2. Il melodramma
Il melodramma é uno spettacolo teatrale in cui gli attori narrano
una vicenda attraverso la recitazine e il canto. A partire dagli ultimi
anni del XVI secolo a Firenze si riunisce un gruppo di intellettuali,
la “Camera fiorentina” o “Camerata dei Bardi”, che stabilisce le
regole del rapporto tra musica e recitazione, tra parola e canto.
3. Nasce così lo stile del “recitar cantando”, spettacolo teatrale in cui
i personaggi sono cantanti che, attraverso la recitazione e il canto,
narrano una vicenda. Musica, poesia, costumi e scenografie si
fondono in un unico grande avvenimento artistico chiamato
melodramma (dal greco mélos = canto e drama = azione).
Il melodramma
4. Verso la fine del Seicento si cominciano a rappresentare tra un atto
e l'altro dell'opera seria degli intermezzi comici. Sono brevi
scenette destinate ad intrattenere e divertire il pubblico. Si
sviluppa così un nuovo genere teatrale: l'opera buffa. Tra gli autori
ricordiamo Monteverdi, Haendel e Pergolesi.
Il melodramma
5. L'oratorio
Negli anni della Controriforma (XVI-XVII secolo) la Chiesa
cattolica cerca di creare attività che coinvolgono i fedeli, per
rigenerare in loro la fede e un senso di appartenenza alla comunità
cristiana. Nasce così l'Oratorio, una forma musicale nella quale i
cantanti, acccompagnati dal clavicembalo e dall'orchestra, narrano
vicende ispirate a tematiche religiose.
6. L'oratorio
A differenza del melodramma, l'oratorio è privo di scene e i
cantanti non possono né recitazione né indossare costumi. E'
rappresentato in un edificio apposito, spesso annesso alle chiese:
l'oratorio, appunto, dal quale lo spettacolo musicale prende il nome.
Bach e Haendel portano al massimo splendore questa forma
musicale.
7. Il concerto grosso
Il concerto grosso é una composizione per orchestra
caratterizzata dall'alternarsi di un gruppo ristretto di solisti
nell'orchestra al completo. Il gruppo di solisti (che prende il nome
di concertino) dialoga con l'intera orchestra (che prende il nome
di tutti).
8. Il concerto grosso
Quest'alternanza, che viene definita anche solo-tutti, crea
piacevoli ed interessanti effetti sonori dove piano e fortissimo si
succedono. Anziché emergere singolarmente, tutti gli strumenti
concorrono a creare un'idea comune.
9. Il concerto solista
Il concerto solista è una composizione dedicata ad uno strumento
solista accompagnato dall'orchestra. Vero protagonista di questa
forma musicale è lo strumento solista che dialoga con l'orchestra
che ne evidenzia timbro, possibilità tecniche e sonorità particolari
(secondo uno stile detto coricertato).
10. Il concerto solista
E' composto da tre (più raramente da quattro) movimenti: in genere
un allegro, un adagio o largo, un allegro. Tra i musicisti dell'epoca
Vivaldi è uno di quelli che maggiormente contribuisce all'
affermazione e allo sviluppo del concerto solista.
11. La suite
La suite è una composizione strumentale costituita da più
movimenti di danza disposti in modo da alternare brani lenti a
brani veloci. Nel Medioevo e nel Rinascimento le musiche per le
danze venivano eseguite alternando brani lenti ad altri più veloci
ed allegri. La suite ripropone quest'usanza in epoca barocca,
anche se non è destinata ad essere ballata.
12. La suite
I brani che la compongono, solitamente cinque o sei, vengono
indicati con gli stessi nomi delle danze: allemanda, sarabanda,
pavana, siciliana per i brani più lenti; corrente, giga, bourrée,
gavotta, minuetto per quelli più veloci. L'esecuzione può essere
affidata a un'intera orchestra o a un singolo strumento.
13. La sonata
La sonata è una composizione strumentale per uno o più
strumenti. Anticamente il termine sonata veniva usato
genericamente per indicare i brani da suonare, distinguendoli da
quelli da cantare. Dalla fine del XVII secolo ha assunto un
significato più preciso e indica una composizione in tre o quattro
movimenti.
14. La sonata
In particolare ricordiamo la sonata per un solo strumento, quasi
sempre il clavicembalo, e la sonata a tre, per due strumenti di
estensione acuta (generalmente due violini) e uno di estensione
più grave (violoncello, clavicembalo o organo).