2. Il backup hosting
viene ignorato perché considerato
un'operazione onerosa,
ma esistono dei metodi che automatizzano il tutto
in tutta sicurezza.
Contenuti a cura di HostingTalk
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3. Il backup hosting è uno degli argomenti più temuti, per paura di presunte difficoltà e noiose
operazione da compiere nell’esecuzione dei salvataggi.
Questo problema riguarda i dati su ogni tipo di supporto, dal PC all’hosting,
ed è per questo che si insiste spesso sulla necessità di avere più copie di uno stesso file,
memorizzate in luoghi differenti.
È vero che la sicurezza delle informazioni salvate sugli spazi di hosting condivisi sia ormai
demandata ad affidabili politiche di ridondanza a tutela degli utenti,
ma ciò non toglie che provvedere anche da sé è sempre una precauzione in più.
Certo è che per effettuare un backup hosting bisogna prima di tutto salvare i dati
presenti sullo spazio e poi eventualmente trasferirli in locale o su altri spazi web o cloud.
La gestione della copia e del trasferimento, soprattutto se necessita di un’operatività
giornaliera, può diventare un’operazione molto onerosa in termini di tempo e risorse da
dedicare… ma in questi casi, le procedure automatizzate consentono di snellire
i carichi di lavoro ed ottenere copie di backup
e relative sincronizzazioni in men che non si dica.
4. A volte, l’aiuto dei provider è concreto.
Ad esempio, nel nostro caso, per soli 2€ all’anno è possibile associare a
qualsiasi piano hosting un servizio di backup hosting automatico.
E questo costo è nullo per chi sceglie i pacchetti hosting tutto incluso!
Questo sistema di backup è semplice e allo stesso tempo utile.
In pratica, per ogni spazio hosting, il nostro team si occupa giornalmente (tranne il mercoledì)
di copiare tutti i file in una cartella denominata Backup_Giornaliero.
Nel contempo, ogni mercoledì viene eseguito
un backup hosting settimanale di tutti i file,
che vengono copiati
in una cartella denominata Backup_Settimanale.
5. La comodità di questi backup risiede
nella possibilità di entrarne in possesso
in piena autonomia semplicemente
collegandosi al proprio spazio Web via
FTP, con un client come FileZilla,
senza dover contattare alcun supporto
tecnico.
Inoltre, questo sistema di backup
esonera dalla necessità di dover
effettuare da sé le copie dei file,
in quanto sia giornalmente, sia
settimanalmente, questa incombenza è
a carico del provider.
A fronte di questi vantaggi, l’unico onere a carico dell’utente è di trasferire
e copiare i backup già eseguiti in altre sedi. La scelta di porre il backup hosting
nello stesso spazio FTP a cui l’utente ha normalmente accesso ha il vantaggio della facilità di
approvvigionamento del backup stesso,
ma, al contempo, potrebbe essere pericoloso, in quanto un qualsiasi problema
allo spazio hosting potrebbe compromettere anche gli stessi backup.
6. Per evitare che ciò accada, si deve provvedere alla sincronizzazione del backup automatico
Aruba con altri spazi o dispostivi di memorizzazione.
Si può procedere utilizzando uno script da eseguire periodicamente
o un software di sincronizzazione.
Se si è abbastanza pratici con il linguaggio PHP, non sarà per nulla difficile confezionare
uno script ad hoc, capace di prendere il contenuto delle due cartelle,
comprimerlo in archivi compressi di tipo TAR zip e trasferirli via FTP altrove,
su uno storage di rete, su un PC in locale o su un altro spazio hosting.
Questo script può essere eseguito in modo
automatico, sfruttando la funzionalità di
programmazione delle esecuzioni
offerte dal nostro strumento di
Scheduled task, raggiungibile dal menu
laterale del pannello di controllo
alla voce Hosting Linux/Scheduled task.
7. L’altra opzione riguarda l’utilizzo di software di sincronizzazione,
di cui molti sono open source e gratuiti: fra i tanti, c’è Free File Sync rilasciato con licenza
GPLv3 o SyncBack Free o DSynchronize, due freeware altrettanto validi,
..o prodotti open source come Synkron disponibile per Windows, Mac OS e Linux,
performante, ma con un’interfaccia meno user-friendly rispetto ai concorrenti citati.
Tutti questi applicativi consentono di copiare l’intero contenuto delle cartelle di backup
hosting in altre sedi, che siano locali, sulla LAN interna o raggiungibili via FTP,
in orari e giorni specifici o in real-time.
Gli amanti di Linux, poi, non dovranno fare altro che impostare un cron job sul proprio
computer utilizzando semplicemente rsync, senza dover ricorrere ad applicativi dedicati.
Infine, si può anche pensare di trasferire i backup in appositi spazi di cloud storage come ad
esempio il nostro servizio di Cloud Object Storage.
Anche in questo caso, bastano poche righe di programmazione
o l’uso di programmi appositi come CloudBerry
per consentire in automatico il trasferimento dei dati
dallo spazio hosting fin sulla nuvola prescelta.
8. A chi usa lo spazio web offerto dal provider per ospitare un CMS e i suoi contenuti,
il backup hosting dei soli file disponibili in questo spazio web non è sufficiente.
Qualora accadesse qualcosa al proprio sito o blog, infatti, questi file da soli non sarebbero in
grado di ripristinarlo completamente, in quanto molte delle impostazioni e dei contenuti
sono conservati nelle apposite tabelle di un database. Infatti, non è un caso che, di norma,
va di pari passo l’attivazione di un database MySQL.
Per eseguire un backup di un database MySQL o MSSQL ci sono infiniti modi:
l’uso di cron in Linux per un backup automatico, l’utilizzo di AutoMySQLBackup,
il ricorso ad appositi script Python utili per salvare i dati del DB in Amazon S3,
l’esecuzione dei tool associati ai vari database come MySQLDump,
l’implementazione di una routine PHP per l’esportazione su file XML
o invio tramite email e tanti altri modi.
Tutti questi richiedono tempo e conoscenze che non sempre sono risorse disponibili.
Per questo a disposizione, esistono servizi opzionali di backup database,
come quelli per i database MySQL, sia per i MsSQL.
9. A fronte di una spesa di 3€/anno, che si aggiungono a quella prevista per il backup hosting,
si ha l’opportunità di avere a disposizione i backup giornalieri di tutti i database attivati
e di poterli trasferire in locale o effettuarne direttamente il ripristino.
Per lavorare con questo strumento, una volta attivo il servizio di hosting e l’opzione preposta,
bisogna entrare nel pannello di controllo dall’Area utenti dei servizi hosting,
cliccare su Pannello di controllo sotto il dominio di cui si vuole gestire il database
e cliccare su Database/Backup MySQL o Database/Backup MSSQL dal menu laterale.
Nella finestra che compare, bisogna inserire i dati di accesso riservati
alla gestione database e comunicati via email in fase di attivazione, in modo da avviare una
sessione di phpMyAdmin.
Scorrendo la pagina che appare,
si giunge alla voce Backup/restore su cui bisogna cliccare per accedervi.
10. Per accedere ai backup giornalieri, cliccare su Restore backup giornalieri.
Espandere il database di interesse, selezionare il backup da ripristinare,
indicare dal menu a tendina su quale DB procedere al ripristino e
confermare l’operazione con un clic su Restore.
Nel caso in cui si voglia
salvare in locale il database,
basterà cliccare sopra al suo nome
con il pulsante sinistro del mouse.
11. Allo stesso modo, se si desidera ripristinare il database da un backup salvato
in locale in precedenza, è sufficiente cliccare su Restore backup da file in upload,
indicare il percorso del file con un clic su Browse,
selezionare il DB di destinazione e cliccare su Upload per procedere.
Insomma,
avendo cura
del backup hosting e del
backup del database,
ci si può sentire pronti a
reagire a qualsiasi tipo di
evenienza, ricorrendo a
strumenti
di semplice utilizzo.