2. Che cos'è l'illuminismo ?
L'illuminismo è un movimento politico, sociale, culturale e filosofico che si
sviluppò nel 1700 in tutta Europa. In questa epoca viene promosso l'uso
della ragione, di cui noi tutti siamo dotati, al fine di poter guidare
l'umanità verso il progresso per uscire dal periodo buio del medioevo. Il
simbolo che rappresenta l'illuminismo è senza dubbio l'enciclopedia
detta anche dizionario ragionato delle arti e dei mestieri. Quest'ultima
era formata da 17 volumi divisi in una parte umanistica e una scientifica
e aveva lo scopo di informare le persone.
3. L'ILLUMINISMO
ITALIANO
In Italia la diffusione dell'illuminismo è dovuta
soprattutto ai giornali, il più famoso tra questi è <<Il
Caffè>> ad opera dei fratelli Verri. Il nome fa
riferimento alla finzione secondo cui il giornale
riporta nei suoi articoli le discussioni che si svolgono
in un caffè. Grazie a questa rivista aumentarono
discussioni, confronti e scambi di opinioni tra
cittadini.
4. Cesare Beccaria
Pietro e Alessandro Verri
Carlo Goldoni
Giuseppe Parini
I maggiori illuministi
italiani
5. cesare beccaria
sottrarre ai giudici la possibilità di
un'arbitraria interpretazione delle leggi
assicurare l'imparzialità del giudice penale
nei confronti dell'accusato
assicurare la rieducazione sociale dei
colpevoli
abolire la pena di morte
Cesare Beccaria è uno dei più importanti
illuministi italiani. Nel 1764 pubblica il suo saggio
"Dei delitti e delle pene" il quale si diffuse
velocemente in tutta Europa. Tramite questo
saggio Beccaria vuole apportare alcune
modifiche al sistema penale:
6. pietro e
alessandro verri
Anche i fratelli Verri sono due dei maggiori
esponenti dell'illuminismo italiano. A Pietro, il
fratello maggiore, si deve la nascita di uno dei
più importanti giornali ovvero <<Il caffe>>. Per
quanto riguarda Alessandro Verri invece
ricordiamo la <<Rinunzia avanti al vocabolario
della crusca>>. In quest'opera l'autore si
inserisce nella "battaglia culturale" per la
modernizzazione della lingua italiana,
contrapponendosi al alle opinioni conservatrici
e puristiche degli accademici della crusca.
Verri infatti afferma di voler rinunciare ad
alcune norme ortografiche e lessicali del
toscano letterario per aderire ad una lingua
più chiara e comprensibile.
7. Carlo Goldoni nasce a Venezia nel 1707. Da
sempre segue il padre nei suoi numerosi viaggi e
viene indirizzato ad intraprendere gli studi di
giurisprudenza, da dove verrà espulso. La sua
passione principale rimane il teatro che lo porta a
vagabondare per molte compagnie di attori. Negli
ultimi anni della sua vita in seguito a numerose
polemiche contro il suo sperimentalismo si
trasferisce a Parigi dove trova lavoro come
insegnante di corte.
la vita Carlo
goldoni
8. le innovazioni nel
teatro
la reintroduzione di un vero e proprio copione
al posto del canovaccio
la caratterizzazione psicologica dei personaggi
che sostituivano le maschere tipiche
largo uso del dialetto veneziano
Goldoni porta numerose innovazioni in quello che
prima veniva chiamato teatro d'improvvisazione,
tra queste ricordiamo:
Nelle sue opere rappresenta scene della
quotidianità di Venezia e dintorni.
Carlo
goldoni
9. La locandiera: la giovane Mirandolina cerca di
sedurre il cavaliere di Ripafratta, ma
ripensandoci all'ultimo minuto sposa un umile
servitore
Momolo Cortesan: un cortigiano di nome
Girolamo si trova in un intreccio amoroso tra
una lavandaia e una borhese e infine sposa
quest'ultima
La famiglia dell’antiquario: un conflitto
generazionale e dovuto alla classe sociale che
si svolge all'interno delle mura domestiche. A
sedare la lite sono i servi furbi ovvero
Arlecchino e Brighella
Le opere Carlo
Goldoni
10. Giuseppe parini
Nato in provincia di Lecco nel 1729 viene
mandato a vivere da una zia che lo manda in
un collegio. Dopo aver fatto da precettore in
varie famiglie. Vive un periodo di ristrettezze
economiche dal quale si salva grazie alla
stesura di un poemetto satirico.
Successivamente continua la sua vita come
precettore, giornalista e insegnante a Milano,
dove morì nel 1799.
11. IL
GIORNO
L'opera più importante di Parini è <<Il giorno>>, un
poemetto in versi endecasillabi diviso in 4 parti:
mattino, mezzogiorno, vespro e notte. Al suo
interno l'autore critica la superficialità e l'inerzia
della classe aristocratica che Parini vede come
parassita. Il linguaggio utilizzato in questa opera è
molto classico ma con dei tratti che ci fanno
intendere le intenzioni satiriche.
Giuseppe Parini