60 Years. Plos neglected tropical diseases
2008; 2: 1-7
• Brink AJ and Weber HW: Endomyocardial fibrosis (EMF) of
East, Central and West Africa compared with South African
enomyocardiopathies. SA Med J 1966; 40: 455-460
• Sliwa K, Damasceno A and Mayosi BM: Epidemiology and
Etiology of Cardiomyopathy in Africa. Circulation 2005,
112:3577-3583
• Hutt MRS: Epidemiology aspects of endomyocardial fibrosis.
Postgraduate Med J 1983, 59: 142-144