2. Le epatiti sono processi
infettivi che colpiscono il
FEGATO.
3.
4. Il fegato è la ghiandola più voluminosa
del corpo umano ed ha un peso
nell'adulto di circa 1,5 Kg.
E' situato nella parte superiore destra
dell'addome, al di sotto dell'arcata
costale.
5. Il fegato, che ha una struttura cellulare
composta principalmente dagli epatociti.
Esso svolge svariate funzioni, indispensabili
per la vita dell'organismo:
trasforma gli alimenti assorbiti durante la digestione;
elimina numerose sostanze tossiche;
produce la bile necessaria per la digestione di alcune
sostanze alimentari;
regola il metabolismo di molte sostanze organiche;
interviene nella produzione di varie proteine, indispensabili
per molte funzioni vitali dell'organismo.
6. INFIAMMAZIONE NECROSI
cioè afflusso nel fegato di una cioè morte di una elevata
elevata quantità di cellule
quantità di epatociti.
infiammatorie (leucociti) che
provoca l’ingrossamento del
fegato.
7. VIRUS EPATITICI MAGGIORI VIRUS EPATITICI MINORI
• Responsabili di danno • Responsabili di
epatico; infezioni sistemiche con
secondario interessamento
del fegato.
11. Il virus possiede antigeni di superficie e antigeni
centrali.
La cellula epatica presenta sulla sua superficie
delle strutture che sono capaci, grazie alla loro
forma, di stabilire un legame con l'antigene di
superficie del virus.
Quando questo legame si è stabilito il virus penetra
all'interno della cellula ed in essa si moltiplica;
come risultato la cellula si riempie di antigeni virali,
in particolare di antigeni centrali, i quali
compaiono anche sulla sua superficie.
12. A questo punto entrano in azione
i linfociti T e B.
13. I LINFOCITI T si legano alle strutture virali presenti sulla
superficie della cellula: il risultato è la distruzione della cellula
e dei virus in essa contenuti;
Questo processo determina l'aumento delle transaminasi nel
sangue, ma è anche il processo che porta alla guarigione
perché il virus viene eliminato.
14. Contemporaneamente i LINFOCITI B producono
degli anticorpi capaci di legarsi agli antigeni superficiali del
virus.
In tal modo i virus che fuoriescono dalle cellule epatiche non
ancora attaccate dai linfociti B (oppure che circolano
ancora nel sangue) non possono più legarsi alla cellula e
quindi infettarla: il soggetto è immune.
15. L’epatite A è una malattia del fegato
causata dal virus HAV (Hepatitis A Virus).
16. Stanchezza e spossatezza;
febbre (fino a 38 °C);
nausea;
dolore all’addome (in corrispondenza
del fegato);
perdita dell’appetito;
Dolori muscolari;
Mal di testa.
17. colorazione molto scura delle urine;
colorazione molto chiara delle feci;
ittero;
prurito.
18. La trasmissione dell’infezione avviene per via oro-
fecale.
il contagio avviene per contatto diretto da
persona a persona o attraverso il consumo di
acqua o cibi crudi o non cotti a sufficienza,
(soprattutto molluschi) contaminati da scarichi
fognari contenente il virus.
Raramente sono stati osservati casi di contagio per
trasfusioni di sangue o prodotti derivati.
19. coloro che sono affetti da malattie epatiche
croniche;
coloro che viaggiano in Paesi dove l’epatite A è
endemica;
coloro che lavorano in ambienti a contatto con il
virus;
i contatti familiari di soggetti con epatite acuta A.
20.
21. L’epatite A viene diagnosticata mediante
un esame del sangue, con il quale viene
ricercata la presenza di anticorpi specifici
contro il virus dell’epatite A (anticorpi IgM
anti HAV).
L’esame del sangue risulta positivo già 5
giorni prima che siano evidenti i sintomi e
rimane positivo per circa 6 mesi dopo
l’infezione.
22. La Vaccinazione è il modo migliore per prevenire
l’epatite A, perché conferisce una protezione a lungo
termine;
Il vaccino viene somministrato in due dosi,
generalmente con un intervallo di 6 mesi.
Denuncia;
Isolamento per 15 giorni dalla diagnosi della malattia;
Disinfezione continua e finale.
23. Non bere latte non pastorizzato o cibi che contengono latte
non pastorizzato;
Lavare la frutta e la verdura molto bene prima di mangiarla;
Lavare le mani, i coltelli e i taglieri dopo aver maneggiato
cibo crudo, compresa carne, pesce e pollame;
Cuocere bene i cibi di origine animale e le uova.
24. L’epatite A non si cura con alcun farmaco, poiché, la
malattia si risolve spontaneamente;
È anche indicata una dieta bilanciata e l’assunzione di molti
liquidi;
Per non sovraccaricare il lavoro del fegato, si consiglia di
suddividere i pasti in tanti piccoli spuntini;
ridurre il consumo di alimenti troppo grassi;
di evitare il consumo di alcol, che potrebbe causare ulteriori
danni al fegato.
25. L’epatite B è una malattia del fegato
causata dal virus HBV (hepatitis B virus).
26. affaticamento;
febbre;
perdita di appetito e nausea;
mal di testa;
dolori muscolari;
dolore addominale (in corrispondenza del
fegato);
urine scure;
feci chiare;
Ittero.
27. SESSUALE PARENTERALE
PARENTALE
Sesso non
protetto -trasfusioni di
Trasmissione
sangue
materno-
fetale
(durante e dopo il -aghi/strume
parto) nti infetti
28. Tossicodipendenti;
chi pratica sesso non protetto;
il personale sanitario a contatto con persone
infette;
Gli immigrati da aree in cui l’epatite B è diffusa;
Chi pratica tatuaggi o piercing con aghi non
sterilizzati.
30. La diagnosi di epatite B viene effettuata
mediante un esame del sangue che valuta
la presenza:
Antigene di Anticorpi IgM per
superficie l’antigene core
dell’epatite B dell’epatite B
(HBsAg) (anti-HBc IgM)
31. Denuncia;
Isolamento per tutta la fase acuta della
malattia;
Impiego di immunoglobuline specifiche
anti-HBs;
Vaccinazione ( legge n.165 del 27-5-1991)
32. La maggioranza dei pazienti con epatite B acuta guarisce
entro 6 mesi senza conseguenze.
Seguire una dieta equilibrata e ricca di liquidi;
evitare il consumo di alcol, che può danneggiare
ulteriormente il fegato;
evitare il consumo farmaci, perché in questa condizione il
fegato non riesce a funzionare in modo corretto e a
degradare adeguatamente queste sostanze.
33. In caso di epatite B cronica, i farmaci
attualmente approvati in Italia sono:
Adefovir;
Lamivudina.
34. L’epatite C è una malattia infettiva
causata dal virus HCV (hepatitis C virus).
36. SESSUALE PARENTERALE
PARENTALE
-Sesso non
protetto -Esposizione a
Trasmissione sangue infetto
-Partner materno-
sessuali multipli fetale -aghi/strumenti
(meno del 5% dei contaminati
casi)
37. L'OMS ha calcolato che nel mondo 140 milioni di persone sono colpite
dal virus dell’epatite C, pari al 2,2% della popolazione globale.
38. La diagnosi di epatite C avviene effettuando un
esame del sangue specifico:
Ricerca degli anticorpi Individuazione di particelle
specifici contro l’ virali HCV-RNA mediante un
HCV(anti-HCV) test molecolare che
permette di individuare
l’infezione da HCV anche
quando non viene rilevata
la presenza di anticorpi anti-
HCV.
39. Epatite C
GUARIGIONE
2
0 EPATOCARCINOMA
%
EPATITE C %08
1
ACUTA 0
%
EPATITE CIRROSI
CRONICA 20-25%
40. Non esiste un vaccino per l’epatite C.
-L’infezione può essere evitata nei seguenti
modi:
non condividere aghi;
evitare pratiche sessuali a rischio con persone infette;
non condividere strumenti per l’igiene personale con
persone infette.
41. La cura attualmente più efficace per
l’epatite C consiste: in associazione a
una
Iniezioni Doppia
sottocutanee assunzione
settimanali di quotidiana, per
interferone alfa via orale, di
pegilato ribavirina.
42. L’epatite D è un’infezione cronica del fegato causata dal
virus HDV (hepatitis D virus).
classificato tra i virus cosiddetti satelliti, ovvero che
necessitano della presenza di un altro virus per potersi
replicare.
43. COINFEZIONE SOVRINFEZIONE
(Infezione che va a sovrapporsi a un'altra
(Contemporaneamente) preesistente)
Può dar luogo ad EPATITE
L’HDV determina un
FULMINANTE
peggioramento del quadro
clinico, con frequente
evoluzione a CIRROSI.
44. SINTOMATOLOGIA: I sintomi sono gli stessi dell’epatite B.
SESSUALE
MODALITA’ DI
PARENTALE
TRASMISSIONE:
PARENTERALE
SOGGETTI
A RISCHIO: soggetti affetti da epatite B, tossicodipendenti,
neonati nati da madri infette, personale sanitario, immigrati e
persona aventi rapporti sessuali non protetti con soggetti infetti.
PROFILASSI: vale la profilassi per l’HBV, in quanto
il vaccino contro l’epatite B protegge anche contro l’epatite D.
45. COME SI CURA: L’unico farmaco disponibile
per il trattamento dell’epatite D è
l’interferone-alfa
In caso di infezione grave:
TRAPIANTO DELL
FEGATO
46. Giornata Mondiale per la
Lotta all'Epatite virale,
lanciata nel 2008 dalla
“World Hepatitis Alliance”
e ufficializzata nel 2010.
E’ stata celebrata il 28
luglio 2012
La campagna di
quest'anno è incentrata
sulla necessità di
migliorare le conoscenze
della popolazione sui
diversi tipi di epatite
conosciuti.