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CORSO DI FORMAZIONE
per i giovani disabili sui diritti
delle persone con disabilità per
il movimento autonomo e la
sua tutela
Questa pubblicazione è preparata nell'ambito del progetto “Supporting
the autonomy of movement of disabled youth through guidance and
mapping of accessible places” ("Supportare l'autonomia di movimento
dei giovani disabili attraverso l'orientamento e mappare i luoghi
accessibili" - 2019-2-RS01-KA205-000940), che è stato cofinanziato
dall'Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura del
Programma Erasmus + (EACEA) della Commissione europea. Il
supporto della Commissione europea per la produzione di questa
pubblicazione non costituisce un'approvazione dei contenuti, che
riflettono solo le opinioni degli autori. La Commissione non può essere
ritenuta responsabile riguardo qualsiasi uso che possa essere fatto delle
informazioni ivi contenute.
La pubblicazione è frutto della collaborazione tra le organizzazioni
partner del progetto. I nomi di tali organizzazioni che hanno
contribuito alla realizzazione della presente pubblicazione sono i
seguenti: AzBuki (Nis, SERBIA), Studio Progetto Società
Cooperativa Sociale (Cornedo Vicentino, ITALY e Euro Cosulting
Group (Sofia, BULGARIA).
(CC) Questa pubblicazione è sotto licenza Creative Commons
Attribution-NonCommercial-ShareAlike 4.0 International
License.
Nis, Sofia, Cornedo Vicentino
Febbraio 2020
Indice dei contenuti
CAPITOLO 1. INTRODUZIONE AL CONTESTO GIURIDICO 4
1.1. Diritti europei fondamentali 4
1.2. Diritti delle persone con disabilità 5
1.3. Documenti politici importanti 9
1.4. Legislazione locale e istituzioni relative all’animazione giovanile
socieducativa ed il tempo libero 11
Capitolo 2. Consapevolezza riguardo gli standard di accessibilità 14
2.1. Accesso agli edifici 13
2.2. Circolazione all’interno degli edifici 19
2.3. Uscita dagli edifici in condizioni di normalità ed evacuazione in caso di emergenza. 26
2.4. Ambiente esterno direttamente collegato all'accesso agli edifici 31
Capitolo 3. Dimensioni della vulnerabilità nella mobilità Error! Bookmark not defined.
3.1. Natura mutevole degli ostacoli di percorso invisibili agli altri Error! Bookmark not
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3.2. Caratteristiche dei luoghi di svago e di tempo libero che potrebbero ostacolare la
frequentazione di giovani disabili Error! Bookmark not defined.
3.3. La gamma di aiuti e strumenti di sostegno Error! Bookmark not defined.
3.4. Esprimere bisogni personali di sostegno Error! Bookmark not defined.
Capitolo 4. Esigenze e sfide nell'erogazione del sostegno Error! Bookmark not defined.
4.1.Problemi di accessibilità quotidiana nel contesto locale Error! Bookmark not defined.
4.2. Guida dei sostenitori tra i pari e di altri volontari Error! Bookmark not defined.
4.3. Attitudini e aspettative del personale dirigente e di servizio dei luoghi di svago
e del tempo libero Error! Bookmark not defined.
4.4. L'arte di condividere viaggi, conversazioni, visite ai luoghi di svago e
socializzazione Error! Bookmark not defined.
CAPITOLO 1. INTRODUZIONE AL CONTESTO
GIURIDICO
1.1. Diritti fondamentali dell’Unione europea
CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UE (EUCFR, 2000)
Un elenco dei diritti garantiti che può essere utile alle persone con disabilità:
1. Dignità umana
2. Diritto all’integrità della persona
3. Proibizione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti
4. Proibizione della schiavitø e del lavoro forzato
5. Diritto alla libertà e alla sicurezza
6. Rispetto della vita privata e della vita familiare
7. Protezione dei dati di carattere personale
8. Diritto di sposarsi e di costituire una famiglia
9. Libertà di pensiero, di coscienza e di religione
10. Libertà di espressione e d’informazione
11. Libertà di riunione e di associazione
12. Libertà delle arti e delle scienze
13. Diritto all’istruzione
14. Libertà professionale e diritto di lavorare
15. Libertà d’impresa
16. Diritto di proprietà
17. Diritto di asilo
18. Protezione in caso di allontanamento, di espulsione e di estradizione
19. Uguaglianza davanti alla legge
20. Non-discriminazione
21. Diversità culturale, religiosa e linguistica
22. Parità tra uomini e donne
23. Diritti dei bambini
24. Diritti degli anziani
25. Inserimento dei disabili - L’Unione riconosce e rispetta il diritto dei disabili di
beneficiare di misure intese a garantirne l’autonomia, l’inserimento sociale e
professionale e la partecipazione alla vita della comunità.
26. Diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo
27. Diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali
28. Diritto ad una buona amministrazione
29. Diritto d’accesso ai documenti
30. Diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale
31. Presunzione di innocenza e diritti della difesa
32. Principi della legalità e della proporzionalità dei reati e delle pene
33. Diritto di non essere giudicato o punito due volte per lo stesso reato
34. Mediatore
1.2. Diritti delle persone con disabilità
Convenzione riguardo i Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD, 2006)
Obiettivi e principi del CRPD
Scopo della presente convenzione è promuovere, proteggere e garantire il pieno ed equo
godimento di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali da parte di tutte le persone con
disabilità e promuovere il rispetto della loro dignità intrinseca.
Le persone con disabilità comprendono coloro che hanno menomazioni fisiche, mentali,
intellettuali o sensoriali a lungo termine che, in interazione con varie barriere, possono
ostacolare la loro piena ed efficace partecipazione alla società base di uguaglianza con gli altri.
⮚ Rispetto della dignità intrinseca, dell’autonomia individuale inclusa la libertà di fare le
proprie scelte e dell’indipendenza delle persone;
⮚ Non discriminazione;
⮚ Partecipazione ed inclusione complete ed efficaci nella società;
⮚ Rispetto della differenza e accettazione delle persone con disabilità come parte della
diversità umana e dell'umanità;
⮚ Parità di opportunità;
⮚ Accessibilità;
⮚ Parità tra uomini e donne;
⮚ Rispetto delle capacità in evoluzione dei bambini con disabilità e rispetto del diritto dei
bambini con disabilità a preservare le loro identità.
Principali diritti delle persone con disabilità importanti per l'attuazione del Progetto
Giovanile ACS2
Articolo 24 - Istruzione
1. Gli Stati aderenti riconoscono il diritto all'istruzione delle persone con disabilità. Al fine
di realizzare questo diritto senza discriminazioni e sulla base di pari opportunità, gli Stati
assicureranno un sistema educativo inclusivo a tutti i livelli e l'apprendimento permanente
diretto a:
a. Il pieno sviluppo del potenziale umano, il senso di dignità e autostima e il rafforzamento
del rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della diversità umana;
b. Lo sviluppo da parte delle persone con disabilità della loro personalità, di talenti e
creatività, nonché delle loro capacità mentali e fisiche, al massimo delle loro
potenzialità;
c. Consentire alle persone con disabilità di partecipare efficacemente ad una società libera.
2. Nell'esercizio di tale diritto, gli Stati aderenti provvedono affinché:
a) le persone con disabilità non siano escluse dal sistema di istruzione generale in base alla
disabilità e i bambini con disabilità non siano esclusi dall'istruzione primaria gratuita e
obbligatoria, o dall'istruzione secondaria, in base alla disabilità;
b) le persone con disabilità possano accedere ad un'istruzione primaria e secondaria inclusiva,
di qualità e gratuita su una base paritaria rispetto agli altri componenti della comunità in cui
vivono;
c) sia fornita una risposta adeguata alle esigenze della persona;
d) le persone con disabilità ricevano il sostegno necessario, nell'ambito del sistema di
istruzione, per facilitare l’accesso ad un’istruzione efficace;
e) Efficaci misure di sostegno individualizzate siano previste in ambienti che massimizzano lo
sviluppo accademico e sociale, coerentemente con l'obiettivo della piena inclusione.
3. Gli Stati aderenti consentono alle persone con disabilità di apprendere competenze per la
vita e di sviluppo sociale per facilitare la loro piena ed equa partecipazione all'istruzione e in
quanto membri della comunità. A tal fine, gli Stati parti adottano misure appropriate, tra cui:
a) facilitare l'apprendimento di Braille, scrittura alternativa, modalità aumentative ed
alternative, mezzi e formati di comunicazione, competenze orientative e di mobilità, nonché il
sostegno e il tutoraggio tra pari;
b) facilitare l'apprendimento della lingua dei segni e la promozione dell'identità linguistica della
comunità dei non udenti;
c) garantire che l'istruzione delle persone, in particolare dei bambini ciechi, sordi o sordomuti,
sia impartita nelle lingue e nei modi più appropriati e nei mezzi di comunicazione per
l'individuo, in contesti che massimizzino lo sviluppo accademico e sociale.
4. Al fine di contribuire alla realizzazione di tale diritto, gli Stati aderenti adottano le misure
appropriate per assumere insegnanti, compresi insegnanti con disabilità, che siano qualificati
in lingua dei segni e/o in braille, e per formare professionisti e personale che lavorino a tutti i
livelli di istruzione. Tale formazione comprende la sensibilizzazione in materia di disabilità e
l'uso di modalità, mezzi e formati di comunicazione, tecniche e materiali educativi adeguati e
aggiuntivi per sostenere le persone con disabilità.
Tale formazione dovrebbe comprendere la presa di coscienza in materia di disabilità e l'uso di
appropriati metodi aumentativi ed alternativi, mezzi e formati di comunicazione, tecniche e
materiali educativi per sostenere le persone con disabilità.
5. Gli Stati aderenti provvedono affinché le persone con disabilità possano accedere
all'istruzione terziaria, alla formazione professionale, all'istruzione degli adulti e
all'apprendimento permanente senza discriminazioni e su base paritaria. A tal fine, gli Stati
aderenti assicurano soluzioni adeguate alle persone con disabilità.
Articolo 25 – Salute
Gli Stati aderenti riconoscono che le persone con disabilità hanno il diritto di godere del
massimo livello di salute raggiungibile senza discriminazioni fondate sulla disabilità. Gli Stati
aderenti adottano tutte le misure appropriate per garantire alle persone con disabilità l'accesso
a servizi sanitari sensibili alle esigenze di genere, compresa la riabilitazione sanitaria. In
particolare, gli Stati aderenti:
a) forniscono alle persone con disabilità la stessa gamma, la stessa qualità e lo stesso livello di
assistenza sanitaria gratuita o accessibile, gli stessi programmi delle altre persone, anche nel
settore della salute sessuale e riproduttiva e dei programmi di sanità pubblica rivolti alla
popolazione;
b) forniscono i servizi sanitari necessari alle persone con disabilità, specifici della loro
disabilità, compresi, se del caso, l'identificazione precoce e l'intervento, nonché servizi volti a
ridurre al minimo e a prevenire ulteriori disabilità, anche tra i bambini e gli anziani;
c) forniscono tali servizi sanitari il più vicino possibile alle comunità locali, anche nelle zone
rurali;
d) esigono che gli operatori sanitari forniscano alle persone con disabilità un'assistenza di pari
qualità rispetto agli altri, anche sulla base di un consenso libero e informato, sensibilizzando
anche rispetto a diritti umani, dignità, autonomia e le esigenze delle persone con disabilità
attraverso la formazione e la promulgazione di norme etiche per l'assistenza sanitaria pubblica
e privata;
e) proibiscono la discriminazione nei confronti delle persone con disabilità nell'ambito delle
assicurazioni per malattia e anche sulla vita, quando quest'ultima è consentita dalla legislazione
nazionale, da fornire in modo equo e ragionevole;
f) Prevenire il rifiuto discriminatorio riguardo l'assistenza sanitaria o i servizi sanitari o
l'alimentazione e i liquidi a causa della disabilità.
Articolo 27 (Lavoro e occupazione)
1. Gli Stati aderenti riconoscono il diritto delle persone con disabilità a lavorare su una base di
parità con gli altri; ciò include il diritto alla possibilità di guadagnarsi da vivere con un lavoro
liberamente scelto o accettato in un mercato del lavoro e in un ambiente di lavoro aperto,
inclusivo e accessibile alle persone con disabilità. Gli Stati aderenti tutelano e promuovono la
realizzazione del diritto al lavoro, anche per coloro che acquisiscono una disabilità durante il
corso dell'impiego, adottando le misure appropriate, anche attraverso la legislazione, tra l'altro
per:
a) vietare la discriminazione fondata sull'invalidità per quanto riguarda tutte le questioni
relative a tutte le forme di occupazione, comprese le condizioni di assunzione, di assunzione e
di occupazione, il mantenimento dell'occupazione, l'avanzamento di carriera e condizioni di
lavoro sicure e sane;
b) proteggere i diritti delle persone con disabili, in maniera equa con gli altri, a condizioni di
lavoro giuste e favorevoli, comprese le pari opportunità e la parità di retribuzione per un lavoro
di pari valore, sicuro e in condizioni salutari, compresa la protezione contro le molestie, ed il
ricorso a reclami;
c) garantire che le persone con disabilità siano in grado di esercitare i loro diritti lavorativi e
sindacali su una base di parità con gli altri;
d) consentire alle persone con disabilità di avere un accesso effettivo ai programmi generali di
orientamento tecnico e professionale, ai servizi di collocamento e alla formazione professionale
e continua;
e) promuovere le opportunità di lavoro e l'avanzamento di carriera per le persone con disabilità
nel mercato del lavoro, nonché l'assistenza nella ricerca, nell'ottenimento, nel mantenimento e
nel ritorno all'occupazione;
f) promuovere le opportunità per il lavoro autonomo, l'imprenditorialità, lo sviluppo di
cooperative e l'avvio di un'attività propria;
g) assumere persone con disabilità nel settore pubblico;
h) promuovere l'occupazione delle persone con disabilità nel settore privato mediante politiche
e misure appropriate, che possono includere programmi d'azione, incentivi e altre misure;
i) garantire che le persone con disabilità sul luogo di lavoro ricevano una supporto adeguato;
j) promuovere l'acquisizione da parte delle persone con disabilità di esperienza lavorativa in un
mercato del lavoro aperto;
k) Promuovere la riabilitazione professionale e professionale, il mantenimento del posto di
lavoro e programmi di reinserimento professionale per le persone con disabilità.
2. Gli Stati parti provvedono affinché le persone con disabilità non siano tenute in stato di
schiavitù o servitù e siano protette, su base paritaria, dal lavoro forzato o obbligatorio.
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Articolo 30 - Partecipazione alla vita culturale, allo svago, al tempo libero e allo sport
1. Gli Stati aderenti riconoscono alle persone con disabilità il diritto di partecipare alla vita
culturale in condizioni di parità con gli altri e adottano tutte le misure atte a garantire che le
persone con disabilità:
a) accedano ai materiali culturali in formati accessibili;
b) accedano a programmi televisivi, film, teatro e altre attività culturali, in formati accessibili;
c) Godano dell'accesso ai luoghi di spettacolo o ai servizi culturali, come teatri, musei, cinema,
biblioteche e servizi turistici, e, per quanto possibile, godano dell'accesso a monumenti e siti di
importanza culturale nazionale.
2. Gli Stati aderenti adottano le misure appropriate per consentire alle persone con disabilità di
sviluppare ed utilizzare il loro potenziale creativo, artistico e intellettuale, non solo a proprio
vantaggio, ma anche per l'arricchimento della società.
3. Gli Stati aderenti adottano tutte le misure appropriate, conformemente al diritto
internazionale, per garantire che le leggi che proteggono i diritti di proprietà intellettuale non
costituiscano un ostacolo irragionevole o discriminatorio all'accesso delle persone con
disabilità ai materiali culturali.
4. Le persone con disabilità hanno diritto, su base di parità con gli altri, al riconoscimento e al
sostegno della loro specifica identità culturale e linguistica, comprese le lingue dei segni e la
cultura dei sordi.
5. Al fine di consentire alle persone con disabilità di partecipare su base paritaria ad attività
ricreative, ricreative e sportive, gli Stati aderenti adottano le misure appropriate per:
a) incoraggiare e promuovere la partecipazione, per quanto possibile, delle persone con
disabilità alle attività sportive tradizionali a tutti i livelli;
b) garantire che le persone con disabilità abbiano la possibilità di organizzare, sviluppare e
partecipare ad attività sportive e ricreative specifiche per la disabilità e, a tal fine, incoraggiano
la fornitura, su base di parità con gli altri, di un'istruzione adeguata, di formazione e risorse;
c) garantire che le persone con disabilità abbiano accesso a siti sportivi, ricreativi e turistici;
d) garantire che i bambini con disabilità abbiano pari accesso con gli altri bambini alla
partecipazione a attività ludiche, ricreative e sportive, comprese quelle svolte nel sistema
scolastico;
(e) Garantire che le persone con disabilità abbiano accesso ai servizi da coloro che sono
coinvolti nell'organizzazione di attività ricreative, turistiche, ricreative e sportive.
1.3. Importanti documenti strategici
Si tratta di atti giuridici di organizzazioni internazionali e regionali, ad es. il Consiglio
d'Europa. L'atto giuridico più pertinente di questo livello è il Capitolo sociale europeo (ESC,
COE, 2015). I regolamenti ivi contenuti forniscono una protezione giuridica speciale alle
persone con disabilità. I disabili hanno diritto all'indipendenza, all'integrazione sociale ed alla
partecipazione alla vita della comunità. Uno degli obiettivi principali di questo atto è quello di
promuovere il loro accesso all'occupazione attraverso tutte le misure tendenti ad incoraggiare
i datori di lavoro ad assumere, a mantenere in attività persone con disabilità nell'ambiente di
lavoro ordinario e ad adeguare le condizioni di lavoro alle esigenze dei disabili o, qualora ciò
non sia possibile a causa della disabilità, organizzando o creando un'occupazione protetta a
seconda del livello di disabilità. In alcuni casi, tali misure possono richiedere il ricorso a servizi
specializzati di collocamento e di sostegno.
Pratica della Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU)
La maggior parte dei casi di CEDU relativi a persone con disabilità si riferisce a
detenzioni. Qui saranno presentati alcuni di loro, exempli gratia:
1. Diritto alla vita (articolo 2 della Convenzione)
Morte di una persona sorda e muta in stato di custodia della polizia (Jasinskis v. Lettonia, 21
dicembre 2010)
Il ricorrente lamentava la morte in custodia della polizia di suo figlio sordomuto. Quest'ultimo
aveva subito gravi ferite alla testa in una caduta da alcune scale, era stato portato alla stazione
di polizia locale e messo in una cella di sobrietà per 14 ore poiché la polizia credeva che fosse
ubriaco. Il ricorrente lamentava inoltre l'inefficacia dell'indagine sulla morte di suo figlio. La
Corte europea dei diritti dell'uomo ha ritenuto che vi sia stata una violazione dell'articolo 2
(diritto alla vita) della Convenzione europea dei diritti dell'uomo sotto il suo ramo sostanziale.
Ha ribadito che l'articolo 2 della Convenzione non solo richiede a uno Stato di non prendere
intenzionalmente una vita, ma anche di prendere le misure appropriate per salvaguardare la vita
di coloro che rientrano nella sua giurisdizione. Per quanto riguarda una persona disabile in stato
di trattenimento, occorre prestare particolare attenzione affinché le condizioni corrispondano
alle sue particolari esigenze. Tuttavia, nel caso di specie, la polizia non aveva fatto esaminare
dal punto di vista medico il richiedente al momento della sua assunzione in custodia, come
richiesto specificamente dal Comitato europeo per la prevenzione della tortura (CPT). Né gli
avevano dato alcuna possibilità di fornire informazioni sul suo stato di salute, anche dopo che
continuava a bussare alle porte e alle pareti della cella di sobrietà. Tenendo conto del fatto che
era sordo e muto, la polizia aveva un chiaro obbligo ai sensi della legislazione nazionale e delle
norme internazionali, di fornirgli almeno carta e penna per consentirgli di comunicare le sue
preoccupazioni. La Corte ha pertanto concluso che la polizia non aveva adempiuto al suo
dovere di tutelare la vita del figlio del ricorrente fornendo a quest'ultimo adeguate cure
mediche. La Corte ha inoltre ritenuto che l'indagine sulle circostanze della morte del figlio del
ricorrente non era stata efficace, in violazione dell'articolo 2 della Convenzione sotto il suo arto
procedurale.
1. Arutyunyan v. Russia (10 gennaio 2012)
Il richiedente era in sedia a rotelle e aveva numerosi problemi di salute, tra cui un trapianto
renale in sofferenza, vista molto scarsa, diabete e grave obesità. La sua cella era al quarto piano
di un edificio senza ascensore; le unità mediche e amministrative erano situate al piano terra.
A causa della mancanza di un ascensore, il richiedente era tenuto a salire e scendere
regolarmente le scale per ricevere l'emodialisi e altre cure mediche necessarie. La Corte ha
ritenuto che vi fosse stata una violazione dell'articolo 3 (divieto di trattamenti inumani o
degradanti) della Convenzione, ritenendo che le autorità nazionali non avessero trattato il
ricorrente in modo sicuro e appropriato, coerente con la sua disabilità, e gli aveva negato
l'accesso effettivo alle strutture mediche, all'esercizio all'aperto e all'aria aperta. Ha osservato
in particolare che, per un periodo di quasi quindici mesi, il richiedente, che era disabile e
dipendeva da una sedia a rotelle per la mobilità, è stato costretto almeno quattro volte alla
settimana a salire e scendere quattro rampe di scale lungo il suo cammino da e verso procedure
mediche complicate e faticose che erano vitali per la sua salute. Lo sforzo gli aveva senza
dubbio causato inutili dolori e lo esponeva ad un irragionevole rischio di gravi danni alla sua
salute. Non era quindi sorprendente che egli avesse rifiutato di scendere le scale per esercitare
nel cortile di ricreazione, ed era quindi rimasto confinato all'interno delle mura del centro di
detenzione ventiquattro ore al giorno. In realtà, a causa della sua frustrazione e stress, il
richiedente aveva in diverse occasioni anche rifiutato di lasciare la sua cella per ricevere
emodialisi supporto vitale.1
Pixabay.com
1.4. Legislazione locale e istituzioni collegate al lavoro giovanile e al tempo
libero
= Serbia
Nella Repubblica di Serbia esistono i seguenti atti giuridici che si riferiscono ai giovani:
- Legge sulla gioventù
- Strategia nazionale per i giovani
- Piani d'azione locali che attuano la strategia nazionale per la gioventù
1
Fonte riguardante i casi ECHR: https://www.echr.coe.int/Documents/FS_Disabled_ENG.pdf, consultata il 2
aprile 2020.
Inoltre in alcuni atti giuridici (leggi e statuto) esiste il riferimento all’animazione socio-
educativa e al tempo libero di giovani con disabilità.
Ad esempio, secondo la legge sul divieto di discriminazione, la discriminazione in base
all'invecchiamento ed alla disabilità sono vietate.
La legge sulla prevenzione della discriminazione nei confronti delle persone con disabilità vieta
la discriminazione delle persone con disabilità e si riferisce alle loro associazioni (articolo 31)
e alle attività sportive (articolo 37).
Questioni importanti per la vita quotidiana delle persone con disabilità in Serbia sono il lavoro
e l’occupazione.
La legge sulla riabilitazione professionale e l'occupazione delle persone con disabilità stabilisce
che l'impiego di persone con disabilità in condizioni generali è considerato l'impiego presso il
datore di lavoro senza la modifica di attività lavorative, luogo di lavoro o attività lavorative e
luogo di lavoro.
L'impiego di persone con disabilità in condizioni speciali è considerato un impiego presso il
datore di lavoro con l'adeguamento delle attività lavorative, del luogo di lavoro o delle attività
lavorative e del luogo di lavoro.
L'adeguamento delle attività lavorative è l'adeguamento del processo di lavoro e delle mansioni
lavorative. L'adattamento del luogo di lavoro riguarda le attrezzature tecniche e tecnologiche
di un luogo di lavoro, gli strumenti di lavoro, lo spazio e le attrezzature in funzione delle
capacità e delle esigenze della persona con disabilità.
L'adeguamento può anche comprendere un'assistenza professionale per sostenere la persona
con disabilità nell'avvio al lavoro o sul luogo di lavoro, attraverso consulenza, formazione,
servizi di assistenza e sostegno sul luogo di lavoro, monitoraggio del lavoro, sviluppo di metodi
di lavoro personali e valutazione dell'efficienza (articolo 23).
L'impiego di persone con disabilità in condizioni generali è considerato l'impiego presso il
datore di lavoro senza la modifica di attività lavorative, luogo di lavoro o attività lavorative e
luogo di lavoro.
L'impiego di persone con disabilità in condizioni speciali è considerato come collocamento
presso il datore di lavoro con l'adeguamento delle attività lavorative, del posto di lavoro o delle
attività lavorative e sul posto di lavoro.
L'adeguamento delle attività lavorative è l'adeguamento del processo di lavoro e delle mansioni
lavorative. L'adattamento del luogo di lavoro riguarda le attrezzature tecniche e tecnologiche
di un luogo di lavoro, gli strumenti di lavoro, lo spazio e le attrezzature in funzione delle
capacità e delle esigenze della persona con disabilità.
L'adeguamento può anche comprendere un'assistenza professionale per sostenere la persona
con disabilità nell'avvio al lavoro o sul luogo di lavoro, attraverso consulenza, formazione,
servizi di assistenza e sostegno sul luogo di lavoro, monitoraggio del lavoro, sviluppo di metodi
di lavoro personali e valutazione dell'efficienza (articoli 24,25,26).
La legge sul Welfare Sociale della Serbia istituisce un servizio speciale per le persone con
disabilità che sono in stato di bisogno sociale per motivi sanitari: il servizio di assistenza
personale. L’assistente personale può essere una persona di età superiore ai 18 anni, che è
istruito per aiutare le persone con varie forme di disabilità. La città di Niš è una delle prime
città in Serbia a promuovere e implementare questo servizio.
Quando si discute di attività locali molto importante è la campagna “Chilometro facile” (In
serbo: Laki kilometar"). Come parte della prima fase del progetto, i cordoli sui marciapiedi
sono stati demoliti e sono stati istituiti corsie tattili e campi di sicurezza per i ciechi e gli
ipovedenti.2
Si può concludere che la Repubblica di Serbia disponga di un solido quadro giuridico
contro la discriminazione. I problemi principali sono la povertà e i problemi relativi ai
meccanismi di attuazione delle disposizioni giuridiche.
= Bulgaria
La legislazione comprende vari atti e documenti giuridici, quali:
- Strategia nazionale per i giovani;
- Diritto della gioventù;
- ORDINANZA sulle modalità e le condizioni per il sostegno finanziario delle attività e dei
progetti giovanili a livello nazionale e regionale, ecc.
= Italia
La gioventù è espressamente presa in considerazione dalla Costituzione italiana, l'articolo 31
recita tra l'altro: “La Repubblica protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli
istituti necessari a tale scopo”. L'impegno dello Stato a proteggere i giovani è sempre stato
caratterizzato da decisioni politiche e legislative che hanno sostenuto le azioni del governo. In
Italia, tuttavia, non esiste una legge nazionale specifica sulla gioventù. Numerose sono le
leggi rivolte ai giovani in diversi ambiti, quali: istruzione, occupazione, sanità, cultura ecc.
Nel 2016 l'Italia ha adottato una Riforma del terzo settore - Legge 6 giugno 2016, n. 106 - che
introduce significativi nuovi sviluppi nelle politiche giovanili, tra cui il servizio civile
universale. Ai sensi della legge, il 6 marzo 2017 è stato adottato un decreto legislativo
relativo all'istituzione e alla disciplina del servizio civile universale.
2
Veljković, P. Prva faza projekta „Laki kilometar“ privodi se kraju- Uklonimo barijere, (in Serbian),
https://uklonimobarijere.rs/prva-faza-projekta-laki-kilometar-privodi-se-kraju/, accesso avvenuto il 2 aprile
2020
Capitolo 2. Consapevolezza riguardo le norme
di accessibilità
2.1. Accesso agli edifici
1. Disposizioni di legge
1.1. A livello UE
Il design per tutti è la progettazione di prodotti e ambienti perché possano essere utilizzabili da
tutte le persone, nella massima misura possibile, senza la necessità di adattamento o design
specializzato.
I suoi principi sono:
- Uso equo. Il design è utile e commerciabile a le persone con diverse abilità.
- Flessibilità d'uso. Il design è adatto ad un'ampia gamma di preferenze e capacità individuali.
- Uso semplice e intuitivo. L'uso del design è facile da capire, indipendentemente
dall'esperienza dell'utente, dalle conoscenze, dalle competenze linguistiche o dal livello di
attenzione.
- Informazioni percettibili. Il progetto comunica efficacemente le informazioni necessarie
all'utente, indipendentemente dalle condizioni ambientali o dalle capacità sensoriali dell'utente.
- Tolleranza per errore. La progettazione minimizza i pericoli e le conseguenze negative di
azioni accidentali o non intenzionali.
- Basso sforzo fisico. Il design può essere utilizzato in modo efficiente e confortevole e con un
minimo di fatica.
- Dimensioni e spazio per l'avvicinamento e l'uso. Dimensioni e spazio adeguati sono previsti
per l'approccio, la portata, la manipolazione e l'uso, indipendentemente dalle dimensioni del
corpo dell'utente, postura o mobilità.
L'approccio dell'Unione europea nei confronti della disabilità esige l'eliminazione delle
discriminazioni e la determinazione nel far sì che i disabili abbiano gli stessi diritti dei non
disabili, non solo in teoria ma anche nella pratica. Le norme sono accordi volontari
documentati, che stabiliscono criteri importanti per prodotti, servizi e processi. Le norme,
pertanto, contribuiscono a garantire che i prodotti e i servizi siano idonei al loro scopo e siano
comparabili e compatibili.
Gli standard che tengono conto della diversità delle esigenze della popolazione e della loro
diversità funzionale secondo un approccio “Design for All” favoriranno lo sviluppo di prodotti
e servizi accessibili a tutti, comprese le persone con disabilità e le persone anziane.
Il Mandato di Standardizzazione 473, adottato dalla Commissione europea nel 2010, riguarda
l’inclusione del “Design for All” nelle pertinenti iniziative di normazione e mira ad affrontare
il problema dell'inclusione e dell'accessibilità nel processo di fabbricazione dei manufatti e le
disposizioni relative ai servizi seguendo le disposizioni di “Design for All”.
1.2. A livello nazionale
= Serbia
La legge sulla prevenzione della discriminazione nei confronti delle persone con disabilità
proibisce la discriminazione, garantendo il diritto alle persone con disabilità di accedere agli
edifici pubblici senza alcuna discriminazione.
Gli edifici pubblici e commerciali, come pure gli altri edifici pubblici (strade, piazze, parchi,
ecc.), devono essere progettati, costruiti e mantenuti in modo che tutti gli utenti, e in particolare
le persone con disabilità, i bambini e gli anziani, abbiano facile accesso, movimento e
residenza, o l'uso conforme ai regolamenti tecnici pertinenti, che sono parte integrante delle
norme che definiscono le misure tecniche obbligatorie e le condizioni di progettazione,
pianificazione e costruzione, che garantiscono il buon movimento e l'accesso delle persone con
disabilità, bambini e anziani.
Gli edifici residenziali e residenziale-commerciali con dieci o più abitazioni devono essere
progettati e costruiti in modo che tutti gli utenti, in particolare le persone con disabilità, i
bambini e gli anziani, abbiano facile accesso, movimento, residenza e lavoro (Articolo 5. Legge
sulla pianificazione e la costruzione della Repubblica di Serbia).
= Bulgaria
L'ambiente architettonico accessibile per le persone con disabilità ai sensi della legislazione
bulgara attualmente in vigore è disciplinato da tre leggi, vale a dire la legge sull'integrazione
delle persone con disabilità, la legge sulla pianificazione territoriale e la legge sulla protezione
contro la discriminazione. La legge antidiscriminazione, che definisce la protezione contro la
discriminazione, anche sulla base della disabilità.
Il Disability Integration Act (ZIHU) è una legge speciale che disciplina le relazioni pubbliche
relative all'integrazione delle persone con disabilità. Un ambiente abitativo e architettonico
accessibile è stato identificato come uno dei principali fattori che influenzano le pubbliche
relazioni per l'integrazione delle persone con disabilità. Gli atti che stabiliscono le violazioni
amministrative ai sensi della presente legge nel settore dell'ambiente architettonico accessibile
sono emessi da funzionari designati dal capo della Direzione Nazionale per il Controllo delle
Costruzioni.
I requisiti normativi per garantire un ambiente architettonico accessibile sono stabiliti anche da
una serie di regolamenti, la maggior parte dei quali sono stati emessi sulla base della legge sulla
pianificazione territoriale (ZPS). La legge disciplina le pubbliche relazioni relative alla
struttura del territorio, alla progettazione degli investimenti e alla costruzione nella Repubblica
Bulgara. La legge sulla pianificazione del territorio regola l'intero processo di progettazione
degli investimenti, permettendo la costruzione e la messa in funzione delle opere, e in Art. 169,
par. 1 - 3 fornisce i requisiti, che devono essere soddisfatti dalle costruzioni nella loro
progettazione, esecuzione e manutenzione.
= Italia
In Italia, l'accessibilità agli edifici da parte di persone con diverse capacità si basa su tre
importanti capisaldi.
Accessibilità: possibilità per le persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale di
raggiungere l'edificio e le sue singole unità, di accedervi facilmente e di utilizzare spazi e
attrezzature in condizioni di sicurezza e autonomia adeguate.
Visibilità: Indica la possibilità, anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità
motoria o sensoriale, di accedere agli spazi di relazione e ad almeno un bagno in ogni unità
abitativa. Gli spazi per le relazioni sono le zone giorno o pranzo dell'alloggio privato e quelle
corrispondenti nel luogo di lavoro, servizio e incontro. In altre parole, la persona può avere
accesso limitato alla proprietà, ma in ogni caso le è possibile qualsiasi tipo di rapporto
fondamentale.
Adattabilità: È la possibilità di modificare lo spazio costruito nel tempo, intervenendo senza
costi eccessivi, per rendere l'edificio o parte di esso completamente e facilmente utilizzabile
anche da persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale. Un edificio è considerato
adattabile quando, con l'esecuzione di opere differite, che non modificano né la struttura
portante né la rete di impianti comuni, può essere reso accessibile.
2. Norme
2.1. A livello internazionale
Poche cose possono essere più frustranti di un design fatto con poca cura attenzione, portando
ad escludere le persone. Ma a volte il modo migliore per soddisfare le diverse esigenze delle
persone non è facile da capire. Ecco dove gli standard ISO entrano in gioco. Dal
posizionamento della segnaletica per i non vedenti ai passaggi pedonali più sicuri per i non
udenti o ipoudenti, gli standard ISO si basano completamente sull'inclusione.
A partire da un processo che coinvolge persone disabili con esperti in materia di accessibilità,
ISO pubblica Standard rendono la vita più facile a molti. 21542:2011 specifica una serie di
requisiti e raccomandazioni per molti elementi di costruzione, assemblaggio, componenti e
raccordi che compongono l'ambiente costruito. Tali requisiti riguardano gli aspetti costruttivi
dell'accesso agli edifici, la circolazione all'interno degli edifici, l'uscita dagli edifici nel corso
normale degli eventi e l'evacuazione in caso di emergenza. Si occupa anche di aspetti della
gestione dell'accessibilità negli edifici.
2.2. A livello UE
In attuazione del Mandato 473, è stata emessa la Norma EN 17161:2019 Design for All -
Accessibilità seguendo un approccio Design for All riguardante prodotti, beni e servizi -
Ampliamento della gamma di utenti. Si tratta della Norma EN 17161:2019.
Il documento specifica i requisiti che consentono ad un'organizzazione di progettare, sviluppare
e fornire prodotti, beni e servizi in modo che possano essere accessibili, compresi e utilizzati
dalla più ampia gamma di utenti, comprese le persone con disabilità. Il documento specifica i
requisiti e le raccomandazioni che consentono ad un'organizzazione di ampliare la propria
gamma di utenti identificando esigenze, caratteristiche, capacità e preferenze diverse,
coinvolgendo direttamente o indirettamente gli utenti, e utilizzando le conoscenze
sull'accessibilità nelle sue procedure e processi. Il documento specifica i requisiti che possono
consentire a un'organizzazione di soddisfare i requisiti legali e regolamentari applicabili in
relazione all'accessibilità dei suoi prodotti, beni e servizi. I requisiti stabiliti nel presente
documento sono generici e sono destinati ad essere applicabili a tutte le parti pertinenti di tutte
le organizzazioni, a prescindere dal tipo, dalle dimensioni o dai prodotti, dai beni e dai servizi
forniti. Il documento promuove l'accessibilità seguendo un approccio Design for All nei
prodotti e servizi mainstream e l'interoperabilità di questi con le tecnologie assistive.
2.3. Livello nazionale
= Serbia
L'atto giuridico di base in Serbia è il Regolamento sugli standard tecnici di pianificazione,
progettazione e costruzione di strutture che forniscono movimenti impossibili e l'accesso alle
persone con disabilità, ai bambini e agli anziani. Di seguito sono riportate alcune importanti
disposizioni, quali:
L'accesso all'edificio è previsto sulla parte dell'edificio il cui piano terra è al livello del
terreno o sollevato fino a 5 cm in relazione alla superficie pedonale.
- Rampe pedonali
Deviazione delle differenze di altezza fino a 76 cm tra due superfici pedonali e l'approccio
all'edificio è fatto utilizzando rampe
- Scale
L'accessibilità delle scale e delle scale deve essere progettata e costruita in modo che: la
larghezza minima della scala sia di 120 cm; la larghezza minima del battistrada sia di 33 cm e
l'altezza massima del gradino sia di 15 cm, ecc.
- Ascensore
Superare le differenze di altezza negli edifici residenziali dove c'è la possibilità di progettare
appartamenti ed edifici facilmente adattabili per uso pubblico, è fatto attraverso ascensori.
- Piattaforme
Le piattaforme di sollevamento sono utilizzate per superare le differenze di altezza negli
edifici residenziali e commerciali per uffici e edifici pubblici, se l'uso di scale e scale o rampe
non è possibile.
- Ingressi
L'ingresso a un edificio è un ingresso a cui si accede direttamente dalla superficie pedonale
pubblica o con l'aiuto di elementi di accessibilità per superare le differenze di altitudine.
- Passerelle
Le passerelle pedonali e i corridoi con una larghezza di almeno 180 cm (eccezionalmente 195
cm) per il movimento bidirezionale e di almeno 90 cm per il movimento unidirezionale nei
passaggi a distanze più brevi sono progettati per un movimento fluido nello spazio.
=Bulgaria
I requisiti di legge (norme minime) per la progettazione, la costruzione e la manutenzione di
un ambiente architettonico accessibile sono stabiliti nell'ordinanza n. 4 del 2009 sulla
progettazione, esecuzione e manutenzione di edifici in conformità con i requisiti per un
ambiente accessibile per la popolazione, comprese le persone con disabilità (Ordinanza n. 4
del 2009). L'ordinanza è stata emanata dal Ministro dello Sviluppo Regionale e dei Lavori
Pubblici sulla base dell'art. 169, par. 2 della ZPS e in relazione all'art. 33 dello ZIHU.
definisce i requisiti per la progettazione, l'attuazione e la manutenzione delle strutture
(elementi dell'area urbana e degli edifici e delle strutture) per fornire un ambiente
architettonico accessibile a tutta la popolazione, tenendo conto delle esigenze specifiche delle
persone a mobilità ridotta, compresi i disabili (art. 1, par. 1).
=Italia
L'accessibilità in Italia si basa sulla Costituzione, ma la legislazione che disciplina
l'accessibilità e l'eliminazione delle barriere architettoniche è la legge 13/89, che stabilisce i
termini e le modalità in cui deve essere garantita l'accessibilità ai vari ambienti, con
particolare attenzione ai luoghi pubblici.
La legge 13/89 concede ai cittadini contributi per l'eliminazione delle barriere architettoniche
sugli edifici privati esistenti in cui risiedono persone con disabilità permanenti o limitazioni
funzionali (persone non vedenti e motori).
3. Impedimenti
Quasi tutti affrontano difficoltà in un momento o nell'altro. Ma per le persone con disabilità, le
barriere possono essere più frequenti e avere un impatto maggiore. L'Organizzazione Mondiale
della Sanità (OMS) descrive le barriere come qualcosa di più di semplici ostacoli fisici. Ecco
la definizione dell'OMS delle barriere: "Fattori nell'ambiente di una persona che, attraverso la
loro assenza o presenza, limitano il funzionamento e creano disabilità. Questi includono aspetti
come:
- un ambiente fisico non accessibile,
- mancanza di tecnologie assistenziali pertinenti (dispositivi assistenziali, adattativi e
riabilitativi),
- atteggiamenti negativi delle persone nei confronti della disabilità,
- Servizi, sistemi e politiche che sono inesistenti o che ostacolano il coinvolgimento di tutte le
persone in una determinata condizione sanitaria in tutti i settori della vita.
Gli architetti salvaguardano le parti più importanti, « i punti di partenza e le destinazioni. È
essenziale che i mini percorsi all'interno di ogni edificio siano accessibili. Questo mini percorso
potrebbe prevedere: punto di partenza > approccio > entrata principale > informazioni di
ingresso > ascensore, scala mobile o scale > informazioni all’ingresso del piano superiore >
corridoio > porta interna > stanza > funzione prevista > servizi > percorso inverso > uscita.
Gli ostacoli all'accessibilità possono essere definiti come un oggetto fisico o immateriale che
ostacola o ostacola l'accessibilità. Le barriere rompono il percorso e limitano la mobilità.
Influiscono sulla sicurezza e rendono ostili un edificio o una struttura. Ciò significa anche che
sono necessarie risorse supplementari, come il personale, per aiutare la persona a spostarsi da
un punto ad un altro o per aiutare l'utente ad accedere ad un edificio o ad una struttura. Una
barriera sulle informazioni significa che l'utente non può trovare o conoscere le informazioni
necessarie e deve spendere molto più tempo o sforzarsi per ottenerle.
Le barriere fisiche possono includere gradini, scale, marciapiedi, superfici esterne e
pavimentazioni, aree di parcheggio, ingressi e uscite di edifici (comprese le vie di fuga di
emergenza), porte interne ed esterne, cancelli, servizi igienici, strutture pubbliche (come
telefoni, banconi o sportelli), illuminazione e ventilazione, ascensori e scale mobili,
rivestimenti per pavimenti, insegne, mobili e oggetti temporanei o mobili (come attrezzature e
scaffali).
Esempi di barriere architettoniche o fisiche sono:
- Marciapiedi e porte troppo strette per una sedia a rotelle, un veicolo o un deambulatore.
- Scarsa illuminazione che rende difficile vedere ad una persona con scarsa visione o che legge
le labbra.
- Pomelli difficili da afferrare per una persona affetta da artrite.
- Scarso accuratezza nel l'installazione dei mattoni del marciapiede.
- Lungo i percorsi pedonali non sono previsti cartelli di guida.
- Il punto informazioni è troppo alto per essere raggiunto e non c'è spazio sotto il cartello per
far scivolare sotto una sedia a rotelle.
- Nessun cartello guida strutturato è installato lungo i marciapiedi per dirigere gli ipovedenti
- La zona di uscita non è segnalata.
- Nei punti di attraversamento non vi sono cordoli e indicatori di superficie tattili per il pedone.
- Le coperture in acciaio potrebbero mettere in pericolo le persone ipovedenti, con la possibilità
che il bastone da passeggio si possa impigliare.
- Il livello di salita dal capolinea non è lo stesso del piano d’ingresso del veicolo di trasporto
pubblico, la rampa di discesa è inadeguata per un utente in sedia a rotelle. Deve essere prevista
una rampa con segnaletica.
- Assenza di cartelli guida rilevabili a favore di ipovedenti.
- Il bancone è facile da identificare, ma difficile da raggiungere, poiché l'altezza del tavolo della
reception è di 1300 mm. Tuttavia, il receptionist dovrebbe essere formato per assistere l'utente
in sedia a rotelle.
- Gradini e scale:
Gradini solo nel percorso di viaggio dal confine della proprietà o dal parcheggio ad un edificio
o all'ingresso di un edificio
Alzata e pedata dei gradini non uniformi o non delle dimensioni raccomandate
Illuminazione inadeguata o irregolare
Mancanza di contrasto di colore o nessun segno
Mancanza di corrimano o corrimano solo da un lato della scala
Corrimano che non proseguono oltre le estremità delle scale
Mancanza di indicatori di superficie tattili appropriati o segnaletica braille sui corrimano
- Entrata:
Porte strette
Spazio di circolazione inadeguato
Ingressi inadeguati
Eccessiva forza necessaria per aprire la porta
Porte che si aprono sul percorso di accesso
Soglie allineate con il pavimento
Spazio di parete libero inadeguato per l'oscillazione massima della porta
I cambiamenti di livello sono difficili da affrontare per molte persone. Per quanto possibile,
l'accesso dovrebbe essere sullo stesso livello tra il confine di uno spazio o da appositi,
accessibili parcheggi e l'ingresso principale, altri ingressi utilizzati da persone disabili, altri
percorsi ed edifici principali.
A volte gli ostacoli non sono evidenti per le persone vicine. A tal fine, la comprensione del tipo
di menomazione e delle esigenze dei giovani con disabilità potrebbe favorire un’individuazione
tempestiva degli ostacoli.
La seguente tabella fornisce una panoramica sui principali tipi di menomazioni e le relative
esigenze:
Menomazione Needs
Fisica/Mobilità
Rampe, spazi aperti, piano terra, servizi igienici accessibili, porte facili da
aprire e da attraversare, ascensori, corrimano, pulsanti / maniglie delle
porte all'altezza corretta, preferenza a porte automatiche preferite.
Menomazione
uditiva/sordità
Illuminazione di emergenza (non solo allarmi sonori), linee chiare in
vista, assenza di sfondi confusi che tolgono l'attenzione ai segni,
apparecchi acustici
Menomazione
visiva/Cecità
Segnaletica in caratteri braille e caratteri di grandi dimensioni, percorsi
chiari, spazi ben definiti, nessun pericolo nel percorso, un percorso ben
definito, ricezione vicino all'ingresso anteriore, differenze tattili nelle
superfici, buon contrasto, ascensori parlanti. L'illuminazione e il
contrasto sono importanti in particolare nelle vicinanze. Evitare il
disordine visivo negli spazi pubblici.
Mentale
Barriere fisiche o sensoriali. Ricorrenti cause e fattori scatenanti variabili.
Assicurarsi che non ci siano spazi chiusi in cui una persona non può
uscire senza assistenza, la segnaletica è importante.
Intellettuale
Facilità di entrata e uscita, buona segnaletica, uso di frecce e percorsi
colorati.
4. Adeguamenti
Per effettuare gli opportuni adeguamenti, dovrebbero essere soddisfatti i seguenti principi:
- Antropometria:
Il corpo e le caratteristiche di accesso delle persone hanno un'influenza diretta sull'accessibilità.
È necessario prendere in considerazione un'ampia gamma di popolazione e tenere conto della
corporatura fisica di femmine e maschi, nonché delle variazioni di dimensione e della capacità
tra le diverse età nel raggiungimento del design per tutti. È di pari importanza considerare la
massima portata della struttura personale cornici e di stampelle, bastoni guida, così come le
persone con passeggino e carrello della spesa. Inoltre, la circolazione e lo spazio di
archiviazione deve tener conto di questi dispositivi.
- Continuità:
Il concetto di continuità è molto importante quando si pianifica l'accessibilità universale. Ad
esempio, un percorso di viaggio continuo e accessibile dovrebbe essere fornito senza barriere.
In caso di cambi di livello lungo il percorso di marcia, la continuità deve essere mantenuta da
una rampa o da altri mezzi, come un ascensore. Allo stesso tempo, le informazioni devono
essere fornite in numerosi luoghi e incroci e la visualizzazione deve essere continua per portare
alla destinazione finale. Il modalità per trovare le indicazioni dovrebbero includere la superficie
visiva, vocale e rilevabile.
- Connettività:
È auspicabile ridurre al minimo le distanze percorse tra elementi accessibili di edifici e
strutture. Ponti di collegamento coperti ai livelli superiori sono utili per collegare diversi
blocchi di un edificio sullo stesso sito. Si tratta di un buon mezzo per collegare le strutture e
risparmiare lo sforzo per percorrere su e giù gli edifici. I ponti di collegamento dovrebbero
essere livellati il più possibile e dovrebbero essere forniti corrimano. Il collegamento dovrebbe
essere accessibile a tutti gli utenti e formare percorso continuo verso altre strutture.
- Parità:
L'essenza dell'accessibilità universale è fornire un accesso equo a tutte le persone, comprese le
persone con disabilità. Ad esempio, se all'ingresso principale viene fornita una mappa delle
guide, questa dovrebbe essere accessibile a tutti gli utenti. Di conseguenza, le informazioni
sulla mappa dovrebbero essere accessibili a tutti, compresi gli anziani, i disabili fisici, gli
ipovedenti e gli ipoudenti. La mappa deve essere dotata di layout tattile, informazioni testuali
e vocali e situata ad un'altezza adeguata per facilitare un accesso equo.
Un adeguamento ragionevole è qualcosa che può aiutare a prevenire, o ridurre, qualsiasi
svantaggio affrontato da una persona disabile. Adeguamenti ragionevoli che consentono alle
persone con disabilità pari opportunità:
- installazione di rampe;
- ridurre i marciapiedi e gli ingressi dei marciapiedi;
- riposizionamento degli scaffali;
- porte di ampliamento;
- installazione di cerniere sfalsate per ampliare le porte;
- eliminare un tornello o fornire un percorso alternativo accessibile;
- installazione di ferramenta accessibile sulle porte;
- Creazione di designati parcheggi accessibili.
Da: Accessible Components for the Built Environment: Technical Guidelines embracing Universal Design,
http://www.unicefinemergencies.com
2.2. Circolazione tra edifici
1. Disposizioni di legge
1.1. A livello UE
Nell'ambito della strategia europea sulla disabilità 2010-2020 vi è un impegno chiave a
garantire l'accessibilità a beni e servizi, compresi i servizi pubblici e i dispositivi di assistenza
per le persone con disabilità. I progressi compiuti in materia a livello europeo sono visti come
una condizione preliminare per la partecipazione alla società e all'economia.
I requisiti di accessibilità per alcuni beni e servizi esistono già nei regolamenti europei (ad es.
per la maggior parte dei veicoli ferroviari pubblici). Molti prodotti e servizi sono coperti in
alcuni paesi, ma non in altri - anche al livello più elementare di obbligo generale (questa è una
differenza importante).
Forti requisiti di accessibilità fanno una vera differenza per le persone disabili (come clienti e
utenti dei servizi), ma riguardano anche molte altre persone, comprese le professioni, le imprese
e le organizzazioni pubbliche (progettisti di prodotti, architetti, produttori, fornitori di servizi,
ingegneri, agenzie di approvvigionamento, ecc.).
Parallelamente ai documenti sull'accessibilità menzionati nella precedente unità, esiste la
Guida CEN-CENELEC 6:2014 - Linee guida per gli sviluppatori di norme per affrontare le
esigenze delle persone anziane e delle persone con disabilità.
Questa guida fornisce orientamenti agli sviluppatori di standard per affrontare i requisiti di
accessibilità e le raccomandazioni standard che si concentrano, direttamente o indirettamente,
sui sistemi (es. prodotti, servizi e ambienti costruiti) utilizzati dalle persone. Per aiutare gli
sviluppatori di standard a definire i requisiti di accessibilità e le raccomandazioni, la Guida
presenta:
_ Sintesi della terminologia corrente relativa all'accessibilità;
_ Questioni da considerare a sostegno dell'accessibilità nel processo di sviluppo delle norme;
_ Una serie di obiettivi di accessibilità (utilizzati per identificare le esigenze di accessibilità
degli utenti);
_ BAR_ Descrizione delle (e considerazioni progettuali per) abilità e caratteristiche umane;
_ Strategie per affrontare le esigenze di accessibilità degli utenti e considerazioni di
progettazione negli standard.
1.2. A livello nazionale
= Serbia
La legge sulla prevenzione della discriminazione nei confronti delle persone con disabilità
proibisce la discriminazione, garantendo il diritto alle persone con disabilità di accedere agli
edifici pubblici senza alcuna discriminazione.
Gli edifici pubblici e commerciali, come pure gli altri edifici pubblici (strade, piazze, parchi,
ecc.), devono essere progettati, costruiti e mantenuti in modo che tutti gli utenti, e in particolare
le persone con disabilità, i bambini e gli anziani, abbiano facile accesso, movimento e
residenza, o l'uso conformemente ai regolamenti tecnici pertinenti, che sono parte integrante
delle norme che definiscono le misure tecniche obbligatorie e le condizioni di progettazione,
pianificazione e costruzione, che garantiscono il buon movimento e l'accesso delle persone con
disabilità, bambini e anziani.
= Bulgaria
I regolamenti edilizi in Bulgaria sono stabiliti dal governo e attuati da comuni o enti privati
(autorizzati dal Ministro dello sviluppo regionale e dei lavori pubblici) a seconda del tipo di
costruzione. La legge sullo sviluppo territoriale disciplina l'area di costruzione, mentre vengono
emanate ordinanze per rafforzare questa legge fornendo requisiti più specifici sulle opere di
costruzione. Molti temi riguardanti la costruzione hanno un background nelle direttive UE (tra
cui anche l'accessibilità agli edifici per Pwd, che è regolamentato a livello nazionale). Gli
aspetti tecnici dei piani di costruzione (nei casi in cui i requisiti relativi all'accessibilità siano
adeguati) sono controllati in modo più approfondito rispetto ad altri aspetti quali la qualità
economica, ecologica e sociale. Se l'oggetto in costruzione non soddisfa gli standard, il
processo di costruzione viene interrotto fino a quando non vengono risolte le non conformità.
L'accessibilità all'ambiente costruito è stata affrontata nella legge contro la discriminazione
(2003), in cui la costruzione di edifici inaccessibili è dichiarata discriminazione. La base
giuridica per la piena accessibilità dell'ambiente costruito è stabilita dalla legge sullo sviluppo
regionale, in cui il regolamento 4 (2009) stabilisce tutti i requisiti che rendono accessibile
l'ambiente costruito.
= Italia
Il Decreto Ministeriale 236/89 stabilisce, per gli edifici e gli spazi privati, i parametri tecnici e
dimensionali relativi al raggiungimento dei tre livelli qualitativi di cui sopra. Ad esempio
- le dimensioni minime delle porte,
- le caratteristiche delle scale,
- la pendenza delle rampe pedonali,
- lo spazio necessario per la rotazione di una sedia a rotelle,
- le dimensioni degli ascensori e i casi di necessità;
- le caratteristiche di una toilette accessibile e non solo.
I requisiti sono stabiliti in modo differenziato a seconda del tipo di edifici e spazi. Ogni nuova
costruzione deve infatti essere conforme a tali norme, e i vecchi edifici devono essere
opportunamente adeguati ai regolamenti in caso di ristrutturazione (DM 236/89, art. 6).
2. Norme
2.1. A livello internazionale
Lo stesso standard ISO 21542:2011 menzionato nella precedente unità specifica una serie di
requisiti e raccomandazioni per molti degli elementi di costruzione, assemblaggi, componenti
e raccordi che compongono l'ambiente costruito. Tali requisiti riguardano gli aspetti costruttivi
dell'accesso agli edifici, la circolazione all'interno degli edifici, l'uscita dagli edifici nel corso
normale degli eventi e l'evacuazione in caso di emergenza. Si occupa anche di aspetti della
gestione dell'accessibilità negli edifici.
Accessibility levels for UNICEF facilities
Livello 1: Minimo Livello 2: Moderato Livello 3: Alto Livello
1. L'ingresso all'edificio è
accessibile (larghezza porta
adeguata; rampa per ingresso
con scale; ascensore
accessibile se ufficio al
piano superiore).
2. Una postazione di lavoro
accessibile con passaggio
libero dall'ingresso, dal
bagno e dalla sala riunioni;
la stanza deve avere uno
spazio sufficiente per le
manovre; i mobili devono
soddisfare il requisito
specifico del membro del
personale con disabilità.
3. Una sala riunioni
accessibile (ingresso
accessibile, spazio di
manovra sufficiente per la
persona con dispositivi di
assistenza, facile accesso alle
1. Raggiunge l'accessibilità
di livello 1.
2. Più di una postazione di
lavoro accessibile e altre rese
accessibili su richiesta. Due
sale riunioni accessibili. 3.
Servizi igienici accessibili su
più di un piano.
4. Facile circolazione nella
maggior parte delle parti
dell'edificio: circolazione
accessibile verticale
nell'edificio (ascensore, scale
e rampe) e circolazione
orizzontale su ogni piano
(corridoi di livello con
larghezza adeguata; rampe di
pavimento per differenze di
livello).
5. Le aree comuni (dispensa,
caffetteria, reception e aree
ricreative) sono accessibili
1. Raggiunge l’accessibilità
dei livelli 1 e 2
2. Postazioni di lavoro
accessibili ad ogni livello o
piano.
3. Tutte le sale riunioni sono
accessibili.
4. 50% dei servizi igienici
accessibili.
5. Tutte le aree comuni
accessibili.
6. Almeno il 4% del
parcheggio fornito è
riservato ai posti auto
designati.
7. Viene posizionata la
segnaletica (ad es.
Indicazione di servizi
attrezzature per riunioni e
conferenze, ecc.)
4. Un bagno unisex
accessibile (dotato di
maniglioni, spazio di
manovra e lavabo).
5. Percorso di evacuazione
accessibile per il livello del
suolo e per altri livelli in cui
il personale con disabilità
lavora.
6. Parcheggio adattato vicino
all'ingresso dell'edificio
seguendo gli standard.
(percorso libero, spazio di
manovra sufficiente,
rubinetti del lavello
raggiungibili e facili da usare
con una mano.)
6. Un posto auto accessibile
all'ingresso
igienici accessibili e
parcheggi).
8. I controlli e gli interruttori
possono essere azionati in
modo sicuro e indipendente.
2.2. A livello UE
La stessa Norma EN 17161:2019 « Design for All - Accessibilità secondo un approccio
“Design for All” in prodotti, beni e servizi - Estensione della gamma degli utenti . è applicabile
alla circolazione all'interno degli edifici. Esso copre sia la circolazione orizzontale che quella
verticale delle persone con disabilità.
2.3. A livello nazionale
= Serbia
In questo caso si applica la stessa disposizione del Regolamento menzionata nell'Unità
precedente.
=Bulgaria
i requisiti di legge (menzionati nell'unità precedente) per la progettazione, la costruzione e la
manutenzione di un ambiente architettonico accessibile di cui all'ordinanza n. 4 del 2009 sulla
progettazione, l'esecuzione e la manutenzione degli edifici in conformità con i requisiti per un
ambiente accessibile per la popolazione, comprese le persone con disabilità sono applicabili
alla circolazione delle persone con disabilità all'interno degli edifici.
=Italia
Il suddetto Decreto è applicabile anche in questo caso
3. Impedimenti
Le persone con diverse capacità dovrebbero essere in grado di utilizzare edifici e luoghi in
modo confortevole e sicuro, per quanto possibile senza assistenza speciale. Le persone
dovrebbero essere in grado di trovare la propria strada facilmente, capire come utilizzare
strutture edilizie come citofoni o ascensori, sapere che cosa è una struttura pedonale, e dove
possono incontrare traffico. Data l'ampia diversità della popolazione, un approccio di
progettazione universale, che si rivolge fin dall'inizio alla più ampia gamma di utenti, può
portare ad edifici e luoghi che possono essere utilizzati e goduti da tutti. Tale approccio elimina
o riduce la necessità di costosi cambiamenti o adattamenti per soddisfare le esigenze di
particolari gruppi in una fase successiva.
Progettare per un gruppo può portare a soluzioni che rispondono alle esigenze di molti altri.
Ad esempio:
• ingresso a livello (Step-free) possono facilitare non solo gli utenti di sedie a rotelle, ma anche
le persone con passeggini, le persone con valigie o carrelli della spesa, le persone che utilizzano
ausili per la mobilità, le persone con difficoltà visive
• gli spazi più grandi nei servizi igienici facilitano l'accesso agli utilizzatori di sedia a rotelle; a
quelli con bagagli o pacchi; ai genitori con passeggini o accompagnatori di bambini piccoli; a
quelli che utilizzano ausili per camminare o per la mobilità; e alle persone di grandi dimensioni
• segnaletica chiara e ben posizionata che utilizza simboli o pittogrammi riconosciuti aiuta le
persone con difficoltà di lettura o cognitive.
A volte una soluzione non si adatta a tutti e dovrà essere quindi fornita una gamma di opzioni,
ad esempio:
• presenza sia di gradini sia di una rampa in cui vi è un cambiamento di livello
• biglietterie automatiche a diverse altezze per facilitare l'uso in piedi, da seduti e da parte di
persone di piccola statura.
Ove necessario, gli ingressi dovrebbero essere il più ampi possibile, con uno spazio di manovra
sufficiente tra le porte interne ed esterne. La dimensione complessiva dipenderà da una serie di
fattori, tra cui il tipo di edificio; il numero di persone che si prevede utilizzino l'ingresso in uno
stesso momento, se l'ingresso è in uso simultaneo con l'uscita e se eventuali caratteristiche di
sicurezza sono necessari per le porte interne o esterne.
Nei luoghi in cui le persone sono tenute a fare la coda per biglietti, informazioni o servizi, come
ad esempio presso attrazioni, si dovrebbe consentire a tutti di muoversi durante la coda in modo
comodo, sicuro e il più comodamente possibile. Nel progettare le aree di coda, si dovrebbe
tener conto del probabile numero di persone in coda nelle ore di punta e della velocità con cui
si muoveranno lungo la coda. Molte persone saranno in grado di far fronte ad un confinamento
stretto con altre persone per un breve periodo se la coda è in rapido movimento. Tuttavia, se
una coda può essere statica o molto lenta, la disposizione dovrebbe garantire una minore
congestione, percepita o meno.
La circolazione orizzontale in un edificio può comprendere vie di accesso attraverso aree a
pianta aperta, passerelle, corridoi e ingressi. La disposizione generale delle vie di accesso
dovrebbe essere logica, comprensibile, utilizzabile e quanto più diretta possibile in termini di
accesso alle principali infrastrutture. Le distanze di peercorrenza dovrebbero essere ridotte al
minimo, anche se ovviamente ciò dipenderà dalla natura e dalle dimensioni dell'edificio. Un
layout ben progettato, con percorsi di circolazione chiari e facili da seguire andrà a beneficio
di tutti. I cambiamenti di livello all'interno di un piano dovrebbero essere evitati se possibile.
Qualora ciò non sia possibile in un edificio esistente, può essere necessario considerare e
progettare l'installazione di una rampa, di un ascensore per passeggeri o di un ascensore per
marciapiedi per renderlo accessibile.
La circolazione verticale in un edificio comprende componenti distinti tra cui scale, rampe,
ascensori, ascensori e scale mobili. Ogni componente fornisce un valido mezzo di accesso tra
diversi livelli all'interno di un piano o tra piani in un edificio a più piani, ma è necessario un
mix per soddisfare le esigenze di tutti gli utenti dell'edificio e per tenere conto di diverse età,
dimensioni, abilità o disabilità. Le scale mobili non sono adatte a persone in sedia a rotelle;
persone con passeggini; coloro che utilizzano ausili per la mobilità; e persone con cani guida o
da compagnia. Le scale non sono adatte a persone in sedia a rotelle, con passeggini o passeggini
e a persone che utilizzano ausili per camminare o per la mobilità.
Le piattaforme elevatrici sono lente ed hanno un'occupazione limitata. Rampe con un aumento
significativo possono diventare lunghe, impraticabili e troppo faticose per molte persone. I
dispositivi meccanici quali ascensori per passeggeri e piattaforme elevatrici possono essere
inadatti all'uso in caso di emergenza. In tali circostanze, saranno necessari mezzi di accesso
alternativi e procedure di gestione adeguate.
Immaginate di essere a casa e di voler andare, diciamo, in ufficio, al parco, in un negozio o a
casa di un amico. Durante il vostro viaggio, sarete in grado di dare una valutazione sana
dell'ambiente costruito controllando costantemente se è adeguato al suo scopo e se è possibile
raggiungere la vostra destinazione senza difficoltà. Tuttavia, se questo è un viaggio che si fa
spesso si può essere tentati di trovare modi alternativi. Nel momento in cui vi trovate alla
ricerca di alternative state già verificando non solo la sua adeguatezza funzionale, ma anche il
suo margine di interazione. Come con questo percorso, si può anche muoversi intorno alla
propria casa e chiedersi se è appropriato per voi e se sarà adatto se le vostre esigenze o desideri
cambiano.
In un edificio o abitazione, è possibile impegnarsi in vari tipi di attività. Nel corso di queste
attività, si utilizzano arredi interni come sedie, tavoli, lavagne, telefoni, scrivanie, scaffali, e
così via. Il modo in cui tali arredi interni sono stati progettati e montati influenza la facilità con
cui le attività possono essere eseguite. Altri fattori influenti sono la decorazione d'interni,
l'atmosfera e gli elettrodomestici. Un ambiente costruito che è progettato con la persona
“media” incorpora numerose barriere in termini fisici, sensoriali e intellettuali. A volte le
barriere sono difficili da superare e a volte sono insormontabili, a seconda del tipo e della
gravità delle limitazioni personali. Alcune persone possono impegnarsi in alcune attività con
grande sforzo o per niente. Le barriere nell'ambiente costruito limitano le loro opportunità di
agire nella società in modo indipendente o naturale. Il tipo di percorso, descritto qui, aiuta a
identificare le barriere nell'ambiente esistente.
Alcuni esempi:
- Banconi troppo alti per una persona che utilizza una sedia a rotelle o un altro dispositivo di
mobilità.
- Gli ascensori sono stati costruiti senza pulsante Braille.
- Negli ascensori non vi sono cartelli in braille e ringhiere.
- I montanti e le pedate delle scale sono della stessa struttura e dello stesso colore, il che può
mettere a rischio la sicurezza degli utenti, in particolare per gli ipovedenti.
- I servizi igienici non sono accessibili ai disabili a causa dei cambiamenti di livello. Si
consiglia di togliere l'ostacolo e lasciare 1200 mm liberi da impedimenti per l'utente in sedia a
rotelle.
- La toilette della porta si apre verso l'interno
- I corrimano di presa montate esclusivamente sul lato della parete.
- La toilette accessibile non è dotata di un sistema di allarme per le emergenze.
- Indicazione errata della segnaletica riguardante le toilettes per le persone con disabilità.
- Le scale non sono munite di paragradini, il che può provocare pericoli.
4. Adeguamenti
Un adeguamento ragionevole è qualcosa che può aiutare a prevenire, o ridurre, qualsiasi
svantaggio affrontato da una persona disabile. Adeguamenti ragionevoli consentono pari
opportunità alle persone con disabilità. Ciò che è considerato ragionevole è una decisione
obiettiva presa dai tribunali. In caso di imposizione di una tassa, non si può giustificare
l'assenza di un adeguamento ragionevole.
Ciò che è “ragionevole” dipende da:
❏ risorse disponibili
❏ costo
❏ praticità delle modifiche apportate
❏ benefici potenziali, ad es. quanto saranno efficaci eventuali modifiche per evitare lo
svantaggio che la persona disabile può affrontare
Aggiustamenti ragionevoli anticipatori miglioreranno l'inclusività degli ambienti per il tempo
libero; non coprendo tuttavia tutte le eventualità. Spesso possiamo modificare adattamenti già
in atto per soddisfare esigenze dei singoli: è importante incoraggiarli a partecipare attivamente
al processo decisionale.
L'efficienza del percorso interno e del sistema di circolazione all'interno degli edifici è
determinata dalla forma e dalla forma di base dell'edificio. Edifici dalla stessa superficie interna
e dalla stessa funzione differiscono nella proporzione di spazio tra gli elementi di circolazione
interna e percorso. Si differenzia anche per lo stile di progettazione della circolazione e degli
elementi di passaggio come ascensori, corridoi e altre attrezzature meccaniche.
Alcuni esempi di modifiche che possono essere facilmente realizzabili:
- Riordino di tavoli, sedie, distributori automatici, scaffali ed altri mobili;
- riposizionamento dei telefoni;
- l'aggiunta di marcature in rilievo sui pulsanti di comando degli ascensori;
- installazione di luci di allarme lampeggianti;
- installazione di maniglioni nei gabinetti;
- riordino delle pareti dei gabinetti per aumentare lo spazio di manovra;
- tubazioni isolanti dei gabinetti sotto i lavandini per evitare ustioni;
- installazione di una tavoletta rialzata del WC;
- installazione di uno specchio da bagno a figura intera;
- riposizionamento del dispenser di carta igienica in bagno;
- installazione di un distributore di bicchieri di carta accessibile presso una fontana d'acqua
inaccessibile esistente;
- rimozione di moquette ad alta e bassa densità;
- Installazione dei comandi manuali dei veicoli.
Da: Accessible Components for the Built Environment: Technical Guidelines embracing Universal Design,
http://www.unicefinemergencies.com
Da: Accessible Components for the Built Environment: Technical Guidelines embracing Universal Design,
http://www.unicefinemergencies.com
2.3. Uscita dagli edifici nel corso normale degli eventi e
evacuazione in caso di emergenza.
1. Disposizioni di legge
1.1. A livello internazionale
I mezzi di uscita accessibili devono essere forniti conformemente al codice internazionale degli
edifici (IBC). Emesso dal Consiglio del Codice Internazionale (ICC), l'IBC affronta il numero
di mezzi di uscita necessari e i relativi criteri tecnici, tra cui il grado di resistenza al fuoco,
protezione contro il fumo, distanza di percorrenza, larghezza, e altre caratteristiche. Gli
Standard attualmente applicano l'edizione IBC 2003 o l'edizione 2000 e il supplemento 2001.
L'Access Board prevede di aggiornare questi riferimenti. Il rispetto di un'edizione successiva
può essere possibile in base alla disposizione per un'agevolazione equivalente (§103) se è
comparabile o più rigorosa delle edizioni citate.
Un mezzo di uscita è un percorso senza ostacoli per lasciare edifici, strutture e spazi. Un mezzo
di uscita è costituito da uscita di accesso, uscita, e uscita di rilascio.
L'IBC richiede almeno due mezzi di uscita da tutti gli spazi e gli edifici, con poche eccezioni.
Alcuni spazi ed edifici sono autorizzati ad avere un mezzo di uscita se la distanza di percorrenza
per un'uscita è breve e il carico dell'occupante è basso. Ad esempio, una struttura societaria con
non più di 30 occupanti e una distanza massima di uscita di 23 metri ha la possibilità di avere
un unico mezzo di uscita. Sono necessari più di due mezzi di uscita se il carico degli occupanti
è pari o superiore a 500 (almeno 3) e a 1.000 o più (almeno 4). I requisiti del GIR per i mezzi
di uscita accessibili si applicano alle nuove costruzioni; i mezzi di uscita accessibili non devono
essere aggiunti nelle modifiche alle strutture esistenti.
Un mezzo accessibile di uscita, come definito dalla IBC, è un modo continuo e non ostruito di
uscita da qualsiasi punto di un edificio o di una struttura che fornisce un percorso accessibile
ad una zona di rifugio, un'uscita orizzontale o una via pubblica. Se è necessario più di un mezzo
di uscita da qualsiasi spazio accessibile, ciascuna parte accessibile del locale deve essere servita
da almeno due mezzi di uscita accessibili. Gli spazi accessibili possono essere serviti con un
solo mezzo di uscita accessibile solo se il GIR permette un solo mezzo di uscita.
1.2. A livello nazionale
= Serbia
Regolamento sulle norme tecniche di pianificazione, progettazione e costruzione di strutture
che forniscono movimento e accesso alle persone con disabilità, i bambini non hanno regole
specifiche nell'ambiente esterno per agire in caso di emergenza. Ma, istruzione speciale del
Ministero dell'Interno della Repubblica di Serbia ha definito come aiutare le persone con
disabilità in caso di emergenza.
= Bulgaria
I requisiti normativi per l'urbanizzazione delle aree urbane, compresi i requisiti e le condizioni
per lo sviluppo dell'ambiente per le persone con disabilità, sono stati determinati da concetti e
schemi di sviluppo territoriale e piani territoriali in conformità con il quadro normativo vigente
(articolo 10, comma 1 della legge territoriale). I concetti e gli schemi di sviluppo territoriale
definiscono gli obiettivi della politica statale per lo sviluppo del territorio per un certo periodo
(art. 99 della LPT). Il sistema di documenti per la pianificazione del territorio, il campo
d'applicazione e il contenuto, nonché le condizioni e la procedura per l'assegnazione,
l'elaborazione, l'adozione e l'attuazione dei concetti e degli schemi di sviluppo territoriale sono
definiti nella legge sullo sviluppo regionale.
= Italia
Ai fini della corretta applicazione della normativa, il D.M. 236/89 specifica in dettaglio cosa si
intende per barriere architettoniche, ovvero:
a) ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque e in particolare di coloro
che, per qualsiasi motivo, hanno una mobilità ridotta o permanentemente o temporaneamente
ridotta;
b) ostacoli che limitano o impediscono l'uso confortevole e sicuro di parti, attrezzature o
componenti da parte di qualsiasi persona;
c) l'assenza di dispositivi e segnali che consentano l'orientamento e il riconoscimento di luoghi
e fonti di pericolo per chiunque e, in particolare, per i non vedenti, gli ipovedenti e i non udenti.
2. 3. Norme
2.1. A livello internazionale
La stessa norma ISO 21542:2011 citata nell'unità precedente specifica una serie di requisiti e
raccomandazioni per molti elementi di costruzione, assemblaggi, componenti e raccordi che
compongono l'ambiente costruito. Questi requisiti si riferiscono agli aspetti costruttivi
dell'accesso agli edifici, alla circolazione all'interno degli edifici, all'uscita dagli edifici nel
normale corso degli eventi e all'evacuazione in caso di emergenza. Si occupa anche degli aspetti
della gestione dell'accessibilità negli edifici.
2.2. a norma EN 17161:2019 "Design for All - Accessibilità secondo l'approccio Design for
All in prodotti, beni e servizi - Estensione della gamma di utenti" è applicabile all'uscita dagli
edifici.
2.3. Livello nazionale
= Serbia
Normativa sulle norme tecniche di pianificazione, progettazione e costruzione di strutture che
prevedono l'impossibilità di movimento e l'accesso alle persone con disabilità, i bambini non
hanno regole specifiche per l'ambiente esterno per agire in caso di emergenza. Ma, l'Istruzione
speciale del Ministero degli Interni della Repubblica di Serbia ha istruzioni su come aiutare le
persone con disabilità in caso di emergenza.
=Bulgaria
I requisiti di legge (menzionati nell'unità precedente) per la progettazione, la costruzione e la
manutenzione di un ambiente architettonico accessibile ai sensi dell'ordinanza n. 4 del 2009
sulla progettazione, l'esecuzione e la manutenzione degli edifici in conformità ai requisiti per
un ambiente accessibile alla popolazione, comprese le persone con disabilità, sono applicabili
all'uscita dagli edifici da parte di persone con disabilità.
=Italia
Il decreto sopra citato si applica anche come standard.
3. Impedimenti
3.1. Uscita in situazioni ordinarie
Il percorso o la strada verso l'edificio dal confine del sito o dall'area di parcheggio deve essere
progettato e costruito in modo da consentire a tutte le persone di avvicinarsi, entrare e uscire
facilmente dall'edificio. Rampe e scale sono i luoghi più pericolosi per le cadute.
Le rampe possono essere l'unica soluzione pratica per le persone che non possono usare gradini
o scale, ma altre persone possono preferire l'uso delle scale. Oltre alla rampa, è necessario
prevedere una rampa di scale (vedere la sezione 3B per maggiori dettagli) se il cambiamento
di livello è superiore a 300 mm.
Un corrimano fornisce un mezzo di supporto, stabilità e guida per l'utente. Un corrimano
aiuterà la maggior parte delle persone a salire o scendere una scalinata o una rampa. Tuttavia,
un corrimano fornisce anche un mezzo essenziale di sostegno, stabilità e guida per tutti gli
utenti dell'edificio durante un'evacuazione di emergenza (ad es. incendio, terremoto,
inondazione, ecc.).
I corrimano dovrebbero essere previsti per i percorsi a gradini e in pendenza, le rampe e le scale
e per le vetture dell'ascensore secondo i requisiti richiesti.
L'ingresso ad un edificio dovrebbe essere identificabile dal confine del sito e da qualsiasi
parcheggio accessibile designato sul sito. L'ingresso o gli ingressi, comprese le uscite di
sicurezza, devono essere facili da individuare, sicuri e comodi da usare e avere un'esposizione
limitata alla pioggia. Le porte d'ingresso devono essere sufficientemente alte e larghe, facili e
intuitive da utilizzare. Le porte d'ingresso dovrebbero essere in grado di resistere alle forze dei
venti prevalenti senza aprirsi inaspettatamente.
In tutti i tipi di edifici, è essenziale un sistema di allarme antincendio affidabile ed efficace che
comunichi simultaneamente con un avvisatore acustico, una luce stroboscopica e un messaggio
vocale. Per garantire la visibilità di questi allarmi è necessario considerare la disposizione dei
locali, i livelli di illuminazione e la disposizione degli arredi.
I sistemi di allarme con luce stroboscopica visiva dovrebbero essere forniti per accogliere le
persone con problemi di udito, in particolare nelle aree isolate (bagni, sale riunioni) e nelle
zone rumorose.
Alcuni esempi:
- Non installare mai un numero ridotto di luci stroboscopiche/faro ad alto rendimento, poiché
queste producono abbagliamenti che causano confusione e disorientamento tra gli utenti
dell'edificio
- Non installare mai un numero ridotto di apparecchi acustici ad alta potenza. Questo porta solo
a confusione e disorientamento tra gli utenti dell'edificio
- I pomelli delle porte di tipo rotondo o ovale non sono adatti a persone con difficoltà motorie,
a persone di piccola statura o meno robuste e ai bambini.
- Un corrimano o un maniglione deve essere privo di elementi taglienti o abrasivi. I bordi
devono avere un raggio minimo di 3,2 mm.
- I maniglioni non devono ruotare all'interno dei loro raccordi
- Una rampa con pendenza superiore a 1:12 è difficile da usare e può creare un rischio di
incidente; non è quindi adatta ad un uso indipendente
- Un'inclinazione fino a sei gradi esclude la maggior parte delle persone su sedia a rotelle
dall'uso di una passerella orizzontale in modo indipendente.
In fase di progettazione dell'edificio, sarà presa una decisione sul tipo di procedura di
evacuazione di emergenza da utilizzare. Questa decisione influenzerà il layout dell'edificio e
le misure di sicurezza antincendio in esso incorporate.
Ci sono tre strategie principali comunemente utilizzate:
- Evacuazione totale - Tutti nell'edificio iniziano ad evacuare contemporaneamente e la
disposizione fisica dell'edificio è stata progettata per far fronte al numero massimo di persone.
Ciò significa che le persone con disabilità interagiscono con gli altri con il potenziale di
aumentare i tempi di movimento;
- Evacuazione graduale - Questa forma di sistema di evacuazione ha una fase di preallarme in
aree lontane da quelle immediatamente minacciate da un incendio. Durante questa fase, le
persone vulnerabili possono iniziare a fuggire, con un allarme generale che viene lanciato poco
dopo. Questo può essere utile per consentire al personale di assistere le persone con disabilità
in luoghi sicuri il più rapidamente possibile;
- Evacuazione a zone - Con questo sistema, l'edificio è progettato per essere evacuato
progressivamente man mano che l'entità dell'emergenza si sviluppa e viene compresa. La
costruzione dell'edificio, compresa la sua resistenza al fuoco, è organizzata in modo da non
richiedere l'evacuazione immediata da tutte le aree e le persone vengono allontanate
progressivamente dalla zona di pericolo. Ciò è particolarmente utile negli edifici in cui viene
fornita assistenza medica, in quanto le persone possono essere evacuate orizzontalmente dietro
una costruzione resistente al fuoco e spostate verticalmente solo se necessario. Con questa
filosofia di evacuazione, è essenziale garantire che le zone adiacenti abbiano una capacità
sufficiente per accogliere gli occupanti aggiuntivi di un'altra zona.
3.2. Uscita in situazioni di emergenza
Quando si considera il tempo di reazione per le persone con disabilità è difficile indicare con
esattezza il tempo necessario per evacuare un edificio. Questioni come il tipo di disabilità, l'età
della persona con disabilità, la posizione della persona al piano da evacuare e la disponibilità
di qualsiasi sistema "amico" non supportano l'uso chiaro delle specifiche; tuttavia, sono alcuni
dei fattori che devono essere considerati. Nonostante i problemi di cui sopra, anche le
dimensioni, il tipo di edificio e le strutture interne hanno un impatto sui tempi di reazione.
Questo include fattori come il tipo di porte presenti, la superficie del pavimento e le dimensioni
dei percorsi di viaggio, per citarne solo tre. Ad esempio, una persona con gravi problemi di
udito avrà una variante del tempo di evacuazione che dipenderà dal fatto che l'edificio sia dotato
di allarmi visivi, dalla posizione a sedere di quella persona in relazione a qualsiasi allarme
visivo presente, e dalla presenza di qualsiasi "amico" designato e dall'effettiva posizione
dell'"amico" nell'edificio. Tenendo conto di quanto sopra, lo sviluppo di strutture edilizie
coerenti per assistere l'evacuazione delle persone con disabilità è imperativo. Tuttavia, un
allineamento di queste strutture con lo sviluppo di piani di gestione appropriati è altrettanto
importante.
Fattori che influenzano l'uscita (tempo di reazione) di vari tipi di disabilità
Mobilità compromessa:
- Accessibilità del percorso di viaggio al punto di uscita (effetto: 80%)
- Qualsiasi cambiamento nella superficie dell'edificio dovuto ad un incendio. Questo può
includere acqua e perdita di trazione (effetto: 50%)
- Le scale hanno un impatto importante su una persona con disabilità motoria (effetto: 30%) su
una persona in ambulanza con disabilità motoria (effetto: 100%) su una persona su sedia a
rotelle
Ipovedenti:
- Se sono presenti o meno allarmi acustici (effetto 25%)
- Se sono presenti, la posizione della persona ipovedente in relazione all'allarme acustico
(effetto 25%)
- Se la persona ha o meno un compagno che l'assista in un punto di uscita (effetto: 25%)
Ipoudenti:
- Se sono presenti o meno allarmi visivi (effetto: 50% - 100%)
- Se sono presenti, la posizione della persona ipoacusica in relazione all'allarme visivo (effetto:
50% - 100%)
- Se la persona ha o meno un compagno che l'assista fino ad un punto di uscita (effetto: 25%)
Disabilità intellettiva:
- Circostanze confuse e panico (effetto: 50% - 100%)
- Se la persona ha o meno un "amico" che l'assista fino ad un punto di uscita (effetto: 50%)
In sostanza, l'evacuazione dipende dal fatto che gli occupanti si rendano conto della minaccia
e si allontanino da essa in un'area sicura. Mentre i sistemi costruiti possono essere messi in atto
per assistere le persone con disabilità con alcuni precisi vantaggi, è difficile affrontare tutti i
possibili scenari. Una soluzione molto più flessibile è quella di affidarsi all'interazione delle
persone e all'intervento della direzione che può far fronte a un'ampia gamma di scenari.
Pertanto, la presenza di un sistema amico e una forte strategia di gestione sembrano i fattori
più importanti per aumentare le possibilità di un'evacuazione di successo.
4. Adeguamenti
Ciò implica che le persone disabili hanno anche la responsabilità di cooperare con i fornitori
dei loro piani di fuga e di facilitare la loro fuga. Spesso le persone disabili sono riluttanti a
fornire volontariamente informazioni su ciò che potrebbero ottenere in una situazione di fuga
una tantum. Affinché le persone disabili siano disposte a fornire volontariamente queste
informazioni, i responsabili e i gestori degli edifici dovrebbero adottare il giusto approccio,
riconoscendo la dignità delle persone disabili e il loro diritto all'accesso indipendente e
all'evacuazione, e dovrebbero fornire a tutti quante più informazioni possibili sui piani per le
persone disabili. Questo incoraggerà le persone disabili ad essere più franche nel loro approccio
per stabilire il proprio piano di fuga.
In questo caso sono richieste alcune capacità di negoziazione, sensibilità e livello di
discernimento da parte della persona che effettua un'uscita di emergenza. (Le persone disabili
possono sentirsi spinte a fare fisicamente più di quanto non sarebbero in grado di fare in genere,
o possono temere che i sistemi di supporto e il supporto non siano messi a loro disposizione).
La formazione è essenziale. Si dovrebbe chiarire alle persone disabili (mentre si lavora con
loro per sviluppare un piano adeguato) che le circostanze di fuga sono considerate eccezionali.
Ciò significa che si potrebbero utilizzare soluzioni che potrebbero non essere appropriate nella
maggior parte delle circostanze, come permettere a una persona disabile di scendere le scale.
Non sarebbe accettabile che lo facessero in altre circostanze. La persona disabile potrebbe aver
bisogno di assicurazioni che, se si offre volontaria per ciò che potrebbe fare in caso di
emergenza, ciò non costituirà motivo per rimuovere qualsiasi sostegno in altri momenti. Non
tutte le persone che hanno una menomazione apparente avranno bisogno di un piano di fuga
assistito. Inoltre, non si deve presumere che le persone con disabilità invisibili e che
normalmente non avrebbero un problema di accesso non avranno bisogno di assistenza in una
situazione di emergenza. Ciò può essere causato dal fatto che le attuali indicazioni sui mezzi
di fuga in caso di incendio non sono necessariamente coerenti con gli standard di accesso, ad
esempio l'accesso ai piani superiori senza un ascensore di evacuazione, la marcatura dei bordi
delle scale.
Fornire mezzi di fuga sicuri rimane fondamentale per la sicurezza degli occupanti, ma anche il
comportamento umano in caso di emergenza è un fattore importante. Date le informazioni
disponibili, le evacuazioni di emergenza hanno dimostrato che la maggior parte dei
comportamenti sono ragionevoli, razionali e spesso eroici e altruisti. La maggior parte delle
persone si ferma e aiuta gli altri in situazioni pericolose e prende spunti da altri per capire la
situazione. La familiarità con l'uscita contribuisce anche al punto di uscita scelto e gli studi
hanno rilevato che le persone tendono a uscire da dove sono entrate nell'edificio.
- Sedie da evacuazione
Sembra una sedia a sdraio con sotto gli sci e le ruote. Quando è posizionata sulle scale, scivola
giù per le scale. Sul retro ci sono delle ruote che facilitano gli spostamenti in piano, ma non
sono adatte alle lunghe distanze. Una sedia di evacuazione è azionata da una o due persone e
richiede formazione e pratica per essere utilizzata. Le persone disabili possono non sentirsi
sicure nell'uso di queste sedie e non sempre è possibile per le persone su sedia a rotelle
trasferirsi su una sedia di evacuazione o mantenere una posizione seduta una volta seduti in
una di esse. Pertanto, le sedie di evacuazione non dovrebbero essere considerate una soluzione
automatica alle esigenze di fuga delle persone su sedia a rotelle.
- Trasferimento sulla propria sedia a rotelle
È possibile spostare una persona su una scala in vari modi utilizzando la propria sedia come
ausilio. Il trasporto di due, tre o quattro persone può essere effettuato tenendo la sedia a rotelle
in uno dei punti fissi situati in ogni angolo della sedia a rotelle. Il team solleva quindi la sedia
a rotelle e si sposta su o giù per le scale. Molti utenti su sedia a rotelle saranno in grado di
segnalarlo.
- Trasporto con una sedia da ufficio
Questo può essere utilizzato quando una persona non ha una sedia a rotelle adatta al trasporto,
ad esempio una grande sedia a rotelle motorizzata. Si può utilizzare qualsiasi sedia da ufficio
stabile, anche se preferibilmente con braccioli. Il trasporto è facilitato come quando si usa una
sedia a rotelle.
- Trasportabile con l'ausilio di ruote
Con alcune sedie a rotelle è possibile inclinare la sedia sul suo asse in modo che sia
praticamente senza peso sulla scala. Con una o due persone che si aggrappano alla sedia da un
punto fisso nella parte posteriore, la sedia a rotelle può essere manovrata giù per le scale,
permettendo al peso della persona di far scendere la sedia. Alcune persone su sedia a rotelle
sono in grado di effettuare questa manovra senza aiuto; tuttavia, queste persone sono in
minoranza e, in ogni caso, la manovra è davvero pratica solo su una breve rampa di scale.
Nessuna delle tecniche di cui sopra dovrebbe essere tentata senza un'adeguata formazione. Tutti
i tipi di tecniche di fuga in discesa richiedono una valutazione del rischio e una formazione
professionale per gli operatori in materia di movimentazione e manipolazione. Quando si
progetta il piano di fuga, ricordarsi di considerare ciò che è pratico e realizzabile in circostanze
eccezionali piuttosto che ciò che si potrebbe ottenere nella normale attività quotidiana.
2.4. Ambiente esterno direttamente interessato all'accesso
agli edifici
1. Disposizioni legali
1.1. A livello internazionale
L'architettura dovrebbe prevedere la creazione di spazi ad uso delle persone.
Nell'organizzazione di tali spazi, le carenze nella progettazione possono creare "barriere
architettoniche". Le barriere architettoniche sono presenti ovunque negli edifici esistenti: nelle
scuole, nelle aree commerciali, nei luoghi di lavoro e in un gran numero di edifici destinati e
di fatto utilizzati dal grande pubblico. L'ambiente continua a ostacolare e frustrare il
funzionamento delle persone disabili, mentre la maggior parte delle persone "non disabili" non
è consapevole del problema.
La progettazione universale si basa sul principio che gli ambienti costruiti e gli strumenti
utilizzati per la vita quotidiana possono essere progettati ergonomicamente in modo che tutti
possano utilizzarli. Tradizionalmente, l'architettura e i prodotti di uso quotidiano sono stati
progettati per l'attrattiva del mercato, con una maggiore attenzione alla moda piuttosto che alla
funzione. Tuttavia, con l'aumento della popolazione degli anziani e delle persone con disabilità,
si è registrata una maggiore tendenza verso il design universale.
L'accessibilità ambientale è uno dei temi principali del Programma d'azione mondiale per le
persone disabili, il quale afferma che l'accessibilità nei sistemi generali della società, come
l'ambiente fisico e culturale, gli alloggi e i trasporti, i servizi sociali e sanitari, le opportunità
educative e lavorative, la vita culturale e sociale, comprese le strutture sportive e ricreative, è
essenziale per promuovere il suo obiettivo di sviluppo di pari opportunità. Il Programma
Mondiale afferma che il raggiungimento dei suoi obiettivi di "piena partecipazione e
uguaglianza" è in gran parte determinato da fattori ambientali e che una persona è
"handicappata quando le vengono negate le opportunità generalmente disponibili nella
comunità che sono necessarie per gli elementi fondamentali della vita". La regola 5
(Accessibilità), una delle "Aree target per la partecipazione paritaria" delle Regole Standard
delle Nazioni Unite sull'Equalizzazione di Opportunità per Persone con Disabilità, fornisce una
guida normativa e sostanziale sull'accessibilità ambientale.
1.2. Livello nazionale
=Serbia
Gli edifici residenziali e residenziali-commerciali con dieci o più abitazioni devono essere
progettati e costruiti in modo tale che tutti gli utenti, e specialmente le persone con disabilità, i
bambini e gli anziani, abbiano facile accesso, movimento, residenza e lavoro (Articolo 5. Legge
sulla pianificazione e la costruzione della Repubblica Serbia).
= Bulgaria
È stato lanciato un programma nazionale per l'alloggio a prezzi accessibili e la mobilità
personale. L'obiettivo principale del programma è quello di costruire un ambiente accessibile
negli edifici residenziali esistenti e nei loro spazi adiacenti per le persone con disabilità e di
fornire mobilità personale per la loro inclusione sociale, tenendo conto delle loro specifiche
esigenze. L'attuazione del programma si svolge sul territorio di tutti i comuni della Repubblica
di Bulgaria su base progettuale nell'ambito dei fondi di bilancio approvati per il rispettivo anno.
Le attività per l'attuazione del Programma sono sostenute dall'Agenzia per le persone con
disabilità, dall'Agenzia di assistenza sociale (ASA), dalle autorità locali e dalle organizzazioni
di e per le persone con disabilità.
= Italia
L'accessibilità rappresenta il massimo grado di utilizzo dello spazio costruito. Accessibilità
significa la possibilità, anche per le persone con capacità motorie o sensoriali ridotte o impedite,
di raggiungere l'edificio e le sue singole unità, di entrarvi facilmente e di utilizzare gli spazi e
le attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia.
La normativa prevede che l'accessibilità debba essere garantita:
- per i percorsi esterni e le parti comuni di tutti gli edifici e, inoltre, che almeno il 5% delle
abitazioni residenziali sovvenzionate (con un minimo di una unità abitativa per intervento)
deve essere accessibile;
- per gli ambienti destinati ad attività sociali (come la scuola, la sanità, la cultura, lo sport, ecc.);
- per gli edifici destinati ad ospitare aziende o imprese soggette all'obbligo di collocamento.
Nelle strutture destinate ad attività sociali e limitate ai servizi igienici, il requisito si considera
soddisfatto se almeno un servizio igienico per ogni livello utile dell'edificio è accessibile alle
sedie a rotelle.
D'altra parte, negli edifici adibiti ad abitazioni e attività commerciali, deve essere possibile
accedere ad almeno un servizio igienico per ogni livello utile dell'edificio.
2. Norme
2.1. A livello internazionale
La stessa norma ISO 21542:2011 citata nell'unità precedente specifica una serie di requisiti e
raccomandazioni per molti degli elementi di costruzione, assemblaggi, componenti e raccordi
che compongono l'ambiente costruito.
2.2. Livello UE
La stessa norma EN 17161:2019 "Design for All - Accessibilità secondo l'approccio Design
for All in prodotti, beni e servizi - Estensione della gamma di utenti" è applicabile all'ambiente
esterno direttamente interessato all'accesso agli edifici.
2.3. Livello nazionale
= Serbia
Nel significato di rampe e strutture pubbliche, le norme sono presentate nell'Unità 2.1:
Gli edifici residenziali e residenziali-commerciali con dieci o più abitazioni devono essere
progettati e costruiti in modo tale che tutti gli utenti, e specialmente le persone con disabilità, i
bambini e gli anziani, abbiano facile accesso, movimento, residenza e lavoro (Articolo 5. Legge
sulla pianificazione e la costruzione della Repubblica Serbia).
=Bulgaria
I requisiti di legge (menzionati nell'unità precedente) per la progettazione, la costruzione e la
manutenzione di un ambiente architettonico accessibile ai sensi dell'ordinanza n. 4 del 2009
sulla progettazione, l'esecuzione e la manutenzione degli edifici in conformità ai requisiti per
un ambiente accessibile alla popolazione, comprese le persone con disabilità, sono applicabili
all'uscita di persone con disabilità dagli edifici.
=Italia
Ai fini della corretta applicazione della normativa, il D.M. 236/89 specifica in dettaglio cosa si
intende per barriere architettoniche, ovvero:
CORSO DI FORMAZIONE PER I GIOVANI DISABILI SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ PER IL MOVIMENTO AUTONOMO E LA SUA TUTELA
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CORSO DI FORMAZIONE PER I GIOVANI DISABILI SUI DIRITTI DELLE PERSONE CON DISABILITÀ PER IL MOVIMENTO AUTONOMO E LA SUA TUTELA

  • 1. CORSO DI FORMAZIONE per i giovani disabili sui diritti delle persone con disabilità per il movimento autonomo e la sua tutela
  • 2. Questa pubblicazione è preparata nell'ambito del progetto “Supporting the autonomy of movement of disabled youth through guidance and mapping of accessible places” ("Supportare l'autonomia di movimento dei giovani disabili attraverso l'orientamento e mappare i luoghi accessibili" - 2019-2-RS01-KA205-000940), che è stato cofinanziato dall'Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura del Programma Erasmus + (EACEA) della Commissione europea. Il supporto della Commissione europea per la produzione di questa pubblicazione non costituisce un'approvazione dei contenuti, che riflettono solo le opinioni degli autori. La Commissione non può essere ritenuta responsabile riguardo qualsiasi uso che possa essere fatto delle informazioni ivi contenute. La pubblicazione è frutto della collaborazione tra le organizzazioni partner del progetto. I nomi di tali organizzazioni che hanno contribuito alla realizzazione della presente pubblicazione sono i seguenti: AzBuki (Nis, SERBIA), Studio Progetto Società Cooperativa Sociale (Cornedo Vicentino, ITALY e Euro Cosulting Group (Sofia, BULGARIA). (CC) Questa pubblicazione è sotto licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike 4.0 International License. Nis, Sofia, Cornedo Vicentino Febbraio 2020
  • 3. Indice dei contenuti CAPITOLO 1. INTRODUZIONE AL CONTESTO GIURIDICO 4 1.1. Diritti europei fondamentali 4 1.2. Diritti delle persone con disabilità 5 1.3. Documenti politici importanti 9 1.4. Legislazione locale e istituzioni relative all’animazione giovanile socieducativa ed il tempo libero 11 Capitolo 2. Consapevolezza riguardo gli standard di accessibilità 14 2.1. Accesso agli edifici 13 2.2. Circolazione all’interno degli edifici 19 2.3. Uscita dagli edifici in condizioni di normalità ed evacuazione in caso di emergenza. 26 2.4. Ambiente esterno direttamente collegato all'accesso agli edifici 31 Capitolo 3. Dimensioni della vulnerabilità nella mobilità Error! Bookmark not defined. 3.1. Natura mutevole degli ostacoli di percorso invisibili agli altri Error! Bookmark not defined. 3.2. Caratteristiche dei luoghi di svago e di tempo libero che potrebbero ostacolare la frequentazione di giovani disabili Error! Bookmark not defined. 3.3. La gamma di aiuti e strumenti di sostegno Error! Bookmark not defined. 3.4. Esprimere bisogni personali di sostegno Error! Bookmark not defined. Capitolo 4. Esigenze e sfide nell'erogazione del sostegno Error! Bookmark not defined. 4.1.Problemi di accessibilità quotidiana nel contesto locale Error! Bookmark not defined. 4.2. Guida dei sostenitori tra i pari e di altri volontari Error! Bookmark not defined. 4.3. Attitudini e aspettative del personale dirigente e di servizio dei luoghi di svago e del tempo libero Error! Bookmark not defined. 4.4. L'arte di condividere viaggi, conversazioni, visite ai luoghi di svago e socializzazione Error! Bookmark not defined.
  • 4. CAPITOLO 1. INTRODUZIONE AL CONTESTO GIURIDICO 1.1. Diritti fondamentali dell’Unione europea CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI DELL’UE (EUCFR, 2000) Un elenco dei diritti garantiti che può essere utile alle persone con disabilità: 1. Dignità umana 2. Diritto all’integrità della persona 3. Proibizione della tortura e delle pene o trattamenti inumani o degradanti 4. Proibizione della schiavitø e del lavoro forzato 5. Diritto alla libertà e alla sicurezza 6. Rispetto della vita privata e della vita familiare 7. Protezione dei dati di carattere personale 8. Diritto di sposarsi e di costituire una famiglia 9. Libertà di pensiero, di coscienza e di religione 10. Libertà di espressione e d’informazione 11. Libertà di riunione e di associazione 12. Libertà delle arti e delle scienze 13. Diritto all’istruzione 14. Libertà professionale e diritto di lavorare 15. Libertà d’impresa 16. Diritto di proprietà 17. Diritto di asilo 18. Protezione in caso di allontanamento, di espulsione e di estradizione 19. Uguaglianza davanti alla legge 20. Non-discriminazione 21. Diversità culturale, religiosa e linguistica 22. Parità tra uomini e donne 23. Diritti dei bambini 24. Diritti degli anziani 25. Inserimento dei disabili - L’Unione riconosce e rispetta il diritto dei disabili di beneficiare di misure intese a garantirne l’autonomia, l’inserimento sociale e professionale e la partecipazione alla vita della comunità. 26. Diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni del Parlamento europeo 27. Diritto di voto e di eleggibilità alle elezioni comunali 28. Diritto ad una buona amministrazione 29. Diritto d’accesso ai documenti 30. Diritto a un ricorso effettivo e a un giudice imparziale 31. Presunzione di innocenza e diritti della difesa 32. Principi della legalità e della proporzionalità dei reati e delle pene 33. Diritto di non essere giudicato o punito due volte per lo stesso reato 34. Mediatore 1.2. Diritti delle persone con disabilità
  • 5. Convenzione riguardo i Diritti delle Persone con Disabilità (CRPD, 2006) Obiettivi e principi del CRPD Scopo della presente convenzione è promuovere, proteggere e garantire il pieno ed equo godimento di tutti i diritti umani e delle libertà fondamentali da parte di tutte le persone con disabilità e promuovere il rispetto della loro dignità intrinseca. Le persone con disabilità comprendono coloro che hanno menomazioni fisiche, mentali, intellettuali o sensoriali a lungo termine che, in interazione con varie barriere, possono ostacolare la loro piena ed efficace partecipazione alla società base di uguaglianza con gli altri. ⮚ Rispetto della dignità intrinseca, dell’autonomia individuale inclusa la libertà di fare le proprie scelte e dell’indipendenza delle persone; ⮚ Non discriminazione; ⮚ Partecipazione ed inclusione complete ed efficaci nella società; ⮚ Rispetto della differenza e accettazione delle persone con disabilità come parte della diversità umana e dell'umanità; ⮚ Parità di opportunità; ⮚ Accessibilità; ⮚ Parità tra uomini e donne; ⮚ Rispetto delle capacità in evoluzione dei bambini con disabilità e rispetto del diritto dei bambini con disabilità a preservare le loro identità. Principali diritti delle persone con disabilità importanti per l'attuazione del Progetto Giovanile ACS2 Articolo 24 - Istruzione 1. Gli Stati aderenti riconoscono il diritto all'istruzione delle persone con disabilità. Al fine di realizzare questo diritto senza discriminazioni e sulla base di pari opportunità, gli Stati assicureranno un sistema educativo inclusivo a tutti i livelli e l'apprendimento permanente diretto a: a. Il pieno sviluppo del potenziale umano, il senso di dignità e autostima e il rafforzamento del rispetto dei diritti umani, delle libertà fondamentali e della diversità umana; b. Lo sviluppo da parte delle persone con disabilità della loro personalità, di talenti e creatività, nonché delle loro capacità mentali e fisiche, al massimo delle loro potenzialità; c. Consentire alle persone con disabilità di partecipare efficacemente ad una società libera. 2. Nell'esercizio di tale diritto, gli Stati aderenti provvedono affinché: a) le persone con disabilità non siano escluse dal sistema di istruzione generale in base alla disabilità e i bambini con disabilità non siano esclusi dall'istruzione primaria gratuita e obbligatoria, o dall'istruzione secondaria, in base alla disabilità;
  • 6. b) le persone con disabilità possano accedere ad un'istruzione primaria e secondaria inclusiva, di qualità e gratuita su una base paritaria rispetto agli altri componenti della comunità in cui vivono; c) sia fornita una risposta adeguata alle esigenze della persona; d) le persone con disabilità ricevano il sostegno necessario, nell'ambito del sistema di istruzione, per facilitare l’accesso ad un’istruzione efficace; e) Efficaci misure di sostegno individualizzate siano previste in ambienti che massimizzano lo sviluppo accademico e sociale, coerentemente con l'obiettivo della piena inclusione. 3. Gli Stati aderenti consentono alle persone con disabilità di apprendere competenze per la vita e di sviluppo sociale per facilitare la loro piena ed equa partecipazione all'istruzione e in quanto membri della comunità. A tal fine, gli Stati parti adottano misure appropriate, tra cui: a) facilitare l'apprendimento di Braille, scrittura alternativa, modalità aumentative ed alternative, mezzi e formati di comunicazione, competenze orientative e di mobilità, nonché il sostegno e il tutoraggio tra pari; b) facilitare l'apprendimento della lingua dei segni e la promozione dell'identità linguistica della comunità dei non udenti; c) garantire che l'istruzione delle persone, in particolare dei bambini ciechi, sordi o sordomuti, sia impartita nelle lingue e nei modi più appropriati e nei mezzi di comunicazione per l'individuo, in contesti che massimizzino lo sviluppo accademico e sociale. 4. Al fine di contribuire alla realizzazione di tale diritto, gli Stati aderenti adottano le misure appropriate per assumere insegnanti, compresi insegnanti con disabilità, che siano qualificati in lingua dei segni e/o in braille, e per formare professionisti e personale che lavorino a tutti i livelli di istruzione. Tale formazione comprende la sensibilizzazione in materia di disabilità e l'uso di modalità, mezzi e formati di comunicazione, tecniche e materiali educativi adeguati e aggiuntivi per sostenere le persone con disabilità. Tale formazione dovrebbe comprendere la presa di coscienza in materia di disabilità e l'uso di appropriati metodi aumentativi ed alternativi, mezzi e formati di comunicazione, tecniche e materiali educativi per sostenere le persone con disabilità. 5. Gli Stati aderenti provvedono affinché le persone con disabilità possano accedere all'istruzione terziaria, alla formazione professionale, all'istruzione degli adulti e all'apprendimento permanente senza discriminazioni e su base paritaria. A tal fine, gli Stati aderenti assicurano soluzioni adeguate alle persone con disabilità. Articolo 25 – Salute Gli Stati aderenti riconoscono che le persone con disabilità hanno il diritto di godere del massimo livello di salute raggiungibile senza discriminazioni fondate sulla disabilità. Gli Stati aderenti adottano tutte le misure appropriate per garantire alle persone con disabilità l'accesso
  • 7. a servizi sanitari sensibili alle esigenze di genere, compresa la riabilitazione sanitaria. In particolare, gli Stati aderenti: a) forniscono alle persone con disabilità la stessa gamma, la stessa qualità e lo stesso livello di assistenza sanitaria gratuita o accessibile, gli stessi programmi delle altre persone, anche nel settore della salute sessuale e riproduttiva e dei programmi di sanità pubblica rivolti alla popolazione; b) forniscono i servizi sanitari necessari alle persone con disabilità, specifici della loro disabilità, compresi, se del caso, l'identificazione precoce e l'intervento, nonché servizi volti a ridurre al minimo e a prevenire ulteriori disabilità, anche tra i bambini e gli anziani; c) forniscono tali servizi sanitari il più vicino possibile alle comunità locali, anche nelle zone rurali; d) esigono che gli operatori sanitari forniscano alle persone con disabilità un'assistenza di pari qualità rispetto agli altri, anche sulla base di un consenso libero e informato, sensibilizzando anche rispetto a diritti umani, dignità, autonomia e le esigenze delle persone con disabilità attraverso la formazione e la promulgazione di norme etiche per l'assistenza sanitaria pubblica e privata; e) proibiscono la discriminazione nei confronti delle persone con disabilità nell'ambito delle assicurazioni per malattia e anche sulla vita, quando quest'ultima è consentita dalla legislazione nazionale, da fornire in modo equo e ragionevole; f) Prevenire il rifiuto discriminatorio riguardo l'assistenza sanitaria o i servizi sanitari o l'alimentazione e i liquidi a causa della disabilità. Articolo 27 (Lavoro e occupazione) 1. Gli Stati aderenti riconoscono il diritto delle persone con disabilità a lavorare su una base di parità con gli altri; ciò include il diritto alla possibilità di guadagnarsi da vivere con un lavoro liberamente scelto o accettato in un mercato del lavoro e in un ambiente di lavoro aperto, inclusivo e accessibile alle persone con disabilità. Gli Stati aderenti tutelano e promuovono la realizzazione del diritto al lavoro, anche per coloro che acquisiscono una disabilità durante il corso dell'impiego, adottando le misure appropriate, anche attraverso la legislazione, tra l'altro per: a) vietare la discriminazione fondata sull'invalidità per quanto riguarda tutte le questioni relative a tutte le forme di occupazione, comprese le condizioni di assunzione, di assunzione e di occupazione, il mantenimento dell'occupazione, l'avanzamento di carriera e condizioni di lavoro sicure e sane; b) proteggere i diritti delle persone con disabili, in maniera equa con gli altri, a condizioni di lavoro giuste e favorevoli, comprese le pari opportunità e la parità di retribuzione per un lavoro di pari valore, sicuro e in condizioni salutari, compresa la protezione contro le molestie, ed il ricorso a reclami; c) garantire che le persone con disabilità siano in grado di esercitare i loro diritti lavorativi e sindacali su una base di parità con gli altri;
  • 8. d) consentire alle persone con disabilità di avere un accesso effettivo ai programmi generali di orientamento tecnico e professionale, ai servizi di collocamento e alla formazione professionale e continua; e) promuovere le opportunità di lavoro e l'avanzamento di carriera per le persone con disabilità nel mercato del lavoro, nonché l'assistenza nella ricerca, nell'ottenimento, nel mantenimento e nel ritorno all'occupazione; f) promuovere le opportunità per il lavoro autonomo, l'imprenditorialità, lo sviluppo di cooperative e l'avvio di un'attività propria; g) assumere persone con disabilità nel settore pubblico; h) promuovere l'occupazione delle persone con disabilità nel settore privato mediante politiche e misure appropriate, che possono includere programmi d'azione, incentivi e altre misure; i) garantire che le persone con disabilità sul luogo di lavoro ricevano una supporto adeguato; j) promuovere l'acquisizione da parte delle persone con disabilità di esperienza lavorativa in un mercato del lavoro aperto; k) Promuovere la riabilitazione professionale e professionale, il mantenimento del posto di lavoro e programmi di reinserimento professionale per le persone con disabilità. 2. Gli Stati parti provvedono affinché le persone con disabilità non siano tenute in stato di schiavitù o servitù e siano protette, su base paritaria, dal lavoro forzato o obbligatorio. Pixabay.com Articolo 30 - Partecipazione alla vita culturale, allo svago, al tempo libero e allo sport
  • 9. 1. Gli Stati aderenti riconoscono alle persone con disabilità il diritto di partecipare alla vita culturale in condizioni di parità con gli altri e adottano tutte le misure atte a garantire che le persone con disabilità: a) accedano ai materiali culturali in formati accessibili; b) accedano a programmi televisivi, film, teatro e altre attività culturali, in formati accessibili; c) Godano dell'accesso ai luoghi di spettacolo o ai servizi culturali, come teatri, musei, cinema, biblioteche e servizi turistici, e, per quanto possibile, godano dell'accesso a monumenti e siti di importanza culturale nazionale. 2. Gli Stati aderenti adottano le misure appropriate per consentire alle persone con disabilità di sviluppare ed utilizzare il loro potenziale creativo, artistico e intellettuale, non solo a proprio vantaggio, ma anche per l'arricchimento della società. 3. Gli Stati aderenti adottano tutte le misure appropriate, conformemente al diritto internazionale, per garantire che le leggi che proteggono i diritti di proprietà intellettuale non costituiscano un ostacolo irragionevole o discriminatorio all'accesso delle persone con disabilità ai materiali culturali. 4. Le persone con disabilità hanno diritto, su base di parità con gli altri, al riconoscimento e al sostegno della loro specifica identità culturale e linguistica, comprese le lingue dei segni e la cultura dei sordi. 5. Al fine di consentire alle persone con disabilità di partecipare su base paritaria ad attività ricreative, ricreative e sportive, gli Stati aderenti adottano le misure appropriate per: a) incoraggiare e promuovere la partecipazione, per quanto possibile, delle persone con disabilità alle attività sportive tradizionali a tutti i livelli; b) garantire che le persone con disabilità abbiano la possibilità di organizzare, sviluppare e partecipare ad attività sportive e ricreative specifiche per la disabilità e, a tal fine, incoraggiano la fornitura, su base di parità con gli altri, di un'istruzione adeguata, di formazione e risorse; c) garantire che le persone con disabilità abbiano accesso a siti sportivi, ricreativi e turistici; d) garantire che i bambini con disabilità abbiano pari accesso con gli altri bambini alla partecipazione a attività ludiche, ricreative e sportive, comprese quelle svolte nel sistema scolastico; (e) Garantire che le persone con disabilità abbiano accesso ai servizi da coloro che sono coinvolti nell'organizzazione di attività ricreative, turistiche, ricreative e sportive. 1.3. Importanti documenti strategici Si tratta di atti giuridici di organizzazioni internazionali e regionali, ad es. il Consiglio d'Europa. L'atto giuridico più pertinente di questo livello è il Capitolo sociale europeo (ESC,
  • 10. COE, 2015). I regolamenti ivi contenuti forniscono una protezione giuridica speciale alle persone con disabilità. I disabili hanno diritto all'indipendenza, all'integrazione sociale ed alla partecipazione alla vita della comunità. Uno degli obiettivi principali di questo atto è quello di promuovere il loro accesso all'occupazione attraverso tutte le misure tendenti ad incoraggiare i datori di lavoro ad assumere, a mantenere in attività persone con disabilità nell'ambiente di lavoro ordinario e ad adeguare le condizioni di lavoro alle esigenze dei disabili o, qualora ciò non sia possibile a causa della disabilità, organizzando o creando un'occupazione protetta a seconda del livello di disabilità. In alcuni casi, tali misure possono richiedere il ricorso a servizi specializzati di collocamento e di sostegno. Pratica della Corte europea dei diritti dell'uomo (CEDU) La maggior parte dei casi di CEDU relativi a persone con disabilità si riferisce a detenzioni. Qui saranno presentati alcuni di loro, exempli gratia: 1. Diritto alla vita (articolo 2 della Convenzione) Morte di una persona sorda e muta in stato di custodia della polizia (Jasinskis v. Lettonia, 21 dicembre 2010) Il ricorrente lamentava la morte in custodia della polizia di suo figlio sordomuto. Quest'ultimo aveva subito gravi ferite alla testa in una caduta da alcune scale, era stato portato alla stazione di polizia locale e messo in una cella di sobrietà per 14 ore poiché la polizia credeva che fosse ubriaco. Il ricorrente lamentava inoltre l'inefficacia dell'indagine sulla morte di suo figlio. La Corte europea dei diritti dell'uomo ha ritenuto che vi sia stata una violazione dell'articolo 2 (diritto alla vita) della Convenzione europea dei diritti dell'uomo sotto il suo ramo sostanziale. Ha ribadito che l'articolo 2 della Convenzione non solo richiede a uno Stato di non prendere intenzionalmente una vita, ma anche di prendere le misure appropriate per salvaguardare la vita di coloro che rientrano nella sua giurisdizione. Per quanto riguarda una persona disabile in stato di trattenimento, occorre prestare particolare attenzione affinché le condizioni corrispondano alle sue particolari esigenze. Tuttavia, nel caso di specie, la polizia non aveva fatto esaminare dal punto di vista medico il richiedente al momento della sua assunzione in custodia, come richiesto specificamente dal Comitato europeo per la prevenzione della tortura (CPT). Né gli avevano dato alcuna possibilità di fornire informazioni sul suo stato di salute, anche dopo che continuava a bussare alle porte e alle pareti della cella di sobrietà. Tenendo conto del fatto che era sordo e muto, la polizia aveva un chiaro obbligo ai sensi della legislazione nazionale e delle norme internazionali, di fornirgli almeno carta e penna per consentirgli di comunicare le sue preoccupazioni. La Corte ha pertanto concluso che la polizia non aveva adempiuto al suo dovere di tutelare la vita del figlio del ricorrente fornendo a quest'ultimo adeguate cure mediche. La Corte ha inoltre ritenuto che l'indagine sulle circostanze della morte del figlio del ricorrente non era stata efficace, in violazione dell'articolo 2 della Convenzione sotto il suo arto procedurale. 1. Arutyunyan v. Russia (10 gennaio 2012) Il richiedente era in sedia a rotelle e aveva numerosi problemi di salute, tra cui un trapianto renale in sofferenza, vista molto scarsa, diabete e grave obesità. La sua cella era al quarto piano
  • 11. di un edificio senza ascensore; le unità mediche e amministrative erano situate al piano terra. A causa della mancanza di un ascensore, il richiedente era tenuto a salire e scendere regolarmente le scale per ricevere l'emodialisi e altre cure mediche necessarie. La Corte ha ritenuto che vi fosse stata una violazione dell'articolo 3 (divieto di trattamenti inumani o degradanti) della Convenzione, ritenendo che le autorità nazionali non avessero trattato il ricorrente in modo sicuro e appropriato, coerente con la sua disabilità, e gli aveva negato l'accesso effettivo alle strutture mediche, all'esercizio all'aperto e all'aria aperta. Ha osservato in particolare che, per un periodo di quasi quindici mesi, il richiedente, che era disabile e dipendeva da una sedia a rotelle per la mobilità, è stato costretto almeno quattro volte alla settimana a salire e scendere quattro rampe di scale lungo il suo cammino da e verso procedure mediche complicate e faticose che erano vitali per la sua salute. Lo sforzo gli aveva senza dubbio causato inutili dolori e lo esponeva ad un irragionevole rischio di gravi danni alla sua salute. Non era quindi sorprendente che egli avesse rifiutato di scendere le scale per esercitare nel cortile di ricreazione, ed era quindi rimasto confinato all'interno delle mura del centro di detenzione ventiquattro ore al giorno. In realtà, a causa della sua frustrazione e stress, il richiedente aveva in diverse occasioni anche rifiutato di lasciare la sua cella per ricevere emodialisi supporto vitale.1 Pixabay.com 1.4. Legislazione locale e istituzioni collegate al lavoro giovanile e al tempo libero = Serbia Nella Repubblica di Serbia esistono i seguenti atti giuridici che si riferiscono ai giovani: - Legge sulla gioventù - Strategia nazionale per i giovani - Piani d'azione locali che attuano la strategia nazionale per la gioventù 1 Fonte riguardante i casi ECHR: https://www.echr.coe.int/Documents/FS_Disabled_ENG.pdf, consultata il 2 aprile 2020.
  • 12. Inoltre in alcuni atti giuridici (leggi e statuto) esiste il riferimento all’animazione socio- educativa e al tempo libero di giovani con disabilità. Ad esempio, secondo la legge sul divieto di discriminazione, la discriminazione in base all'invecchiamento ed alla disabilità sono vietate. La legge sulla prevenzione della discriminazione nei confronti delle persone con disabilità vieta la discriminazione delle persone con disabilità e si riferisce alle loro associazioni (articolo 31) e alle attività sportive (articolo 37). Questioni importanti per la vita quotidiana delle persone con disabilità in Serbia sono il lavoro e l’occupazione. La legge sulla riabilitazione professionale e l'occupazione delle persone con disabilità stabilisce che l'impiego di persone con disabilità in condizioni generali è considerato l'impiego presso il datore di lavoro senza la modifica di attività lavorative, luogo di lavoro o attività lavorative e luogo di lavoro. L'impiego di persone con disabilità in condizioni speciali è considerato un impiego presso il datore di lavoro con l'adeguamento delle attività lavorative, del luogo di lavoro o delle attività lavorative e del luogo di lavoro. L'adeguamento delle attività lavorative è l'adeguamento del processo di lavoro e delle mansioni lavorative. L'adattamento del luogo di lavoro riguarda le attrezzature tecniche e tecnologiche di un luogo di lavoro, gli strumenti di lavoro, lo spazio e le attrezzature in funzione delle capacità e delle esigenze della persona con disabilità. L'adeguamento può anche comprendere un'assistenza professionale per sostenere la persona con disabilità nell'avvio al lavoro o sul luogo di lavoro, attraverso consulenza, formazione, servizi di assistenza e sostegno sul luogo di lavoro, monitoraggio del lavoro, sviluppo di metodi di lavoro personali e valutazione dell'efficienza (articolo 23). L'impiego di persone con disabilità in condizioni generali è considerato l'impiego presso il datore di lavoro senza la modifica di attività lavorative, luogo di lavoro o attività lavorative e luogo di lavoro. L'impiego di persone con disabilità in condizioni speciali è considerato come collocamento presso il datore di lavoro con l'adeguamento delle attività lavorative, del posto di lavoro o delle attività lavorative e sul posto di lavoro. L'adeguamento delle attività lavorative è l'adeguamento del processo di lavoro e delle mansioni lavorative. L'adattamento del luogo di lavoro riguarda le attrezzature tecniche e tecnologiche di un luogo di lavoro, gli strumenti di lavoro, lo spazio e le attrezzature in funzione delle capacità e delle esigenze della persona con disabilità. L'adeguamento può anche comprendere un'assistenza professionale per sostenere la persona con disabilità nell'avvio al lavoro o sul luogo di lavoro, attraverso consulenza, formazione, servizi di assistenza e sostegno sul luogo di lavoro, monitoraggio del lavoro, sviluppo di metodi di lavoro personali e valutazione dell'efficienza (articoli 24,25,26).
  • 13. La legge sul Welfare Sociale della Serbia istituisce un servizio speciale per le persone con disabilità che sono in stato di bisogno sociale per motivi sanitari: il servizio di assistenza personale. L’assistente personale può essere una persona di età superiore ai 18 anni, che è istruito per aiutare le persone con varie forme di disabilità. La città di Niš è una delle prime città in Serbia a promuovere e implementare questo servizio. Quando si discute di attività locali molto importante è la campagna “Chilometro facile” (In serbo: Laki kilometar"). Come parte della prima fase del progetto, i cordoli sui marciapiedi sono stati demoliti e sono stati istituiti corsie tattili e campi di sicurezza per i ciechi e gli ipovedenti.2 Si può concludere che la Repubblica di Serbia disponga di un solido quadro giuridico contro la discriminazione. I problemi principali sono la povertà e i problemi relativi ai meccanismi di attuazione delle disposizioni giuridiche. = Bulgaria La legislazione comprende vari atti e documenti giuridici, quali: - Strategia nazionale per i giovani; - Diritto della gioventù; - ORDINANZA sulle modalità e le condizioni per il sostegno finanziario delle attività e dei progetti giovanili a livello nazionale e regionale, ecc. = Italia La gioventù è espressamente presa in considerazione dalla Costituzione italiana, l'articolo 31 recita tra l'altro: “La Repubblica protegge la maternità, l'infanzia e la gioventù, favorendo gli istituti necessari a tale scopo”. L'impegno dello Stato a proteggere i giovani è sempre stato caratterizzato da decisioni politiche e legislative che hanno sostenuto le azioni del governo. In Italia, tuttavia, non esiste una legge nazionale specifica sulla gioventù. Numerose sono le leggi rivolte ai giovani in diversi ambiti, quali: istruzione, occupazione, sanità, cultura ecc. Nel 2016 l'Italia ha adottato una Riforma del terzo settore - Legge 6 giugno 2016, n. 106 - che introduce significativi nuovi sviluppi nelle politiche giovanili, tra cui il servizio civile universale. Ai sensi della legge, il 6 marzo 2017 è stato adottato un decreto legislativo relativo all'istituzione e alla disciplina del servizio civile universale. 2 Veljković, P. Prva faza projekta „Laki kilometar“ privodi se kraju- Uklonimo barijere, (in Serbian), https://uklonimobarijere.rs/prva-faza-projekta-laki-kilometar-privodi-se-kraju/, accesso avvenuto il 2 aprile 2020
  • 14. Capitolo 2. Consapevolezza riguardo le norme di accessibilità 2.1. Accesso agli edifici 1. Disposizioni di legge 1.1. A livello UE Il design per tutti è la progettazione di prodotti e ambienti perché possano essere utilizzabili da tutte le persone, nella massima misura possibile, senza la necessità di adattamento o design specializzato. I suoi principi sono: - Uso equo. Il design è utile e commerciabile a le persone con diverse abilità. - Flessibilità d'uso. Il design è adatto ad un'ampia gamma di preferenze e capacità individuali. - Uso semplice e intuitivo. L'uso del design è facile da capire, indipendentemente dall'esperienza dell'utente, dalle conoscenze, dalle competenze linguistiche o dal livello di attenzione. - Informazioni percettibili. Il progetto comunica efficacemente le informazioni necessarie all'utente, indipendentemente dalle condizioni ambientali o dalle capacità sensoriali dell'utente. - Tolleranza per errore. La progettazione minimizza i pericoli e le conseguenze negative di azioni accidentali o non intenzionali. - Basso sforzo fisico. Il design può essere utilizzato in modo efficiente e confortevole e con un minimo di fatica. - Dimensioni e spazio per l'avvicinamento e l'uso. Dimensioni e spazio adeguati sono previsti per l'approccio, la portata, la manipolazione e l'uso, indipendentemente dalle dimensioni del corpo dell'utente, postura o mobilità. L'approccio dell'Unione europea nei confronti della disabilità esige l'eliminazione delle discriminazioni e la determinazione nel far sì che i disabili abbiano gli stessi diritti dei non disabili, non solo in teoria ma anche nella pratica. Le norme sono accordi volontari documentati, che stabiliscono criteri importanti per prodotti, servizi e processi. Le norme, pertanto, contribuiscono a garantire che i prodotti e i servizi siano idonei al loro scopo e siano comparabili e compatibili. Gli standard che tengono conto della diversità delle esigenze della popolazione e della loro diversità funzionale secondo un approccio “Design for All” favoriranno lo sviluppo di prodotti e servizi accessibili a tutti, comprese le persone con disabilità e le persone anziane. Il Mandato di Standardizzazione 473, adottato dalla Commissione europea nel 2010, riguarda l’inclusione del “Design for All” nelle pertinenti iniziative di normazione e mira ad affrontare il problema dell'inclusione e dell'accessibilità nel processo di fabbricazione dei manufatti e le disposizioni relative ai servizi seguendo le disposizioni di “Design for All”. 1.2. A livello nazionale = Serbia
  • 15. La legge sulla prevenzione della discriminazione nei confronti delle persone con disabilità proibisce la discriminazione, garantendo il diritto alle persone con disabilità di accedere agli edifici pubblici senza alcuna discriminazione. Gli edifici pubblici e commerciali, come pure gli altri edifici pubblici (strade, piazze, parchi, ecc.), devono essere progettati, costruiti e mantenuti in modo che tutti gli utenti, e in particolare le persone con disabilità, i bambini e gli anziani, abbiano facile accesso, movimento e residenza, o l'uso conforme ai regolamenti tecnici pertinenti, che sono parte integrante delle norme che definiscono le misure tecniche obbligatorie e le condizioni di progettazione, pianificazione e costruzione, che garantiscono il buon movimento e l'accesso delle persone con disabilità, bambini e anziani. Gli edifici residenziali e residenziale-commerciali con dieci o più abitazioni devono essere progettati e costruiti in modo che tutti gli utenti, in particolare le persone con disabilità, i bambini e gli anziani, abbiano facile accesso, movimento, residenza e lavoro (Articolo 5. Legge sulla pianificazione e la costruzione della Repubblica di Serbia). = Bulgaria L'ambiente architettonico accessibile per le persone con disabilità ai sensi della legislazione bulgara attualmente in vigore è disciplinato da tre leggi, vale a dire la legge sull'integrazione delle persone con disabilità, la legge sulla pianificazione territoriale e la legge sulla protezione contro la discriminazione. La legge antidiscriminazione, che definisce la protezione contro la discriminazione, anche sulla base della disabilità. Il Disability Integration Act (ZIHU) è una legge speciale che disciplina le relazioni pubbliche relative all'integrazione delle persone con disabilità. Un ambiente abitativo e architettonico accessibile è stato identificato come uno dei principali fattori che influenzano le pubbliche relazioni per l'integrazione delle persone con disabilità. Gli atti che stabiliscono le violazioni amministrative ai sensi della presente legge nel settore dell'ambiente architettonico accessibile sono emessi da funzionari designati dal capo della Direzione Nazionale per il Controllo delle Costruzioni. I requisiti normativi per garantire un ambiente architettonico accessibile sono stabiliti anche da una serie di regolamenti, la maggior parte dei quali sono stati emessi sulla base della legge sulla pianificazione territoriale (ZPS). La legge disciplina le pubbliche relazioni relative alla struttura del territorio, alla progettazione degli investimenti e alla costruzione nella Repubblica Bulgara. La legge sulla pianificazione del territorio regola l'intero processo di progettazione degli investimenti, permettendo la costruzione e la messa in funzione delle opere, e in Art. 169, par. 1 - 3 fornisce i requisiti, che devono essere soddisfatti dalle costruzioni nella loro progettazione, esecuzione e manutenzione. = Italia In Italia, l'accessibilità agli edifici da parte di persone con diverse capacità si basa su tre importanti capisaldi. Accessibilità: possibilità per le persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale di raggiungere l'edificio e le sue singole unità, di accedervi facilmente e di utilizzare spazi e attrezzature in condizioni di sicurezza e autonomia adeguate. Visibilità: Indica la possibilità, anche da parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, di accedere agli spazi di relazione e ad almeno un bagno in ogni unità abitativa. Gli spazi per le relazioni sono le zone giorno o pranzo dell'alloggio privato e quelle corrispondenti nel luogo di lavoro, servizio e incontro. In altre parole, la persona può avere accesso limitato alla proprietà, ma in ogni caso le è possibile qualsiasi tipo di rapporto fondamentale.
  • 16. Adattabilità: È la possibilità di modificare lo spazio costruito nel tempo, intervenendo senza costi eccessivi, per rendere l'edificio o parte di esso completamente e facilmente utilizzabile anche da persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale. Un edificio è considerato adattabile quando, con l'esecuzione di opere differite, che non modificano né la struttura portante né la rete di impianti comuni, può essere reso accessibile. 2. Norme 2.1. A livello internazionale Poche cose possono essere più frustranti di un design fatto con poca cura attenzione, portando ad escludere le persone. Ma a volte il modo migliore per soddisfare le diverse esigenze delle persone non è facile da capire. Ecco dove gli standard ISO entrano in gioco. Dal posizionamento della segnaletica per i non vedenti ai passaggi pedonali più sicuri per i non udenti o ipoudenti, gli standard ISO si basano completamente sull'inclusione. A partire da un processo che coinvolge persone disabili con esperti in materia di accessibilità, ISO pubblica Standard rendono la vita più facile a molti. 21542:2011 specifica una serie di requisiti e raccomandazioni per molti elementi di costruzione, assemblaggio, componenti e raccordi che compongono l'ambiente costruito. Tali requisiti riguardano gli aspetti costruttivi dell'accesso agli edifici, la circolazione all'interno degli edifici, l'uscita dagli edifici nel corso normale degli eventi e l'evacuazione in caso di emergenza. Si occupa anche di aspetti della gestione dell'accessibilità negli edifici. 2.2. A livello UE In attuazione del Mandato 473, è stata emessa la Norma EN 17161:2019 Design for All - Accessibilità seguendo un approccio Design for All riguardante prodotti, beni e servizi - Ampliamento della gamma di utenti. Si tratta della Norma EN 17161:2019. Il documento specifica i requisiti che consentono ad un'organizzazione di progettare, sviluppare e fornire prodotti, beni e servizi in modo che possano essere accessibili, compresi e utilizzati dalla più ampia gamma di utenti, comprese le persone con disabilità. Il documento specifica i requisiti e le raccomandazioni che consentono ad un'organizzazione di ampliare la propria gamma di utenti identificando esigenze, caratteristiche, capacità e preferenze diverse, coinvolgendo direttamente o indirettamente gli utenti, e utilizzando le conoscenze sull'accessibilità nelle sue procedure e processi. Il documento specifica i requisiti che possono consentire a un'organizzazione di soddisfare i requisiti legali e regolamentari applicabili in relazione all'accessibilità dei suoi prodotti, beni e servizi. I requisiti stabiliti nel presente documento sono generici e sono destinati ad essere applicabili a tutte le parti pertinenti di tutte le organizzazioni, a prescindere dal tipo, dalle dimensioni o dai prodotti, dai beni e dai servizi forniti. Il documento promuove l'accessibilità seguendo un approccio Design for All nei prodotti e servizi mainstream e l'interoperabilità di questi con le tecnologie assistive. 2.3. Livello nazionale = Serbia L'atto giuridico di base in Serbia è il Regolamento sugli standard tecnici di pianificazione, progettazione e costruzione di strutture che forniscono movimenti impossibili e l'accesso alle persone con disabilità, ai bambini e agli anziani. Di seguito sono riportate alcune importanti disposizioni, quali:
  • 17. L'accesso all'edificio è previsto sulla parte dell'edificio il cui piano terra è al livello del terreno o sollevato fino a 5 cm in relazione alla superficie pedonale. - Rampe pedonali Deviazione delle differenze di altezza fino a 76 cm tra due superfici pedonali e l'approccio all'edificio è fatto utilizzando rampe - Scale L'accessibilità delle scale e delle scale deve essere progettata e costruita in modo che: la larghezza minima della scala sia di 120 cm; la larghezza minima del battistrada sia di 33 cm e l'altezza massima del gradino sia di 15 cm, ecc. - Ascensore Superare le differenze di altezza negli edifici residenziali dove c'è la possibilità di progettare appartamenti ed edifici facilmente adattabili per uso pubblico, è fatto attraverso ascensori. - Piattaforme Le piattaforme di sollevamento sono utilizzate per superare le differenze di altezza negli edifici residenziali e commerciali per uffici e edifici pubblici, se l'uso di scale e scale o rampe non è possibile. - Ingressi L'ingresso a un edificio è un ingresso a cui si accede direttamente dalla superficie pedonale pubblica o con l'aiuto di elementi di accessibilità per superare le differenze di altitudine. - Passerelle Le passerelle pedonali e i corridoi con una larghezza di almeno 180 cm (eccezionalmente 195 cm) per il movimento bidirezionale e di almeno 90 cm per il movimento unidirezionale nei passaggi a distanze più brevi sono progettati per un movimento fluido nello spazio. =Bulgaria I requisiti di legge (norme minime) per la progettazione, la costruzione e la manutenzione di un ambiente architettonico accessibile sono stabiliti nell'ordinanza n. 4 del 2009 sulla progettazione, esecuzione e manutenzione di edifici in conformità con i requisiti per un ambiente accessibile per la popolazione, comprese le persone con disabilità (Ordinanza n. 4 del 2009). L'ordinanza è stata emanata dal Ministro dello Sviluppo Regionale e dei Lavori Pubblici sulla base dell'art. 169, par. 2 della ZPS e in relazione all'art. 33 dello ZIHU. definisce i requisiti per la progettazione, l'attuazione e la manutenzione delle strutture (elementi dell'area urbana e degli edifici e delle strutture) per fornire un ambiente architettonico accessibile a tutta la popolazione, tenendo conto delle esigenze specifiche delle persone a mobilità ridotta, compresi i disabili (art. 1, par. 1). =Italia L'accessibilità in Italia si basa sulla Costituzione, ma la legislazione che disciplina l'accessibilità e l'eliminazione delle barriere architettoniche è la legge 13/89, che stabilisce i termini e le modalità in cui deve essere garantita l'accessibilità ai vari ambienti, con particolare attenzione ai luoghi pubblici. La legge 13/89 concede ai cittadini contributi per l'eliminazione delle barriere architettoniche sugli edifici privati esistenti in cui risiedono persone con disabilità permanenti o limitazioni funzionali (persone non vedenti e motori).
  • 18. 3. Impedimenti Quasi tutti affrontano difficoltà in un momento o nell'altro. Ma per le persone con disabilità, le barriere possono essere più frequenti e avere un impatto maggiore. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) descrive le barriere come qualcosa di più di semplici ostacoli fisici. Ecco la definizione dell'OMS delle barriere: "Fattori nell'ambiente di una persona che, attraverso la loro assenza o presenza, limitano il funzionamento e creano disabilità. Questi includono aspetti come: - un ambiente fisico non accessibile, - mancanza di tecnologie assistenziali pertinenti (dispositivi assistenziali, adattativi e riabilitativi), - atteggiamenti negativi delle persone nei confronti della disabilità, - Servizi, sistemi e politiche che sono inesistenti o che ostacolano il coinvolgimento di tutte le persone in una determinata condizione sanitaria in tutti i settori della vita. Gli architetti salvaguardano le parti più importanti, « i punti di partenza e le destinazioni. È essenziale che i mini percorsi all'interno di ogni edificio siano accessibili. Questo mini percorso potrebbe prevedere: punto di partenza > approccio > entrata principale > informazioni di ingresso > ascensore, scala mobile o scale > informazioni all’ingresso del piano superiore > corridoio > porta interna > stanza > funzione prevista > servizi > percorso inverso > uscita. Gli ostacoli all'accessibilità possono essere definiti come un oggetto fisico o immateriale che ostacola o ostacola l'accessibilità. Le barriere rompono il percorso e limitano la mobilità. Influiscono sulla sicurezza e rendono ostili un edificio o una struttura. Ciò significa anche che sono necessarie risorse supplementari, come il personale, per aiutare la persona a spostarsi da un punto ad un altro o per aiutare l'utente ad accedere ad un edificio o ad una struttura. Una barriera sulle informazioni significa che l'utente non può trovare o conoscere le informazioni necessarie e deve spendere molto più tempo o sforzarsi per ottenerle. Le barriere fisiche possono includere gradini, scale, marciapiedi, superfici esterne e pavimentazioni, aree di parcheggio, ingressi e uscite di edifici (comprese le vie di fuga di emergenza), porte interne ed esterne, cancelli, servizi igienici, strutture pubbliche (come telefoni, banconi o sportelli), illuminazione e ventilazione, ascensori e scale mobili, rivestimenti per pavimenti, insegne, mobili e oggetti temporanei o mobili (come attrezzature e scaffali).
  • 19. Esempi di barriere architettoniche o fisiche sono: - Marciapiedi e porte troppo strette per una sedia a rotelle, un veicolo o un deambulatore. - Scarsa illuminazione che rende difficile vedere ad una persona con scarsa visione o che legge le labbra. - Pomelli difficili da afferrare per una persona affetta da artrite. - Scarso accuratezza nel l'installazione dei mattoni del marciapiede. - Lungo i percorsi pedonali non sono previsti cartelli di guida. - Il punto informazioni è troppo alto per essere raggiunto e non c'è spazio sotto il cartello per far scivolare sotto una sedia a rotelle. - Nessun cartello guida strutturato è installato lungo i marciapiedi per dirigere gli ipovedenti - La zona di uscita non è segnalata. - Nei punti di attraversamento non vi sono cordoli e indicatori di superficie tattili per il pedone. - Le coperture in acciaio potrebbero mettere in pericolo le persone ipovedenti, con la possibilità che il bastone da passeggio si possa impigliare. - Il livello di salita dal capolinea non è lo stesso del piano d’ingresso del veicolo di trasporto pubblico, la rampa di discesa è inadeguata per un utente in sedia a rotelle. Deve essere prevista una rampa con segnaletica. - Assenza di cartelli guida rilevabili a favore di ipovedenti. - Il bancone è facile da identificare, ma difficile da raggiungere, poiché l'altezza del tavolo della reception è di 1300 mm. Tuttavia, il receptionist dovrebbe essere formato per assistere l'utente in sedia a rotelle. - Gradini e scale: Gradini solo nel percorso di viaggio dal confine della proprietà o dal parcheggio ad un edificio o all'ingresso di un edificio Alzata e pedata dei gradini non uniformi o non delle dimensioni raccomandate Illuminazione inadeguata o irregolare Mancanza di contrasto di colore o nessun segno Mancanza di corrimano o corrimano solo da un lato della scala Corrimano che non proseguono oltre le estremità delle scale Mancanza di indicatori di superficie tattili appropriati o segnaletica braille sui corrimano - Entrata: Porte strette Spazio di circolazione inadeguato Ingressi inadeguati Eccessiva forza necessaria per aprire la porta Porte che si aprono sul percorso di accesso Soglie allineate con il pavimento Spazio di parete libero inadeguato per l'oscillazione massima della porta I cambiamenti di livello sono difficili da affrontare per molte persone. Per quanto possibile, l'accesso dovrebbe essere sullo stesso livello tra il confine di uno spazio o da appositi, accessibili parcheggi e l'ingresso principale, altri ingressi utilizzati da persone disabili, altri percorsi ed edifici principali. A volte gli ostacoli non sono evidenti per le persone vicine. A tal fine, la comprensione del tipo di menomazione e delle esigenze dei giovani con disabilità potrebbe favorire un’individuazione tempestiva degli ostacoli. La seguente tabella fornisce una panoramica sui principali tipi di menomazioni e le relative esigenze:
  • 20. Menomazione Needs Fisica/Mobilità Rampe, spazi aperti, piano terra, servizi igienici accessibili, porte facili da aprire e da attraversare, ascensori, corrimano, pulsanti / maniglie delle porte all'altezza corretta, preferenza a porte automatiche preferite. Menomazione uditiva/sordità Illuminazione di emergenza (non solo allarmi sonori), linee chiare in vista, assenza di sfondi confusi che tolgono l'attenzione ai segni, apparecchi acustici Menomazione visiva/Cecità Segnaletica in caratteri braille e caratteri di grandi dimensioni, percorsi chiari, spazi ben definiti, nessun pericolo nel percorso, un percorso ben definito, ricezione vicino all'ingresso anteriore, differenze tattili nelle superfici, buon contrasto, ascensori parlanti. L'illuminazione e il contrasto sono importanti in particolare nelle vicinanze. Evitare il disordine visivo negli spazi pubblici. Mentale Barriere fisiche o sensoriali. Ricorrenti cause e fattori scatenanti variabili. Assicurarsi che non ci siano spazi chiusi in cui una persona non può uscire senza assistenza, la segnaletica è importante. Intellettuale Facilità di entrata e uscita, buona segnaletica, uso di frecce e percorsi colorati. 4. Adeguamenti Per effettuare gli opportuni adeguamenti, dovrebbero essere soddisfatti i seguenti principi: - Antropometria: Il corpo e le caratteristiche di accesso delle persone hanno un'influenza diretta sull'accessibilità. È necessario prendere in considerazione un'ampia gamma di popolazione e tenere conto della corporatura fisica di femmine e maschi, nonché delle variazioni di dimensione e della capacità tra le diverse età nel raggiungimento del design per tutti. È di pari importanza considerare la massima portata della struttura personale cornici e di stampelle, bastoni guida, così come le persone con passeggino e carrello della spesa. Inoltre, la circolazione e lo spazio di archiviazione deve tener conto di questi dispositivi. - Continuità: Il concetto di continuità è molto importante quando si pianifica l'accessibilità universale. Ad esempio, un percorso di viaggio continuo e accessibile dovrebbe essere fornito senza barriere. In caso di cambi di livello lungo il percorso di marcia, la continuità deve essere mantenuta da una rampa o da altri mezzi, come un ascensore. Allo stesso tempo, le informazioni devono essere fornite in numerosi luoghi e incroci e la visualizzazione deve essere continua per portare alla destinazione finale. Il modalità per trovare le indicazioni dovrebbero includere la superficie visiva, vocale e rilevabile. - Connettività: È auspicabile ridurre al minimo le distanze percorse tra elementi accessibili di edifici e strutture. Ponti di collegamento coperti ai livelli superiori sono utili per collegare diversi blocchi di un edificio sullo stesso sito. Si tratta di un buon mezzo per collegare le strutture e risparmiare lo sforzo per percorrere su e giù gli edifici. I ponti di collegamento dovrebbero
  • 21. essere livellati il più possibile e dovrebbero essere forniti corrimano. Il collegamento dovrebbe essere accessibile a tutti gli utenti e formare percorso continuo verso altre strutture. - Parità: L'essenza dell'accessibilità universale è fornire un accesso equo a tutte le persone, comprese le persone con disabilità. Ad esempio, se all'ingresso principale viene fornita una mappa delle guide, questa dovrebbe essere accessibile a tutti gli utenti. Di conseguenza, le informazioni sulla mappa dovrebbero essere accessibili a tutti, compresi gli anziani, i disabili fisici, gli ipovedenti e gli ipoudenti. La mappa deve essere dotata di layout tattile, informazioni testuali e vocali e situata ad un'altezza adeguata per facilitare un accesso equo. Un adeguamento ragionevole è qualcosa che può aiutare a prevenire, o ridurre, qualsiasi svantaggio affrontato da una persona disabile. Adeguamenti ragionevoli che consentono alle persone con disabilità pari opportunità: - installazione di rampe; - ridurre i marciapiedi e gli ingressi dei marciapiedi; - riposizionamento degli scaffali; - porte di ampliamento; - installazione di cerniere sfalsate per ampliare le porte; - eliminare un tornello o fornire un percorso alternativo accessibile; - installazione di ferramenta accessibile sulle porte; - Creazione di designati parcheggi accessibili. Da: Accessible Components for the Built Environment: Technical Guidelines embracing Universal Design, http://www.unicefinemergencies.com 2.2. Circolazione tra edifici 1. Disposizioni di legge 1.1. A livello UE Nell'ambito della strategia europea sulla disabilità 2010-2020 vi è un impegno chiave a garantire l'accessibilità a beni e servizi, compresi i servizi pubblici e i dispositivi di assistenza per le persone con disabilità. I progressi compiuti in materia a livello europeo sono visti come una condizione preliminare per la partecipazione alla società e all'economia. I requisiti di accessibilità per alcuni beni e servizi esistono già nei regolamenti europei (ad es. per la maggior parte dei veicoli ferroviari pubblici). Molti prodotti e servizi sono coperti in alcuni paesi, ma non in altri - anche al livello più elementare di obbligo generale (questa è una differenza importante). Forti requisiti di accessibilità fanno una vera differenza per le persone disabili (come clienti e utenti dei servizi), ma riguardano anche molte altre persone, comprese le professioni, le imprese
  • 22. e le organizzazioni pubbliche (progettisti di prodotti, architetti, produttori, fornitori di servizi, ingegneri, agenzie di approvvigionamento, ecc.). Parallelamente ai documenti sull'accessibilità menzionati nella precedente unità, esiste la Guida CEN-CENELEC 6:2014 - Linee guida per gli sviluppatori di norme per affrontare le esigenze delle persone anziane e delle persone con disabilità. Questa guida fornisce orientamenti agli sviluppatori di standard per affrontare i requisiti di accessibilità e le raccomandazioni standard che si concentrano, direttamente o indirettamente, sui sistemi (es. prodotti, servizi e ambienti costruiti) utilizzati dalle persone. Per aiutare gli sviluppatori di standard a definire i requisiti di accessibilità e le raccomandazioni, la Guida presenta: _ Sintesi della terminologia corrente relativa all'accessibilità; _ Questioni da considerare a sostegno dell'accessibilità nel processo di sviluppo delle norme; _ Una serie di obiettivi di accessibilità (utilizzati per identificare le esigenze di accessibilità degli utenti); _ BAR_ Descrizione delle (e considerazioni progettuali per) abilità e caratteristiche umane; _ Strategie per affrontare le esigenze di accessibilità degli utenti e considerazioni di progettazione negli standard. 1.2. A livello nazionale = Serbia La legge sulla prevenzione della discriminazione nei confronti delle persone con disabilità proibisce la discriminazione, garantendo il diritto alle persone con disabilità di accedere agli edifici pubblici senza alcuna discriminazione. Gli edifici pubblici e commerciali, come pure gli altri edifici pubblici (strade, piazze, parchi, ecc.), devono essere progettati, costruiti e mantenuti in modo che tutti gli utenti, e in particolare le persone con disabilità, i bambini e gli anziani, abbiano facile accesso, movimento e residenza, o l'uso conformemente ai regolamenti tecnici pertinenti, che sono parte integrante delle norme che definiscono le misure tecniche obbligatorie e le condizioni di progettazione, pianificazione e costruzione, che garantiscono il buon movimento e l'accesso delle persone con disabilità, bambini e anziani. = Bulgaria I regolamenti edilizi in Bulgaria sono stabiliti dal governo e attuati da comuni o enti privati (autorizzati dal Ministro dello sviluppo regionale e dei lavori pubblici) a seconda del tipo di costruzione. La legge sullo sviluppo territoriale disciplina l'area di costruzione, mentre vengono emanate ordinanze per rafforzare questa legge fornendo requisiti più specifici sulle opere di costruzione. Molti temi riguardanti la costruzione hanno un background nelle direttive UE (tra cui anche l'accessibilità agli edifici per Pwd, che è regolamentato a livello nazionale). Gli aspetti tecnici dei piani di costruzione (nei casi in cui i requisiti relativi all'accessibilità siano adeguati) sono controllati in modo più approfondito rispetto ad altri aspetti quali la qualità economica, ecologica e sociale. Se l'oggetto in costruzione non soddisfa gli standard, il processo di costruzione viene interrotto fino a quando non vengono risolte le non conformità. L'accessibilità all'ambiente costruito è stata affrontata nella legge contro la discriminazione (2003), in cui la costruzione di edifici inaccessibili è dichiarata discriminazione. La base giuridica per la piena accessibilità dell'ambiente costruito è stabilita dalla legge sullo sviluppo regionale, in cui il regolamento 4 (2009) stabilisce tutti i requisiti che rendono accessibile l'ambiente costruito. = Italia
  • 23. Il Decreto Ministeriale 236/89 stabilisce, per gli edifici e gli spazi privati, i parametri tecnici e dimensionali relativi al raggiungimento dei tre livelli qualitativi di cui sopra. Ad esempio - le dimensioni minime delle porte, - le caratteristiche delle scale, - la pendenza delle rampe pedonali, - lo spazio necessario per la rotazione di una sedia a rotelle, - le dimensioni degli ascensori e i casi di necessità; - le caratteristiche di una toilette accessibile e non solo. I requisiti sono stabiliti in modo differenziato a seconda del tipo di edifici e spazi. Ogni nuova costruzione deve infatti essere conforme a tali norme, e i vecchi edifici devono essere opportunamente adeguati ai regolamenti in caso di ristrutturazione (DM 236/89, art. 6). 2. Norme 2.1. A livello internazionale Lo stesso standard ISO 21542:2011 menzionato nella precedente unità specifica una serie di requisiti e raccomandazioni per molti degli elementi di costruzione, assemblaggi, componenti e raccordi che compongono l'ambiente costruito. Tali requisiti riguardano gli aspetti costruttivi dell'accesso agli edifici, la circolazione all'interno degli edifici, l'uscita dagli edifici nel corso normale degli eventi e l'evacuazione in caso di emergenza. Si occupa anche di aspetti della gestione dell'accessibilità negli edifici. Accessibility levels for UNICEF facilities Livello 1: Minimo Livello 2: Moderato Livello 3: Alto Livello 1. L'ingresso all'edificio è accessibile (larghezza porta adeguata; rampa per ingresso con scale; ascensore accessibile se ufficio al piano superiore). 2. Una postazione di lavoro accessibile con passaggio libero dall'ingresso, dal bagno e dalla sala riunioni; la stanza deve avere uno spazio sufficiente per le manovre; i mobili devono soddisfare il requisito specifico del membro del personale con disabilità. 3. Una sala riunioni accessibile (ingresso accessibile, spazio di manovra sufficiente per la persona con dispositivi di assistenza, facile accesso alle 1. Raggiunge l'accessibilità di livello 1. 2. Più di una postazione di lavoro accessibile e altre rese accessibili su richiesta. Due sale riunioni accessibili. 3. Servizi igienici accessibili su più di un piano. 4. Facile circolazione nella maggior parte delle parti dell'edificio: circolazione accessibile verticale nell'edificio (ascensore, scale e rampe) e circolazione orizzontale su ogni piano (corridoi di livello con larghezza adeguata; rampe di pavimento per differenze di livello). 5. Le aree comuni (dispensa, caffetteria, reception e aree ricreative) sono accessibili 1. Raggiunge l’accessibilità dei livelli 1 e 2 2. Postazioni di lavoro accessibili ad ogni livello o piano. 3. Tutte le sale riunioni sono accessibili. 4. 50% dei servizi igienici accessibili. 5. Tutte le aree comuni accessibili. 6. Almeno il 4% del parcheggio fornito è riservato ai posti auto designati. 7. Viene posizionata la segnaletica (ad es. Indicazione di servizi
  • 24. attrezzature per riunioni e conferenze, ecc.) 4. Un bagno unisex accessibile (dotato di maniglioni, spazio di manovra e lavabo). 5. Percorso di evacuazione accessibile per il livello del suolo e per altri livelli in cui il personale con disabilità lavora. 6. Parcheggio adattato vicino all'ingresso dell'edificio seguendo gli standard. (percorso libero, spazio di manovra sufficiente, rubinetti del lavello raggiungibili e facili da usare con una mano.) 6. Un posto auto accessibile all'ingresso igienici accessibili e parcheggi). 8. I controlli e gli interruttori possono essere azionati in modo sicuro e indipendente. 2.2. A livello UE La stessa Norma EN 17161:2019 « Design for All - Accessibilità secondo un approccio “Design for All” in prodotti, beni e servizi - Estensione della gamma degli utenti . è applicabile alla circolazione all'interno degli edifici. Esso copre sia la circolazione orizzontale che quella verticale delle persone con disabilità. 2.3. A livello nazionale = Serbia In questo caso si applica la stessa disposizione del Regolamento menzionata nell'Unità precedente. =Bulgaria i requisiti di legge (menzionati nell'unità precedente) per la progettazione, la costruzione e la manutenzione di un ambiente architettonico accessibile di cui all'ordinanza n. 4 del 2009 sulla progettazione, l'esecuzione e la manutenzione degli edifici in conformità con i requisiti per un ambiente accessibile per la popolazione, comprese le persone con disabilità sono applicabili alla circolazione delle persone con disabilità all'interno degli edifici. =Italia Il suddetto Decreto è applicabile anche in questo caso 3. Impedimenti Le persone con diverse capacità dovrebbero essere in grado di utilizzare edifici e luoghi in modo confortevole e sicuro, per quanto possibile senza assistenza speciale. Le persone dovrebbero essere in grado di trovare la propria strada facilmente, capire come utilizzare strutture edilizie come citofoni o ascensori, sapere che cosa è una struttura pedonale, e dove possono incontrare traffico. Data l'ampia diversità della popolazione, un approccio di progettazione universale, che si rivolge fin dall'inizio alla più ampia gamma di utenti, può portare ad edifici e luoghi che possono essere utilizzati e goduti da tutti. Tale approccio elimina
  • 25. o riduce la necessità di costosi cambiamenti o adattamenti per soddisfare le esigenze di particolari gruppi in una fase successiva. Progettare per un gruppo può portare a soluzioni che rispondono alle esigenze di molti altri. Ad esempio: • ingresso a livello (Step-free) possono facilitare non solo gli utenti di sedie a rotelle, ma anche le persone con passeggini, le persone con valigie o carrelli della spesa, le persone che utilizzano ausili per la mobilità, le persone con difficoltà visive • gli spazi più grandi nei servizi igienici facilitano l'accesso agli utilizzatori di sedia a rotelle; a quelli con bagagli o pacchi; ai genitori con passeggini o accompagnatori di bambini piccoli; a quelli che utilizzano ausili per camminare o per la mobilità; e alle persone di grandi dimensioni • segnaletica chiara e ben posizionata che utilizza simboli o pittogrammi riconosciuti aiuta le persone con difficoltà di lettura o cognitive. A volte una soluzione non si adatta a tutti e dovrà essere quindi fornita una gamma di opzioni, ad esempio: • presenza sia di gradini sia di una rampa in cui vi è un cambiamento di livello • biglietterie automatiche a diverse altezze per facilitare l'uso in piedi, da seduti e da parte di persone di piccola statura. Ove necessario, gli ingressi dovrebbero essere il più ampi possibile, con uno spazio di manovra sufficiente tra le porte interne ed esterne. La dimensione complessiva dipenderà da una serie di fattori, tra cui il tipo di edificio; il numero di persone che si prevede utilizzino l'ingresso in uno stesso momento, se l'ingresso è in uso simultaneo con l'uscita e se eventuali caratteristiche di sicurezza sono necessari per le porte interne o esterne. Nei luoghi in cui le persone sono tenute a fare la coda per biglietti, informazioni o servizi, come ad esempio presso attrazioni, si dovrebbe consentire a tutti di muoversi durante la coda in modo comodo, sicuro e il più comodamente possibile. Nel progettare le aree di coda, si dovrebbe tener conto del probabile numero di persone in coda nelle ore di punta e della velocità con cui si muoveranno lungo la coda. Molte persone saranno in grado di far fronte ad un confinamento stretto con altre persone per un breve periodo se la coda è in rapido movimento. Tuttavia, se una coda può essere statica o molto lenta, la disposizione dovrebbe garantire una minore congestione, percepita o meno. La circolazione orizzontale in un edificio può comprendere vie di accesso attraverso aree a pianta aperta, passerelle, corridoi e ingressi. La disposizione generale delle vie di accesso dovrebbe essere logica, comprensibile, utilizzabile e quanto più diretta possibile in termini di accesso alle principali infrastrutture. Le distanze di peercorrenza dovrebbero essere ridotte al minimo, anche se ovviamente ciò dipenderà dalla natura e dalle dimensioni dell'edificio. Un layout ben progettato, con percorsi di circolazione chiari e facili da seguire andrà a beneficio di tutti. I cambiamenti di livello all'interno di un piano dovrebbero essere evitati se possibile. Qualora ciò non sia possibile in un edificio esistente, può essere necessario considerare e progettare l'installazione di una rampa, di un ascensore per passeggeri o di un ascensore per marciapiedi per renderlo accessibile. La circolazione verticale in un edificio comprende componenti distinti tra cui scale, rampe, ascensori, ascensori e scale mobili. Ogni componente fornisce un valido mezzo di accesso tra diversi livelli all'interno di un piano o tra piani in un edificio a più piani, ma è necessario un mix per soddisfare le esigenze di tutti gli utenti dell'edificio e per tenere conto di diverse età, dimensioni, abilità o disabilità. Le scale mobili non sono adatte a persone in sedia a rotelle; persone con passeggini; coloro che utilizzano ausili per la mobilità; e persone con cani guida o da compagnia. Le scale non sono adatte a persone in sedia a rotelle, con passeggini o passeggini e a persone che utilizzano ausili per camminare o per la mobilità.
  • 26. Le piattaforme elevatrici sono lente ed hanno un'occupazione limitata. Rampe con un aumento significativo possono diventare lunghe, impraticabili e troppo faticose per molte persone. I dispositivi meccanici quali ascensori per passeggeri e piattaforme elevatrici possono essere inadatti all'uso in caso di emergenza. In tali circostanze, saranno necessari mezzi di accesso alternativi e procedure di gestione adeguate. Immaginate di essere a casa e di voler andare, diciamo, in ufficio, al parco, in un negozio o a casa di un amico. Durante il vostro viaggio, sarete in grado di dare una valutazione sana dell'ambiente costruito controllando costantemente se è adeguato al suo scopo e se è possibile raggiungere la vostra destinazione senza difficoltà. Tuttavia, se questo è un viaggio che si fa spesso si può essere tentati di trovare modi alternativi. Nel momento in cui vi trovate alla ricerca di alternative state già verificando non solo la sua adeguatezza funzionale, ma anche il suo margine di interazione. Come con questo percorso, si può anche muoversi intorno alla propria casa e chiedersi se è appropriato per voi e se sarà adatto se le vostre esigenze o desideri cambiano. In un edificio o abitazione, è possibile impegnarsi in vari tipi di attività. Nel corso di queste attività, si utilizzano arredi interni come sedie, tavoli, lavagne, telefoni, scrivanie, scaffali, e così via. Il modo in cui tali arredi interni sono stati progettati e montati influenza la facilità con cui le attività possono essere eseguite. Altri fattori influenti sono la decorazione d'interni, l'atmosfera e gli elettrodomestici. Un ambiente costruito che è progettato con la persona “media” incorpora numerose barriere in termini fisici, sensoriali e intellettuali. A volte le barriere sono difficili da superare e a volte sono insormontabili, a seconda del tipo e della gravità delle limitazioni personali. Alcune persone possono impegnarsi in alcune attività con grande sforzo o per niente. Le barriere nell'ambiente costruito limitano le loro opportunità di agire nella società in modo indipendente o naturale. Il tipo di percorso, descritto qui, aiuta a identificare le barriere nell'ambiente esistente. Alcuni esempi: - Banconi troppo alti per una persona che utilizza una sedia a rotelle o un altro dispositivo di mobilità. - Gli ascensori sono stati costruiti senza pulsante Braille. - Negli ascensori non vi sono cartelli in braille e ringhiere. - I montanti e le pedate delle scale sono della stessa struttura e dello stesso colore, il che può mettere a rischio la sicurezza degli utenti, in particolare per gli ipovedenti. - I servizi igienici non sono accessibili ai disabili a causa dei cambiamenti di livello. Si consiglia di togliere l'ostacolo e lasciare 1200 mm liberi da impedimenti per l'utente in sedia a rotelle. - La toilette della porta si apre verso l'interno - I corrimano di presa montate esclusivamente sul lato della parete. - La toilette accessibile non è dotata di un sistema di allarme per le emergenze. - Indicazione errata della segnaletica riguardante le toilettes per le persone con disabilità. - Le scale non sono munite di paragradini, il che può provocare pericoli. 4. Adeguamenti Un adeguamento ragionevole è qualcosa che può aiutare a prevenire, o ridurre, qualsiasi svantaggio affrontato da una persona disabile. Adeguamenti ragionevoli consentono pari opportunità alle persone con disabilità. Ciò che è considerato ragionevole è una decisione obiettiva presa dai tribunali. In caso di imposizione di una tassa, non si può giustificare l'assenza di un adeguamento ragionevole. Ciò che è “ragionevole” dipende da: ❏ risorse disponibili
  • 27. ❏ costo ❏ praticità delle modifiche apportate ❏ benefici potenziali, ad es. quanto saranno efficaci eventuali modifiche per evitare lo svantaggio che la persona disabile può affrontare Aggiustamenti ragionevoli anticipatori miglioreranno l'inclusività degli ambienti per il tempo libero; non coprendo tuttavia tutte le eventualità. Spesso possiamo modificare adattamenti già in atto per soddisfare esigenze dei singoli: è importante incoraggiarli a partecipare attivamente al processo decisionale. L'efficienza del percorso interno e del sistema di circolazione all'interno degli edifici è determinata dalla forma e dalla forma di base dell'edificio. Edifici dalla stessa superficie interna e dalla stessa funzione differiscono nella proporzione di spazio tra gli elementi di circolazione interna e percorso. Si differenzia anche per lo stile di progettazione della circolazione e degli elementi di passaggio come ascensori, corridoi e altre attrezzature meccaniche. Alcuni esempi di modifiche che possono essere facilmente realizzabili: - Riordino di tavoli, sedie, distributori automatici, scaffali ed altri mobili; - riposizionamento dei telefoni; - l'aggiunta di marcature in rilievo sui pulsanti di comando degli ascensori; - installazione di luci di allarme lampeggianti; - installazione di maniglioni nei gabinetti; - riordino delle pareti dei gabinetti per aumentare lo spazio di manovra; - tubazioni isolanti dei gabinetti sotto i lavandini per evitare ustioni; - installazione di una tavoletta rialzata del WC; - installazione di uno specchio da bagno a figura intera; - riposizionamento del dispenser di carta igienica in bagno; - installazione di un distributore di bicchieri di carta accessibile presso una fontana d'acqua inaccessibile esistente; - rimozione di moquette ad alta e bassa densità; - Installazione dei comandi manuali dei veicoli. Da: Accessible Components for the Built Environment: Technical Guidelines embracing Universal Design, http://www.unicefinemergencies.com
  • 28. Da: Accessible Components for the Built Environment: Technical Guidelines embracing Universal Design, http://www.unicefinemergencies.com 2.3. Uscita dagli edifici nel corso normale degli eventi e evacuazione in caso di emergenza. 1. Disposizioni di legge 1.1. A livello internazionale I mezzi di uscita accessibili devono essere forniti conformemente al codice internazionale degli edifici (IBC). Emesso dal Consiglio del Codice Internazionale (ICC), l'IBC affronta il numero di mezzi di uscita necessari e i relativi criteri tecnici, tra cui il grado di resistenza al fuoco, protezione contro il fumo, distanza di percorrenza, larghezza, e altre caratteristiche. Gli Standard attualmente applicano l'edizione IBC 2003 o l'edizione 2000 e il supplemento 2001. L'Access Board prevede di aggiornare questi riferimenti. Il rispetto di un'edizione successiva può essere possibile in base alla disposizione per un'agevolazione equivalente (§103) se è comparabile o più rigorosa delle edizioni citate. Un mezzo di uscita è un percorso senza ostacoli per lasciare edifici, strutture e spazi. Un mezzo di uscita è costituito da uscita di accesso, uscita, e uscita di rilascio. L'IBC richiede almeno due mezzi di uscita da tutti gli spazi e gli edifici, con poche eccezioni. Alcuni spazi ed edifici sono autorizzati ad avere un mezzo di uscita se la distanza di percorrenza per un'uscita è breve e il carico dell'occupante è basso. Ad esempio, una struttura societaria con non più di 30 occupanti e una distanza massima di uscita di 23 metri ha la possibilità di avere un unico mezzo di uscita. Sono necessari più di due mezzi di uscita se il carico degli occupanti è pari o superiore a 500 (almeno 3) e a 1.000 o più (almeno 4). I requisiti del GIR per i mezzi di uscita accessibili si applicano alle nuove costruzioni; i mezzi di uscita accessibili non devono essere aggiunti nelle modifiche alle strutture esistenti. Un mezzo accessibile di uscita, come definito dalla IBC, è un modo continuo e non ostruito di uscita da qualsiasi punto di un edificio o di una struttura che fornisce un percorso accessibile ad una zona di rifugio, un'uscita orizzontale o una via pubblica. Se è necessario più di un mezzo
  • 29. di uscita da qualsiasi spazio accessibile, ciascuna parte accessibile del locale deve essere servita da almeno due mezzi di uscita accessibili. Gli spazi accessibili possono essere serviti con un solo mezzo di uscita accessibile solo se il GIR permette un solo mezzo di uscita. 1.2. A livello nazionale = Serbia Regolamento sulle norme tecniche di pianificazione, progettazione e costruzione di strutture che forniscono movimento e accesso alle persone con disabilità, i bambini non hanno regole specifiche nell'ambiente esterno per agire in caso di emergenza. Ma, istruzione speciale del Ministero dell'Interno della Repubblica di Serbia ha definito come aiutare le persone con disabilità in caso di emergenza. = Bulgaria I requisiti normativi per l'urbanizzazione delle aree urbane, compresi i requisiti e le condizioni per lo sviluppo dell'ambiente per le persone con disabilità, sono stati determinati da concetti e schemi di sviluppo territoriale e piani territoriali in conformità con il quadro normativo vigente (articolo 10, comma 1 della legge territoriale). I concetti e gli schemi di sviluppo territoriale definiscono gli obiettivi della politica statale per lo sviluppo del territorio per un certo periodo (art. 99 della LPT). Il sistema di documenti per la pianificazione del territorio, il campo d'applicazione e il contenuto, nonché le condizioni e la procedura per l'assegnazione, l'elaborazione, l'adozione e l'attuazione dei concetti e degli schemi di sviluppo territoriale sono definiti nella legge sullo sviluppo regionale. = Italia Ai fini della corretta applicazione della normativa, il D.M. 236/89 specifica in dettaglio cosa si intende per barriere architettoniche, ovvero: a) ostacoli fisici che sono fonte di disagio per la mobilità di chiunque e in particolare di coloro che, per qualsiasi motivo, hanno una mobilità ridotta o permanentemente o temporaneamente ridotta; b) ostacoli che limitano o impediscono l'uso confortevole e sicuro di parti, attrezzature o componenti da parte di qualsiasi persona; c) l'assenza di dispositivi e segnali che consentano l'orientamento e il riconoscimento di luoghi e fonti di pericolo per chiunque e, in particolare, per i non vedenti, gli ipovedenti e i non udenti. 2. 3. Norme 2.1. A livello internazionale La stessa norma ISO 21542:2011 citata nell'unità precedente specifica una serie di requisiti e raccomandazioni per molti elementi di costruzione, assemblaggi, componenti e raccordi che compongono l'ambiente costruito. Questi requisiti si riferiscono agli aspetti costruttivi dell'accesso agli edifici, alla circolazione all'interno degli edifici, all'uscita dagli edifici nel normale corso degli eventi e all'evacuazione in caso di emergenza. Si occupa anche degli aspetti della gestione dell'accessibilità negli edifici. 2.2. a norma EN 17161:2019 "Design for All - Accessibilità secondo l'approccio Design for All in prodotti, beni e servizi - Estensione della gamma di utenti" è applicabile all'uscita dagli edifici. 2.3. Livello nazionale = Serbia
  • 30. Normativa sulle norme tecniche di pianificazione, progettazione e costruzione di strutture che prevedono l'impossibilità di movimento e l'accesso alle persone con disabilità, i bambini non hanno regole specifiche per l'ambiente esterno per agire in caso di emergenza. Ma, l'Istruzione speciale del Ministero degli Interni della Repubblica di Serbia ha istruzioni su come aiutare le persone con disabilità in caso di emergenza. =Bulgaria I requisiti di legge (menzionati nell'unità precedente) per la progettazione, la costruzione e la manutenzione di un ambiente architettonico accessibile ai sensi dell'ordinanza n. 4 del 2009 sulla progettazione, l'esecuzione e la manutenzione degli edifici in conformità ai requisiti per un ambiente accessibile alla popolazione, comprese le persone con disabilità, sono applicabili all'uscita dagli edifici da parte di persone con disabilità. =Italia Il decreto sopra citato si applica anche come standard. 3. Impedimenti 3.1. Uscita in situazioni ordinarie Il percorso o la strada verso l'edificio dal confine del sito o dall'area di parcheggio deve essere progettato e costruito in modo da consentire a tutte le persone di avvicinarsi, entrare e uscire facilmente dall'edificio. Rampe e scale sono i luoghi più pericolosi per le cadute. Le rampe possono essere l'unica soluzione pratica per le persone che non possono usare gradini o scale, ma altre persone possono preferire l'uso delle scale. Oltre alla rampa, è necessario prevedere una rampa di scale (vedere la sezione 3B per maggiori dettagli) se il cambiamento di livello è superiore a 300 mm. Un corrimano fornisce un mezzo di supporto, stabilità e guida per l'utente. Un corrimano aiuterà la maggior parte delle persone a salire o scendere una scalinata o una rampa. Tuttavia, un corrimano fornisce anche un mezzo essenziale di sostegno, stabilità e guida per tutti gli utenti dell'edificio durante un'evacuazione di emergenza (ad es. incendio, terremoto, inondazione, ecc.). I corrimano dovrebbero essere previsti per i percorsi a gradini e in pendenza, le rampe e le scale e per le vetture dell'ascensore secondo i requisiti richiesti. L'ingresso ad un edificio dovrebbe essere identificabile dal confine del sito e da qualsiasi parcheggio accessibile designato sul sito. L'ingresso o gli ingressi, comprese le uscite di sicurezza, devono essere facili da individuare, sicuri e comodi da usare e avere un'esposizione limitata alla pioggia. Le porte d'ingresso devono essere sufficientemente alte e larghe, facili e intuitive da utilizzare. Le porte d'ingresso dovrebbero essere in grado di resistere alle forze dei venti prevalenti senza aprirsi inaspettatamente. In tutti i tipi di edifici, è essenziale un sistema di allarme antincendio affidabile ed efficace che comunichi simultaneamente con un avvisatore acustico, una luce stroboscopica e un messaggio vocale. Per garantire la visibilità di questi allarmi è necessario considerare la disposizione dei locali, i livelli di illuminazione e la disposizione degli arredi. I sistemi di allarme con luce stroboscopica visiva dovrebbero essere forniti per accogliere le persone con problemi di udito, in particolare nelle aree isolate (bagni, sale riunioni) e nelle zone rumorose. Alcuni esempi:
  • 31. - Non installare mai un numero ridotto di luci stroboscopiche/faro ad alto rendimento, poiché queste producono abbagliamenti che causano confusione e disorientamento tra gli utenti dell'edificio - Non installare mai un numero ridotto di apparecchi acustici ad alta potenza. Questo porta solo a confusione e disorientamento tra gli utenti dell'edificio - I pomelli delle porte di tipo rotondo o ovale non sono adatti a persone con difficoltà motorie, a persone di piccola statura o meno robuste e ai bambini. - Un corrimano o un maniglione deve essere privo di elementi taglienti o abrasivi. I bordi devono avere un raggio minimo di 3,2 mm. - I maniglioni non devono ruotare all'interno dei loro raccordi - Una rampa con pendenza superiore a 1:12 è difficile da usare e può creare un rischio di incidente; non è quindi adatta ad un uso indipendente - Un'inclinazione fino a sei gradi esclude la maggior parte delle persone su sedia a rotelle dall'uso di una passerella orizzontale in modo indipendente. In fase di progettazione dell'edificio, sarà presa una decisione sul tipo di procedura di evacuazione di emergenza da utilizzare. Questa decisione influenzerà il layout dell'edificio e le misure di sicurezza antincendio in esso incorporate. Ci sono tre strategie principali comunemente utilizzate: - Evacuazione totale - Tutti nell'edificio iniziano ad evacuare contemporaneamente e la disposizione fisica dell'edificio è stata progettata per far fronte al numero massimo di persone. Ciò significa che le persone con disabilità interagiscono con gli altri con il potenziale di aumentare i tempi di movimento; - Evacuazione graduale - Questa forma di sistema di evacuazione ha una fase di preallarme in aree lontane da quelle immediatamente minacciate da un incendio. Durante questa fase, le persone vulnerabili possono iniziare a fuggire, con un allarme generale che viene lanciato poco dopo. Questo può essere utile per consentire al personale di assistere le persone con disabilità in luoghi sicuri il più rapidamente possibile; - Evacuazione a zone - Con questo sistema, l'edificio è progettato per essere evacuato progressivamente man mano che l'entità dell'emergenza si sviluppa e viene compresa. La costruzione dell'edificio, compresa la sua resistenza al fuoco, è organizzata in modo da non richiedere l'evacuazione immediata da tutte le aree e le persone vengono allontanate progressivamente dalla zona di pericolo. Ciò è particolarmente utile negli edifici in cui viene fornita assistenza medica, in quanto le persone possono essere evacuate orizzontalmente dietro una costruzione resistente al fuoco e spostate verticalmente solo se necessario. Con questa filosofia di evacuazione, è essenziale garantire che le zone adiacenti abbiano una capacità sufficiente per accogliere gli occupanti aggiuntivi di un'altra zona. 3.2. Uscita in situazioni di emergenza Quando si considera il tempo di reazione per le persone con disabilità è difficile indicare con esattezza il tempo necessario per evacuare un edificio. Questioni come il tipo di disabilità, l'età della persona con disabilità, la posizione della persona al piano da evacuare e la disponibilità di qualsiasi sistema "amico" non supportano l'uso chiaro delle specifiche; tuttavia, sono alcuni dei fattori che devono essere considerati. Nonostante i problemi di cui sopra, anche le dimensioni, il tipo di edificio e le strutture interne hanno un impatto sui tempi di reazione. Questo include fattori come il tipo di porte presenti, la superficie del pavimento e le dimensioni dei percorsi di viaggio, per citarne solo tre. Ad esempio, una persona con gravi problemi di udito avrà una variante del tempo di evacuazione che dipenderà dal fatto che l'edificio sia dotato di allarmi visivi, dalla posizione a sedere di quella persona in relazione a qualsiasi allarme visivo presente, e dalla presenza di qualsiasi "amico" designato e dall'effettiva posizione dell'"amico" nell'edificio. Tenendo conto di quanto sopra, lo sviluppo di strutture edilizie
  • 32. coerenti per assistere l'evacuazione delle persone con disabilità è imperativo. Tuttavia, un allineamento di queste strutture con lo sviluppo di piani di gestione appropriati è altrettanto importante. Fattori che influenzano l'uscita (tempo di reazione) di vari tipi di disabilità Mobilità compromessa: - Accessibilità del percorso di viaggio al punto di uscita (effetto: 80%) - Qualsiasi cambiamento nella superficie dell'edificio dovuto ad un incendio. Questo può includere acqua e perdita di trazione (effetto: 50%) - Le scale hanno un impatto importante su una persona con disabilità motoria (effetto: 30%) su una persona in ambulanza con disabilità motoria (effetto: 100%) su una persona su sedia a rotelle Ipovedenti: - Se sono presenti o meno allarmi acustici (effetto 25%) - Se sono presenti, la posizione della persona ipovedente in relazione all'allarme acustico (effetto 25%) - Se la persona ha o meno un compagno che l'assista in un punto di uscita (effetto: 25%) Ipoudenti: - Se sono presenti o meno allarmi visivi (effetto: 50% - 100%) - Se sono presenti, la posizione della persona ipoacusica in relazione all'allarme visivo (effetto: 50% - 100%) - Se la persona ha o meno un compagno che l'assista fino ad un punto di uscita (effetto: 25%) Disabilità intellettiva: - Circostanze confuse e panico (effetto: 50% - 100%) - Se la persona ha o meno un "amico" che l'assista fino ad un punto di uscita (effetto: 50%) In sostanza, l'evacuazione dipende dal fatto che gli occupanti si rendano conto della minaccia e si allontanino da essa in un'area sicura. Mentre i sistemi costruiti possono essere messi in atto per assistere le persone con disabilità con alcuni precisi vantaggi, è difficile affrontare tutti i possibili scenari. Una soluzione molto più flessibile è quella di affidarsi all'interazione delle persone e all'intervento della direzione che può far fronte a un'ampia gamma di scenari. Pertanto, la presenza di un sistema amico e una forte strategia di gestione sembrano i fattori più importanti per aumentare le possibilità di un'evacuazione di successo. 4. Adeguamenti Ciò implica che le persone disabili hanno anche la responsabilità di cooperare con i fornitori dei loro piani di fuga e di facilitare la loro fuga. Spesso le persone disabili sono riluttanti a fornire volontariamente informazioni su ciò che potrebbero ottenere in una situazione di fuga una tantum. Affinché le persone disabili siano disposte a fornire volontariamente queste informazioni, i responsabili e i gestori degli edifici dovrebbero adottare il giusto approccio, riconoscendo la dignità delle persone disabili e il loro diritto all'accesso indipendente e all'evacuazione, e dovrebbero fornire a tutti quante più informazioni possibili sui piani per le persone disabili. Questo incoraggerà le persone disabili ad essere più franche nel loro approccio per stabilire il proprio piano di fuga. In questo caso sono richieste alcune capacità di negoziazione, sensibilità e livello di discernimento da parte della persona che effettua un'uscita di emergenza. (Le persone disabili possono sentirsi spinte a fare fisicamente più di quanto non sarebbero in grado di fare in genere, o possono temere che i sistemi di supporto e il supporto non siano messi a loro disposizione). La formazione è essenziale. Si dovrebbe chiarire alle persone disabili (mentre si lavora con
  • 33. loro per sviluppare un piano adeguato) che le circostanze di fuga sono considerate eccezionali. Ciò significa che si potrebbero utilizzare soluzioni che potrebbero non essere appropriate nella maggior parte delle circostanze, come permettere a una persona disabile di scendere le scale. Non sarebbe accettabile che lo facessero in altre circostanze. La persona disabile potrebbe aver bisogno di assicurazioni che, se si offre volontaria per ciò che potrebbe fare in caso di emergenza, ciò non costituirà motivo per rimuovere qualsiasi sostegno in altri momenti. Non tutte le persone che hanno una menomazione apparente avranno bisogno di un piano di fuga assistito. Inoltre, non si deve presumere che le persone con disabilità invisibili e che normalmente non avrebbero un problema di accesso non avranno bisogno di assistenza in una situazione di emergenza. Ciò può essere causato dal fatto che le attuali indicazioni sui mezzi di fuga in caso di incendio non sono necessariamente coerenti con gli standard di accesso, ad esempio l'accesso ai piani superiori senza un ascensore di evacuazione, la marcatura dei bordi delle scale. Fornire mezzi di fuga sicuri rimane fondamentale per la sicurezza degli occupanti, ma anche il comportamento umano in caso di emergenza è un fattore importante. Date le informazioni disponibili, le evacuazioni di emergenza hanno dimostrato che la maggior parte dei comportamenti sono ragionevoli, razionali e spesso eroici e altruisti. La maggior parte delle persone si ferma e aiuta gli altri in situazioni pericolose e prende spunti da altri per capire la situazione. La familiarità con l'uscita contribuisce anche al punto di uscita scelto e gli studi hanno rilevato che le persone tendono a uscire da dove sono entrate nell'edificio. - Sedie da evacuazione Sembra una sedia a sdraio con sotto gli sci e le ruote. Quando è posizionata sulle scale, scivola giù per le scale. Sul retro ci sono delle ruote che facilitano gli spostamenti in piano, ma non sono adatte alle lunghe distanze. Una sedia di evacuazione è azionata da una o due persone e richiede formazione e pratica per essere utilizzata. Le persone disabili possono non sentirsi sicure nell'uso di queste sedie e non sempre è possibile per le persone su sedia a rotelle trasferirsi su una sedia di evacuazione o mantenere una posizione seduta una volta seduti in una di esse. Pertanto, le sedie di evacuazione non dovrebbero essere considerate una soluzione automatica alle esigenze di fuga delle persone su sedia a rotelle. - Trasferimento sulla propria sedia a rotelle È possibile spostare una persona su una scala in vari modi utilizzando la propria sedia come ausilio. Il trasporto di due, tre o quattro persone può essere effettuato tenendo la sedia a rotelle in uno dei punti fissi situati in ogni angolo della sedia a rotelle. Il team solleva quindi la sedia a rotelle e si sposta su o giù per le scale. Molti utenti su sedia a rotelle saranno in grado di segnalarlo. - Trasporto con una sedia da ufficio Questo può essere utilizzato quando una persona non ha una sedia a rotelle adatta al trasporto, ad esempio una grande sedia a rotelle motorizzata. Si può utilizzare qualsiasi sedia da ufficio stabile, anche se preferibilmente con braccioli. Il trasporto è facilitato come quando si usa una sedia a rotelle. - Trasportabile con l'ausilio di ruote Con alcune sedie a rotelle è possibile inclinare la sedia sul suo asse in modo che sia praticamente senza peso sulla scala. Con una o due persone che si aggrappano alla sedia da un punto fisso nella parte posteriore, la sedia a rotelle può essere manovrata giù per le scale, permettendo al peso della persona di far scendere la sedia. Alcune persone su sedia a rotelle sono in grado di effettuare questa manovra senza aiuto; tuttavia, queste persone sono in minoranza e, in ogni caso, la manovra è davvero pratica solo su una breve rampa di scale. Nessuna delle tecniche di cui sopra dovrebbe essere tentata senza un'adeguata formazione. Tutti i tipi di tecniche di fuga in discesa richiedono una valutazione del rischio e una formazione professionale per gli operatori in materia di movimentazione e manipolazione. Quando si
  • 34. progetta il piano di fuga, ricordarsi di considerare ciò che è pratico e realizzabile in circostanze eccezionali piuttosto che ciò che si potrebbe ottenere nella normale attività quotidiana. 2.4. Ambiente esterno direttamente interessato all'accesso agli edifici 1. Disposizioni legali 1.1. A livello internazionale L'architettura dovrebbe prevedere la creazione di spazi ad uso delle persone. Nell'organizzazione di tali spazi, le carenze nella progettazione possono creare "barriere architettoniche". Le barriere architettoniche sono presenti ovunque negli edifici esistenti: nelle scuole, nelle aree commerciali, nei luoghi di lavoro e in un gran numero di edifici destinati e di fatto utilizzati dal grande pubblico. L'ambiente continua a ostacolare e frustrare il funzionamento delle persone disabili, mentre la maggior parte delle persone "non disabili" non è consapevole del problema. La progettazione universale si basa sul principio che gli ambienti costruiti e gli strumenti utilizzati per la vita quotidiana possono essere progettati ergonomicamente in modo che tutti possano utilizzarli. Tradizionalmente, l'architettura e i prodotti di uso quotidiano sono stati progettati per l'attrattiva del mercato, con una maggiore attenzione alla moda piuttosto che alla funzione. Tuttavia, con l'aumento della popolazione degli anziani e delle persone con disabilità, si è registrata una maggiore tendenza verso il design universale. L'accessibilità ambientale è uno dei temi principali del Programma d'azione mondiale per le persone disabili, il quale afferma che l'accessibilità nei sistemi generali della società, come l'ambiente fisico e culturale, gli alloggi e i trasporti, i servizi sociali e sanitari, le opportunità educative e lavorative, la vita culturale e sociale, comprese le strutture sportive e ricreative, è essenziale per promuovere il suo obiettivo di sviluppo di pari opportunità. Il Programma Mondiale afferma che il raggiungimento dei suoi obiettivi di "piena partecipazione e uguaglianza" è in gran parte determinato da fattori ambientali e che una persona è "handicappata quando le vengono negate le opportunità generalmente disponibili nella comunità che sono necessarie per gli elementi fondamentali della vita". La regola 5 (Accessibilità), una delle "Aree target per la partecipazione paritaria" delle Regole Standard delle Nazioni Unite sull'Equalizzazione di Opportunità per Persone con Disabilità, fornisce una guida normativa e sostanziale sull'accessibilità ambientale. 1.2. Livello nazionale =Serbia Gli edifici residenziali e residenziali-commerciali con dieci o più abitazioni devono essere progettati e costruiti in modo tale che tutti gli utenti, e specialmente le persone con disabilità, i bambini e gli anziani, abbiano facile accesso, movimento, residenza e lavoro (Articolo 5. Legge sulla pianificazione e la costruzione della Repubblica Serbia). = Bulgaria È stato lanciato un programma nazionale per l'alloggio a prezzi accessibili e la mobilità personale. L'obiettivo principale del programma è quello di costruire un ambiente accessibile negli edifici residenziali esistenti e nei loro spazi adiacenti per le persone con disabilità e di fornire mobilità personale per la loro inclusione sociale, tenendo conto delle loro specifiche esigenze. L'attuazione del programma si svolge sul territorio di tutti i comuni della Repubblica di Bulgaria su base progettuale nell'ambito dei fondi di bilancio approvati per il rispettivo anno. Le attività per l'attuazione del Programma sono sostenute dall'Agenzia per le persone con
  • 35. disabilità, dall'Agenzia di assistenza sociale (ASA), dalle autorità locali e dalle organizzazioni di e per le persone con disabilità. = Italia L'accessibilità rappresenta il massimo grado di utilizzo dello spazio costruito. Accessibilità significa la possibilità, anche per le persone con capacità motorie o sensoriali ridotte o impedite, di raggiungere l'edificio e le sue singole unità, di entrarvi facilmente e di utilizzare gli spazi e le attrezzature in condizioni di adeguata sicurezza e autonomia. La normativa prevede che l'accessibilità debba essere garantita: - per i percorsi esterni e le parti comuni di tutti gli edifici e, inoltre, che almeno il 5% delle abitazioni residenziali sovvenzionate (con un minimo di una unità abitativa per intervento) deve essere accessibile; - per gli ambienti destinati ad attività sociali (come la scuola, la sanità, la cultura, lo sport, ecc.); - per gli edifici destinati ad ospitare aziende o imprese soggette all'obbligo di collocamento. Nelle strutture destinate ad attività sociali e limitate ai servizi igienici, il requisito si considera soddisfatto se almeno un servizio igienico per ogni livello utile dell'edificio è accessibile alle sedie a rotelle. D'altra parte, negli edifici adibiti ad abitazioni e attività commerciali, deve essere possibile accedere ad almeno un servizio igienico per ogni livello utile dell'edificio. 2. Norme 2.1. A livello internazionale La stessa norma ISO 21542:2011 citata nell'unità precedente specifica una serie di requisiti e raccomandazioni per molti degli elementi di costruzione, assemblaggi, componenti e raccordi che compongono l'ambiente costruito. 2.2. Livello UE La stessa norma EN 17161:2019 "Design for All - Accessibilità secondo l'approccio Design for All in prodotti, beni e servizi - Estensione della gamma di utenti" è applicabile all'ambiente esterno direttamente interessato all'accesso agli edifici. 2.3. Livello nazionale = Serbia Nel significato di rampe e strutture pubbliche, le norme sono presentate nell'Unità 2.1: Gli edifici residenziali e residenziali-commerciali con dieci o più abitazioni devono essere progettati e costruiti in modo tale che tutti gli utenti, e specialmente le persone con disabilità, i bambini e gli anziani, abbiano facile accesso, movimento, residenza e lavoro (Articolo 5. Legge sulla pianificazione e la costruzione della Repubblica Serbia). =Bulgaria I requisiti di legge (menzionati nell'unità precedente) per la progettazione, la costruzione e la manutenzione di un ambiente architettonico accessibile ai sensi dell'ordinanza n. 4 del 2009 sulla progettazione, l'esecuzione e la manutenzione degli edifici in conformità ai requisiti per un ambiente accessibile alla popolazione, comprese le persone con disabilità, sono applicabili all'uscita di persone con disabilità dagli edifici. =Italia Ai fini della corretta applicazione della normativa, il D.M. 236/89 specifica in dettaglio cosa si intende per barriere architettoniche, ovvero: