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Le specializzazioni del volontariato organizzato
nei sistemi locali lombardi
D. De Francesco defrancesco@istat.it; S. Della Queva dellaqueva@istat.it ; M. Nicosia mnicosia@istat.it
Istat | Rilevazioni sulle istituzioni non profit
Obiettivi: Analizzare lo sviluppo e l’articolazione del volontariato organizzato nei sistemi locali lombardi.
Il 9° Censimento generale dell’industria e dei servizi ha rilevato alla data del 31
dicembre 2011 243mila istituzioni non profit con volontari che si articolano sul
territorio in 269mila unità locali (Ul), di cui il 28,6% nel Nord-ovest, il 26,9% nel Nord-
est, il 20,6% al Centro e il 23,9% al Sud. In Lombardia il numero delle unità locali con
volontari è pari a 43.116, e in media ve ne sono 4 ogni mille abitanti (in Italia 5); esse
si distribuiscono con un’alta densità territoriale: si registra la presenza di 182 unità per
100 kmq (in media in Italia è pari a 89 unità per 100 kmq) mentre il peso dei volontari
in esse impiegati, rispetto alla popolazione residente, è pari a 82 per mille abitanti (80
a livello nazionale).
Indicatori di diffusione del volontariato organizzato – Lombardia/ItaliaIl VOLONTARIATO ORGANIZZATO LOMBARDO
La Lombardia si caratterizza per la presenza del volontariato dello sviluppo economico accanto al quale sono presenti il volontariato
organizzato ambientale e quello storico di matrice filantropica, ben radicato negli Sl del Nord Italia: gli aspetti che accomunano gli
Sl di quest’ultimo gruppo sono le attività filantropiche e di cooperazione internazionale e la finalità di supporto e sostegno a
soggetti deboli e/o in difficoltà. Superiore alla media generale (che è pari al 30% delle istituzioni non profit con volontari a livello
nazionale) risulta anche la percentuale di istituzioni con attività economica market-oriented ossia organizzazioni che sostengono i
propri costi attraverso entrate derivanti da contratti e/o convenzioni con le istituzioni pubbliche e ricavi derivanti da vendita di beni
e servizi. Infine emerge anche una componente finalizzata al soddisfacimento di bisogni individualistici che si concretizza nelle
attività di organizzazione del tempo libero, come i corsi per la pratica sportiva, la gestione di centri aggregativi, l’organizzazione di
eventi, di viaggi ed escursioni.
Conclusioni: La Lombardia risulta caratterizzata dalla presenza di un volontariato organizzato poliedrico e sincretico che
raccoglie una pluralità di tipologie di volontariato. Alla presenza del non profit monospecializzato, che risulta
preponderante nella regione ed, in particolare, nella parte delle Alpi e nelle realtà caratterizzate da dimensioni
demografiche più piccole, si affianca un non profit volontario strutturato che dà lavoro e un non profit
multispecializzato caratterizzato da una forte presenza di unità locali e da un grande apporto di risorse volontarie.
ISTAT | MILeS2016 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2016
Milano | 5 ottobre 2016 | Università di Milano-Bicocca | Auditorium Guido Martinotti
IL METODO
LE SPECIALIZZAZIONI DEL VOLONTARIATO ORGANIZZATO NEI SISTEMI LOCALI LOMBARDI
La cartina illustra la caratterizzazione dei
Sl per i gruppi individuati in base al
metodo sopra descritto: i
monospecializzati, distinti per settore di
attività, i multispecializzati, i Sl dove si
colloca il non profit strutturato e quelli
dove il settore è poco diffuso.
I Sl monospecializzati sono 26 su 51,
mentre ben 12 dei 53 Sl multispecializzati
in Italia sono concentrati in Lombardia. Si
tratta di due gruppi accomunati da una
significativa penetrazione di istituzioni sul
territorio e da una forte presenza di
volontari in rapporto alla popolazione.
Parte del territorio risulta coperto dal
gruppo dei Sl del non profit strutturato:
si tratta di luoghi nei quali le istituzioni
non profit si caratterizzano per la
prevalenza di personale retribuito
rispetto ai volontari. I territori interessati
sono quelli più vasti in termini di
ampiezza e densità demografica.
I Sl del non profit poco diffuso sono,
infine, quelli che vedono una scarsa
diffusione del settore.
LE TIPOLOGIE DI VOLONTARIATO ORGANIZZATO NEI SISTEMI LOCALI LOMBARDI
* INDsettore1=(SLvol, settore1/SLvol, tot)/ (ITAvol, settore1/ITAvol, tot).
** L’indice di specializzazione composita è costruito calcolando la distanza di tutti i settori rispetto al settore con l’indice di specializzazione più elevato: INDspec= (SL, INDsettore1/SL, INDsettore più
elevato)*100. I valori individuati sono stati sintetizzati per ciascun Sl attraverso il software Ranker utilizzando l’indice Mazziotta-Pareto con penalità positiva (MPI positivo).
*** Il presente lavoro è frutto di un approfondimento territoriale di un’analisi realizzata a livello nazionale contenuta nel capitolo ‘’I sistemi locali del volontariato organizzato. Una nuova geografia’’ del volume
Volontari e attività volontarie in Italia. Antecedenti, impatti, esplorazioni, edito da Il Mulino, in corso di pubblicazione.
Una prima analisi ha portato alla suddivisione dei sistemi locali (Sl) lombardi in base alla diffusione delle istituzioni non profit con
volontari. In particolare, sono stati considerati i Sl con valori superiori alla media nazionale in almeno uno degli indicatori di
diffusione selezionati: unità locali e volontari sulla popolazione residente e densità delle unità locali per kmq. Da questa prima
analisi sono stati individuati 3 gruppi di Sl: 38 con una buona diffusione di istituzioni con volontari, 10 Sl a non profit strutturo e 3 Sl
a non profit poco diffuso. I 38 Sl con una maggiore diffusione di volontariato organizzato sono stati ulteriormente suddivisi in base
al settore di attività prevalente procedendo al calcolo di due indici: un indice di specializzazione semplice*, che rileva per ogni Sl il
settore o i settori di attività in cui la presenza dei volontari è superiore al valore nazionale; un indice di specializzazione
composita**, che nei Sl dove sono emersi più settori di attività specifici, individua i territori in cui il primo settore si distanzia
maggiormente da tutti gli altri. Un’analisi di sintesi sulle caratteristiche delle istituzioni non profit che si avvalgono di
volontari ha, inoltre, consentito di individuare i profili del volontariato organizzato nei diversi contesti territoriali di
riferimento***.

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Alla presenza del non profit monospecializzato, che risulta preponderante nella regione ed, in particolare, nella parte delle Alpi e nelle realtà caratterizzate da dimensioni demografiche più piccole, si affianca un non profit volontario strutturato che dà lavoro e un non profit multispecializzato caratterizzato da una forte presenza di unità locali e da un grande apporto di risorse volontarie. ISTAT | MILeS2016 | Milano - Impresa, Lavoro e Società 2016 Milano | 5 ottobre 2016 | Università di Milano-Bicocca | Auditorium Guido Martinotti IL METODO LE SPECIALIZZAZIONI DEL VOLONTARIATO ORGANIZZATO NEI SISTEMI LOCALI LOMBARDI La cartina illustra la caratterizzazione dei Sl per i gruppi individuati in base al metodo sopra descritto: i monospecializzati, distinti per settore di attività, i multispecializzati, i Sl dove si colloca il non profit strutturato e quelli dove il settore è poco diffuso. I Sl monospecializzati sono 26 su 51, mentre ben 12 dei 53 Sl multispecializzati in Italia sono concentrati in Lombardia. Si tratta di due gruppi accomunati da una significativa penetrazione di istituzioni sul territorio e da una forte presenza di volontari in rapporto alla popolazione. Parte del territorio risulta coperto dal gruppo dei Sl del non profit strutturato: si tratta di luoghi nei quali le istituzioni non profit si caratterizzano per la prevalenza di personale retribuito rispetto ai volontari. I territori interessati sono quelli più vasti in termini di ampiezza e densità demografica. I Sl del non profit poco diffuso sono, infine, quelli che vedono una scarsa diffusione del settore. LE TIPOLOGIE DI VOLONTARIATO ORGANIZZATO NEI SISTEMI LOCALI LOMBARDI * INDsettore1=(SLvol, settore1/SLvol, tot)/ (ITAvol, settore1/ITAvol, tot). ** L’indice di specializzazione composita è costruito calcolando la distanza di tutti i settori rispetto al settore con l’indice di specializzazione più elevato: INDspec= (SL, INDsettore1/SL, INDsettore più elevato)*100. I valori individuati sono stati sintetizzati per ciascun Sl attraverso il software Ranker utilizzando l’indice Mazziotta-Pareto con penalità positiva (MPI positivo). *** Il presente lavoro è frutto di un approfondimento territoriale di un’analisi realizzata a livello nazionale contenuta nel capitolo ‘’I sistemi locali del volontariato organizzato. Una nuova geografia’’ del volume Volontari e attività volontarie in Italia. Antecedenti, impatti, esplorazioni, edito da Il Mulino, in corso di pubblicazione. Una prima analisi ha portato alla suddivisione dei sistemi locali (Sl) lombardi in base alla diffusione delle istituzioni non profit con volontari. In particolare, sono stati considerati i Sl con valori superiori alla media nazionale in almeno uno degli indicatori di diffusione selezionati: unità locali e volontari sulla popolazione residente e densità delle unità locali per kmq. Da questa prima analisi sono stati individuati 3 gruppi di Sl: 38 con una buona diffusione di istituzioni con volontari, 10 Sl a non profit strutturo e 3 Sl a non profit poco diffuso. I 38 Sl con una maggiore diffusione di volontariato organizzato sono stati ulteriormente suddivisi in base al settore di attività prevalente procedendo al calcolo di due indici: un indice di specializzazione semplice*, che rileva per ogni Sl il settore o i settori di attività in cui la presenza dei volontari è superiore al valore nazionale; un indice di specializzazione composita**, che nei Sl dove sono emersi più settori di attività specifici, individua i territori in cui il primo settore si distanzia maggiormente da tutti gli altri. Un’analisi di sintesi sulle caratteristiche delle istituzioni non profit che si avvalgono di volontari ha, inoltre, consentito di individuare i profili del volontariato organizzato nei diversi contesti territoriali di riferimento***.