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Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
Quaderno SEO E SEM. 
Ottimizzare il nostro sito per i 
Motori di Ricerca
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SEO E SEM 
SEO può essere definita come l’attività di 
ottimizzazione delle pagine web o di interi siti, con lo 
scopo di renderli più search engine friendly, 
attribuendo loro una posizione più elevata nei 
risultati di ricerca (SERP). 
Il SEM è un ramo del marketing online che, riferito 
ai motori di ricerca, consente di creare e indirizzare 
un certo numero di utenti verso il sito web. 
SEO e SEM hanno come obiettivo principale quello di 
indirizzare verso il nostro sito web un traffico 
qualificato, cioè visitatori realmente interessati ai 
propri prodotti e servizi.
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
SEO E SEM 
Le informazioni che circolano sulla rete si espandono 
vertiginosamente e assumono forme e contenuti 
diversi (documenti, video, link, streaming, flussi 
audio), ragione per cui i motori di ricerca 
rivestono un ruolo cruciale ora e sempre più con il 
passare del tempo. 
I delicati meccanismi che regolano il funzionamento di 
un motore di ricerca permettono agli utenti di 
ricevere, in base alle loro ricerche, risultati utili 
e coerenti.
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I MOTORI DI RICERCA 
¢ circa l’85% delle persone che navigano in Internet 
usa i motori di ricerca per ottenere informazioni 
utili dal web 
¢ circa l’87% delle ricerche effettuate soddisfa, 
almeno in parte, l’utilizzatore, che trova 
coerenti o interessanti le informazioni ottenute 
¢ circa il 44% delle persone che navigano in Internet 
ritiene fondamentale l’utilizzo dei motori di 
ricerca per ottimizzare il proprio tempo lavorativo 
e il business.
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COS’È UN MOTORE DI RICERCA? 
Un motore di ricerca è un sistema automatizzato 
che riesce ad analizzare un’enorme quantità di dati 
restituendoli come un elenco ordinato di contenuti. 
Queste informazioni vengono classificate in base a 
complessi algoritmi che ne indicano l’importanza 
per una determinata combinazione di chiavi di 
ricerca (keyword). 
Quindi, l’utente che lo interrogherà fornendogli un 
input in ingresso (keyword) riceverà come output 
l’elenco delle informazioni ritenute più rilevanti dal 
motore di ricerca.
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
COS’È UN MOTORE DI RICERCA? 
I dati presenti su Internet, infatti, sono in continua 
crescita: siti, blog e pagine dei social network si 
moltiplicano a macchia d’olio. 
Una recente ricerca eseguita dall’agenzia di ricerche e 
statistiche internazionali Netcraft ha stabilito che i siti 
presenti nel web nel mese di maggio 2014 erano 
919.533.715 (nel giugno 2010 erano 205.714.253). 
Questi dati ci fanno capire come non è più 
importante essere presenti nello spazio 
Internet, è invece fondamentale essere 
visibili.
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I COMPONENTI PRINCIPALI DI UN 
MOTORE DI RICERCA 
Spider (anche detto crawler o robot): colleziona i dati 
in modo ricorsivo (per ogni URL noto analizza la 
pagina ed estrae nuovi URL). Il lavoro principale di 
questo componente è quello di scandire un elenco di 
indirizzi presenti sul web e, usufruendo di tecniche 
specifiche di catalogazione 
Indexer: processa i dati generati dallo Spider, 
generando indici e metadati che facilitano la fase di 
ricerca (effettuata dal query processor) 
Query processor, anche definito Search Engine 
software: accetta richieste e fornisce risposte
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
I PRINCIPALI FATTORI CHE 
INFLUENZANO LA VISIBILITÀ DI UN SITO 
WEB 
Il posizionamento delle pagine 
web è influenzato da una serie 
di fattori che si raggruppano 
in: 
a) fattori onpage 
b) fattori offpage
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I PRINCIPALI FATTORI ONPAGE 
title 
meta tag 
heading title 
tag di enfatizzazione 
link, altr attibute, URL 
struttura dei contenuti 
microdati e il Web Semantico 
anxhor text 
ottimizzazione immagini e contenuti multimediali
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I PRINCIPALI FATTORI OFFPAGE 
- link popularity 
- link building 
- author rank 
- tecniche SEM e SOM 
- promozioni su altri media anche offline 
- inserimento in directory di qualità, article 
marketing, guest post 
- un sito aggiornato 
- ad ogni link viene associato un time stamp 
- siti web con maggiore anzianità 
- server localizzato 
- siti veloci a rispondere 
- siti con vita tranquilla 
- continuità semantica con i vari contenuti
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GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER 
RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA 
SERP 
PAGE RANK: questo sistema di calcolo attribuisce a 
ogni singola pagina del web indicizzato un valore che 
va da 0 a 10. 
Per calcolare l’importanza di una pagina, e di 
conseguenza la qualità di un link, Google ha ideato 
una formula che si chiama PageRank: 
*inbound link: numero di link entrata
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GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER 
RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA 
SERP 
TRUST RANK: valutazione di siti effettuata da essere 
umani. Il processo per definire se una pagina può 
essere considerata spam è sintetizzato in 3 passi: 
- l’algoritmo identifica delle pagine “pericolose” 
- un esperto umano le verifica e comunica 
all’algoritmo chi è spam e chi no 
- l’algoritmo identifica le altre pagine sulla base della 
classificazione umana
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER 
RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA 
SERP 
AUTHOR RANK: l’identità e la reputazione degli utenti 
che hanno prodotto un contenuto sul web potrebbe essere 
utilizzata da Goolge per influenzare la valutazione dei 
risultati di ricerca nel momento in cui essi verranno 
indicizzati. 
L’identità potrà essere accertata per mezzo di una firma 
digitale (rel author) che aiuterò Google a far capire chi è 
l’autore, in quale nicchia è attivo e chi sono i suoi followers. 
Infatti Google utilizza rel=”author” e Google+ per legare 
l’identità dell’autore ai propri contenuti. 
L’Author Rank permetterà a Google di identificare 
gli autori che costruiranno il link graph della 
pagina. 
… un articolo commentato da utenti con una certa reputazione potrebbe posizionarsi 
meglio nella SERP…
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER 
RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA 
SERP 
CAFFEINE: consentirà di avere risultati più 
freschi del 50%. 
Caffeine consente di analizzare il web in piccole 
sezioni e di aggiornare continuamente l’indice di 
Google.
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GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER 
RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA 
SERP 
REAL TIME SEARCH: l’algoritmo permette di 
trovare contenuti freschi provenienti dai social 
e blog. 
Un esempio è SOCIAL CIRCLE: bisogna essere 
loggati su gmail e collegarsi al proprio profilo Google 
+. Il Social Circle è la personalizzazione della 
SERP con i contenuti delle persone che si 
stanno seguendo.
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GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER 
RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA 
SERP 
GOOGLE INSTANT: mentre digitiamo una funzionalità di ricerca 
fornisce frasi e parole correlate che ci permettono di definire 
meglio ciò che vogliamo trovare. 
KNOWLEDGE GRAPH: permette di ricevere risposte su cose e 
persone, luoghi, celebrità, squadre, città, altro. Vedi esempio:
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GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER 
RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA 
SERP 
GOOGLE PANDA: riduce le classifiche dei siti di 
bassa qualità, quelli cioè a basso valore aggiunto 
per gli utenti (es. quelli che copiano contenuti da 
altri siti). 
PENGUIN UPDATE: penalizza i siti che sfruttano 
tecniche “spam” come il keyword stuffing e il link 
spamming.
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UN SEMPLICE MODELLO SEO E 
SEM 
Ecco un modello semplificato in cui raggruppare tutte 
le principali azioni da compiere per avere sotto 
controllo la nostra campagna di posizionamento
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UN SEMPLICE MODELLO SEO E 
SEM 
ANALISI DEL MARCATO e WEB ANALYTICS: in 
questa analisi dobbiamo: 
- individuare chi sono i nostri concorrenti online 
- analisi delle attività e degli strumenti utilizzati dai 
nostri concorrenti 
- analisi del comportamento del target di riferimento 
online (web analytics) 
- impostazione di strumenti per la web analytics 
- web trend e segmentazione del mercato di riferimento 
- definizione dei fattori di differenziazione rispetto alla 
concorrenza (marketing mix) 
…già durante questa fase potremmo individuare alcune 
keyword da utilizzare nelle nostre campagne SEO.
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
UN SEMPLICE MODELLO SEO E 
SEM 
STRATEGIE E PIANIFICAZIONE: iniziare ad 
attuare tecniche e azioni SEO senza una giusta 
pianificazione, oltre a farci perdere del tempo, 
potrebbe far svanire nel nulla azioni di successo. 
In primis bisogna identificare quali interventi 
fare al portale. Ecco le domande che possono 
aiutare: 
- è un sito nuovo o già presente? 
- età del dominio? 
- deve essere multilingua? 
- che sito è?
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
UN SEMPLICE MODELLO SEO E 
SEM 
Raccolti i dati preliminari, possiamo farci una 
prima idea del tipo di lavoro che dobbiamo fare 
E’ necessario individuare gli obiettivi da 
raggiungere e le azioni da intraprendere per 
cercare di metterli in atto 
A questo punto abbiamo tutta una serie di 
informazioni che ci consentiranno di sviluppare 
una piano strategico del nostro progetto SEO
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
UN SEMPLICE MODELLO SEO E 
SEM 
¢ ANALISI INTERNA: miglioramento 
dell’indicizzazione di un sito web. Questa 
ottimizzazione onpage consente di creare una sinergia con 
i motori di ricerca e di rendere i contenuti più appetibili 
¢ ANALISI ESTERNA: ci permette di creare quel valore 
aggiunto che autorizzerà il sito web che stiamo 
promuovendo a mantenere un’indicizzazione duratura nel 
tempo. La link popularity e la link building sono i due 
principali fattori che agiscono direttamente sui fattori 
offpage – attenzione a Google penguin. E’ un lavoro 
faticoso ma con buoni frutti nel tempo
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UN SEMPLICE MODELLO SEO E 
SEM 
CAMPAGNA SEM: bisogna essere attivi nei social 
network, creare campagne di email marketing e 
mobile marketing, (AdWords) 
ANALISI ED ELABORAZIONE DEI RISULTATI: 
dobbiamo riuscire ad analizzare i dati ottenuti e 
monitorare le azioni messe in atto per capire dove 
abbiamo raggiunto l’obiettivo e dove no. Google 
Analytics.
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
CAFFEBOLLENTEINTAZZAGROSSA.IT 
¢ Alessandro Casagrande: 
Una passione il marketing che continuo a portare 
avanti ogni giorno a lavoro e nel tempo libero. 
Venite a visitarmi sul mio blog dedicato al 
marketing, web marketing e vita in generale. 
Tutto su caffebollenteintazzagrossa.it
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
ANALISI INTERNA 
Come migliorare la struttura interna di un sito 
web o di una pagina in modo tale da renderla più 
appetibile agli occhi dei motori di ricerca.
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
ANALISI INTERNA 
SCELTA DEL NOME DEL DOMINIO: 
deve essere: 
- breve perché facile da ricordare e più facile da usare sui mezzi 
pubblicitari offline. Nomi lunghi non possono essere utilizzati in 
campagne PPC e cartelloni. 
- non deve essere facilmente confuso con altri nomi dominio 
- preferire il .it per l’Italia e il .com per l’estero 
- utilizzare trattini di separazione. I motori sembra interrino i 
trattini come “spazi”. Importante è non esagerare con i trattini, 
evitare di mettere più di 4 parole chiave nel nome dominio. Usare 
un nome dominio composto da brand+parola chiave 
Tool consigliati per la scelta del nome dominio: 
domainfollow.com, nameboy.com, domainnamesoup.com
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
ANALISI INTERNA 
INFLUENZA DELL’INDIRIZZO IP 
In caso di server non dedicato è possibile che la 
“banca di IP” a disposizione del server abbia 
presenza di “black list” – liste di siti bannati. Ecco 
che anche il nostro sito potrebbe subire delle 
penalizzazioni. 
Prima di effettuare la registrazione dobbiamo 
scegliere il provider che ospiterà il nostro sito web e 
individuare le offerte a disposizione a un giusto 
compromesso tra performance e costo. 
Tool a supporto per verificare quali siti sono presenti sul medesimo 
IP: yougetsign.com/tools/web-site-on-web-server/, whatsmyip.com
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
ANALISI INTERNA 
¢ BANDA: I motori di ricerca sono sempre più attenti 
al tempo di caricamento delle pagine web. Il calcolo 
della banda mensile di cui si necessità è [Dimensione 
media delle pagine] * [pagine viste al giorno] * 30 
¢ DOMINI GEOLOCALIZZATI: è opportuno utilizzare 
domini geolocalizzati es. it, es. 
¢ MIRROR HOSTNAME: è la possibilità che il nostro 
sito web sia raggiungibile sia inserendo il www che 
senza. Questo se non settato puù portare a “contenuti 
duplicati da Google”. Devo intervenire nel 
file .htaccess
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SCELTA DELLE KEYWORD 
Dovremmo cercare di individuare 
alcune keyword che identifichino la 
nostra attività, il nostro sito web. 
Le parole chiavi sono frasi, vocaboli 
significativi usati affinché il nostro sito 
web venga trovato dagli utenti. 
I primi 3 risultati prodotti da una 
ricerca sui motori siano quelli che 
attraggono maggiormente i visitatori.
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
SCELTA DELLE KEYWORD 
- dobbiamo conoscere le diverse tipologie di parole 
chiave che abbiamo a disposizione(vd.nostri 
contenuti) 
- pensare a frasi e combinazioni di keyword con cui 
un utente ci potrebbe cercare 
- scegliere le keyword da usare in campagna a 
pagamento (AdWords: keyword planner 
+Competitors 
- produrre un elenco di termini e sinonimi associati 
al nostro brand 
- ottimizzare la lista identificata
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
SCELTA DELLE KEYWORD 
L’elenco delle parole chiave ottenuto dovrà essere 
suddiviso per scoprire le parole chiave: 
Generiche (Short tail) 
- frasi brevi o parole singole 
- basso tasso di conversione tra le ricerche, 
numero di visite prodotte, permanenza sul sito 
- discreto traffico 
Specifiche/focalizzate 
- frasi corte e settoriali 
- focalizzate sul target dell’attività 
- portano traffico ridotto ma di qualità(possibilità che gli 
utenti si soffermino di più sulle nostre pagine web)
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
SCELTA DELLE KEYWORD 
The Long Tail 
- frasi lunghe e mirate 
- utilizzando frasi di questo tipo posso interagire 
direttamente con nicchie di mercato specifiche 
- traffico ridotto ma specifico per un determinato 
target
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
THE LONG TAIL 
Itunes che contiene migliaia di canzoni differenti. I 
prodotti meno popolari e non di nicchia possono 
produrre se considerati collettivamente un numero 
di vendite superiore rispetto a prodotti con 
maggiore popolarità. 
I pochi utenti che approdano al nostro sito usano 
per lo più keyword specifiche e ottimizzate, mentre 
la parte destra (The long tail) è costituita da una 
varietà di keyword che possono assumere una 
rilevanza sempre maggiore, ed è proprio a queste 
che dovremmo prestare maggiore attenzione.
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
SCELTA DELLE KEYWORD 
Vediamo nella pratica come trovare ottime keyword 
con cui posizionarsi online 
Iniziamo a creare un elenco focalizzandoci su 
nicchie di mercato quindi su parole specifiche. 
…for instance a person, searching for office 
furniture, may also be interested in: Chairs, sofas, 
reception desks, office accessories, etc. Movable 
walls or raised floors, partitioning /
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
SCELTA DELLE KEYWORD 
Facciamoci aiutare da strumenti online in grado di 
consegnarci delle keyword già utilizzate dagli 
utenti. 
… Here's what can help you in addition to your 
smart brain: The related searches in Google, 
Bing, and Yahoo. Google auto-complete and 
search suggestions of other search engines.Forum 
discussions (just Google "keyword" + forum and 
you'll find the sites where your target users discuss 
the related stuff). Dictionaries and thesaurus. 
Wikipedia table of contents for the related articles 
(as well as the Wikipedia topic categories)
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
SCELTA DELLE KEYWORD 
Analizza i portali dei concorrenti per verificare le 
keyword che stanno utilizzando. 
Check competitors' sites and blogs - you'll be able to 
find more keyword ideas and also spot if they target 
just the key phrases from the Google Keyword 
Planner or if they have a smart keyword strategy. 
La rete ci consegna utili siti dove reperire le nostre 
keyword: Übersuggest, Bing Keyword Tool, Keyword 
Spy, Wordstream, Google Display Planner, SEO Book 
keyword tools, Google Trends, Soovle, SEMrush
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
SCELTA DELLE KEYWORD 
Lavora applicando la Long Tail. Costruisci frasi 
(3parole) lunghe per lavorare con la coda lunga 
questo perché: 
1) less competitive, meaning it'll be easier for you 
to squeeze into the top 10 
2) more targeted and thus better converting 
3) already include the competitive short-tail words 
so when you optimize for long-tail, you also 
optimize for the shorter ("head") words 
4) great for highly competitive niches
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
SCELTA DELLE KEYWORD 
Identifica le keyword con la miglior relazione fra Ricerche 
mensili/Competizione. 
Questa frazione è chiamata KEI e fornisce un’indicazione 
sull’effettiva capacità di ottenere un buon posizionamento per 
la keyword trovata. 
KEI = Ricerche mensili^2/Concorrenza. 
Se 0<KEI<10 abbiamo una keyword su cui non ci 
posizioneremo 
Se KEY>100 abbiamo possibilità di posizionarci per quella 
keyword 
Se KEY oltre 100 abbiamo ottime possibilità.
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
SCELTA DELLE KEYWORD 
Sulle keyword così identificate andiamo a verificare 
se sono sotto campagna PPC tramite AdWords.
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
SCELTA DELLE KEYWORD 
Sulle keyword rimaste andiamo a verificare il 
keyword difficulty ossia: 
quanto sarà difficile posizionarci sulle prime 
posizioni per le keyword identificate. 
Questo indicatore considera: SEO onpage dei 
concorrenti, backlinks dei concorrenti, social+, 
Page Rank, IP Ranking, Età del dominio, Alexa 
Rank, in URL. Più alto è il punteggio e più difficile 
sarà posizionarsi per la keyword sotto analisi.
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
SCELTA DELLE KEYWORD 
Alcuni indicatori da considerare oltre quelli visti: 
Keyword frequency: si riferisce al numero di volte 
in cui una keyword appare in una determinata 
pagina web (7-10%) 
Keyword prominence: la vicinanza tra la keyword e 
l’inizio di una generica zona di riferimento. 
Maggiore è la vicinanza con l’inizio di questa zona, 
più probabilità avremo che i notori di ricerca 
attribuiscano importanza alla pagina e ala relativa 
keyword.
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
I META TAG 
Sono informazioni nascoste 
all’interno del codice html 
studiati appositamente per 
offrire informazioni 
aggiuntive. 
Vediamo quali inserire:
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
I META TAG 
Importanza dei tag <title> 
Nel tag <title> vanno inserite le parole chiave più 
significative e descrittive per il sito senza usa re frasi 
commerciali (es. benvenuti sul sito). 
Risulta fondamentale richiamare la parola chiave 
In genere i motori di ricerca visualizzano nella SERP i 
primi 60/60 caratteri. 
Variare il titolo per ogni pagina.
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
I META TAG 
Il meta tag <description> 
La sua definizione potrà comparire tra i risultati 
prodotti dai motori di ricerca per una specifica 
keyword. 
Fornisce una breve descrizione della pagina. Non deve 
superare i 160 caratteri. 
Offre la possibilità di presentare una “claim” attraente 
Tool per ottimizzare title e description: seomofo.com
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
I META TAG 
Il meta tag <keywords> 
Usato agli albori per il posizionamento. Poco usato. 
Usatelo comunque perché alcuni “propagatori di 
notizie e directory” potrebbero ancora usarlo oltre 
alcuni motori di ricerca come yandex, baidu usano 
ancora il tag keywords all’interno dei loro algoritmi 
di ricerca. 
Non usare più di 10 keyword. 
Le keyword per essere rilevanti devono comparire 
anche nel tag title, descriptio e nel corpo della 
pagina.
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
I META TAG 
Il meta tag <language> 
Usato per indicare la lingua della pagina web e 
sfruttato dagli strumenti di traduzione automatica, 
come Google translate 
<html xmls=www.w3.org xml : lang=”it” lang”it” 
dir=”it”>
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
I META TAG 
Meta tag <robots> (valido per i contenuti) 
Ha il compito di indicare al crawler che scandisce le 
nostre pagine web le sezioni ad esso accessibili e quelle 
non indicizzabili: 
- richiesta di includere (index) i contenuti della pagina 
nell’archivio di ricerca 
- richiesta di non includere (noindex) i contenuti della pagina 
nell’archivio de motore di ricerca 
- richiesta di seguire (follow) tutti i link nella pagina per 
individuare altre pagine del sito web in modo automatico 
- specifica di non seguire (no follow) tutti i link presenti nella 
pagina 
Posso leggere il file tramite: www.miosito.it/robots.txt
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I META TAG 
Meta tag <robots> (valido per i 
contenuti)
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
I META TAG 
Heading tag: sono utilizzati per organizzare i testi della 
pagina. 
Vi sono 6 tipologie di tag di intestazioni con cui 
possiamo organizzare i paragrafi del nostro testo in 
ordine di importanza all’interno di una pagina web. 
Il tag h1 è quello a cui è attribuito maggior peso. Il tag 
h1 serve ad indicare l’argomento principale della 
pagina quindi è quello con maggiore rilevanza dai 
motori di ricerca. 
L’uso dei tag di intestazione dee avvenire in modo 
decrescente: primo usare il tag h1 poi h2 e così via.
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
I META TAG 
I collegamenti: anchor text: è il testo cliccabile 
all’interno di un collegamento ipertestuale. Questo testo 
è importante perché specifica all’utente cosa troverà 
visitando tale collegamento. 
<a href=www.corso-seo.it>Ingegneridelweb.com 
sviluppa corsi seo professionali</a> 
Quanto sarà più appropriato e coerente l’anchor text 
rispetto al contenuto della pagina linkata, tanto più 
daremo info corrette al visitatore ovviamente 
usare keyword all’interno di questo tag potrebbe 
si aiutare.
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
I META TAG 
Attributo Rel=”NoFollow” 
Nel caso in cui linkiamo un sito ma non vogliamo 
prenderci la responsabilità dei contenuti e quindi non 
vogliamo passare pagerank: 
<a href=www.miosito.it rel=”nofollow”>sito 
sconosciuto</a>
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
I META TAG 
Attributo Rel=”Canonical” 
Lo uso per evitare di avere dei contenuti 
duplicati.
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
I META TAG 
Il Grassetto e i tag di enfatizzazione 
Il testo in grassetto è più appetibile per i motori. Si 
consiglia di mettere le keyword in grassetto. 
Attributo ALT nelle immagini 
L’attributo alt è un elemento interno del tag <img> e 
serve per fornire un testo alternativo in caso di non 
disponibilità dell’immagine stessa. 
<IMG SRC="../images/jaz.jpg" HEIGHT=327 WIDTH=291 
ALT="Descrizione alternativa dell'immagine ">
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
IL WEB SEMANTICO 
Una capacità deduttiva basata sulle relazioni tra le varie 
entità confluisce a Google una sorta di intelligenza 
artificiale che gli permette di rispondere con 
certezza su molti argomenti di cui lui è ben informato 
e di dedurre possibili risposte attraverso le relazioni 
tra gli elementi dell’ormai noto knowledge Graph. 
Tutto questo avviene non più affidandosi solamente alle 
parole chiave contenute nelle pagine ma anche 
attraverso il riconoscimento di specifiche “entità”, 
I Microformati
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
IL WEB SEMANTICO
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
IL WEB SEMANTICO 
¢ Nel 2008 Google, Bing e Yahoo si sono uniti sotto 
un unico “cappello” Schema.org per creare e 
sostenere una serie di schemi per la marcatura di 
dati strutturati sulle pagine web (item scope, 
itemtype). 
¢ Authorship Markup 
Attraverso gli standard del Web Semantico 
possiamo informare Google sulla paternità 
di un articolo, post e documento pubblicato sul 
web. Inseriamo nell’articolo un link con 
rel=”author” verso il nostro profilo Google+
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
SITE MAP 
Predisporre due sitemap una per l’utente e l’altra 
per il motore. 
La sitemap per gli utenti sarà una semplice pagina 
che racchiude tutta la struttura del sito web. 
La SitemapXML è uno strumento per indicare ai 
motori di ricerca tutte le pagine che costituiscono il 
nostro sito web. Possiamo comunicare allo spider la 
frequenza di aggiornamento, la data 
dell’ultima modifica e l’importanza della 
pagina rispetto alle altre pagine. 
Abbiamo site map sia per le pagine, immagini, 
video, news.
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
INOLTRE … 
FeedRSS, redirect301, Responsity, Accessibilità, 
Ottimizzare i pdf 
Scegliere il nome del file, nominare i file con 
keyword così anche le immagini che l’attributo alt 
contenga la keyword così come il nome dell’immagine 
salvata. 
Velocizzare il caricamento delle pagine: 
Compressione GZIP+Caching del browser+Usare una 
CDN+Rimuovere elementi non più in uso+ 
Concatenare CSS e Javascript+Usare il corretto 
formato immagini+CSS SPRITE+Ridurre i 
rindirizzamenti
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
ALCUNE DELLE CARATTERISTICHE SEO 
OFFPAGE 
Si intendono tutti quei fattori esterni che 
influenzano indirettamente il posizionamento di un 
sito web. 
Uno dei fattori più rilevanti è la popolarità. 
Essere popolari nel web non significa solo avere 
una buona link popularity ma avere anche link 
di qualità, commenti e pareri positivi, avere 
una buona visibilità nei social network.
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
BIBLIOGRAFIA 
SEO e SEM Guida avanzata al web marketing – Marco Maltraversi 
SEO POWER SUITE – 4 Steps to Efficent Keyword Research in 2014 
Definire il posizionamento e il piano di marketing – Master24 – Sole 24 
Ore 
MAILUP – l’email marketing per il turismo fatto per i turisti 
Il Marketing e la rete – Vescovi 
Market-driven mamagement – Lambin 
Creare Modelli di Business – Osterwalder 
Manuale di Psicologia dei Consumatori – Oliviero 
Web Marketing - Ferrandina
Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it 
Quaderno SEO E SEM. 
Ottimizzare il nostro sito per i 
Motori di Ricerca 
Richiedi il quaderno dedicato all’ottimizzazione 
per i Motori di Ricerca collegandoti a 
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  • 1. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it Quaderno SEO E SEM. Ottimizzare il nostro sito per i Motori di Ricerca
  • 2. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it SEO E SEM SEO può essere definita come l’attività di ottimizzazione delle pagine web o di interi siti, con lo scopo di renderli più search engine friendly, attribuendo loro una posizione più elevata nei risultati di ricerca (SERP). Il SEM è un ramo del marketing online che, riferito ai motori di ricerca, consente di creare e indirizzare un certo numero di utenti verso il sito web. SEO e SEM hanno come obiettivo principale quello di indirizzare verso il nostro sito web un traffico qualificato, cioè visitatori realmente interessati ai propri prodotti e servizi.
  • 3. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it SEO E SEM Le informazioni che circolano sulla rete si espandono vertiginosamente e assumono forme e contenuti diversi (documenti, video, link, streaming, flussi audio), ragione per cui i motori di ricerca rivestono un ruolo cruciale ora e sempre più con il passare del tempo. I delicati meccanismi che regolano il funzionamento di un motore di ricerca permettono agli utenti di ricevere, in base alle loro ricerche, risultati utili e coerenti.
  • 4. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it I MOTORI DI RICERCA ¢ circa l’85% delle persone che navigano in Internet usa i motori di ricerca per ottenere informazioni utili dal web ¢ circa l’87% delle ricerche effettuate soddisfa, almeno in parte, l’utilizzatore, che trova coerenti o interessanti le informazioni ottenute ¢ circa il 44% delle persone che navigano in Internet ritiene fondamentale l’utilizzo dei motori di ricerca per ottimizzare il proprio tempo lavorativo e il business.
  • 5. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it COS’È UN MOTORE DI RICERCA? Un motore di ricerca è un sistema automatizzato che riesce ad analizzare un’enorme quantità di dati restituendoli come un elenco ordinato di contenuti. Queste informazioni vengono classificate in base a complessi algoritmi che ne indicano l’importanza per una determinata combinazione di chiavi di ricerca (keyword). Quindi, l’utente che lo interrogherà fornendogli un input in ingresso (keyword) riceverà come output l’elenco delle informazioni ritenute più rilevanti dal motore di ricerca.
  • 6. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it COS’È UN MOTORE DI RICERCA? I dati presenti su Internet, infatti, sono in continua crescita: siti, blog e pagine dei social network si moltiplicano a macchia d’olio. Una recente ricerca eseguita dall’agenzia di ricerche e statistiche internazionali Netcraft ha stabilito che i siti presenti nel web nel mese di maggio 2014 erano 919.533.715 (nel giugno 2010 erano 205.714.253). Questi dati ci fanno capire come non è più importante essere presenti nello spazio Internet, è invece fondamentale essere visibili.
  • 7. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it I COMPONENTI PRINCIPALI DI UN MOTORE DI RICERCA Spider (anche detto crawler o robot): colleziona i dati in modo ricorsivo (per ogni URL noto analizza la pagina ed estrae nuovi URL). Il lavoro principale di questo componente è quello di scandire un elenco di indirizzi presenti sul web e, usufruendo di tecniche specifiche di catalogazione Indexer: processa i dati generati dallo Spider, generando indici e metadati che facilitano la fase di ricerca (effettuata dal query processor) Query processor, anche definito Search Engine software: accetta richieste e fornisce risposte
  • 8. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it I PRINCIPALI FATTORI CHE INFLUENZANO LA VISIBILITÀ DI UN SITO WEB Il posizionamento delle pagine web è influenzato da una serie di fattori che si raggruppano in: a) fattori onpage b) fattori offpage
  • 9. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it I PRINCIPALI FATTORI ONPAGE title meta tag heading title tag di enfatizzazione link, altr attibute, URL struttura dei contenuti microdati e il Web Semantico anxhor text ottimizzazione immagini e contenuti multimediali
  • 10. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it I PRINCIPALI FATTORI OFFPAGE - link popularity - link building - author rank - tecniche SEM e SOM - promozioni su altri media anche offline - inserimento in directory di qualità, article marketing, guest post - un sito aggiornato - ad ogni link viene associato un time stamp - siti web con maggiore anzianità - server localizzato - siti veloci a rispondere - siti con vita tranquilla - continuità semantica con i vari contenuti
  • 11. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA SERP PAGE RANK: questo sistema di calcolo attribuisce a ogni singola pagina del web indicizzato un valore che va da 0 a 10. Per calcolare l’importanza di una pagina, e di conseguenza la qualità di un link, Google ha ideato una formula che si chiama PageRank: *inbound link: numero di link entrata
  • 12. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA SERP TRUST RANK: valutazione di siti effettuata da essere umani. Il processo per definire se una pagina può essere considerata spam è sintetizzato in 3 passi: - l’algoritmo identifica delle pagine “pericolose” - un esperto umano le verifica e comunica all’algoritmo chi è spam e chi no - l’algoritmo identifica le altre pagine sulla base della classificazione umana
  • 13. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA SERP AUTHOR RANK: l’identità e la reputazione degli utenti che hanno prodotto un contenuto sul web potrebbe essere utilizzata da Goolge per influenzare la valutazione dei risultati di ricerca nel momento in cui essi verranno indicizzati. L’identità potrà essere accertata per mezzo di una firma digitale (rel author) che aiuterò Google a far capire chi è l’autore, in quale nicchia è attivo e chi sono i suoi followers. Infatti Google utilizza rel=”author” e Google+ per legare l’identità dell’autore ai propri contenuti. L’Author Rank permetterà a Google di identificare gli autori che costruiranno il link graph della pagina. … un articolo commentato da utenti con una certa reputazione potrebbe posizionarsi meglio nella SERP…
  • 14. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA SERP CAFFEINE: consentirà di avere risultati più freschi del 50%. Caffeine consente di analizzare il web in piccole sezioni e di aggiornare continuamente l’indice di Google.
  • 15. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA SERP REAL TIME SEARCH: l’algoritmo permette di trovare contenuti freschi provenienti dai social e blog. Un esempio è SOCIAL CIRCLE: bisogna essere loggati su gmail e collegarsi al proprio profilo Google +. Il Social Circle è la personalizzazione della SERP con i contenuti delle persone che si stanno seguendo.
  • 16. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA SERP GOOGLE INSTANT: mentre digitiamo una funzionalità di ricerca fornisce frasi e parole correlate che ci permettono di definire meglio ciò che vogliamo trovare. KNOWLEDGE GRAPH: permette di ricevere risposte su cose e persone, luoghi, celebrità, squadre, città, altro. Vedi esempio:
  • 17. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it GLI ALGORITMI DA CONOSCERE PER RAGGIUNGERE LA VETTA NELLA SERP GOOGLE PANDA: riduce le classifiche dei siti di bassa qualità, quelli cioè a basso valore aggiunto per gli utenti (es. quelli che copiano contenuti da altri siti). PENGUIN UPDATE: penalizza i siti che sfruttano tecniche “spam” come il keyword stuffing e il link spamming.
  • 18. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it UN SEMPLICE MODELLO SEO E SEM Ecco un modello semplificato in cui raggruppare tutte le principali azioni da compiere per avere sotto controllo la nostra campagna di posizionamento
  • 19. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it UN SEMPLICE MODELLO SEO E SEM ANALISI DEL MARCATO e WEB ANALYTICS: in questa analisi dobbiamo: - individuare chi sono i nostri concorrenti online - analisi delle attività e degli strumenti utilizzati dai nostri concorrenti - analisi del comportamento del target di riferimento online (web analytics) - impostazione di strumenti per la web analytics - web trend e segmentazione del mercato di riferimento - definizione dei fattori di differenziazione rispetto alla concorrenza (marketing mix) …già durante questa fase potremmo individuare alcune keyword da utilizzare nelle nostre campagne SEO.
  • 20. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it UN SEMPLICE MODELLO SEO E SEM STRATEGIE E PIANIFICAZIONE: iniziare ad attuare tecniche e azioni SEO senza una giusta pianificazione, oltre a farci perdere del tempo, potrebbe far svanire nel nulla azioni di successo. In primis bisogna identificare quali interventi fare al portale. Ecco le domande che possono aiutare: - è un sito nuovo o già presente? - età del dominio? - deve essere multilingua? - che sito è?
  • 21. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it UN SEMPLICE MODELLO SEO E SEM Raccolti i dati preliminari, possiamo farci una prima idea del tipo di lavoro che dobbiamo fare E’ necessario individuare gli obiettivi da raggiungere e le azioni da intraprendere per cercare di metterli in atto A questo punto abbiamo tutta una serie di informazioni che ci consentiranno di sviluppare una piano strategico del nostro progetto SEO
  • 22. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it UN SEMPLICE MODELLO SEO E SEM ¢ ANALISI INTERNA: miglioramento dell’indicizzazione di un sito web. Questa ottimizzazione onpage consente di creare una sinergia con i motori di ricerca e di rendere i contenuti più appetibili ¢ ANALISI ESTERNA: ci permette di creare quel valore aggiunto che autorizzerà il sito web che stiamo promuovendo a mantenere un’indicizzazione duratura nel tempo. La link popularity e la link building sono i due principali fattori che agiscono direttamente sui fattori offpage – attenzione a Google penguin. E’ un lavoro faticoso ma con buoni frutti nel tempo
  • 23. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it UN SEMPLICE MODELLO SEO E SEM CAMPAGNA SEM: bisogna essere attivi nei social network, creare campagne di email marketing e mobile marketing, (AdWords) ANALISI ED ELABORAZIONE DEI RISULTATI: dobbiamo riuscire ad analizzare i dati ottenuti e monitorare le azioni messe in atto per capire dove abbiamo raggiunto l’obiettivo e dove no. Google Analytics.
  • 24. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it CAFFEBOLLENTEINTAZZAGROSSA.IT ¢ Alessandro Casagrande: Una passione il marketing che continuo a portare avanti ogni giorno a lavoro e nel tempo libero. Venite a visitarmi sul mio blog dedicato al marketing, web marketing e vita in generale. Tutto su caffebollenteintazzagrossa.it
  • 25. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it ANALISI INTERNA Come migliorare la struttura interna di un sito web o di una pagina in modo tale da renderla più appetibile agli occhi dei motori di ricerca.
  • 26. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it ANALISI INTERNA SCELTA DEL NOME DEL DOMINIO: deve essere: - breve perché facile da ricordare e più facile da usare sui mezzi pubblicitari offline. Nomi lunghi non possono essere utilizzati in campagne PPC e cartelloni. - non deve essere facilmente confuso con altri nomi dominio - preferire il .it per l’Italia e il .com per l’estero - utilizzare trattini di separazione. I motori sembra interrino i trattini come “spazi”. Importante è non esagerare con i trattini, evitare di mettere più di 4 parole chiave nel nome dominio. Usare un nome dominio composto da brand+parola chiave Tool consigliati per la scelta del nome dominio: domainfollow.com, nameboy.com, domainnamesoup.com
  • 27. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it ANALISI INTERNA INFLUENZA DELL’INDIRIZZO IP In caso di server non dedicato è possibile che la “banca di IP” a disposizione del server abbia presenza di “black list” – liste di siti bannati. Ecco che anche il nostro sito potrebbe subire delle penalizzazioni. Prima di effettuare la registrazione dobbiamo scegliere il provider che ospiterà il nostro sito web e individuare le offerte a disposizione a un giusto compromesso tra performance e costo. Tool a supporto per verificare quali siti sono presenti sul medesimo IP: yougetsign.com/tools/web-site-on-web-server/, whatsmyip.com
  • 28. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it ANALISI INTERNA ¢ BANDA: I motori di ricerca sono sempre più attenti al tempo di caricamento delle pagine web. Il calcolo della banda mensile di cui si necessità è [Dimensione media delle pagine] * [pagine viste al giorno] * 30 ¢ DOMINI GEOLOCALIZZATI: è opportuno utilizzare domini geolocalizzati es. it, es. ¢ MIRROR HOSTNAME: è la possibilità che il nostro sito web sia raggiungibile sia inserendo il www che senza. Questo se non settato puù portare a “contenuti duplicati da Google”. Devo intervenire nel file .htaccess
  • 29. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it SCELTA DELLE KEYWORD Dovremmo cercare di individuare alcune keyword che identifichino la nostra attività, il nostro sito web. Le parole chiavi sono frasi, vocaboli significativi usati affinché il nostro sito web venga trovato dagli utenti. I primi 3 risultati prodotti da una ricerca sui motori siano quelli che attraggono maggiormente i visitatori.
  • 30. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it SCELTA DELLE KEYWORD - dobbiamo conoscere le diverse tipologie di parole chiave che abbiamo a disposizione(vd.nostri contenuti) - pensare a frasi e combinazioni di keyword con cui un utente ci potrebbe cercare - scegliere le keyword da usare in campagna a pagamento (AdWords: keyword planner +Competitors - produrre un elenco di termini e sinonimi associati al nostro brand - ottimizzare la lista identificata
  • 31. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it SCELTA DELLE KEYWORD L’elenco delle parole chiave ottenuto dovrà essere suddiviso per scoprire le parole chiave: Generiche (Short tail) - frasi brevi o parole singole - basso tasso di conversione tra le ricerche, numero di visite prodotte, permanenza sul sito - discreto traffico Specifiche/focalizzate - frasi corte e settoriali - focalizzate sul target dell’attività - portano traffico ridotto ma di qualità(possibilità che gli utenti si soffermino di più sulle nostre pagine web)
  • 32. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it SCELTA DELLE KEYWORD The Long Tail - frasi lunghe e mirate - utilizzando frasi di questo tipo posso interagire direttamente con nicchie di mercato specifiche - traffico ridotto ma specifico per un determinato target
  • 33. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it THE LONG TAIL Itunes che contiene migliaia di canzoni differenti. I prodotti meno popolari e non di nicchia possono produrre se considerati collettivamente un numero di vendite superiore rispetto a prodotti con maggiore popolarità. I pochi utenti che approdano al nostro sito usano per lo più keyword specifiche e ottimizzate, mentre la parte destra (The long tail) è costituita da una varietà di keyword che possono assumere una rilevanza sempre maggiore, ed è proprio a queste che dovremmo prestare maggiore attenzione.
  • 34. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it SCELTA DELLE KEYWORD Vediamo nella pratica come trovare ottime keyword con cui posizionarsi online Iniziamo a creare un elenco focalizzandoci su nicchie di mercato quindi su parole specifiche. …for instance a person, searching for office furniture, may also be interested in: Chairs, sofas, reception desks, office accessories, etc. Movable walls or raised floors, partitioning /
  • 35. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it SCELTA DELLE KEYWORD Facciamoci aiutare da strumenti online in grado di consegnarci delle keyword già utilizzate dagli utenti. … Here's what can help you in addition to your smart brain: The related searches in Google, Bing, and Yahoo. Google auto-complete and search suggestions of other search engines.Forum discussions (just Google "keyword" + forum and you'll find the sites where your target users discuss the related stuff). Dictionaries and thesaurus. Wikipedia table of contents for the related articles (as well as the Wikipedia topic categories)
  • 36. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it SCELTA DELLE KEYWORD Analizza i portali dei concorrenti per verificare le keyword che stanno utilizzando. Check competitors' sites and blogs - you'll be able to find more keyword ideas and also spot if they target just the key phrases from the Google Keyword Planner or if they have a smart keyword strategy. La rete ci consegna utili siti dove reperire le nostre keyword: Übersuggest, Bing Keyword Tool, Keyword Spy, Wordstream, Google Display Planner, SEO Book keyword tools, Google Trends, Soovle, SEMrush
  • 37. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it SCELTA DELLE KEYWORD Lavora applicando la Long Tail. Costruisci frasi (3parole) lunghe per lavorare con la coda lunga questo perché: 1) less competitive, meaning it'll be easier for you to squeeze into the top 10 2) more targeted and thus better converting 3) already include the competitive short-tail words so when you optimize for long-tail, you also optimize for the shorter ("head") words 4) great for highly competitive niches
  • 38. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it SCELTA DELLE KEYWORD Identifica le keyword con la miglior relazione fra Ricerche mensili/Competizione. Questa frazione è chiamata KEI e fornisce un’indicazione sull’effettiva capacità di ottenere un buon posizionamento per la keyword trovata. KEI = Ricerche mensili^2/Concorrenza. Se 0<KEI<10 abbiamo una keyword su cui non ci posizioneremo Se KEY>100 abbiamo possibilità di posizionarci per quella keyword Se KEY oltre 100 abbiamo ottime possibilità.
  • 39. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it SCELTA DELLE KEYWORD Sulle keyword così identificate andiamo a verificare se sono sotto campagna PPC tramite AdWords.
  • 40. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it SCELTA DELLE KEYWORD Sulle keyword rimaste andiamo a verificare il keyword difficulty ossia: quanto sarà difficile posizionarci sulle prime posizioni per le keyword identificate. Questo indicatore considera: SEO onpage dei concorrenti, backlinks dei concorrenti, social+, Page Rank, IP Ranking, Età del dominio, Alexa Rank, in URL. Più alto è il punteggio e più difficile sarà posizionarsi per la keyword sotto analisi.
  • 41. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it SCELTA DELLE KEYWORD Alcuni indicatori da considerare oltre quelli visti: Keyword frequency: si riferisce al numero di volte in cui una keyword appare in una determinata pagina web (7-10%) Keyword prominence: la vicinanza tra la keyword e l’inizio di una generica zona di riferimento. Maggiore è la vicinanza con l’inizio di questa zona, più probabilità avremo che i notori di ricerca attribuiscano importanza alla pagina e ala relativa keyword.
  • 42. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it I META TAG Sono informazioni nascoste all’interno del codice html studiati appositamente per offrire informazioni aggiuntive. Vediamo quali inserire:
  • 43. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it I META TAG Importanza dei tag <title> Nel tag <title> vanno inserite le parole chiave più significative e descrittive per il sito senza usa re frasi commerciali (es. benvenuti sul sito). Risulta fondamentale richiamare la parola chiave In genere i motori di ricerca visualizzano nella SERP i primi 60/60 caratteri. Variare il titolo per ogni pagina.
  • 44. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it I META TAG Il meta tag <description> La sua definizione potrà comparire tra i risultati prodotti dai motori di ricerca per una specifica keyword. Fornisce una breve descrizione della pagina. Non deve superare i 160 caratteri. Offre la possibilità di presentare una “claim” attraente Tool per ottimizzare title e description: seomofo.com
  • 45. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it I META TAG Il meta tag <keywords> Usato agli albori per il posizionamento. Poco usato. Usatelo comunque perché alcuni “propagatori di notizie e directory” potrebbero ancora usarlo oltre alcuni motori di ricerca come yandex, baidu usano ancora il tag keywords all’interno dei loro algoritmi di ricerca. Non usare più di 10 keyword. Le keyword per essere rilevanti devono comparire anche nel tag title, descriptio e nel corpo della pagina.
  • 46. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it I META TAG Il meta tag <language> Usato per indicare la lingua della pagina web e sfruttato dagli strumenti di traduzione automatica, come Google translate <html xmls=www.w3.org xml : lang=”it” lang”it” dir=”it”>
  • 47. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it I META TAG Meta tag <robots> (valido per i contenuti) Ha il compito di indicare al crawler che scandisce le nostre pagine web le sezioni ad esso accessibili e quelle non indicizzabili: - richiesta di includere (index) i contenuti della pagina nell’archivio di ricerca - richiesta di non includere (noindex) i contenuti della pagina nell’archivio de motore di ricerca - richiesta di seguire (follow) tutti i link nella pagina per individuare altre pagine del sito web in modo automatico - specifica di non seguire (no follow) tutti i link presenti nella pagina Posso leggere il file tramite: www.miosito.it/robots.txt
  • 48. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it I META TAG Meta tag <robots> (valido per i contenuti)
  • 49. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it I META TAG Heading tag: sono utilizzati per organizzare i testi della pagina. Vi sono 6 tipologie di tag di intestazioni con cui possiamo organizzare i paragrafi del nostro testo in ordine di importanza all’interno di una pagina web. Il tag h1 è quello a cui è attribuito maggior peso. Il tag h1 serve ad indicare l’argomento principale della pagina quindi è quello con maggiore rilevanza dai motori di ricerca. L’uso dei tag di intestazione dee avvenire in modo decrescente: primo usare il tag h1 poi h2 e così via.
  • 50. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it I META TAG I collegamenti: anchor text: è il testo cliccabile all’interno di un collegamento ipertestuale. Questo testo è importante perché specifica all’utente cosa troverà visitando tale collegamento. <a href=www.corso-seo.it>Ingegneridelweb.com sviluppa corsi seo professionali</a> Quanto sarà più appropriato e coerente l’anchor text rispetto al contenuto della pagina linkata, tanto più daremo info corrette al visitatore ovviamente usare keyword all’interno di questo tag potrebbe si aiutare.
  • 51. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it I META TAG Attributo Rel=”NoFollow” Nel caso in cui linkiamo un sito ma non vogliamo prenderci la responsabilità dei contenuti e quindi non vogliamo passare pagerank: <a href=www.miosito.it rel=”nofollow”>sito sconosciuto</a>
  • 52. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it I META TAG Attributo Rel=”Canonical” Lo uso per evitare di avere dei contenuti duplicati.
  • 53. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it I META TAG Il Grassetto e i tag di enfatizzazione Il testo in grassetto è più appetibile per i motori. Si consiglia di mettere le keyword in grassetto. Attributo ALT nelle immagini L’attributo alt è un elemento interno del tag <img> e serve per fornire un testo alternativo in caso di non disponibilità dell’immagine stessa. <IMG SRC="../images/jaz.jpg" HEIGHT=327 WIDTH=291 ALT="Descrizione alternativa dell'immagine ">
  • 54. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it IL WEB SEMANTICO Una capacità deduttiva basata sulle relazioni tra le varie entità confluisce a Google una sorta di intelligenza artificiale che gli permette di rispondere con certezza su molti argomenti di cui lui è ben informato e di dedurre possibili risposte attraverso le relazioni tra gli elementi dell’ormai noto knowledge Graph. Tutto questo avviene non più affidandosi solamente alle parole chiave contenute nelle pagine ma anche attraverso il riconoscimento di specifiche “entità”, I Microformati
  • 55. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it IL WEB SEMANTICO
  • 56. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it IL WEB SEMANTICO ¢ Nel 2008 Google, Bing e Yahoo si sono uniti sotto un unico “cappello” Schema.org per creare e sostenere una serie di schemi per la marcatura di dati strutturati sulle pagine web (item scope, itemtype). ¢ Authorship Markup Attraverso gli standard del Web Semantico possiamo informare Google sulla paternità di un articolo, post e documento pubblicato sul web. Inseriamo nell’articolo un link con rel=”author” verso il nostro profilo Google+
  • 57. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it SITE MAP Predisporre due sitemap una per l’utente e l’altra per il motore. La sitemap per gli utenti sarà una semplice pagina che racchiude tutta la struttura del sito web. La SitemapXML è uno strumento per indicare ai motori di ricerca tutte le pagine che costituiscono il nostro sito web. Possiamo comunicare allo spider la frequenza di aggiornamento, la data dell’ultima modifica e l’importanza della pagina rispetto alle altre pagine. Abbiamo site map sia per le pagine, immagini, video, news.
  • 58. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it INOLTRE … FeedRSS, redirect301, Responsity, Accessibilità, Ottimizzare i pdf Scegliere il nome del file, nominare i file con keyword così anche le immagini che l’attributo alt contenga la keyword così come il nome dell’immagine salvata. Velocizzare il caricamento delle pagine: Compressione GZIP+Caching del browser+Usare una CDN+Rimuovere elementi non più in uso+ Concatenare CSS e Javascript+Usare il corretto formato immagini+CSS SPRITE+Ridurre i rindirizzamenti
  • 59. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it ALCUNE DELLE CARATTERISTICHE SEO OFFPAGE Si intendono tutti quei fattori esterni che influenzano indirettamente il posizionamento di un sito web. Uno dei fattori più rilevanti è la popolarità. Essere popolari nel web non significa solo avere una buona link popularity ma avere anche link di qualità, commenti e pareri positivi, avere una buona visibilità nei social network.
  • 60. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it BIBLIOGRAFIA SEO e SEM Guida avanzata al web marketing – Marco Maltraversi SEO POWER SUITE – 4 Steps to Efficent Keyword Research in 2014 Definire il posizionamento e il piano di marketing – Master24 – Sole 24 Ore MAILUP – l’email marketing per il turismo fatto per i turisti Il Marketing e la rete – Vescovi Market-driven mamagement – Lambin Creare Modelli di Business – Osterwalder Manuale di Psicologia dei Consumatori – Oliviero Web Marketing - Ferrandina
  • 61. Fonte: Alessandro Casagrande di caffebollenteintazzagrossa.it Quaderno SEO E SEM. Ottimizzare il nostro sito per i Motori di Ricerca Richiedi il quaderno dedicato all’ottimizzazione per i Motori di Ricerca collegandoti a www.caffebollenteintazzagrossa.it