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ASA PFO
ED EMBOLISMO CEREBRALE
Diagnosi di Evento Cerebrale
       Cardioembolico

Presenza di una potenziale fonte embolica
  cardiaca, in assenza di una malattia
  vascolare cerebrale, in un paziente con ictus
  non lacunare.

                 Cerebral Embolism Task Force - 1989
Classification of Stroke by Mechanism with Estimates
      of the Frequency of Various Categories of
                     Abnormalities




Approximately 30% of ischemic strokes are cryptogenic
Stroke cardioembolico
• Cause probabili:
  –   Trombosi atriale sinistra (TEE)
  –   Trombosi ventricolare sinistra (TTE)
  –   Vegetazioni >10 mm (TEE)
  –   Mixoma (TTE / TEE)
Stroke cardioembolico
• Cause possibili (qualsiasi età):
   –   Ingrandimento atriale sinistro (TTE)
   –   Fistole arterovenose polmonari (TEE)
   –   Protesi mitraliche o aortiche (TEE/TTE)
   –   Valvulopatie mitraliche (stenosi) (TEE)
   –   Vegetazioni < 10 mm (TEE/TTE)
   –   Fibroelastoma (TTE/TEE)
   –   Strands valvolari (TEE)
   –   Prolasso mitralico (TTE)
   –   Cardiomiopatia dilatativa (TTE)
Stroke cardioembolico
• Cause possibili (anziani):
  – Aneurisma ventricolare sinistro (> 50 yr)
    (TTE)
  – Calcificazione anulus mitralico (>55 yr) (TTE)
  – Ateroma aortico (>60 yr) (TEE)
Stroke cardioembolico
• Cause possibili (giovanili):
  – Forame ovale pervio (<55 yr) (TEE)
  – Aneurisma setto interatriale (<55 yr)
    (TEE/TTE)
  – Difetti setto interatriale (<40 yr) (TEE / TTE)
Stroke Giovanile: realtà
        italiana
        Rischio ICTUS
        GIOVANILE
           (<50 aa)
         6/100000
          all’anno
         (o,oo6%)
• Il Forame Ovale Pervio è una soluzione di
  continuo del setto interatriale che consente un
  libero shunt pre-tricuspidalico, la cui entità e
  direzione    dipendono     da     caratteristiche
  anatomiche locali e dall’istantaneo rapporto
  pressorio e di “compliance” tra circolo
  sistemico e polmonare
Forame Ovale Pervio (FOP)
• Valvola unidirezionale che permette il
  passaggio di sangue dall’atrio destro
  all’atrio sinistro.
• Causato dalla non fusione, nel postparto,
  del septum secundum al septum primum.
PFO
FORAME OVALE PERVIO
• Il Forame Ovale Pervio è rilevabile fino al
  30-40% della popolazione adulta, sebbene sia
  fonte di sintomi solo in una minima percentuale
  di casi
• Manifestazioni cliniche:
  - TIA/Ictus Cerebrale
   - Emicrania
  - Sindrome ortodeoxia-platipnea
• Fino al 20% dei pazienti con emicrania
  ricorrente idiopatica è rilevabile un FOP
• Rapporto patogenetico:
  - shunt dx-sx di amine vaso-attive non
  neutralizzate dal letto vascolo-polmonare
  - tromboembolia piastrinica con rilascio di
  fattori vaso-attivi
  - ???
Prevalenza FOP
•   Autoptica                        26%
•   Ictus ischemico criptogenetico   31%
•   Ictus ischemico età < 55 yr
    – criptogenetico                 46%
    – Altra causa                    11%
• Ictus ischemico età >55 yr
    – criptogenetico                 21%
    – Altra causa                    15%
FOP ed Ictus (Meccanismo)
• Embolia paradossa:
  – Trombo in atrio dx
  – Permeabilità del setto interatriale
  – Embolizzazione sistemica
Trombo indovato in PFO
FOP ed Ictus (Indizi)
• Maggiore prevalenza di FOP

• Maggiore incidenza di TVP
Quantification of PFO

                 A, No shunt (<3
                    microbubbles).
                 B, Small shunt (3-9
                    microbubbles).
                 C, Moderate shunt
                    (small “smoke”
                    corresponding to
                    10-30
                    microbubbles).
                 D, Large shunt (>30
                    microbubbles).
FOP ad alto rischio

•   Dimensioni maggiori
•   Maggiori shunts Dx>Sin
•   Valvola di Eustachio
Valvola di Eustachio
ASA
                        • L’aneurisma del setto
                          interatriale (ASA) è una
                          deformità localizzata
                          “sacciforme”,
                          generalmente a livello
                          della fossa ovale, che
                          sporge nell’atrio destro
                          o sinistro o in entrambi.

•Porzione ridondante ed altamente mobile del
setto interatriale.
ETE ed ASA

      •Deve avere
      una base di
      almeno 15mm
      ed una
      escursione di
      almeno 11mm.
Classification of Atrial Septal Aneurysm
Prevalenza dell’ ASA
• La prevalenza di ASA riportata negli studi
  TTE varia tra 0.08% e 1.2%.
• Gli studi con TEE riferiscono una prevalenza
  tra il 2% e il 10%.
• Nella popolazione pediatrica la prevalenza
  riportata con TTE è 0,9% - 1,7% nei bambini,
  4.9% nei neonati.
ASA ed ICTUS
• Ruolo primario:
  – Riscontro più frequente (TEE 15% vs 4%)
• Ruolo secondario:
  – Spesso associato a:
     • Difetti del setto interatriale
     • Forame ovale pervio
POSSIBILI MECCANISMI
       TROMBOEMBOLICI
• TROMBOSI VENOSA PERIFERICA CON
 EMBOLIZZAZIONE ATTRAVERSO IL FO
• FORMAZIONE DI TROMBI IN SITU A
 LIVELLO DEL PFO E/O DELL’ASA
• PARTICOLARE PROPENSIONE AD
 ARITMIE ATRIALI,IN PARTICOLARE FA
 CON TROMBOSI ATRIALE SX ED EMBOL.
Livello di Evidenza
• Il livello di evidenza nell' affermare una relazione di causa
  tra le fonti cardioemboliche minori ed evento ischemico
  cerebrale è relativamente basso.
• La maggior parte dei dati finora pubblicati derivano da
  trials non randomizzati, spesso su pazienti non
  consecutivi, confrontati con dati storici o con popolazioni
  di controllo
• Non esistono studi prospettici sufficientemente ampi per
  dimostrare in modo definitivo il rapporto di causa - effetto
• In taluni casi non è chiaro nemmeno il meccanismo
  patogenetico.
• Marco R. Di Tullio, Ralph L. Sacco,
  Robert R. Sciacca, Zhezhen Jin, and
  Shunichi Homma
  – Patent Foramen Ovale and the Risk of
    Ischemic Stroke in a Multiethnic Population
    J Am Coll Cardiol 49: 797-802.
    Febbraio 2007
SCELTE TERAPEUTICHE
• ANTIAGGREGANTI
• ANTICOAGULANTI
• CHIUSURA CHIRURGICA
• CHIUSURA CON STRUMENTI AD HOC
 PERCUTANEI
Associazione PFO ASA
                                        Pazienti con associazione
                                          PFO e ASA colpiti da
                                          ictus cerebrale
                                          costituiscono un
                                          sottogruppo ad elevato
                                          rischio di recidive in cui
                                          debbono essere
                                          considerate strategie
                                          preventive alternative
                                          all’aspirina.
Mas Jean-Louis N Engl J Med 2001;345:1740-1746
Recidive di stroke in pazienti con
               PFO
Autore          Pazienti   Terapia            Stroke          TIA

Mas1995         132        ASA o ACO          1,2%            3,4%
                                              4,4%(con ASI)
Bogousslavsky   140        ASA o ACO          1,9%
1996
Hung            63         Transcath device                   3,2%
2000                                                          (stroke + TIA)
Windecker       80         Transcath device 0%                2,5%
2000
Dearani         91         Surgical closure   0%              4,4%
1999
Rischio di ricorrenza annuale di Stroke
                in presenza di PFO (in trattamento medico)
                                             n. pazienti       Stroke        TIA

Lausanne Study (Neurology 1996)                  140 pt            1,9%      1,9%

Mas (N Engl J Med 2001)                          267pt
                                                 (solo PFO)          0,6%    0,7%
                                                 (PFO+ASA)           3,8%    1,3%

Homma (Circulation 2002)                         203 pt              6.5%    10,2%

Berne Group (J Neurosurg Psych 2002)              159 pt
                                       (pz. con 1 evento)   1,8%     3,7%
                                       (pz. con + eventi)   3,6%      6,3%
Homma (PICSS, JACC 2003)                         44 pt             8%
                                                 (PFO+ ASA)
Rischio di Ricorrenza annuale di Stroke


         dopo Occlusione Percutanea
                                  n. pazienti   stroke   TIA

Studi precedenti                           92            0%
   2.0%

Wahl (J Interv Cardiol 2001)      132            0%      2.0%
Carminati (Ital Heart J 2001)     35             0%      0%
Beiztke (J interv Cardiol 2001)   162            0%      1,6%
Bruch (Circulation 2002)          66             0%      0%
Braun (JACC 2002)                 276            0%      1.7%
Martin (Circulation 2002)                 110            0.5%
   0.9%
Onorato (J Interv Cardiol 2003)    256           0%      n.r.
• In pazienti giovani (<55 anni) con
  TIA/Ictus Cerebrale criptogenetico e FOP
  il    rischio  di     ricorrenza     della
  sintomatologia cerebrale è del 3.4-11%
  per anno
• Il trattamento farmacologico       (ASA,
  warfarin) non protegge completamente
  dalle recidive
“In patients aged <55 years,
PFO and ASA are associated
with ischemic stroke, and
some causality can be
inferred if no other causes
are identified”                “closure is reasonable in
                               patients who have had an
                               ischemic event that is
                               cryptogenic (particularly in
                               young patients)”
CONCLUSIONI
                  Indicazioni alla chiusura del PFO


 Prevenzione primaria            NO
  dell’ictus giovanile          ALLO STATO ATTUALE
    criptogenetico


                                             SI!
Prevenzione secondaria          soprattutto se sono
  dell’ictus giovanile                  presenti
                              gli indicatori di Alto
    criptogenetico
                            • AssociazioneRischio
                                          con ASA o rete di Chiari
                            •   Entità dello Shunt (>20 microbolle)
                            •   Dimensioni del Difetto (>4 mm)
                            •   >1 evento al momento della diagnosi
Metodica
•   Profilassi antibiotica – Eparinizzazione
•   Assistenza anestesiologica – sedazione profonda
•   Cannulazione percutanea vena fem. Dx
•   Posizionamento TEE (se possibile Eco I.C.)
•   Posizionamento guida angiografica in AS e quindi in
    VP
•   Avanzamento in AS di catetere tipo Mullins (8-12 F)
•   Rilascio del doppio disco Amplatzer (prima in AS poi
    in AD)
•   Controllo del corretto posizionamento e rilascio del
    device
•   Ricerca di eventuale shunt residuo
Starflex           Amplatzer




           Helex
Chiusura del PFO
Problematiche presenti                              Possibili soluzioni

     Non evidence                                Protocollo                  Cardiologo-Neurologo
        based                                  multidisciplinare

           Non
                                              Centri di Riferimento            Carichi di
          priva
                                          collaborazione interdisciplinare     lavoro ottimali
         di rischi
                                                                               Curva di
   - Perforazione AS con guida                                                 apprendimento
   - Embolizzazione del device (0-2%) -                                        protetta
   Embolizzazione aria (ST↑)
   - Aritmie (f.a.)



                                               Nuove Codifiche,              Amministratori locali
          Costosa
                                                                             Regione
                                               delibere regionali
Conclusioni
• Il trattamento percutaneo del Forame Ovale Pervio
  costituisce una opzione terapeutica efficace e sicura,
  ponendosi come valida alternativa alle terapie
  attualmente disponibili (farmacologica/chirurgica)
• E’ necessario, però, un follow-up di maggiore durata
  per validare la sicurezza di questa metodica e la sua
  efficacia a lungo termine nel prevenire le complicanze
  croniche dello shunt dx-sx
ASA + PFO E SHUNT
  PARADOSSO
ASA + PFO E SHUNT
  PARADOSSO
ASA + PFO E SHUNT
  PARADOSSO
ASA + PFO E SHUNT
  PARADOSSO
ASA + PFO E SHUNT
  PARADOSSO
ASA + PFO E SHUNT
  PARADOSSO
ASA + PFO E SHUNT
  PARADOSSO
Linee guida terapeutiche per la
            prevenzione delle recidive
                                      E venti cerebrovascolari cardioembolici:
                                          – Si raccomanda l’anticoagulazione orale a
                                            lungo termine (target INR of 2.5; range,
                                            2.0 to 3.0) per la prevenzione delle
                                            recidive in pazienti con fibrillazione orale
                                            colpiti da un recente incidente
                                            cerebrovascolare stroke o TIA (grade 1A).
                                          – L’anticoagulazione orale è utile anche
                                            nella prevenzione di recidive di stroke in
                                            pazienti con fonti cardioemboliche
                                            maggiori (ad alto rischio).
                                          – Non esistono sufficienti dati da trials
                                            clinici che confortino raccomandazioni
                                            specifiche per le fonti cardioemboliche
                                            minori ( a basso rischio). In generale si
                                            raccomanda una terapia antiaggregante
                                            orale (grade2C).
Sixth ACCP Consensus Conference on Antithrombotic Therapy
C HE S T 2 0 0 1 ; 1 1 9 :3 0 0 S – 3 2 0 S
Patologie Cardiache Potenzialmente
               Embolizzanti
MAGGIORI                      MINORI
Fibrillazione atriale        Pervietà del forame ovale
Stenosi mitralica            aneurisma del SIA
Protesi valvolare            Placche ateromasiche dell'arco
                               aortico
Infarto miocardico recente
                             Stenosi aortica calcifica
Cardiomiopatia dilatativa
                             Calcificazioni dell'anulus
Endocardite infettiva
                               mitralico
Myxoma in atrio sn           Effetto contrasto spontaneo
patologie cardiache potenzialmente
                      embolizzanti
MAGGIORI                      MINORI
Fibrillazione atriale        pervietà del forame ovale
stenosi mitralica            aneurisma del SIA
protesi valvolari            placche ateromasiche dell'arco
                               aortico
infarto miocardico recente
                             stenosi aortica calcifica
cardiomiopatia dilatativa
                             calcificazioni dell'anulus
endocardite infettiva
                               mitralico
mixoma in atrio sn           effetto di contrasto spontaneo
Indications for Echocardiography in Patients With
      Neurological Events or Other Vascular Occlusive
                          Events
1. Patients of any age with abrupt          5. Patients with suspicion of embolic
    occlusion of a major peripheral or          disease and with cerebrovascular
    visceral artery.                            disease of questionable significance.
                                      I                                            IIa
2. Younger patients (typically <45          6. Patients with a neurological event and
    years) with cerebrovascular events.         intrinsic cerebrovascular disease of a
                                     I          nature sufficient to cause the clinical
                                                event.
3. Older patients (typically >45 years)
    with neurological events without                                               IIb
    evidence of cerebrovascular disease
                                            7. Patients for whom the results of
    or other obvious cause.
                                                echocardiography will not impact a
                                        I
                                                decision to institute anticoagulant
4. Patients for whom a clinical                 therapy or otherwise alter the
    therapeutic decision                        approach to diagnosis or treatment
    (anticoagulation, etc) will depend on
                                                                                   III
    the results of echocardiography.
                                       I
L‘Ecocardiografia nella Diagnosi di
      Fonti Cardioemboliche

Diagnosi con ETT               Diagnosi con ETE
– stenosi mitralica           – pervietà del forame ovale
– trombo ventricolare sin
                              – placche ateromasiche
– vegetazioni                   dell'arco aortico
– prolasso mitralico
                              – effetto di contrasto
– myxoma atriale in atrio       spontaneo
  sn
– stenosi aortica calcifica   – vegetazioni

– aneurisma del SIA
Patologie cardiache potenzialmente
               embolizzanti
MAGGIORI                      MINORI
Fibrillazione atriale        pervietà del forame ovale
stenosi mitralica            aneurisma del SIA
protesi valvolari            placche ateromasiche dell'arco
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                             calcificazioni dell'anulus
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                               mitralico
mixoma in atrio sn           effetto di contrasto spontaneo
patologie cardiache potenzialmente
                      embolizzanti
MAGGIORI                      MINORI
Fibrillazione atriale        pervietà del forame ovale
stenosi mitralica            aneurisma del setto interatriale
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cardiomiopatia dilatativa
                             calcificazioni dell'anulus
endocardite infettiva
                               mitralico
mixoma in atrio sn           effetto di contrasto spontaneo
ASA E PERFORAZIONI
• TIPO A (ASA + PFO)
• TIPO B (ASA + 1 DIA)
• TIPO C (ASA + 2 PERFORZIONI)
• TIPO D (ASA + MULTIPLE PERFORAZIONI)
Confronto Amplatzer device vs Chirurgia
•   Efficacia: 97.5 vs 100% (p< 0.006)
•   Complicanze maggiori: 1.6% vs 5.4% (p= 0.03)
•   Complicanze minori: 6.1% vs 18.8% (p= 0.001)
•   Reintervento: 1.1% vs 0% (p= 0.078)
•   Degenza: 1.0+0.3 gg vs 3.4+1.2 gg (p< 0.001)
•   Costo globale: =/> chirurgia
•   Mortalità: 0% vs 0%
(Du et al., J Am Coll Cardiol 2002; Huges et al., Heart 2002)
Chiusura di DIA OS:
        Amplatzer Septal Occluder device
•   Efficacia: 95.7-100%
•   Complicanze: 0-5%
•   Mortalità: 0%
•   Shunt residuo a lungo termine: 0-3.6%
Starflex           Amplatzer




           Helex
Tecnica di chiusura percutanea
• Approccio venoso anterogrado
• “Sizing” del DIA con catetere a pallone
  (“stretch diameter” TEE-guidato)
• Scelta del “device” in funzione della
  morfologia e delle dimensioni del difetto
Trattamento Percutaneo
• Gli obiettivi del trattamento percutaneo sono:
  - eliminare lo shunt dx-sx
  - irrigidire e rettilineizzare il setto interatriale
• Tipi di protesi (non autocentranti):
  - Amplatzer PFO device
  - PFO Star
  - Cardioseal device
  - Helex device
Conclusioni (2)
• Il trattamento percutaneo costituisce una opzione
  terapeutica efficace, versatile e sicura in molte
  varianti anatomiche di Difetto Interatriale OS
• La conoscenza anatomico-ecocardiografica (TEE 2D/
  3D) del singolo paziente costituisce un requisito
  fondamentale per la scelta del tipo di device
FOP ed Ictus (Cautela)
• Embolia paradossa:
  – Pressioni atriali dx > delle sinistre
     • cronicamente o transitoriamente
• Trombo in atrio dx (sistema venoso)
  – Dimensioni
     • Microbolle (5-15micron)
     • Trombo Killer (1mm)
• Patent Foramen Ovale and the Risk of
          Ischemic Stroke in a Multiethnic
 R. Di Tullio, Ralph L. Sacco, Robert R. Sciacca, Zhezhen Jin, and Shunichi
          Population
nt Foramen Ovale and the Risk of Ischemic Stroke in a Multiethnic Pop
        • Marco R. Di
 Coll Cardiol 49: 797-802. Tullio, MD*,1,*, Ralph L.
          Sacco, MD , , Robert R. Sciacca, EngScD*,
          Zhezhen Jin, PhD and Shunichi Homma,
          MD, FACC*,2
• Marco R. Di Tullio, Ralph L. Sacco,
  Robert R. Sciacca, Zhezhen Jin, and
  Shunichi Homma
  – Patent Foramen Ovale and the Risk of
    Ischemic Stroke in a Multiethnic Population
    J Am Coll Cardiol 49: 797-802.
    Febbraio 2007
CONCLUSIONI
TRATTAMENTO AGGRESSIVO
• PAZ. GIOVANI CON STROKE
 CRIPTOGENETICO E ASA + PFO
• PAZ. CON CONTROINDICAZIONE ALLA
 TERAPIA MEDICA
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Pfo dalla diagnosi alla terapia ppt

  • 2. Diagnosi di Evento Cerebrale Cardioembolico Presenza di una potenziale fonte embolica cardiaca, in assenza di una malattia vascolare cerebrale, in un paziente con ictus non lacunare. Cerebral Embolism Task Force - 1989
  • 3. Classification of Stroke by Mechanism with Estimates of the Frequency of Various Categories of Abnormalities Approximately 30% of ischemic strokes are cryptogenic
  • 4. Stroke cardioembolico • Cause probabili: – Trombosi atriale sinistra (TEE) – Trombosi ventricolare sinistra (TTE) – Vegetazioni >10 mm (TEE) – Mixoma (TTE / TEE)
  • 5. Stroke cardioembolico • Cause possibili (qualsiasi età): – Ingrandimento atriale sinistro (TTE) – Fistole arterovenose polmonari (TEE) – Protesi mitraliche o aortiche (TEE/TTE) – Valvulopatie mitraliche (stenosi) (TEE) – Vegetazioni < 10 mm (TEE/TTE) – Fibroelastoma (TTE/TEE) – Strands valvolari (TEE) – Prolasso mitralico (TTE) – Cardiomiopatia dilatativa (TTE)
  • 6. Stroke cardioembolico • Cause possibili (anziani): – Aneurisma ventricolare sinistro (> 50 yr) (TTE) – Calcificazione anulus mitralico (>55 yr) (TTE) – Ateroma aortico (>60 yr) (TEE)
  • 7. Stroke cardioembolico • Cause possibili (giovanili): – Forame ovale pervio (<55 yr) (TEE) – Aneurisma setto interatriale (<55 yr) (TEE/TTE) – Difetti setto interatriale (<40 yr) (TEE / TTE)
  • 8. Stroke Giovanile: realtà italiana Rischio ICTUS GIOVANILE (<50 aa) 6/100000 all’anno (o,oo6%)
  • 9. • Il Forame Ovale Pervio è una soluzione di continuo del setto interatriale che consente un libero shunt pre-tricuspidalico, la cui entità e direzione dipendono da caratteristiche anatomiche locali e dall’istantaneo rapporto pressorio e di “compliance” tra circolo sistemico e polmonare
  • 10. Forame Ovale Pervio (FOP) • Valvola unidirezionale che permette il passaggio di sangue dall’atrio destro all’atrio sinistro. • Causato dalla non fusione, nel postparto, del septum secundum al septum primum.
  • 11. PFO
  • 12. FORAME OVALE PERVIO • Il Forame Ovale Pervio è rilevabile fino al 30-40% della popolazione adulta, sebbene sia fonte di sintomi solo in una minima percentuale di casi • Manifestazioni cliniche: - TIA/Ictus Cerebrale - Emicrania - Sindrome ortodeoxia-platipnea
  • 13. • Fino al 20% dei pazienti con emicrania ricorrente idiopatica è rilevabile un FOP • Rapporto patogenetico: - shunt dx-sx di amine vaso-attive non neutralizzate dal letto vascolo-polmonare - tromboembolia piastrinica con rilascio di fattori vaso-attivi - ???
  • 14. Prevalenza FOP • Autoptica 26% • Ictus ischemico criptogenetico 31% • Ictus ischemico età < 55 yr – criptogenetico 46% – Altra causa 11% • Ictus ischemico età >55 yr – criptogenetico 21% – Altra causa 15%
  • 15. FOP ed Ictus (Meccanismo) • Embolia paradossa: – Trombo in atrio dx – Permeabilità del setto interatriale – Embolizzazione sistemica
  • 17. FOP ed Ictus (Indizi) • Maggiore prevalenza di FOP • Maggiore incidenza di TVP
  • 18. Quantification of PFO A, No shunt (<3 microbubbles). B, Small shunt (3-9 microbubbles). C, Moderate shunt (small “smoke” corresponding to 10-30 microbubbles). D, Large shunt (>30 microbubbles).
  • 19. FOP ad alto rischio • Dimensioni maggiori • Maggiori shunts Dx>Sin • Valvola di Eustachio
  • 21. ASA • L’aneurisma del setto interatriale (ASA) è una deformità localizzata “sacciforme”, generalmente a livello della fossa ovale, che sporge nell’atrio destro o sinistro o in entrambi. •Porzione ridondante ed altamente mobile del setto interatriale.
  • 22. ETE ed ASA •Deve avere una base di almeno 15mm ed una escursione di almeno 11mm.
  • 23. Classification of Atrial Septal Aneurysm
  • 24. Prevalenza dell’ ASA • La prevalenza di ASA riportata negli studi TTE varia tra 0.08% e 1.2%. • Gli studi con TEE riferiscono una prevalenza tra il 2% e il 10%. • Nella popolazione pediatrica la prevalenza riportata con TTE è 0,9% - 1,7% nei bambini, 4.9% nei neonati.
  • 25. ASA ed ICTUS • Ruolo primario: – Riscontro più frequente (TEE 15% vs 4%) • Ruolo secondario: – Spesso associato a: • Difetti del setto interatriale • Forame ovale pervio
  • 26. POSSIBILI MECCANISMI TROMBOEMBOLICI • TROMBOSI VENOSA PERIFERICA CON EMBOLIZZAZIONE ATTRAVERSO IL FO • FORMAZIONE DI TROMBI IN SITU A LIVELLO DEL PFO E/O DELL’ASA • PARTICOLARE PROPENSIONE AD ARITMIE ATRIALI,IN PARTICOLARE FA CON TROMBOSI ATRIALE SX ED EMBOL.
  • 27. Livello di Evidenza • Il livello di evidenza nell' affermare una relazione di causa tra le fonti cardioemboliche minori ed evento ischemico cerebrale è relativamente basso. • La maggior parte dei dati finora pubblicati derivano da trials non randomizzati, spesso su pazienti non consecutivi, confrontati con dati storici o con popolazioni di controllo • Non esistono studi prospettici sufficientemente ampi per dimostrare in modo definitivo il rapporto di causa - effetto • In taluni casi non è chiaro nemmeno il meccanismo patogenetico.
  • 28. • Marco R. Di Tullio, Ralph L. Sacco, Robert R. Sciacca, Zhezhen Jin, and Shunichi Homma – Patent Foramen Ovale and the Risk of Ischemic Stroke in a Multiethnic Population J Am Coll Cardiol 49: 797-802. Febbraio 2007
  • 29. SCELTE TERAPEUTICHE • ANTIAGGREGANTI • ANTICOAGULANTI • CHIUSURA CHIRURGICA • CHIUSURA CON STRUMENTI AD HOC PERCUTANEI
  • 30. Associazione PFO ASA Pazienti con associazione PFO e ASA colpiti da ictus cerebrale costituiscono un sottogruppo ad elevato rischio di recidive in cui debbono essere considerate strategie preventive alternative all’aspirina. Mas Jean-Louis N Engl J Med 2001;345:1740-1746
  • 31. Recidive di stroke in pazienti con PFO Autore Pazienti Terapia Stroke TIA Mas1995 132 ASA o ACO 1,2% 3,4% 4,4%(con ASI) Bogousslavsky 140 ASA o ACO 1,9% 1996 Hung 63 Transcath device 3,2% 2000 (stroke + TIA) Windecker 80 Transcath device 0% 2,5% 2000 Dearani 91 Surgical closure 0% 4,4% 1999
  • 32. Rischio di ricorrenza annuale di Stroke in presenza di PFO (in trattamento medico) n. pazienti Stroke TIA Lausanne Study (Neurology 1996) 140 pt 1,9% 1,9% Mas (N Engl J Med 2001) 267pt (solo PFO) 0,6% 0,7% (PFO+ASA) 3,8% 1,3% Homma (Circulation 2002) 203 pt 6.5% 10,2% Berne Group (J Neurosurg Psych 2002) 159 pt (pz. con 1 evento) 1,8% 3,7% (pz. con + eventi) 3,6% 6,3% Homma (PICSS, JACC 2003) 44 pt 8% (PFO+ ASA)
  • 33. Rischio di Ricorrenza annuale di Stroke dopo Occlusione Percutanea n. pazienti stroke TIA Studi precedenti 92 0% 2.0% Wahl (J Interv Cardiol 2001) 132 0% 2.0% Carminati (Ital Heart J 2001) 35 0% 0% Beiztke (J interv Cardiol 2001) 162 0% 1,6% Bruch (Circulation 2002) 66 0% 0% Braun (JACC 2002) 276 0% 1.7% Martin (Circulation 2002) 110 0.5% 0.9% Onorato (J Interv Cardiol 2003) 256 0% n.r.
  • 34. • In pazienti giovani (<55 anni) con TIA/Ictus Cerebrale criptogenetico e FOP il rischio di ricorrenza della sintomatologia cerebrale è del 3.4-11% per anno • Il trattamento farmacologico (ASA, warfarin) non protegge completamente dalle recidive
  • 35. “In patients aged <55 years, PFO and ASA are associated with ischemic stroke, and some causality can be inferred if no other causes are identified” “closure is reasonable in patients who have had an ischemic event that is cryptogenic (particularly in young patients)”
  • 36. CONCLUSIONI Indicazioni alla chiusura del PFO Prevenzione primaria NO dell’ictus giovanile ALLO STATO ATTUALE criptogenetico SI! Prevenzione secondaria soprattutto se sono dell’ictus giovanile presenti gli indicatori di Alto criptogenetico • AssociazioneRischio con ASA o rete di Chiari • Entità dello Shunt (>20 microbolle) • Dimensioni del Difetto (>4 mm) • >1 evento al momento della diagnosi
  • 37. Metodica • Profilassi antibiotica – Eparinizzazione • Assistenza anestesiologica – sedazione profonda • Cannulazione percutanea vena fem. Dx • Posizionamento TEE (se possibile Eco I.C.) • Posizionamento guida angiografica in AS e quindi in VP • Avanzamento in AS di catetere tipo Mullins (8-12 F) • Rilascio del doppio disco Amplatzer (prima in AS poi in AD) • Controllo del corretto posizionamento e rilascio del device • Ricerca di eventuale shunt residuo
  • 38. Starflex Amplatzer Helex
  • 39. Chiusura del PFO Problematiche presenti Possibili soluzioni Non evidence Protocollo Cardiologo-Neurologo based multidisciplinare Non Centri di Riferimento Carichi di priva collaborazione interdisciplinare lavoro ottimali di rischi Curva di - Perforazione AS con guida apprendimento - Embolizzazione del device (0-2%) - protetta Embolizzazione aria (ST↑) - Aritmie (f.a.) Nuove Codifiche, Amministratori locali Costosa Regione delibere regionali
  • 40. Conclusioni • Il trattamento percutaneo del Forame Ovale Pervio costituisce una opzione terapeutica efficace e sicura, ponendosi come valida alternativa alle terapie attualmente disponibili (farmacologica/chirurgica) • E’ necessario, però, un follow-up di maggiore durata per validare la sicurezza di questa metodica e la sua efficacia a lungo termine nel prevenire le complicanze croniche dello shunt dx-sx
  • 41. ASA + PFO E SHUNT PARADOSSO
  • 42. ASA + PFO E SHUNT PARADOSSO
  • 43. ASA + PFO E SHUNT PARADOSSO
  • 44. ASA + PFO E SHUNT PARADOSSO
  • 45. ASA + PFO E SHUNT PARADOSSO
  • 46. ASA + PFO E SHUNT PARADOSSO
  • 47. ASA + PFO E SHUNT PARADOSSO
  • 48. Linee guida terapeutiche per la prevenzione delle recidive E venti cerebrovascolari cardioembolici: – Si raccomanda l’anticoagulazione orale a lungo termine (target INR of 2.5; range, 2.0 to 3.0) per la prevenzione delle recidive in pazienti con fibrillazione orale colpiti da un recente incidente cerebrovascolare stroke o TIA (grade 1A). – L’anticoagulazione orale è utile anche nella prevenzione di recidive di stroke in pazienti con fonti cardioemboliche maggiori (ad alto rischio). – Non esistono sufficienti dati da trials clinici che confortino raccomandazioni specifiche per le fonti cardioemboliche minori ( a basso rischio). In generale si raccomanda una terapia antiaggregante orale (grade2C). Sixth ACCP Consensus Conference on Antithrombotic Therapy C HE S T 2 0 0 1 ; 1 1 9 :3 0 0 S – 3 2 0 S
  • 49. Patologie Cardiache Potenzialmente Embolizzanti MAGGIORI MINORI Fibrillazione atriale Pervietà del forame ovale Stenosi mitralica aneurisma del SIA Protesi valvolare Placche ateromasiche dell'arco aortico Infarto miocardico recente Stenosi aortica calcifica Cardiomiopatia dilatativa Calcificazioni dell'anulus Endocardite infettiva mitralico Myxoma in atrio sn Effetto contrasto spontaneo
  • 50. patologie cardiache potenzialmente embolizzanti MAGGIORI MINORI Fibrillazione atriale pervietà del forame ovale stenosi mitralica aneurisma del SIA protesi valvolari placche ateromasiche dell'arco aortico infarto miocardico recente stenosi aortica calcifica cardiomiopatia dilatativa calcificazioni dell'anulus endocardite infettiva mitralico mixoma in atrio sn effetto di contrasto spontaneo
  • 51. Indications for Echocardiography in Patients With Neurological Events or Other Vascular Occlusive Events 1. Patients of any age with abrupt 5. Patients with suspicion of embolic occlusion of a major peripheral or disease and with cerebrovascular visceral artery. disease of questionable significance. I IIa 2. Younger patients (typically <45 6. Patients with a neurological event and years) with cerebrovascular events. intrinsic cerebrovascular disease of a I nature sufficient to cause the clinical event. 3. Older patients (typically >45 years) with neurological events without IIb evidence of cerebrovascular disease 7. Patients for whom the results of or other obvious cause. echocardiography will not impact a I decision to institute anticoagulant 4. Patients for whom a clinical therapy or otherwise alter the therapeutic decision approach to diagnosis or treatment (anticoagulation, etc) will depend on III the results of echocardiography. I
  • 52. L‘Ecocardiografia nella Diagnosi di Fonti Cardioemboliche Diagnosi con ETT Diagnosi con ETE – stenosi mitralica – pervietà del forame ovale – trombo ventricolare sin – placche ateromasiche – vegetazioni dell'arco aortico – prolasso mitralico – effetto di contrasto – myxoma atriale in atrio spontaneo sn – stenosi aortica calcifica – vegetazioni – aneurisma del SIA
  • 53. Patologie cardiache potenzialmente embolizzanti MAGGIORI MINORI Fibrillazione atriale pervietà del forame ovale stenosi mitralica aneurisma del SIA protesi valvolari placche ateromasiche dell'arco aortico infarto miocardico recente stenosi aortica calcifica cardiomiopatia dilatativa calcificazioni dell'anulus endocardite infettiva mitralico mixoma in atrio sn effetto di contrasto spontaneo
  • 54. patologie cardiache potenzialmente embolizzanti MAGGIORI MINORI Fibrillazione atriale pervietà del forame ovale stenosi mitralica aneurisma del setto interatriale protesi valvolari placche ateromasiche dell'arco aortico infarto miocardico recente stenosi aortica calcifica cardiomiopatia dilatativa calcificazioni dell'anulus endocardite infettiva mitralico mixoma in atrio sn effetto di contrasto spontaneo
  • 55. ASA E PERFORAZIONI • TIPO A (ASA + PFO) • TIPO B (ASA + 1 DIA) • TIPO C (ASA + 2 PERFORZIONI) • TIPO D (ASA + MULTIPLE PERFORAZIONI)
  • 56. Confronto Amplatzer device vs Chirurgia • Efficacia: 97.5 vs 100% (p< 0.006) • Complicanze maggiori: 1.6% vs 5.4% (p= 0.03) • Complicanze minori: 6.1% vs 18.8% (p= 0.001) • Reintervento: 1.1% vs 0% (p= 0.078) • Degenza: 1.0+0.3 gg vs 3.4+1.2 gg (p< 0.001) • Costo globale: =/> chirurgia • Mortalità: 0% vs 0% (Du et al., J Am Coll Cardiol 2002; Huges et al., Heart 2002)
  • 57. Chiusura di DIA OS: Amplatzer Septal Occluder device • Efficacia: 95.7-100% • Complicanze: 0-5% • Mortalità: 0% • Shunt residuo a lungo termine: 0-3.6%
  • 58. Starflex Amplatzer Helex
  • 59. Tecnica di chiusura percutanea • Approccio venoso anterogrado • “Sizing” del DIA con catetere a pallone (“stretch diameter” TEE-guidato) • Scelta del “device” in funzione della morfologia e delle dimensioni del difetto
  • 60. Trattamento Percutaneo • Gli obiettivi del trattamento percutaneo sono: - eliminare lo shunt dx-sx - irrigidire e rettilineizzare il setto interatriale • Tipi di protesi (non autocentranti): - Amplatzer PFO device - PFO Star - Cardioseal device - Helex device
  • 61. Conclusioni (2) • Il trattamento percutaneo costituisce una opzione terapeutica efficace, versatile e sicura in molte varianti anatomiche di Difetto Interatriale OS • La conoscenza anatomico-ecocardiografica (TEE 2D/ 3D) del singolo paziente costituisce un requisito fondamentale per la scelta del tipo di device
  • 62. FOP ed Ictus (Cautela) • Embolia paradossa: – Pressioni atriali dx > delle sinistre • cronicamente o transitoriamente • Trombo in atrio dx (sistema venoso) – Dimensioni • Microbolle (5-15micron) • Trombo Killer (1mm)
  • 63. • Patent Foramen Ovale and the Risk of Ischemic Stroke in a Multiethnic R. Di Tullio, Ralph L. Sacco, Robert R. Sciacca, Zhezhen Jin, and Shunichi Population nt Foramen Ovale and the Risk of Ischemic Stroke in a Multiethnic Pop • Marco R. Di Coll Cardiol 49: 797-802. Tullio, MD*,1,*, Ralph L. Sacco, MD , , Robert R. Sciacca, EngScD*, Zhezhen Jin, PhD and Shunichi Homma, MD, FACC*,2
  • 64. • Marco R. Di Tullio, Ralph L. Sacco, Robert R. Sciacca, Zhezhen Jin, and Shunichi Homma – Patent Foramen Ovale and the Risk of Ischemic Stroke in a Multiethnic Population J Am Coll Cardiol 49: 797-802. Febbraio 2007
  • 65. CONCLUSIONI TRATTAMENTO AGGRESSIVO • PAZ. GIOVANI CON STROKE CRIPTOGENETICO E ASA + PFO • PAZ. CON CONTROINDICAZIONE ALLA TERAPIA MEDICA • PAZ. CON RICORRENZA DI EVENTI EMBOLICI IN TERAPIA MEDICA

Notes de l'éditeur

  1. nella definizione la diagnosi di origine cardioembolica di un evento ischemico cerebrale si basa da un lato sulla presenza di una potenziale fonte embolica, dall&apos;altro su lle caratteristiche del danno cerebrale avvenuto.
  2. nella definizione la diagnosi di origine cardioembolica di un evento ischemico cerebrale si basa da un lato sulla presenza di una potenziale fonte embolica, dall&apos;altro su lle caratteristiche del danno cerebrale avvenuto.
  3. However, this definition of ASA is arbitrary. ASA was initially thought to be a rare congenital abnormality, but, with the advent of two-dimensional echocardiography and, more recently, the widespread use of transesophageal echocardiography (TEE), it has become more easily and more frequently identified in patients
  4. TYPE 1R:The ASA protrudes from the midline of the atrial to the right atrium throughout the cardiorespiratory cycle. TYPE 2L:The ASA protrudes from the midline of the atrial septum to the left atrium throughout the cardiorespiratory cycle. TYPE 3RL:The maximal excursion of the ASA is toward the right atrium with a lesser excursion toward the left atrium. TYPE 4LR:The maximal excursion of the ASA is toward the left atrium with a lesser excursion toward the right atrium. TYPE 5:The ASA movement is bidirectional and equidistant to the right as well as to the left atrium during the cardiorespiratory cycle.
  5. tra le patologie cadiache potenzialmente embolizzanti occrre fare una distizione tra patologie a cui é associato un rischio assoluto significativo di eventi embolici e patologie che i alla luce delle attuali conoscenze non sono non sono associabili con un rischio definito di storke o recidive
  6. tra le patologie cadiache potenzialmente embolizzanti occrre fare una distizione tra patologie a cui é associato un rischio assoluto significativo di eventi embolici e patologie che i alla luce delle attuali conoscenze non sono non sono associabili con un rischio definito di storke o recidive
  7. la colonna di sinistra elenca le alterazioni in cui l&apos;esecuzione di un ETT é suff per la diagnosi e l&apos;ETE difficilmente aggiungerà informazioni aggiuntive , sempre nel contesto dell&apos;evento cerebrale. La colonna di dx indica le patologie in cui é stata documentata una capacità diagnostica aggiuntiva dell ETE, nel caso l&apos; ETT sia negativa .
  8. tra le patologie cadiache potenzialmente embolizzanti occrre fare una distizione tra patologie a cui é associato un rischio assoluto significativo di eventi embolici e patologie che i alla luce delle attuali conoscenze non sono non sono associabili con un rischio definito di storke o recidive
  9. tra le patologie cadiache potenzialmente embolizzanti occrre fare una distizione tra patologie a cui é associato un rischio assoluto significativo di eventi embolici e patologie che i alla luce delle attuali conoscenze non sono non sono associabili con un rischio definito di storke o recidive