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© PI-ME, Pavia 2013

MEDICINA DEL LAVORO

Ilaria Setti, Piergiorgio Argentero

Lo stress negli operatori di polizia locale: contributo all’adattamento
italiano di uno strumento per la misura di stressor operativi
e organizzativi
Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento, Unità di Psicologia Applicata, Università degli Studi di Pavia

RIASSUNTO. Introduzione. Lo studio dello stress nelle forze
dell’ordine ha ricevuto crescente interesse nell’ambito della
letteratura internazionale per gli effetti negativi che può
produrre a livello sia individuale sia organizzativo. Lo scopo
di questo lavoro è quello di offrire un primo contributo
all’adattamento italiano di due questionari utilizzati per la
valutazione degli stressor operativi e organizzativi in polizia:
l’Operational Police Stress Questionnaire (PSQ-Op) e
l’Organizational Police Stress Questionnaire (PSQ-Org).
Metodi. Il PSQ-Op-It e il PSQ-Org-It sono stati somministrati a
tutti gli operatori di polizia locale di un comune del Nord Italia
(N=88). È stata condotta un’analisi fattoriale esplorativa (AFE)
al fine di verificarne la dimensionalità interna mentre per
l’indagine della validità concorrente sono state effettuate
analisi correlazionali con misure di malessere psico-fisico
(GHQ-12) e di burnout (MBI-GS). Risultati. L’analisi fattoriale
(con rotazione oblimin) ha confermato la struttura originale
dei due questionari: sono stati estratti due fattori,
corrispondenti agli stressor organizzativi e operativi. L’alfa di
Cronbach delle due scale, pari rispettivamente a 0.95 e a 0.94,
ha mostrato per entrambe una buona consistenza interna. Gli
strumenti sono risultati correlati con le sottoscale del GHQ-12
e del MBI-GS, fatta eccezione per la dimensione dell’inefficacia
professionale. Conclusioni. Il PSQ-Org-It e il PSQ-Op-It hanno
mostrato di possedere buone caratteristiche psicometriche e di
essere utilmente impiegabili per la valutazione degli specifici
stressor in polizia. Si suggerisce, tuttavia, di approfondire i
risultati ottenuti con analisi fattoriali confermatorie possibili
tramite la somministrazione a campioni di numerosità più
ampia, appartenenti a contesti urbani con collocazione
geografica e caratteristiche di strutturazione differenti.
Parole chiave: stressor organizzativi, stressor operativi, malessere
lavorativo, polizia locale, questionario.
ABSTRACT. OCCUPATIONAL STRESS IN MUNICIPAL POLICE OFFICERS:
CONTRIBUTION TO THE ITALIAN ADAPTATION OF A QUESTIONNAIRE FOR
THE ASSESSMENT OF THE OPERATIONAL AND ORGANIZATIONAL
STRESSORS. Introduction. The study of occupational stress in
police has received growing interest because of the potential
negative effects that it may produce both on an individual and on
an organizational level. The aim of the present research is to give
a first contribution to the Italian adaptation of two questionnaires
used in order to assess operational and organizational stressors
in police: the Operational Police Stress Questionnaire (PSQ-Op)
and the Organizational Police Stress Questionnaire (PSQ-Org).
Methods. The PSQ-Op-It and the PSQ-Org-It have been
administered to all the municipal police officers serving the
population of a small town in Northern Italy (N=88). An
explorative factor analysis has been carried out to verify the
internal structure; in order to assess the concurrent validity,
correlations with psycho-physical malaise (GHQ-12) and burnout

Introduzione
Le tematiche relative al benessere lavorativo hanno ricevuto crescente attenzione nell’ambito della recente letteratura internazionale, rivolta in particolare verso le professioni d’aiuto per le quali si è evidenziato un elevato rischio di sviluppare effetti negativi sul livello di benessere
derivanti dalla specificità dell’attività svolta (1, 2, 35). In
queste categorie professionali lo stress lavorativo può, infatti, dare esito sia a problemi di salute psico-fisica per gli
individui, sia a conseguenze negative per l’organizzazione
– quali assenteismo e riduzione della qualità dei servizi offerti (3, 4, 5). Una categoria professionale nei confronti
della quale molti ricercatori, a livello sia nazionale sia internazionale, hanno rivolto il proprio interesse è quella
delle forze dell’ordine (6, 28, 29, 30, 31, 32, 33). Già Symonds (7) si era occupato dello stress in riferimento a questa popolazione professionale, individuando due specifiche categorie di stressor: quelli di tipo operativo, legati alla natura dei compiti svolti, e quelli di tipo organizzativo,
relativi alla struttura organizzativa d’appartenenza. Successivamente, altri ricercatori si sono basati sulla stessa
classificazione (superandone anche i limiti individuati, per
esempio, da Pietrantoni, Prati, Morelli, 34) e, fra questi,
McCreary e Thompson (8) hanno sviluppato due questionari specificamente finalizzati alla valutazione degli stressor operativi e organizzativi negli operatori di polizia.
Tali strumenti sono stati costruiti in base al presupposto
secondo cui lo stress può produrre un abbassamento dei livelli di soddisfazione lavorativa (4, 5) che, a propria volta, può ridurre il commitment e aumentare l’intenzione di
lasciare il posto di lavoro (9, 10). Sebbene in letteratura si
trovino numerosi questionari utili all’indagine dello stress
lavorativo generale, applicabili a qualsiasi categoria professionale (per es. l’OSI; 11), sono stati sviluppati pochi
strumenti per la valutazione degli stressor tipici delle professioni d’aiuto ad elevato rischio quali, appunto, le forze
dell’ordine. Gli operatori di polizia sono, infatti, esposti a
due diverse tipologie di situazioni potenzialmente stressanti: condizioni di stress acuto, ovvero eventi critici e in
alcuni casi traumatici, dati dalla presenza di un pericolo
personale e causati dal contatto con un’utenza spesso problematica (12); condizioni di stress cronico, meno critiche
ma più frequenti, in cui il disagio lavorativo deriva da
158

(MBI-GS) have been calculated. Results. The factor analysis
(rotation method oblimin) confirmed the original structure of the
two questionnaires: two factors, corresponding to organizational
and operational stressors, have been extracted. The Cronbach’s
alphas of the two questionnaires, 0.95 and 0.94 respectively, have
pointed out good internal consistency. The two instruments are
related to the subscales of the GHQ-12 and the MBI-GS, with
the exception of the professional inefficacy dimension.
Conclusions. The PSQ-Org-It and the PSQ-Op-It have shown
good psychometric properties, so they could be used in order to
assess police-specific stressors. Nevertheless we suggest to deepen
the obtained results by confirmative factor analyses to carry out
through the administration of the instrument to more numerous
samples, in different and more structured urban contexts.
Key words: organizational stressors, operational stressors,
work malaise, municipal police, questionnaire.

aspetti di natura sociale e organizzativa del lavoro e che,
al pari degli eventi critici, possono produrre effetti negativi a livello sia personale sia organizzativo (13, 28).
McCreary e Thompson hanno individuato alcuni limiti nelle precedenti ricerche relative alla valutazione dello
stress nelle forze dell’ordine, il primo dei quali riguarda la
metodologia d’indagine utilizzata che, in molti casi, è stata di tipo qualitativo, basata su focus group o interviste individuali indirizzate ad agenti, al fine di isolare cause ed
effetti dello stress (14, 15, 16). L’approccio qualitativo,
sebbene possa fornire informazioni approfondite su alcuni
aspetti, non consente di quantificare oggettivamente i livelli di stress. In alcuni casi, invece, è stato fatto ricorso a
strumenti di tipo quantitativo, spesso però non sottoposti a
procedure di validazione scientifica e quindi, sebbene siano stati talora anche ampiamente utilizzati, non rispondono ai requisiti richiesti in letteratura (per es. Police Stress
Survey, PSS; 17, 18). Un ulteriore limite individuato riguarda il fatto che molte ricerche relative al benessere della polizia sono state focalizzate sulle caratteristiche del lavoro in sé e scarsa attenzione è stata prestata al tema dell’equilibrio lavoro-vita privata, mentre è ormai stato ampiamente riconosciuto come i livelli di stress dipendano da
aspetti di vita sia lavorativa sia privata e sociale (19, 20).
Infatti, la modalità con cui gli individui percepiscono ed
interpretano la relazione lavoro-vita privata rappresenta
uno dei fattori di rischio definiti come “emergenti” dall’Agenzia Europea per la Salute e Sicurezza sul Lavoro
(21). In aggiunta, se può essere interessante indagare tale
aspetto in tutte le categorie lavorative, per le professioni
d’aiuto esso assume una rilevanza ancora maggiore, in
quanto la natura dell’attività in sé, nonché gli orari di lavoro, possono talora interferire significativamente con la
vita privata.
Considerando i limiti di ricerca sopra descritti e la distinzione fra stressor operativi e organizzativi ipotizzata
da Symonds (7), McCreary e Thompson (8) hanno sviluppato due questionari per la valutazione di tali aspetti negli
agenti di polizia: l’Operational Police Stress Questionnaire (PSQ-Op) e l’Organizational Police Stress Questionnaire (PSQ-Org). Il primo indaga, quali potenziali fonti di
stress, alcune caratteristiche del lavoro in sé, il secondo
aspetti di natura organizzativa e culturale (22).

G Ital Med Lav Erg 2013; 35:3
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La finalità di questo studio è quella di fornire un primo
contributo all’adattamento italiano dei due questionari, verificandone anche la relazione con altri costrutti di importante
rilievo in questo settore di studio, ovvero il malessere psicofisico e il burnout. Alcuni ricercatori italiani hanno già approfondito lo studio di tali dimensioni nelle forze dell’ordine, ma con specifico riferimento a popolazioni diverse, quale la polizia penitenziaria (32) mentre, come già anticipato,
il focus della presente ricerca è sulla polizia municipale.

Metodi
Il Psq-Op e il Psq-Org includono 20 item ciascuno, e
richiedono ai soggetti di esprimere il livello di stress prodotto negli ultimi 6 mesi da ciascuno stressor presentato,
utilizzando una scala Likert a 7 punti (1=totale assenza di
stress, 7=stress elevato). Punteggi medi elevati indicano
rischio di sviluppare, rispettivamente, stress di tipo operativo e organizzativo.
Il Maslach Burnout Inventory-General Survey (MBIGS; 23) è il questionario più frequentemente utilizzato per
indagare il rischio di sviluppare burnout. I 16 item di cui
si compone sono suddivisi nelle sottoscale corrispondenti
alle tre dimensioni del costrutto: esaurimento emotivo, depersonalizzazione e inefficacia personale. Alle persone
viene chiesto di indicare la frequenza con cui hanno provato le manifestazioni presentate su una scala Likert a 7
punti (0=mai, 6=quotidianamente). Punteggi medi elevati
nelle tre scale indicano rischio di sviluppare la sindrome.
Per valutare le condizioni di malessere psico-fisico, è
stato utilizzato il General Health Questionnaire-12 (GHQ12; 24), suddiviso in tre sottoscale: disfunzione sociale,
disforia generale e perdita di fiducia. Viene richiesto di indicare la misura in cui l’attuale stato mentale si discosta da
quello abituale, rispetto ai 12 item presentati e valutati su
una scala Likert a 4 punti, diversa per gli item formulati
positivamente (0=più del solito, 3=molto meno del solito)
e negativamente (0=no, 3=molto più del solito). Elevati
punteggi nelle tre scale indicano una condizione di generale malessere psico-fisico.
Il contributo all’adattamento italiano del Psq-Op e del
Psq-Org è stato sviluppato seguendo un processo a tre fasi:
1. dopo avere ottenuto il consenso dagli autori dei due
questionari, ne sono state create le versioni in lingua
italiana (Psq-Op-It e Psq-Org-It) attraverso un processo di back translation (condotto tramite due traduttori
bilingue). I due strumenti sono stati quindi sottoposti
all’attenzione di un piccolo gruppo di operatori di polizia per verificarne il livello di comprensibilità;
2. i due strumenti sono stati somministrati (insieme ad
un breve questionario socio-anagrafico, al GHQ-12 e
al MBI-GS) a tutti gli operatori di polizia locale di un
comune del Nord Italia;
3. sono state studiate le proprietà psicometriche del
Psq-Op-It e del Psq-Org-It.
Partecipanti
Il Psq-Op-It e il Psq-Org-It sono stati somministrati dai
ricercatori a seguito di un accordo preso con il comando
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159

della polizia locale di un comune del Nord Italia. Durante
il periodo di somministrazione, pari a tre settimane, i soggetti hanno compilato i questionari in forma anonima e
con modalità carta-e-matita, al termine di ogni turno lavorativo. Tutti gli operatori del comando (N=88; M=51,
F=37) hanno partecipato alla ricerca, nella quale sono stati coinvolti non solo gli agenti di polizia locale (N=64) ma
anche gli ufficiali (N=8) e gli impiegati amministrativi
(N=16). L’età media dei partecipanti era pari a 44 anni e
l’anzianità di servizio media a 14 anni (v. Tabella I).
Analisi statistiche
La struttura interna del Psq-Op-It e del Psq-Org-It è
stata analizzata tramite analisi fattoriale esplorativa
(AFE). Come suggerito dagli autori dei questionari (8, p.
514), si è verificata la possibilità che i due strumenti fossero riconducibili ad un unico fattore di ordine superiore.
Sono state condotte un’item analysis (per esaminare le caratteristiche di normalità di tutti gli item), lo Scree Test di
Cattell (per determinare il numero di fattori da estrarre), e
un’analisi fattoriale (l’estrazione dei fattori è stata effettuata tramite analisi delle componenti principali, seguita
da una rotazione oblimin) su tutti i 40 item del Psq-Op-It
e del Psq-Org-It. È stato utilizzato un criterio di inclusione nei fattori per valori di saturazione ≥ 0.30. Sono state
quindi calcolate statistiche descrittive e analisi di affidabilità (alfa di Cronbach) per tutte le scale considerate. Valori di alfa ≥ 0.60 sono stati considerati accettabili.
La validità concorrente è stata valutata confrontando
il Psq-Op-It e il Psq-Org-It con il GHQ-12 e il MBI-GS
(attraverso il calcolo dei coefficienti di correlazione di
Pearson).
Tabella I. Caratteristiche socio-demografiche
del campione (N=88)
Caratteristiche

n

%

51
37

58.0
42.0

Fino a 40 anni
41-47 anni
Oltre 47 anni

31
29
28

35.2
33.0
31.8

Anzianità lavorativa
Fino a 10 anni
11-17 anni
Oltre 17 anni

31
29
25

36.5
34.1
29.4

Livello di studi
Scuola media superiore
Laurea

75
13

85.2
14.8

Posizione lavorativa
Ufficiale
Agente
Personale amministrativo

8
64
16

9.1
72.7
18.2

Orario di lavoro
Turni (07-13; 13-19; 19-01; 01-07)
Orario d’ufficio

60
28

68.2
31.8

Contratto di lavoro
Contratto di lavoro a tempo indeterminato
Contratto di lavoro a tempo determinato

83
5

94.3
5.7

Genere
Maschi
Femmine
Età

Risultati
Analisi fattoriale
Lo Scree Test di Cattell, condotto includendo tutti gli
item del Psq-Op-It e del Psq-Org-It, ha posto in evidenza
l’esistenza di due dimensioni principali; una successiva
analisi fattoriale ha permesso di identificare le due dimensioni come “stressor organizzativi” e “stressor operativi”,
confermando la struttura del questionario originariamente
formulata da McCreary e Thompson (8).
L’esame delle saturazioni fattoriali dei 40 item ha suggerito l’eliminazione di 7 item (2 appartenenti al Psq-Op-It e 5
al Psq-Org-It) in quanto saturavano entrambi i fattori (valori
≥ 0.30). I 33 item rimanenti sono stati quindi nuovamente
sottoposti ad analisi fattoriale. I due fattori ottenuti spiegano
complessivamente il 54.98% della varianza (46.27% della
varianza spiegata dal primo fattore Psq-Org-It e 8.72% della
varianza spiegata dal secondo fattore Psq-Op-It). Come illustrato in Tabella II, il fattore Psq-Org-It include 15 item del
Psq-Org e un item del Psq-Op mentre il fattore Psq-Op-It include 17 item, tutti appartenenti all’originale Psq-Op.
Coerenza interna e validità concorrente
L’alfa di Cronbach del Psq-Org-It è risultato pari a
0.95 e quello del Psq-Op-It a 0.94. Anche i valori riferiti
alle altre scale utilizzate nella ricerca sono risultati accettabili (tutti ≥ 0.60; v. Tabella III).
Per l’indagine della validità concorrente, è stata verificata la relazione fra il Psq-Org-It e il Psq-Op-It con il GHQ-12
e il MBI-GS (coefficienti di correlazione di Pearson). Come
illustrato in Tabella IV, le due scale per la valutazione degli
stressor sono positivamente e significativamente correlate (p
< 0.01) alle tre scale del GHQ-12 e alle scale Esaurimento e
Depersonalizzazione del MBI-GS. Rispetto a quest’ultimo
strumento, la scala dell’Inefficacia professionale è l’unica a
non mostrare relazioni significative con gli altri fattori esaminati. Più in dettaglio, il Psq-Org-It risulta correlato con le
scale di Esaurimento (r=0.59) e Depersonalizzazione
(r=0.55), con la Perdita di fiducia (r=0.54), la Disforia generale (r=0.46) e la Disfunzione sociale (r=0.44); anche il PsqOp-It è significativamente correlato con l’Esaurimento
(r=0.66) e con la Depersonalizzazione (r=0.43), oltre che
con la Disforia generale (r=0.63), con la Perdita di Fiducia
(r=0.59) e con la Disfunzione sociale (r=0.45).

Discussione
Sulla base dei risultati ottenuti, si può ipotizzare che le
versioni italiane dei questionari Operational Police Stress
Questionnaire e Organizational Police Stress Questionnaire possano presentare adeguate caratteristiche psicometriche per la valutazione degli stressor organizzativi e operativi presenti nell’attività di polizia locale. Tuttavia, sarebbe opportuno confermare tali risultati tramite ricerche da
condurre in realtà urbane di dimensioni maggiori (che
consentirebbero, dunque, una più ampia raccolta di dati) e
collocate in zone geografiche diverse dell’Italia, caratterizzate da aspetti e problematiche differenti.
160

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Tabella II. Risultati dell’analisi fattoriale esplorativa (rotazione oblimin)
Item

Psq-Org-It

Psq-Op-It

9 - Psq-Org Mancanza di formazione sui nuovi strumenti in dotazione

.904

-.131

13 - Psq-Org Mancanza di risorse

.867

-.121

20 - Psq-Org Strumenti di lavoro inadeguati

.856

-.066

14 - Psq-Org Suddivisione iniqua delle responsabilità lavorative

.808

-.053

10 - Psq-Org Percepire pressioni per dedicare tempo libero al lavoro

.767

.103

7 - Psq-Org Lungaggini burocratiche

.752

.004

11 - Psq-Org Relazioni con i capi

.740

.140

12 - Psq-Org Stile di leadership incoerente

.724

.065

2 - Psq-Org Sensazione che ci siano regole diverse per le diverse persone (per esempio favoritismi)

.722

-.088

3 - Psq-Org Sensazione di dover sempre dimostrare quanto Lei vale

.683

.246

5 - Psq-Org Continui cambiamenti di politica interna/normative

.678

.118

6 - Psq-Org Tagli del personale

.625

.143

16 - Psq-Org I capi tendono a sottolineare le Sue criticità (per esempio in termini di valutazioni,
richiami in pubblico)

.594

.240

4 - Psq-Org Troppi compiti di carattere amministrativo

.560

.240

8 - Psq-Org Eccessivo lavoro al computer

.511

.171

10 - Psq-Op Consumare pasti poco salutari al lavoro

.453

.244

7 - Psq-Op Gestione della Sua vita sociale al di fuori del lavoro

.023

.809

1 - Psq-Op Lavoro a turni

-.121

.807

18 - Psq-Op Limitazioni nella Sua vita sociale (per esempio chi frequentare, dove trascorrere
il tempo libero)

.084

.779

2 - Psq-Op Lavoro notturno

-.264

.774

16 - Psq-Op Mantenere una “buona immagine” in pubblico

.183

.711

20 - Psq-Op Amici e parenti hanno dei pregiudizi sulla Sua professione

.161

.698

15 - Psq-Op Crearsi delle amicizie al di fuori del lavoro

.159

.688

8 - Psq-Op Non avere abbastanza tempo da trascorrere con gli amici e la famiglia

-.042

.680

13 - Psq-Op Problemi di salute legati all’attività lavorativa (per esempio mal di schiena)

.024

.673

3 - Psq-Op Richieste di lavoro straordinario

.075

.664

4 - Psq-Op Rischio di essere ferito sul lavoro

.109

.637

5 - Psq-Op Attività lavorative da svolgersi durante i giorni festivi (per esempio manifestazioni)

.070

.629

19 - Psq-Op Sensazione di sentirsi sempre al lavoro

.233

.620

6 - Psq-Op Assistere ad eventi traumatici (per esempio incidenti, morte di persone)

.043

.581

14 - Psq-Op Mancanza di comprensione riguardo al Suo lavoro da parte di familiari o amici

.283

.546

11 - Psq-Op Trovare il tempo da dedicare all’attività fisica

.172

.511

9 - Psq-Op Lavoro d’ufficio

.244

.332

Varianza spiegata (%)

46.27

8.72

Nota. I seguenti item sono stati eliminati in quanto saturavano entrambi i fattori: 12 Psq-Op (Affaticamento (per esempio a causa dei turni, degli straordinari)),
17 Psq-Op (Giudizi negativi da parte dell’utenza), 1 Psq-Org (Avere a che fare con i colleghi), 15 Psq-Org (Quando è assente per malattia o infortunio ha la
sensazione che i suoi colleghi la guardino male), 17 Psq-Org (Controlli interni), 18 Psq-Org (Avere a che fare con l’apparato giustiziario) e 19 Psq-Org (Necessità
di giustificare sempre il proprio operato)

L’analisi fattoriale esplorativa ha posto in evidenza
l’esistenza di due fattori, rappresentati dagli stressor organizzativi e operativi, come già formulato dagli autori
dei due strumenti originali (8). Entrambe le scale ottenute hanno rivelato un’elevata affidabilità. Questi risultati sembrano confermare l’applicabilità dei due que-

stionari anche a contesti socio-culturali diversi rispetto a
quello della validazione originale, in particolare a quello italiano. Tuttavia, la necessità di eliminare 5 item del
Psq-Org e 2 item del Psq-Op, nonché lo slittamento di
un item dell’originale Psq-Op nel Psq-Org-It, indica come, per l’utilizzo dei due questionari nel nostro contesto
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161

Tabella III. Statistiche descrittive e affidabilità
(alfa di Cronbach) delle scale esaminate
Scale

M

DS

alfa

Stress organizzativo

3.87

1.36

0.95

Stress operativo

3.62

1.24

0.94

Disforia generale

1.34

.74

0.82

Disfunzione sociale

1.25

.48

0.85

Perdita di fiducia

.84

. 90

0.89

Esaurimento emotivo

2.77

1.40

0. 88

Depersonalizzazione

2.60

1.38

0.77

Inefficacia professionale

1.63

.89

0.72

socio-culturale, siano necessarie alcune modifiche agli
strumenti originali. Più in dettaglio, la doppia saturazione di alcuni item (v. nota di Tabella II) potrebbe essere
attribuita al fatto che essi sono stati interpretati come
aspetti afferenti sia all’organizzazione sia al contenuto
del lavoro. Inoltre, è possibile supporre che l’item 10 del
Psq-Op (“Consumare pasti poco salutari al lavoro”) possa essere stato considerato dal campione come un aspetto maggiormente legato all’organizzazione del lavoro,
più che allo svolgimento di specifici compiti e mansioni, ragione per cui esso è risultato appartenere ad un fattore diverso da quello originario.
La validità concorrente è stata valutata calcolando la
correlazione fra il Psq-Org-It, il Psq-Op-It e misure di
malessere psico-fisico (GHQ-12) e burnout (MBI-GS).

La relazione positiva e statisticamente significativa fra la
scala di stressor organizzativi e il burnout confermerebbe
il fatto che tale sindrome sia prevalentemente causata da
condizioni croniche di lavoro stressante (25, 26). La scala di stressor operativi è risultata significativamente e positivamente legata sia al malessere sia al burnout in uguale misura. Dunque il burnout, tipico delle professioni
d’aiuto e quindi anche degli operatori di polizia locale, risulterebbe il costrutto maggiormente correlato a entrambe le tipologie di stressor indagate.
Questa ricerca presenta un limite relativo all’ampiezza
campionaria: lo studio è stato condotto sull’intero corpo di
polizia locale di un comune del Nord Italia ma, trattandosi di una realtà circoscritta, ciò ha permesso la raccolta di
un limitato numero di questionari. Per tale ragione, questo
studio può essere considerato un primo contributo all’adattamento italiano dei due questionari, che si suggerisce
di somministrare in futuro a campioni più ampi, anche al
fine di poter condurre analisi fattoriali di tipo confermativo. A tale riguardo, sarebbe inoltre opportuno che i dati
fossero raccolti con una maggiore distribuzione geografica cercando quindi di coprire, per quanto possibile, aree
diverse del nostro paese, al fine di poter generalizzare ulteriormente i risultati. Un altro sviluppo della ricerca potrebbe prevedere la somministrazione anche di uno strumento per la valutazione dei sintomi post-traumatici, in
particolare della traumatizzazione vicaria, per es. la Secondary Traumatic Stress Scale-versione italiana (STSS-I;
27), al fine di verificare la relazione fra gli stressor e le
manifestazioni post-traumatiche, talora legate a questa
specifica tipologia di attività.

Tabella IV. Correlazioni (coefficienti di correlazione di Pearson) tra il Psq-Org-It, il Psq-Op-It, il GHQ-12 e il MBI-GS
Scale

Disforia
generale

Disfunzione
sociale

Perdita
di fiducia

Esaurimento
emotivo

Depersonalizzazione

Inefficacia
professionale

Stress organizzativo

0.46**

0.44**

0.54**

0.59**

0.55**

-0.07

Stress operativo

0.63**

0.45**

0.59**

0.66**

0.43**

0.08,

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Corrispondenza: Ilaria Setti, Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento, Unità di Psicologia Applicata Università degli Studi di Pavia, Piazza Botta 11, 27100 Pavia, Italy, E-mail: ilaria.setti@unipv.it. Telefono: +39 0382 986452. Fax:
+39 0382 98 6272

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37 lo stress negli operatori di polizia locale

  • 1. G Ital Med Lav Erg 2013; 35:3, 157-162 http://gimle.fsm.it - ISSN 1592-7830 © PI-ME, Pavia 2013 MEDICINA DEL LAVORO Ilaria Setti, Piergiorgio Argentero Lo stress negli operatori di polizia locale: contributo all’adattamento italiano di uno strumento per la misura di stressor operativi e organizzativi Dipartimento di Scienze del Sistema Nervoso e del Comportamento, Unità di Psicologia Applicata, Università degli Studi di Pavia RIASSUNTO. Introduzione. Lo studio dello stress nelle forze dell’ordine ha ricevuto crescente interesse nell’ambito della letteratura internazionale per gli effetti negativi che può produrre a livello sia individuale sia organizzativo. Lo scopo di questo lavoro è quello di offrire un primo contributo all’adattamento italiano di due questionari utilizzati per la valutazione degli stressor operativi e organizzativi in polizia: l’Operational Police Stress Questionnaire (PSQ-Op) e l’Organizational Police Stress Questionnaire (PSQ-Org). Metodi. Il PSQ-Op-It e il PSQ-Org-It sono stati somministrati a tutti gli operatori di polizia locale di un comune del Nord Italia (N=88). È stata condotta un’analisi fattoriale esplorativa (AFE) al fine di verificarne la dimensionalità interna mentre per l’indagine della validità concorrente sono state effettuate analisi correlazionali con misure di malessere psico-fisico (GHQ-12) e di burnout (MBI-GS). Risultati. L’analisi fattoriale (con rotazione oblimin) ha confermato la struttura originale dei due questionari: sono stati estratti due fattori, corrispondenti agli stressor organizzativi e operativi. L’alfa di Cronbach delle due scale, pari rispettivamente a 0.95 e a 0.94, ha mostrato per entrambe una buona consistenza interna. Gli strumenti sono risultati correlati con le sottoscale del GHQ-12 e del MBI-GS, fatta eccezione per la dimensione dell’inefficacia professionale. Conclusioni. Il PSQ-Org-It e il PSQ-Op-It hanno mostrato di possedere buone caratteristiche psicometriche e di essere utilmente impiegabili per la valutazione degli specifici stressor in polizia. Si suggerisce, tuttavia, di approfondire i risultati ottenuti con analisi fattoriali confermatorie possibili tramite la somministrazione a campioni di numerosità più ampia, appartenenti a contesti urbani con collocazione geografica e caratteristiche di strutturazione differenti. Parole chiave: stressor organizzativi, stressor operativi, malessere lavorativo, polizia locale, questionario. ABSTRACT. OCCUPATIONAL STRESS IN MUNICIPAL POLICE OFFICERS: CONTRIBUTION TO THE ITALIAN ADAPTATION OF A QUESTIONNAIRE FOR THE ASSESSMENT OF THE OPERATIONAL AND ORGANIZATIONAL STRESSORS. Introduction. The study of occupational stress in police has received growing interest because of the potential negative effects that it may produce both on an individual and on an organizational level. The aim of the present research is to give a first contribution to the Italian adaptation of two questionnaires used in order to assess operational and organizational stressors in police: the Operational Police Stress Questionnaire (PSQ-Op) and the Organizational Police Stress Questionnaire (PSQ-Org). Methods. The PSQ-Op-It and the PSQ-Org-It have been administered to all the municipal police officers serving the population of a small town in Northern Italy (N=88). An explorative factor analysis has been carried out to verify the internal structure; in order to assess the concurrent validity, correlations with psycho-physical malaise (GHQ-12) and burnout Introduzione Le tematiche relative al benessere lavorativo hanno ricevuto crescente attenzione nell’ambito della recente letteratura internazionale, rivolta in particolare verso le professioni d’aiuto per le quali si è evidenziato un elevato rischio di sviluppare effetti negativi sul livello di benessere derivanti dalla specificità dell’attività svolta (1, 2, 35). In queste categorie professionali lo stress lavorativo può, infatti, dare esito sia a problemi di salute psico-fisica per gli individui, sia a conseguenze negative per l’organizzazione – quali assenteismo e riduzione della qualità dei servizi offerti (3, 4, 5). Una categoria professionale nei confronti della quale molti ricercatori, a livello sia nazionale sia internazionale, hanno rivolto il proprio interesse è quella delle forze dell’ordine (6, 28, 29, 30, 31, 32, 33). Già Symonds (7) si era occupato dello stress in riferimento a questa popolazione professionale, individuando due specifiche categorie di stressor: quelli di tipo operativo, legati alla natura dei compiti svolti, e quelli di tipo organizzativo, relativi alla struttura organizzativa d’appartenenza. Successivamente, altri ricercatori si sono basati sulla stessa classificazione (superandone anche i limiti individuati, per esempio, da Pietrantoni, Prati, Morelli, 34) e, fra questi, McCreary e Thompson (8) hanno sviluppato due questionari specificamente finalizzati alla valutazione degli stressor operativi e organizzativi negli operatori di polizia. Tali strumenti sono stati costruiti in base al presupposto secondo cui lo stress può produrre un abbassamento dei livelli di soddisfazione lavorativa (4, 5) che, a propria volta, può ridurre il commitment e aumentare l’intenzione di lasciare il posto di lavoro (9, 10). Sebbene in letteratura si trovino numerosi questionari utili all’indagine dello stress lavorativo generale, applicabili a qualsiasi categoria professionale (per es. l’OSI; 11), sono stati sviluppati pochi strumenti per la valutazione degli stressor tipici delle professioni d’aiuto ad elevato rischio quali, appunto, le forze dell’ordine. Gli operatori di polizia sono, infatti, esposti a due diverse tipologie di situazioni potenzialmente stressanti: condizioni di stress acuto, ovvero eventi critici e in alcuni casi traumatici, dati dalla presenza di un pericolo personale e causati dal contatto con un’utenza spesso problematica (12); condizioni di stress cronico, meno critiche ma più frequenti, in cui il disagio lavorativo deriva da
  • 2. 158 (MBI-GS) have been calculated. Results. The factor analysis (rotation method oblimin) confirmed the original structure of the two questionnaires: two factors, corresponding to organizational and operational stressors, have been extracted. The Cronbach’s alphas of the two questionnaires, 0.95 and 0.94 respectively, have pointed out good internal consistency. The two instruments are related to the subscales of the GHQ-12 and the MBI-GS, with the exception of the professional inefficacy dimension. Conclusions. The PSQ-Org-It and the PSQ-Op-It have shown good psychometric properties, so they could be used in order to assess police-specific stressors. Nevertheless we suggest to deepen the obtained results by confirmative factor analyses to carry out through the administration of the instrument to more numerous samples, in different and more structured urban contexts. Key words: organizational stressors, operational stressors, work malaise, municipal police, questionnaire. aspetti di natura sociale e organizzativa del lavoro e che, al pari degli eventi critici, possono produrre effetti negativi a livello sia personale sia organizzativo (13, 28). McCreary e Thompson hanno individuato alcuni limiti nelle precedenti ricerche relative alla valutazione dello stress nelle forze dell’ordine, il primo dei quali riguarda la metodologia d’indagine utilizzata che, in molti casi, è stata di tipo qualitativo, basata su focus group o interviste individuali indirizzate ad agenti, al fine di isolare cause ed effetti dello stress (14, 15, 16). L’approccio qualitativo, sebbene possa fornire informazioni approfondite su alcuni aspetti, non consente di quantificare oggettivamente i livelli di stress. In alcuni casi, invece, è stato fatto ricorso a strumenti di tipo quantitativo, spesso però non sottoposti a procedure di validazione scientifica e quindi, sebbene siano stati talora anche ampiamente utilizzati, non rispondono ai requisiti richiesti in letteratura (per es. Police Stress Survey, PSS; 17, 18). Un ulteriore limite individuato riguarda il fatto che molte ricerche relative al benessere della polizia sono state focalizzate sulle caratteristiche del lavoro in sé e scarsa attenzione è stata prestata al tema dell’equilibrio lavoro-vita privata, mentre è ormai stato ampiamente riconosciuto come i livelli di stress dipendano da aspetti di vita sia lavorativa sia privata e sociale (19, 20). Infatti, la modalità con cui gli individui percepiscono ed interpretano la relazione lavoro-vita privata rappresenta uno dei fattori di rischio definiti come “emergenti” dall’Agenzia Europea per la Salute e Sicurezza sul Lavoro (21). In aggiunta, se può essere interessante indagare tale aspetto in tutte le categorie lavorative, per le professioni d’aiuto esso assume una rilevanza ancora maggiore, in quanto la natura dell’attività in sé, nonché gli orari di lavoro, possono talora interferire significativamente con la vita privata. Considerando i limiti di ricerca sopra descritti e la distinzione fra stressor operativi e organizzativi ipotizzata da Symonds (7), McCreary e Thompson (8) hanno sviluppato due questionari per la valutazione di tali aspetti negli agenti di polizia: l’Operational Police Stress Questionnaire (PSQ-Op) e l’Organizational Police Stress Questionnaire (PSQ-Org). Il primo indaga, quali potenziali fonti di stress, alcune caratteristiche del lavoro in sé, il secondo aspetti di natura organizzativa e culturale (22). G Ital Med Lav Erg 2013; 35:3 http://gimle.fsm.it La finalità di questo studio è quella di fornire un primo contributo all’adattamento italiano dei due questionari, verificandone anche la relazione con altri costrutti di importante rilievo in questo settore di studio, ovvero il malessere psicofisico e il burnout. Alcuni ricercatori italiani hanno già approfondito lo studio di tali dimensioni nelle forze dell’ordine, ma con specifico riferimento a popolazioni diverse, quale la polizia penitenziaria (32) mentre, come già anticipato, il focus della presente ricerca è sulla polizia municipale. Metodi Il Psq-Op e il Psq-Org includono 20 item ciascuno, e richiedono ai soggetti di esprimere il livello di stress prodotto negli ultimi 6 mesi da ciascuno stressor presentato, utilizzando una scala Likert a 7 punti (1=totale assenza di stress, 7=stress elevato). Punteggi medi elevati indicano rischio di sviluppare, rispettivamente, stress di tipo operativo e organizzativo. Il Maslach Burnout Inventory-General Survey (MBIGS; 23) è il questionario più frequentemente utilizzato per indagare il rischio di sviluppare burnout. I 16 item di cui si compone sono suddivisi nelle sottoscale corrispondenti alle tre dimensioni del costrutto: esaurimento emotivo, depersonalizzazione e inefficacia personale. Alle persone viene chiesto di indicare la frequenza con cui hanno provato le manifestazioni presentate su una scala Likert a 7 punti (0=mai, 6=quotidianamente). Punteggi medi elevati nelle tre scale indicano rischio di sviluppare la sindrome. Per valutare le condizioni di malessere psico-fisico, è stato utilizzato il General Health Questionnaire-12 (GHQ12; 24), suddiviso in tre sottoscale: disfunzione sociale, disforia generale e perdita di fiducia. Viene richiesto di indicare la misura in cui l’attuale stato mentale si discosta da quello abituale, rispetto ai 12 item presentati e valutati su una scala Likert a 4 punti, diversa per gli item formulati positivamente (0=più del solito, 3=molto meno del solito) e negativamente (0=no, 3=molto più del solito). Elevati punteggi nelle tre scale indicano una condizione di generale malessere psico-fisico. Il contributo all’adattamento italiano del Psq-Op e del Psq-Org è stato sviluppato seguendo un processo a tre fasi: 1. dopo avere ottenuto il consenso dagli autori dei due questionari, ne sono state create le versioni in lingua italiana (Psq-Op-It e Psq-Org-It) attraverso un processo di back translation (condotto tramite due traduttori bilingue). I due strumenti sono stati quindi sottoposti all’attenzione di un piccolo gruppo di operatori di polizia per verificarne il livello di comprensibilità; 2. i due strumenti sono stati somministrati (insieme ad un breve questionario socio-anagrafico, al GHQ-12 e al MBI-GS) a tutti gli operatori di polizia locale di un comune del Nord Italia; 3. sono state studiate le proprietà psicometriche del Psq-Op-It e del Psq-Org-It. Partecipanti Il Psq-Op-It e il Psq-Org-It sono stati somministrati dai ricercatori a seguito di un accordo preso con il comando
  • 3. G Ital Med Lav Erg 2013; 35:3 http://gimle.fsm.it 159 della polizia locale di un comune del Nord Italia. Durante il periodo di somministrazione, pari a tre settimane, i soggetti hanno compilato i questionari in forma anonima e con modalità carta-e-matita, al termine di ogni turno lavorativo. Tutti gli operatori del comando (N=88; M=51, F=37) hanno partecipato alla ricerca, nella quale sono stati coinvolti non solo gli agenti di polizia locale (N=64) ma anche gli ufficiali (N=8) e gli impiegati amministrativi (N=16). L’età media dei partecipanti era pari a 44 anni e l’anzianità di servizio media a 14 anni (v. Tabella I). Analisi statistiche La struttura interna del Psq-Op-It e del Psq-Org-It è stata analizzata tramite analisi fattoriale esplorativa (AFE). Come suggerito dagli autori dei questionari (8, p. 514), si è verificata la possibilità che i due strumenti fossero riconducibili ad un unico fattore di ordine superiore. Sono state condotte un’item analysis (per esaminare le caratteristiche di normalità di tutti gli item), lo Scree Test di Cattell (per determinare il numero di fattori da estrarre), e un’analisi fattoriale (l’estrazione dei fattori è stata effettuata tramite analisi delle componenti principali, seguita da una rotazione oblimin) su tutti i 40 item del Psq-Op-It e del Psq-Org-It. È stato utilizzato un criterio di inclusione nei fattori per valori di saturazione ≥ 0.30. Sono state quindi calcolate statistiche descrittive e analisi di affidabilità (alfa di Cronbach) per tutte le scale considerate. Valori di alfa ≥ 0.60 sono stati considerati accettabili. La validità concorrente è stata valutata confrontando il Psq-Op-It e il Psq-Org-It con il GHQ-12 e il MBI-GS (attraverso il calcolo dei coefficienti di correlazione di Pearson). Tabella I. Caratteristiche socio-demografiche del campione (N=88) Caratteristiche n % 51 37 58.0 42.0 Fino a 40 anni 41-47 anni Oltre 47 anni 31 29 28 35.2 33.0 31.8 Anzianità lavorativa Fino a 10 anni 11-17 anni Oltre 17 anni 31 29 25 36.5 34.1 29.4 Livello di studi Scuola media superiore Laurea 75 13 85.2 14.8 Posizione lavorativa Ufficiale Agente Personale amministrativo 8 64 16 9.1 72.7 18.2 Orario di lavoro Turni (07-13; 13-19; 19-01; 01-07) Orario d’ufficio 60 28 68.2 31.8 Contratto di lavoro Contratto di lavoro a tempo indeterminato Contratto di lavoro a tempo determinato 83 5 94.3 5.7 Genere Maschi Femmine Età Risultati Analisi fattoriale Lo Scree Test di Cattell, condotto includendo tutti gli item del Psq-Op-It e del Psq-Org-It, ha posto in evidenza l’esistenza di due dimensioni principali; una successiva analisi fattoriale ha permesso di identificare le due dimensioni come “stressor organizzativi” e “stressor operativi”, confermando la struttura del questionario originariamente formulata da McCreary e Thompson (8). L’esame delle saturazioni fattoriali dei 40 item ha suggerito l’eliminazione di 7 item (2 appartenenti al Psq-Op-It e 5 al Psq-Org-It) in quanto saturavano entrambi i fattori (valori ≥ 0.30). I 33 item rimanenti sono stati quindi nuovamente sottoposti ad analisi fattoriale. I due fattori ottenuti spiegano complessivamente il 54.98% della varianza (46.27% della varianza spiegata dal primo fattore Psq-Org-It e 8.72% della varianza spiegata dal secondo fattore Psq-Op-It). Come illustrato in Tabella II, il fattore Psq-Org-It include 15 item del Psq-Org e un item del Psq-Op mentre il fattore Psq-Op-It include 17 item, tutti appartenenti all’originale Psq-Op. Coerenza interna e validità concorrente L’alfa di Cronbach del Psq-Org-It è risultato pari a 0.95 e quello del Psq-Op-It a 0.94. Anche i valori riferiti alle altre scale utilizzate nella ricerca sono risultati accettabili (tutti ≥ 0.60; v. Tabella III). Per l’indagine della validità concorrente, è stata verificata la relazione fra il Psq-Org-It e il Psq-Op-It con il GHQ-12 e il MBI-GS (coefficienti di correlazione di Pearson). Come illustrato in Tabella IV, le due scale per la valutazione degli stressor sono positivamente e significativamente correlate (p < 0.01) alle tre scale del GHQ-12 e alle scale Esaurimento e Depersonalizzazione del MBI-GS. Rispetto a quest’ultimo strumento, la scala dell’Inefficacia professionale è l’unica a non mostrare relazioni significative con gli altri fattori esaminati. Più in dettaglio, il Psq-Org-It risulta correlato con le scale di Esaurimento (r=0.59) e Depersonalizzazione (r=0.55), con la Perdita di fiducia (r=0.54), la Disforia generale (r=0.46) e la Disfunzione sociale (r=0.44); anche il PsqOp-It è significativamente correlato con l’Esaurimento (r=0.66) e con la Depersonalizzazione (r=0.43), oltre che con la Disforia generale (r=0.63), con la Perdita di Fiducia (r=0.59) e con la Disfunzione sociale (r=0.45). Discussione Sulla base dei risultati ottenuti, si può ipotizzare che le versioni italiane dei questionari Operational Police Stress Questionnaire e Organizational Police Stress Questionnaire possano presentare adeguate caratteristiche psicometriche per la valutazione degli stressor organizzativi e operativi presenti nell’attività di polizia locale. Tuttavia, sarebbe opportuno confermare tali risultati tramite ricerche da condurre in realtà urbane di dimensioni maggiori (che consentirebbero, dunque, una più ampia raccolta di dati) e collocate in zone geografiche diverse dell’Italia, caratterizzate da aspetti e problematiche differenti.
  • 4. 160 G Ital Med Lav Erg 2013; 35:3 http://gimle.fsm.it Tabella II. Risultati dell’analisi fattoriale esplorativa (rotazione oblimin) Item Psq-Org-It Psq-Op-It 9 - Psq-Org Mancanza di formazione sui nuovi strumenti in dotazione .904 -.131 13 - Psq-Org Mancanza di risorse .867 -.121 20 - Psq-Org Strumenti di lavoro inadeguati .856 -.066 14 - Psq-Org Suddivisione iniqua delle responsabilità lavorative .808 -.053 10 - Psq-Org Percepire pressioni per dedicare tempo libero al lavoro .767 .103 7 - Psq-Org Lungaggini burocratiche .752 .004 11 - Psq-Org Relazioni con i capi .740 .140 12 - Psq-Org Stile di leadership incoerente .724 .065 2 - Psq-Org Sensazione che ci siano regole diverse per le diverse persone (per esempio favoritismi) .722 -.088 3 - Psq-Org Sensazione di dover sempre dimostrare quanto Lei vale .683 .246 5 - Psq-Org Continui cambiamenti di politica interna/normative .678 .118 6 - Psq-Org Tagli del personale .625 .143 16 - Psq-Org I capi tendono a sottolineare le Sue criticità (per esempio in termini di valutazioni, richiami in pubblico) .594 .240 4 - Psq-Org Troppi compiti di carattere amministrativo .560 .240 8 - Psq-Org Eccessivo lavoro al computer .511 .171 10 - Psq-Op Consumare pasti poco salutari al lavoro .453 .244 7 - Psq-Op Gestione della Sua vita sociale al di fuori del lavoro .023 .809 1 - Psq-Op Lavoro a turni -.121 .807 18 - Psq-Op Limitazioni nella Sua vita sociale (per esempio chi frequentare, dove trascorrere il tempo libero) .084 .779 2 - Psq-Op Lavoro notturno -.264 .774 16 - Psq-Op Mantenere una “buona immagine” in pubblico .183 .711 20 - Psq-Op Amici e parenti hanno dei pregiudizi sulla Sua professione .161 .698 15 - Psq-Op Crearsi delle amicizie al di fuori del lavoro .159 .688 8 - Psq-Op Non avere abbastanza tempo da trascorrere con gli amici e la famiglia -.042 .680 13 - Psq-Op Problemi di salute legati all’attività lavorativa (per esempio mal di schiena) .024 .673 3 - Psq-Op Richieste di lavoro straordinario .075 .664 4 - Psq-Op Rischio di essere ferito sul lavoro .109 .637 5 - Psq-Op Attività lavorative da svolgersi durante i giorni festivi (per esempio manifestazioni) .070 .629 19 - Psq-Op Sensazione di sentirsi sempre al lavoro .233 .620 6 - Psq-Op Assistere ad eventi traumatici (per esempio incidenti, morte di persone) .043 .581 14 - Psq-Op Mancanza di comprensione riguardo al Suo lavoro da parte di familiari o amici .283 .546 11 - Psq-Op Trovare il tempo da dedicare all’attività fisica .172 .511 9 - Psq-Op Lavoro d’ufficio .244 .332 Varianza spiegata (%) 46.27 8.72 Nota. I seguenti item sono stati eliminati in quanto saturavano entrambi i fattori: 12 Psq-Op (Affaticamento (per esempio a causa dei turni, degli straordinari)), 17 Psq-Op (Giudizi negativi da parte dell’utenza), 1 Psq-Org (Avere a che fare con i colleghi), 15 Psq-Org (Quando è assente per malattia o infortunio ha la sensazione che i suoi colleghi la guardino male), 17 Psq-Org (Controlli interni), 18 Psq-Org (Avere a che fare con l’apparato giustiziario) e 19 Psq-Org (Necessità di giustificare sempre il proprio operato) L’analisi fattoriale esplorativa ha posto in evidenza l’esistenza di due fattori, rappresentati dagli stressor organizzativi e operativi, come già formulato dagli autori dei due strumenti originali (8). Entrambe le scale ottenute hanno rivelato un’elevata affidabilità. Questi risultati sembrano confermare l’applicabilità dei due que- stionari anche a contesti socio-culturali diversi rispetto a quello della validazione originale, in particolare a quello italiano. Tuttavia, la necessità di eliminare 5 item del Psq-Org e 2 item del Psq-Op, nonché lo slittamento di un item dell’originale Psq-Op nel Psq-Org-It, indica come, per l’utilizzo dei due questionari nel nostro contesto
  • 5. G Ital Med Lav Erg 2013; 35:3 http://gimle.fsm.it 161 Tabella III. Statistiche descrittive e affidabilità (alfa di Cronbach) delle scale esaminate Scale M DS alfa Stress organizzativo 3.87 1.36 0.95 Stress operativo 3.62 1.24 0.94 Disforia generale 1.34 .74 0.82 Disfunzione sociale 1.25 .48 0.85 Perdita di fiducia .84 . 90 0.89 Esaurimento emotivo 2.77 1.40 0. 88 Depersonalizzazione 2.60 1.38 0.77 Inefficacia professionale 1.63 .89 0.72 socio-culturale, siano necessarie alcune modifiche agli strumenti originali. Più in dettaglio, la doppia saturazione di alcuni item (v. nota di Tabella II) potrebbe essere attribuita al fatto che essi sono stati interpretati come aspetti afferenti sia all’organizzazione sia al contenuto del lavoro. Inoltre, è possibile supporre che l’item 10 del Psq-Op (“Consumare pasti poco salutari al lavoro”) possa essere stato considerato dal campione come un aspetto maggiormente legato all’organizzazione del lavoro, più che allo svolgimento di specifici compiti e mansioni, ragione per cui esso è risultato appartenere ad un fattore diverso da quello originario. La validità concorrente è stata valutata calcolando la correlazione fra il Psq-Org-It, il Psq-Op-It e misure di malessere psico-fisico (GHQ-12) e burnout (MBI-GS). La relazione positiva e statisticamente significativa fra la scala di stressor organizzativi e il burnout confermerebbe il fatto che tale sindrome sia prevalentemente causata da condizioni croniche di lavoro stressante (25, 26). La scala di stressor operativi è risultata significativamente e positivamente legata sia al malessere sia al burnout in uguale misura. Dunque il burnout, tipico delle professioni d’aiuto e quindi anche degli operatori di polizia locale, risulterebbe il costrutto maggiormente correlato a entrambe le tipologie di stressor indagate. Questa ricerca presenta un limite relativo all’ampiezza campionaria: lo studio è stato condotto sull’intero corpo di polizia locale di un comune del Nord Italia ma, trattandosi di una realtà circoscritta, ciò ha permesso la raccolta di un limitato numero di questionari. Per tale ragione, questo studio può essere considerato un primo contributo all’adattamento italiano dei due questionari, che si suggerisce di somministrare in futuro a campioni più ampi, anche al fine di poter condurre analisi fattoriali di tipo confermativo. A tale riguardo, sarebbe inoltre opportuno che i dati fossero raccolti con una maggiore distribuzione geografica cercando quindi di coprire, per quanto possibile, aree diverse del nostro paese, al fine di poter generalizzare ulteriormente i risultati. Un altro sviluppo della ricerca potrebbe prevedere la somministrazione anche di uno strumento per la valutazione dei sintomi post-traumatici, in particolare della traumatizzazione vicaria, per es. la Secondary Traumatic Stress Scale-versione italiana (STSS-I; 27), al fine di verificare la relazione fra gli stressor e le manifestazioni post-traumatiche, talora legate a questa specifica tipologia di attività. Tabella IV. Correlazioni (coefficienti di correlazione di Pearson) tra il Psq-Org-It, il Psq-Op-It, il GHQ-12 e il MBI-GS Scale Disforia generale Disfunzione sociale Perdita di fiducia Esaurimento emotivo Depersonalizzazione Inefficacia professionale Stress organizzativo 0.46** 0.44** 0.54** 0.59** 0.55** -0.07 Stress operativo 0.63** 0.45** 0.59** 0.66** 0.43** 0.08, Bibliografia 1) Kahn RL, Byosiere P. Stress in organizations. In: Dunnette MD, Hough LM, eds. Handbook of industrial and organizational psychology: Vol. 3. 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