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V Edizione
La Tecnologia al servizio del Business
Digitalizzazione
2017!
Taranto
Giovedi 22 Giugno 2017
Palazzo di Città - Sala degli Specchi
Ore 15.30
Sito web:
www.anorc.prof
essioni.it
mail:
segreteria.profes
sioni@anorc.it
Rilasciamol’attestato
diqualitàe
qualificazionedei
serviziprofessionali
prestatiall’utente
aisensidellaLegge
4/2013
Dicosaci
occupiamo?
▪ La formazione e le competenze
specialistiche per governare
l’innovazione
ANORC Professioni, associazione
professionale, indipendente e senza scopo
di lucro, è nata con l'obiettivo di dare
regolamentazione e riconoscimento ai
Professionisti della digitalizzazione e
Professionisti della privacy, figure ormai
necessarie in ogni moderna
organizzazione, sia pubblica che privata. La
domanda di competenze digitali nei
prossimi anni continuerà infatti ad
aumentare, rappresentando la vera sfida
per la modernizzazione del Paese, ecco
perché queste Professioni vanno sostenute
e tutelate.
L’innovazionenel
settorepubblicoè
l’amministrazione
digitale
Connotazioni dell’amministrazione digitale in un approccio
integrato e sistemico:
▪ Amministrazione semplificata (legge 241/90; art. 15 CAD;
legge 183/2011,art.15, dlgs 33/2013)
▪ Amministrazione «nativamente» digitale (Codice
dell’Amministrazione Digitale)
▪ Amministrazione trasparente (dlgs 33/2013)
▪ Amministrazione che eroga servizi in rete (artt. 53, 63, 64, 65
CAD) per nuovi diritti (digitali) (art. 3 e ss)
▪ Amministrazione che si basa su di un nuovo modello di
organizzazione amministrativa (che comprende tutte le
connotazioni sopra indicate) e di organizzazione del lavoro
(tramite le tecnologie della informazione e della comunicazione)
▪ Amministrazione che opera, quindi, sulla base di un nuovo
modello innovativo di relazione tra
amministrazione/cittadini/imprese: non più gerarchico,
autorizzativo, formalistico, ma basato sulla comunicazione, sulla
partecipazione, sulla catena decisionale corta, funzionale, poco
costosa, finalizzata al benessere dei cittadini e delle comunità.
Ilcontesto
▪ Dopo 26 anni: semplificazione quasi mai realizzata
▪ Dopo 11 anni: CAD quasi mai applicato
▪ Modelli organizzativi datati (30 anni) con procedure lunghe, costose,
nella maggior parte inutili, di tipo analogico o misto, ridondanti, non
riusabili, ecc. (costo per i cittadini: 20 MLD di euro/anno)
▪ Da 50 anni che si applica in modo marginale il principio della
autodichiarazione (legge 15/68; dpr 445/2000)
▪ Siti istituzionali come «copie» della burocrazia: non costruiti per i
cittadini e per i servizi (quindi, inutili e contro la trasparenza, la
partecipazione e la democrazia elettronica) (art. 9 e 53 CAD)
▪ Da 6 anni non si applica la legge 183/2011,art. 15: decertificazione totale
▪ Il patrimonio dei dati/documenti pubblici (senza regole;
analogico/digitale; ridondante, costoso nella gestione, ecc.) costa 158
MLD di euro (stipendi pubblico impiego: circa 3 milioni di pubblici
dipendenti) a fronte di una scarsa utilizzabilità dello stesso patrimonio
(cartaceo, analogico/digitale, non qualificato, ecc.
▪ I servizi pubblici sono organizzati sulla base del patrimonio informativo
sopra indicato e sono gestiti con processi erogativi complessi e costosi:
servizi senza qualità per i quali la dirigenza viene (nella quasi totalità)
valutata in modo particolarmente positivo!!!!!
▪ Profili professionali e competenze dei dirigenti e dei dipendenti che non
hanno niente a che vedere con l’amministrazione digitale in una società
dell’informazione ma con amministrazioni di vecchio tipo
▪ Scarsa formazione dei dipendenti pubblici in genere e quasi del tutto
inesistente per i processi di innovazione e per un’amministrazione
digitale
Laformazionesu
«Governance»ed
«eGovernment»
▪ La formazione sui modelli di “Governance” e sulle
“competenze” costituisce strumento strategico ed
indispensabile per l’attuazione concreta
dell’amministrazione digitale, intesa come un nuovo
modello di relazioni tra cittadino e decisori pubblici, tra
cittadino e burocrazia.
▪ Amministrazione digitale come “metamodello” comune a
tutte le P.A., come infrastruttura logica e funzionale,
costituita da norme, modelli, regole tecniche e tecnologie
dell’informazione e della comunicazione, che
necessariamente deve essere alla base dello specifico
modello organizzativo di ciascuna delle P.A.
▪ Ad oggi, questo raccordo tra modelli organizzativi e
metamodello organizzativo digitale non è avvenuto: siamo
in una fase (molto dinamica) di transito da amministrazioni
con modelli organizzativi di tipo tradizionale ad
amministrazioni che devono operare nella società
dell’informazione (quindi, nativamente digitali, in rete,
semplificate, trasparenti, sostenibili)
▪ Grande lavoro da sviluppare, in particolare, sulla
Governance dei processi di semplificazione e
digitalizzazione
Riferimentinormativi
sullaformazione
▪ La formazione sulla Governance in una amministrazione
moderna e digitale trova il suo riferimento preciso i alcuni
articoli del Codice: Art. 2 e Art. 12
▪ La formazione dei cittadini, dei dirigenti, dei dipendenti trova
riferimento negli articoli Art. 8, 13, 17
Formazionesu
Governance,dirittidei
cittadini,
amministrazione
digitale
«Art. 12,c1. Le pubbliche amministrazioni nell’organizzare
autonomamente la propria attività utilizzano le tecnologie
dell’informazione e della comunicazione per la realizzazione
degli obiettivi di efficienza, efficacia, economicità, imparzialità,
trasparenza, semplificazione e partecipazione nel rispetto dei
principi di uguaglianza e di non discriminazione, nonché per
l’effettivo riconoscimento dei diritti dei cittadini e delle imprese
di cui al presente Codice in conformità agli obiettivi indicati nel
Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione
di cui all’articolo 14-bis, comma 2, lettera b»
Formazione dei decisori pubblici e della dirigenza per
realizzare un’amministrazione pubblica digitale,
semplificata, trasparente, partecipata, imparziale,
economica, efficace, e per garantire l’esercizio dei diritti
digitali dei cittadini (diritto all’uso delle tecnologie e delle
soluzioni; il diritto ai procedimenti amministrativi
informatici; il diritto all’uso di SPID; il diritto alla
democrazia elettronica; il diritto all’amministrazione
digitale). Il Piano triennale per l’informatica (AGID) deve
quindi indicare linee formative sulle tematiche indicate.
Formazionedei
decisoripubblicie
delladirigenza
1-bis. Gli organi di Governo nell’esercizio delle funzioni di
indirizzo politico ed in particolare nell’emanazione delle
direttive generali per l’attività amministrativa e per la gestione ai
sensi del comma 1 dell’articolo 14 del decreto legislativo 30
marzo 2001, n. 165, e le amministrazioni pubbliche nella
redazione del piano di performance di cui all’articolo 10 del
decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, dettano disposizioni
per l’attuazione delle disposizioni del presente Codice.
Formazione degli Organi per le funzioni di indirizzo per
l’attuazione del CAD e formazione degli OIV per la redazione
del piano di performance
1-ter. I dirigenti rispondono dell’osservanza ed attuazione delle
disposizioni di cui al presente Codice ai sensi e nei limiti degli
articoli 21 e 55 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ferme
restando le eventuali responsabilità penali, civili e contabili
previste dalle norme vigenti. L’attuazione delle disposizioni del
presente Codice è comunque rilevante ai fini della misurazione e
valutazione della performance organizzativa ed individuale dei
dirigenti.
Formazione della dirigenza sul CAD (progettazione, direzione,
gestione, realizzazione)
Alfabetizzazione
informaticadei
cittadini
Art. 8 Alfabetizzazione informatica dei cittadini
«1.Lo Stato e i soggetti di cui all’articolo 2, comma 2, promuovono
iniziative volte a favorire la diffusione della cultura digitale tra i
cittadini con particolare riguardo ai minori e alle categorie a rischio
di esclusione, anche al fine di favorire lo sviluppo di competenze di
informatica giuridica e l’utilizzo dei servizi digitali delle pubbliche
amministrazioni con azioni specifiche e concrete, avvalendosi di un
insieme di mezzi diversi fra i quali il servizio radiotelevisivo.»
Formazione per la diffusione della cultura digitale
Formazione per lo sviluppo delle competenze di informatica
giuridica (banche dati giuridici, processi di semplificazione e
digitalizzazione, servizi in rete, democrazia elettronica, ecc. )
Formazione all’utilizzo dei servizi digitali (finalità, struttura,
come accedere, come operare, qualità, soddisfazione
dell’utenza, ecc.)
Formazione
informaticadei
dipendentipubblici
Art. 13. Formazione informatica dei dipendenti pubblici
«1. Le pubbliche amministrazioni nella predisposizione dei piani di cui
all’articolo 7- bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e
nell’ambito delle risorse finanziarie previste dai piani medesimi, attuano
anche politiche di formazione del personale finalizzate alla
conoscenza e all’uso delle tecnologie dell’informazione e della
comunicazione, nonché dei temi relativi all’accessibilità e alle
tecnologie assistive, ai sensi dell’articolo 8 della legge 9 gennaio 2004,
n. 4. 1-bis. Le politiche di formazione di cui al comma 1 sono altresì volte
allo sviluppo delle competenze tecnologiche, di informatica giuridica
e manageriali dei dirigenti, per la transizione alla modalità operativa
digitale.»
Formazione del personale per usare le tecnologie nelle PA e per
l’accesso e per supportare i cittadini e le imprese nell’accesso e
nella richiesta di servizi
Formazione dei dirigenti sulle competenze tecnologiche, sui temi
delle fonti normative in rete, sulle tecniche di normazione, sui
processi di semplificazione e digitalizzazione, su come essere e fare
il dirigente nell’amministrazione digitale
Ilprofilodel
responsabile
dell’unicoufficio
dirigenziale
«Art. 17, comma 1. Le pubbliche amministrazioni garantiscono
l’attuazione delle linee strategiche per la riorganizzazione e la
digitalizzazione dell’amministrazione definite dal Governo in
coerenza con le regole tecniche di cui all’articolo 71. A tal fine,
ciascuno dei predetti soggetti affida a un unico ufficio dirigenziale
generale, fermo restando il numero complessivo di tali uffici, la
transizione alla modalità operativa digitale e i conseguenti processi
di riorganizzazione finalizzati alla realizzazione di un’amministrazione
digitale e aperta, di servizi facilmente utilizzabili e di qualità,
attraverso una maggiore efficienza ed economicità……….
comma 1-ter. Il responsabile dell’ufficio di cui al comma 1 è dotato di
adeguate competenze tecnologiche, di informatica giuridica e
manageriali e risponde, con riferimento ai compiti relativi alla
transizione, alla modalità digitale direttamente all’organo di vertice
politico.»
Formazione del responsabile dell’ufficio dirigenziale sia nelle
competenze tecnologiche, sia nel management dei progetti di
semplificazione e digitalizzazione.
Laformazionedialtriprofili
▪ Il profilo del difensore civico digitale
▪ Il responsabile del sistema documentale
digitale
▪ Il responsabile della conservazione dei
documenti informatici
▪ Il responsabile del trattamento dei dati
personali
Ildifensore civico per
ildigitale
1-quater. Le pubbliche amministrazioni, fermo restando il
numero complessivo degli uffici, individuano, di norma tra i
dirigenti di ruolo in servizio, un difensore civico per il
digitale in possesso di adeguati requisiti di terzietà,
autonomia e imparzialità. Al difensore civico per il digitale
chiunque può inviare segnalazioni e reclami relativi ad ogni
presunta violazione del presente Codice e di ogni altra
norma in materia di digitalizzazione ed innovazione della
pubblica amministrazione. Se tali segnalazioni sono fondate,
il difensore civico per il digitale invita l’ufficio responsabile
della presunta violazione a porvi rimedio tempestivamente e
comunque nel termine di trenta giorni. Il difensore segnala le
inadempienze all’ufficio competente per i procedimenti
disciplinari.»
Formazione sulla digitalizzazione, sulla qualità
dell’informazione,sulle fonti documentali, sulle
metodologie e tecniche di trasparenza ed anticorruzione,
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Competenze
digitali:
Italia
terzultima
in Europa
Il nostro
modellodi
governance
CDO
CHIEF DIGITAL OFFICER
O
MANAGER DELLA
GOVERNANCE DIGITALE
DPO
DIGITAL PRESERVATION
OFFICER
O
COORDINATORE DEL CICLO DI
GESTIONE DOCUMENTALE
DPO
DATA PROTECTION OFFICER
CDOCDO
DIGITAL
PRESERVATION
OFFICER
DIGITAL
PRESERVATION
OFFICER
DATA
PROTECTION
OFFICER
DATA
PROTECTION
OFFICER
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I PROFESSIONISTI DELLA PRIVACY
RESPONSABILE
OPEN DATA
RESPONSABILE
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TRASPARENZA E
PUBBLICITÀ
LEGALE
RESPONSABILE
DELLA
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RESPONSABILE
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MAPPA DEI PROFILI
CDO
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DATA PROTECTION
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Iprofessionisti
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dellaprivacy
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KNOW IT è la nuova piattaforma di formazione e informazione dedicata ai
professionisti dell'era digitale
Per la diffusione di una conoscenza digitale che si allarghi dall'area prettamente
tecnica a quella normativa e gestionale, implementando la capacità degli utenti di
valutare e condurre i nuovi processi e modelli organizzativi, ottimizzandoli e
fornendo valore aggiunto al contesto in cui si trovano a operare.
https://www.knowit.clioedu.it/
JobAct
autonomi
▪ L'11 maggio 2017 il DDL su lavoro autonomo e lavoro agile è diventato
legge, dopo quasi 15 mesi, dal varo in Consiglio dei ministri.
▪ La norma è rivolta ai lavoratori iscritti agli ordini professionali (ad
eccezione delle specifiche norme previdenziali), ai Professionisti
iscritti agli elenchi previsti ai sensi della Legge 4/2013 e ai lavoratori
con Partita Iva senza albo di riferimento.
▪ Tra le numerose agevolazioni previste, quelle di maggior rilievo sono
relative alla detrazione delle spese sulla formazione e al tetto
massimo sul pagamento della prestazione lavorativa, con la possibilità
di fruire di detrazioni fiscali per i viaggi di lavoro, la formazione, i
corsi di aggiornamento professionale e per le spese di servizi
personalizzati di orientamento, riqualificazione, sostegno dell’auto-
imprenditorialità. Nello specifico, sono integralmente deducibili -
entro il limite annuo di 10mila euro - le spese per l’iscrizione a master
e a corsi di formazione o di aggiornamento professionale nonché le
spese di iscrizione a convegni e congressi, comprese quelle di
viaggio e soggiorno; mentre le spese sostenute per i servizi
personalizzati di certificazione delle competenze, orientamento,
ricerca e sostegno all’autoimprenditorialità, entro il limite annuo di
5mila euro.
CONTATTI
Per maggiori informazioni e richiedere le modalità
di iscrizione ad ANORC Professioni ecco i nostri contatti:
c/o D&L Department srl
via Mario Stampacchia, 21
73100 Lecce
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Segreteria: segreteria.professioni@anorc.it

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Digitalizzazione 2017 - Intervento Alessandro Selam - direttore ANORC

  • 1. V Edizione La Tecnologia al servizio del Business Digitalizzazione 2017! Taranto Giovedi 22 Giugno 2017 Palazzo di Città - Sala degli Specchi Ore 15.30
  • 4. Dicosaci occupiamo? ▪ La formazione e le competenze specialistiche per governare l’innovazione ANORC Professioni, associazione professionale, indipendente e senza scopo di lucro, è nata con l'obiettivo di dare regolamentazione e riconoscimento ai Professionisti della digitalizzazione e Professionisti della privacy, figure ormai necessarie in ogni moderna organizzazione, sia pubblica che privata. La domanda di competenze digitali nei prossimi anni continuerà infatti ad aumentare, rappresentando la vera sfida per la modernizzazione del Paese, ecco perché queste Professioni vanno sostenute e tutelate.
  • 5. L’innovazionenel settorepubblicoè l’amministrazione digitale Connotazioni dell’amministrazione digitale in un approccio integrato e sistemico: ▪ Amministrazione semplificata (legge 241/90; art. 15 CAD; legge 183/2011,art.15, dlgs 33/2013) ▪ Amministrazione «nativamente» digitale (Codice dell’Amministrazione Digitale) ▪ Amministrazione trasparente (dlgs 33/2013) ▪ Amministrazione che eroga servizi in rete (artt. 53, 63, 64, 65 CAD) per nuovi diritti (digitali) (art. 3 e ss) ▪ Amministrazione che si basa su di un nuovo modello di organizzazione amministrativa (che comprende tutte le connotazioni sopra indicate) e di organizzazione del lavoro (tramite le tecnologie della informazione e della comunicazione) ▪ Amministrazione che opera, quindi, sulla base di un nuovo modello innovativo di relazione tra amministrazione/cittadini/imprese: non più gerarchico, autorizzativo, formalistico, ma basato sulla comunicazione, sulla partecipazione, sulla catena decisionale corta, funzionale, poco costosa, finalizzata al benessere dei cittadini e delle comunità.
  • 6. Ilcontesto ▪ Dopo 26 anni: semplificazione quasi mai realizzata ▪ Dopo 11 anni: CAD quasi mai applicato ▪ Modelli organizzativi datati (30 anni) con procedure lunghe, costose, nella maggior parte inutili, di tipo analogico o misto, ridondanti, non riusabili, ecc. (costo per i cittadini: 20 MLD di euro/anno) ▪ Da 50 anni che si applica in modo marginale il principio della autodichiarazione (legge 15/68; dpr 445/2000) ▪ Siti istituzionali come «copie» della burocrazia: non costruiti per i cittadini e per i servizi (quindi, inutili e contro la trasparenza, la partecipazione e la democrazia elettronica) (art. 9 e 53 CAD) ▪ Da 6 anni non si applica la legge 183/2011,art. 15: decertificazione totale ▪ Il patrimonio dei dati/documenti pubblici (senza regole; analogico/digitale; ridondante, costoso nella gestione, ecc.) costa 158 MLD di euro (stipendi pubblico impiego: circa 3 milioni di pubblici dipendenti) a fronte di una scarsa utilizzabilità dello stesso patrimonio (cartaceo, analogico/digitale, non qualificato, ecc. ▪ I servizi pubblici sono organizzati sulla base del patrimonio informativo sopra indicato e sono gestiti con processi erogativi complessi e costosi: servizi senza qualità per i quali la dirigenza viene (nella quasi totalità) valutata in modo particolarmente positivo!!!!! ▪ Profili professionali e competenze dei dirigenti e dei dipendenti che non hanno niente a che vedere con l’amministrazione digitale in una società dell’informazione ma con amministrazioni di vecchio tipo ▪ Scarsa formazione dei dipendenti pubblici in genere e quasi del tutto inesistente per i processi di innovazione e per un’amministrazione digitale
  • 7. Laformazionesu «Governance»ed «eGovernment» ▪ La formazione sui modelli di “Governance” e sulle “competenze” costituisce strumento strategico ed indispensabile per l’attuazione concreta dell’amministrazione digitale, intesa come un nuovo modello di relazioni tra cittadino e decisori pubblici, tra cittadino e burocrazia. ▪ Amministrazione digitale come “metamodello” comune a tutte le P.A., come infrastruttura logica e funzionale, costituita da norme, modelli, regole tecniche e tecnologie dell’informazione e della comunicazione, che necessariamente deve essere alla base dello specifico modello organizzativo di ciascuna delle P.A. ▪ Ad oggi, questo raccordo tra modelli organizzativi e metamodello organizzativo digitale non è avvenuto: siamo in una fase (molto dinamica) di transito da amministrazioni con modelli organizzativi di tipo tradizionale ad amministrazioni che devono operare nella società dell’informazione (quindi, nativamente digitali, in rete, semplificate, trasparenti, sostenibili) ▪ Grande lavoro da sviluppare, in particolare, sulla Governance dei processi di semplificazione e digitalizzazione
  • 8. Riferimentinormativi sullaformazione ▪ La formazione sulla Governance in una amministrazione moderna e digitale trova il suo riferimento preciso i alcuni articoli del Codice: Art. 2 e Art. 12 ▪ La formazione dei cittadini, dei dirigenti, dei dipendenti trova riferimento negli articoli Art. 8, 13, 17
  • 9. Formazionesu Governance,dirittidei cittadini, amministrazione digitale «Art. 12,c1. Le pubbliche amministrazioni nell’organizzare autonomamente la propria attività utilizzano le tecnologie dell’informazione e della comunicazione per la realizzazione degli obiettivi di efficienza, efficacia, economicità, imparzialità, trasparenza, semplificazione e partecipazione nel rispetto dei principi di uguaglianza e di non discriminazione, nonché per l’effettivo riconoscimento dei diritti dei cittadini e delle imprese di cui al presente Codice in conformità agli obiettivi indicati nel Piano triennale per l’informatica nella pubblica amministrazione di cui all’articolo 14-bis, comma 2, lettera b» Formazione dei decisori pubblici e della dirigenza per realizzare un’amministrazione pubblica digitale, semplificata, trasparente, partecipata, imparziale, economica, efficace, e per garantire l’esercizio dei diritti digitali dei cittadini (diritto all’uso delle tecnologie e delle soluzioni; il diritto ai procedimenti amministrativi informatici; il diritto all’uso di SPID; il diritto alla democrazia elettronica; il diritto all’amministrazione digitale). Il Piano triennale per l’informatica (AGID) deve quindi indicare linee formative sulle tematiche indicate.
  • 10. Formazionedei decisoripubblicie delladirigenza 1-bis. Gli organi di Governo nell’esercizio delle funzioni di indirizzo politico ed in particolare nell’emanazione delle direttive generali per l’attività amministrativa e per la gestione ai sensi del comma 1 dell’articolo 14 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e le amministrazioni pubbliche nella redazione del piano di performance di cui all’articolo 10 del decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, dettano disposizioni per l’attuazione delle disposizioni del presente Codice. Formazione degli Organi per le funzioni di indirizzo per l’attuazione del CAD e formazione degli OIV per la redazione del piano di performance 1-ter. I dirigenti rispondono dell’osservanza ed attuazione delle disposizioni di cui al presente Codice ai sensi e nei limiti degli articoli 21 e 55 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, ferme restando le eventuali responsabilità penali, civili e contabili previste dalle norme vigenti. L’attuazione delle disposizioni del presente Codice è comunque rilevante ai fini della misurazione e valutazione della performance organizzativa ed individuale dei dirigenti. Formazione della dirigenza sul CAD (progettazione, direzione, gestione, realizzazione)
  • 11. Alfabetizzazione informaticadei cittadini Art. 8 Alfabetizzazione informatica dei cittadini «1.Lo Stato e i soggetti di cui all’articolo 2, comma 2, promuovono iniziative volte a favorire la diffusione della cultura digitale tra i cittadini con particolare riguardo ai minori e alle categorie a rischio di esclusione, anche al fine di favorire lo sviluppo di competenze di informatica giuridica e l’utilizzo dei servizi digitali delle pubbliche amministrazioni con azioni specifiche e concrete, avvalendosi di un insieme di mezzi diversi fra i quali il servizio radiotelevisivo.» Formazione per la diffusione della cultura digitale Formazione per lo sviluppo delle competenze di informatica giuridica (banche dati giuridici, processi di semplificazione e digitalizzazione, servizi in rete, democrazia elettronica, ecc. ) Formazione all’utilizzo dei servizi digitali (finalità, struttura, come accedere, come operare, qualità, soddisfazione dell’utenza, ecc.)
  • 12. Formazione informaticadei dipendentipubblici Art. 13. Formazione informatica dei dipendenti pubblici «1. Le pubbliche amministrazioni nella predisposizione dei piani di cui all’articolo 7- bis, del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, e nell’ambito delle risorse finanziarie previste dai piani medesimi, attuano anche politiche di formazione del personale finalizzate alla conoscenza e all’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, nonché dei temi relativi all’accessibilità e alle tecnologie assistive, ai sensi dell’articolo 8 della legge 9 gennaio 2004, n. 4. 1-bis. Le politiche di formazione di cui al comma 1 sono altresì volte allo sviluppo delle competenze tecnologiche, di informatica giuridica e manageriali dei dirigenti, per la transizione alla modalità operativa digitale.» Formazione del personale per usare le tecnologie nelle PA e per l’accesso e per supportare i cittadini e le imprese nell’accesso e nella richiesta di servizi Formazione dei dirigenti sulle competenze tecnologiche, sui temi delle fonti normative in rete, sulle tecniche di normazione, sui processi di semplificazione e digitalizzazione, su come essere e fare il dirigente nell’amministrazione digitale
  • 13. Ilprofilodel responsabile dell’unicoufficio dirigenziale «Art. 17, comma 1. Le pubbliche amministrazioni garantiscono l’attuazione delle linee strategiche per la riorganizzazione e la digitalizzazione dell’amministrazione definite dal Governo in coerenza con le regole tecniche di cui all’articolo 71. A tal fine, ciascuno dei predetti soggetti affida a un unico ufficio dirigenziale generale, fermo restando il numero complessivo di tali uffici, la transizione alla modalità operativa digitale e i conseguenti processi di riorganizzazione finalizzati alla realizzazione di un’amministrazione digitale e aperta, di servizi facilmente utilizzabili e di qualità, attraverso una maggiore efficienza ed economicità………. comma 1-ter. Il responsabile dell’ufficio di cui al comma 1 è dotato di adeguate competenze tecnologiche, di informatica giuridica e manageriali e risponde, con riferimento ai compiti relativi alla transizione, alla modalità digitale direttamente all’organo di vertice politico.» Formazione del responsabile dell’ufficio dirigenziale sia nelle competenze tecnologiche, sia nel management dei progetti di semplificazione e digitalizzazione.
  • 14. Laformazionedialtriprofili ▪ Il profilo del difensore civico digitale ▪ Il responsabile del sistema documentale digitale ▪ Il responsabile della conservazione dei documenti informatici ▪ Il responsabile del trattamento dei dati personali
  • 15. Ildifensore civico per ildigitale 1-quater. Le pubbliche amministrazioni, fermo restando il numero complessivo degli uffici, individuano, di norma tra i dirigenti di ruolo in servizio, un difensore civico per il digitale in possesso di adeguati requisiti di terzietà, autonomia e imparzialità. Al difensore civico per il digitale chiunque può inviare segnalazioni e reclami relativi ad ogni presunta violazione del presente Codice e di ogni altra norma in materia di digitalizzazione ed innovazione della pubblica amministrazione. Se tali segnalazioni sono fondate, il difensore civico per il digitale invita l’ufficio responsabile della presunta violazione a porvi rimedio tempestivamente e comunque nel termine di trenta giorni. Il difensore segnala le inadempienze all’ufficio competente per i procedimenti disciplinari.» Formazione sulla digitalizzazione, sulla qualità dell’informazione,sulle fonti documentali, sulle metodologie e tecniche di trasparenza ed anticorruzione, sulla innovazione per potere operare al meglio
  • 17. Il nostro modellodi governance CDO CHIEF DIGITAL OFFICER O MANAGER DELLA GOVERNANCE DIGITALE DPO DIGITAL PRESERVATION OFFICER O COORDINATORE DEL CICLO DI GESTIONE DOCUMENTALE DPO DATA PROTECTION OFFICER
  • 18. CDOCDO DIGITAL PRESERVATION OFFICER DIGITAL PRESERVATION OFFICER DATA PROTECTION OFFICER DATA PROTECTION OFFICER I PROFESSIONISTI DELLA DIGITALIZZAZIONE E I PROFESSIONISTI DELLA PRIVACY RESPONSABILE OPEN DATA RESPONSABILE DELLA TRASPARENZA E PUBBLICITÀ LEGALE RESPONSABILE DELLA FORMAZIONE E GESTIONE DEI DOCUMENTI RESPONSABILE DELLA CONSERVAZIONE RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI PRIVACY SPECIALIST Il modello è di tipo FUNZIONALE e NON gerarchico. I ruoli descritti possono essere, a seconda dei contesti, assolti da singole figure o da team di professionisti
  • 19. MAPPA DEI PROFILI CDO DIGITAL PRESERVATION OFFICER DATA PROTECTION OFFICER RESPONSABILE DELLA FORMAZIONE E GESTIONE DEI DOCUMENTI RESPONSABILE DELLA CONSERVAZIONE PRIVACY SPECIALIST/DESIGNER RESPONSABILE DEL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI RESPONSABILE DELLA TRASPARENZA E PUBBLICITÀ LEGALE RESPONSABILE OPEN DATA GESTIONE E CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI DIGITALI OPEN DATA, TRASPARENZA E PUBBLICITÀ LEGALE ONLINE TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI
  • 21. Le fasi del documento informatico amministrativo Formazione Archivio Albo on-line Verifica Autenticità Database TrasparenzaInteroperabilità Patrimonio Informativo Riuso Open Data Accessibilità totale - Requisiti e Formati - Firma - Integrità - Protocollo - fascicolazione - conservazione - Autenticità - Contesto - Privacy - Contenuto - Qualità - Affidabilità - Sigillo - Repertorio - Formato - Privacy - Condivisione - Controllo (cloud?) Formato - Metadati - Apertura - Aggregazione - Libero Accesso - Genuinità - Istruzioni - Licenze - Gratuità - Libertà - Diffusione - Dato pubblico - Standardizzazione - Verifica - Cloud (anche pubblico) - Responsabile della gestione elettronica dei documenti Responsabile della conservazione Responsabile pubblicità legale Responsabile trattamento dati Responsabile della trasparenza Responsabile degli Open Data CHIEF DIGITAL OFFICER
  • 22. PRODUZIO NE ARCHIVIO ALBO ON-LINE VERIFICA AUTENTICI TÀ DATABASE TRASPAREN ZAINTEROPERABILITÀ PATRIMONIO INFORMATIV O RIUSO OPEN DATA ACCESSIBILITÀ TOTALE Responsabile della formazione e gestione elettronica dei documenti Responsabile della conservazione Responsabile pubblicità legale Responsabile trattamento dati Responsabile della trasparenza Responsabile degli Open Data E-LEADERSHIP
  • 24. piattaforma know-it KNOW IT è la nuova piattaforma di formazione e informazione dedicata ai professionisti dell'era digitale Per la diffusione di una conoscenza digitale che si allarghi dall'area prettamente tecnica a quella normativa e gestionale, implementando la capacità degli utenti di valutare e condurre i nuovi processi e modelli organizzativi, ottimizzandoli e fornendo valore aggiunto al contesto in cui si trovano a operare. https://www.knowit.clioedu.it/
  • 25. JobAct autonomi ▪ L'11 maggio 2017 il DDL su lavoro autonomo e lavoro agile è diventato legge, dopo quasi 15 mesi, dal varo in Consiglio dei ministri. ▪ La norma è rivolta ai lavoratori iscritti agli ordini professionali (ad eccezione delle specifiche norme previdenziali), ai Professionisti iscritti agli elenchi previsti ai sensi della Legge 4/2013 e ai lavoratori con Partita Iva senza albo di riferimento. ▪ Tra le numerose agevolazioni previste, quelle di maggior rilievo sono relative alla detrazione delle spese sulla formazione e al tetto massimo sul pagamento della prestazione lavorativa, con la possibilità di fruire di detrazioni fiscali per i viaggi di lavoro, la formazione, i corsi di aggiornamento professionale e per le spese di servizi personalizzati di orientamento, riqualificazione, sostegno dell’auto- imprenditorialità. Nello specifico, sono integralmente deducibili - entro il limite annuo di 10mila euro - le spese per l’iscrizione a master e a corsi di formazione o di aggiornamento professionale nonché le spese di iscrizione a convegni e congressi, comprese quelle di viaggio e soggiorno; mentre le spese sostenute per i servizi personalizzati di certificazione delle competenze, orientamento, ricerca e sostegno all’autoimprenditorialità, entro il limite annuo di 5mila euro.
  • 26. CONTATTI Per maggiori informazioni e richiedere le modalità di iscrizione ad ANORC Professioni ecco i nostri contatti: c/o D&L Department srl via Mario Stampacchia, 21 73100 Lecce Tel e Fax: 0832 25.60.65 Cell: 3277027035 Segreteria: segreteria.professioni@anorc.it