2. OTTOBRE 1945
NASCITA DELLE NAZIONI UNITE
"ONU"
OBIETTIVI:
●
Assicurare il mantenimento della Pace
●
Promuovere la cooperazione internazionale
●
Rispetto e riconoscimento di diritti inalienabili della dignità e della
persona umana
●
Riconoscere i diritti di uguaglianza tra donne e uomini e tra le nazioni
●
Promuovere il progresso sociale e un più elevato benessere
●
Ne fanno parte su richiesta gli stati che dichiarano di fare proprio lo
statuto.
●
ORGANI PRINCIPALI:
●
Assemblea generale
●
Consiglio di sicurezza composto da 15 membri:
●
5 permanenti e 10 a rotazione, eletti ogni 2 anni
3. 10/12/1948
DICHIARAZIONE UNIVERSALE
DEI DIRITTI DELL'UOMO (1)
Articolo 1
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti.
Essi sono dotati di ragione e di coscienza
e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza.
4. 10/12/1948
DICHIARAZIONE UNIVERSALE
DEI DIRITTI DELL'UOMO (2)
Articolo 2
Ad ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà enunciate
nella presente Dichiarazione, senza distinzione alcuna, per ragioni
di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione
politica o di altro genere, di origine nazionale o sociale, di ricchezza,
di nascita o di altra condizione.
Nessuna distinzione sarà inoltre stabilita sulla base dello statuto
politico, giuridico o internazionale del paese o del territorio cui una
persona appartiene, sia indipendente, o sottoposto ad
amministrazione fiduciaria o non autonomo, o soggetto a qualsiasi
limitazione di sovranità.
5. 10/12/1948
DICHIARAZIONE UNIVERSALE
DEI DIRITTI DELL'UOMO (3)
Articolo 16
1. Uomini e donne in età adatta hanno il diritto di sposarsi e di fondare
una famiglia, senza alcuna limitazione di razza, cittadinanza o
religione.
Essi hanno eguali diritti riguardo al matrimonio, durante il matrimonio e
all'atto del suo scioglimento.
2. Il matrimonio potrà essere concluso soltanto con il libero e pieno
consenso dei futuri coniugi.
3. La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società
e ha diritto ad essere protetta dalla società e dallo Stato.
6. L'ONU E LE DONNE (1)
Dopo anni di silenzio, negli anni '70 i movimenti femminili e femministi
impongono all'ONU una riflessione sulla condizione delle donne a
livello mondiale
L'ONU RICONOSCE:
●
Il ruolo e il peso delle donne nell'economia mondiale sia nei paesi
sviluppati che sottosviluppati
●
Protagonista nei processi di produzione, riproduzione e riproduttivi
●
Protagonista dei cambiamenti sociali
●
Protagonista nei processi di pace
7. L'ONU E LE DONNE (2)
DI CONTRO:
●
Le donne sono fortemente discriminate
●
Sono vittime del sottosviluppo
●
Sono prive di diritti sociali
●
Sono spesso prive di diritti civili
●
Da questa riflessione viene indetta la prima conferenza mondiale
sulla condizione della donna
8. la conferenza segna una svolta:
1) Partecipano non solo gli stati ma anche le organizzazioni non
governative (ONG)
2) Entra a pieno titolo la voce autonoma delle donne sulla scena
mondiale
3) Le donne non sono più percepite e non si percepiscono più come
soggetti passivi destinatari di assistenza
4) Si riconosce che senza la partecipazione femminile non c'è
possibilità di sviluppo e cambiamento
5) Diritti delle donne – sviluppo – democrazia sono inscindibili
1° CONFERENZA MONDIALE DELLE DONNE
1975
CITTA' DEL MESSICO (1)
9. 1975
CITTA' DEL MESSICO (2)
la conferenza si conclude su 3 obiettivi:
1)Piena uguaglianza tra i sessi ed eliminazione delle
discriminazioni sessuali
2)Integrazione e piena partecipazione delle donne allo sviluppo
economico e sociale
3)Coinvolgimento delle donne nei processi di pace
10. CARTA MONDIALE
DEI DIRITTI DELLE DONNE (1)
Dopo Città del Messico nel dicembre 1979 l'ONU sottoscrive la
convenzione sulla eliminazione di ogni forma di discriminazione:
In pratica la CARTA MONDIALE DELLE DONNECARTA MONDIALE DELLE DONNE
Preambolo della Convenzione: ogni discriminazione verso le donne:
●
Viola il principio di uguaglianza dei diritti e del rispetto della dignità
umana
●
Costituisce ostacolo alla partecipazione delle donne su base
egualitaria alla vita politica, economica e sociale
●
Compromette la prosperità della società e delle famiglie
11. CARTA MONDIALE
DEI DIRITTI DELLE DONNE (2)
Nei 30 articoli che la compongono sono posti al centro:
EQUITA'EQUITA' e GIUSTIZIAGIUSTIZIA
Condizioni indispensabili per promuovere l'uguaglianza tra donna e uomo
La necessità di leggi appropriate che sanciscano e garantiscano
i diritti delle donne in materia di:
●
Lavoro
●
Esercizio delle professioni
●
Formazione / istruzione
●
Pari responsabilità nell'educazione dei figli
●
Riconoscimento della funzione procreatrice e diritto di scelta nel procreare
●
Diritto di scegliere liberamente il coniuge e, dentro il matrimonio, gli stessi
diritti di marito e moglie
12. CARTA MONDIALE
DEI DIRITTI DELLE DONNE (3)
All'art. 17 la convenzione prevede:
L'istituzione di un "Comitato per l'eliminazione della discriminazione
nei confronti delle donne":
CEDAWCEDAW
(Committee on the Elimination
of Discrimination against Women)
Il Comitato è composto da 23 membri eletti a scrutinio segreto
Ne fanno parte quasi esclusivemente solo donne esperte
economiste, diplomatiche, sociologhe ecc
Gli stati che hanno sottoscritto la convenzione ogni 4 anni devono
presentare un rapporto sullo stato di applicazione della carta.
13. 1980 COPENAGHEN
2° CONFERENZA MONDIALE (1)
Verifica i risultati
da Città del Messico (1975)Città del Messico (1975) al trattato CEDAW (1979)CEDAW (1979)
Conferenza che fa emergere le diverse priorità fra i paesi e le
donne:
●
Paesi sviluppati: diritti personali
●
Paesi in via di sviluppo: crescita / benessere
Tutti però concordano su: diritti nominali ma non applicatidiritti nominali ma non applicati
14. 1980 COPENAGHEN
2° CONFERENZA MONDIALE (2)
CAUSE:
●
Insufficiente volontà politica
●
Persistente disattenzione alle esigenze delle donne
●
Persistente non riconoscimento del valore e delle
competenze delle donne
●
Gli uomini non si sentono coinvolti anzi spesso
ostacolano il cammino emancipatorio delle donne
●
Una insufficiente consapevolezza delle donne sul loro
ruolo di negoziazione
15. 1980 COPENAGHEN
2° CONFERENZA MONDIALE (3)
CONCLUSIONI CONFERENZA
Programma di azione su 4 aree:
●
Accesso paritario all'istruzione
●
Accesso paritario alle opportunità lavorative
●
Attivazione di servizi di assistenza adeguati
●
Riconoscimento della inviolabilità del corpo delle donne
Questo programma non fu sottoscritto da diversi paesinon fu sottoscritto da diversi paesi
16. 1985 NAIROBI (1)
3° CONFERENZA MONDIALE DELLE DONNE3° CONFERENZA MONDIALE DELLE DONNE
Su
Uguaglianza – Sviluppo – Pace
ANALISI:
Permane la non applicazione del trattato CEDAW in tutti i paesi
anche se in modo differenziato
17. 1985 NAIROBI (2)
Si cambia approccio:
●
Pace, sviluppo e uguaglianza indivisibili
●
Riconoscimento che tutti i temi erano e sono questioni
femminili
●
Riconoscimento e diritto delle donne nella gestione dei temi
umani e sociali
●
Accesso delle donne nei luoghi del potere e delle decisioni
●
Sviluppare azioni costituzionali e legali
18. 1985 NAIROBI (3)
Con Nairobi, considerata la prima conferenza femminile e
femminista, si consolida la rete mondiale delle donne e si
sviluppa il concetto di autonomia delle donne
Oltre 14.000 donne provenienti da 150 paesi partecipano al
forum 85, la conferenza mondiale non governativa, portando
le loro esperienze e vissuti.
19. DONNE E DIRITTI UMANI
1993 DICHIARAZIONE DI VIENNA
e programma d'azione sui diritti umani (1)
●
Tutti i popoli hanno diritto all'autodeterminazione
●
Tutti i diritti umani sono universali, indivisibili
interdipendenti e connessi
●
La persona umana è il soggetto centrale dello sviluppo
●
Stretto legame tra sviluppo e diritti umani
●
Povertà e diritti umani
●
Eliminazione di tutte le forme discriminatorie sessuali
razziste e xenofobe che ledono i diritti umani
20. DONNE E DIRITTI UMANI
1993 DICHIARAZIONE DI VIENNA
e programma d'azione sui diritti umani (2)
●
I diritti umani delle donne e delle bambine sono parte
inalienabile, integrali e indivisibili
●
La piena e uguale partecipazione delle donne alla vita
politica, civile ed economica, sociale e culturale è un
diritto umano inalienabile
●
La violenza di genere e tutte le forme di molestia e
sfruttamento sessuale ledono la dignità e il valore della
persona e devono essere eliminate con strumenti
legislativi nazionali ed internazionali
●
I diritti umani delle donne devono costituire parte
integrante delle attività dell'ONU nel campo dei diritti
umani
21. VIOLENZA SULLE DONNE (1)
1993: Dichiarazione sull'eliminazione1993: Dichiarazione sull'eliminazione
della violenza contro le donne:della violenza contro le donne:
Adottata senza voto da parte dell'Assemblea Generale delle
Nazioni Unite.
Composta da 6 ARTICOLI
●
La violenza sulle donne è manifestazione di potere
diseguale tra donna e uomo.
●
La violenza sulle donne è un meccanismo sociale per
mantenere le donne in posizione subordinata rispetto agli
uomini.
22. VIOLENZA SULLE DONNE (2)
●
La violenza sulle donne viola:
●
L'intangibilità del corpo delle donne
●
I diritti e le libertà personali
●
Impedisce il pieno avanzamento sociale
●
ed economico delle donne
Chiede ai singoli stati di legiferare in materia.
23. ONU – DICEMBRE 1997
Nel dicembre 1997 l'ONU, a fronte dell'aumento della violenza
sulle donne in tutte le sue forme, dai maltrattamenti, violenze
sessuali, mutilazioni genitali, femminicidi...
dichiara il 25 novembre25 novembre
Giornata Nazionale per l'eliminazione dellaGiornata Nazionale per l'eliminazione della
violenza sulle donneviolenza sulle donne
24. POPOLAZIONE, SVILUPPO,
FECONDITA',
RIPRODUTTIVITA' (1)
1994: Conferenza Internazionale al Cairo1994: Conferenza Internazionale al Cairo
TEMI:
●
Stretta correlazione tra sviluppo e produttività.
●
Le donne sono il centro:
●
Salute e diritti riproduttivi.
●
Potere ed autodeterminazione delle donne nelle scelte
riproduttive.
●
Fecondità, maternità, discriminazioni.
25. POPOLAZIONE, SVILUPPO,
FECONDITA',
RIPRODUTTIVITA' (2)
1994: Conferenza Internazionale al Cairo1994: Conferenza Internazionale al Cairo
Riconoscimento di diritti e scelte che mettono in discussione
sessualità e maternità, scelte pubbliche, scelte private.
Conferenza molto animata: 40 stati di fede musulmana, di
fede cattolica e lo Stato del Vaticano non hanno sottoscritto
il programma d'azione.
In disaccordo su: diritto e autonomia delle donne sulle scelte
di procreazione.
26. 1995 PECHINO (1)
4° CONFERENZA MONDIALE DELLE DONNE
In preparazione della conferenza si sono tenute conferenze regionali:
– Asia e Pacifico
– Asia Occidentale
– Europa e America del Nord
– Africa America Latina e Caraibi
con il compito di individuare le priorità.
27. 1995 PECHINO (2)
Pur provenienti da diverse realtà, vissuti ed esperienze,
i temi emersi sono stati:
●
Diritto alla pace e alla non violenza
●
Femminilizzazione della povertà
●
Sottovalutazione e minore partecipazione delle donne
●
alla vita economica
●
Esclusione delle donne dai luoghi di decisione politica ed economica
●
Ruolo delle donne nella famiglia e nella società
●
Salute e riproduzione e diritto di scegliere
●
Politiche di conciliazione tra lavoro e famiglia
●
Si sviluppa il pensiero della differenza per realizzare l'uguaglianza
28. 1995 PECHINO (3)
Vengono proposte 2 PAROLE CHIAVE per affrontare i problemi:
MAINSTREAMINGMAINSTREAMING ed EMPOWERMENTEMPOWERMENT
(seguire la corrente) (conferire potere alle donne)
E vengono individuate 12 aree di intervento quali condizioni per
dare soluzioni alle condizioni di vita delle donne.
Come al Cairo, si sono manifestati dissensi sui temi delle libertà
sessuali e il diritto alle scelte riproduttive.
29. 1995 PECHINO (4)
12 AREE DI CRUCIALE INTERESSE:
1. Donne e povertà
2. Istruzione e formazione
3. Donne e salute
4. La violenza contro le donne
5. Donne e conflitto armato
6. Donne ed economia
30. 1995 PECHINO (5)
12 AREE DI CRUCIALE INTERESSE:
7. Donne e poteri – processi decisionali
8. I meccanismi istituzionali per l'avanzamento delle donne
9. I diritti umani delle donne
10.Le donne ed i media
11.Donne ed ambiente
12.Le bambine
31. Giugno 2000 – PECHINO + 5
New York assemblea generale ONU (1)
Donne 2000 uguaglianza di genere sviluppo e pace per il 21° secolo
Verifica sull'applicazione della piattaforma di Pechino:
●
Superamento della povertà assoluta a livello mondiale
●
Lieve miglioramento economico e maggiore autonomia
●
delle donne nei paesi in via di sviluppo.
●
Permangono forti resistenze da parte di governi, organizzazioni
politiche, sociali ed economiche su:
●
Libertà femminili (dalla sessualità alla procreazione)
●
Intangibilità del corpo delle donne – violenze, mutilazioni
●
Diritti maritali, divorzi, ecc.
●
Accesso ai luoghi del potere politico, istituzionale ed economico
●
Accesso ai luoghi della decisione in politica, nelle istituzioni, in
economia.
32. Giugno 2000 – PECHINO + 5
New York assemblea generale ONU (2)
L'assemblea si conclude riconfermando la piattaforma di Pechino
e raccomanda ai governi di definire programmi specifici su:
1.Diritti libertà individuali
2.Servizi sanitari per prevenire:
a)mortalità infantile
b)mortalità per parto
c)mortalità per cancro
d)mortalità per gravidanze indesiderate
3.Piani straordinari di formazione
4.Accesso al lavoro
5.Accesso al potere
Anche qui si manifestano forti dissensi – stati cattolici, islamici.
33. DOPO NEW YORK
Ogni 4 anni gli stati devono consegnare all'ONU un
rapporto sulla condizione delle donne i cui punti di
riferimento sono lo stato di applicazione di:
a) Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo
b) Carta mondiale dei diritti delle donne (CEDAW)
c) Dichiarazione di Vienna
d) Cairo: popolazione sviluppo
e) Violenza di genere, mutilazioni genitali
f) Pechino: programma d'azione
In questi 13 anni COSA E' CAMBIATO nella condizione delle
donne?
34. Le tante SPERANZE delle donne nel dopoLe tante SPERANZE delle donne nel dopo
Pechino sono state fortementePechino sono state fortemente
RIDIMENSIONATERIDIMENSIONATE
LE CAUSE:
Guerre, conflitti, fondamentalismi
●
Negazione dei diritti e delle libertà personali
●
Aumento della violenza di genere
●
intra ed extra-familiare.
●
Ripristino dell'autorità maschile.
●
Condizioni disumane nei campi profughi.
35. GLOBALIZZAZIONEGLOBALIZZAZIONE
CRISI ECONOMICACRISI ECONOMICA
FINANZIARIZZAZIONE DELL'ECONOMIAFINANZIARIZZAZIONE DELL'ECONOMIA
In questi ultimi anni alla centralità della persona si è
sostituito il pensiero unico della centralità del
mercato e della finanza.
Alle crisi economiche e finanziarie si è risposto e si
sta rispondendo con politiche restrittive.
36. Si è interrotto il processoSi è interrotto il processo
di crescita illimitatadi crescita illimitata
le donne pur restando protagonistele donne pur restando protagoniste
pagano il prezzo maggiore:pagano il prezzo maggiore:
●
Maggiore difficoltà di accesso al lavoro
●
Precarizzazione del lavoro femminile
●
Aumento delle discriminazioni di genere
●
Aumento del differenziale salariale maschi e femmine
●
Drastico taglio dei servizi
●
Riduzione dei servizi sociali e la libertà di scegliere
37. Questo è il dato che ci viene consegnato
dall'ultimo rapporto CEDAW 2013
in cui si certifica
un arretramento delle donne
a livello mondiale.
In questo rapporto,
per quanto rigaurda l'uguaglianza tra i sessi,
L'ITALIA RISULTA AL 71° POSTO.
(nel 2006 eravamo al 77° posto – in 7 anni 5 punti).
I primi 4 in classifica sono i paesi scandinavi.
38. NUOVE
OPPORTUNITA'
Questi dati entrano in contrasto con la costruzione del se'
che le donne hanno elaborato in questi anni:
●
Le donne si formano, investono su se stesse e stanno
dimostrando valore e competenze
●
Con fatica cercano di imporsi con più strategie che spesso
risultano vincenti
●
Pensiamo a tutta la sperimentazione del microcredito attuata
nei paesi in via di sviluppo in cui motrici di quell'economia
sono per il 95% donne
●
L'esperienza dei Paesi Scandinavi in cui nei consigli di
amministrazione la presenza femminile non può essere
inferiore al 40% e la produttività è salita del 30%
39. Se cambiamo il paradigma del concetto di
sviluppo mettendo
AL CENTRO LA PERSONAAL CENTRO LA PERSONA
e i suoi bisogni - non solo materiali ma
soprattutto immateriali, quanto lavoro qualificato
con alte competenze spesso femminili può
essere creato?
Le donne partendo dalle loro esperienze e
bisogni possono essere di nuovo
PROTAGONISTE DI CAMBIAMENTOPROTAGONISTE DI CAMBIAMENTO
40. DONNE NOBEL PER LA PACE (1)
ANNO PREMIATE NAZIONALITA' MOTIVAZIONE
1905
Bertha von
Suttner
Austria-
Ungheria
Presidente onoraria dell'Ufficio internazionale
per la pace.
1931
Jane
Addams
Stati Uniti
Presidente della Lega internazionale delle
donne per la pace e la libertà
1946
Emily
Greene
Balch
Stati Uniti
Presidente onoraria della Lega internazionale
delle donne per la pace e la libertà.
1976
Betty
Williams
Regno Unito Fondatrici del movimento Northern Ireland
Peace Movement (poi rinominato in
Community of Peace People).
1976
Mairead
Corrigan
Regno Unito
41. DONNE NOBEL PER LA PACE (2)
ANNO PREMIATE NAZIONALITA' MOTIVAZIONE
1979
Madre
Teresa di
Calcutta
Albania
Fondatrice delle Missionarie della carità, per la
sua vita dedita alle vittime della povertà.
1991
Aung San
Suu Kyi
Birmania
"per la sua lotta non violenta per la democrazia
e i diritti umani"
1992
Rigoberta
Menchú
Tum
Guatemala
"in riconoscimento del suo lavoro per la giustizia
sociale e la riconciliazione etno-culturale basata
sul rispetto per i diritti dei popoli indigeni"
1993
Vandana
Shiva
India
Premio Nobel alternativo, cioè il Right Livelihood
Award (Premio al corretto sostentamento)
1997
Jody
Williams
Stati Uniti
"per il suo lavoro per il bando e l'eliminazione
delle mine antiuomo"
42. DONNE NOBEL PER LA PACE (3)
ANNO PREMIATE NAZIONALITA' MOTIVAZIONE
2003 Shirin Ebadi Iran
"per il suo impegno per la democrazia e i
diritti umani. Si è concentrata soprattutto
nella lotta per i diritti delle donne dei
bambini e delle bambine"
2004
Wangari
Maathai
Kenya
"per il suo contributo allo sviluppo
sostenibile, alla democrazia e alla pace"
2011
Ellen Johnson
Sirleaf
Liberia
"per la loro lotta non violenta per la sicurezza
delle donne e per i diritti di partecipazione
delle donne in un processo di pace"2011
Leymah
Gbowee
Liberia
2011
Tawakkul
Karman
Yemen