2. “La società della rete apre scenari che vengono oggi
denominati in vario modo. Tra i tanti a me piace in
particolare l'idea che, attraverso le tecnologie di rete, si
possano immaginare attività educative distribuite a livello
territoriale ed extra territoriale, fino a fare della scuola
uno spazio immateriale e trasparente, senza pareti, su cui
tutti possano affacciarsi: genitori, studenti, docenti di altre
scuole e di altri territori, esperti, organizzazioni, istituzioni.
Fino a configurare un contesto assolutamente diffuso, non
solo nello spazio ma anche nel tempo: nel senso che non
ci sono e non ci saranno più limiti nei modi e nelle
possibilità di apprendere e di insegnare”.
16. In concreto:
Tradurre in italiano e adattare al curriculum
risorse educative aperte (OER) disponibili in
altre lingue
Sviluppare e promuovere una “banca”
centrale di risorse per insegnanti che includa
qualsiasi risorsa digitale aperta e, se
possibile, anche altre tipologie di risorse
Incoraggiare gli insegnanti a sviluppare e
condividere le loro risorse educative come
risorse educative aperte (OER) riconoscendo
loro premi e incentivi attraverso dinamiche
legate alla reputazione
17. Quanto siamo lontani da
questi scenari? E come
sarà il “paesaggio” che
ci aspetta?