Publicité

Contenu connexe

Présentations pour vous(20)

Publicité

Similaire à R. Monducci - Le informazioni statistiche sul commercio estero e sulle attività internazionali delle imprese(20)

Plus de Istituto nazionale di statistica(20)

Publicité

R. Monducci - Le informazioni statistiche sul commercio estero e sulle attività internazionali delle imprese

  1. Annuario Istat-Ice 2015 Roberto Monducci Dipartimento per i conti nazionali e le statistiche economiche Istituto nazionale di statistica Le informazioni statistiche sul Commercio estero e sulle Attività internazionali delle imprese
  2. ■ Le novità dell’Annuario 2015 ■ Tendenze recenti del commercio estero dell’Italia ■ Analisi della performance economica delle imprese esportatrici a partire da una nuova base dati micro integrata (TEC-FrameSBS) ■ L’accesso ai microdati dell’annuario a fini di ricerca Roma, 29 luglio 2015 2 Il Rapporto Ice 2014-2015 e l’Annuario statistico Istat-Ice 2015
  3. Roma, 29 luglio 2015 • Nuove tavole statistiche su imprese esportatrici (nuova base dati micro: TEC-FrameSBS) • È ora possibile: analizzare produttività e redditività delle imprese esportatrici, mapparle per propensione all’export • Piena integrazione in approfondimento geografico tra dati FDI e FATS • Nella USB card 1.035 fra tavole e figure prima incluse nel Rapporto ICE • Ampliamento di alcune sezioni del volume a stampa a supporto dell’analisi dei dati, approfondimento dei fenomeni emergenti, ad esempio le catene internazionali del valore(GVC)  Piastrelle in ceramica per pavimenti e rivestimenti tra i prodotti che hanno trainato di più la crescita dell’export nazionale nel 2014: +5,8%  Cartografia mappa i mercati a seconda della crescita e competitività dell’export • Confermato approfondimento cartografico, prosegue il focus su prodotti “vincenti” del Made in Italy: Le novità dell’Annuario edizione 2015 3
  4. • 2010-2014: traino delle aree extra-Ue per crescita dell’export italiano, in linea con la media dell’area euro, più della Francia, poco meno della Germania e meno della Spagna F1 • Effetti su quote di export dell'Ue28: stabile per Italia, in calo per Francia, aumento per Germania e Spagna F2 • Propensione all’export: dopo la netta flessione del 2009, recuperati livelli pre-crisi. Negli anni di recessione aumento dovuto a flessione del prodotto e della domanda interna F3 • 2014: propensione all’export elevata (oltre 50% della produzione) per farmaceutici, macchinari, mezzi di trasporto, apparecchi elettrici, computer, apparecchi elettronici e ottici, prodotti chimici F4 • Profittabilità relativa dell’export: +1,5%. In crescita profittabilità insieme a esportazioni per Apparecchi elettrici; Alimentari, bevande e tabacco; Tessili, abbigliamento e calzature; Legno carta e stampa, Gomma e materie plastiche) F5 Tendenze recenti del commercio estero (1) 4Roma, 29 luglio 2015
  5. • Primo trimestre 2015: torna positivo contributo alla crescita della domanda interna (grazie a scorte e investimenti); negativo quello della domanda estera netta, soprattutto per crescita import. F6 • Primi cinque mesi del 2015: +4,1% per export italiano (oltre il doppio del tasso medio di crescita del 2014). • Area extra-Ue: +6,6% nei primi sei mesi. Lieve crescita congiunturale nel secondo trimestre (+0,5%), ma -1% al netto energia. F7 • Forte concentrazione geografica della crescita: sale contributo USA, area Ue traina meno, frenano Cina e paesi emergenti dell’Asia. Forte calo della Russia. F8 • Forte concentrazione settoriale della crescita: quasi 50% spiegata da mezzi di trasporto; crescono anche settori «tradizionali» del made in Italy (tessile, abbigliamento pelli e accessori, alimentari e bevande, altri prodotti). Rispetto al 2014, si attenua il peso di macchine e apparecchi e della farmaceutica. F9 Tendenze recenti del commercio estero (2) 5 Roma, 29 luglio 2015
  6. • 2014: crescita export trainata da operatori grandi e medio grandi (fatturato estero superiore a 15 milioni di euro) • Crescita lieve per operatori con fatturato estero inferiore a 50 milioni di euro (+1,2%), più sostenuta (+2,7%) per operatori più grandi (oltre 50 milioni di euro) • Il 42,9% degli operatori (in tutto 212.023) esporta merci verso un unico mercato, il 15,4% opera in oltre dieci mercati • Primi mesi 2015: crescita diffusa per tutte le tipologie di operatori, ruolo propulsivo degli operatori più piccoli, minore effetto di traino degli operatori più grandi F10 • Sui mercati extra-Ue impulso notevole da operatori grandi; sui mercati Ue spinta da operatori medio-grandi e soprattutto da demografia lorda delle imprese esportatrici (entrate e uscite da mercati esteri) F11 Tendenze recenti del commercio estero (3) 6 Roma, 29 luglio 2015
  7. • FrameSBS: risultati economici su ogni impresa attiva in Italia (4,4 milioni di unità, 16 milioni di addetti, 700 miliardi di valore aggiunto) • TEC-FrameSBS: integrazione tra base dati commercio estero (TEC: Trade by Enterprises Characteristics) e quella su risultati economici imprese (FrameSBS: Structural Business Statistics) • Informazioni da nuove tavole statistiche nell’Annuario:  Propensione all’export delle imprese aumenta al crescere della dimensione aziendale: già elevata per micro-imprese (25%), pari o superiore al 40% per medie e grandi F12  Ampi differenziali positivi per imprese esportatrici rispetto a quelle non esportatrici, in termini di costo del lavoro e, in misura più ampia, di produttività del lavoro (valore aggiunto per addetto) F12 TEC-FrameSBS: analisi performance imprese esportatrici (1) 7 Roma, 29 luglio 2015
  8. • Poco meno di 90 mila imprese manifatturiere esportatrici: producono circa 200 miliardi di valore aggiunto (82% del totale manifatturiero) • Sistema esportatore molto articolato, a elevato potenziale: molte imprese ancora poco esposte, pur essendo già presenti sui mercati esteri F13 • Oltre un terzo vendono all’estero meno del 5% del fatturato, oltre 10 mila ne esportano più della metà, generando il 35% del valore aggiunto • 8% dell’export generato da imprese che esportano meno del 25% del fatturato; 23% da quelle che vendono all’estero il 25-50% del fatturato; 32% da quelle che esportano il 50- 75%; il 37% da quelle che esportano più di tre quarti del fatturato TEC-FrameSBS: analisi performance imprese esportatrici (2) 8 Roma, 29 luglio 2015
  9. • «Premio» di profittabilità alto per imprese esportatrici • Stima mark-up: 21% per le non esportatrici, 27% per le esportatrici. A livello settoriale, premio elevato per alcune produzioni (strumenti musicali, materiali da costruzione in terracotta, molti alimentari, alcuni prodotti del legno, bevande) • Mark-up sale al crescere della propensione all’export: dal 25% per imprese che esportano meno di un quarto del fatturato al 36% per quelle che ne esportano oltre i tre quarti • Per le imprese esportatrici la quota di profitti lordi su valore aggiunto:  È più elevata di quella delle imprese non esportatrici in tutte le classi dimensionali  sale all’aumentare della propensione all’export, soprattutto nelle piccole imprese (circa 8 punti percentuali tra imprese meno esposte e quelle più esposte) TEC-FrameSBS: analisi performance imprese esportatrici (3) 9 Roma, 29 luglio 2015
  10. • Nuova base integrata di dati micro (191.262 imprese esportatrici) coerente con le politiche Istat di valorizzare i sistemi informativi integrati di dati d’impresa a fini di ricerca • Principali variabili a livello di impresa: valore aggiunto, costo del lavoro, acquisti di beni e servizi, fatturato, valore export e import (totali, valori per aree geografiche e principali raggruppamenti di merci), numero prodotti e settori • Le procedure di accesso, vincolate al rispetto del quadro normativo, prevedono il ricorso esclusivo al Laboratorio per l’Analisi dei Dati ELEmentari (ADELE), presso la sede di Roma e gli uffici regionali Istat • Contenuti informativi (con descrizione delle variabili e nota informativa) e modalità di accesso sono al seguente link: http://www.istat.it/it/informazioni/per-i-ricercatori/laboratorio-adele TEC-FrameSBS: accesso a microdati per fini di ricerca 10 Roma, 29 luglio 2015
  11. Roma, 29 luglio 2015 • Accordo TTIP su ampio spettro di fattori (scambi merci e servizi) con implicazioni per trasferimento tecnologico e FDI • Quota USA su export italiano: 7,5% nel 2014 (+1,4 punti nel periodo 2010-2014), 8,9% a gennaio-maggio 2015. Export +27,8% grazie anche a cambio favorevole, superato livello pre-crisi • Multinazionali USA in Italia: fatturato di 105.241 milioni di euro (2012) e 263.118 addetti. USA primo paese di investimento per addetti nella manifattura e secondo nei servizi. Circa 6mila addetti in più nel periodo 2010-2012 • Multinazionali italiane negli USA: settorialmente differenziate, fatturato di 98.241 milioni di euro e 225.454 addetti. Attori italiani coinvolti negli scambi con gli USA • 36.643 operatori all’export nel 2014 (+4.887 nel periodo 2010-2014) • 21.642 imprese esportatrici manifatturiere che vendono negli USA (2013) • 20.680 PMI manifatturiere esportatrici • 8.285 imprese esportatrici commerciali che vendono negli USA • 2.214 affiliate di multinazionali USA in Italia • 2.066 affiliate italiane negli USA (+445 nel periodo 2007-2012) USA e Italia: relazioni commerciali e presenza di multinazionali 11
  12. Performance estera italiana: aspetti positivi, criticità e rischi • Rispetto al quadro congiunturale nazionale, buona crescita dell’export nel 2014 e nei primi mesi 2015 • Vendite all’estero in aumento in molti settori, migliora la profittabilità relativa delle esportazioni • Primi mesi 2015: crescita diffusa per tutti gli operatori, ruolo propulsivo di quelli più piccoli • Propensione media all’export ancora in crescita, a livello d’impresa è sempre associata a migliori risultati economici • Sistema esportatore a elevato potenziale: molte imprese, pur presenti, ancora poco esposte sull’estero • Nel 2015 forte concentrazione della crescita, geografica e settoriale • Segnali di rallentamento nei mesi recenti, specie in alcuni settori • Instabilità in diverse aree di sbocco delle esportazioni italiane Conclusioni 12 Roma, 29 luglio 2015
  13. Annuario statistico sul Commercio estero e le attività internazionali delle imprese Ha un ruolo fondamentale per l’analisi della performance internazionale dell’Italia È un prodotto informativo in continua evoluzione e con una forte propensione innovativa, fondato su processi e risorse umane di elevata qualità Conclusioni 13 Roma, 29 luglio 2015
  14. F1. Esportazioni dell’Italia e dei principali paesi dell’Area euro per aree geografiche di destinazione - media anni 2010-2014 (variazioni medie in percentuale) Roma, 29 luglio 2015 Fonte: Eurostat
  15. F2. Quote di mercato dell’Italia e dei principali paesi europei rispetto all‘export dei paesi Ue28 - Anni 2010, 2013 e 2014 in percentuale Roma, 29 luglio 2015 Fonte: elaborazioni su dati Eurostat
  16. Roma, 29 luglio 2015 15 17 18 20 21 23 24 26 27 29 30 08 I II III IV09 I II III IV10 I II III IV11 I II III IV12 I II III IV13 I II III IV 14 I II III IV 15I Propensione a esportare: beni e servizi Propensione a esportare: beni Fonte: Istat Propensione a esportare di prodotti trasformati e manufatti Anni 2010-2014 Rapporto tra esportazioni e Pil, valori concatenati, anno di riferimento 2010, in percentuale F3. Ciclo economico e propensione all’esportazione
  17. F4. Propensione all'esportazione per prodotto Anno 2014 rapporto tra esportazioni e valore della produzione, calcolato su valori concatenati a prezzi 2010 Roma, 29 luglio 2015 Fonte: Istat
  18. F5. Profittabilità all'esportazione e dinamica delle esportazioni per settore di attività manifatturiera – Anno 2014 Fonte: Istat Roma, 29 luglio 2015
  19. F6. Contributo della domanda estera netta alla crescita del Pil Anni 2010 -2015 dati trimestrali destagionalizzati Roma, 29 luglio 2015 Fonte: Istat
  20. F7. FLUSSI COMMERCIALI CON I PAESI EXTRA UE Giugno 2013-Giugno 2015, dati destagionalizzati, milioni di euro Roma, 29 luglio 2015 Fonte: Istat 10.000 11.000 12.000 13.000 14.000 15.000 16.000 17.000 G L A S O N D G F M A M G L A S O N D G F M A M G Importazioni m.m. 3 termini Esportazioni m.m. 3 termini
  21. F8. Contributo dei mercati alla crescita delle esportazioni nazionali Confronto 2013-2014 e periodo gennaio-maggio 2015, punti percentuali Roma, 29 luglio 2015 Fonte: Istat
  22. F9. Contributo dei settori alla crescita delle esportazioni nazionali Confronto 2013-2014 e periodo gennaio-maggio 2015, punti percentuali Fonte: Istat Roma, 29 luglio 2015
  23. F10. Contributo degli operatori alla crescita delle esportazioni Confronto 2013-2014 e periodo gennaio-maggio 2015, punti percentuali Roma, 29 luglio 2015 Fonte: Istat
  24. F11. Contributo degli operatori alla crescita delle esportazioni italiane per aree Ue ed extra Ue periodo gennaio-maggio 2015, punti percentuali Fonte: Istat Roma, 29 luglio 2015
  25. F12. Principali indicatori di performance economica delle imprese esportatrici rispetto alle non esportatrici per dimensione aziendale - Anno 2013 Fonte: Istat Roma, 29 luglio 2015 (a) Rapporto tra fatturato estero nella vendita di merci e fatturato complessivo dell’impresa esportatrice. (b) Numero medio di addetti per impresa. (c) I risultati risentono della ridotta numerosità delle imprese non esportatrici per questa classe di addetti.
  26. F13. Distribuzione delle imprese per classi di addetti e propensione all'esportazione (a) delle imprese esportatrici manifatturiere - 2013 Micro= 0-9 addetti Piccole =10-49 addetti Medie= 50-249 addetti Grandi= 250 e oltre (a) Rapporto in percentuale tra il valore delle esportazioni e il fatturato dell'impresa. Fonte: Istat Roma, 29 luglio 2015

Notes de l'éditeur

  1. 11
  2. I mercati più dinamici e competitivi (ossia incremento export nazionale + incremento quote di mercato Italia) sono stati, tra gli altri: - Stati Uniti - Cina - Argentina - Australia e, in Europa, Germania e Regno Unito Più in difficoltà (aumento export nazionale ma non quote di mercato) sono: -Belgio -Turchia -Taiwan -Vietnam
  3. Tra le micro e piccole imprese la metà delle unità esportano meno del 10% del fatturatol La disponibilità dei
Publicité