Alcuni amici mi hanno “sollecitato” ad un analisi della vicenda PARCHEGGI A PAGAMENTO DI FABRIANO (soprattutto ora con la decisone di un nuovo aumento del costo orario), di cui ho letto sia le esternazioni dei consiglieri del M5 Stelle, sia quanto riportato nel loro giornalino fabrianese mesi fa.
Esternazioni in cui si gratificavano del loro operato, facendo figurare che grazie a loro, si era scoperto “non so cosa”, e soprattutto che grazie alla loro “azione” i parcheggi di Fabriano, avevano cominciato ad incassare il doppio, gettando “ombre” sull’operato di chi negli anni aveva gestito i parcheggi a pagamento.
Voglio trascrivere integralmente, per comprendere il seguito, alcune delle loro affermazione pubblicate: - Nel 2014 dopo la nostra richiesta di accesso agli atti gli incassi magicamente aumentano di mese in mese fino quasi a triplicarsi; – La domanda sorge di nuovo spontanea: nel 2012 e nel 2013 che fine hanno fatto i circa 80.000 euro che mancano prima del 2012 come stavano le cose? Quanti anni sono che va avanti sto andazzo?
Oserei dire che questo ultimo passaggio definirlo “ingannevole e demenziale” è dire poco, oltre che offensivo e lesivo dell’onorabilità delle persone e della Cooperativa che hanno gestito negli anni la raccolta dei soldi dai parcheggi.
Quindi chiamato in causa indirettamente, ho voluto ricostruire buona parte della storia, come dovrebbe fare correttamente un Consigliere Comunale o un giornalista, attraverso gli atti amministrativi a partire dal 2006, in parte per averli vissuti come Sindaco, e il resto su base documentale.
Oggi, posso affermare e sarà duro smentirmi, che quello che i consiglieri del Movimento 5 Stelle hanno cercato con i sottintesi di far circolare è una FAKE NEWS e anche di cattivo gusto.
La Fake News non è l’aumento degli incassi ma le motivazioni dell’aumento e le sue modalità. Soprattutto perché giocando con le ambiguità, cercano di far pensare che qualcuno forse si è “approfittato”.
Ho usato un termine FAKE NEWS, che oggi va molto di moda, ma io che rimango “orgogliosamente” un italiano dico che è solo una “vera bufala” e ribadisco anche di cattivo gusto.
Le motivazioni con cui nasce il “caso”, fanno ridere veramente i “polli”, compreso il video postato su Fb che racconta come nasce la storia. Il famoso biglietto a terra, per cui il cittadino chiede spiegazioni e da cui parte la storia, “mi sia consentito” è solo surreale.
2. 1 La “storiella” dei parcheggi a pagamento di Fabriano
PREMESSA
Alcuni amici mi hanno “sollecitato” ad un analisi della vicenda PARCHEGGI A PAGAMENTO DI
FABRIANO (soprattutto ora con la decisone di un nuovo aumento del costo orario), di cui ho letto
sia le esternazioni dei consiglieri del M5 Stelle, sia quanto riportato nel loro giornalino
fabrianese mesi fa.
Esternazioni in cui si gratificavano del loro operato, facendo figurare che grazie a loro, si era
scoperto “non so cosa”, e soprattutto che grazie alla loro “azione” i parcheggi di Fabriano,
avevano cominciato ad incassare il doppio, gettando “ombre” sull’operato di chi negli anni
aveva gestito i parcheggi a pagamento.
Voglio trascrivere integralmente, per comprendere il seguito, alcune delle loro affermazione
pubblicate: - Nel 2014 dopo la nostra richiesta di accesso agli atti gli incassi magicamente
aumentano di mese in mese fino quasi a triplicarsi; – La domanda sorge di nuovo
spontanea: nel 2012 e nel 2013 che fine hanno fatto i circa 80.000 euro che mancano prima
del 2012 come stavano le cose? Quanti anni sono che va avanti sto andazzo?
Oserei dire che questo ultimo passaggio definirlo “ingannevole e demenziale” è dire poco, oltre
che offensivo e lesivo dell’onorabilità delle persone e della Cooperativa che hanno gestito negli
anni la raccolta dei soldi dai parcheggi.
Quindi chiamato in causa indirettamente, ho voluto ricostruire buona parte della storia, come
dovrebbe fare correttamente un Consigliere Comunale o un giornalista, attraverso gli atti
amministrativi a partire dal 2006, in parte per averli vissuti come Sindaco, e il resto su base
documentale.
Oggi, posso affermare e sarà duro smentirmi, che quello che i consiglieri del Movimento 5 Stelle
hanno cercato con i sottintesi di far circolare è una FAKE NEWS e anche di cattivo gusto.
La Fake News non è l’aumento degli incassi ma le motivazioni
dell’aumento e le sue modalità. Soprattutto perché giocando con le ambiguità,
cercano di far pensare che qualcuno forse si è “approfittato”.
Ho usato un termine FAKE NEWS, che oggi va molto di moda, ma io che rimango
“orgogliosamente” un italiano dico che è solo una “vera bufala” e ribadisco anche di cattivo
gusto.
Le motivazioni con cui nasce il “caso”, fanno ridere veramente i “polli”, compreso il video
postato su Fb che racconta come nasce la storia. Il famoso biglietto a terra, per cui il cittadino
chiede spiegazioni e da cui parte la storia, “mi sia consentito” è solo surreale.
LA TECNICALITÀ DELLE OPERAZIONE E LE RESPONSABILITÀ
Prima di procedere nell’analisi è opportuno specificare alcune tecnicalità nella gestione dei
parcometri1
. Ogni volta che avviene lo “scassettamento” del parcometro, le persone che fanno
questa operazione, prima di chiudere il parcometro, in genere controllano la carta e provano la
stampante, di conseguenza viene emesso uno scontrino di prova. Scontrino che non serve a nulla
e viene gettato. L’educazione, vorrebbe che lo scontrino venga buttato nel cestino, invece che a
terra, ma questo è un altro discorso.
1
Macchinetta per l’emissione del ticket del pagamento
3. 2 La “storiella” dei parcheggi a pagamento di Fabriano
Mentre la stampata “vera” dell’incasso, contenuto nella piccola cassaforte all’interno del
parcometro, viene archiviato nella consegna dell’incasso in banca. Questa descrizione delle
operazioni era necessaria unitamente alla specifica che ogni parcometro è dotato di due chiavi
di sicurezza, una per aprire il parcometro e un'altra per aprire la cassaforte del parcometro e
sono chiavi uniche per ogni impianto, in caso di smarrimento solo la ditta dei parcometri può
rifarla.
Quindi per rubare i soldi, bisogna scassinare la cassaforte interna.
ORGANIZZAZIONE E RESPONSABILITÀ
L’organizzazione e le responsabilità del servizio che emergono dagli atti sono così ripartite:
a) la Cooperativa Il Tulipano, vincitrice dell’appalto, per contratto doveva controllare il
funzionamento giornaliero dei parcometri, effettuare lo svuotamento settimanale degli incassi,
quindi contare l’incasso e versare gli incassi con relativa distinta in Tesoreria Comunale. In caso di
malfunzionamento del parcometro, apporre il cartello “fuori uso” e avvisare l’Ufficio Trasporti;
b) l’Ufficio Trasporti, era chiamato alla manutenzione in caso di guasto, chiamando la ditta o
provvedendo alla piccola manutenzione. Il budget per gli interventi di manutenzione era gestito
dal servizio Economato (nota curiosa, l’ufficio trasporti, per le “solite problematiche” di
farsi finanziare la manutenzione, nel 2008-2009 si fa sponsorizzare da Carifac per la
manutenzione e da altra società l’acquisto della carta dei parcometri);
c) è opportuno specificare che la sorveglianza del pagamento parcheggi da parte dei cittadini,
spettava esclusivamente ai Vigili Urbani e/o all’ausiliare del traffico, quando la giunta Sagramola
li ha istituiti. Queste figure sono le uniche titolate per legge a emettere le multe per omesso
pagamento del parcheggio;
d) la richiesta del documento del DISCARICO AMMINISTRATIVO, dopo la chiusura dell’anno solare,
spettava a cascata, al DIRIGENTE A CUI FACEVA CAPO IL SERVIZIO e al DIRIGENTE DEL SERVIZIO
FINANZIARIO, che deve richiedere a tutti i dirigenti le dichiarazioni degli AGENTI CONTABILI del loro
servizio per provvede alla redazione del Bilancio. Il discarico amministrativo è un atto, che
dovrebbe essere redatto entro i 30 giorni dalla chiusura dell’anno finanziario, al fine di certificare
gli incassi del servizio. Nel nostro caso è il riepilogo di quanto versato alla tesoreria comunale
settimanalmente nell’anno. Il settore finanziario, quindi conosce perfettamente tutte le entrate
ogni mese.
Questo è il quadro delle responsabilità per chiarezza degli avvenimenti.
IL PROSIEGUO DELLA STORIA
Continuando la nostra storia, ho invece l’impressione che l’interrogazione consigliare dei
pentastellati, sia nata da uno “spiffero” generato dalle solite beghe tra dipendenti, altro che
scontrino a terra, nel prosieguo della storia si capirà il perché di questa mia personale opinione.
L’unica cosa interessante, è che grazie alla interrogazione dei consiglieri pentastellati, l’esame
del “percorso amministrativo” dell’appalto e della relativa consuntivazione finale, da parte dei
dirigenti responsabili dei servizi e dell’eventuale agente contabile, fa acqua da tutte le parti
(maliziosamente aggiungo, che chi li ha sollecitati, forse non si è reso conto che la “mancanza”
dell’atto durava da sempre, non dal 2013).
Ma questo è un problema che riguarda i DIRIGENTI, da quello Finanziario ed eventualmente quello
dei Servizi al Cittadino e alle Imprese e i Sindaci Revisori.
Ma stiamo parlando di dichiarazioni amministrative, non di bontà dei soldi incassati o di danno
erariale, perché effettivamente, il discarico amministrativo dopo la chiusura dell’anno solare,
4. 3 La “storiella” dei parcheggi a pagamento di Fabriano
o non è stato fatto negli anni, o come accaduto per il 2013 è stato redatto in netto ritardo
(12/6/2014).
I soldi degli incassi, sono invece regolarmente registrati settimanalmente in TESORERIA e
regolarmente iscritti a bilancio, i consuntivi annuali lo certificano.
Leggendo la “doppia” interrogazione dei consiglieri Grillini (3 aprile 2014 e 5 giugno 2014 una
revoca l’altra), si capisce invece dove vogliono arrivare, e soprattutto che qualcuno li ha bene
“imbeccati” della non “efficiente” stesura degli atti amministrativi e in particolare del
discarico dell’A.C., questa è l’unica verità della nostra storia.
Vediamo il perché di questa mia affermazione:
Della mancanza della certificazione di discarico amministrativo, poteva esserne a conoscenza
solo un “addetto ai lavori”, neanche i Sindaci Revisori, perché per scoprire questa mancanza i
S.R., avrebbero dovuto chiedere, di esaminare tutte le relazioni degli agenti contabili.
Solo in quel caso, si sarebbero accorti che mancava la relazione dell’A.C. di un servizio a
domanda individuale (che loro classificano nel bilancio consuntivo). Una richiesta che in genere
non si fa mai, fidandosi degli uffici.
Ecco perché anche in passato nessuno si è accorto, i soldi incassati erano certificati dalla
Tesoreria.
Neanche gli Amministratori Comunali, sarebbero stati in grado di accorgersene di questa
anomalia documentale, il servizio funzionava e i soldi erano regolarmente iscritti a bilancio.
Quindi solo il “venticello” di un addetto ai lavori, poteva informare i consiglieri pentastellati per
l’interrogazione. Ma la cosa simpatica e curiosa è che nonostante il servizio dei parcheggi sia
stato gestito sotto la responsabilità di due dipartimenti, fino al 2014, nessuno si è accorto ne ha
mai detto nulla di questo.
Non mancava l’essere “agente contabile”, è mancata da sempre la “presa d’atto del discarico
amministrativo” e l’assegnazione, da un punto di vista organizzativo, della responsabilità del
servizio. Ma questa è una spettanza dirigenziale.
Ecco perché la storiella del cittadino, che dopo aver visto “armeggiare” intorno al parcometro
un addetto e lo vede gettare a terra il biglietto del ticket, chiede ai consiglieri pentastellati di
interessarsi dei parcometri e della loro gestione, fa solamente sorridere. Cosi come la storiella
che gli incassi sono aumentati grazie a loro.
ANALISI DELLA STORIA DELL’APPALTO E DEGLI INCASSI
Continuando a descrivere la vicenda dividiamo l’analisi in due parti:
a) La prima riguarda come nasce l’appalto dei parcheggi e bagni pubblici e lo scopo dell’appalto e
come varia negli anni;
b) La seconda parte è la spiegazione delle motivazioni dei maggiori incassi dal 2014 in poi.
L’appalto in discussione, nasce credo agli inizi del 2000, la mia ricostruzione parte dai
documenti amministrativi del 2006 con il RINNOVO dell’APPALTO D.D. n.605 - 27-7-2006; scadenza 10-
7-2008, Oggetto contratto: SERVIZI DI CUSTODIA E PULIZIA BAGNO PUBBLICI E GESTIONE E CUSTODIA
PARCHIMETRI E PARCHEGGIO SOTTERRANEO a cura dei Servizi Finanziari, la responsabilità di gestione di
questo appalto era del servizio Economato.
Le finalità dell'appalto, era consentire il LAVORO a persone a ridotta capacità lavorativa.
Non fare cassa con i parcheggi a pagamento.
5. 4 La “storiella” dei parcheggi a pagamento di Fabriano
La finalità era quella che oggi, chiamerebbero REDDITO DI CITTADINANZA per soggetti svantaggiati,
finanziato con il lavoro sui parcheggi a pagamento.
A chi operava nell’appalto, si chiedeva: la custodia e gestione con l’obbligo del deposito
settimanale degli incassi in tesoreria e soprattutto una relazione annuale sul numero di persone
che lavoravano e la loro formazione. Non una relazione da AGENTE CONTABILE a fine anno.
Basta leggere il bando di gara.
Questo molto probabilmente è l’errore, fatto in buona fede da parte degli uffici e che ha
generato per anni la mancanza del discarico amministrativo dell’agente contabile.
Le motivazioni del “potenziale errore” sono molto semplici:
a. lo scopo dell’appalto era come sopra evidenziato;
b. come già spiegato, quando si vuota il parcometro che ha un cassetto cassaforte munito di chiave
unica (non replicabile se non dalla ditta), la macchina stampa uno scontrino, in cui riporta data e
quantità dell’incasso, ed è parte della documentazione di deposito alla Tesoreria comunale del
“servizio a domanda individuale dei parcheggi a pagamento”. Quindi gli incassi erano certificati
dalla tesoreria settimanalmente.
L’operatore della cooperativa, di “fatto” operava come agente contabile senza obbligo ad
esserlo, ma non da controllore del pagamento del parcheggio da parte dei cittadini. Questo era
un compito di altre persone deputate per legge a fare questo.
Quindi tutti gli incassi dall’appalto del 2006 (credo anche quelli di prima), venivano
regolarmente registrati sul conto tesoreria relativo ai parcheggi, ma nessuno ha mai fatto il
discarico amministrativo come atto amministrativo a fine anno.
Nel 2009 al rinnovo dell’appalto n°36328 del 10-8-2009 Contratto di Custodia e pulizia bagni Pubblici
- Maggio 2009 - Maggio 2011 (stranamente nell’appalto, spariscono totalmente i parcometri, mentre
doveva solo “sparire” la custodia di viale Zobicco), non si capisce dagli atti cosa succede e per quale
ragione l’appalto viene trasformato, escludendo totalmente i parcheggi, tutto questo avviene
nel settore Finanziario.
Il tutto senza nessun provvedimento di Giunta, che indicasse l’esclusione totale della gestione
dei parcheggi e soprattutto, nessun documento di passaggio organizzativo dei parcheggi da un
servizio ad un altro.
Da questo momento, si viene a produrre un vuoto di competenze e responsabilità e soprattutto
tanta confusione amministrativa.
Fino a questo momento l’organizzazione e le responsabilità erano chiare.
Con il nuovo appalto, inizia purtroppo la confusione perché da questo momento la GESTIONE (o
evidenziato il termine gestione), non è ne revocata, ne tecnicamente prorogata per l'errore
della disdetta (27/2/2009 prot 8983, che recita disdetta servizio custodia e pulizia parchimetro e
parcheggio viale Zobicco dal 1/3/2009 (perché il parcheggio di via Zobicco viene usato dai V.U. e il resto
ad abbonamento mensile, gestito dall’ Ufficio Trasporti).
Tanto è vero che, dagli atti si nota, che nonostante la richiesta delle chiavi, fatta alla
Cooperativa dal settore Finanziario il 25/3/2009, nessuno degli uffici ha voluto le chiavi (non
esiste traccia della presa in carico della restituzione), la Cooperativa quindi ha dovuto
continuare il servizio dei parcheggi.
A Dicembre 2010, sono passati mesi dall’appalto, il dipartimento ATTIVITÀ PRODUTTIVE, si carica il
DOVERE di una proroga del servizio parcheggi con la Cooperativa, motivando questa decisone, con
6. 5 La “storiella” dei parcheggi a pagamento di Fabriano
il fatto che nella stesura dell’appalto, “si è compiuto un errore escludendo totalmente il
servizio parcheggi”.
Il fatto curioso, è che non esiste nessun atto di passaggio di responsabilità, tra dipartimento
Finanziario e quello delle Attività Produttive, per cui la Coop ha continuato ad esercire l’attività
in “proroga” fino al 1 ottobre 2013.
Momento in cui, la Cooperativa unilateralmente decide con nota scritta, di abbandonare il
servizio, perché non gli vengono pagate le fatture dell’attività svolte.
Questa volta -a differenza di quello che successe nel 2009, alla richiesta di restituzione delle
chiavi dei parcometri- la Coop abbandona le chiavi, non sapendo a chi darle, sulla prima
scrivania utile, cioè quella del funzionario che seguiva la manutenzione.
Un piccolo inciso, a questo punto un cittadino potrebbe domandarsi, ma voi Amministratori dove
eravate? Domanda legittima, alla quale va risposto con chiarezza e trasparenza. Come sopra
detto, questi sono atti di gestione, che purtroppo competono esclusivamente ai Dirigenti e alla
struttura e vengono redatti con DETERMINA DIRIGENZIALE, non con atti di Giunta.
Per quanto mi riguarda, nessuno di noi Amministratori, nel periodo in cui ho fatto
l’amministratore, si è mai accorto di questa disfunzione amministrativa, il servizio funzionava, e
nessun segnale di anomalia veniva percepito. Questo perché gli atti sono DETERMINE DIRIGENZIALI,
non sottoposte al controllo della Giunta (per cui se la sono “cantata e suonata” tra dirigenti).
Maliziosamente aggiungo, nessuno ha “soffiato” agli amministratori o ai consiglieri che le “cose”
non funzionavano amministrativamente.
Per capire quello che è accaduto prima del 2012 ho cercato di ricostruire la vicenda, andando a
riguardare una serie di documenti compreso l’atto di Giunta n 28 del 25/2/2011 e il 117 del
21/7/2011, ovvero le delibere di RIORGANIZZAZIONE DEL PERSONALE DEL COMUNE, per capire come
l’attività dei parcheggi sia passata da un settore ad un altro, ma non ne ho trovato traccia, per
questo non potevo ricordarmelo, non era mai stato deciso dalla Giunta.
Mentre ricordavo bene l’appalto iniziale, perché l’opposizione del tempo (Gentili, Urbani, Tini),
ad ogni bilancio, ricominciavano con la “solfa” del costo dell’appalto, soprattutto riferendosi ai
bagni pubblici. Ho ancora impresso nella memoria lo striscione sul costo dei bagni fatto
dall’opposizione posto sotto il colonnato del Bar Ideale durante la seduta del Consiglio per
l’approvazione del bilancio di previsione.
Ritornando alla nostra vicenda, nessuno degli Amministratori poteva pensare che tra i due
dipartimenti esisteva questo palleggio di responsabilità, anche perché il servizio era in funzione,
gli incassi erano registrati nei documenti contabili. Nella riorganizzazione del 2011, non era
stato deciso nessuno passaggio del servizio dai Servizi Finanziari a quello delle Attività
Produttive come correttamente invece è avvenuto a gennaio 2014 con i Vigili Urbani, dopo
”lunghe mediazioni”.
Comunque a dicembre 2012, la Giunta Sagramola, predispone un Atto di Indirizzo per
effettuare un nuovo bando di gara per il servizio, con la specifica di riservarlo a Coop di tipo A
(il precedente bando era per Coop di tipo B), a cui poi non hanno dato seguito.
Da notare che tra le due tipologie di Coop, esiste una sostanziale differenza, ed evidenzia una
volontà politica da parte dell’Amministrazione ben precisa.
Molto probabilmente, qualcuno della nuova Amministrazione, stava ragionando su un progetto
della sosta a pagamento, che mettesse insieme, un eventuale parcheggio a pagamento nell’area
7. 6 La “storiella” dei parcheggi a pagamento di Fabriano
ospedaliera (modello Torrette), con l’insieme dei parcheggi comunali, in maniera da rendere
appetibile la gara.
L’appalto dei bagni pubblici e parcheggi come sopra detto, non aveva la finalità della “cassa”,
ma era una forma di sostegno sociale per persone svantaggiate (ecco perché affidato a Coop di
tipo B), aggiungo che personalmente, non sono stato mai un sostenitore dei parcheggi a
pagamento, con l’eccezione di alcuni casi specifici per aumentare la rotazione di sosta (vedi
piazzale Stazione FS, per consentire ai cittadini che devono usufruire del treno di trovare
parcheggio) Tanto è vero, che durante i lavori dei piani di recupero post terremoto nel
centro, abbiamo distribuito ai cittadini interessati il parcheggio gratuito per la durata dei
lavori.
La Giunta Sagramola ha ritenuto cambiare “filosofia” rispetto a questa impostazione, quindi:
a) ha aumentato il costo del parcheggio (agosto 2015) +35%;
b) ha aumentato il numero di quelli a pagamento (agosto 2015) +45%;
c) ha introdotto con contratto temporaneo, due AUSILIARI DEL TRAFFICO con o scopo di controllare la
sosta (2013-2014-2015);
d) a gennaio 2014 (mesi prima della interrogazione pentastellata), ha deciso di affidare il
“controllo” dei parcheggi ai Vigili Urbani dopo lunghe mediazioni durate quasi un anno. Piccolo
inciso, il corpo dei Vigli Urbani non era d’accordo su questo trasferimento, perché pensavano ad
un ulteriore aumento di lavoro, lamentando che non avevano vigili da destinare a questa attività,
scordando che il vero lavoro per loro, era già un loro compito da sempre - ovvero il controllo del
pagamento del parcheggio da parte dei cittadini- questo è bene ricordarlo.
In realtà per i V.U., l’aumento di lavoro consisteva nello svuotare una volta alla settimana i
parcometri e portare l’incasso nella loro sede, dove la ditta specializzata (a pagamento), viene
a ritirare l’incasso, lo conta e successivamente lo versa alla tesoreria Comunale. Poi a gennaio di
ogni anno devono redigere la determina del discarico amministrativo. Questo è” l’aumento” di
lavoro. La vera “rottura” per loro è quella di andare in giro con l’incasso, visti i tempi, ma il
Vigile Urbano è armato e percepisce l’indennità di pubblica sicurezza.
Il sacchetto degli incassi fa riferimento allo scontrino, che indica l’incasso settimanale.
Nel momento della “conta”, può esistere uno “sbecco” tra lo scontrino e l’incasso, questo è
dovuto almeno a due fattori: o sono presenti delle monete false; oppure la macchina non ha
emesso lo scontrino per mancanza di carta questa ultima possibilità, oggi con i nuovi parcometri
viene esclusa dal blocco di ingresso della moneta (questa nuova caratteristica lo sperimentata
personalmente sabato 17 marzo 2018 in piazza bassa). Ma stiamo parlando statisticamente di
pochi euro in più o in meno.
No, quello che furbescamente e maliziosamente, i pentastellati hanno lasciato “intendere”.
Mossa strategica quella della giunta Sagramola, da un punto di vista “di fare cassa”, perché i
Vigli che hanno “ignorato” per anni i parcheggi, si sono trovati a dover seguire con attenzione il
servizio, anche perché ora i parcheggi sono transitati tra gli obbiettivi di valutazione del settore
dei V.U., cosa da non sottovalutare. Tanto è vero che nel 2015, un Assessore aveva ipotizzato di
appaltare tutto il servizio all’esterno, ma gli stessi V.U., si sono opposti a questo passaggio,
mantenendo il servizio. Il motivo è semplicissimo e lo spiegherò successivamente.
Vediamo ora l’aspetto degli incassi. Ribadisco due concetti già descritti:
8. 7 La “storiella” dei parcheggi a pagamento di Fabriano
a) l’appalto nasce non per fare “cassa”, ma per favorire l’occupazione di soggetti con
difficoltà;
b) il compito di chi gestisce il servizio è controllare che i parcometri funzionano, svuotare le
gettoniere, contare i soldi e incrociare il dato con la ricevuta del parcometro stampata al
momento dello svuotamento, consegnare in banca l’incasso al conto parcheggi. Quando il
parcometro non funziona mettere il cartello “non funziona” e avvertire L’UFFICIO TRASPORTI,
che deve provvedere alla riparazione, se è grado, oppure chiamare la ditta. Il controllo del
pagamento dei parcheggi è una competenza dei Vigili Urbani e degli eventuali ausiliari del
traffico.
Siccome anche i parcheggi a pagamento, sono a differenza delle multe su strada, un servizio a
domanda individuale (come il teatro, l’asilo o le mense), i Vigli Urbani, fino al momento in cui il
servizio non è stato trasferito come competenza a loro (gennaio 2014), hanno sempre svolto un
controllo molto “lasco” e questo è noto a tutti, si sono concentrati più sulle multe tradizionali,
che sui parcheggi, perché il loro obiettivo per misurare la “bontà del servizio” era sul fatturato
delle multe e quindi l’obbligo a dover “stare” su strada.
I bilanci di previsione e i consuntivi negli anni certificano questo.
Tutto è cambiato con il passaggio a loro della responsabilità dei parcheggi, basta leggere la
bozza del nuovo Bilancio di Previsione 2018 per notarlo. Praticamente i parcheggi dovrebbero
incassare “quasi” quanto le multe tradizionali. Fatto molto curioso anzi direi straordinario.
E’ una scelta politica che compete a chi amministra: privilegiare la presenza V.U. sulle strade
del territorio, oppure, la semplice sorveglianza dei parcheggi dove basta aumentare il prezzo
e/o aumentare il numero dei posti a pagamento (come avviene nuovamente nel nuovo bilancio
di previsione 2018).
Ricordo che nel periodo in cui amministravo, inserivamo a bilancio di previsione tra 300/400 mila
euro di multe, più le cifre dei parcheggi (che è un servizio a domanda individuale), sopportando
o “borbottii“ del Comandante dei V.U. e del suo Vice.
Ora è una scelta giusta o sbagliata, ma comunque decisa a suo tempo dalla Giunta Sagramola nel
tentativo di aumentare le entrate, ecco anche il perché si è proceduto all’assunzione
temporanea degli ausiliari del traffico (che costavano più dell’appalto della coop), per la prima
volta nella storia del Comune.
Scelte di politica amministrativa, che portano grosso modo allo stesso risultato in bilancio, ma
con una differenza sostanziale:
A. da una parte lavoravano soggetti svantaggiati e 20/22 Vigili, dovevano fare vigilanza su strada;
B. ora un Vigile da solo, con la gestione dei parcheggi, “sovraintende” a un fatturato, pari a quello
realizzato da tutti gli altri che svolgono il servizio. Attenzione la tipologia di servizio è rimasta
identica, ma sono stati solo cambiati tutti parcometri e soprattutto la gestione del budget per la
manutenzione che è affidata direttamente ai V.U. cosa da non sottovalutare. Ma guarda caso ora,
la sorveglianza del pagamento del parcheggio si è fatta molto attenta, ma in compenso quattro o
cinque persone con ridotte capacità lavorative non hanno più lavoro.
Oggi nella bozza del Bilancio di Previsione 2018, le due tipologie d’incassi, se la fanno a “pari e
patta” come si dice a Fabriano, riconfermando l’impostazione data dalla precedentemente
amministrazione.
9. 8 La “storiella” dei parcheggi a pagamento di Fabriano
E una scelta; condivisibile o meno, ma una scelta che ha fatto la Giunta Sagramola e non di
certo per merito dei consiglieri Grillini che successivamente hanno ipotizzato ………………..….,
questo deve essere chiaro per tutti.
Vediamo ora la storiella della variazione degli incassi per merito loro. Riepilogando i fatti
salienti accaduti dal 1 giugno 2014, che insieme alla RESPONSABILITÀ DEL CONTROLLO, formalizzata con
il passaggio della titolarità dei parcheggi, hanno influenzato gli incassi questi sono:
1. da luglio a dicembre 2014, ci sono stati 75 mila visitatori alla mostra del Gentile, ipotizziamo
due metodi per calcolare l’effetto della mostra sui parcheggi: la prima solo 25.000 visitatori
hanno pagato 2 euro di ticket di parcheggio cioè circa due ore di sosta; la seconda si calcola la
media del fatturato dei 5 anni precedenti dei parcheggi, poi si calcola la differenza con il
fatturato reale 2014, il risultato si sottrae al fatturato reale 2014;
2. sono state assunti, a cominciare dal 2013, due AUSILARI DEL TRAFFICO per sei mesi (possono fare
multe solo per sosta, costo circa 10 mila euro), che sono state “UTILIZZATE” all’inizio più
sui posti dove il traffico creava difficoltà, che per il controllo della sosta. Questo per
ribadire quanto in precedenza scritto sui controlli.
3. ad Agosto 2015 è scattato l’aumento dei parcheggi del 35% (da 0,70 a 1 €);
4. ad Agosto 2015 è scattato l’aumento del numero di parcheggi del 45% (da 251 a 371 posti);
5. quasi TOTALE rinnovo dei parcometri (conseguenza il “fuori uso” dei parcometri quasi
inesistente);
6. GESTIONE diretta da parte dei V.U. del FONDO MANUTENZIONE. A differenza di prima che chi
era chiamato alla manutenzione, doveva passare per l’economato, il che comportava il “fuori
uso” dei parcometri per lungo tempo;
7. Valutazione della performance con l’obbiettivo del fatturato per i V.U.
Nei grafici, vengono esplicitati gli effetti di tutti questi avvenimenti attraverso:
a) simulazione dell’effetto dei 75 mila visitatori della mostra di Gentile da agosto a dicembre
2014, sul fatturato con l’ipotesi precedentemente descritta;
b) simulazione dell’impatto degli aumenti senza detrarre dal fatturato il costo annuale degli
ausiliari;
c) simulazione dell’andamento negli anni dei ticket emessi dai parcometri.
d) simulazione del tasso % di occupazione negli anni dei parcheggi, per vedere gli andamenti
(queste sono analisi che con i nuovi parcometri e il programma associato, possono essere
rilevati per qualsiasi arco temporale anche per supportare l’analisi del PUMS).
Logicamente le simulazioni, in mancanza di dati oggettivi, si basano su delle ipotesi di partenza
dichiarate. Ma sono ipotesi, che possono avere un assunto non propriamente puntuale, ma molto
vicino alla realtà. Gli andamenti sono la dimostrazione che le differenze di fatturato sono legate
alla sommatoria dei fenomeni sopra elencati, non a quanto si cerca “ambiguamente di far
credere”.
Anche un bambino guardandoli, capirebbe che le esternazioni dei vari personaggi del M5 Stelle
su questo argomento sono una Fake News e direi anche di “cattivo gusto” e offensiva nei
confronti delle persone/società, che svolgevano il servizio nei periodi a cui si riferiscono.
11. 10 La “storiella” dei parcheggi a pagamento di Fabriano
Siccome questa “storiella” è stata più volte ripetuta da diversi esponenti M5S, sia su FB che in
Consiglio Comunale (Dicembre 2017), addirittura qualcuno di loro avrebbe asserito “che
pagavano le casette di Natale e la pista sintetica , con i soldi recuperati sui parcheggi grazie
alla loro azione”, è bene interrompere questa “leggenda metropolitana”, anche per correttezza
nei confronti dei soggetti subdolamente chiamati in causa, senza però mai fare esplicitamente i
nomi per il pericolo delle conseguenze.
Un ringraziamento particolare agli amici che mi hanno fornito il materiale di archivio Fb e i
Consiglieri che mi hanno fornito dati dell’ultimo periodo.
20. Anno Incasso reale
Fatturato generato nell'
ipotesi che che 25 mila
visitatori abbiano fatto un
parcheggio per 2 €
50.000,00
Somma fatturato dei 5 anni
precedenti il 2014
MEDIA INCASSI 5 anni
precedenti il 2014
DIFFERENZA TRA
incasso 2014 REALE -
INCASSO RICAVATO
MEDIA dei 5 anni
precedenti ( questo
sarebbe l'effetto degli
incassi mostra )
Simulazione
INCASSO (dato
da incasso reale -
differenza )
328.763,66 65.752,73 56.384,69 65.752,73
122.137,422014
TOTALE INCASSI (dove l' INCASSO 2014 è diminuito dall'effetto in cui
si ipotizza che l'aumento sia dovuto a 25 mila biglietti in più)
72.137,42
Prima ipotesi
Seconda ipotesi
IPOTESI DI SIMULAZIONE EFFETTO MOSTRA SU 2014
24. 301
421
388 381 373
692
496
567
542
-
100
200
300
400
500
600
700
800
2009 2010 20 11 2012 2013 2014 2015 2016 2017
SIMULAZIONE - NUMERO TICKET emessi a parcheggio ( 0,70 e 1€) annualmente (fatturato del
parcheggio / costo ticket)
Come ipotesi vista la
difficolta di dividere gli
intervalli di tempo, Viene
considerato il prezzo ad 1
euro e l'aumento dei
parcheggi .
M
o
s
t
r
a
d
e
l
G
e
n
t
i
l
e