3. La plastica ha cambiato il mondo, rivoluzionando i campi più diversi, dalla moda dai trasporti alla tecnologia. Oggi è impossibile non trovarsela di fianco, ma non bisogna dimenticare che ha più di cent'anni. Se il nome plastica a noi fa pensare subito a Giulio Natta, che nel 1954 inventò quella moderna - il polipropilene o moplen - e nove anni dopo per questo vinse il premio Nobel; il primo materiale completamente sintetico, la bachelite, nacque qualche decennio prima, nel 1907. Da allora quella resina fenolica brevettata dallo scienziato belga-americano Leo Baekeland ne ha fatta di strada, diventando uno dei materiali più diffusi e innovativi, vero oggetto di culto per alcuni designer e comuni fan. Poi arrivarono il rayon, cellophane, Pvc, poliestere, nylon e fu rivoluzione di consumi e costumi.
4. IL GIOCATTOLO IN PLASTICA LE BAMBOLE: Nei primi anni Cinquanta l’avvento di nuovi materiali plastici spinse l'industria delle bambole e del giocattolo ad investire risorse e denaro per aggiornarsi e per sperimentare. Vennero prodotte bambole in celluloide, in polietene, polipropilene ed in rhodoid, ma la vera rivoluzione avvenne con l'applicazione di un materiale che soddisfò pienamente le aspettative dei produttori e del pubblico:il cloruro di polivinile, meglio conosciuto come PVC.
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9. Il Polietilene tereftalato PET Leggero, rigido o semirigido, naturalmente trasparente e incolore. Ottima barriera contro la penetrazione di umidità e sostanze gassose, resistente agli urti. Una delle materie plastiche più facilmente riciclabili . USI : bottiglie, sacchetti, fibre sintetiche per abbigliamento.
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12. PA (Poliammide Nylon) Ottime caratterstiche di scorrimento ed usura: sono insensibili alle impurità e sono chimicamente resistenti. Traslucidi, duri e parzialmente cristallini e inoltre non infiammabili. Le caratteristiche fibra di nylon: resistenza all'usura, facilità di tintura, solidità al colore, poca resistenza alle alte temperature (>100°C) e alla luce. USI: ingranaggi, apparecchi radio-televisivi,abbigliamento.
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23. TECNICHE DI PRODUZIONE Processo che consiste nel forzare un materiale plastico, portato allo stato fluido, attraverso un orifizio il cui profilo riproduce in negativo la forma che si desidera impartire al manufatto. Estrusione
24. Estrusione La macchina ad estrusione impone che il manufatto sia di forma costante in tuta la sua lunghezza. Per questo l'estrusione è il mezzo ideale per la produzione di tutti quei manufatti la cui sezione rimane costante (tubi, barre, tubolari, lastre, ecc.). Il materiale da utilizzare deve essere un materiale termoplastico. Spesso il processo di estrusione è utilizzato per ottenere prodotti destinati ad ulteriori lavorazioni (ad esempio lastre in resine acriliche che vengono sottoposte a un'ulteriore sagomatura sotto vuoto).
25. Calandratura Processo impiegato per la produzione di fogli e film continui a partire da resine termoplastiche. Consiste nel far passare la resina, già preventivamente omogeneizzata e plastificata, fra coppie di rulli rotanti e riscaldati, che schiacciano il prodotto fino a ridurlo in forma di foglio. Spesso, dopo che il calandrato è stato portato allo spessore desiderato, lo si fa passare attraverso ulteriori cilindri finitori, i quali hanno lo scopo di conferire alle superfici del prodotto ancora caldo aspetti particolari. Utilizzi: suole per calzature; finte pelli; fogli e film tinta unita o con disegni fantasia.
26. Stampaggio per compressione Consiste nella compressione di una resina termoindurente contenuta, sotto forma di polvere, pastiglie o di scaglie, entro la cavità di uno stampo riscaldato. Gli stampi constano di due parti: il punzone che riproduce in negativo la forma interna dell'oggetto da stampare; e la matrice nella quale è ricavata una cavità (detta impronta) che ne riproduce sempre in negativo la forma esterna. Questo procedimento è particolarmente indicato per produrre oggetti di forma complessa.
27. Stampaggio per iniezione Consiste nell'iniettare nell'impronta di uno stampo chiuso una resina fusa in una camera di carica separata. La durata di un ciclo completo di stampaggio varia, a seconda del tipo di resina e della complessità dell'oggetto da stampare, da 10 a 30 secondi.
28. Stampaggio da foglio Procedimento particolarmente indicato per la fabbricazione di contenitori e di articoli con notevole sviluppo superficiale Consiste nel modellare contro le pareti rigide di uno stampo un foglio di materia plastica preventivamente riscaldato, sfruttando la creazione del vuoto d'aria.