2. Una volta scelto l'hosting Linux giusto,
bisogna capire quale CMS fra Joomla e Drupal
è più adatto per le proprie esigenze.
Ecco quali elementi valutare
#e-Commerce
Contenuti a cura di HostingTalk
3. Scegliere fra Joomla e Drupal non è così facile come sembri e
decidere se usare una o l’altra piattaforma, certamente influisce sul progetto
che si vuole portare online.
Per questo è importante cercare di capire quali sono le differenze fra le due soluzioni CMS
prima di procedere con l’installazione di uno di essi sul proprio hosting Linux.
E le diversità più importanti da valutare sono quelle relative all’usabilità e alla semplicità d’uso
nelle diverse aree di gestione, come l’ambito amministrativo, la gestione dei contenuti,
l’espandibilità e infine l’installazione.
Valutare attentamente ciascuno di questi aspetti e profilare un bilancio dei pro e dei contro sia
per Joomla sia per Drupal
non può che essere di aiuto
nello scegliere il CMS che meglio
si adatta alle proprie esigenze.
4. Il primo aspetto di fondamentale importanza nella scelta del CMS giusto è la gestione dei
contenuti. Da questo punto di vista, Joomla ha diversi difetti e pochi pregi,
soprattutto se paragonato al concorrente Drupal.
Il motivo è semplice e va ricercato nell’interfaccia che guida l’utente nella redazione
e gestione dei contenuti. Joomla ha un sistema di gestione dei contenuti che è complicato da
comprendere per chi non ha mai usato un CMS. Dalla redazione di un articolo
alla modifica di un menu, tutto il workflow si adatta bene a chi lavora con i CMS in modo
regolare, ma meno a chi invece si avvicina per la prima volta a una piattaforma del genere.
Inoltre, l’editor TinyMCE integrato in Joomla consente una redazione semplificate
degli articoli, ma la formattazione di articoli di diversa tipologia è complicata
dall’approccio con cui Joomla si sviluppa, che prevede un unico template per differenti
contenuti, secondo la filosofia del one-size-fits-all.
Questa caratteristica ben si adatta allo sviluppo di siti di piccole dimensioni e con poche pagine
statiche, ma diventa impossibile da gestire quando si deve lavorare con differenti tipi di articoli
e differenti editori o collaboratori dediti al mantenimento dei contenuti.
5. Dall’altra parte, l’inclusione del TinyMCE nel core di Joomla rende facile il deploy di siti semplici
per chi non conosce nulla di HTML. Infatti, per i neofiti che devono redigere siti con pagine
statiche, la mancanza di opzioni avanzate di editing e formattazione non può che rappresentare
un vero vantaggio.
Dal punto di vista dell’usabilità sulla gestione dei contenuti, Drupal è tutto un altro pianeta.
Una volta configurato a dovere, tutto in Drupal (dai menu ai form) è più user-friendly e ogni
opzione è a portata di mano, configurabile e automatizzabile senza troppe difficoltà.
La presenza di un Content Creation Kit (CCK) permette una creazione dei contenuti più
semplice rispetto a Joomla, così dal login alla redazione di un articolo possono
passare 5 minuti e anche l’utente alle prime armi non si trova in difficoltà.
Anche i neofiti sono facilitati nel comprendere il workflow per la gestione
della piattaforma e la pubblicazione delle pagine e la stessa gestione delle differenti
tipologie di contenuti è molto più semplice che in altri CMS.
Basta redigere un pezzo e questo viene automaticamente assegnato alla sezione
più corretta, senza richiedere all’utente di manipolare menu
o altri elementi della piattaforma.
6. Dal punto di vista amministrativo, però, tutta questa flessibilità ricade nella necessità
di configurare ogni tipologia di contenuto in maniera separata, impostando in modo
corretto i permessi, le caratteristiche dell’editor WYSIWYG e i moduli extra da installare.
In definitiva, Joomla è molto più semplice da usare subito,
ma questa semplicità si contrappone alla limitatezza delle opportunità di gestione
della redazione e del workflow.
D’altra parte, Drupal è più completo, ma richiede prima un settaggio completo per essere
utilizzato in modo soddisfacente, con funzionalità più espanse e in maniera
più semplice e veloce.
Joomla potrebbe essere paragonato a Drupal dal punto di vista delle capacità redazionali,
solo se arricchito con alcune estensioni come K2, che importa in Joomla
la migliore parte di Drupal, rimpiazzando l’interfaccia di stesura degli articoli
predefinita con una molto più avanzata e facile da utilizzare.
7. L’esempio di K2 di cui si è parlato dimostra chiaramente una delle caratteristiche
in cui Joomla eccelle, ossia l’espandibilità tramite estensioni e moduli.
Joomla da questo punto di vista non ha uguali, con temi che riescono a rendere ogni sito
gradevole in pochi passaggi di mouse ed estensioni che permettono di implementare
funzionalità extra di notevole interesse, evitando così di dover programmare
da sé le caratteristiche mancanti.
L’incredibile disponibilità di moduli ed estensioni ha anche degli svantaggi, come lo scarso
controllo sulla qualità della programmazione e la rara validazione dei componenti extra in
termini di accessibilità e sicurezza. Questa situazione permette agli sviluppatori migliori
di farsi pagare le estensioni più curate, così alla grande espandibilità si contrappone
la necessità di budget per potersi garantire le estensioni migliori.
Come Joomla, anche Drupal ha una serie di moduli capaci di aiutare gli utenti a integrare
funzionalità non comprese nel core. Questi moduli sono però disponibili quasi esclusivamente
su Drupal.org. Inoltre, la maggior parte delle estensioni sono disponibili gratuitamente e, dal
punto di vista numerico, il livello di offerta dei moduli e dei temi in Drupal non è certo
paragonabile a quello di Joomla.
8. Dal punto di vista amministrativo, Joomla e Drupal presentano delle differenze sostanziali.
In Joomla, c’è un sistema di controllo degli accessi che a grandi linee consente di garantire
l’accesso a molte sezioni del sito solo a chi è autorizzato.
D’altra parte, è difficile gestire le singole impostazioni di accesso. Ad esempio, è impossibile
permettere a qualcuno di modificare le metainformazioni associate a un articolo senza
garantirgli l’accesso ad altre funzionalità più importanti.
Inoltre, Joomla non supporta ancora la gestione multi-sito, per cui per ogni sito da realizzare,
bisogna effettuare un’installazione apposita del CMS. Di positivo ci sono le notifiche sulla
disponibilità degli aggiornamenti al core e alle estensioni e la facilità con cui questi upgrade
possono essere applicati.
Drupal, d’altra parte, ha un sistema amministrativo semplice e adeguato anche
alle esigenze più specifiche. Il sistema di controllo degli accessi è eccellente, granulare e
specifico ed è implementata la capacità di gestione multi-sito.
D’altra parte, la gestione degli aggiornamenti è più complicata con file che devono essere
copiati in modo manuale e script di upgrade la cui esecuzione è demandata agli utenti.
9. Una volta scelto l’hosting Linux più adatto,
entrambi i CMS sono semplici e veloci da installare, anche se tanto Joomla quanto Drupal
hanno anche in questo caso caratteristiche proprie.
Ad esempio, già durante il setup, Joomla consente di impostare la metadescrizione e le
keyword per l’intero sito, mentre Drupal costringe l’utente a specificarle in seguito,
a installazione terminata.
Al di là di queste minuzie, installare Joomla e Drupal su un hosting Linux
come quelli proposti nei pacchetti è semplice,
e per dimostrarne la facilità,
nel prossimo TipOfTheDay indicheremo, passo dopo passo,
la procedura corretta di setup per entrambi i CMS.