2. 1524 DISTRUZIONE DEL
CASTELLO DI GODANO
Nel 1524, gli uomini di Godano conclusero con Sforzino Sforza, governatore ducale di
Pontremoli, un patto per riscattare sé stessi e le loro cose dal dominio del marchese
Alessandro Malaspina (500 scudi).
dictos homines et universitatem Godani et seu Pignoni, scilicet Andream de Marcatorio,
Oliverium q. Dominici de Pignona, Stefanum Mattei de Clusula, Gherardum de Petris de
Sancta Maria, Dominicum q. Silvestri de Sconia, Stefanum q. Ioannis de Sexta et Ianetum
q. Pauleni de Bregazana consiliarios communis universitatis dicti loci Godani,
Il governatore di Pontremoli fece demolire sino ai fondamenti la rocca di Godano
propter multa nefanda crimina in dicto castro et arce Godani perpetrata per d. Antonium
III et Alexandrum ejus filium ex marchionibus Malaspinis de Mulatio.
Concede alla comunità di sottoporsi in perpetuo alla camera di San Giorgio di Genova,
atto pubblico rogato in Godano li 28 ottobre 1525 del notaio Battista Pignono di
Zignago; atto di sottomissione formale 3 settembre 1526.
15. 16 APRILE 1584
VISITA PASTORALE
• Non si conserva il Santissimo tutto l’anno ma solo in
determinati periodi in un contenitore d’argento chiuso in
un tabernacolo di legno dorato
• A Pasqua si celebra l’Eucarestia somministrando il vino
con un vaso di vetro, separatamente per uomini e donne
• Esiste una confraternita detta Società del Corpo di Cristo
retta da un priore eletto annualmente che si fa carico
dell’illuminazione e di altre cerimonie
16. 16 APRILE 1584
VISITA PASTORALE
• La fonte battesimale è in pietra con chiusura
probabilmente in legno di cui si è persa la chiave
17. 16 APRILE 1584
VISITA PASTORALE
• Ha un altare maggiore decente ma coperto da un
telo da cambiare. Due altari minori pessimi che
vengono quindi distrutti
• Edifici accettabili (ecclesia in suis edificiis) con una
finestra rotonda sopra la prorta che si chiede di
chiudere con tela cerata finché non sia ampliata.