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   Le epatiti sono processi
    infettivi che colpiscono il
    FEGATO.
   Il fegato è la ghiandola più voluminosa
    del corpo umano ed ha un peso
    nell'adulto di circa 1,5 Kg.

   E' situato nella parte superiore destra
    dell'addome, al di sotto dell'arcata
    costale.
   Il fegato, che ha una struttura cellulare
    composta principalmente dagli epatociti.
    Esso svolge svariate funzioni, indispensabili
    per la vita dell'organismo:

   trasforma gli alimenti assorbiti durante la digestione;
   elimina numerose sostanze tossiche;
   produce la bile necessaria per la digestione di alcune
    sostanze alimentari;
   regola il metabolismo di molte sostanze organiche;
   interviene nella produzione di varie proteine, indispensabili
    per molte funzioni vitali dell'organismo.
   INFIAMMAZIONE                     NECROSI

cioè afflusso nel fegato di una   cioè morte di una elevata
elevata quantità di cellule
                                  quantità di epatociti.
infiammatorie (leucociti) che
provoca l’ingrossamento del
fegato.
VIRUS EPATITICI MAGGIORI   VIRUS EPATITICI MINORI




• Responsabili di danno    • Responsabili di
epatico;                   infezioni sistemiche con
                           secondario interessamento
                           del fegato. 
   Epatite “A”

   Epatite “B”

                                       Epatite “C”

   Epatite “D” (Delta)

                                       Epatite “E”
   Il virus possiede antigeni di superficie e antigeni
    centrali.

   La cellula epatica presenta sulla sua superficie
    delle strutture che sono capaci, grazie alla loro
    forma, di stabilire un legame con l'antigene di
    superficie del virus.

   Quando questo legame si è stabilito il virus penetra
    all'interno della cellula ed in essa si moltiplica;

   come risultato la cellula si riempie di antigeni virali,
    in particolare di antigeni centrali, i quali
    compaiono anche sulla sua superficie.
   A questo punto entrano in azione
    i linfociti T e B.
   I LINFOCITI T si legano alle strutture virali presenti sulla
    superficie della cellula: il risultato è la distruzione della cellula
    e dei virus in essa contenuti;

    Questo processo determina l'aumento delle transaminasi nel
    sangue, ma è anche il processo che porta alla guarigione
    perché il virus viene eliminato.
   Contemporaneamente i LINFOCITI B producono
    degli anticorpi capaci di legarsi agli antigeni superficiali del
    virus.

    In tal modo i virus che fuoriescono dalle cellule epatiche non
    ancora attaccate dai linfociti B (oppure che circolano
    ancora nel sangue) non possono più legarsi alla cellula e
    quindi infettarla: il soggetto è immune.
   L’epatite A è una malattia del fegato
    causata dal virus HAV (Hepatitis A Virus).
   Stanchezza e spossatezza;
   febbre (fino a 38 °C);
   nausea;
   dolore all’addome (in corrispondenza
    del fegato);
   perdita dell’appetito;
   Dolori muscolari;
   Mal di testa.
   colorazione molto scura delle urine;

   colorazione molto chiara delle feci;

   ittero;

   prurito.
   La trasmissione dell’infezione avviene per via oro-
    fecale.

   il contagio avviene per contatto diretto da
    persona a persona o attraverso il consumo di
    acqua o cibi crudi o non cotti a sufficienza,
    (soprattutto molluschi) contaminati da scarichi
    fognari contenente il virus.

   Raramente sono stati osservati casi di contagio per
    trasfusioni di sangue o prodotti derivati.
   coloro che sono affetti da malattie epatiche
    croniche;

   coloro che viaggiano in Paesi dove l’epatite A è
    endemica;

   coloro che lavorano in ambienti a contatto con il
    virus;

   i contatti familiari di soggetti con epatite acuta A.
   L’epatite A viene diagnosticata mediante
    un esame del sangue, con il quale viene
    ricercata la presenza di anticorpi specifici
    contro il virus dell’epatite A (anticorpi IgM
    anti HAV).

   L’esame del sangue risulta positivo già 5
    giorni prima che siano evidenti i sintomi e
    rimane positivo per circa 6 mesi dopo
    l’infezione.
   La Vaccinazione è il modo migliore per prevenire
    l’epatite A, perché conferisce una protezione a lungo
    termine;
    Il vaccino viene somministrato in due dosi,
    generalmente con un intervallo di 6 mesi.

   Denuncia;

   Isolamento per 15 giorni dalla diagnosi della malattia;

   Disinfezione continua e finale.
   Non bere latte non pastorizzato o cibi che contengono latte
    non pastorizzato;

   Lavare la frutta e la verdura molto bene prima di mangiarla;

   Lavare le mani, i coltelli e i taglieri dopo aver maneggiato
    cibo crudo, compresa carne, pesce e pollame;

   Cuocere bene i cibi di origine animale e le uova.
   L’epatite A non si cura con alcun farmaco, poiché, la
    malattia si risolve spontaneamente;

   È anche indicata una dieta bilanciata e l’assunzione di molti
    liquidi;

   Per non sovraccaricare il lavoro del fegato, si consiglia di
    suddividere i pasti in tanti piccoli spuntini;

   ridurre il consumo di alimenti troppo grassi;

   di evitare il consumo di alcol, che potrebbe causare ulteriori
    danni al fegato.
   L’epatite B è una malattia del fegato
    causata dal virus HBV (hepatitis B virus).
   affaticamento;
   febbre;
   perdita di appetito e nausea;
   mal di testa;
   dolori muscolari;
   dolore addominale (in corrispondenza del
    fegato);
   urine scure;
   feci chiare;
   Ittero.
SESSUALE                        PARENTERALE
             PARENTALE

Sesso non
protetto                          -trasfusioni di
             Trasmissione
                                  sangue
             materno-
             fetale
             (durante e dopo il   -aghi/strume
             parto)               nti infetti
   Tossicodipendenti;

   chi pratica sesso non protetto;

   il personale sanitario a contatto con persone
    infette;

   Gli immigrati da aree in cui l’epatite B è diffusa;

   Chi pratica tatuaggi o piercing con aghi non
    sterilizzati.
HBsAg Prevalence
   ≥8% - High
   2-7% - Intermediate
    <2% - Low
   La diagnosi di epatite B viene effettuata
    mediante un esame del sangue che valuta
    la presenza:



    Antigene di           Anticorpi IgM per
    superficie            l’antigene core
    dell’epatite B        dell’epatite B
    (HBsAg)               (anti-HBc IgM)
   Denuncia;

   Isolamento per tutta la fase acuta della
    malattia;

   Impiego di immunoglobuline specifiche
    anti-HBs;

   Vaccinazione ( legge n.165 del 27-5-1991)
   La maggioranza dei pazienti con epatite B acuta guarisce
    entro 6 mesi senza conseguenze.

   Seguire una dieta equilibrata e ricca di liquidi;

   evitare il consumo di alcol, che può danneggiare
    ulteriormente il fegato;

   evitare il consumo farmaci, perché in questa condizione il
    fegato non riesce a funzionare in modo corretto e a
    degradare adeguatamente queste sostanze.
   In caso di epatite B cronica, i farmaci
    attualmente approvati in Italia sono:

   Adefovir;

   Lamivudina.
   L’epatite C è una malattia infettiva
    causata dal virus HCV (hepatitis C virus).
   affaticamento;

   dolore alle articolazioni;

   prurito;

   dolore muscolare;

   itteto.
SESSUALE                            PARENTERALE
                    PARENTALE

-Sesso non
protetto                               -Esposizione a
                    Trasmissione       sangue infetto
-Partner            materno-
sessuali multipli   fetale             -aghi/strumenti
                    (meno del 5% dei   contaminati
                    casi)
L'OMS ha calcolato che nel mondo 140 milioni di persone sono colpite
dal virus dell’epatite C, pari al 2,2% della popolazione globale.
     La diagnosi di epatite C avviene effettuando un
      esame del sangue specifico:




    Ricerca degli anticorpi       Individuazione di particelle
     specifici contro l’          virali HCV-RNA mediante un
    HCV(anti-HCV)                 test molecolare che
                                  permette di individuare
                                  l’infezione da HCV anche
                                  quando non viene rilevata
                                  la presenza di anticorpi anti-
                                  HCV.
Epatite C
GUARIGIONE

     2
     0                           EPATOCARCINOMA
     %


EPATITE C    %08
                                         1
 ACUTA                                   0
                                         %



              EPATITE                  CIRROSI
             CRONICA    20-25%
   Non esiste un vaccino per l’epatite C.
-L’infezione può essere evitata nei seguenti
   modi:

   non condividere aghi;

   evitare pratiche sessuali a rischio con persone infette;

   non condividere strumenti per l’igiene personale con
    persone infette.
   La cura attualmente più efficace per
    l’epatite C consiste: in associazione a
    una



    Iniezioni                   Doppia
    sottocutanee                assunzione
    settimanali di              quotidiana, per
    interferone alfa            via orale, di
    pegilato                    ribavirina.
   L’epatite D è un’infezione cronica del fegato causata dal
    virus HDV (hepatitis D virus).
   classificato tra i virus cosiddetti satelliti, ovvero che
    necessitano della presenza di un altro virus per potersi
    replicare.
COINFEZIONE                SOVRINFEZIONE

                           (Infezione che va a sovrapporsi a un'altra
(Contemporaneamente)       preesistente)




Può dar luogo ad EPATITE
                           L’HDV determina un
FULMINANTE
                           peggioramento del quadro
                           clinico, con frequente
                           evoluzione a CIRROSI.
   SINTOMATOLOGIA:                I sintomi sono gli stessi dell’epatite B.

                                      SESSUALE
 MODALITA’ DI
                                          PARENTALE
TRASMISSIONE:
                                       PARENTERALE


 SOGGETTI
A RISCHIO: soggetti affetti da epatite B, tossicodipendenti,
    neonati nati da madri infette, personale sanitario, immigrati e
    persona aventi rapporti sessuali non protetti con soggetti infetti.


   PROFILASSI: vale la profilassi per l’HBV, in quanto
    il vaccino contro l’epatite B protegge anche contro l’epatite D.
   COME SI CURA: L’unico farmaco disponibile
    per il trattamento dell’epatite D è
    l’interferone-alfa

           In caso di infezione grave:




             TRAPIANTO DELL
                FEGATO
Giornata Mondiale per la
Lotta all'Epatite virale,
lanciata nel 2008 dalla
“World Hepatitis Alliance”
e ufficializzata nel 2010.



E’ stata celebrata il 28
luglio 2012


La campagna di
quest'anno è incentrata
sulla necessità di
migliorare le conoscenze
della popolazione sui
diversi tipi di epatite
conosciuti.
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Epatite natasha

  • 1.
  • 2. Le epatiti sono processi infettivi che colpiscono il FEGATO.
  • 3.
  • 4. Il fegato è la ghiandola più voluminosa del corpo umano ed ha un peso nell'adulto di circa 1,5 Kg.  E' situato nella parte superiore destra dell'addome, al di sotto dell'arcata costale.
  • 5. Il fegato, che ha una struttura cellulare composta principalmente dagli epatociti. Esso svolge svariate funzioni, indispensabili per la vita dell'organismo:  trasforma gli alimenti assorbiti durante la digestione;  elimina numerose sostanze tossiche;  produce la bile necessaria per la digestione di alcune sostanze alimentari;  regola il metabolismo di molte sostanze organiche;  interviene nella produzione di varie proteine, indispensabili per molte funzioni vitali dell'organismo.
  • 6. INFIAMMAZIONE  NECROSI cioè afflusso nel fegato di una cioè morte di una elevata elevata quantità di cellule quantità di epatociti. infiammatorie (leucociti) che provoca l’ingrossamento del fegato.
  • 7. VIRUS EPATITICI MAGGIORI VIRUS EPATITICI MINORI • Responsabili di danno • Responsabili di epatico; infezioni sistemiche con secondario interessamento del fegato. 
  • 8.
  • 9. Epatite “A”  Epatite “B”  Epatite “C”  Epatite “D” (Delta)  Epatite “E”
  • 10.
  • 11. Il virus possiede antigeni di superficie e antigeni centrali.  La cellula epatica presenta sulla sua superficie delle strutture che sono capaci, grazie alla loro forma, di stabilire un legame con l'antigene di superficie del virus.  Quando questo legame si è stabilito il virus penetra all'interno della cellula ed in essa si moltiplica;  come risultato la cellula si riempie di antigeni virali, in particolare di antigeni centrali, i quali compaiono anche sulla sua superficie.
  • 12. A questo punto entrano in azione i linfociti T e B.
  • 13. I LINFOCITI T si legano alle strutture virali presenti sulla superficie della cellula: il risultato è la distruzione della cellula e dei virus in essa contenuti; Questo processo determina l'aumento delle transaminasi nel sangue, ma è anche il processo che porta alla guarigione perché il virus viene eliminato.
  • 14. Contemporaneamente i LINFOCITI B producono degli anticorpi capaci di legarsi agli antigeni superficiali del virus. In tal modo i virus che fuoriescono dalle cellule epatiche non ancora attaccate dai linfociti B (oppure che circolano ancora nel sangue) non possono più legarsi alla cellula e quindi infettarla: il soggetto è immune.
  • 15. L’epatite A è una malattia del fegato causata dal virus HAV (Hepatitis A Virus).
  • 16. Stanchezza e spossatezza;  febbre (fino a 38 °C);  nausea;  dolore all’addome (in corrispondenza del fegato);  perdita dell’appetito;  Dolori muscolari;  Mal di testa.
  • 17. colorazione molto scura delle urine;  colorazione molto chiara delle feci;  ittero;  prurito.
  • 18. La trasmissione dell’infezione avviene per via oro- fecale.  il contagio avviene per contatto diretto da persona a persona o attraverso il consumo di acqua o cibi crudi o non cotti a sufficienza, (soprattutto molluschi) contaminati da scarichi fognari contenente il virus.  Raramente sono stati osservati casi di contagio per trasfusioni di sangue o prodotti derivati.
  • 19. coloro che sono affetti da malattie epatiche croniche;  coloro che viaggiano in Paesi dove l’epatite A è endemica;  coloro che lavorano in ambienti a contatto con il virus;  i contatti familiari di soggetti con epatite acuta A.
  • 20.
  • 21. L’epatite A viene diagnosticata mediante un esame del sangue, con il quale viene ricercata la presenza di anticorpi specifici contro il virus dell’epatite A (anticorpi IgM anti HAV).  L’esame del sangue risulta positivo già 5 giorni prima che siano evidenti i sintomi e rimane positivo per circa 6 mesi dopo l’infezione.
  • 22. La Vaccinazione è il modo migliore per prevenire l’epatite A, perché conferisce una protezione a lungo termine; Il vaccino viene somministrato in due dosi, generalmente con un intervallo di 6 mesi.  Denuncia;  Isolamento per 15 giorni dalla diagnosi della malattia;  Disinfezione continua e finale.
  • 23. Non bere latte non pastorizzato o cibi che contengono latte non pastorizzato;  Lavare la frutta e la verdura molto bene prima di mangiarla;  Lavare le mani, i coltelli e i taglieri dopo aver maneggiato cibo crudo, compresa carne, pesce e pollame;  Cuocere bene i cibi di origine animale e le uova.
  • 24. L’epatite A non si cura con alcun farmaco, poiché, la malattia si risolve spontaneamente;  È anche indicata una dieta bilanciata e l’assunzione di molti liquidi;  Per non sovraccaricare il lavoro del fegato, si consiglia di suddividere i pasti in tanti piccoli spuntini;  ridurre il consumo di alimenti troppo grassi;  di evitare il consumo di alcol, che potrebbe causare ulteriori danni al fegato.
  • 25. L’epatite B è una malattia del fegato causata dal virus HBV (hepatitis B virus).
  • 26. affaticamento;  febbre;  perdita di appetito e nausea;  mal di testa;  dolori muscolari;  dolore addominale (in corrispondenza del fegato);  urine scure;  feci chiare;  Ittero.
  • 27. SESSUALE PARENTERALE PARENTALE Sesso non protetto -trasfusioni di Trasmissione sangue materno- fetale (durante e dopo il -aghi/strume parto) nti infetti
  • 28. Tossicodipendenti;  chi pratica sesso non protetto;  il personale sanitario a contatto con persone infette;  Gli immigrati da aree in cui l’epatite B è diffusa;  Chi pratica tatuaggi o piercing con aghi non sterilizzati.
  • 29. HBsAg Prevalence ≥8% - High 2-7% - Intermediate <2% - Low
  • 30. La diagnosi di epatite B viene effettuata mediante un esame del sangue che valuta la presenza: Antigene di Anticorpi IgM per superficie l’antigene core dell’epatite B dell’epatite B (HBsAg) (anti-HBc IgM)
  • 31. Denuncia;  Isolamento per tutta la fase acuta della malattia;  Impiego di immunoglobuline specifiche anti-HBs;  Vaccinazione ( legge n.165 del 27-5-1991)
  • 32. La maggioranza dei pazienti con epatite B acuta guarisce entro 6 mesi senza conseguenze.  Seguire una dieta equilibrata e ricca di liquidi;  evitare il consumo di alcol, che può danneggiare ulteriormente il fegato;  evitare il consumo farmaci, perché in questa condizione il fegato non riesce a funzionare in modo corretto e a degradare adeguatamente queste sostanze.
  • 33. In caso di epatite B cronica, i farmaci attualmente approvati in Italia sono:  Adefovir;  Lamivudina.
  • 34. L’epatite C è una malattia infettiva causata dal virus HCV (hepatitis C virus).
  • 35. affaticamento;  dolore alle articolazioni;  prurito;  dolore muscolare;  itteto.
  • 36. SESSUALE PARENTERALE PARENTALE -Sesso non protetto -Esposizione a Trasmissione sangue infetto -Partner materno- sessuali multipli fetale -aghi/strumenti (meno del 5% dei contaminati casi)
  • 37. L'OMS ha calcolato che nel mondo 140 milioni di persone sono colpite dal virus dell’epatite C, pari al 2,2% della popolazione globale.
  • 38. La diagnosi di epatite C avviene effettuando un esame del sangue specifico: Ricerca degli anticorpi Individuazione di particelle  specifici contro l’ virali HCV-RNA mediante un HCV(anti-HCV) test molecolare che permette di individuare l’infezione da HCV anche quando non viene rilevata la presenza di anticorpi anti- HCV.
  • 39. Epatite C GUARIGIONE 2 0 EPATOCARCINOMA % EPATITE C %08 1 ACUTA 0 % EPATITE CIRROSI CRONICA 20-25%
  • 40. Non esiste un vaccino per l’epatite C. -L’infezione può essere evitata nei seguenti modi:  non condividere aghi;  evitare pratiche sessuali a rischio con persone infette;  non condividere strumenti per l’igiene personale con persone infette.
  • 41. La cura attualmente più efficace per l’epatite C consiste: in associazione a una Iniezioni Doppia sottocutanee assunzione settimanali di quotidiana, per interferone alfa via orale, di pegilato ribavirina.
  • 42. L’epatite D è un’infezione cronica del fegato causata dal virus HDV (hepatitis D virus).  classificato tra i virus cosiddetti satelliti, ovvero che necessitano della presenza di un altro virus per potersi replicare.
  • 43. COINFEZIONE SOVRINFEZIONE (Infezione che va a sovrapporsi a un'altra (Contemporaneamente) preesistente) Può dar luogo ad EPATITE L’HDV determina un FULMINANTE peggioramento del quadro clinico, con frequente evoluzione a CIRROSI.
  • 44. SINTOMATOLOGIA: I sintomi sono gli stessi dell’epatite B. SESSUALE  MODALITA’ DI PARENTALE TRASMISSIONE: PARENTERALE  SOGGETTI A RISCHIO: soggetti affetti da epatite B, tossicodipendenti, neonati nati da madri infette, personale sanitario, immigrati e persona aventi rapporti sessuali non protetti con soggetti infetti.  PROFILASSI: vale la profilassi per l’HBV, in quanto il vaccino contro l’epatite B protegge anche contro l’epatite D.
  • 45. COME SI CURA: L’unico farmaco disponibile per il trattamento dell’epatite D è l’interferone-alfa In caso di infezione grave: TRAPIANTO DELL FEGATO
  • 46. Giornata Mondiale per la Lotta all'Epatite virale, lanciata nel 2008 dalla “World Hepatitis Alliance” e ufficializzata nel 2010. E’ stata celebrata il 28 luglio 2012 La campagna di quest'anno è incentrata sulla necessità di migliorare le conoscenze della popolazione sui diversi tipi di epatite conosciuti.