Il MES nasce con la funzione di prestare assistenza finanziaria agli Stati membri della zona euro in difficoltà. È stato introdotto dal Trattato sul Meccanismo di Stabilità Europeo (European Stability Mechanism Treaty) firmato il 2 febbraio 2012. Come funziona? Come opera? Che cosa significa Dual limb CACs?
2. Il MES
Organizzazione intergovernativa, il MES nasce con la funzione di prestare assistenza finanziaria agli
Stati membri della zona euro in difficoltà attraverso l’emissione di strumenti di debito. In particolare:
• concede prestiti nell’ambito di un piano di risanamento macroeconomico;
• acquista titoli di debito sui mercati finanziari;
• fornisce assistenza finanziaria sotto forma di linee di credito;
• finanzia la ricapitalizzazione di banche e istituzioni finanziarie attraverso prestiti ai governi.
3. La NASCITA
Attivo dal luglio 2012, il MES è stato introdotto dal Trattato sul
Meccanismo di Stabilità Europeo (European Stability
Mechanism Treaty o ESM) firmato il 2 febbraio dello stesso anno
dagli Stati membri della zona euro.
Ha sostituito il Fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF) e
il Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria (MESF),
due strumenti di cui gli Stati dell’Eurozona si erano dotati sin dal
2010 al fine di preservare la stabilità dell’area euro facendo
fronte alla crisi del debito sovrano di alcuni suoi Stati membri
(soprattutto la Grecia).
4. COME FUNZIONA
Gli azionisti del MES sono gli Stati membri della zona euro. Il criterio
di ripartizione delle quote partecipative è basato sul modello di
sottoscrizione del capitale della BCE da parte delle banche centrali
nazionali (art. 11 del Trattato istitutivo).
CAPITALE
Ha un capitale autorizzato di circa 700
miliardi di cui solo 80 versati dagli Stati
membri.
La quota dell’Italia corrisponde a circa
14,3 miliardi.
I rimanenti 620 possono essere raccolti
– se necessario – attraverso apposite
emissioni di obbligazioni sul mercato
garantite pro quota dagli stessi Stati.
paesi azionisti
I primi cinque sono:
1. Germania (27,1%)
2. Francia (20,4%)
3. Italia (17,9%)
4. Spagna (11,9%)
5. Paesi Bassi (5,7%)
5. LA DIREZIONE
Il MES è gestito dal Consiglio di amministrazione.
Ciascun governatore nomina un amministratore; il
Commissario UE agli Affari Economico-Monetari e
il Presidente della BCE possono nominare un
osservatore ciascuno.
Il Consiglio:
• adotta le decisioni a maggioranza qualificata.
• gestisce l’ordinaria amministrazione e le funzioni
ad esso delegate dal Consiglio dei governatori.
• è presieduto dal Direttore Generale.
Il MES è diretto dal Consiglio dei governatori, che
• è composto dai Ministri finanziari dell’area euro;
• ha competenza esclusiva su diverse funzioni tra cui
la concessione di sostegni finanziari e l’individuazione
degli interventi di politica economica posti a
condizione;
• assume di norma le decisioni all’unanimità dei
partecipanti alla votazione, soglia che scende all’85%
del capitale su richiesta di intervento urgente da
parte della Banca Centrale Europea e della
Commissione Europea;
• nomina il Consiglio di Amministrazione e il Direttore
Generale.
LA GESTIONE
6. COME OPERA
Su domanda di sostegno finanziario avanzata da uno Stato
membro (art. 13), il MES emette prestiti (concessi a tassi fissi o
variabili) e acquista titoli sul mercato primario e secondario.
I PRESTITI
Sono concessi a seguito della
sottoscrizione di un protocollo
d’intesa tra Stato membro e MES
(Memorandum of Understanding),
in base al quale il sostegno
finanziario fornito è associato a
condizioni “rigorose”, che
«possono spaziare da un
programma di correzioni
macroeconomiche al rispetto
costante di condizioni di
ammissibilità» (art. 12).
LE SANZIONI
Possono essere attuati
interventi sanzionatori per gli
Stati membri che non
rispettano le scadenze di
restituzione, tra i quali anche
la sospensione dei diritti di
voto in seno al Consiglio dei
Governatori per lo Stato
inadempiente.
7. Il Consiglio dei governatori può decidere di attivare due linee di
credito per fornire assistenza finanziaria precauzionale allo
Stato membro che ne faccia richiesta:
• Linea di credito condizionale precauzionale - Precautionary
Conditioned Credit Line (PCCL);
• Linea di credito soggetta a condizioni rafforzate - Enhanced
conditions credit line (ECCL).
Assistenzafinanziaria
precauzionale:duelineedicredito
8. 2018
Condizioni per l’accesso all’assistenza finanziaria
La decisione del Consiglio dei governatori si basa sulla valutazione da parte della Commissione Europea, di concerto
con la BCE:
• dell’esistenza di un rischio per la stabilità finanziaria della zona euro;
• della sostenibilità del debito pubblico dello Stato membro che fa richiesta di assistenza finanziaria.
Le condizioni che lo Stato membro deve soddisfare in cambio dell’assistenza finanziaria sono definite nel protocollo
d’intesa che lo Stato membro negozia con la Commissione Europea, coadiuvata dalla BCE e dal FMI (la cd. Troika).
9. Il MES E LE BANCHE
Il Consiglio dei governatori può decidere di concedere assistenza finanziaria con l'obiettivo specifico di
ricapitalizzare le istituzioni finanziarie di uno Stato membro (art. 15).
Inoltre, il MES può stringere accordi con le banche e le istituzioni finanziarie al fine di ottenerne l'appoggio
nel fornire aiuto agli Stati in difficoltà.
10. Lo spauracchio della
ristrutturazione del debito
In casi eccezionali, il Trattato prevede una
forma adeguata e proporzionata
di partecipazione del settore privato
Un giro di parole per dire che l’assistenza finanziaria da parte del
MES ad uno Stato membro in difficoltà può essere condizionata alla
ristrutturazione del debito pubblico.
Per rendere la procedura di ristrutturazione più spedita, il Trattato ha
previsto per tutte le nuove emissioni di titoli di Stato con scadenza
superiore ad un anno a partire dal 2013, le cd. Clausole di Azione
Collettiva (Collective Action Clauses - CACs)
11. Dual limb CACs: che cosa significa?
Le CACs si applicano ai titoli di tutti gli Stati membri del MES, a
prescindere che abbiano fatto o meno richiesta di assistenza finanziaria.
Il senso delle CACs è di consentire l’eventuale accordo tra uno Stato e
i suoi creditori sulla ristrutturazione di un’emissione di titoli di Stato
attraverso due soli voti:
• un voto a maggioranza di tutti i possessori dei titoli
• un voto a maggioranza dei possessori di ciascuna emissione.
Per questa ragione le CACs previste dal Trattato sono dette “a due
braccia” o dual limb.
12. LA RIFORMA
Mira a introdurre tre sostanziali modifiche al funzionamento del MES.
Si rende più netta la differenza
tra le due linee di credito (PCCL
ed ECCL); la prima non è più
condizionata alla sottoscrizione
di un protocollo d’intesa, ma rimane
accessibile soltanto per quegli Stati
che rispettino criteri molto severi.
Viene introdotta la possibilità per
Il MES di finanziare fino a 55
miliardi di euro il Fondo di
risoluzione unico (FRU),
finanziato dalle banche europee
al fine di aiutare istituti finanziari
in difficoltà.
Backstop
Assistenza finanziaria
precauzionale Viene introdotto l’obbligo, per
tutti gli Stati membri, di applicare
a tutte le emissioni di titoli di Stato
a partire dal 2022 le cd. CACs
“a braccio singolo” (Single
Limb), che permettono l’eventuale
ristrutturazione con il solo voto
a maggioranza di tutti i possessori
dei titoli.
RISTRUTTURAZIONE DEL DEBITO
13. Inoltre, lo Stato membro deve dimostrare di:
• non avere squilibri macroeconomici eccessivi;
• avere accesso ai mercati internazionali dei
capitali a condizioni ragionevoli;
• avere una posizione sostenibile verso l’estero;
• non presentare vulnerabilità particolarmente
gravi nel settore finanziario.
In pratica, nessuno Stato membro tra quelli ad alto
debito può accedere alla PCCL.
Lo Stato membro deve aver rispettato nei due anni
precedenti i criteri definiti dal Fiscal Compact:
• deficit non oltre il 3% del PIL;
• pareggio di bilancio strutturale (cioè tenendo conto del
ciclo economico);
• debito pubblico non oltre il 60% del PIL o, in alternativa,
riduzione di 1/20 all’anno dell’ammontare del debito
eccedente il 60% del PIL.
i nuovi criteri di ammissibilità
alla PCCL
14. i nuovi criteri di ammissibilità
alla ECCL
Laddove non rispetti i requisiti per l’accesso alla PCCL, lo Stato
membro può accedere alla ECCL a condizione che:
• il suo debito pubblico sia considerato “sostenibile”;
• sottoscriva il protocollo d’intesa che definisce le condizioni per
l’accesso all’assistenza finanziaria.
Rispetto alla precedente versione, nella negoziazione del protocollo
d'intesa assume un ruolo di maggiore rilievo il Direttore Generale
del MES rispetto alla Commissione Europea.
15. I NEGOZIATI
Avviati a partire dal 2017, i negoziati sulla riforma del trattato introduttivo
del MES hanno visto confrontarsi due posizioni contrapposte:
• i paesi “rigoristi” del Nord Europa hanno proposto di irrigidire le
condizioni di accesso alle linee di credito, per evitare che una relativa
facilità di accesso spingesse gli Stati con debito elevato a non ridurlo
con la necessaria solerzia (cd. “azzardo morale”);
• gli Stati dalla maggiore esposizione debitoria hanno spinto affinché le
condizioni associate alla concessione dei prestiti non prevedessero né
ristrutturazioni automatiche, né l’obbligo di adottare riforme economiche
dagli effetti potenzialmente recessivi.
16. A CHE PUNTO SIAMO
I Ministri delle Finanze della zona Euro riuniti nell’Eurogruppo hanno approvato la revisione del Trattato.
5 dicembre 2019
L’Eurogruppo ha deciso di posticipare l’approvazione del Trattato, anche a causa del dibattito politico sorto in alcuni Stati
membri. Tuttavia il Presidente dell’Eurogruppo, Mario Centeno, ha in più occasioni affermato che il testo (allegati tecnici
esclusi) non è più modificabile, avendo ottenuto il consenso di tutti gli Stati membri dell’Eurozona.
13 giugno 2019
L’accordo è stato confermato durante l’Euro Summit
I negoziati sono proseguiti nei mesi seguenti su documenti tecnici da allegare al Trattato.
21 giugno 2019
17. La filosofia che ispira
la riforma…
Nella revisione approvata dall’Eurogruppo, il testo del Trattato
esprime l’istanza di vincolare gli Stati membri dell’Eurozona, tramite
la disciplina dei mercati finanziari, al rispetto di quelle regole fiscali
contenute nel Fiscal Compact che sono rimaste lettera morta.
Infatti:
• nessuno Stato Membro potrà accedere alle PCCL se non
rispetta la regola del pareggio strutturale e quella della
riduzione di 1/20 all’anno del debito eccedente il 60% del PIL;
• anche l’accesso alla ECCL sarà condizionato ad una valutazione
di sostenibilità del debito.
• nel caso in cui la valutazione desse esito negativo, ad uno
Stato membro con difficoltà di collocare i propri titoli sui mercati
finanziari non rimarrebbe altra strada se non la ristrutturazione.
18. … E LE CRITICHE
Secondo i critici, questa impostazione:
• rende più probabile, ancorché implicitamente e senza alcun
meccanismo automatico, che gli Stati membri in difficoltà siano
costretti a ricorrere alla ristrutturazione del debito;
• aumenta il rischio per i detentori dei titoli di Stato di vedersi imporre
la riduzione del loro valore, dal momento che con le CACs “a
braccio singolo” sarà previsto un solo voto a maggioranza tra tutti
i possessori di titoli;
• incentiva gli operatori finanziari a chiedere rendimenti più alti sui
titoli di Stato per coprirsi da questo rischio, con conseguente
aumento dei costi di finanziamento proprio per gli Stati che sono
già più esposti e con il rischio di innescare un circolo vizioso.
19. Potrebbero orientarsi verso i titoli di Paesi meno esposti,
nonostante offrano un rendimento più basso (flight to
quality), per evitare il rischio di ristrutturazione.
Vendendo i titoli dei Paesi più esposti, finirebbero per
aumentare la probabilità che quei Paesi siano costretti a
ristrutturare il debito.
Sempre secondo i critici, l’irrigidimento delle regole del
MES potrebbe determinare conseguenze asimmetriche
all’interno dell’Eurozona in caso di shock esogeni (es. un
deterioramento dell’economia globale, oppure una crisi
bancaria) ovvero in caso di adozione da parte della BCE di
una politica monetaria meno accomodante (tassi di
interesse più alti).
Oltre il Trattato:
quali conseguenze?
GLI INVESTITORI
Il Trattato non farebbe che migliorare la posizione della Germania a danno dei Paesi mediterranei.
20. La posizione dell’Italia: dal Governo Conte I…
La maggioranza Movimento Cinque Stelle – Lega, che sosteneva il Governo Conte I, aveva espresso molte perplessità sulla
proposta di revisione del Trattato.
18 giugno 2019
La maggioranza approva la Risoluzione che impegna il Governo a:
• opporsi ad assetti normativi “che finiscano per costringere alcuni Paesi verso percorsi di ristrutturazione predefiniti ed
automatici”
• non approvare modifiche del Trattato MES che penalizzino gli Stati membri più bisognosi di riforme ed investimenti;
• promuovere la valutazione congiunta della revisione del MES con gli altri elementi della riforma dell’unione economica
e monetaria, Bicc (strumento di bilancio per la convergenza e la competitività) e Unione Bancaria (la cosiddetta “logica
di pacchetto”).
Ma l’allora Ministro Tria aveva già dato via libera alla revisione del Trattato nell’Eurogruppo del 13 giugno!
21. … Al Governo Conte II
Nella nuova maggioranza, il Partito Democratico e Italia Viva hanno sostenuto convintamente la revisione del Trattato,
mentre il Movimento Cinque Stelle e la sinistra (Liberi e Uguali) hanno mantenuto una posizione critica.
11 DICEMBRE 2019
La nuova maggioranza ha approvato una Risoluzione, che impegna il governo a continuare le trattative in sede di
Unione Europea sulla base di due criteri fondamentali:
1. mantenere la logica di pacchetto;
2. escludere qualsiasi meccanismo che implichi una ristrutturazione automatica del debito pubblico (meccanismo
automatico in ogni caso non previsto dall’attuale riforma).
Si tratta di una posizione di compromesso che però non risolve
il nodo della non modificabilità dell’accordo raggiunto negli organismi dell’UE.
22. Dopo la sottoscrizione, la riforma dovrà essere ratificata da tutti gli Stati membri della zona Euro.
In Italia, è il Parlamento che autorizza la ratifica dei trattati internazionali attraverso l’approvazione
di una legge.
La riforma del MES sarà di nuovo oggetto di dibattito parlamentare.
LA RATIFICA
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