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SVILUPPO SOSTENIBILE




GLI ITALIANI E LO SVILUPPO SOSTENIBILE
            Rapporto di ricerca
         RS.05/10 – Milano, Ottobre 2010




                       1
SVILUPPO SOSTENIBILE:
   SCHEDA TECNICA DELLA RICERCA




Universo di riferimento   Popolazione italiana, maschi e femmine, 18-55 anni, utenti domestici di internet
                          (circa 29 milioni di individui)
Tecnica di rilevazione    Interviste online su panel web di CE&Co.

Campione netto finale     500 casi con distribuzione proporzionale per sesso, età, area geografica e ampiezza
                          centro.


Epoca della rilevazione   Ottobre 2010


Committente               OC&M Media e Comunicazione. I risultati di questo lavoro possono essere
                          liberamente riprodotti, citando la fonte


Responsabile ricerca      David Vittoria




                                                     2
SVILUPPO SOSTENIBILE:
SOMMARIO DEI RISULTATI (1 di 3)

L’attuale modello di sviluppo economico va cambiato, le diverse emergenze ambientali, energetiche e
sociali chiedono un intervento: i governi ne sono sempre più consapevoli e in questa direzione vanno i
diversi impegni presi a livello internazionale. Ma perseguire un modello di sviluppo che sia
sostenibile non è solo compito dei governi, è indispensabile anche il contributo dei cittadini.

Con questa ricerca, ci siamo quindi posti l’obiettivo di verificare, presso un campione di cittadini
italiani:
       - quanto il tema dello sviluppo sostenibile sia sentito e come venga declinato;
       - quali siano, tra i comportamenti considerati importanti per contribuire in prima
          persona allo sviluppo sostenibile, quelli (dichiaratamente) già messi in atto o per i quali vi
          è una disponibilità a impegnarsi;
       - la valutazione dell’operato del Governo e dei partiti italiani su questo tema.

Il coinvolgimento dichiarato degli italiani sul tema dello sviluppo sostenibile risulta molto alto.
Gli “assi” di questo sentiment risultano scontatamente molto complessi, ma si possono sintetizzare ne:
       - oggetti primari dell’attenzione sull’eco-sostenibile  la salvaguardia dell’ambiente / del
         pianeta Terra e delle sue risorse (primarie ed energetiche);
       - principali destinatari ed assi temporali (presente e futuro) delle azioni volte a promuovere lo
         sviluppo sostenibile  la propria famiglia, i figli e le generazioni future;
       - emozioni e sentimenti, talora contrastanti  preoccupazione, senso di colpa ma anche
         speranza e convinzione di poter contribuire nel proprio piccolo a migliorare la
         situazione;
       - marcata dimensione sociale della questione  responsabilità condivisa da tutti
         nell’essere “causa” ma anche possibile “motore di miglioramento” del problema, che
         tocca ognuno indistintamente e andrebbe affrontato “insieme”;
       - evidente lato “pratico”, concreto del problema  essere coinvolti significa anche e
         soprattutto “fare qualcosa in prima persona, nel proprio piccolo” per migliorare la
         situazione.

                                                 3
SVILUPPO SOSTENIBILE:
SOMMARIO DEI RISULTATI (2 di 3)

La posta in gioco dell’eco-sostenibilità sembra altissima visto che le conseguenze temute, a
breve e lungo termine, del mancato rispetto degli equilibri e delle risorse del Pianeta, sono
“disastrose”: catastrofi ambientali, sconvolgimenti climatici, esaurimento delle risorse, epidemie,
povertà, conflitti sociali…

La responsabilità di uno sviluppo più sostenibile viene demandata in buona parte a “terzi” (i
Governi), ma il “30%” del problema viene attribuito alla buona volontà dei singoli.

Come si declina allora questo “fare qualcosa nel proprio piccolo”?
La parola d’ordine è “non sprecare”: essere ecologici significa innanzitutto “astenersi dal
consumare inutilmente”, “risparmiare” (cibo, acqua, elettricità, carburanti, carta, vestiti,
plastica…) . Si tratta di un concetto palesemente in linea con la attuale crisi economica, e forse non è
un caso che lo sviluppo sostenibile stia tornando pesantemente d’attualità…
Essere ecologici non è solo, però, “astenersi da…”; significa anche:
       - scegliere oggetti, confezioni, imballaggi, sostanze… a basso impatto ambientale;
       - riciclare, riutilizzare, anche attraverso gli altri (es. scambiarsi gli oggetti di seconda
         mano);
       - tenersi informati e informare / sensibilizzare gli altri /i figli / i giovani;
       - manifestare la propria “ecologicità” (in piazza; con il proprio voto).

Essere ecologici “da soli”, nel proprio piccolo, appare soprattutto come una “rinuncia”;
esserlo insieme ad altri diventa una “ricchezza”.
Ci si guadagna “tutti” e tramite “tutti” ad essere ecologici: la dimensione sociale dell’eco-
sostenibilità appare fondamentale.




                                                 4
SVILUPPO SOSTENIBILE:
SOMMARIO DEI RISULTATI (3 di 3)
La dimensione sociale sembra ad esempio diventare essenziale quando l’autorità pubblica
“decide” di intervenire sul Territorio (come nell’ipotesi proposta al campione) costruendo centrali
e depositi di scorie nucleari, discariche o inceneritori. Gli intervistati:
     - più probabilmente si opporrebbero, manifestando pubblicamente, alla costruzione di
        centrali o depositi di scorie nucleari posti nei pressi della loro abitazione;
     - pretenderebbero almeno studi indipendenti, che dimostrino l’assenza di pericoli per la
        salute, nel caso di discarica o inceneritore;
     - in entrambi i casi, poco conterebbe che i “vicini” accettassero la situazione.

Rispetto alla coerenza ciò che viene considerato importante / impattante sullo sviluppo sostenibile e
ciò che viene messo in atto o meno (ora e/o nelle intenzioni future), si evidenziano scollamenti tra
“dire e fare” in merito a:
      - la mobilità:
              pur sottolineando la rilevanza di limitare l’impiego dell’automobile ovvero di ricorrere ad
               alimentazioni più “verdi”, emerge una minore disposizione a fare taluni sacrifici
               che impattano sulla propria “mobilità” (es. spostarsi a piedi, in bicicletta o coi
               mezzi pubblici; usare un’auto a basso consumo o elettrica; ricorrere al car-sharing);
      - l’alimentazione:
              scarsa importanza attribuita ai prodotti alimentari “biologici” (e al minor
               consumo di carne);
              resistenze a bere acqua del rubinetto vs. acqua imbottigliata  che conferma
               l’attaccamento tipicamente italiano alla “bottiglia”.

Per ultimo, il campione evidenzia lo scarso impegno attribuito, sui temi dell’eco-sostenibilità:
       alla politica nel complesso, fatti salvi i tradizionali movimenti ecologisti;
       all’Italia rispetto alle altre Nazioni europee.
                                                                                            CE&Co


                                                  5
GRADO DI COINVOLGIMENTO SUL TEMA
“SVILUPPO SOSTENIBILE” Base: totale campione (n.500)

 Il coinvolgimento dichiarato sul tema dello sviluppo sostenibile risulta molto alto:




                Molto – moltissimo
                    coinvolto                                  50,6%




                     Abbastanza
                      coinvolto                                35,5%

                  Poco – per nulla
                     coinvolto                                 13,9%


 Lo sfruttamento incontrollato delle risorse della Terra da parte dell’uomo ha determinato molteplici squilibri: inquinamento,
 deforestazione, riscaldamento globale, crisi energetica… Da tempo si discute sui possibili interventi per assicurare benessere e
 sviluppo dell’umanità, preservando al contempo le risorse naturali, che è appunto il tema dello sviluppo sostenibile.
 1) Quanto si sente coinvolto/a personalmente su questi temi? (scala 1- 9 da “per nulla” a “moltissimo”).




                                                                6
IL SIGNIFICATO DI “COINVOLGIMENTO” SUL TEMA DELLO
SVILUPPO SOSTENIBILE - I  Base: 86,2% del campione (n. 431)




  Essere coinvolti nello sviluppo sostenibile è un sentiment complesso, che si
  esprime su diverse dimensioni e centri attenzionali:


          1. la salvaguardia e il rispetto dell’ambiente / pianeta / Terra e delle sue risorse
              (primarie ed energetiche)  focus attenzionali principali



          2. la propria famiglia, i figli e le generazioni future  dimensioni temporali (presente e
              futuro) e allo stesso tempo destinatari delle azioni che riguardano lo sviluppo sostenibile,
              in una duplice accezione:
                    le azioni negative messe in atto “finora” non considerando l’ambiente (“Se continuiamo così,
                     consegneremo alle generazioni future un mondo totalmente rovinato dai nostri sperperi”)

                    le azioni positive messe in atto “oggi” per preservare l’ambiente (“La raccolta differenziata, il riciclo…
                     lo si fa per noi ma anche e soprattutto per chi verrà dopo di noi, per i nostri figli e nipoti…”)




2) (solo a chi ha risposto da “abbastanza coinvolto” in su alla domanda n. 1) In che senso si sente coinvolto? (aperta)



                                                                       7
IL SIGNIFICATO DI “COINVOLGIMENTO” SUL TEMA DELLO
SVILUPPO SOSTENIBILE - II



   3. una forte e complessa componente emotiva individuale, che si esprime nei sentimenti di:
           preoccupazione, timore, malessere per la situazione ambientale, attuale e futura  che diviene talora un
            vero e proprio “senso di distruzione” (“Continuiamo a distruggere il pianeta, non ne rimarrà più niente”)
           sensi di colpa per il considerarsi, almeno in parte, responsabili di tale situazione  spesso uniti alla
            sensazione di “dover fare di più” / non fare abbastanza
           sul tutto, peraltro, emerge il vissuto di “poter fare qualcosa” individualmente, nel proprio piccolo per
            migliorare la situazione.



   4. una marcata dimensione sociale del problema, a più livelli:
           locus attribuzionale: “Siamo tutti responsabili del problema”
           ricadute: “E’ un problema che ha conseguenze su tutti, nessuno escluso”
           attori chiamati a risolvere la situazione: “Tutti dobbiamo / possiamo fare qualcosa”
           modalità di “azione”: es. “Fare qualcosa insieme per l’ambiente”; “Sensibilizzare gli altri”.




   5. una spiccata componente “pratica”  essere coinvolto = fare




                                                         8
LA DIMENSIONE DEL “FARE” NELL’ESSERE COINVOLTI SUL
TEMA DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE (dettaglio risposte aperte domanda 2)

 La dimensione del “fare” è tra le più importanti nell’essere “coinvolti” sul tema
 dello sviluppo sostenibile.
 I comportamenti “eco-sostenibili” più frequentemente indicati (in ordine di
 citazione) sono:
     •   cercare di fare qualcosa nel proprio piccolo / nel quotidiano
     •   evitare sprechi / limitare i consumi
     •   riciclare / riutilizzare
     •   fare la raccolta differenziata
     •   tenersi informati sul tema
     •   partecipare / manifestare per l’ambiente
     •   sensibilizzare gli altri sul tema
     •   non inquinare
     •   risparmiare energia elettrica
     •   risparmiare l’acqua
     •   votare per i partiti / movimenti impegnati nella tutela dell’ambiente
     •   utilizzare il meno possibile l’auto
     •   utilizzare pannelli solari
     •   rispettare le regole / norme che riguardano l’ambiente.




                                                9
LE CONSEGUENZE DELLO SVILUPPO ATTUALE – QUALI?
 Base: totale campione (n.500)



  Le conseguenze delle attuali modalità di sviluppo                                                sono       considerate,
  complessivamente, “disastrose” (in ordine di citazione):
         •   catastrofi ambientali / disastri naturali
         •   la fine della vita / la morte - distruzione del pianeta
         •   impoverimento / esaurimento delle risorse energetiche
         •   maggiore inquinamento / inquinamento eccessivo
         •   sconvolgimenti climatici
         •   scioglimento dei ghiacciai, innalzamento delle acque, inondazioni
         •   gravi danni ambientali / all'ecosistema
         •   desertificazione / deforestazione
         •   epidemie / malattie
         •   maggiore povertà o miseria in generale
         •   estinzione dell'uomo
         •   conflitti / guerre
         •   paesi-persone povere sempre più povere / aumento differenza ricchi-poveri
         •   estinzione di molte specie animali / vegetali
         •   peggioramento della qualità della vita / salute
         •   essere sommersi dai rifiuti
         •   maggior costo dell'energia / delle risorse primarie
         •   mancanza di prospettive per le future generazioni
         •   carestie / fame
3) Andando avanti di questo passo, senza alcun intervento che renda lo sviluppo più sostenibile, quali potrebbero essere
   le conseguenze? (aperta)



                                                                10
LE CONSEGUENZE DELLO SVILUPPO ATTUALE – QUANDO?
 Base: totale campione (n.500)




        Le gravi conseguenze delle attuali modalità                                             di   sviluppo   sono
        temporalmente “spostate”, in tendenza, al futuro:

                          A breve                                           Riguarderanno le
                                                                                prossime
                      (5 – 10 anni)                                            generazioni




                       38,5%


                                                                                   61,5%

4) Queste conseguenze di cui lei mi ha appena parlato, le vede possibili (una sola risposta):
- a breve (5-10 anni)?
- oppure riguarderanno le prossime generazioni?


                                                                   11
DA CHI DIPENDE LO SVILUPPO SOSTENIBILE?
Base: totale campione (n.500)




 La responsabilità di rendere sostenibile lo sviluppo viene equamente divisa
 tra individui, singoli Paesi e le Nazioni del mondo:



                                            Ognuno di noi,
                                          individualmente
                                                 29,3%




                                                                                        I governi degli
                                                                                            Stati del
                       Ogni singolo
                                                                                        mondo, uniti in
                     governo / Paese
                                                                                          un accordo
                            31,6%
                                                                                              39,1%




     5) Da 1 a 100, in che misura lo sviluppo sostenibile dipende da questi attori? (scala da 0 a 100 per ogni item):
     - i governi degli Stati del mondo, uniti in un accordo
     - ogni singolo governo / Paese
     - ognuno di noi, individualmente



                                                                12
PER RENDERE SOSTENIBILE LO SVILUPPO, QUANTO E’
IMPORTANTE…?      Base: totale campione (n.500)



                                                                           Quanti lo ritengono     Quanti lo      Quanti lo farebbero
  Comportamenti suggeriti                                                     importante         fanno già oggi       in futuro
  fare la raccolta differenziata dei rifiuti                                      95,4%              88,1%               6,7%
  limitare i consumi elettrici                                                    92,0%              85,1%               5,4%
  impiegare pannelli solari a casa propria                                        91,1%              13,7%               67,5%
  spostarsi a piedi o in bicicletta                                               90,1%              65,9%               12,5%
  limitare il consumo di acqua                                                    88,1%              77,8%               8,5%
  usare un’automobile che consuma poco, anche se meno potente                     88,1%              59,9%               23,8%
  utilizzare il più possibile i mezzi pubblici                                    86,3%              45,8%               24,4%
  utilizzare pile ricaricabili                                                    84,5%              71,4%               11,3%
  usare un’automobile elettrica                                                   83,9%               6,0%               56,7%
  limitare l’uso del condizionatore d’estate                                      83,3%              74,8%               6,3%
  acquistare alimenti di stagione                                                 81,9%              76,2%               4,6%
  limitare il riscaldamento della casa d’inverno                                  81,0%              70,4%               6,0%
  usare un’automobile con impianto a metano/GPL                                   80,0%              22,2%               44,4%
  condividere con altri l’automobile per recarsi al lavoro (carsharing)           77,8%              17,7%               35,1%
  acquistare prodotti locali                                                      76,4%              66,5%               8,1%
  bere acqua del rubinetto                                                        73,6%              48,2%               16,1%
  acquistare prodotti alimentari biologici                                        54,4%              32,1%               16,3%
  consumare meno carne                                                            48,8%              37,1%               7,1%

  6 e 7) Sono stati individuati alcuni comportamenti che potrebbero limitare lo spreco delle risorse. Secondo lei, quanto
  sono realmente importanti per rendere lo sviluppo futuro più sostenibile? (scala 1-5 da “per nulla” a “molto” importante).
  E di tali comportamenti: quali lei ha già messo in atto? Quali sarebbe disposto/a a mettere in atto?


                                                                          13
ALTRI COMPORTAMENTI INDIVIDUATI DAL CAMPIONE
Base: totale campione (n.500)


 Altri comportamenti, a livello individuale o familiare, che gli intervistati ritengono
 utili per rendere più sostenibile lo sviluppo, sono (in ordine di citazione):
       •   spendere meno per il superfluo / limitare gli sprechi / limitare i consumi
       •   acquistare prodotti con imballaggi limitati o smaltibili / non monouso
       •   educare i giovani / figli su comportamenti ecologici
       •   usare meno detersivi / detergenti / prodotti chimici inquinanti
       •   utilizzare al massimo gli oggetti o darli ad altri / usare oggetti di seconda mano / non cambiare
           subito le cose quando passano di moda (es. vestiti, cellulari)
       •   sensibilizzare gli altri sui temi ecologici
       •   limitare l'uso della plastica / non usare sacchetti di plastica
       •   “casa ecologica” / con maggiore efficienza energetica / elettrodomestici a basso consumo
       •   produrre / coltivare in proprio gli alimenti
       •   informarsi / tenersi aggiornati
       •   usare latte / detersivi alla spina
       •   scegliere il telelavoro
       •   utilizzare lavatrici-lavapiatti a pieno carico / in ore notturne
       •   condividere con altri oggetti e servizi
       •   acquistare prodotti solo di aziende "ecologiche"
       •   spegnere del tutto le apparecchiature elettriche / no stand-by
       •   associarsi per fare pressioni
       •   bere acqua filtrata vs. acqua in bottiglia
       •   mantenere in efficienza i prodotti-macchine potenzialmente inquinanti / ad alto consumo
       •   usare la posta elettronica (certificata) e files vs. invio e stampa di documenti cartacei
   8) Quali altri comportamenti / azioni potremmo mettere in atto, a livello individuale o familiare, per andare nella
      direzione di uno sviluppo più sostenibile? (aperta)


                                                            14
ACCETTEREBBE DI ABITARE VICINO A….?
Base: totale campione (n.500); per ogni situazione valutata: 50% campione (n.250)




                               Accetterei     se   Accetterei se    Accetterei se mi      Cambierei     Cercherei         di
                               tutte le persone    ottenessi un     assicurassero,        casa          impedirlo in ogni
                               che      abitano,   corrispettivo    con studi fatti da                  modo
                               come me, vicino     in denaro        organizzazioni                      partecipando       a
                               a              X,                    indipendenti non                    manifestazioni
                               accettassero                         governative, che                    pubbliche, sit-in di
                               questa                               non ci sono                         protesta, firmando
                               situazione     di                    pericoli per la                     petizioni…
                               buon grado                           salute
 Una centrale nucleare               9,7%              14,6%               36,2%            15,7%              46,5%
 Un deposito di scorie
                                     6,1%               9,4%               36,9%            20,9%              49,2%
 nucleari
 Una discarica di rifiuti
                                     12,5%             14,9%               55,2%            13,2%              31,9%
 urbani
 Un inceneritore di rifiuti
                                     9,8%              15,5%               59,2%            11,3%              28,7%
 / termovalorizzatore




     9) Supponiamo per un attimo che l’autorità pubblica abbia deciso, dopo studi e valutazioni molto approfondite, di
        costruire “X” a 5 km. da casa sua. Quale sarebbe la sua reazione? (più risposte possibili)



                                                             15
QUANTO E’ IMPEGNATA L’ITALIA NELLO SVILUPPO
SOSTENIBILE RISPETTO AGLI ALTRI PAESI EUROPEI?
                                                                                   Base: totale campione (n.500)



     L’Italia è valutata Paese molto poco impegnato nel promuovere lo sviluppo
     sostenibile, rispetto agli altri Paesi Europei:


                   1 – Molto meno impegnata                24,8%


                                2                          16,1%                 Meno impegnata:
                                                                                     66,5%

                                3                          25,6%


                                4                          24,8%


                                5                          6,9%


                                6                          0,8%                    Più impegnata:
                                                                                        8,7%

                     7 – Molto più impegnata                1,%




  10) Secondo lei l’Italia, rispetto ad altri Paesi Europei, quanto sta facendo per rendere più sostenibile lo sviluppo
     attuale? (scala da “di meno” a “di più”)



                                                            16
QUANTO SONO IMPEGNATI I PARTITI ITALIANI NELLO
SVILUPPO SOSTENIBILE? - I Base: totale campione (n.500)




 I maggiori partiti italiani, sia di centro-sinistra che di centro-destra, sono ritenuti
 nel complesso poco impegnati nel promuovere lo sviluppo sostenibile:

                                                                                                               Futuro e Libertà
                        Popolo della       Partito                                            UDC / Unione        per l’Italia
                                                           Lega Nord      Italia dei Valori
                          Libertà        Democratico                                           di Centro         (Gianfranco
                                                                                                                     Fini)
 Molto / abbastanza
                           10,9%            16,3%            9,7%              18,3%              9,3%              10,9%
 impegnato
 Impegnato nella
                           15,9%             25%             18,1%             23,4%             21,6%               23%
 media
 Poco / per nulla
                           54,2%            38,5%             53%              37,5%             46,4%              40,9%
 impegnato
 Non so                     19%             20,2%            19,2%             20,8%             22,7%              25,2%




   11) In Italia, come sa, ci sono molti partiti, ognuno dei quali ha manifestato un diverso impegno verso i temi dello sviluppo
      sostenibile. Lei come valuterebbe questo impegno? (scala da “per nulla impegnato” a “molto impegnato” + non so”)



                                                               17
QUANTO SONO IMPEGNATI I PARTITI ITALIANI NELLO
SVILUPPO SOSTENIBILE? - II

   Tra le formazioni minori, si distinguono positivamente i tradizionali movimenti
   ecologisti, ma anche il neo-movimento “5 Stelle” di Beppe Grillo:


                                       MPA –       Sinistra
                                                                Rifondazione   Comunisti    Lista Bonino           Movimento
                      La Destra   Movimento per   Ecologia e
                                                                 Comunista       Italiani     Pannela               5 Stelle
                     (Francesco    le autonomie    Libertà                                                 Verdi
                                                                    (Paolo      (Oliviero      (partito             (Beppe
                       Storace)      (Raffaele      (Nichi
                                                                   Ferrero)    Diliberto)     radicale)              Grillo)
                                    Lombardo)     Vendola)
Molto / abbastanza
                       5,2%            6%          37,1%            14,1%       14,1%         25,6%        43,1%    44,6%
impegnato
Impegnato nella
                      16,3%          16,7%         18,5%            21%          20%          22,8%        17,5%    15,9%
media
Poco / per nulla
                      52,6%          46,4%         24,8%            40,1%       40,5%          30%         22,4%    21,2%
impegnato

Non so                25,9%          30,9%         19,6%            24,8%       25,4%         21,6%        17%      18,3%




                                                               18

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Sviluppo sostenibile

  • 1. SVILUPPO SOSTENIBILE GLI ITALIANI E LO SVILUPPO SOSTENIBILE Rapporto di ricerca RS.05/10 – Milano, Ottobre 2010 1
  • 2. SVILUPPO SOSTENIBILE: SCHEDA TECNICA DELLA RICERCA Universo di riferimento Popolazione italiana, maschi e femmine, 18-55 anni, utenti domestici di internet (circa 29 milioni di individui) Tecnica di rilevazione Interviste online su panel web di CE&Co. Campione netto finale 500 casi con distribuzione proporzionale per sesso, età, area geografica e ampiezza centro. Epoca della rilevazione Ottobre 2010 Committente OC&M Media e Comunicazione. I risultati di questo lavoro possono essere liberamente riprodotti, citando la fonte Responsabile ricerca David Vittoria 2
  • 3. SVILUPPO SOSTENIBILE: SOMMARIO DEI RISULTATI (1 di 3) L’attuale modello di sviluppo economico va cambiato, le diverse emergenze ambientali, energetiche e sociali chiedono un intervento: i governi ne sono sempre più consapevoli e in questa direzione vanno i diversi impegni presi a livello internazionale. Ma perseguire un modello di sviluppo che sia sostenibile non è solo compito dei governi, è indispensabile anche il contributo dei cittadini. Con questa ricerca, ci siamo quindi posti l’obiettivo di verificare, presso un campione di cittadini italiani: - quanto il tema dello sviluppo sostenibile sia sentito e come venga declinato; - quali siano, tra i comportamenti considerati importanti per contribuire in prima persona allo sviluppo sostenibile, quelli (dichiaratamente) già messi in atto o per i quali vi è una disponibilità a impegnarsi; - la valutazione dell’operato del Governo e dei partiti italiani su questo tema. Il coinvolgimento dichiarato degli italiani sul tema dello sviluppo sostenibile risulta molto alto. Gli “assi” di questo sentiment risultano scontatamente molto complessi, ma si possono sintetizzare ne: - oggetti primari dell’attenzione sull’eco-sostenibile  la salvaguardia dell’ambiente / del pianeta Terra e delle sue risorse (primarie ed energetiche); - principali destinatari ed assi temporali (presente e futuro) delle azioni volte a promuovere lo sviluppo sostenibile  la propria famiglia, i figli e le generazioni future; - emozioni e sentimenti, talora contrastanti  preoccupazione, senso di colpa ma anche speranza e convinzione di poter contribuire nel proprio piccolo a migliorare la situazione; - marcata dimensione sociale della questione  responsabilità condivisa da tutti nell’essere “causa” ma anche possibile “motore di miglioramento” del problema, che tocca ognuno indistintamente e andrebbe affrontato “insieme”; - evidente lato “pratico”, concreto del problema  essere coinvolti significa anche e soprattutto “fare qualcosa in prima persona, nel proprio piccolo” per migliorare la situazione. 3
  • 4. SVILUPPO SOSTENIBILE: SOMMARIO DEI RISULTATI (2 di 3) La posta in gioco dell’eco-sostenibilità sembra altissima visto che le conseguenze temute, a breve e lungo termine, del mancato rispetto degli equilibri e delle risorse del Pianeta, sono “disastrose”: catastrofi ambientali, sconvolgimenti climatici, esaurimento delle risorse, epidemie, povertà, conflitti sociali… La responsabilità di uno sviluppo più sostenibile viene demandata in buona parte a “terzi” (i Governi), ma il “30%” del problema viene attribuito alla buona volontà dei singoli. Come si declina allora questo “fare qualcosa nel proprio piccolo”? La parola d’ordine è “non sprecare”: essere ecologici significa innanzitutto “astenersi dal consumare inutilmente”, “risparmiare” (cibo, acqua, elettricità, carburanti, carta, vestiti, plastica…) . Si tratta di un concetto palesemente in linea con la attuale crisi economica, e forse non è un caso che lo sviluppo sostenibile stia tornando pesantemente d’attualità… Essere ecologici non è solo, però, “astenersi da…”; significa anche: - scegliere oggetti, confezioni, imballaggi, sostanze… a basso impatto ambientale; - riciclare, riutilizzare, anche attraverso gli altri (es. scambiarsi gli oggetti di seconda mano); - tenersi informati e informare / sensibilizzare gli altri /i figli / i giovani; - manifestare la propria “ecologicità” (in piazza; con il proprio voto). Essere ecologici “da soli”, nel proprio piccolo, appare soprattutto come una “rinuncia”; esserlo insieme ad altri diventa una “ricchezza”. Ci si guadagna “tutti” e tramite “tutti” ad essere ecologici: la dimensione sociale dell’eco- sostenibilità appare fondamentale. 4
  • 5. SVILUPPO SOSTENIBILE: SOMMARIO DEI RISULTATI (3 di 3) La dimensione sociale sembra ad esempio diventare essenziale quando l’autorità pubblica “decide” di intervenire sul Territorio (come nell’ipotesi proposta al campione) costruendo centrali e depositi di scorie nucleari, discariche o inceneritori. Gli intervistati: - più probabilmente si opporrebbero, manifestando pubblicamente, alla costruzione di centrali o depositi di scorie nucleari posti nei pressi della loro abitazione; - pretenderebbero almeno studi indipendenti, che dimostrino l’assenza di pericoli per la salute, nel caso di discarica o inceneritore; - in entrambi i casi, poco conterebbe che i “vicini” accettassero la situazione. Rispetto alla coerenza ciò che viene considerato importante / impattante sullo sviluppo sostenibile e ciò che viene messo in atto o meno (ora e/o nelle intenzioni future), si evidenziano scollamenti tra “dire e fare” in merito a: - la mobilità:  pur sottolineando la rilevanza di limitare l’impiego dell’automobile ovvero di ricorrere ad alimentazioni più “verdi”, emerge una minore disposizione a fare taluni sacrifici che impattano sulla propria “mobilità” (es. spostarsi a piedi, in bicicletta o coi mezzi pubblici; usare un’auto a basso consumo o elettrica; ricorrere al car-sharing); - l’alimentazione:  scarsa importanza attribuita ai prodotti alimentari “biologici” (e al minor consumo di carne);  resistenze a bere acqua del rubinetto vs. acqua imbottigliata  che conferma l’attaccamento tipicamente italiano alla “bottiglia”. Per ultimo, il campione evidenzia lo scarso impegno attribuito, sui temi dell’eco-sostenibilità:  alla politica nel complesso, fatti salvi i tradizionali movimenti ecologisti;  all’Italia rispetto alle altre Nazioni europee. CE&Co 5
  • 6. GRADO DI COINVOLGIMENTO SUL TEMA “SVILUPPO SOSTENIBILE” Base: totale campione (n.500) Il coinvolgimento dichiarato sul tema dello sviluppo sostenibile risulta molto alto: Molto – moltissimo coinvolto 50,6% Abbastanza coinvolto 35,5% Poco – per nulla coinvolto 13,9% Lo sfruttamento incontrollato delle risorse della Terra da parte dell’uomo ha determinato molteplici squilibri: inquinamento, deforestazione, riscaldamento globale, crisi energetica… Da tempo si discute sui possibili interventi per assicurare benessere e sviluppo dell’umanità, preservando al contempo le risorse naturali, che è appunto il tema dello sviluppo sostenibile. 1) Quanto si sente coinvolto/a personalmente su questi temi? (scala 1- 9 da “per nulla” a “moltissimo”). 6
  • 7. IL SIGNIFICATO DI “COINVOLGIMENTO” SUL TEMA DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE - I Base: 86,2% del campione (n. 431) Essere coinvolti nello sviluppo sostenibile è un sentiment complesso, che si esprime su diverse dimensioni e centri attenzionali: 1. la salvaguardia e il rispetto dell’ambiente / pianeta / Terra e delle sue risorse (primarie ed energetiche)  focus attenzionali principali 2. la propria famiglia, i figli e le generazioni future  dimensioni temporali (presente e futuro) e allo stesso tempo destinatari delle azioni che riguardano lo sviluppo sostenibile, in una duplice accezione:  le azioni negative messe in atto “finora” non considerando l’ambiente (“Se continuiamo così, consegneremo alle generazioni future un mondo totalmente rovinato dai nostri sperperi”)  le azioni positive messe in atto “oggi” per preservare l’ambiente (“La raccolta differenziata, il riciclo… lo si fa per noi ma anche e soprattutto per chi verrà dopo di noi, per i nostri figli e nipoti…”) 2) (solo a chi ha risposto da “abbastanza coinvolto” in su alla domanda n. 1) In che senso si sente coinvolto? (aperta) 7
  • 8. IL SIGNIFICATO DI “COINVOLGIMENTO” SUL TEMA DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE - II 3. una forte e complessa componente emotiva individuale, che si esprime nei sentimenti di:  preoccupazione, timore, malessere per la situazione ambientale, attuale e futura  che diviene talora un vero e proprio “senso di distruzione” (“Continuiamo a distruggere il pianeta, non ne rimarrà più niente”)  sensi di colpa per il considerarsi, almeno in parte, responsabili di tale situazione  spesso uniti alla sensazione di “dover fare di più” / non fare abbastanza  sul tutto, peraltro, emerge il vissuto di “poter fare qualcosa” individualmente, nel proprio piccolo per migliorare la situazione. 4. una marcata dimensione sociale del problema, a più livelli:  locus attribuzionale: “Siamo tutti responsabili del problema”  ricadute: “E’ un problema che ha conseguenze su tutti, nessuno escluso”  attori chiamati a risolvere la situazione: “Tutti dobbiamo / possiamo fare qualcosa”  modalità di “azione”: es. “Fare qualcosa insieme per l’ambiente”; “Sensibilizzare gli altri”. 5. una spiccata componente “pratica”  essere coinvolto = fare 8
  • 9. LA DIMENSIONE DEL “FARE” NELL’ESSERE COINVOLTI SUL TEMA DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE (dettaglio risposte aperte domanda 2) La dimensione del “fare” è tra le più importanti nell’essere “coinvolti” sul tema dello sviluppo sostenibile. I comportamenti “eco-sostenibili” più frequentemente indicati (in ordine di citazione) sono: • cercare di fare qualcosa nel proprio piccolo / nel quotidiano • evitare sprechi / limitare i consumi • riciclare / riutilizzare • fare la raccolta differenziata • tenersi informati sul tema • partecipare / manifestare per l’ambiente • sensibilizzare gli altri sul tema • non inquinare • risparmiare energia elettrica • risparmiare l’acqua • votare per i partiti / movimenti impegnati nella tutela dell’ambiente • utilizzare il meno possibile l’auto • utilizzare pannelli solari • rispettare le regole / norme che riguardano l’ambiente. 9
  • 10. LE CONSEGUENZE DELLO SVILUPPO ATTUALE – QUALI? Base: totale campione (n.500) Le conseguenze delle attuali modalità di sviluppo sono considerate, complessivamente, “disastrose” (in ordine di citazione): • catastrofi ambientali / disastri naturali • la fine della vita / la morte - distruzione del pianeta • impoverimento / esaurimento delle risorse energetiche • maggiore inquinamento / inquinamento eccessivo • sconvolgimenti climatici • scioglimento dei ghiacciai, innalzamento delle acque, inondazioni • gravi danni ambientali / all'ecosistema • desertificazione / deforestazione • epidemie / malattie • maggiore povertà o miseria in generale • estinzione dell'uomo • conflitti / guerre • paesi-persone povere sempre più povere / aumento differenza ricchi-poveri • estinzione di molte specie animali / vegetali • peggioramento della qualità della vita / salute • essere sommersi dai rifiuti • maggior costo dell'energia / delle risorse primarie • mancanza di prospettive per le future generazioni • carestie / fame 3) Andando avanti di questo passo, senza alcun intervento che renda lo sviluppo più sostenibile, quali potrebbero essere le conseguenze? (aperta) 10
  • 11. LE CONSEGUENZE DELLO SVILUPPO ATTUALE – QUANDO? Base: totale campione (n.500) Le gravi conseguenze delle attuali modalità di sviluppo sono temporalmente “spostate”, in tendenza, al futuro: A breve Riguarderanno le prossime (5 – 10 anni) generazioni 38,5% 61,5% 4) Queste conseguenze di cui lei mi ha appena parlato, le vede possibili (una sola risposta): - a breve (5-10 anni)? - oppure riguarderanno le prossime generazioni? 11
  • 12. DA CHI DIPENDE LO SVILUPPO SOSTENIBILE? Base: totale campione (n.500) La responsabilità di rendere sostenibile lo sviluppo viene equamente divisa tra individui, singoli Paesi e le Nazioni del mondo: Ognuno di noi, individualmente 29,3% I governi degli Stati del Ogni singolo mondo, uniti in governo / Paese un accordo 31,6% 39,1% 5) Da 1 a 100, in che misura lo sviluppo sostenibile dipende da questi attori? (scala da 0 a 100 per ogni item): - i governi degli Stati del mondo, uniti in un accordo - ogni singolo governo / Paese - ognuno di noi, individualmente 12
  • 13. PER RENDERE SOSTENIBILE LO SVILUPPO, QUANTO E’ IMPORTANTE…? Base: totale campione (n.500) Quanti lo ritengono Quanti lo Quanti lo farebbero Comportamenti suggeriti importante fanno già oggi in futuro fare la raccolta differenziata dei rifiuti 95,4% 88,1% 6,7% limitare i consumi elettrici 92,0% 85,1% 5,4% impiegare pannelli solari a casa propria 91,1% 13,7% 67,5% spostarsi a piedi o in bicicletta 90,1% 65,9% 12,5% limitare il consumo di acqua 88,1% 77,8% 8,5% usare un’automobile che consuma poco, anche se meno potente 88,1% 59,9% 23,8% utilizzare il più possibile i mezzi pubblici 86,3% 45,8% 24,4% utilizzare pile ricaricabili 84,5% 71,4% 11,3% usare un’automobile elettrica 83,9% 6,0% 56,7% limitare l’uso del condizionatore d’estate 83,3% 74,8% 6,3% acquistare alimenti di stagione 81,9% 76,2% 4,6% limitare il riscaldamento della casa d’inverno 81,0% 70,4% 6,0% usare un’automobile con impianto a metano/GPL 80,0% 22,2% 44,4% condividere con altri l’automobile per recarsi al lavoro (carsharing) 77,8% 17,7% 35,1% acquistare prodotti locali 76,4% 66,5% 8,1% bere acqua del rubinetto 73,6% 48,2% 16,1% acquistare prodotti alimentari biologici 54,4% 32,1% 16,3% consumare meno carne 48,8% 37,1% 7,1% 6 e 7) Sono stati individuati alcuni comportamenti che potrebbero limitare lo spreco delle risorse. Secondo lei, quanto sono realmente importanti per rendere lo sviluppo futuro più sostenibile? (scala 1-5 da “per nulla” a “molto” importante). E di tali comportamenti: quali lei ha già messo in atto? Quali sarebbe disposto/a a mettere in atto? 13
  • 14. ALTRI COMPORTAMENTI INDIVIDUATI DAL CAMPIONE Base: totale campione (n.500) Altri comportamenti, a livello individuale o familiare, che gli intervistati ritengono utili per rendere più sostenibile lo sviluppo, sono (in ordine di citazione): • spendere meno per il superfluo / limitare gli sprechi / limitare i consumi • acquistare prodotti con imballaggi limitati o smaltibili / non monouso • educare i giovani / figli su comportamenti ecologici • usare meno detersivi / detergenti / prodotti chimici inquinanti • utilizzare al massimo gli oggetti o darli ad altri / usare oggetti di seconda mano / non cambiare subito le cose quando passano di moda (es. vestiti, cellulari) • sensibilizzare gli altri sui temi ecologici • limitare l'uso della plastica / non usare sacchetti di plastica • “casa ecologica” / con maggiore efficienza energetica / elettrodomestici a basso consumo • produrre / coltivare in proprio gli alimenti • informarsi / tenersi aggiornati • usare latte / detersivi alla spina • scegliere il telelavoro • utilizzare lavatrici-lavapiatti a pieno carico / in ore notturne • condividere con altri oggetti e servizi • acquistare prodotti solo di aziende "ecologiche" • spegnere del tutto le apparecchiature elettriche / no stand-by • associarsi per fare pressioni • bere acqua filtrata vs. acqua in bottiglia • mantenere in efficienza i prodotti-macchine potenzialmente inquinanti / ad alto consumo • usare la posta elettronica (certificata) e files vs. invio e stampa di documenti cartacei 8) Quali altri comportamenti / azioni potremmo mettere in atto, a livello individuale o familiare, per andare nella direzione di uno sviluppo più sostenibile? (aperta) 14
  • 15. ACCETTEREBBE DI ABITARE VICINO A….? Base: totale campione (n.500); per ogni situazione valutata: 50% campione (n.250) Accetterei se Accetterei se Accetterei se mi Cambierei Cercherei di tutte le persone ottenessi un assicurassero, casa impedirlo in ogni che abitano, corrispettivo con studi fatti da modo come me, vicino in denaro organizzazioni partecipando a a X, indipendenti non manifestazioni accettassero governative, che pubbliche, sit-in di questa non ci sono protesta, firmando situazione di pericoli per la petizioni… buon grado salute Una centrale nucleare 9,7% 14,6% 36,2% 15,7% 46,5% Un deposito di scorie 6,1% 9,4% 36,9% 20,9% 49,2% nucleari Una discarica di rifiuti 12,5% 14,9% 55,2% 13,2% 31,9% urbani Un inceneritore di rifiuti 9,8% 15,5% 59,2% 11,3% 28,7% / termovalorizzatore 9) Supponiamo per un attimo che l’autorità pubblica abbia deciso, dopo studi e valutazioni molto approfondite, di costruire “X” a 5 km. da casa sua. Quale sarebbe la sua reazione? (più risposte possibili) 15
  • 16. QUANTO E’ IMPEGNATA L’ITALIA NELLO SVILUPPO SOSTENIBILE RISPETTO AGLI ALTRI PAESI EUROPEI? Base: totale campione (n.500) L’Italia è valutata Paese molto poco impegnato nel promuovere lo sviluppo sostenibile, rispetto agli altri Paesi Europei: 1 – Molto meno impegnata 24,8% 2 16,1% Meno impegnata: 66,5% 3 25,6% 4 24,8% 5 6,9% 6 0,8% Più impegnata: 8,7% 7 – Molto più impegnata 1,% 10) Secondo lei l’Italia, rispetto ad altri Paesi Europei, quanto sta facendo per rendere più sostenibile lo sviluppo attuale? (scala da “di meno” a “di più”) 16
  • 17. QUANTO SONO IMPEGNATI I PARTITI ITALIANI NELLO SVILUPPO SOSTENIBILE? - I Base: totale campione (n.500) I maggiori partiti italiani, sia di centro-sinistra che di centro-destra, sono ritenuti nel complesso poco impegnati nel promuovere lo sviluppo sostenibile: Futuro e Libertà Popolo della Partito UDC / Unione per l’Italia Lega Nord Italia dei Valori Libertà Democratico di Centro (Gianfranco Fini) Molto / abbastanza 10,9% 16,3% 9,7% 18,3% 9,3% 10,9% impegnato Impegnato nella 15,9% 25% 18,1% 23,4% 21,6% 23% media Poco / per nulla 54,2% 38,5% 53% 37,5% 46,4% 40,9% impegnato Non so 19% 20,2% 19,2% 20,8% 22,7% 25,2% 11) In Italia, come sa, ci sono molti partiti, ognuno dei quali ha manifestato un diverso impegno verso i temi dello sviluppo sostenibile. Lei come valuterebbe questo impegno? (scala da “per nulla impegnato” a “molto impegnato” + non so”) 17
  • 18. QUANTO SONO IMPEGNATI I PARTITI ITALIANI NELLO SVILUPPO SOSTENIBILE? - II Tra le formazioni minori, si distinguono positivamente i tradizionali movimenti ecologisti, ma anche il neo-movimento “5 Stelle” di Beppe Grillo: MPA – Sinistra Rifondazione Comunisti Lista Bonino Movimento La Destra Movimento per Ecologia e Comunista Italiani Pannela 5 Stelle (Francesco le autonomie Libertà Verdi (Paolo (Oliviero (partito (Beppe Storace) (Raffaele (Nichi Ferrero) Diliberto) radicale) Grillo) Lombardo) Vendola) Molto / abbastanza 5,2% 6% 37,1% 14,1% 14,1% 25,6% 43,1% 44,6% impegnato Impegnato nella 16,3% 16,7% 18,5% 21% 20% 22,8% 17,5% 15,9% media Poco / per nulla 52,6% 46,4% 24,8% 40,1% 40,5% 30% 22,4% 21,2% impegnato Non so 25,9% 30,9% 19,6% 24,8% 25,4% 21,6% 17% 18,3% 18