1. Evoluzione della contabilità nazionale
e nuove esigenze informative, dal pil al
pil della felicità: problema di
misurazione o di rilevazione statistica?
Prendere decisioni: il ruolo della statistica per la conoscenza e la
governance
Università Europea di Roma
19-20 Aprile 2012
Prof. Fabrizio Antolini
Università degli Studi di Teramo
fantolini@unite.it
2. Obiettivo
L’obiettivo del presente lavoro è di capire meglio
la pertinenza dei dati rispetto ai fenomeni
analizzati, in particolare in questo caso alla
“felicità”;
Inoltre si cercherà di mettere in evidenza come il
momento della rilevazione dell’informazione, sia
un momento cruciale per riuscire a rappresentare
i fenomeni in maniera esaustiva;
il dibattito sul Pil della felicità (progresso della
società) negli ultimi tempi è stato particolarmente
vivace: Istanbul-Oecd, 2004; Kahneman and
Krueger, 2006; Veenhoven, 2007 (si pone il
problema se sia misurabile);
3. Gruppo di lavoro Nazioni Unite
Costituzione di un gruppo di lavoro con l’obiettivo
di elaborare “dimensions of the new economy and
recommend practical and detailed frameworks,
institutional structures, operating systems, and
regulatory mechanisms for a new global
economic paradigm based on sustainable
wellbeing” (risoluzione 65/309/2011)
Dimensioni individuate
Happiness and Wellbeing
Ecological sustainability
Fair distribution
Efficient use of resources
4. Il dibattito non è nuovo tra i contabili
nazionali
In realtà già nel dopoguerra le domande
riguardavano:
La “rappresentazione sociale” nel/del Pil;
il Pil fornisce indicazioni corrette … e riesce a
rispondere agli obiettivi politici? (A critique of
the United State Income and Product
Accounts, in Studies in Income and wealth
22, 1958);
il Pil riesce a rappresentare effettivamente,
l’andamento dell’economia? Il problema dei
servizi e dei beni immateriali (Fraser,
1949)
5. La contabilità nazionale come ha risposto?
Alla prima questione posta si risponde solo in
parte con la contabilità satellite e con le matrici di
contabilità sociale;
Alla seconda domanda si risponde solo in parte
con lo Sna‘93 e lo Sna‘08;
Il problema dei servizi e del loro contributo al
valore aggiunto/produttività rappresenta invece
il futuro, così come i beni immateriali hanno
condizionato le stime del Pil negli ultimi anni e lo
faranno anche in futuro (spese per software
Sna93; spesa per R&S Sna 08).
6. L’approccio economico alla CN … è
razionale
Il circuito di Knight viene definito circuito della
felicità perché ciò che è prodotto viene anche
consumato;
Sia il consumo che la produzione si basano sul
concetto di utilità;
Per il consumo l’utilità infatti era considerata
una misura numerica della felicità della
persona;
L’Utilità è misurabile? Una impostazione
“razionale” tipica dell’Homo Economicus”.
7. Una prima considerazione: il Pil include una
parte di felicità?
Ma il Pil include una parte di felicità? Forse…
Se il Pil dal punto di vista economico è la
produttività dei fattori della produzione…
Si pensi al legame con la produttività e a quanto
accade nei modelli organizzativi d’impresa
(Zalensky J.M.,et altri, 2008)
Le imprese investono per creare un ambiente
economico favorevole
8. Ma qual è il nostro paradigma economico?
L’attuale paradigma economico sembra quello i
orientato alla produttività
E’ questo un corretto paradigma economico?
Si può affermare che se si è felici si è più
produttivi, ma non si può dire che se si è più
produttivi allora si è più felici.
L’importanza della felicità ha dunque un valore
normativo … nel senso che ci aiuta a capire se:
la produttività sia un obiettivo da ricercare,
oppure da ottenere come conseguenza di un
“ambiente sano e sereno” nel quale si è soliti
svolgere delle azioni
11. Il contesto aiuta a spiegare l’andamento?
Non sempre
Gli anni più delicati sono:
1991-1992: Prima inversione di tendenza
Crisi valutaria
2001-2002: Seconda inversione di tendenza:
Scenario internazionale entra in crisi (Torri Gemelle)
2003-2004: “Punto critico” ma l’economia italiana anche se
subisce una contrazione segue una ciclo espansivo. La
domanda interna è comunque più robusta rispetto agli anni
precedenti, unico elemento negativo è il calo del tasso di
attività, in presenza di un incremento degli occupati.
12. Ulteriori riflessioni
Ma come si spiega la variazione della
felicità così netta a partire dal 2004?
Esiste un livello (variazioni) di “opulenza di
saturazione” che è stato raggiunto?
Il fatto che Pil nominale sia comunque
lontano dal Pil potenziale, darebbe forza a
coloro che sostengono che felicità e
reddito non “viaggiano” allo stesso modo
13. Ulteriori riflessioni….indici di disagio sociale
I livelli di Pil raggiunti sono compatibili con
segnali di disagio sociale?
La risposta è negativa se si osservano i
principali indicatori di contabilità nazionale
(tabella seguente)
E alla stessa conclusione si perviene
prendendo in considerazione il consumo di
antidepressivi, sebbene il loro andamento
sia in costante crescita (non si modifica in
maniera sostanziale nel 2004, mentre
accade nel 2001).
17. Alcune Osservazioni sulla natura del dato
Dobbiamo fare uno sforzo nel
comprendere effettivamente come viene
costruito il dato – in particolare quello
sulla felicità – per capire quanto riesce a
rappresentare il fenomeno.
18. Come viene rilevata la felicità nel World
Table Happiness
Felicità come viene rilevata? codice: O-
SLL-u-sq-v-4-b
How satisfied are you with the life you
lead?
-very satisfied 4
- fairly satisfied 3
- not very satisfied 2
- not at all satisfied 1
19. Soddisfazione = felicità?
Inserire il temine soddisfazione implica una
valutazione più oggettiva sullo stato della vita
La felicità implica una dimensione soggettiva,
emotiva, relegata ad un istante.
Si può essere insoddisfatti, ma felici?
Sì, specie quando come sembra il termine
soddisfazione implica una valutazione fortemente
condizionata dalla cultura prevalente e da una
visione prospettica.
Nel caso dei paesi ad economia avanzata, la
soddisfazione implica spesso una valutazione del
benessere economico.
20. Ancora sulla Rilevazione
dell’Informazione
Nonostante queste osservazione, i risultati delle
risposte ottenute dalle domande fatte inserendo
soddisfazione o felicità non sembrano aver avuto
una differenza significativa;
Ad esempio, nel European Social Survey, il
ranking dei paesi non muta (R= 0,987 Fonte:
World Happines Report);
L’indagine sulla felicità nelle Province Italiane (il
sole 24 ore) se messa a confronto con l’indagine
sulla qualità della vita (il sole 24 ore), mostra
invece risultati molto diversi;
Palermo è 1 nell’indagine sulla felicità
(Personalemente lei è felice?), mentre è molto più
indietro nell’indagine sulla qualità della vita (102-
esima);
21. Happiness Data
I dati sulla felicità sono contenuti anche
nel:
- Gallup World Poll (GWP);
- World values Surveys (WVS);
- European Values Survey (EVS);
- European Social Survey (EES);
22. Ancora sull’importanza della Rilevazione
Il differente modo nel quale sono poste le
domande può produrre risultati diversi
sostanzialmente per:
2) Un effetto temporale: il diverso effetto
dovuto al ricordo, o per un diverso
atteggiamento verso il futuro;
3) Effetto personale: la differenza tra una
valutazione razionale, oppure emotiva
(questo problema è i realtà sempre
presente in presenza di scale di
atteggiamenti);
23. Felicità, occorre definirla
I momenti di felicità…né abbiamo avuto
l’esperienza, ma ci è sfuggito il significato
(Eliot TS, Quattro quartetti,1948)
Proprio questa considerazione ci dà uno spunto
metodologico che può risultare utile.
Occorre infatti domandarci se di fronte ad una
definizione di questo tipo la felicità non debba
essere tratta come variabile latente.
A questo punto ci sono due diverse
implicazioni:
- Una riguardante l’approccio utilizzato nella
rilevazione dell’informazione statistica di base (la
domanda);
- L’altra riguarda invece l’approccio econometrico
(Latent class Analysis);
24. Implicazioni per l’indagine Statistica
Cosa vuol dire per la struttura dell’indagine
trattare la felicità come variabile latente?
Vuol dire prevedere la possibilità di anteporre le
azioni al fenomeno;
e quindi dedurre dalle azioni fatte se una
società/individuo è felice;
Questo è quello che chiedono i Governi: le scelte
politiche producono felicità?
Allora il problema vero è trovare le azioni a
partire dalle quali un individuo/società si
considera felice;
25. Ulteriori considerazioni
Si consideri però che la felicità sembrerebbe
essere influenzata (Fonte:AFH)
- per il 50% da una predisposizione genetica.
- Per un 10% da circostanze oggettive (ad esempio
il reddito e ambiente).
- per il 40% dalle nostre attività quotidiane e le
scelte consapevoli che facciamo.
Indagare le azioni che rendono felici …per
capire se si è felici
26. Partire dalle Azioni per la Felicità- Action for
happiness
Giving: Cosa fai per gli altri?
Relating: Chi conta di più per te?
Exercising: Cosa fai per rimanere attivo e sano?
Appreciating: Quanto tempo dedichi alla
riflessione?
Tryng Out: Quali esperienze nuove hai fatto
recentemente?
Direction: Quali sono i tuoi più importanti
obiettivi?
Resilience: Come ti adatti alla diverse situazioni
27. …ancora sulle azioni della felicità
Emotion: Quale è il tuo approccio con le
situazioni?
Acceptance: Quanto ti piaci?
Meaning:Cosa dà senso alla tua vita?
28. Ulteriori spunti applicativi
Queste ipotetiche domande dovrebbero
essere articolate in comportamenti
effettuati (esempio alcolista)
L’approccio di stima in questo caso (Latent
Class Analysis) si avvicina molto
all’approccio Analisi fattoriale, tuttavia
l’analisi fattoriale è utilizzata per variabili
continue e di solito normalmente
distribuite, mentre in questo caso le
variabili individuate sono categoriche