Guida pratica SEO e SEM. Finalmente la guida pratica che ti spiega come ottimizzare il tuo sito internet per i motori di ricerca. Autore Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
Guida pratica all'ottimizzazione per motori di ricerca
1. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
Quaderno SEO E SEM.
Ottimizzare il nostro sito per i
Motori di Ricerca
2. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
SEO E SEM
SEO può essere definita come l’attività di
ottimizzazione delle pagine web o di interi siti, con lo
scopo di renderli più search engine friendly,
attribuendo loro una posizione più elevata nei
risultati di ricerca (SERP).
Il SEM è un ramo del marketing online che, riferito
ai motori di ricerca, consente di creare e indirizzare
un certo numero di utenti verso il sito web.
SEO e SEM hanno come obiettivo principale quello di
indirizzare verso il nostro sito web un traffico
qualificato, cioè visitatori realmente interessati ai
propri prodotti e servizi.
3. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
SEO E SEM
Le informazioni che circolano sulla rete si espandono
vertiginosamente e assumono forme e contenuti
diversi (documenti, video, link, streaming, flussi
audio), ragione per cui i motori di ricerca
rivestono un ruolo cruciale ora e sempre più con il
passare del tempo.
I delicati meccanismi che regolano il funzionamento di
un motore di ricerca permettono agli utenti di
ricevere, in base alle loro ricerche, risultati utili
e coerenti.
4. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
I MOTORI DI RICERCA
¢ circa l’85% delle persone che navigano in Internet
usa i motori di ricerca per ottenere informazioni
utili dal web
¢ circa l’87% delle ricerche effettuate soddisfa,
almeno in parte, l’utilizzatore, che trova
coerenti o interessanti le informazioni ottenute
¢ circa il 44% delle persone che navigano in Internet
ritiene fondamentale l’utilizzo dei motori di
ricerca per ottimizzare il proprio tempo lavorativo
e il business.
5. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
COS’È UN MOTORE DI RICERCA?
Un motore di ricerca è un sistema automatizzato
che riesce ad analizzare un’enorme quantità di dati
restituendoli come un elenco ordinato di contenuti.
Queste informazioni vengono classificate in base a
complessi algoritmi che ne indicano l’importanza
per una determinata combinazione di chiavi di
ricerca (keyword).
Quindi, l’utente che lo interrogherà fornendogli un
input in ingresso (keyword) riceverà come output
l’elenco delle informazioni ritenute più rilevanti dal
motore di ricerca.
6. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
COS’È UN MOTORE DI RICERCA?
I dati presenti su Internet, infatti, sono in continua
crescita: siti, blog e pagine dei social network si
moltiplicano a macchia d’olio.
Una recente ricerca eseguita dall’agenzia di ricerche e
statistiche internazionali Netcraft ha stabilito che i siti
presenti nel web nel mese di maggio 2014 erano
919.533.715 (nel giugno 2010 erano 205.714.253).
Questi dati ci fanno capire come non è più
importante essere presenti nello spazio
Internet, è invece fondamentale essere
visibili.
7. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
I COMPONENTI PRINCIPALI DI UN
MOTORE DI RICERCA
Spider (anche detto crawler o robot): colleziona i dati
in modo ricorsivo (per ogni URL noto analizza la
pagina ed estrae nuovi URL). Il lavoro principale di
questo componente è quello di scandire un elenco di
indirizzi presenti sul web e, usufruendo di tecniche
specifiche di catalogazione
Indexer: processa i dati generati dallo Spider,
generando indici e metadati che facilitano la fase di
ricerca (effettuata dal query processor)
Query processor, anche definito Search Engine
software: accetta richieste e fornisce risposte
8. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
I PRINCIPALI FATTORI CHE
INFLUENZANO LA VISIBILITÀ DI UN SITO
WEB
Il posizionamento delle pagine
web è influenzato da una serie
di fattori che si raggruppano
in:
a) fattori onpage
b) fattori offpage
9. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
I PRINCIPALI FATTORI ONPAGE
title
meta tag
heading title
tag di enfatizzazione
link, altr attibute, URL
struttura dei contenuti
microdati e il Web Semantico
anxhor text
ottimizzazione immagini e contenuti multimediali
10. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
I PRINCIPALI FATTORI OFFPAGE
- link popularity
- link building
- author rank
- tecniche SEM e SOM
- promozioni su altri media anche offline
- inserimento in directory di qualità, article
marketing, guest post
- un sito aggiornato
- ad ogni link viene associato un time stamp
- siti web con maggiore anzianità
- server localizzato
- siti veloci a rispondere
- siti con vita tranquilla
- continuità semantica con i vari contenuti
11. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER
RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA
SERP
PAGE RANK: questo sistema di calcolo attribuisce a
ogni singola pagina del web indicizzato un valore che
va da 0 a 10.
Per calcolare l’importanza di una pagina, e di
conseguenza la qualità di un link, Google ha ideato
una formula che si chiama PageRank:
*inbound link: numero di link entrata
12. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER
RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA
SERP
TRUST RANK: valutazione di siti effettuata da essere
umani. Il processo per definire se una pagina può
essere considerata spam è sintetizzato in 3 passi:
- l’algoritmo identifica delle pagine “pericolose”
- un esperto umano le verifica e comunica
all’algoritmo chi è spam e chi no
- l’algoritmo identifica le altre pagine sulla base della
classificazione umana
13. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER
RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA
SERP
AUTHOR RANK: l’identità e la reputazione degli utenti
che hanno prodotto un contenuto sul web potrebbe essere
utilizzata da Goolge per influenzare la valutazione dei
risultati di ricerca nel momento in cui essi verranno
indicizzati.
L’identità potrà essere accertata per mezzo di una firma
digitale (rel author) che aiuterò Google a far capire chi è
l’autore, in quale nicchia è attivo e chi sono i suoi followers.
Infatti Google utilizza rel=”author” e Google+ per legare
l’identità dell’autore ai propri contenuti.
L’Author Rank permetterà a Google di identificare
gli autori che costruiranno il link graph della
pagina.
… un articolo commentato da utenti con una certa reputazione potrebbe posizionarsi
meglio nella SERP…
14. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER
RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA
SERP
CAFFEINE: consentirà di avere risultati più
freschi del 50%.
Caffeine consente di analizzare il web in piccole
sezioni e di aggiornare continuamente l’indice di
Google.
15. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER
RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA
SERP
REAL TIME SEARCH: l’algoritmo permette di
trovare contenuti freschi provenienti dai social
e blog.
Un esempio è SOCIAL CIRCLE: bisogna essere
loggati su gmail e collegarsi al proprio profilo Google
+. Il Social Circle è la personalizzazione della
SERP con i contenuti delle persone che si
stanno seguendo.
16. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER
RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA
SERP
GOOGLE INSTANT: mentre digitiamo una funzionalità di ricerca
fornisce frasi e parole correlate che ci permettono di definire
meglio ciò che vogliamo trovare.
KNOWLEDGE GRAPH: permette di ricevere risposte su cose e
persone, luoghi, celebrità, squadre, città, altro. Vedi esempio:
17. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER
RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA
SERP
GOOGLE PANDA: riduce le classifiche dei siti di
bassa qualità, quelli cioè a basso valore aggiunto
per gli utenti (es. quelli che copiano contenuti da
altri siti).
PENGUIN UPDATE: penalizza i siti che sfruttano
tecniche “spam” come il keyword stuffing e il link
spamming.
18. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
UN SEMPLICE MODELLO SEO E
SEM
Ecco un modello semplificato in cui raggruppare tutte
le principali azioni da compiere per avere sotto
controllo la nostra campagna di posizionamento
19. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
UN SEMPLICE MODELLO SEO E
SEM
ANALISI DEL MARCATO e WEB ANALYTICS: in
questa analisi dobbiamo:
- individuare chi sono i nostri concorrenti online
- analisi delle attività e degli strumenti utilizzati dai
nostri concorrenti
- analisi del comportamento del target di riferimento
online (web analytics)
- impostazione di strumenti per la web analytics
- web trend e segmentazione del mercato di riferimento
- definizione dei fattori di differenziazione rispetto alla
concorrenza (marketing mix)
…già durante questa fase potremmo individuare alcune
keyword da utilizzare nelle nostre campagne SEO.
20. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
UN SEMPLICE MODELLO SEO E
SEM
STRATEGIE E PIANIFICAZIONE: iniziare ad
attuare tecniche e azioni SEO senza una giusta
pianificazione, oltre a farci perdere del tempo,
potrebbe far svanire nel nulla azioni di successo.
In primis bisogna identificare quali interventi
fare al portale. Ecco le domande che possono
aiutare:
- è un sito nuovo o già presente?
- età del dominio?
- deve essere multilingua?
- che sito è?
21. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
UN SEMPLICE MODELLO SEO E
SEM
Raccolti i dati preliminari, possiamo farci una
prima idea del tipo di lavoro che dobbiamo fare
E’ necessario individuare gli obiettivi da
raggiungere e le azioni da intraprendere per
cercare di metterli in atto
A questo punto abbiamo tutta una serie di
informazioni che ci consentiranno di sviluppare
una piano strategico del nostro progetto SEO
22. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
UN SEMPLICE MODELLO SEO E
SEM
¢ ANALISI INTERNA: miglioramento
dell’indicizzazione di un sito web. Questa
ottimizzazione onpage consente di creare una sinergia con
i motori di ricerca e di rendere i contenuti più appetibili
¢ ANALISI ESTERNA: ci permette di creare quel valore
aggiunto che autorizzerà il sito web che stiamo
promuovendo a mantenere un’indicizzazione duratura nel
tempo. La link popularity e la link building sono i due
principali fattori che agiscono direttamente sui fattori
offpage – attenzione a Google penguin. E’ un lavoro
faticoso ma con buoni frutti nel tempo
23. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
UN SEMPLICE MODELLO SEO E
SEM
CAMPAGNA SEM: bisogna essere attivi nei social
network, creare campagne di email marketing e
mobile marketing, (AdWords)
ANALISI ED ELABORAZIONE DEI RISULTATI:
dobbiamo riuscire ad analizzare i dati ottenuti e
monitorare le azioni messe in atto per capire dove
abbiamo raggiunto l’obiettivo e dove no. Google
Analytics.
24. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
CAFFEBOLLENTEINTAZZAGROSSA.IT
¢ Alessandro Casagrande:
Una passione il marketing che continuo a portare
avanti ogni giorno a lavoro e nel tempo libero.
Venite a visitarmi sul mio blog dedicato al
marketing, web marketing e vita in generale.
Tutto su caffebollenteintazzagrossa.it
25. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
ANALISI INTERNA
Come migliorare la struttura interna di un sito
web o di una pagina in modo tale da renderla più
appetibile agli occhi dei motori di ricerca.
26. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
ANALISI INTERNA
SCELTA DEL NOME DEL DOMINIO:
deve essere:
- breve perché facile da ricordare e più facile da usare sui mezzi
pubblicitari offline. Nomi lunghi non possono essere utilizzati in
campagne PPC e cartelloni.
- non deve essere facilmente confuso con altri nomi dominio
- preferire il .it per l’Italia e il .com per l’estero
- utilizzare trattini di separazione. I motori sembra interrino i
trattini come “spazi”. Importante è non esagerare con i trattini,
evitare di mettere più di 4 parole chiave nel nome dominio. Usare
un nome dominio composto da brand+parola chiave
Tool consigliati per la scelta del nome dominio:
domainfollow.com, nameboy.com, domainnamesoup.com
27. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
ANALISI INTERNA
INFLUENZA DELL’INDIRIZZO IP
In caso di server non dedicato è possibile che la
“banca di IP” a disposizione del server abbia
presenza di “black list” – liste di siti bannati. Ecco
che anche il nostro sito potrebbe subire delle
penalizzazioni.
Prima di effettuare la registrazione dobbiamo
scegliere il provider che ospiterà il nostro sito web e
individuare le offerte a disposizione a un giusto
compromesso tra performance e costo.
Tool a supporto per verificare quali siti sono presenti sul medesimo
IP: yougetsign.com/tools/web-site-on-web-server/, whatsmyip.com
28. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
ANALISI INTERNA
¢ BANDA: I motori di ricerca sono sempre più attenti
al tempo di caricamento delle pagine web. Il calcolo
della banda mensile di cui si necessità è [Dimensione
media delle pagine] * [pagine viste al giorno] * 30
¢ DOMINI GEOLOCALIZZATI: è opportuno utilizzare
domini geolocalizzati es. it, es.
¢ MIRROR HOSTNAME: è la possibilità che il nostro
sito web sia raggiungibile sia inserendo il www che
senza. Questo se non settato puù portare a “contenuti
duplicati da Google”. Devo intervenire nel
file .htaccess
29. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
SCELTA DELLE KEYWORD
Dovremmo cercare di individuare
alcune keyword che identifichino la
nostra attività, il nostro sito web.
Le parole chiavi sono frasi, vocaboli
significativi usati affinché il nostro sito
web venga trovato dagli utenti.
I primi 3 risultati prodotti da una
ricerca sui motori siano quelli che
attraggono maggiormente i visitatori.
30. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
SCELTA DELLE KEYWORD
- dobbiamo conoscere le diverse tipologie di parole
chiave che abbiamo a disposizione(vd.nostri
contenuti)
- pensare a frasi e combinazioni di keyword con cui
un utente ci potrebbe cercare
- scegliere le keyword da usare in campagna a
pagamento (AdWords: keyword planner
+Competitors
- produrre un elenco di termini e sinonimi associati
al nostro brand
- ottimizzare la lista identificata
31. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
SCELTA DELLE KEYWORD
L’elenco delle parole chiave ottenuto dovrà essere
suddiviso per scoprire le parole chiave:
Generiche (Short tail)
- frasi brevi o parole singole
- basso tasso di conversione tra le ricerche,
numero di visite prodotte, permanenza sul sito
- discreto traffico
Specifiche/focalizzate
- frasi corte e settoriali
- focalizzate sul target dell’attività
- portano traffico ridotto ma di qualità(possibilità che gli
utenti si soffermino di più sulle nostre pagine web)
32. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
SCELTA DELLE KEYWORD
The Long Tail
- frasi lunghe e mirate
- utilizzando frasi di questo tipo posso interagire
direttamente con nicchie di mercato specifiche
- traffico ridotto ma specifico per un determinato
target
33. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
THE LONG TAIL
Itunes che contiene migliaia di canzoni differenti. I
prodotti meno popolari e non di nicchia possono
produrre se considerati collettivamente un numero
di vendite superiore rispetto a prodotti con
maggiore popolarità.
I pochi utenti che approdano al nostro sito usano
per lo più keyword specifiche e ottimizzate, mentre
la parte destra (The long tail) è costituita da una
varietà di keyword che possono assumere una
rilevanza sempre maggiore, ed è proprio a queste
che dovremmo prestare maggiore attenzione.
34. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
SCELTA DELLE KEYWORD
Vediamo nella pratica come trovare ottime keyword
con cui posizionarsi online
Iniziamo a creare un elenco focalizzandoci su
nicchie di mercato quindi su parole specifiche.
…for instance a person, searching for office
furniture, may also be interested in: Chairs, sofas,
reception desks, office accessories, etc. Movable
walls or raised floors, partitioning /
35. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
SCELTA DELLE KEYWORD
Facciamoci aiutare da strumenti online in grado di
consegnarci delle keyword già utilizzate dagli
utenti.
… Here's what can help you in addition to your
smart brain: The related searches in Google,
Bing, and Yahoo. Google auto-complete and
search suggestions of other search engines.Forum
discussions (just Google "keyword" + forum and
you'll find the sites where your target users discuss
the related stuff). Dictionaries and thesaurus.
Wikipedia table of contents for the related articles
(as well as the Wikipedia topic categories)
36. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
SCELTA DELLE KEYWORD
Analizza i portali dei concorrenti per verificare le
keyword che stanno utilizzando.
Check competitors' sites and blogs - you'll be able to
find more keyword ideas and also spot if they target
just the key phrases from the Google Keyword
Planner or if they have a smart keyword strategy.
La rete ci consegna utili siti dove reperire le nostre
keyword: Übersuggest, Bing Keyword Tool, Keyword
Spy, Wordstream, Google Display Planner, SEO Book
keyword tools, Google Trends, Soovle, SEMrush
37. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
SCELTA DELLE KEYWORD
Lavora applicando la Long Tail. Costruisci frasi
(3parole) lunghe per lavorare con la coda lunga
questo perché:
1) less competitive, meaning it'll be easier for you
to squeeze into the top 10
2) more targeted and thus better converting
3) already include the competitive short-tail words
so when you optimize for long-tail, you also
optimize for the shorter ("head") words
4) great for highly competitive niches
38. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
SCELTA DELLE KEYWORD
Identifica le keyword con la miglior relazione fra Ricerche
mensili/Competizione.
Questa frazione è chiamata KEI e fornisce un’indicazione
sull’effettiva capacità di ottenere un buon posizionamento per
la keyword trovata.
KEI = Ricerche mensili^2/Concorrenza.
Se 0<KEI<10 abbiamo una keyword su cui non ci
posizioneremo
Se KEY>100 abbiamo possibilità di posizionarci per quella
keyword
Se KEY oltre 100 abbiamo ottime possibilità.
39. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
SCELTA DELLE KEYWORD
Sulle keyword così identificate andiamo a verificare
se sono sotto campagna PPC tramite AdWords.
40. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
SCELTA DELLE KEYWORD
Sulle keyword rimaste andiamo a verificare il
keyword difficulty ossia:
quanto sarà difficile posizionarci sulle prime
posizioni per le keyword identificate.
Questo indicatore considera: SEO onpage dei
concorrenti, backlinks dei concorrenti, social+,
Page Rank, IP Ranking, Età del dominio, Alexa
Rank, in URL. Più alto è il punteggio e più difficile
sarà posizionarsi per la keyword sotto analisi.
41. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
SCELTA DELLE KEYWORD
Alcuni indicatori da considerare oltre quelli visti:
Keyword frequency: si riferisce al numero di volte
in cui una keyword appare in una determinata
pagina web (7-10%)
Keyword prominence: la vicinanza tra la keyword e
l’inizio di una generica zona di riferimento.
Maggiore è la vicinanza con l’inizio di questa zona,
più probabilità avremo che i notori di ricerca
attribuiscano importanza alla pagina e ala relativa
keyword.
42. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
I META TAG
Sono informazioni nascoste
all’interno del codice html
studiati appositamente per
offrire informazioni
aggiuntive.
Vediamo quali inserire:
43. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
I META TAG
Importanza dei tag <title>
Nel tag <title> vanno inserite le parole chiave più
significative e descrittive per il sito senza usa re frasi
commerciali (es. benvenuti sul sito).
Risulta fondamentale richiamare la parola chiave
In genere i motori di ricerca visualizzano nella SERP i
primi 60/60 caratteri.
Variare il titolo per ogni pagina.
44. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
I META TAG
Il meta tag <description>
La sua definizione potrà comparire tra i risultati
prodotti dai motori di ricerca per una specifica
keyword.
Fornisce una breve descrizione della pagina. Non deve
superare i 160 caratteri.
Offre la possibilità di presentare una “claim” attraente
Tool per ottimizzare title e description: seomofo.com
45. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
I META TAG
Il meta tag <keywords>
Usato agli albori per il posizionamento. Poco usato.
Usatelo comunque perché alcuni “propagatori di
notizie e directory” potrebbero ancora usarlo oltre
alcuni motori di ricerca come yandex, baidu usano
ancora il tag keywords all’interno dei loro algoritmi
di ricerca.
Non usare più di 10 keyword.
Le keyword per essere rilevanti devono comparire
anche nel tag title, descriptio e nel corpo della
pagina.
46. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
I META TAG
Il meta tag <language>
Usato per indicare la lingua della pagina web e
sfruttato dagli strumenti di traduzione automatica,
come Google translate
<html xmls=www.w3.org xml : lang=”it” lang”it”
dir=”it”>
47. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
I META TAG
Meta tag <robots> (valido per i contenuti)
Ha il compito di indicare al crawler che scandisce le
nostre pagine web le sezioni ad esso accessibili e quelle
non indicizzabili:
- richiesta di includere (index) i contenuti della pagina
nell’archivio di ricerca
- richiesta di non includere (noindex) i contenuti della pagina
nell’archivio de motore di ricerca
- richiesta di seguire (follow) tutti i link nella pagina per
individuare altre pagine del sito web in modo automatico
- specifica di non seguire (no follow) tutti i link presenti nella
pagina
Posso leggere il file tramite: www.miosito.it/robots.txt
48. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
I META TAG
Meta tag <robots> (valido per i
contenuti)
49. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
I META TAG
Heading tag: sono utilizzati per organizzare i testi della
pagina.
Vi sono 6 tipologie di tag di intestazioni con cui
possiamo organizzare i paragrafi del nostro testo in
ordine di importanza all’interno di una pagina web.
Il tag h1 è quello a cui è attribuito maggior peso. Il tag
h1 serve ad indicare l’argomento principale della
pagina quindi è quello con maggiore rilevanza dai
motori di ricerca.
L’uso dei tag di intestazione dee avvenire in modo
decrescente: primo usare il tag h1 poi h2 e così via.
50. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
I META TAG
I collegamenti: anchor text: è il testo cliccabile
all’interno di un collegamento ipertestuale. Questo testo
è importante perché specifica all’utente cosa troverà
visitando tale collegamento.
<a href=www.corso-seo.it>Ingegneridelweb.com
sviluppa corsi seo professionali</a>
Quanto sarà più appropriato e coerente l’anchor text
rispetto al contenuto della pagina linkata, tanto più
daremo info corrette al visitatore ovviamente
usare keyword all’interno di questo tag potrebbe
si aiutare.
51. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
I META TAG
Attributo Rel=”NoFollow”
Nel caso in cui linkiamo un sito ma non vogliamo
prenderci la responsabilità dei contenuti e quindi non
vogliamo passare pagerank:
<a href=www.miosito.it rel=”nofollow”>sito
sconosciuto</a>
52. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
I META TAG
Attributo Rel=”Canonical”
Lo uso per evitare di avere dei contenuti
duplicati.
53. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
I META TAG
Il Grassetto e i tag di enfatizzazione
Il testo in grassetto è più appetibile per i motori. Si
consiglia di mettere le keyword in grassetto.
Attributo ALT nelle immagini
L’attributo alt è un elemento interno del tag <img> e
serve per fornire un testo alternativo in caso di non
disponibilità dell’immagine stessa.
<IMG SRC="../images/jaz.jpg" HEIGHT=327 WIDTH=291
ALT="Descrizione alternativa dell'immagine ">
54. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
IL WEB SEMANTICO
Una capacità deduttiva basata sulle relazioni tra le varie
entità confluisce a Google una sorta di intelligenza
artificiale che gli permette di rispondere con
certezza su molti argomenti di cui lui è ben informato
e di dedurre possibili risposte attraverso le relazioni
tra gli elementi dell’ormai noto knowledge Graph.
Tutto questo avviene non più affidandosi solamente alle
parole chiave contenute nelle pagine ma anche
attraverso il riconoscimento di specifiche “entità”,
I Microformati
56. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
IL WEB SEMANTICO
¢ Nel 2008 Google, Bing e Yahoo si sono uniti sotto
un unico “cappello” Schema.org per creare e
sostenere una serie di schemi per la marcatura di
dati strutturati sulle pagine web (item scope,
itemtype).
¢ Authorship Markup
Attraverso gli standard del Web Semantico
possiamo informare Google sulla paternità
di un articolo, post e documento pubblicato sul
web. Inseriamo nell’articolo un link con
rel=”author” verso il nostro profilo Google+
57. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
SITE MAP
Predisporre due sitemap una per l’utente e l’altra
per il motore.
La sitemap per gli utenti sarà una semplice pagina
che racchiude tutta la struttura del sito web.
La SitemapXML è uno strumento per indicare ai
motori di ricerca tutte le pagine che costituiscono il
nostro sito web. Possiamo comunicare allo spider la
frequenza di aggiornamento, la data
dell’ultima modifica e l’importanza della
pagina rispetto alle altre pagine.
Abbiamo site map sia per le pagine, immagini,
video, news.
58. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
INOLTRE …
FeedRSS, redirect301, Responsity, Accessibilità,
Ottimizzare i pdf
Scegliere il nome del file, nominare i file con
keyword così anche le immagini che l’attributo alt
contenga la keyword così come il nome dell’immagine
salvata.
Velocizzare il caricamento delle pagine:
Compressione GZIP+Caching del browser+Usare una
CDN+Rimuovere elementi non più in uso+
Concatenare CSS e Javascript+Usare il corretto
formato immagini+CSS SPRITE+Ridurre i
rindirizzamenti
59. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
ALCUNE DELLE CARATTERISTICHE SEO
OFFPAGE
Si intendono tutti quei fattori esterni che
influenzano indirettamente il posizionamento di un
sito web.
Uno dei fattori più rilevanti è la popolarità.
Essere popolari nel web non significa solo avere
una buona link popularity ma avere anche link
di qualità, commenti e pareri positivi, avere
una buona visibilità nei social network.
60. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
BIBLIOGRAFIA
SEO e SEM Guida avanzata al web marketing – Marco Maltraversi
SEO POWER SUITE – 4 Steps to Efficent Keyword Research in 2014
Definire il posizionamento e il piano di marketing – Master24 – Sole 24
Ore
MAILUP – l’email marketing per il turismo fatto per i turisti
Il Marketing e la rete – Vescovi
Market-driven mamagement – Lambin
Creare Modelli di Business – Osterwalder
Manuale di Psicologia dei Consumatori – Oliviero
Web Marketing - Ferrandina
61. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it
Quaderno SEO E SEM.
Ottimizzare il nostro sito per i
Motori di Ricerca
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per i Motori di Ricerca collegandoti a
www.caffebollenteintazzagrossa.it