SlideShare une entreprise Scribd logo
1  sur  22
Télécharger pour lire hors ligne
Lezione 8

Le strutture funzionali modificate
       (Cap. 6: pp. 196-214, Decastri, 2011,
        Cap. 15, pp. 486-496, Airoldi, 205)




         Università Trieste
    Anno Accademico 2011/2012
                                               1
Contenuti

1.  Perché le strutture funzionali modificate?

2.  Organi delle strutture funzionali modificate

3.  Le strutture funzionali modificate:
      •  Per prodotto
      •  Per progetto
      •  A matrice


                                                   2
Premessa

•    Quando le organizzazioni a struttura funzionale devono
     adottare strategie di crescita o diversificazione i
     meccanismi di coordinamento tradizionali non sono più
     sufficienti
•    Tuttavia la necessità di sfruttare al massimo le economie
     di scala può sconsigliare la trasformazione della
     struttura in divisionale
•    E’ possibile ricorrere a modelli di struttura che, pur
     conservando la specializzazione funzionale, consentano la
     gestione di altre dimensioni rilevanti mediante la creazione
     di appositi organi che affiancano la configurazione
     tradizionale
                                                                    3
Organi delle strutture
                     funzionali modificate
 Tali organi - che realizzano l’integrazione orizzontale - possono
 essere:
 •  Temporanei/Permanenti
 •  Dotati o meno di autorità gerarchica

          TEMPORANEI PERMANENTI

  SENZA                                    Nelle strutture funzionali
AUTORITA’                     PER          modificate gli organi che
                           PRODOTTO        presidiano la seconda
                                           dimensione sono posti ad
                                           un livello gerarchico pari
                                           a quello delle direzioni
                PER            A           funzionali
   CON
AUTORITA’    PROGETTO       MATRICE
                                                                        4
Le strutture funzionali
     modificate per prodotto


        TEMPORANEI      PERMANENTI


  SENZA
AUTORITA’                 PER
                       PRODOTTO




   CON         PER        A
AUTORITA’   PROGETTO   MATRICE



                                     5
…per prodotto

La struttura con product managers (PM) nasce nel
momento in cui un’impresa, nel perseguire obiettivi di
crescita e di diversificazione cerca uno strumento capace
di focalizzare e coordinare l’azione relativa a combinazioni
prodotto/mercato relativamente omogenee

Il PM:
    1.  Taglia orizzontalmente la tradizionale gerarchia
    2.  È il responsabile principale dei risultati economici
        parziali del proprio prodotto


                                                               6
Tipi di PM

                  Due tipi di organizzazioni
                  per product management:
TIPO 1                                              TIPO 2

 Aziende fortemente                         Aziende con ampia
     diversificate                        gamma di prodotti, ma
                                             non diversificata
PM alle dipendenze
dell’alta direzione                       PM alle dipendenze
                                            della direzione
Compiti strategici e di
                                             commerciale
 scelta di allocazione
     delle risorse                        Compiti di gestione del
                                          marketing di prodotto
                                                                    7
Tipo 1

                                  Direttore Generale



                   Amministrazione                     Personale      E.D.P.




Product managers           Marketing             Produzione        Acquisti




      Product managers 1

                                                         Struttura con
      Product managers 2
                                                       product managers
                                                           “TIPO 1”

      Product managers 3                                                       8
Tipo 2

                                     Direttore Generale



                         Personale                         E.D.P.




             Marketing                  Produzione                  Amministrazione


Pubblicità                Vendite




               Product managers 1
                                                            Struttura con
                                                          product managers
               Product managers 2                             “TIPO 2”

               Product managers 3
                                                                                      9
Product Manager: coordinamento e
             sistemi di valutazione
                            TIPO 1                     TIPO 2

                        Contatti diretti con le       Piani, riunioni,
 COORDINAMENTO           proprie controparti          comitati, ecc..



                        Valutato in base alla     La responsabilità della
    SISTEMI DI            contribuzione del        contribuzione spetta
   VALUTAZIONE           proprio prodotto al        alla direzione dalla
                        risultato economico        quale il PM dipende
                               globale



               PARADOSSO ORGANIZZATIVO:
Il PM è un organo che “taglia” orizzontalmente la struttura ed
    è responsabile dei risultati economici parziali del proprio
     prodotto, ma a cui non è attribuita autorità gerarchica                10
Struttura funzionale modificata
                 per prodotto

•  Principali Vantaggi (rispetto alla funzionale)

    -  MAGGIORE COORDINAMENTO tra le attività connesse ad un
       prodotto
    -  MAGGIORE RESPONSABILIZZAZIONE di un organo per i risultati
       di un prodotto
    -  MAGGIORE FLESSIBILITÁ/DINAMICITÁ (avvicinamento ai mercati
       di sbocco)



•  Principali limiti

    -  MAGGIOR TEMPO per le attività di coordinamento


                                                                    11
Product Manager: esempio
               American Standard Company


•    Hoffman è un attore chiave nel processo di produzione delle
     porcellane dell’America Standard Company. Egli deve pensare a
     tutto ciò che accade tra il momento in cui un ordine viene ricevuto a
     quello in cui viene accreditato il pagamento dello stesso, compresa –
     dunque – la progettazione, la produzione, la verniciatura, le vendite,
     la spedizione e la ricezione. Gli integratori come Hoffman devono
     agire come se stessero gestendo un proprio business,
     stabilendo obiettivi ed elaborando strategie per raggiungerli.


           “Io mi muovo dietro le quinte” – dice Hoffman –
            “comprendo i meccanismi di funzionamento
             dell’azienda e so come ottenere le cose”.



                                                                              12
Le strutture funzionali
             modificate per progetto


        TEMPORANEI     PERMANENTI


  SENZA
                          PER
AUTORITA’                          Questo tipo di struttura è
                       PRODOTTO
                                     scelta quando si vuole
                                  mantenere un elevato grado
                                   di sofisticazione tecnica e
                                    contemporaneamente è
              PER                 necessario raggiungere uno
   CON                    A
AUTORITA’   PROGETTO   MATRICE         specifico obiettivo




                                                             13
Progetto


insieme di attività complesse che richiedono
   l’impiego di persone provenienti da più
              funzioni aziendali




                                               14
Il team di progetto

Le persone che fanno parte del team di progetto si
trovano in una situazione di doppia dipendenza non
contemporanea:
 1.  PjM à finché il progetto è in corso di
       esecuzione
 2.  Organi funzionali à tempo rimanente




                                                     15
La struttura per progetto

                            Direttore Generale




               Produzione         R&S            Vendite




Pj manager 1



Pj manager 2


Pj manager 3
                                                           16
Struttura funzionale modificata
                   per progetto

•  Principali Vantaggi (rispetto alla funzionale)
    -    Migliore controllo del progetto e migliore valutazione dei risultati
    -    Migliori relazioni con i clienti
    -    Minori tempi di sviluppo del progetto
    -    Maggiore coordinamento tra unità tecniche
    -    Migliore qualità
    -    Maggiore orientamento agli obiettivi



•  Principali limiti
    -  CONFLITTI tra PjM e direttori funzionali
    -  Tensioni per il team di progetto



                                                                                17
Le strutture funzionali
      modificate a matrice


       TEMPORANEI      PERMANENTI


  SENZA
                          PER
AUTORITA’
                       PRODOTTO



                          A
   CON         PER
AUTORITA’   PROGETTO   MATRICE



                                    18
La struttura a matrice

•  Gli organi di primo livello sono specializzati sia per
   tecniche sia per prodotti/progetti

•  Duplice linea di autorità: i capi degli organi di secondo
   livello dipendono contemporaneamente dal
   responsabile di prodotto/progetto e dal dirigente di
   funzione




                                                               19
La struttura a matrice

                                     Top management




                                                  R
                                                   es
                                                    sp
                               he




                                                      on
                                ic
                              cn




                                                        s
                                                        sa
                            te




                                                          bi
                                                             lii
                         di




                                                             di
                      ili




                                                                p
                                                                pr
                    ab




                                                                   od
                    ns




                                                                    do
                  po




                                                                      ttto
               es




                                                                          //p
               R




                                                                             ro
                                                                               ge
                                                                                 ttto
                                                                                    o
  ORGANO DI
                                         2 boss
INTEGRAZIONE                            manager
 ORIZZONTALE



                                                                                        20
La struttura a matrice

•  Caratteristiche
    –  DOPPIO criterio di raggruppamento (INPUT e OUTPUT)
    –  DUPLICE linea di AUTORITA’-RESPONSABILITA’
    –  Elevato n° di RUOLI MANAGERIALI e INTEGRATORI
    –  Caratteri diffusi di PARTECIPAZIONE / AUTONOMIA
    –  Coordinamento mediante MUTUO ADATTAMENTO
    –  Elevato grado di COMPLESSITA’ interna
•  Principali vantaggi
    –  FLESSIBILITA’
    –  MIX di EFFICIENZA / EFFICACIA
•  Principali limiti
    –  Elevata CONFLITTUALITA’
    –  Elevato FABBISOGNO di COORDINAMENTO
    –  Possibili SQUILIBRI AUTORITA’-RESPONSABILITA’
                                                            21
Struttura a matrice
                Esempio: Worldwide Steel

•    Il presidente della Worldwide Steel constatò che l’azienda doveva
     specializzarsi in pochi prodotti ad alto valore aggiunto, diversificati per
     differenti mercati, mantenendo allo stesso tempo economie di scala e
     tecnologie sofisticate all’interno delle unità funzionali

•    La duplice pressione portò ad una struttura a matrice. La Worldwide
     aveva quattro linee di prodotto, per ognuna delle quali la responsabilità e
     l’autorità venne assegnata ad un business manager. Ai business manager
     venne data l’autorità per raggiungere tali obiettivi. Vicepresidenti di funzione
     erano responsabili per le decisioni tecniche relative alle proprie aree. I
     manager di funzione avevano invece il compito di mantenersi aggiornati sulle
     ultime novità tecniche nelle rispettive aree e di formare il proprio personale

•    L’implementazione della matrice fu lenta. I manager di livello intermedio
     erano confusi, le riunioni per il coordinamento attraverso le unità funzionali
     sembravano tenersi ogni giorno. Dopo circa un anno il middle management
     cominciò ad includere i dirigenti più giovani nelle discussioni “matriciali”
     come parte della formazione in vista di future responsabilità dirigenziali
                                                                                        22

Contenu connexe

Tendances

Teorie organizzative del lavoro
Teorie organizzative del lavoroTeorie organizzative del lavoro
Teorie organizzative del lavoro
Edi Dal Farra
 
Corso oa lezione 8 - thompson
Corso oa   lezione 8 - thompsonCorso oa   lezione 8 - thompson
Corso oa lezione 8 - thompson
Antongiulio Bua
 
Slide prima parte
Slide prima parteSlide prima parte
Slide prima parte
imartini
 
Md 4 comunicazione non verbale
Md 4 comunicazione non verbaleMd 4 comunicazione non verbale
Md 4 comunicazione non verbale
iva martini
 
FORMES ORGANISATIONNELLES TRADITIONNELLES ET MODERNES
FORMES ORGANISATIONNELLES TRADITIONNELLES ET MODERNESFORMES ORGANISATIONNELLES TRADITIONNELLES ET MODERNES
FORMES ORGANISATIONNELLES TRADITIONNELLES ET MODERNES
Imane SBAI
 
Intelligenza e creatività
Intelligenza e creativitàIntelligenza e creatività
Intelligenza e creatività
imartini
 
educazione personalizzata Garcia Hoz
educazione personalizzata Garcia Hozeducazione personalizzata Garcia Hoz
educazione personalizzata Garcia Hoz
maeroby
 

Tendances (20)

Teorie classiche: L’Organizzazione Scientifica del Lavoro (Taylor) e La Scuol...
Teorie classiche: L’Organizzazione Scientifica del Lavoro (Taylor) e La Scuol...Teorie classiche: L’Organizzazione Scientifica del Lavoro (Taylor) e La Scuol...
Teorie classiche: L’Organizzazione Scientifica del Lavoro (Taylor) e La Scuol...
 
Metafore Organizzative: appunti per un approccio metaforico al Change managem...
Metafore Organizzative: appunti per un approccio metaforico al Change managem...Metafore Organizzative: appunti per un approccio metaforico al Change managem...
Metafore Organizzative: appunti per un approccio metaforico al Change managem...
 
Changement organisationnel
Changement organisationnelChangement organisationnel
Changement organisationnel
 
Vygotskij
VygotskijVygotskij
Vygotskij
 
Conduite du changement dans l’administration publique
Conduite du changement dans l’administration publiqueConduite du changement dans l’administration publique
Conduite du changement dans l’administration publique
 
Organizzazione aziendale
Organizzazione aziendaleOrganizzazione aziendale
Organizzazione aziendale
 
Appunti di Organizzazione aziendale
Appunti di Organizzazione aziendaleAppunti di Organizzazione aziendale
Appunti di Organizzazione aziendale
 
Teorie organizzative del lavoro
Teorie organizzative del lavoroTeorie organizzative del lavoro
Teorie organizzative del lavoro
 
Comunicazione Relazionale
Comunicazione RelazionaleComunicazione Relazionale
Comunicazione Relazionale
 
Corso oa lezione 8 - thompson
Corso oa   lezione 8 - thompsonCorso oa   lezione 8 - thompson
Corso oa lezione 8 - thompson
 
Corso Organizzazione aziendale lezione 2 - Taylor
Corso Organizzazione aziendale   lezione 2 - TaylorCorso Organizzazione aziendale   lezione 2 - Taylor
Corso Organizzazione aziendale lezione 2 - Taylor
 
Slide prima parte
Slide prima parteSlide prima parte
Slide prima parte
 
Les quatre grands principes du management
Les quatre grands principes du managementLes quatre grands principes du management
Les quatre grands principes du management
 
Henri Savall et Véronique Zardet : "Le management au service de l'humain"
Henri Savall et Véronique Zardet : "Le management au service de l'humain"Henri Savall et Véronique Zardet : "Le management au service de l'humain"
Henri Savall et Véronique Zardet : "Le management au service de l'humain"
 
Md 4 comunicazione non verbale
Md 4 comunicazione non verbaleMd 4 comunicazione non verbale
Md 4 comunicazione non verbale
 
Le critiche alla Burocrazia. Scuola delle Relazioni Umane: Elton Mayo. Schema...
Le critiche alla Burocrazia. Scuola delle Relazioni Umane: Elton Mayo. Schema...Le critiche alla Burocrazia. Scuola delle Relazioni Umane: Elton Mayo. Schema...
Le critiche alla Burocrazia. Scuola delle Relazioni Umane: Elton Mayo. Schema...
 
FORMES ORGANISATIONNELLES TRADITIONNELLES ET MODERNES
FORMES ORGANISATIONNELLES TRADITIONNELLES ET MODERNESFORMES ORGANISATIONNELLES TRADITIONNELLES ET MODERNES
FORMES ORGANISATIONNELLES TRADITIONNELLES ET MODERNES
 
Intelligenza e creatività
Intelligenza e creativitàIntelligenza e creatività
Intelligenza e creatività
 
educazione personalizzata Garcia Hoz
educazione personalizzata Garcia Hozeducazione personalizzata Garcia Hoz
educazione personalizzata Garcia Hoz
 
Corso Organizzazione aziendale lezione 10 - strutture di base
Corso Organizzazione aziendale  lezione 10 - strutture di baseCorso Organizzazione aziendale  lezione 10 - strutture di base
Corso Organizzazione aziendale lezione 10 - strutture di base
 

Similaire à Stutture modificate

Corso oa lezione 11 - modificate
Corso oa   lezione 11 - modificateCorso oa   lezione 11 - modificate
Corso oa lezione 11 - modificate
Antongiulio Bua
 
Corso oa lezione 10 - strutture di base
Corso oa   lezione 10 - strutture di baseCorso oa   lezione 10 - strutture di base
Corso oa lezione 10 - strutture di base
Antongiulio Bua
 
ECR Italy Category Management
ECR Italy Category ManagementECR Italy Category Management
ECR Italy Category Management
ECR Community
 
Z1047 Sviluppo Manageriale New
Z1047 Sviluppo Manageriale NewZ1047 Sviluppo Manageriale New
Z1047 Sviluppo Manageriale New
Valeria Mascolo
 
Lisa Zanardo - manualistica: da obbligo normativo di matrice tecnica a strume...
Lisa Zanardo - manualistica: da obbligo normativo di matrice tecnica a strume...Lisa Zanardo - manualistica: da obbligo normativo di matrice tecnica a strume...
Lisa Zanardo - manualistica: da obbligo normativo di matrice tecnica a strume...
QuboSrl
 
Sviluppo Manageriale 2011 Web
Sviluppo Manageriale 2011 WebSviluppo Manageriale 2011 Web
Sviluppo Manageriale 2011 Web
Valeria Mascolo
 
Company Profile TrustPartners - Nov 2010
Company Profile TrustPartners - Nov 2010Company Profile TrustPartners - Nov 2010
Company Profile TrustPartners - Nov 2010
TrustPartners
 
TrustPartners Tabacco Nuovi Canali Digitali
TrustPartners Tabacco Nuovi Canali DigitaliTrustPartners Tabacco Nuovi Canali Digitali
TrustPartners Tabacco Nuovi Canali Digitali
TrustPartners
 

Similaire à Stutture modificate (20)

Corso Organizzazione aziendale lezione 11 - modificate
Corso Organizzazione aziendale lezione 11 - modificateCorso Organizzazione aziendale lezione 11 - modificate
Corso Organizzazione aziendale lezione 11 - modificate
 
Corso oa lezione 11 - modificate
Corso oa   lezione 11 - modificateCorso oa   lezione 11 - modificate
Corso oa lezione 11 - modificate
 
Corso oa lezione 10 - strutture di base
Corso oa   lezione 10 - strutture di baseCorso oa   lezione 10 - strutture di base
Corso oa lezione 10 - strutture di base
 
Attività Economica e Azienda-Silvia Belli-Question&mark
Attività Economica e Azienda-Silvia Belli-Question&markAttività Economica e Azienda-Silvia Belli-Question&mark
Attività Economica e Azienda-Silvia Belli-Question&mark
 
ECR Italy Category Management
ECR Italy Category ManagementECR Italy Category Management
ECR Italy Category Management
 
Delta Innova R Version Innovar
Delta Innova R Version InnovarDelta Innova R Version Innovar
Delta Innova R Version Innovar
 
Company profile
Company profileCompany profile
Company profile
 
Z1047 Sviluppo Manageriale New
Z1047 Sviluppo Manageriale NewZ1047 Sviluppo Manageriale New
Z1047 Sviluppo Manageriale New
 
Lisa Zanardo - manualistica: da obbligo normativo di matrice tecnica a strume...
Lisa Zanardo - manualistica: da obbligo normativo di matrice tecnica a strume...Lisa Zanardo - manualistica: da obbligo normativo di matrice tecnica a strume...
Lisa Zanardo - manualistica: da obbligo normativo di matrice tecnica a strume...
 
Sviluppo Manageriale 2011 Web
Sviluppo Manageriale 2011 WebSviluppo Manageriale 2011 Web
Sviluppo Manageriale 2011 Web
 
L'innovazione il motore di ogni azienda
L'innovazione il motore di ogni aziendaL'innovazione il motore di ogni azienda
L'innovazione il motore di ogni azienda
 
STUDIO M@RI
STUDIO M@RISTUDIO M@RI
STUDIO M@RI
 
Bus lab organizzazione_ordingroma_160212cc
Bus lab organizzazione_ordingroma_160212ccBus lab organizzazione_ordingroma_160212cc
Bus lab organizzazione_ordingroma_160212cc
 
Nuova Presentazione My Log
Nuova Presentazione My LogNuova Presentazione My Log
Nuova Presentazione My Log
 
Presentazione Luigi Battezzati
Presentazione Luigi BattezzatiPresentazione Luigi Battezzati
Presentazione Luigi Battezzati
 
Company Profile TrustPartners - Nov 2010
Company Profile TrustPartners - Nov 2010Company Profile TrustPartners - Nov 2010
Company Profile TrustPartners - Nov 2010
 
Company Profile
Company ProfileCompany Profile
Company Profile
 
Io voglio crescere strumenti frugali per affrontare la recessione
Io voglio crescere strumenti frugali per affrontare la recessioneIo voglio crescere strumenti frugali per affrontare la recessione
Io voglio crescere strumenti frugali per affrontare la recessione
 
TrustPartners Tabacco Nuovi Canali Digitali
TrustPartners Tabacco Nuovi Canali DigitaliTrustPartners Tabacco Nuovi Canali Digitali
TrustPartners Tabacco Nuovi Canali Digitali
 
Il Ruolo dei Sistemi Informativi come strumento per l'efficienza dei processi...
Il Ruolo dei Sistemi Informativi come strumento per l'efficienza dei processi...Il Ruolo dei Sistemi Informativi come strumento per l'efficienza dei processi...
Il Ruolo dei Sistemi Informativi come strumento per l'efficienza dei processi...
 

Plus de Antongiulio Bua

Corso Organizzazione aziendale Riepilogo
Corso Organizzazione aziendale  RiepilogoCorso Organizzazione aziendale  Riepilogo
Corso Organizzazione aziendale Riepilogo
Antongiulio Bua
 
Corso oa lezione 13 - williamson
Corso oa   lezione 13 - williamsonCorso oa   lezione 13 - williamson
Corso oa lezione 13 - williamson
Antongiulio Bua
 
Corso oa lezione 12 - mintzberg
Corso oa   lezione 12 - mintzbergCorso oa   lezione 12 - mintzberg
Corso oa lezione 12 - mintzberg
Antongiulio Bua
 

Plus de Antongiulio Bua (18)

Piano Industriale Scuola Digitale
Piano Industriale Scuola DigitalePiano Industriale Scuola Digitale
Piano Industriale Scuola Digitale
 
Obiettivo Scuola Digitale: proposte per il finanziamento della didattica 2.0
Obiettivo Scuola Digitale: proposte per il finanziamento della didattica 2.0Obiettivo Scuola Digitale: proposte per il finanziamento della didattica 2.0
Obiettivo Scuola Digitale: proposte per il finanziamento della didattica 2.0
 
Cultura e stile di direzione
Cultura e stile di direzioneCultura e stile di direzione
Cultura e stile di direzione
 
Gruppi di lavoro
Gruppi di lavoroGruppi di lavoro
Gruppi di lavoro
 
Motivazione
MotivazioneMotivazione
Motivazione
 
Attuare il Codice Amministrazione Digitale quali scadenze, quali soluzioni pe...
Attuare il Codice Amministrazione Digitale quali scadenze, quali soluzioni pe...Attuare il Codice Amministrazione Digitale quali scadenze, quali soluzioni pe...
Attuare il Codice Amministrazione Digitale quali scadenze, quali soluzioni pe...
 
Pa_KilometroZero
Pa_KilometroZeroPa_KilometroZero
Pa_KilometroZero
 
CorsoOrganizzazione aziendale lezione 13 - williamson
CorsoOrganizzazione aziendale lezione 13 - williamsonCorsoOrganizzazione aziendale lezione 13 - williamson
CorsoOrganizzazione aziendale lezione 13 - williamson
 
Corso oa lezione 9 - gallbraith
Corso oa   lezione 9 - gallbraithCorso oa   lezione 9 - gallbraith
Corso oa lezione 9 - gallbraith
 
Corso Organizzazione aziendale lezione 7 - simon
Corso Organizzazione aziendale   lezione 7 - simonCorso Organizzazione aziendale   lezione 7 - simon
Corso Organizzazione aziendale lezione 7 - simon
 
Corso Organizzazione aziendale lezione 6 - var. sociali
Corso Organizzazione aziendale  lezione 6 - var. socialiCorso Organizzazione aziendale  lezione 6 - var. sociali
Corso Organizzazione aziendale lezione 6 - var. sociali
 
Corso Organizzazione aziendale riepilogo
Corso Organizzazione aziendale  riepilogoCorso Organizzazione aziendale  riepilogo
Corso Organizzazione aziendale riepilogo
 
Corso Organizzazione aziendale lezione 5 - seiler
Corso Organizzazione aziendale   lezione 5 - seilerCorso Organizzazione aziendale   lezione 5 - seiler
Corso Organizzazione aziendale lezione 5 - seiler
 
Corso Organizzazione aziendale lezione 4 - motivazione
Corso Organizzazione aziendale  lezione 4 - motivazioneCorso Organizzazione aziendale  lezione 4 - motivazione
Corso Organizzazione aziendale lezione 4 - motivazione
 
Corso di Organizzazione aziendale lezione 1 - weber
Corso di Organizzazione aziendale   lezione 1 - weberCorso di Organizzazione aziendale   lezione 1 - weber
Corso di Organizzazione aziendale lezione 1 - weber
 
Corso Organizzazione aziendale Riepilogo
Corso Organizzazione aziendale  RiepilogoCorso Organizzazione aziendale  Riepilogo
Corso Organizzazione aziendale Riepilogo
 
Corso oa lezione 13 - williamson
Corso oa   lezione 13 - williamsonCorso oa   lezione 13 - williamson
Corso oa lezione 13 - williamson
 
Corso oa lezione 12 - mintzberg
Corso oa   lezione 12 - mintzbergCorso oa   lezione 12 - mintzberg
Corso oa lezione 12 - mintzberg
 

Dernier

Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
lorenzodemidio01
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
giorgiadeascaniis59
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
lorenzodemidio01
 

Dernier (16)

discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptxdiscorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
discorso generale sulla fisica e le discipline.pptx
 
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.Vuoi girare il mondo? educazione civica.
Vuoi girare il mondo? educazione civica.
 
Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................Oppressi_oppressori.pptx................
Oppressi_oppressori.pptx................
 
Scrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibileScrittura seo e scrittura accessibile
Scrittura seo e scrittura accessibile
 
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptxScienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
Scienza Potere Puntoaaaaaaaaaaaaaaa.pptx
 
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptxProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
ProgettoDiEducazioneCivicaDefinitivo_Christian Tosone.pptx
 
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione CivicaPresentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
Presentazioni Efficaci e lezioni di Educazione Civica
 
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
case passive_GiorgiaDeAscaniis.pptx.....
 
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptxNicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
Nicola pisano aaaaaaaaaaaaaaaaaa(1).pptx
 
LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................LE ALGHE.pptx ..........................
LE ALGHE.pptx ..........................
 
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptxTosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
Tosone Christian_Steve Jobsaaaaaaaa.pptx
 
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptxAristotele, vita e opere e fisica...pptx
Aristotele, vita e opere e fisica...pptx
 
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptxDescrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
Descrizione Piccolo teorema di Talete.pptx
 
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opereUna breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
Una breve introduzione ad Elsa Morante, vita e opere
 
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptxdescrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
descrizioni della antica civiltà dei sumeri.pptx
 
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceoQuadrilateri e isometrie studente di liceo
Quadrilateri e isometrie studente di liceo
 

Stutture modificate

  • 1. Lezione 8 Le strutture funzionali modificate (Cap. 6: pp. 196-214, Decastri, 2011, Cap. 15, pp. 486-496, Airoldi, 205) Università Trieste Anno Accademico 2011/2012 1
  • 2. Contenuti 1.  Perché le strutture funzionali modificate? 2.  Organi delle strutture funzionali modificate 3.  Le strutture funzionali modificate: •  Per prodotto •  Per progetto •  A matrice 2
  • 3. Premessa •  Quando le organizzazioni a struttura funzionale devono adottare strategie di crescita o diversificazione i meccanismi di coordinamento tradizionali non sono più sufficienti •  Tuttavia la necessità di sfruttare al massimo le economie di scala può sconsigliare la trasformazione della struttura in divisionale •  E’ possibile ricorrere a modelli di struttura che, pur conservando la specializzazione funzionale, consentano la gestione di altre dimensioni rilevanti mediante la creazione di appositi organi che affiancano la configurazione tradizionale 3
  • 4. Organi delle strutture funzionali modificate Tali organi - che realizzano l’integrazione orizzontale - possono essere: •  Temporanei/Permanenti •  Dotati o meno di autorità gerarchica TEMPORANEI PERMANENTI SENZA Nelle strutture funzionali AUTORITA’ PER modificate gli organi che PRODOTTO presidiano la seconda dimensione sono posti ad un livello gerarchico pari a quello delle direzioni PER A funzionali CON AUTORITA’ PROGETTO MATRICE 4
  • 5. Le strutture funzionali modificate per prodotto TEMPORANEI PERMANENTI SENZA AUTORITA’ PER PRODOTTO CON PER A AUTORITA’ PROGETTO MATRICE 5
  • 6. …per prodotto La struttura con product managers (PM) nasce nel momento in cui un’impresa, nel perseguire obiettivi di crescita e di diversificazione cerca uno strumento capace di focalizzare e coordinare l’azione relativa a combinazioni prodotto/mercato relativamente omogenee Il PM: 1.  Taglia orizzontalmente la tradizionale gerarchia 2.  È il responsabile principale dei risultati economici parziali del proprio prodotto 6
  • 7. Tipi di PM Due tipi di organizzazioni per product management: TIPO 1 TIPO 2 Aziende fortemente Aziende con ampia diversificate gamma di prodotti, ma non diversificata PM alle dipendenze dell’alta direzione PM alle dipendenze della direzione Compiti strategici e di commerciale scelta di allocazione delle risorse Compiti di gestione del marketing di prodotto 7
  • 8. Tipo 1 Direttore Generale Amministrazione Personale E.D.P. Product managers Marketing Produzione Acquisti Product managers 1 Struttura con Product managers 2 product managers “TIPO 1” Product managers 3 8
  • 9. Tipo 2 Direttore Generale Personale E.D.P. Marketing Produzione Amministrazione Pubblicità Vendite Product managers 1 Struttura con product managers Product managers 2 “TIPO 2” Product managers 3 9
  • 10. Product Manager: coordinamento e sistemi di valutazione TIPO 1 TIPO 2 Contatti diretti con le Piani, riunioni, COORDINAMENTO proprie controparti comitati, ecc.. Valutato in base alla La responsabilità della SISTEMI DI contribuzione del contribuzione spetta VALUTAZIONE proprio prodotto al alla direzione dalla risultato economico quale il PM dipende globale PARADOSSO ORGANIZZATIVO: Il PM è un organo che “taglia” orizzontalmente la struttura ed è responsabile dei risultati economici parziali del proprio prodotto, ma a cui non è attribuita autorità gerarchica 10
  • 11. Struttura funzionale modificata per prodotto •  Principali Vantaggi (rispetto alla funzionale) -  MAGGIORE COORDINAMENTO tra le attività connesse ad un prodotto -  MAGGIORE RESPONSABILIZZAZIONE di un organo per i risultati di un prodotto -  MAGGIORE FLESSIBILITÁ/DINAMICITÁ (avvicinamento ai mercati di sbocco) •  Principali limiti -  MAGGIOR TEMPO per le attività di coordinamento 11
  • 12. Product Manager: esempio American Standard Company •  Hoffman è un attore chiave nel processo di produzione delle porcellane dell’America Standard Company. Egli deve pensare a tutto ciò che accade tra il momento in cui un ordine viene ricevuto a quello in cui viene accreditato il pagamento dello stesso, compresa – dunque – la progettazione, la produzione, la verniciatura, le vendite, la spedizione e la ricezione. Gli integratori come Hoffman devono agire come se stessero gestendo un proprio business, stabilendo obiettivi ed elaborando strategie per raggiungerli. “Io mi muovo dietro le quinte” – dice Hoffman – “comprendo i meccanismi di funzionamento dell’azienda e so come ottenere le cose”. 12
  • 13. Le strutture funzionali modificate per progetto TEMPORANEI PERMANENTI SENZA PER AUTORITA’ Questo tipo di struttura è PRODOTTO scelta quando si vuole mantenere un elevato grado di sofisticazione tecnica e contemporaneamente è PER necessario raggiungere uno CON A AUTORITA’ PROGETTO MATRICE specifico obiettivo 13
  • 14. Progetto insieme di attività complesse che richiedono l’impiego di persone provenienti da più funzioni aziendali 14
  • 15. Il team di progetto Le persone che fanno parte del team di progetto si trovano in una situazione di doppia dipendenza non contemporanea: 1.  PjM à finché il progetto è in corso di esecuzione 2.  Organi funzionali à tempo rimanente 15
  • 16. La struttura per progetto Direttore Generale Produzione R&S Vendite Pj manager 1 Pj manager 2 Pj manager 3 16
  • 17. Struttura funzionale modificata per progetto •  Principali Vantaggi (rispetto alla funzionale) -  Migliore controllo del progetto e migliore valutazione dei risultati -  Migliori relazioni con i clienti -  Minori tempi di sviluppo del progetto -  Maggiore coordinamento tra unità tecniche -  Migliore qualità -  Maggiore orientamento agli obiettivi •  Principali limiti -  CONFLITTI tra PjM e direttori funzionali -  Tensioni per il team di progetto 17
  • 18. Le strutture funzionali modificate a matrice TEMPORANEI PERMANENTI SENZA PER AUTORITA’ PRODOTTO A CON PER AUTORITA’ PROGETTO MATRICE 18
  • 19. La struttura a matrice •  Gli organi di primo livello sono specializzati sia per tecniche sia per prodotti/progetti •  Duplice linea di autorità: i capi degli organi di secondo livello dipendono contemporaneamente dal responsabile di prodotto/progetto e dal dirigente di funzione 19
  • 20. La struttura a matrice Top management R es sp he on ic cn s sa te bi lii di di ili p pr ab od ns do po ttto es //p R ro ge ttto o ORGANO DI 2 boss INTEGRAZIONE manager ORIZZONTALE 20
  • 21. La struttura a matrice •  Caratteristiche –  DOPPIO criterio di raggruppamento (INPUT e OUTPUT) –  DUPLICE linea di AUTORITA’-RESPONSABILITA’ –  Elevato n° di RUOLI MANAGERIALI e INTEGRATORI –  Caratteri diffusi di PARTECIPAZIONE / AUTONOMIA –  Coordinamento mediante MUTUO ADATTAMENTO –  Elevato grado di COMPLESSITA’ interna •  Principali vantaggi –  FLESSIBILITA’ –  MIX di EFFICIENZA / EFFICACIA •  Principali limiti –  Elevata CONFLITTUALITA’ –  Elevato FABBISOGNO di COORDINAMENTO –  Possibili SQUILIBRI AUTORITA’-RESPONSABILITA’ 21
  • 22. Struttura a matrice Esempio: Worldwide Steel •  Il presidente della Worldwide Steel constatò che l’azienda doveva specializzarsi in pochi prodotti ad alto valore aggiunto, diversificati per differenti mercati, mantenendo allo stesso tempo economie di scala e tecnologie sofisticate all’interno delle unità funzionali •  La duplice pressione portò ad una struttura a matrice. La Worldwide aveva quattro linee di prodotto, per ognuna delle quali la responsabilità e l’autorità venne assegnata ad un business manager. Ai business manager venne data l’autorità per raggiungere tali obiettivi. Vicepresidenti di funzione erano responsabili per le decisioni tecniche relative alle proprie aree. I manager di funzione avevano invece il compito di mantenersi aggiornati sulle ultime novità tecniche nelle rispettive aree e di formare il proprio personale •  L’implementazione della matrice fu lenta. I manager di livello intermedio erano confusi, le riunioni per il coordinamento attraverso le unità funzionali sembravano tenersi ogni giorno. Dopo circa un anno il middle management cominciò ad includere i dirigenti più giovani nelle discussioni “matriciali” come parte della formazione in vista di future responsabilità dirigenziali 22