SlideShare a Scribd company logo
1 of 34
Download to read offline
Giorgio Alleva
Presidente Istat
Palermo, 15 Giugno 2017
… frammentazione
del tessuto sociale
e attenuazione
del concetto di classe
…impatto della crisi
sulla struttura
economica e sociale
del Paese
…ridotta mobilità
sociale e aumento
delle diseguaglianze
Il contesto di riferimento
Oltre le tassonomie esistenti
Un grande patrimonio
di informazioni
statistiche integrabili
Confronto
con le
classificazioni
presenti
in letteratura
Tecniche e competenze
per ridurre
la complessità
e rappresentare
la variabilità
Approccio
statistico
multidimensionale
tenere insieme aspetti
economici, culturali, sociali
Questione di… metodo
La definizione dei gruppi sociali è stata condotta mediante
tecniche statistiche non parametriche di segmentazione
gerarchica o CART (Classification And Regression Trees)
1) individuano delle classi latenti in data set molto numerosi,
utilizzando una variabile dipendente e un insieme di variabili
esplicative
2) differiscono dai metodi di clustering che costruiscono gruppi di
unità partendo da un insieme indistinto di variabili
Questione di… metodo
La segmentazione gerarchica è una procedura iterativa
attraverso la quale l’insieme delle unità è suddiviso
progressivamente in una serie di sottogruppi disgiunti, il più
possibile omogenei rispetto alla variabile dipendente,
corrispondenti a distinte combinazioni di modalità delle
variabili esplicative.
successione gerarchica di partizioni dell’insieme delle
unità (nodi) ottenuta con un criterio scissorio o top-down
L. Breiman et al., Classification and Regression Trees, Brooks/Cole Publishing,
Monterey, 1984
Le variabili
Le famiglie sono state raggruppate utilizzando:
Y = reddito equivalente
X1 = sesso della persona di riferimento
X2 = età della p.r.
X3 = istruzione della p.r.
X4 = condizione professionale della p.r.
X5 = numero di componenti della famiglia
X6 = presenza di stranieri
X7 = tipo di Comune di residenza
I gruppi ottenuti sono
stati ‘sfrondati’ in modo
da minimizzare la
complessità a parità di
potere discriminatorio,
fino a ottenere
9 gruppi sociali
25.775
FAMIGLIE*
10.240
operaio, atipico,
inattivo,
disoccupato
15.535
ritirato dal lavoro,
impiegato, altro
autonomo,
dirigente, quadro,
Imprenditore o libero
professionista
6.475
4.254
8.401
6.699
8.837
1.839
FAMIGLIE
A BASSO
REDDITO CON
STRANIERI
1.926
FAMIGLIE
A BASSO
REDDITO
DI SOLI
ITALIANI
GIOVANI
BLUE-COLLAR
ANZIANE
SOLE E
GIOVANI
DISOCCUPATI
3.552
2.923
5.852
FAMIGLIE
DEGLI
OPERAI
IN PENSIONE
846
FAMIGLIE
TRADIZIONALI
DELLA
PROVINCIA
CLASSE
DIRIGENTE
PENSIONI
D’ARGENTO2.399
4.582 FAMIGLIE
DI IMPIEGATI
CITTADINANZA
dei componenti
la famiglia
NUMERO DI COMPONENTI
la famiglia
quattro o più
inattivo o
disoccupato
operaio
o atipico
NUMERO DI COMPONENTI
la famiglia
quattro o più
fino a tre
TITOLO
DI STUDIO diploma
superiore
titolo universitario
o post-laurea
TITOLO
DI STUDIO
ritirato dal lavoro, dirigente,
quadro, imprenditore
o libero professionista
non oltre
la licenza media
impiegato,
altro autonomo
almeno
uno straniero
SITUAZIONE
PROFESSIONALE
SITUAZIONE
PROFESSIONALE
SITUAZIONE
PROFESSIONALE
almeno il diploma
superiore
solo italiani
fino a tre
1.856
I gruppi sociali
*Dati in migliaia
FAMIGLIE
A BASSO
REDDITO
CON STRANIERI
4.730.000
PERSONE
1.839.000
FAMIGLIE
Età media
42 anni
Gruppo più giovane
Professioni non qualificate anche con livello di istruzione elevato
Svantaggio del 40% sul reddito medio equivalente
Più presenti nelle grandi città del Centro-nord
Le famiglie con stranieri nei gruppi sociali
FAMIGLIE IN CUI ALMENO UN COMPONENTE È STRANIERO PER GRUPPO SOCIALE
Anno 2015. Valori percentuali sul totale delle famiglie del gruppo di appartenenza (a sinistra); valori percentuali sul totale delle famiglie (a destra)
75,1
4,0
1,8
12,0
2,9 4,1
CLASSE DIRIGENTE
PENSIONI D’ARGENTO
FAMIGLIE TRADIZIONALI
DELLA PROVINCIA
FAMIGLIE DI IMPIEGATI
FAMIGLIE DEGLI OPERAI
IN PENSIONE
FAMIGLIE A BASSO REDDITO CON STRANIERI
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
Anziane
sole e
giovani
disoccupati
I giovani
blue-collar
Famiglie a
basso
reddito di
soli italiani
Le famiglie
degli operai
in pensione
Le pensioni
d'argento
Famiglie
tradizionali
della
provincia
La classe
dirigente
Le famiglie
di impiegati
Famiglie a
basso
reddito con
stranieri
MEDIA ITALIA = 9,5
FAMIGLIE
A BASSO
REDDITO
DI SOLI
ITALIANI
8.280.000
PERSONE
1.926.000
FAMIGLIE
Età media
45 anni
Coppie con figli: 4,3 componenti in media
Più presenti nel Mezzogiorno
Svantaggio del 30% sul reddito medio equivalente
Basso titolo di studio
Occupati in industria, costruzioni, commercio, logistica
FAMIGLIE
TRADIZIONALI
DELLA
PROVINCIA
3.640.000
PERSONE
846.000
FAMIGLIE
Età media
53 anni
Coppie con figli nell’86% dei casi
Basso titolo di studio
Modello del male breadwinner
Più presenti nel Mezzogiorno
Lavoratori in proprio
FAMIGLIE
DEGLI OPERAI
IN PENSIONE
5.852.000
FAMIGLIE
10.500.000
PERSONE
Età media
72 anni
Nidi vuoti nel 76,8% dei casi
Basso titolo di studio
Redditi poco inferiori alla media
Vivono in case di proprietà in piccoli centri
FAMIGLIE
DI IMPIEGATI
4.582.000
FAMIGLIE
Età media
46 anni
La metà coppie con figli: 2,7 componenti in media
Diploma, uno su quattro laurea
Impiegati e lavoratori in proprio
Redditi superiori alla media
12.200.000
PERSONE
PENSIONI
D’ARGENTO
5.250.000
PERSONE
2.399.000
FAMIGLIE
Età media
65 anni
Diploma scuola media superiore
Reddito elevato
Nidi vuoti: 2,2 componenti in media
Consumi culturali ampi e differenziati
CLASSE
DIRIGENTE
1.856.000
FAMIGLIE
4.570.000
PERSONE
Età media
56 anni
Laurea o post laurea
Coppie con figli conviventi: 2,5 componenti in media
Vantaggio del 70% sulla media del reddito equivalente
Risiedono prevalentemente nelle aree metropolitane
Stile di vita e partecipazione elevati
GIOVANI
BLUE-COLLAR
6.190.000
PERSONE
2.923.000
FAMIGLIE
Età media
45 anni
Coppie senza figli: 2,1 componenti in media
Diploma scuola media inferiore o superiore
Operai nell’industria e costruzioni, lavoratori atipici
Buona salute ma comportamenti a rischio
ANZIANE SOLE
E GIOVANI
DISOCCUPATI
5.420.000
PERSONE
3.552.000
FAMIGLIE
Età media
66 anni
Risiedono nel Mezzogiorno
Persone sole: 1,5 componenti per famiglia
Basso titolo di studio
39% delle persone esposte al rischio di povertà
Classificazioni a confronto
GRUPPI SOCIALI
Classe operaia
Giovani blue-collar
Famiglie a basso reddito (soli italiani o con stranieri)
Classe dirigente
Famiglie tradizionali della provincia
Famiglie di impiegati
CLASSI SOCIALI (Schizzerotto, 1988)
Famiglie di impiegatiClasse media impiegatizia
Piccola borghesia
Borghesia
Pensioni d’argento
Famiglie degli operai in pensione
Anziane sole e giovani disoccupati
La variabilità dei redditi nei gruppi sociali
I GRUPPI SOCIALI PER FASCIA
DI REDDITO
REDDITO EQUIVALENTE FAMILIARE PER GRUPPO SOCIALE
Anno 2015 (alcuni parametri caratteristici della distribuzione rapportati alla mediana totale)
0
50
100
150
200
250
300
Famiglie a
basso reddito
con stranieri
Famiglie a
basso reddito
di soli italiani
Famiglie
tradizionali
della
provincia
Anziane sole
e giovani
disoccupati
Famiglie degli
operai in
pensione
Giovani blue-
collar
Famiglie di
impiegati
Pensioni
d'argento
Classe
dirigente
Totale
famiglie
Reddito medio Reddito mediano
377
10%
25%
75%
90%
BASSO
REDDITO
REDDITO
MEDIO
ALTO
REDDITO
 maggiore variabilità per i redditi più alti
 diseguaglianza più elevata per Anziane sole e
giovani disoccupati (Gini 0,324)
 diseguaglianza più bassa per le Famiglie degli
operai in pensione (Gini 0,226)
I gruppi sociali per quinti di reddito
2008 E 2015
A CONFRONTO
0 20 40 60 80 100
Classe dirigente
Pensioni d’argento
Famiglie di impiegati
Giovani blue-collar
Famiglie degli operai in pensione
Anziane sole e giovani disoccupati
Famiglie tradizionali della provincia
Famiglie a basso reddito di soli italiani
Famiglie a basso reddito con stranieri Rispetto al 2008
 le famiglie con stranieri
arretrano verso il quinto
più basso
 le famiglie tradizionali
della provincia si spostano
dai quinti più alti al secondo
e terzo quinto
 il quinto più elevato
della classe dirigente
si riduce dell’8%
DISTRIBUZIONE DEGLI INDIVIDUI NEI QUINTI DI REDDITO PER GRUPPI SOCIALI
Anno 2015 (valori percentuali)
1° 2° 3° 4° 5°
La povertà assoluta nei gruppi
INDIVIDUI E FAMIGLIE IN
CONDIZIONE DI POVERTÀ
Nel 2015 è aumentata
l’incidenza della povertà
assoluta
 32,4% delle famiglie
povere in termini assoluti è
nel gruppo delle famiglie a
basso reddito con stranieri
(37,5% degli individui)
 12,7% delle famiglie
povere in termini assoluti è
nel gruppo delle famiglie a
basso reddito di italiani,
peggiora se aumenta la
dimensione familiare
INCIDENZA DI POVERTÀ ASSOLUTA PER GRUPPO SOCIALE
Anno 2015 (valori percentuali)
0 5 10 15 20 25 30 35
Classe dirigente
Pensioni d'argento
Famiglie di impiegati
Giovani blue-collar
Famiglie degli operai in pensione
Anziane sole e giovani disoccupati
Famiglie tradizionali della provincia
Famiglie a basso reddito di soli italiani
Famiglie a basso reddito con stranieri
Individui Famiglie
Salute e prevenzione
FREQUENZA DEL RICORSO AGLI SCREENING PAP-TEST E MAMMOGRAFIA DELLE DONNE NELLE FASCE DI ETÀ RACCOMANDATE
PER GRUPPO SOCIALE DI APPARTENENZA
Anno 2015 (valori percentuali)
79,8
75,6
74,5
68,7
68,4
59,0
65,2
65,1
49,5
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90
Classe dirigente
Pensioni d’argento
Famiglie di impiegati
Giovani blue-collar
Famiglie degli operai in pensione
Anziane sole e giovani disoccupati
Famiglie tradizionali della provincia
Famiglie a basso reddito di soli italiani
Famiglie a basso reddito con stranieri
Mammografia negli ultimi due anni - Donne di 50-69 anni
81,2
76,9
83,1
77,7
73,5
68,3
71,0
71,9
60,6
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90
Classe dirigente
Pensioni d’argento
Famiglie di impiegati
Giovani blue-collar
Famiglie degli operai in pensione
Anziane sole e giovani disoccupati
Famiglie tradizionali della provincia
Famiglie a basso reddito di soli italiani
Famiglie a basso reddito con stranieri
Pap-Test negli ultimi tre annI - Donne di 25-64 anni
 per i gruppi a basso reddito meno controlli sulla salute
 a parità di altre caratteristiche, le donne mostrano una maggiore propensione a svolgere controlli, così come i
residenti nel Nord e nel Centro in confronto a chi risiede nel Mezzogiorno
Il tempo libero
IL TEMPO LIBERO DEGLI
ADULTI
Le attività sono diversificate
nei gruppi
 più bassa la disponibilità di
tempo libero fra le famiglie di
impiegati e a basso reddito
con stranieri
 la disponibilità di risorse
orienta i comportamenti verso
attività di tempo libero attivo
 più tv per gli stranieri, più libri,
hobby, sport per la classe
dirigente, più vita sociale in
provincia
PRINCIPALI ATTIVITÀ DI TEMPO LIBERO DI UN GIORNO MEDIO SETTIMANALE DELLE
PERSONE DI 25-64 ANNI
Anni 2013 e 2014 (composizione percentuale del tempo libero, valore minimo e massimo nei gruppi sociali di appartenenza)
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
Tv Socialità Riposo Hobby e gioco Attivita fisica
non sportiva
Lettura Sport Attività culturali
Famiglie a basso reddito con stranieri Famiglie a basso reddito di soli italiani
Famiglie tradizionali della provincia Anziane sole e giovani disoccupati
Famiglie degli operai in pensione Giovani blue-collar
Famiglie di impiegati Pensioni d’argento
Classe dirigente
La cultura
2008 E 2016
A CONFRONTO
Rispetto al 2008
 diminuisce nel complesso la
partecipazione alle attività
culturali
 nel 2016 nessuna forma di
partecipazione per quasi 4
persone su 10
 le attività culturali che
descrivono disparità elevate
fra gruppi sono la lettura di
libri, i concerti di musica
classica e il teatro
 determinante anche la
dimensione territoriale
PERSONE DI 6 ANNI E PIÙ PER NUMERO DI ATTIVITÀ CULTURALI SVOLTE NEL TEMPO
LIBERO E GRUPPO SOCIALE DI APPARTENENZA
Anni 2008 e 2016 (per 100 persone con le stesse caratteristiche)
GRUPPI SOCIALI
Nessuna attività
culturale
1-2
attività culturali
3 o più
attività culturali
2008 2016 2008 2016 2008 2016
Famiglie a basso reddito con stranieri 49,5 55,5 31,7 27,5 15,8 14,1
Famiglie a basso reddito di soli italiani 40,9 44,4 36,2 34,1 21,5 20,0
Famiglie tradizionali della provincia 33,6 42,3 38,5 33,3 25,8 23,4
Anziane sole e giovani disoccupati 50,8 49,6 28,6 29,5 18,1 19,5
Famiglie degli operai in pensione 44,3 51,3 37,1 33,8 17,3 14,1
Giovani blue-collar 33,8 35,9 38,7 37,8 26,5 25,8
Famiglie di impiegati 16,0 19,7 33,0 34,3 49,7 45,4
Pensioni d’argento 14,7 22,2 33,7 35,2 49,4 41,7
Classe dirigente 8,1 9,3 23,5 24,0 66,1 65,8
Totale 34,0 37,4 34,7 32,7 29,6 28,8
La partecipazione politica e sociale
LE DIVERSE FORME DI
PARTECIPAZIONE
Una partecipazione polarizzata
 partecipazione politica visibile
più diffusa fra la classe
dirigente, famiglie di impiegati
e famiglie a basso reddito di
soli italiani
 pensioni d’argento, classe
dirigente e famiglie di impiegati
più coinvolti in associazionismo
 anche i giovani blue-collar
sopra la media per
l’associazionismo di categoria,
professionale e sindacale
PERSONE DI 14 ANNI E PIÙ PER MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE SOCIALE
E GRUPPO SOCIALE DI APPARTENENZA
Anno 2016 (per 100 persone con le stesse caratteristiche)
8,1
24,0
9,5
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
Famiglie a
basso reddito
con stranieri
Famiglie a
basso reddito
di soli italiani
Famiglie
tradizionali
della provincia
Anziane sole e
giovani
disoccupati
Famiglie degli
operai in
pensione
Giovani blue-
collar
Famiglie di
impiegati
Pensioni
d’argento
Classe
dirigente
Totale
Partecipazione politica visibile
Partecipazione in associazioni
Partecipazione in associazioni professionali, di categoria o sindacali
La prevalenza dei gruppi sociali nel territorio
FAMIGLIE
A BASSO REDDITO
CON STRANIERI
CLASSE
DIRIGENTE
FAMIGLIE
TRADIZIONALI
DELLA PROVINCIA
FAMIGLIE
DI IMPIEGATI
FAMIGLIE
DEGLI OPERAI
IN PENSIONE
ANZIANE SOLE
E GIOVANI
DISOCCUPATI
GIOVANI
BLUE-COLLAR
FAMIGLIE
A BASSO REDDITO
DI SOLI ITALIANI
PENSIONI
D’ARGENTO
Il contesto urbano: le 14 città metropolitane a confronto
DISTRIBUZIONE DELLE AREE ALL’INTERNO DEI SISTEMI LOCALI DEL LAVORO
Valori percentuali sul totale della popolazione
Aree verdi, terziarie e a bassa densità abitativa
Aree popolari a rischio di degrado
Aree popolari con famiglie giovani in affitto
Aree con popolazione anziana
Aree del ceto medio
Aree residenziali a profilo medio-alto
16,5
10,2
40,9
12,6
17,3
6,0
19,3
65,7
5,9
5,5
0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100
Totale
Cagliari
Catania
Palermo
Messina
Reggio di Calabria
Bari
Napoli
Roma
Firenze
Bologna
Genova
Venezia
Milano
Torino
La dinamica demografica
LA POPOLAZIONE
DIMINUISCE E INVECCHIA
stima popolazione
2017
60,6 milioni
530.770
521.855
498.172
494.550
480.292
474.000
-180.000
-160.000
-140.000
-120.000
-100.000
-80.000
-60.000
-40.000
-20.000
0
0
100.000
200.000
300.000
400.000
500.000
600.000
700.000
2011 2012 2013 2014 2015 2016
NASCITE, DECESSI E SALDO NATURALE
Anni 2011-2016. Valori assoluti
-134mila saldo naturale
+135 mila saldo
migratorio
-86mila persone nel 2016
 popolazione di cittadinanza italiana
scende a 55,6 milioni
165,2 Indice di vecchiaia al 1°
gennaio 2017
Saldo naturaleDecessiNascite
0
10
20
30
40
50
60
70
2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016
55-64 anni M
La dinamica del mercato del lavoro
GIOVANI,
ISTRUZIONE,TERRITORIO
TASSO DI OCCUPAZIONE 15-34 E 55-64 ANNI PER SESSO
Valori percentuali. Anni 2004-2016
15-34 anni M
15-34 anni 55-64 anni
15-34 anni F
55-64 anni F
+293mila occupati nel 2016
(+1,3%)
57,2% tasso di occupazione
(+0,9 punti percentuali)
+0,7 punti percentuali
aumento del tasso di
occupazione dei 15-34enni
+1,3 punti percentuali
aumento per i laureati
La ripresa riguarda tutte le
ripartizioni
La diseguaglianza di opportunità
I MECCANISMI CHE GENERANO
LA DISEGUAGLIANZA
TITOLI DI STUDIO RAGGIUNTI DAI 25-34ENNI PER TITOLO PIÙ ELEVATO DEI GENITORI
Valori percentuali. Anno 2016
0
10
20
30
40
50
60
70
Totale Totale Massimo
licenza media
Diploma Laurea
Titoli genitori Titoli figli Titoli figli per titolo genitori
 bassa probabilità relativa che i figli
di genitori con livelli di istruzione
bassi frequentino licei: minori
opportunità future
 solo il 10% circa dei figli la cui
famiglia d’origine ha un livello
d’istruzione basso ha una laurea
 oltre il 60% dei figli di genitori
laureati ha una laurea
DiplomaLicenza media Laurea
Giorgio Alleva
Presidente Istat
Palermo, 15 Giugno 2017
Contenuti extra…
L’invecchiamento della popolazione
EVOLUZIONE STORICA DELLA QUOTA DELLA POPOLAZIONE
GIOVANE E ANZIANA
Anni 1952-2017 (percentuale di popolazione di età 0-14 anni e 65 anni e più)
600.000 400.000 200.000 0 200.000 400.000 600.000
0
5
10
15
20
25
30
35
40
45
50
55
60
65
70
75
80
85
90
95
100+
2017 2008
Maschi Femmine
PIRAMIDE DELL’ETÀ DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE AL 1°
GENNAIO 2008 E 2017
(valori assoluti)
 Speranza di vita alla nascita al 2016 (anni): M = 80,6 F = 85,1
 Quota di popolazione attiva al 2016 (15-64 anni): 64,2%
 Indice di vecchiaia al 1° gennaio 2017: 165,2
0
5
10
15
20
25
30
0 5 10 15 20 25 30
Popolazione0-14
Popolazione 65 e più
1952: 26,1% - 8,2%
1984: 20,2% - 12,9%
2017: 13,5% - 22,3%
1964: 24,2%-9,7%
1995: 14,8% - 16,5%
-0,7% disoccupati
 forte calo dell’inattività
(-2,9%, -410mila persone)
 tasso di disoccupazione scende
all’11,7% (era l’11,9% nel 2015)
 3 milioni ancora in cerca di
occupazione
 poco meno di 6,4 milioni le
persone interessate a lavorare
2,2 milioni i Neet di 15-29
anni (3 su 4 disposti a lavorare)
INATTIVI DI 15-64 ANNI PER TIPOLOGIA: TRANSIZIONI E PERMANENZE
Quarto trimestre 2014 - quarto trimestre 2016. Composizioni percentuali
13,8 14,0
19,4 22,9
37,2
35,6
29,6 27,5
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
2014-2015 2015-2016
3,8 4,4
3,6 4,6
7,3 7,6
85,3 83,4
0
10
20
30
40
50
60
70
80
90
100
2014-2015 2015-2016
Disoccupati Forze di lavoro potenziali Inattivi non disponibiliOccupati
La partecipazione al mercato del lavoro
IN AUMENTO
LA PARTECIPAZIONE
FORZE DI LAVORO POTENZIALI INATTIVI NON DISPONIBILI

More Related Content

Viewers also liked

R.Barletta, I.Corazziari, I fattori di rischio del fenomeno e la trasmissione...
R.Barletta, I.Corazziari, I fattori di rischio del fenomeno e la trasmissione...R.Barletta, I.Corazziari, I fattori di rischio del fenomeno e la trasmissione...
R.Barletta, I.Corazziari, I fattori di rischio del fenomeno e la trasmissione...Istituto nazionale di statistica
 
M. Misiti, Conseguenze e strategia di uscita dalla violenza
M. Misiti, Conseguenze e strategia di uscita dalla violenzaM. Misiti, Conseguenze e strategia di uscita dalla violenza
M. Misiti, Conseguenze e strategia di uscita dalla violenzaIstituto nazionale di statistica
 
M.G.Muratore, Misurare la violenza contro le donne: un fenomeno complesso in ...
M.G.Muratore, Misurare la violenza contro le donne: un fenomeno complesso in ...M.G.Muratore, Misurare la violenza contro le donne: un fenomeno complesso in ...
M.G.Muratore, Misurare la violenza contro le donne: un fenomeno complesso in ...Istituto nazionale di statistica
 
Maria (Milli) Virgilio, Alessandra Capobianchi, L'evoluzione del quadro giuri...
Maria (Milli) Virgilio, Alessandra Capobianchi, L'evoluzione del quadro giuri...Maria (Milli) Virgilio, Alessandra Capobianchi, L'evoluzione del quadro giuri...
Maria (Milli) Virgilio, Alessandra Capobianchi, L'evoluzione del quadro giuri...Istituto nazionale di statistica
 
Angela Me, The killing of women in the context of global homicides
Angela Me, The killing of women in the context of global homicidesAngela Me, The killing of women in the context of global homicides
Angela Me, The killing of women in the context of global homicidesIstituto nazionale di statistica
 

Viewers also liked (7)

R.Barletta, I.Corazziari, I fattori di rischio del fenomeno e la trasmissione...
R.Barletta, I.Corazziari, I fattori di rischio del fenomeno e la trasmissione...R.Barletta, I.Corazziari, I fattori di rischio del fenomeno e la trasmissione...
R.Barletta, I.Corazziari, I fattori di rischio del fenomeno e la trasmissione...
 
F. Bartolomeo, Le sentenze per omicidio al femminile
F. Bartolomeo, Le sentenze per omicidio al femminile  F. Bartolomeo, Le sentenze per omicidio al femminile
F. Bartolomeo, Le sentenze per omicidio al femminile
 
M. Misiti, Conseguenze e strategia di uscita dalla violenza
M. Misiti, Conseguenze e strategia di uscita dalla violenzaM. Misiti, Conseguenze e strategia di uscita dalla violenza
M. Misiti, Conseguenze e strategia di uscita dalla violenza
 
M.G.Muratore, Misurare la violenza contro le donne: un fenomeno complesso in ...
M.G.Muratore, Misurare la violenza contro le donne: un fenomeno complesso in ...M.G.Muratore, Misurare la violenza contro le donne: un fenomeno complesso in ...
M.G.Muratore, Misurare la violenza contro le donne: un fenomeno complesso in ...
 
A.C.Baldry, Lo stalking
A.C.Baldry, Lo stalkingA.C.Baldry, Lo stalking
A.C.Baldry, Lo stalking
 
Maria (Milli) Virgilio, Alessandra Capobianchi, L'evoluzione del quadro giuri...
Maria (Milli) Virgilio, Alessandra Capobianchi, L'evoluzione del quadro giuri...Maria (Milli) Virgilio, Alessandra Capobianchi, L'evoluzione del quadro giuri...
Maria (Milli) Virgilio, Alessandra Capobianchi, L'evoluzione del quadro giuri...
 
Angela Me, The killing of women in the context of global homicides
Angela Me, The killing of women in the context of global homicidesAngela Me, The killing of women in the context of global homicides
Angela Me, The killing of women in the context of global homicides
 

Similar to G. Alleva, Rapporto Annuale 2017 - La situazione del Paese

G. Alleva, Gruppi sociali e welfare state: una lettura integrata dei dati
G. Alleva, Gruppi sociali e welfare state: una lettura integrata dei datiG. Alleva, Gruppi sociali e welfare state: una lettura integrata dei dati
G. Alleva, Gruppi sociali e welfare state: una lettura integrata dei datiIstituto nazionale di statistica
 
L. Quattrociocchi, Giovani e anziani, non solo una questione demografica
L. Quattrociocchi, Giovani e anziani, non solo una questione demograficaL. Quattrociocchi, Giovani e anziani, non solo una questione demografica
L. Quattrociocchi, Giovani e anziani, non solo una questione demograficaIstituto nazionale di statistica
 
Dignità in fuga. Storie di italiani scappati all'estero
Dignità in fuga. Storie di italiani scappati all'esteroDignità in fuga. Storie di italiani scappati all'estero
Dignità in fuga. Storie di italiani scappati all'esteroRoberta de Vito
 
giovanni campagnoli (2009): Contesto ipotesi per le politiche giovanili, Monza
giovanni campagnoli (2009): Contesto ipotesi per le politiche giovanili, Monzagiovanni campagnoli (2009): Contesto ipotesi per le politiche giovanili, Monza
giovanni campagnoli (2009): Contesto ipotesi per le politiche giovanili, MonzaGiovanni Campagnoli
 
B. Baldazzi E. Aureli - Soddisfazione e stili della vita anziana in Italia
B. Baldazzi E. Aureli - Soddisfazione e stili  della vita anziana in ItaliaB. Baldazzi E. Aureli - Soddisfazione e stili  della vita anziana in Italia
B. Baldazzi E. Aureli - Soddisfazione e stili della vita anziana in ItaliaIstituto nazionale di statistica
 
Lotta alla povertà
Lotta alla povertàLotta alla povertà
Lotta alla povertàTortuga
 
Welfare, comunità, capitale sociale
Welfare, comunità, capitale socialeWelfare, comunità, capitale sociale
Welfare, comunità, capitale socialeUneba
 
Pavia2014 la neet generation v011
Pavia2014 la neet generation v011Pavia2014 la neet generation v011
Pavia2014 la neet generation v011Andrea Laudadio
 
Sperimentazione dell'uso di ARCHIMEDE per l'analisi della precarietà delle fa...
Sperimentazione dell'uso di ARCHIMEDE per l'analisi della precarietà delle fa...Sperimentazione dell'uso di ARCHIMEDE per l'analisi della precarietà delle fa...
Sperimentazione dell'uso di ARCHIMEDE per l'analisi della precarietà delle fa...Marco Trentini
 
Per gli anziani che vivono nelle aree interne, cure accessibili e sostenibili
Per gli anziani che vivono nelle aree interne, cure accessibili e sostenibiliPer gli anziani che vivono nelle aree interne, cure accessibili e sostenibili
Per gli anziani che vivono nelle aree interne, cure accessibili e sostenibilitommaso bisagno
 
Estratto Rapporto Famiglie e lavoro
Estratto Rapporto Famiglie e lavoroEstratto Rapporto Famiglie e lavoro
Estratto Rapporto Famiglie e lavoroEnricoPanini
 
Equità di genere e crescita economica
Equità di genere e crescita economica Equità di genere e crescita economica
Equità di genere e crescita economica Joerg Buck
 

Similar to G. Alleva, Rapporto Annuale 2017 - La situazione del Paese (18)

G. Alleva, Gruppi sociali e welfare state: una lettura integrata dei dati
G. Alleva, Gruppi sociali e welfare state: una lettura integrata dei datiG. Alleva, Gruppi sociali e welfare state: una lettura integrata dei dati
G. Alleva, Gruppi sociali e welfare state: una lettura integrata dei dati
 
ISS Falcone Asola
ISS Falcone AsolaISS Falcone Asola
ISS Falcone Asola
 
L. Quattrociocchi, Giovani e anziani, non solo una questione demografica
L. Quattrociocchi, Giovani e anziani, non solo una questione demograficaL. Quattrociocchi, Giovani e anziani, non solo una questione demografica
L. Quattrociocchi, Giovani e anziani, non solo una questione demografica
 
Dignità in fuga. Storie di italiani scappati all'estero
Dignità in fuga. Storie di italiani scappati all'esteroDignità in fuga. Storie di italiani scappati all'estero
Dignità in fuga. Storie di italiani scappati all'estero
 
giovanni campagnoli (2009): Contesto ipotesi per le politiche giovanili, Monza
giovanni campagnoli (2009): Contesto ipotesi per le politiche giovanili, Monzagiovanni campagnoli (2009): Contesto ipotesi per le politiche giovanili, Monza
giovanni campagnoli (2009): Contesto ipotesi per le politiche giovanili, Monza
 
D. Tebala, Vulnerabilità sociale e materiale
D. Tebala, Vulnerabilità sociale e materialeD. Tebala, Vulnerabilità sociale e materiale
D. Tebala, Vulnerabilità sociale e materiale
 
B. Baldazzi E. Aureli - Soddisfazione e stili della vita anziana in Italia
B. Baldazzi E. Aureli - Soddisfazione e stili  della vita anziana in ItaliaB. Baldazzi E. Aureli - Soddisfazione e stili  della vita anziana in Italia
B. Baldazzi E. Aureli - Soddisfazione e stili della vita anziana in Italia
 
IS "Sanfelice" Viadana
IS "Sanfelice" ViadanaIS "Sanfelice" Viadana
IS "Sanfelice" Viadana
 
Sanfelice Viadana
Sanfelice ViadanaSanfelice Viadana
Sanfelice Viadana
 
Lotta alla povertà
Lotta alla povertàLotta alla povertà
Lotta alla povertà
 
Welfare, comunità, capitale sociale
Welfare, comunità, capitale socialeWelfare, comunità, capitale sociale
Welfare, comunità, capitale sociale
 
Pavia2014 la neet generation v011
Pavia2014 la neet generation v011Pavia2014 la neet generation v011
Pavia2014 la neet generation v011
 
Sperimentazione dell'uso di ARCHIMEDE per l'analisi della precarietà delle fa...
Sperimentazione dell'uso di ARCHIMEDE per l'analisi della precarietà delle fa...Sperimentazione dell'uso di ARCHIMEDE per l'analisi della precarietà delle fa...
Sperimentazione dell'uso di ARCHIMEDE per l'analisi della precarietà delle fa...
 
G. Alleva, Popolazione, bisogni, sanità
G. Alleva, Popolazione, bisogni, sanitàG. Alleva, Popolazione, bisogni, sanità
G. Alleva, Popolazione, bisogni, sanità
 
Per gli anziani che vivono nelle aree interne, cure accessibili e sostenibili
Per gli anziani che vivono nelle aree interne, cure accessibili e sostenibiliPer gli anziani che vivono nelle aree interne, cure accessibili e sostenibili
Per gli anziani che vivono nelle aree interne, cure accessibili e sostenibili
 
Estratto Rapporto Famiglie e lavoro
Estratto Rapporto Famiglie e lavoroEstratto Rapporto Famiglie e lavoro
Estratto Rapporto Famiglie e lavoro
 
Povei italia
Povei italiaPovei italia
Povei italia
 
Equità di genere e crescita economica
Equità di genere e crescita economica Equità di genere e crescita economica
Equità di genere e crescita economica
 

More from Istituto nazionale di statistica

More from Istituto nazionale di statistica (20)

Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profitCensimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
 
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profitCensimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
 
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profitCensimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
 
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profitCensimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
 
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profitCensimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
 
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profitCensimenti Permanenti Istituzioni non profit
Censimenti Permanenti Istituzioni non profit
 
Censimento Permanente Istituzioni Pubbliche
Censimento Permanente Istituzioni PubblicheCensimento Permanente Istituzioni Pubbliche
Censimento Permanente Istituzioni Pubbliche
 
Censimento Permanente Istituzioni Pubbliche
Censimento Permanente Istituzioni PubblicheCensimento Permanente Istituzioni Pubbliche
Censimento Permanente Istituzioni Pubbliche
 
Censimento Permanente Istituzioni Pubbliche
Censimento Permanente Istituzioni PubblicheCensimento Permanente Istituzioni Pubbliche
Censimento Permanente Istituzioni Pubbliche
 
Censimento Permanente Istituzioni Pubbliche
Censimento Permanente Istituzioni PubblicheCensimento Permanente Istituzioni Pubbliche
Censimento Permanente Istituzioni Pubbliche
 
14a Conferenza Nazionale di Statisticacnstatistica14
14a Conferenza Nazionale di Statisticacnstatistica1414a Conferenza Nazionale di Statisticacnstatistica14
14a Conferenza Nazionale di Statisticacnstatistica14
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 
14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica14a Conferenza Nazionale di Statistica
14a Conferenza Nazionale di Statistica
 

Recently uploaded

Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptConfronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptcarlottagalassi
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileNicola Rabbi
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxtecongo2007
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxlorenzodemidio01
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxlorenzodemidio01
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxtecongo2007
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxlorenzodemidio01
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoyanmeng831
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxtecongo2007
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxlorenzodemidio01
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaSalvatore Cianciabella
 

Recently uploaded (11)

Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.pptConfronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
Confronto tra Sparta e Atene classiche.ppt
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibile
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptxLorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita di Cristoforo Colombo.pptx
 
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptxLorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
Lorenzo D'Emidio- Lavoro sulla Bioarchittetura.pptx
 
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptxLorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
Lorenzo D'Emidio_Francesco Petrarca.pptx
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
 
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptxLorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
Lorenzo D'Emidio_Vita e opere di Aristotele.pptx
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
 

G. Alleva, Rapporto Annuale 2017 - La situazione del Paese

  • 2. … frammentazione del tessuto sociale e attenuazione del concetto di classe …impatto della crisi sulla struttura economica e sociale del Paese …ridotta mobilità sociale e aumento delle diseguaglianze Il contesto di riferimento
  • 3. Oltre le tassonomie esistenti Un grande patrimonio di informazioni statistiche integrabili Confronto con le classificazioni presenti in letteratura Tecniche e competenze per ridurre la complessità e rappresentare la variabilità Approccio statistico multidimensionale tenere insieme aspetti economici, culturali, sociali
  • 4. Questione di… metodo La definizione dei gruppi sociali è stata condotta mediante tecniche statistiche non parametriche di segmentazione gerarchica o CART (Classification And Regression Trees) 1) individuano delle classi latenti in data set molto numerosi, utilizzando una variabile dipendente e un insieme di variabili esplicative 2) differiscono dai metodi di clustering che costruiscono gruppi di unità partendo da un insieme indistinto di variabili
  • 5. Questione di… metodo La segmentazione gerarchica è una procedura iterativa attraverso la quale l’insieme delle unità è suddiviso progressivamente in una serie di sottogruppi disgiunti, il più possibile omogenei rispetto alla variabile dipendente, corrispondenti a distinte combinazioni di modalità delle variabili esplicative. successione gerarchica di partizioni dell’insieme delle unità (nodi) ottenuta con un criterio scissorio o top-down L. Breiman et al., Classification and Regression Trees, Brooks/Cole Publishing, Monterey, 1984
  • 6. Le variabili Le famiglie sono state raggruppate utilizzando: Y = reddito equivalente X1 = sesso della persona di riferimento X2 = età della p.r. X3 = istruzione della p.r. X4 = condizione professionale della p.r. X5 = numero di componenti della famiglia X6 = presenza di stranieri X7 = tipo di Comune di residenza I gruppi ottenuti sono stati ‘sfrondati’ in modo da minimizzare la complessità a parità di potere discriminatorio, fino a ottenere 9 gruppi sociali
  • 7. 25.775 FAMIGLIE* 10.240 operaio, atipico, inattivo, disoccupato 15.535 ritirato dal lavoro, impiegato, altro autonomo, dirigente, quadro, Imprenditore o libero professionista 6.475 4.254 8.401 6.699 8.837 1.839 FAMIGLIE A BASSO REDDITO CON STRANIERI 1.926 FAMIGLIE A BASSO REDDITO DI SOLI ITALIANI GIOVANI BLUE-COLLAR ANZIANE SOLE E GIOVANI DISOCCUPATI 3.552 2.923 5.852 FAMIGLIE DEGLI OPERAI IN PENSIONE 846 FAMIGLIE TRADIZIONALI DELLA PROVINCIA CLASSE DIRIGENTE PENSIONI D’ARGENTO2.399 4.582 FAMIGLIE DI IMPIEGATI CITTADINANZA dei componenti la famiglia NUMERO DI COMPONENTI la famiglia quattro o più inattivo o disoccupato operaio o atipico NUMERO DI COMPONENTI la famiglia quattro o più fino a tre TITOLO DI STUDIO diploma superiore titolo universitario o post-laurea TITOLO DI STUDIO ritirato dal lavoro, dirigente, quadro, imprenditore o libero professionista non oltre la licenza media impiegato, altro autonomo almeno uno straniero SITUAZIONE PROFESSIONALE SITUAZIONE PROFESSIONALE SITUAZIONE PROFESSIONALE almeno il diploma superiore solo italiani fino a tre 1.856 I gruppi sociali *Dati in migliaia
  • 8. FAMIGLIE A BASSO REDDITO CON STRANIERI 4.730.000 PERSONE 1.839.000 FAMIGLIE Età media 42 anni Gruppo più giovane Professioni non qualificate anche con livello di istruzione elevato Svantaggio del 40% sul reddito medio equivalente Più presenti nelle grandi città del Centro-nord
  • 9. Le famiglie con stranieri nei gruppi sociali FAMIGLIE IN CUI ALMENO UN COMPONENTE È STRANIERO PER GRUPPO SOCIALE Anno 2015. Valori percentuali sul totale delle famiglie del gruppo di appartenenza (a sinistra); valori percentuali sul totale delle famiglie (a destra) 75,1 4,0 1,8 12,0 2,9 4,1 CLASSE DIRIGENTE PENSIONI D’ARGENTO FAMIGLIE TRADIZIONALI DELLA PROVINCIA FAMIGLIE DI IMPIEGATI FAMIGLIE DEGLI OPERAI IN PENSIONE FAMIGLIE A BASSO REDDITO CON STRANIERI 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Anziane sole e giovani disoccupati I giovani blue-collar Famiglie a basso reddito di soli italiani Le famiglie degli operai in pensione Le pensioni d'argento Famiglie tradizionali della provincia La classe dirigente Le famiglie di impiegati Famiglie a basso reddito con stranieri MEDIA ITALIA = 9,5
  • 10. FAMIGLIE A BASSO REDDITO DI SOLI ITALIANI 8.280.000 PERSONE 1.926.000 FAMIGLIE Età media 45 anni Coppie con figli: 4,3 componenti in media Più presenti nel Mezzogiorno Svantaggio del 30% sul reddito medio equivalente Basso titolo di studio Occupati in industria, costruzioni, commercio, logistica
  • 11. FAMIGLIE TRADIZIONALI DELLA PROVINCIA 3.640.000 PERSONE 846.000 FAMIGLIE Età media 53 anni Coppie con figli nell’86% dei casi Basso titolo di studio Modello del male breadwinner Più presenti nel Mezzogiorno Lavoratori in proprio
  • 12. FAMIGLIE DEGLI OPERAI IN PENSIONE 5.852.000 FAMIGLIE 10.500.000 PERSONE Età media 72 anni Nidi vuoti nel 76,8% dei casi Basso titolo di studio Redditi poco inferiori alla media Vivono in case di proprietà in piccoli centri
  • 13. FAMIGLIE DI IMPIEGATI 4.582.000 FAMIGLIE Età media 46 anni La metà coppie con figli: 2,7 componenti in media Diploma, uno su quattro laurea Impiegati e lavoratori in proprio Redditi superiori alla media 12.200.000 PERSONE
  • 14. PENSIONI D’ARGENTO 5.250.000 PERSONE 2.399.000 FAMIGLIE Età media 65 anni Diploma scuola media superiore Reddito elevato Nidi vuoti: 2,2 componenti in media Consumi culturali ampi e differenziati
  • 15. CLASSE DIRIGENTE 1.856.000 FAMIGLIE 4.570.000 PERSONE Età media 56 anni Laurea o post laurea Coppie con figli conviventi: 2,5 componenti in media Vantaggio del 70% sulla media del reddito equivalente Risiedono prevalentemente nelle aree metropolitane Stile di vita e partecipazione elevati
  • 16. GIOVANI BLUE-COLLAR 6.190.000 PERSONE 2.923.000 FAMIGLIE Età media 45 anni Coppie senza figli: 2,1 componenti in media Diploma scuola media inferiore o superiore Operai nell’industria e costruzioni, lavoratori atipici Buona salute ma comportamenti a rischio
  • 17. ANZIANE SOLE E GIOVANI DISOCCUPATI 5.420.000 PERSONE 3.552.000 FAMIGLIE Età media 66 anni Risiedono nel Mezzogiorno Persone sole: 1,5 componenti per famiglia Basso titolo di studio 39% delle persone esposte al rischio di povertà
  • 18. Classificazioni a confronto GRUPPI SOCIALI Classe operaia Giovani blue-collar Famiglie a basso reddito (soli italiani o con stranieri) Classe dirigente Famiglie tradizionali della provincia Famiglie di impiegati CLASSI SOCIALI (Schizzerotto, 1988) Famiglie di impiegatiClasse media impiegatizia Piccola borghesia Borghesia Pensioni d’argento Famiglie degli operai in pensione Anziane sole e giovani disoccupati
  • 19. La variabilità dei redditi nei gruppi sociali I GRUPPI SOCIALI PER FASCIA DI REDDITO REDDITO EQUIVALENTE FAMILIARE PER GRUPPO SOCIALE Anno 2015 (alcuni parametri caratteristici della distribuzione rapportati alla mediana totale) 0 50 100 150 200 250 300 Famiglie a basso reddito con stranieri Famiglie a basso reddito di soli italiani Famiglie tradizionali della provincia Anziane sole e giovani disoccupati Famiglie degli operai in pensione Giovani blue- collar Famiglie di impiegati Pensioni d'argento Classe dirigente Totale famiglie Reddito medio Reddito mediano 377 10% 25% 75% 90% BASSO REDDITO REDDITO MEDIO ALTO REDDITO  maggiore variabilità per i redditi più alti  diseguaglianza più elevata per Anziane sole e giovani disoccupati (Gini 0,324)  diseguaglianza più bassa per le Famiglie degli operai in pensione (Gini 0,226)
  • 20. I gruppi sociali per quinti di reddito 2008 E 2015 A CONFRONTO 0 20 40 60 80 100 Classe dirigente Pensioni d’argento Famiglie di impiegati Giovani blue-collar Famiglie degli operai in pensione Anziane sole e giovani disoccupati Famiglie tradizionali della provincia Famiglie a basso reddito di soli italiani Famiglie a basso reddito con stranieri Rispetto al 2008  le famiglie con stranieri arretrano verso il quinto più basso  le famiglie tradizionali della provincia si spostano dai quinti più alti al secondo e terzo quinto  il quinto più elevato della classe dirigente si riduce dell’8% DISTRIBUZIONE DEGLI INDIVIDUI NEI QUINTI DI REDDITO PER GRUPPI SOCIALI Anno 2015 (valori percentuali) 1° 2° 3° 4° 5°
  • 21. La povertà assoluta nei gruppi INDIVIDUI E FAMIGLIE IN CONDIZIONE DI POVERTÀ Nel 2015 è aumentata l’incidenza della povertà assoluta  32,4% delle famiglie povere in termini assoluti è nel gruppo delle famiglie a basso reddito con stranieri (37,5% degli individui)  12,7% delle famiglie povere in termini assoluti è nel gruppo delle famiglie a basso reddito di italiani, peggiora se aumenta la dimensione familiare INCIDENZA DI POVERTÀ ASSOLUTA PER GRUPPO SOCIALE Anno 2015 (valori percentuali) 0 5 10 15 20 25 30 35 Classe dirigente Pensioni d'argento Famiglie di impiegati Giovani blue-collar Famiglie degli operai in pensione Anziane sole e giovani disoccupati Famiglie tradizionali della provincia Famiglie a basso reddito di soli italiani Famiglie a basso reddito con stranieri Individui Famiglie
  • 22. Salute e prevenzione FREQUENZA DEL RICORSO AGLI SCREENING PAP-TEST E MAMMOGRAFIA DELLE DONNE NELLE FASCE DI ETÀ RACCOMANDATE PER GRUPPO SOCIALE DI APPARTENENZA Anno 2015 (valori percentuali) 79,8 75,6 74,5 68,7 68,4 59,0 65,2 65,1 49,5 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 Classe dirigente Pensioni d’argento Famiglie di impiegati Giovani blue-collar Famiglie degli operai in pensione Anziane sole e giovani disoccupati Famiglie tradizionali della provincia Famiglie a basso reddito di soli italiani Famiglie a basso reddito con stranieri Mammografia negli ultimi due anni - Donne di 50-69 anni 81,2 76,9 83,1 77,7 73,5 68,3 71,0 71,9 60,6 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 Classe dirigente Pensioni d’argento Famiglie di impiegati Giovani blue-collar Famiglie degli operai in pensione Anziane sole e giovani disoccupati Famiglie tradizionali della provincia Famiglie a basso reddito di soli italiani Famiglie a basso reddito con stranieri Pap-Test negli ultimi tre annI - Donne di 25-64 anni  per i gruppi a basso reddito meno controlli sulla salute  a parità di altre caratteristiche, le donne mostrano una maggiore propensione a svolgere controlli, così come i residenti nel Nord e nel Centro in confronto a chi risiede nel Mezzogiorno
  • 23. Il tempo libero IL TEMPO LIBERO DEGLI ADULTI Le attività sono diversificate nei gruppi  più bassa la disponibilità di tempo libero fra le famiglie di impiegati e a basso reddito con stranieri  la disponibilità di risorse orienta i comportamenti verso attività di tempo libero attivo  più tv per gli stranieri, più libri, hobby, sport per la classe dirigente, più vita sociale in provincia PRINCIPALI ATTIVITÀ DI TEMPO LIBERO DI UN GIORNO MEDIO SETTIMANALE DELLE PERSONE DI 25-64 ANNI Anni 2013 e 2014 (composizione percentuale del tempo libero, valore minimo e massimo nei gruppi sociali di appartenenza) 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 Tv Socialità Riposo Hobby e gioco Attivita fisica non sportiva Lettura Sport Attività culturali Famiglie a basso reddito con stranieri Famiglie a basso reddito di soli italiani Famiglie tradizionali della provincia Anziane sole e giovani disoccupati Famiglie degli operai in pensione Giovani blue-collar Famiglie di impiegati Pensioni d’argento Classe dirigente
  • 24. La cultura 2008 E 2016 A CONFRONTO Rispetto al 2008  diminuisce nel complesso la partecipazione alle attività culturali  nel 2016 nessuna forma di partecipazione per quasi 4 persone su 10  le attività culturali che descrivono disparità elevate fra gruppi sono la lettura di libri, i concerti di musica classica e il teatro  determinante anche la dimensione territoriale PERSONE DI 6 ANNI E PIÙ PER NUMERO DI ATTIVITÀ CULTURALI SVOLTE NEL TEMPO LIBERO E GRUPPO SOCIALE DI APPARTENENZA Anni 2008 e 2016 (per 100 persone con le stesse caratteristiche) GRUPPI SOCIALI Nessuna attività culturale 1-2 attività culturali 3 o più attività culturali 2008 2016 2008 2016 2008 2016 Famiglie a basso reddito con stranieri 49,5 55,5 31,7 27,5 15,8 14,1 Famiglie a basso reddito di soli italiani 40,9 44,4 36,2 34,1 21,5 20,0 Famiglie tradizionali della provincia 33,6 42,3 38,5 33,3 25,8 23,4 Anziane sole e giovani disoccupati 50,8 49,6 28,6 29,5 18,1 19,5 Famiglie degli operai in pensione 44,3 51,3 37,1 33,8 17,3 14,1 Giovani blue-collar 33,8 35,9 38,7 37,8 26,5 25,8 Famiglie di impiegati 16,0 19,7 33,0 34,3 49,7 45,4 Pensioni d’argento 14,7 22,2 33,7 35,2 49,4 41,7 Classe dirigente 8,1 9,3 23,5 24,0 66,1 65,8 Totale 34,0 37,4 34,7 32,7 29,6 28,8
  • 25. La partecipazione politica e sociale LE DIVERSE FORME DI PARTECIPAZIONE Una partecipazione polarizzata  partecipazione politica visibile più diffusa fra la classe dirigente, famiglie di impiegati e famiglie a basso reddito di soli italiani  pensioni d’argento, classe dirigente e famiglie di impiegati più coinvolti in associazionismo  anche i giovani blue-collar sopra la media per l’associazionismo di categoria, professionale e sindacale PERSONE DI 14 ANNI E PIÙ PER MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE SOCIALE E GRUPPO SOCIALE DI APPARTENENZA Anno 2016 (per 100 persone con le stesse caratteristiche) 8,1 24,0 9,5 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 Famiglie a basso reddito con stranieri Famiglie a basso reddito di soli italiani Famiglie tradizionali della provincia Anziane sole e giovani disoccupati Famiglie degli operai in pensione Giovani blue- collar Famiglie di impiegati Pensioni d’argento Classe dirigente Totale Partecipazione politica visibile Partecipazione in associazioni Partecipazione in associazioni professionali, di categoria o sindacali
  • 26. La prevalenza dei gruppi sociali nel territorio FAMIGLIE A BASSO REDDITO CON STRANIERI CLASSE DIRIGENTE FAMIGLIE TRADIZIONALI DELLA PROVINCIA FAMIGLIE DI IMPIEGATI FAMIGLIE DEGLI OPERAI IN PENSIONE ANZIANE SOLE E GIOVANI DISOCCUPATI GIOVANI BLUE-COLLAR FAMIGLIE A BASSO REDDITO DI SOLI ITALIANI PENSIONI D’ARGENTO
  • 27. Il contesto urbano: le 14 città metropolitane a confronto DISTRIBUZIONE DELLE AREE ALL’INTERNO DEI SISTEMI LOCALI DEL LAVORO Valori percentuali sul totale della popolazione Aree verdi, terziarie e a bassa densità abitativa Aree popolari a rischio di degrado Aree popolari con famiglie giovani in affitto Aree con popolazione anziana Aree del ceto medio Aree residenziali a profilo medio-alto 16,5 10,2 40,9 12,6 17,3 6,0 19,3 65,7 5,9 5,5 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 Totale Cagliari Catania Palermo Messina Reggio di Calabria Bari Napoli Roma Firenze Bologna Genova Venezia Milano Torino
  • 28. La dinamica demografica LA POPOLAZIONE DIMINUISCE E INVECCHIA stima popolazione 2017 60,6 milioni 530.770 521.855 498.172 494.550 480.292 474.000 -180.000 -160.000 -140.000 -120.000 -100.000 -80.000 -60.000 -40.000 -20.000 0 0 100.000 200.000 300.000 400.000 500.000 600.000 700.000 2011 2012 2013 2014 2015 2016 NASCITE, DECESSI E SALDO NATURALE Anni 2011-2016. Valori assoluti -134mila saldo naturale +135 mila saldo migratorio -86mila persone nel 2016  popolazione di cittadinanza italiana scende a 55,6 milioni 165,2 Indice di vecchiaia al 1° gennaio 2017 Saldo naturaleDecessiNascite
  • 29. 0 10 20 30 40 50 60 70 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 55-64 anni M La dinamica del mercato del lavoro GIOVANI, ISTRUZIONE,TERRITORIO TASSO DI OCCUPAZIONE 15-34 E 55-64 ANNI PER SESSO Valori percentuali. Anni 2004-2016 15-34 anni M 15-34 anni 55-64 anni 15-34 anni F 55-64 anni F +293mila occupati nel 2016 (+1,3%) 57,2% tasso di occupazione (+0,9 punti percentuali) +0,7 punti percentuali aumento del tasso di occupazione dei 15-34enni +1,3 punti percentuali aumento per i laureati La ripresa riguarda tutte le ripartizioni
  • 30. La diseguaglianza di opportunità I MECCANISMI CHE GENERANO LA DISEGUAGLIANZA TITOLI DI STUDIO RAGGIUNTI DAI 25-34ENNI PER TITOLO PIÙ ELEVATO DEI GENITORI Valori percentuali. Anno 2016 0 10 20 30 40 50 60 70 Totale Totale Massimo licenza media Diploma Laurea Titoli genitori Titoli figli Titoli figli per titolo genitori  bassa probabilità relativa che i figli di genitori con livelli di istruzione bassi frequentino licei: minori opportunità future  solo il 10% circa dei figli la cui famiglia d’origine ha un livello d’istruzione basso ha una laurea  oltre il 60% dei figli di genitori laureati ha una laurea DiplomaLicenza media Laurea
  • 33. L’invecchiamento della popolazione EVOLUZIONE STORICA DELLA QUOTA DELLA POPOLAZIONE GIOVANE E ANZIANA Anni 1952-2017 (percentuale di popolazione di età 0-14 anni e 65 anni e più) 600.000 400.000 200.000 0 200.000 400.000 600.000 0 5 10 15 20 25 30 35 40 45 50 55 60 65 70 75 80 85 90 95 100+ 2017 2008 Maschi Femmine PIRAMIDE DELL’ETÀ DELLA POPOLAZIONE RESIDENTE AL 1° GENNAIO 2008 E 2017 (valori assoluti)  Speranza di vita alla nascita al 2016 (anni): M = 80,6 F = 85,1  Quota di popolazione attiva al 2016 (15-64 anni): 64,2%  Indice di vecchiaia al 1° gennaio 2017: 165,2 0 5 10 15 20 25 30 0 5 10 15 20 25 30 Popolazione0-14 Popolazione 65 e più 1952: 26,1% - 8,2% 1984: 20,2% - 12,9% 2017: 13,5% - 22,3% 1964: 24,2%-9,7% 1995: 14,8% - 16,5%
  • 34. -0,7% disoccupati  forte calo dell’inattività (-2,9%, -410mila persone)  tasso di disoccupazione scende all’11,7% (era l’11,9% nel 2015)  3 milioni ancora in cerca di occupazione  poco meno di 6,4 milioni le persone interessate a lavorare 2,2 milioni i Neet di 15-29 anni (3 su 4 disposti a lavorare) INATTIVI DI 15-64 ANNI PER TIPOLOGIA: TRANSIZIONI E PERMANENZE Quarto trimestre 2014 - quarto trimestre 2016. Composizioni percentuali 13,8 14,0 19,4 22,9 37,2 35,6 29,6 27,5 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 2014-2015 2015-2016 3,8 4,4 3,6 4,6 7,3 7,6 85,3 83,4 0 10 20 30 40 50 60 70 80 90 100 2014-2015 2015-2016 Disoccupati Forze di lavoro potenziali Inattivi non disponibiliOccupati La partecipazione al mercato del lavoro IN AUMENTO LA PARTECIPAZIONE FORZE DI LAVORO POTENZIALI INATTIVI NON DISPONIBILI