CHIẾN THẮNG KÌ THI TUYỂN SINH VÀO LỚP 10 THPT MÔN NGỮ VĂN - PHAN THẾ HOÀI (36...
Sistemi operativi
1.
2. Introduzione di un sistema operativo
Un sistema operativo è:
• un software che fornisce all'utente una serie di
comandi e servizi per fruire al meglio della potenza di
calcolo di un qualsivoglia elaboratore elettronico.
• I sistemi operativi per aggevolare la comunicazione
fra uomo e macchina rappresenta le informazioni ad
un alto livello, meglio comprensibile all’uomo.
3. Il transistor
Gli antenati Tra il 1955 e il 1965, grazie alla rivoluzionaria invenzione del
transistor gli elaboratori divennero abbastanza affidabili da poter essere costruiti
e venduti in serie,erano comunque troppo costose. Per eseguire dei programmi,
un programmatore doveva scrivere il proprio programma su carta, trasferirlo su
schede, caricarlo nel computer, attendere il termine dell’esecuzione e la stampa
del risultato.
• Tempo impiegato:
Tale operazione era molto dispendiosa in termini di tempo e non permetteva di
sfruttare la macchina durante le lunghe fasi di caricamento di dati e programmi.
Per ovviare a questo problema si pensò di impiegare più macchine
contemporaneamente in modo da dividere il lavoro: una macchina caricava il
programma, una eseguiva il calcolo e infine una terza stampava i risultati.
Gestione:
Per gestire questo tipo di struttura si studiarono i primi sistemi operativi. Il loro
compito era quello di gestire il caricamento dei dati, interpretare i comandi
contenuti nei dati caricati e controllare l’esecuzione di tutti i programmi di
calcolo. I sistemi operativi tipici per questo genere di elaboratori erano il Fms
(Fortran Monitor System) e l’Ibsys.
4. Evoluzione degli elaboratori
Dai primi anni ’60 si cominciò a pensare a dei sistemi in grado di
semplificare l’utilizzo degli eleboratori. In quegli anni, un
programmatore che avesse voluto comandare ad esempio una
stampante, doveva conoscere il funzionamento della periferica. A partire
dall’introduzione del concetto di “periferica virtuale” il sistema
Operativo avrebbe fatto da intermediario tra utente e periferica.
Si muovono i primi passi verso un’informatica di consumo, destinata in
futuro a raggiungere anche utenti non specializzati.
5. La multiprogrammazione
Nell’aprile del ’64 l’Ibm presentò una famiglia di computer chiamata
Ibm System/360: tutti gli elaboratori della serie che andavano da
piccole macchine a grandi Mainframe utilizzavano varianti dello stesso
sistema operativo, l’Os/360:
• Si trattava di un sistema operativo adatto sia al calcolo scientifico
che a quello commerciale.
Os/360 conteneva centinaia di errori che resero necessarie diverse
revisioni. Purtroppo ogni nuova versione correggeva alcuni problemi,
introducendone però degli altri. In questo e in molti altri sistemi
operativi dell’epoca venne introdotta la multiprogrammazione;
che rendeva possibile la presenza di più programmi in memoria
contemporaneamente. L’uso delle risorse disponibili era ottimizzato
ma non lo sviluppo dei programmi, infatti il tempo che intercorreva tra
il caricamento dei programmi e la disponibilità dei risultati era spesso
di alcune ore.
6. La nascita di unix
Da un lato esistevano questi supercomputer e dall’altro, negli stessi anni, vi fu
lo sviluppo dei minielaboratori. Per questi sistemi vennero progettati appositi
sistemi operativi, il più famoso dei quali fu senza dubbio Unix. Unix fu
progettato a partire dal 1969 da un gruppo di ricercatori della At&T presso i Bell
Labs. Unix ereditò molto delle precedenti esperienze fatte coi supercomputer e,
grazie all’ottimo lavoro dei suoi sviluppatori, divenne un sistema molto
interattivo, affidabile e ricco di funzionalità.è un sistema così ben fatto che
tutt’ora viene utilizzato e constantemente aggiornato e revisionato.
7. Eredi del S.O Unix.
Gli eredi di Unix Vennero sviluppate molte varianti di Unix, come il
System V, Bsd (Berkley Software Distribution), Minix e
successivamente (sulla base di Minix e Unix) la famosa distro
Linux sviluppata dallo studente finlandese Linus Torvalds.
Naturalmente, nelle sue prime distribuzioni era molto acerbo
menttendolo anche a confronto con il Linux di oggi. Oggi i sistemi
operativi NIX sono conformi ad uno standard chiamato Posix che
garantisce una compatibilità reciproca di base necessaria a non
stroncarne lo sviluppo.
NIX
•
Il termine unix-like (spesso abbreviato con *nix) indica, in informatica,
tutti quei sistemi operativi che sono progettati seguendo le direttive dei
sistemi Unix descritte nella Single UNIX Specification ma che, per
questioni legali, non possono usare il marchio UNIX.
8. IL personal computer
L’arrivo del Personal Computer Verso gli anni ’80 la costruzione di chip integrati
divenne massiccia e portò all’abbattimento dei prezzi dell’hardware. Cominciò
l’era dell’elaboratore personale o personal computer. Queste macchine erano
piccole, economiche ed avevano prestazioni simili a quelle dei calcolatori
medio-grandi di 10-20 anni prima. I primi modelli erano dotati di sistemi
operativi monoutente con accesso interattivo. Il più importante tra i primi
sistemi operativi per personal computer era il CP/M-80 della Digital Research:
era basato sui sistemi operativi della Digital Equipment Corporation. Ms-Dos
sviluppato dall’allora programmatore in proprio Bill Gates, era originariamente
basato sul CP/M-80.
9. Sisitemi ad interfaccia grafica
Apple lanciò nel 1984 Mac Os il primo sistema operativo per Personal
Computer con interfaccia grafica. Fu una vera rivoluzione tanto che di lì a poco
Microsoft avrebbe commercializzato Windows (20 novembre 1985) e sarebbe
nato l’X Window System in ambiente Unix (1984): un programma in grado di
dare l’interfaccia grafia anche ai sistemi *NIX (compreso Linux). All’inizio
Windows non era definibile sistema operativo: era piuttosto un’estensione di
Ms-Dos. Fu con il rilascio di Windows 3.0, nel 1990, che Microsoft si impose sul
mercato. Oltre alle maggiori performance che garantiva alle applicazioni
rispetto alle versioni precedenti, Windows 3.0 forniva un ambiente multitasking
(con questo termine si definisce la capacità di un sistema operativo di eseguire
più programmi contemporaneamente) migliorato rispetto alle precedenti
versioni di Ms-Dos e divenne così un degno rivale del Macintosh di Apple. A
partire da Windows 3.1 fu introdotto il supporto alla multimedialità, mentre con
l’introduzione di Windows 95 si passò definitivamente dal calcolo a 16 bit a
quello a 32 bit.
10. Sistemi operativi oggi
Oggigiorno è disponibile una grande varietà di sistemi di elaborazione.
Tutte queste innovazioni hanno portato allo sviluppo di sistemi operativi
per le più svariate architetture.
Tra i tanti concorrenti spiccano indubbiamente: Windows , Mac OsX e
Linux.
Da sempre afflitto dal fenomeno pirateria (che per certi versi ha
contribuito ad accescerne la diffusione), Windows è anche
statisticamente il bersaglio preferito dai virus informatici.
L’OsX è un sistema operativo rinnovato rispetto ai suoi predecessori: ha
segnato una svolta nella storia dell’Apple. Os X ha rappresentato il
passaggio a un sistema operativo *NIX e ha garantito solide fondamenta
anche per i nuovi Macintosh.
Linux col tempo è evoluto in maniera impressionante fino a diventare un
sistema operativo alla portata di tutti. Le sue peculiarità sono l’assoluta
gratuità) e un numero enorme di distribuzioni. La distribuzione più diffusa
al momento è Ubuntu: un sistema operativo che, in quanto a facilità d’uso
e bellezza, non ha nulla da
invidiare