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Sintesi dei lavori dei laboratori tematici
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Sintesi dei lavori dei laboratori tematici
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"Educare al lavoro dignitoso. 40 anni di pastorale sociale in Italia" ##
Rimini, 25–28 ottobre 2011
10. come affronterò la presentazione
Descrizione
del tema
Lente
Fotografia d’ingrandimento
1 2 3
11. come affronterò la presentazione
Descrizione
Criticità
del tema
Lente
Fotografia d’ingrandimento
1 2 3
12. come affronterò la presentazione
Descrizione
Criticità
del tema
Lente
Fotografia d’ingrandimento
1 2 3
13. come affronterò la presentazione
Descrizione
Criticità
del tema
Lente
Fotografia d’ingrandimento Caleidoscopio
1 2 3
14. come affronterò la presentazione
Descrizione Proposte
Criticità
del tema (di una visione diversa)
Lente
Fotografia d’ingrandimento Caleidoscopio
1 2 3
16. Descrizione del tema
• appiattimento del tempo: tutti i giorni
sono diventati uguali
• per chi non ha lavoro, per chi lavora su
turni, per chi ha giorni liberi altri dalla
domenica, essa non esiste, non significa
nulla
17. Descrizione del tema
• quale festa? ... Il giorno dell'evasione. Sotto
forma di sballo, sfogo, consumo. La
domenica commerciale.
• il lavoro è un peso, un sacrificio, non ci si
trova realizzazione e senso. Per questo la
domenica si sente solo il desiderio di “essere
liberi”.
19. Criticità
• svalutazione della figura del laico, che dovrebbe vivere la
sua vocazione di battezzato negli ambienti di vita ... ma
manca la trasmissione di fede e di stile nell'ambiente di
lavoro
• la formazione dei preti è lontana dall'orizzonte umano,
non li aiuta a dialogare col mondo
• questa difficoltà è vissuta ugualmente dalle intere
comunità cristiane; siamo tutti incapaci di andare fuori
dalle mura della chiesa, parlare con le persone
condividere il loro vissuto, dare spazio ai problemi della
vita, delle persone, del lavoro.
20. Criticità
• ritorna oggi la richiesta di avere cristiani nei luoghi di
lavoro
• i valori mondani sono quelli che realmente
improntano la vita delle persone
• fuori dall'ora della messa (per chi ci va), non c'è
spazio per il sacro
• non c'è una spiritualità del lavoro, non c'è la
consacrazione del tempo. La chiesa stessa ha
bisogno di essere de-mondanizzata (cfr Papa
21. Criticità
• nelle stesse attività lavorative ed economiche promosse
dalla chiesa, dalle parrocchie, attivate da preti o
congregazioni, ci sono fenomeni di sfruttamento, di
illegalità, di chiusura al dialogo e alla
partecipazione, di accettazione di lavoro nero, di
lavoro inutile.
• le nostre celebrazioni sono fredde, prevale il rito e
l'obbligo, a discapito dell'accoglienza e della
condivisione
• scarseggiano i preti ... ma non si investe
sull'accompagnamento alle persone e soprattutto ai
23. Proposte
• percorsi in collaborazione con il territorio, con
la società civile, per valorizzare il lavoro che
c'è e creare quello che non c'è
• valorizzare i lavori artigianali e manuali,
riportando al senso del lavoro che non
dipende esclusivamente dal prestigio o dallo
stipendio
24. Proposte
• uscire dalla triade classica “liturgia – catechesi
– carità” della pastorale e dagli schemi e
organigrammi settoriali delle istituzioni e degli
uffici di curia
• ristrutturare tutto secondo le istanze
antropologiche e missionarie già viste a
Verona
• uscire da questa formazione del clero e dei
laici per riproporla nello spirito del Concilio e
25. Proposte
• proporre delle concezioni dell'uomo, della
chiesa e della festa più evangeliche
• una chiesa (e dei cristiani) più semplice e
povera che ha bisogno di essere salvata e di
confrontarsi col mondo piuttosto che di
insegnare al mondo come deve fare
26. Proposte
• fare accompagnamento con le persone sui
temi del lavoro e sui luoghi di lavoro, con
percorsi a partire dalla vita
• educare i luoghi di lavoro a diventare comunità
di persone, avere l'attenzione di partire dagli
ultimi perché non siano esclusi
28. Descrizione del tema
• il lavoro pesa sempre di più sul tempo della famiglia
con un effetto disgregante sia quando è troppo (Centro
Nord) sia quando manca (Centro Sud) generando
tensione sul piano delle risorse e della sopravvivenza
• Il lavoro è necessario ma non sufficiente per fare
famiglia
• si allentano sempre di più le reti parentali e amicali con
il risultato di isolare i nuclei familiari
• mentalità di delega ad agenzie educative (nonni,
oratori, Chiesa…): ciò provoca una degenerazione
29. Descrizione del tema
• famiglie migranti sono una risorsa ma spesso
sono anche fragili ed in difficoltà
• nella dinamica tempi di lavoro - tempi di
famiglia è particolarmente sotto stress la donna
che ha un carico doppio rispetto al partner
lavoratore
31. Criticità
• il peso della cultura e della mentalità
dominante circa il lavoro e la famiglia
(mentalità individualista edonista…)
• denatalità come conseguenza delle tensioni
tra famiglia e lavoro
• crisi e conflitti dovuti all’impatto della sfera
lavorativa sulla vita familiare (tempi,
diminuzione delle risorse o perdita del
lavoro, etc.)
32. Criticità
• penalizzazione della donna nel mondo del
lavoro (carriere, maternità, ...)
• lavoro diventa alibi per una società che non
mette al centro la famiglia
34. Proposte
• in alcuni casi la comunità cristiana riesce ad
esprimere un ruolo di accompagnamento
per le giovani coppie e le famiglie
• rivelando una buona capacità aggregativa
(gruppi famiglia, associazioni, movimenti,
etc.)
35. Proposte
• ci sono esperienze pastorali con giovani
famiglie aperte e solidali
• isolate esperienze di sensibilità delle
imprese verso le famiglie (orari, benefits,
bonus economici, ...)
36. Proposte
• ripartire da Verona per arrivare ad una forte
integrazione delle esperienze e proposte
pastorali capace di raggiungere un vissuto
per sua natura unitario
• vivere la famiglia come soggetto e
“metodo”, via da percorrere in ogni
momento della pastorale
• rinnovamento (conversione cfr. Lanza) della
pastorale sul territorio
37. Proposte
• stimolare soggettività (ruolo attivo) della
famiglia nella comunità cristiana e della
società: promozione nuovi stili di vita,
cooperazione, mercato equo e solidale,
GAS,…
• Educare alla sobrietà e ai nuovi stili di vita:
legalità, rinuncia al secondo lavoro se non
necessario, favorire lʼingresso dei giovani
nel mondo del lavoro da parte di anziani che
possono lasciare il posto di lavoro
38. Proposte
Affermare primato della famiglia in ambiti cruciali per
la famiglia:
• ripensare l’ovvietà del lavoro domenicale e
tutelare il tempo della festa come spazio vitale
per la famiglia
• politiche di conciliazione dei tempi di lavoro (in
particolare il part-time, congedi parentali e
telelavoro)
• servizi specifici (es. Asili nido, scuole, ...) e
39. Proposte
• promuovere ovunque corresponsabilità
tra le diverse componenti sociali a partire
“dal basso”, nella prospettiva di un
“federalismo solidale”
• valorizzare negli ambiti pastorali in cui
operiamo il percorso di preparazione
allʼincontro mondiale delle famiglie
Milano 2012 su famiglia, lavoro e festa
41. Descrizione del tema
• un’economia asservita al profitto, dove
emerge un forte individualismo, dove si
lavora per consumare e si consuma per
lavorare
• manca la demarcazione tra il “tempo del
lavoro” e il “il tempo della festa”
• i giovani e le donne vivono situazioni di
forte marginalità
42. Descrizione del tema
La sfida:
• recuperare la dimensione della “gratuità”, della
solidarietà e delle reciproche responsabilità,
come stile, come metodo. (Dottrina sociale
della Chiesa – Caritas in Veritate)
• l’economia è etica per sua stessa natura
• dipanare una confusione, anche terminologica,
rispetto al rapporto tra etica ed economia
44. Criticità
Mancanza di conoscenza e formazione adeguate
• la dottrina sociale della chiesa non è
conosciuta all’interno delle nostre comunità
parrocchiali e/o diocesane, così come a livello
di clero e seminaristi
• questi temi mancano nella pastorale ordinaria
45. Criticità
Lentezza dei tempi della Chiesa:
• spesso non si riescono a trovare in tempi
adeguati risposte e indicazioni rispetto alla
complessità e alla velocità con cui si generano
le dinamiche economiche
• quale possibile ruolo dei laici?
• non riusciamo ad essere testimoni credibili e
coerenti rispetto ai valori e allo stile
dell’esperienza cristiana, nella gestione
47. Proposte
Formazione permanente: secondo due percorsi
A “ad intra”: prettamente didattica (per “addetti ai
lavori”)
• creazione di strumenti didattici per formare a partire dalle
nuove generazioni.
• costruire una piattaforma e-learning sul sito dellʼufficio
nazionale
• piano formativo specifico da proporre in Seminari e istituti
teologici
B “ad extra”: formazione delle coscienze
• pastorale ordinaria (omelie, catechesi, percorsi sul tema)
48. Proposte
Buone prassi:
✤ creare una banca dati sul sito dell’ufficio
nazionale per raccogliere, conoscere e
reperire le buone prassi
✤ costituire un osservatorio nazionale delle
buone prassi che ne esamini i criteri, la
sostenibilità, il modello di riferimento
49. Proposte
Incoraggiare il protagonismo dei laici:
• rivalutare le associazioni laicali garantendone
l’autonomia
• lavorare sulla “pastorale d’ambiente” (anche
coinvolgendo e dialogando con specialisti e
professionisti)
• liberare risorse economiche a sostegno di
queste azioni pastorali
51. Descrizione del tema
• importante crescita nel numero delle scuole/
corsi Formazione Impegno Sociale e Politico
(ad oggi sono 77)
• le scuole sono principalmente emanazione
delle Diocesi ed hanno come riferimento
l'Ufficio di Pastorale Sociale
• direzione delle scuole/corsi che è affidata in
egual misura ai consacrati e laici.
52. Descrizione del tema
• emerge infatti un'ampia varietà dell'offerta
formativa
• comprendere e distinguere un percorso ... dai
semplici incontri di approfondimento
• almeno la metà di quelle attive (20) sono
strutturate in corsi pluriennali (per lo più
biennali e in alcuni casi triennali) e che 23
propongono un percorso impegnativo
(programma che prevede 10 e più incontri)
53. Descrizione del tema
• difficoltà ad avere adesioni per la scuola di
formazione all’impegno sociale e politico
• nelle facoltà teologiche è debole lo studio della
dottrina sociale della chiesa
• esperienza la politica è vissuta come una cosa
sporca e abbandona anche chi dopo la scuola
di Formazione Impegno Sociale e Politico si
candida
54. Descrizione del tema
• occorre molta competenza per occuparsi di
politica e amministrazione
• difficoltà a mettere insieme valori non
negoziabili e giustizia sociale, principi e valori
non negoziabili e comportamenti reali
55. Descrizione del tema
• fatica e difficoltà paura di parlare di
determinati temi politici perchè rompono una
comunità
• negli interventi si fa esperienza con 20
persone e 20 posizioni diverse, mancano gli
elementi di conoscenza per condividere anche
aspetti essenziali
57. Criticità
Sulle scuole di formazione all’impegno sociale
e politico:
• scarsa condivisione con la comunità ecclesiale
(estraneità da parte dei parroci)
• mancanza di comunicazione e conoscenza tra i livelli
diocesani e regionali
• problema autoreferenzialità e qualità dei corsi
(spesso si copia ciò che si fa altrove senza
unʼadeguata programmazione)
• necessità di dfferenziare i percorsi in base allʼetà dei
partecipanti
58. Criticità
• dalle nostre comunità non arrivano più
persone che partecipano ad associazioni e
movimenti (es. solitudine sindacalisti)
• scarso coordinamento con e tra le
associazioni cattoliche
• rischio strumentalizzazione: patentino di
cattolicità per i partecipanti politici
60. Proposte
Scuole diocesane di formazione all’impegno sociale e
politico:
• ridefinire obiettivi, destinatari, contenuti e
organizzazione
• incontro nazionale (1-2 anni) di coordinamento,
formazione e scambio di esperienze tra responsabili
• rafforzare la dimensione regionale per un
coordinamento, orientamento e sostegno sui
contenuti (creare un comitato scientifico), ma
anche di indicazione di persone competenti (elenco
61. Proposte
• formazione seminaristi nelle facoltà attraverso
corsi sulla dottrina sociale della chiesa
• valorizzare/rafforzare nel sito UNPSL la
comunicazione di iniziative e documenti,
schede di lavoro,
• rendere visibile ciò che viene fatto in termini di
materiali
• realizzare piccole pubblicazioni o valorizzare
quelle che ci sono già (necessaria la
63. Descrizione del tema
• la giustizia e la pace all’interno della Chiesa:
necessità di perdono vicendevole per non
cadere in estreme polarizzazioni e sospetti
reciproci
• una politica internazionale domanda
legalità, governace mondiale, condivisione
delle risorse per una politica estera di pace
e uno sviluppo equo
64. Descrizione del tema
• un lavoro dignitoso domanda: solidarietà,
interventi di giustizia e di equità fiscale
• manipolazioni dell’opinione pubblica,
deviazioni di sistema politici, culturali,
domandano che la prima forma di carità sia
la verità
66. Criticità
• coerenza interna nella Chiesa tra fede e
vita, mancanza di parresia e coraggio
• mancanza di luoghi di confronto nella
Chiesa tra sensibilità diverse con
conseguenti radicalizzazione
67. Criticità
• mancanza di formazione/educazione tra
Vescovi e sacerdoti sui temi della giustizia e
della pace
• i credenti in Italia sono minoranza sebbene
il 90% dichiara di essere battezzato
69. Proposte
• alleanze educative e pastorale integrata per
percorsi educativi che siano un continuum di
formazione ispirato al magistero della Chiesa
nel sociale
• favorire pellegrinaggi-viaggi nelle dimensioni
testimoniali e comunionali di prossimità
esistenti
• tenere vivi luoghi della memoria in grado di
suscitare cammini penitenziali
70. Proposte
• far emergere un impegno socio politico comune, dal
locale al globale, per difendere coloro che queste
realtà di solidarietà faticosamente cercano di
sostenere
• verità e trasparenza per un cammino di riconciliazione
del nostro paese
• incentivare una comunicazione che non coltivi
atteggiamenti omertosi e per un rinnovato annuncio
per coloro che sono in ricerca o sulla soglia della
Chiesa e chiedono coerenza del nostro Annuncio per
71. Proposte
• dare maggiore pregnanza ai segni liturgici e
sacramentali e attenzione rinnovata a linguaggi
• denuncia dell’errore e impegno per accompagnare
dei cammini di recupero
• ricomposizione e tavoli anche informali per
elaborare pensiero sulla base della dottrina sociale
della chiesa
• osservatorio sui conflitti per visione a tutto campo di
tutte le situazioni di conflittualità nel mondo
73. Descrizione del tema
• necessità dell’educare, anche attraverso
formazione e informazione, per andare
oltre le emergenze
• è in atto una lenta riscoperta di un
approccio cristiano ai temi ambientali
74. Descrizione del tema
• il tema della dignità del lavoro si coniuga
su una terra abitabile e questo passa per
★ cura dei beni comuni
★ attenzione al lavoro e al consumo come
chiavi degli stili di vita
76. Criticità
• condizioni lavoro non dignitose si
ripercuotono sulla salute
• percezione di una Chiesa poco sensibile al
tema
• potere politico tende a eliminare cultura ma
anche la necessità distanza critica dalla
politica
77. Criticità
• centralità del profitto a danno dell’ambiente,
ignorata la dimensione dell’ecologia umana
• presidio del territorio: legalità – ambiente-,
mancano regole
• nell’economia è sottovalutato il tema
dell’efficienza energetica
79. Proposte
Rafforzare la formazione di base, sia nella
scuola che nei diversi ambiti pastorali, ad adulti
e giovani orientata a:
a. promuovere, a partire dalla Scrittura e dal Magistero, un
amore per la terra – casa della famiglia umana – come
espressione della fede nel Creatore
b. apprendere l’ascolto del grido della terra e di coloro che
soffrono per il suo degrado, ma anche l’interpretazione
competente della complessità delle situazioni. Gli Uffici PSL ai vari
livelli dovrebbero dedicare momenti adeguati ad un auto-
formazione in tal senso
80. Proposte
Offrire un’efficace azione di sostegno alle
comunità per un discernimento competente
su tematiche chiave per il creato:
• presidio del territorio
• promozione di un lavoro che sia davvero amico
della terra
• azione per beni comuni
• esigenza di regole e di legalità ambientale
• promozione dell’ecoefficienza
• equilibrata attenzione per il benessere animale
• attenta percezione della dimensione globale dei
temi ambientali
81. Proposte
valorizzare e promuovere le realtà
esistenti: Giornata del creato, da
preparare efficacemente; Rete
Interdiocesana Nuovi Stili di Vita;
materiali dei Seminari e Convegni
sul creato promossi dall’UNPSL;
azione delle varie associazioni sui
temi ambientali
82. Proposte
favorire sinergie tra ambiti pastorali diversi (Pastorale
Sociale e del Lavoro, Caritas, Uffici Missionari, Uffici
Famiglia….) in ordine alla crescita di buone pratiche come:
• Rinnovamento degli stili di vita personali e comunitari (responsabilità
del consumatore, acquisti critici, sobrietà)
• Sostenibilità ambientale delle strutture ecclesiali (efficienza
energetica, energie rinnovabili…)
• Gestione sostenibile delle terre ecclesiali
• Promozione di esperienze segno (sul modello della G del Creato delle
4 diocesi alpine) e/o visita a luoghi simbolici
• Favorire la piantumazione di alberi nei territori degradati
• Favorire una gestione sostenibile delle feste patronali
83. Proposte
pensare ed operare per una politica
all’altezza della crisi ambientale
• favorire la democrazia deliberativa (aldilà di
quella puramente rappresentativa), per far
crescere una progettualità in positivo
• mantenere una distanza ed un’interlocuzione
critica nei confronti delle diverse istituzioni
(nazionali e locali) competenti sui temi
ambientali
84. Proposte
valorizzare la dimensione culturale,
dialogica, ecumenica della
Salvaguardia del Creato
promuovendo, ovunque, possibile
alleanze e sinergie tra istituzioni
diverse
86. Descrizione del tema
• grande diversità dei territori, con la
ricchezza delle esperienze che lo
caratterizzano
• es. il Sud Italia che fa fatica a riconoscere il
valore della donna lavoratrice e
imprenditrice e il Nord alle prese con
l’accoglienza e la valorizzazione delle
donne immigrate
87. Descrizione del tema
• attenzione alla complementarietà tra uomo e
donna
• la donna può portare un contributo importante
al radicamento ed alla crescita di una nuova e
migliore cultura imprenditoriale.
• per la pastorale sociale e del lavoro è
importante considerare la donna che lavora
sia essa imprenditrice e/o lavoratrice
dipendente
88. Descrizione del tema
• le esperienze imprenditoriali originate da
esperienze ecclesiali o del volontariato cattolico
• cresciute nella capacità di includere all’interno
dei propri percorsi persone provenienti anche da
altre esperienze
• capacità delle donne che fanno impresa di
dialogare con l’esterno e con le altre culture
89. Descrizione del tema
Alcune caratteristiche dello stile
imprenditoriale delle donne:
• capacità di partire dalla propria esperienza
personale
• dalle proprie esigenze e di organizzare il
lavoro tenendo conto anche di questo (tema
della conciliazione)
90. Descrizione del tema
Alcune caratteristiche dello stile
imprenditoriale delle donne:
• capacità di sacrificio e di confronto, fedeltà,
• protezione della propria azienda e del proprio
lavoro,
• capacità di coinvolgere in questi percorsi la
propria famiglia e la comunità
• capacità di restituire l’aiuto ricevuto
accompagnando altre donne e altri uomini nel
92. Criticità
• contesto che non favorisce l’imprenditoria
delle donne
• è venuto meno l’impegno delle comunità
cristiane e delle associazioni (educative e di
categoria) nell’incontrare i giovani e le giovani
in maniera capillare per promuovere,
accompagnare, suscitare
93. Criticità
• affievolirsi della cultura dell’impegno, della
fatica, del sacrificio
• diversità dei territori che presenta un quadro
molto diversificato anche delle criticità e dei
bisogni
95. Proposte
• stimolare la ripresa della promozione sul
progetto di vita, sulla propria vocazione
lavorativa, sul lavoro
• accompagnare le giovani donne (siano esse
singole o in gruppo) che desiderano
intraprendere, tenendo presenti la propria
condizione personale, il contesto familiare e
96. Proposte
• valorizzare le specificità manageriali delle
donne senza replicare tout court gli schemi
maschili/generalisti.
• promuovere ed accompagnare la speranza
anche attraverso la testimonianza di chi ce
l’ha fatta
• a tal proposito proponiamo di realizzare un
sito web che possa raccogliere le diverse
esperienze significative di imprese femminili
98. Descrizione del tema
• riforme del mercato del lavoro negli ultimi
otto anni che non hanno saputo costruire
un sistema di welfare attivo in particolare
rispetto alla formazione e all’orientamento
• in Italia abbiamo un altissimo livello di
disoccupazione giovanile
99. Descrizione del tema
• alto tasso di dispersione scolastica
• due milioni di ragazzi (15-29 anni) che non
studiano e non lavorano
• l’87% della formazione professionale è di
matrice cristiana e i livelli di occupazione
dei ragazzi che seguono i corsi sono alti e
con contratti non atipici
100. Descrizione del tema
• nuove riforme del mercato del lavoro che
dovrebbero favorire il passaggio tra
formazione e lavoro (apprendistato) ma che
devono diventare prassi
• presenza di associazioni nazionali
d’ispirazione cristiana che raccolgono diverse
realtà e hanno come obiettivo il creare una
maggiore attenzione sulla formazione
102. Criticità
• mancanza di collegamento tra formazione
professionale e mondo del lavoro, insieme ad
una legislazione inadeguata, rischiano di
generare, in alcuni casi, autoreferenzialità,
assistenzialismo e clientelismo
• enti d’ispirazione cattolica che in alcuni casi
non rispecchiano i valori a cui s’ispirano
103. Criticità
• scarsa considerazione del lavoro manuale a
partire dall’orientamento svolto nelle scuole
medie inferiori
• assenza di percorsi che sviluppino
dinamiche di autoimprenditorialità
105. Punti di forza
• l’elevata occupabilità che genera e la reale
integrazione tra giovani anche in termini di
multiculturalità
• presenza di associazioni nazionali
d’ispirazione cristiana che raccolgono diverse
realtà e hanno come obiettivo il creare una
maggiore attenzione sulla formazione
professionale mettendosi in rete
106. Proposte
la pastorale del lavoro potrebbe rafforzare la rete
con gli enti di formazione professionale e altri
soggetti per:
• accompagnare i giovani nelle scelte lavorative
dando loro informazioni, orientamento
• far circolare buone prassi, in modo da stimolare
una cultura cristiana del lavoro
• fare ponte tra mondo della formazione e
impresa
107. Proposte
essere presenza attiva, come pastorale del lavoro, nella
formazione professionale di matrice cristiana:
• stimolando l’ispirazione cristiana di docenti e quindi
delle proposte educative
• formando sulla dottrina sociale. e al senso cristiano del
lavoro dirigenti, docenti e ragazzi
• promuovendo progetti proposti dall’associazione
nazionale FORMA (costruendo una rete di referenti nei territori
e promuovendo ad esempio giornate regionali che offrano
occasioni di confronto, dialogo, studio sulla formazione
professionale coinvolgendo pastorali, enti, docenti e ragazzi)
109. Descrizione del tema
Settimane Sociali come luogo di crescita culturale al fine di
far diventare patrimonio comune la dottrina sociale della
Chiesa e per offrire riflessioni alla società civile italiana
• compito: anticipare gli interrogativi e le sfide
• aspetto più interessante: scelta del metodo dell'agenda ed
individuazione di temi grandi e di problemi realistici con soggetti -
che non sono solo le istituzioni - e risorse che permettono di
affrontarli
• positivo l'approccio di non parlare solo alle istituzioni
• rilancio dell'agenda ai territori
110. Descrizione del tema
• dopo Settimane Sociali diverse diocesi hanno
promosso occasioni di riflessioni su singoli
temi dell'agenda avvertiti come urgenti nella
propria realtà territoriale
• strutturazione dei programmi di alcune scuole
di formazione all'impegno sociale e politico sui
contenuti dei cinque punti del documento delle
Settimane Sociali di Reggio Calabria
111. Descrizione del tema
• "Successo" del concetto di bene comune,
che ha fatto breccia nel mondo politico,
seppur prevale un uso strumentale di esso
• Reggio Calabria ha riacceso l'entusiasmo
della partecipazione e una presa di
consapevolezza dell' impegno e progetto
politico
113. Criticità
• messaggi troppo complessi per il nostro popolo di Dio,
seppur si tratta di contenuti importanti
• più attenzione nella comunicazione dei messaggi ai tre
livelli: personale, comunitario e istituzionale
• grande investimento con poco ritorno nella pastorale
ordinaria e quotidiana delle nostre comunità e negli stili
di vita
• i contenuti sono apparsi slegati dalla testimonianza
• il ricorso agli interventi accademici non sempre aiuta
114. Criticità
• abbiamo tanti dati ma non riusciamo a fare
sintesi: molte diagnosi e poche terapie
• siamo bravi a raccontare la storia, meno
capaci di stare dentro la storia
• la periodicità delle Settimane Sociali dovrebbe
essere accorciata ed anche la pubblicazione
del documento conclusivo dovrebbe avvenire
in tempi più rapidi
115. Criticità
• maggiore attenzione al rapporto con i mezzi di
comunicazione durante le Settimane Sociali
(E' stato valutato inopportuno non ammettere i
giornalisti alle assemblee tematiche)
• i cattolici sensibili alla dottrina sociale della
Chiesa sono una minoranza
117. Proposte
• a conclusione delle Settimane Sociali
predisporre un appello pubblico con i contenuti
fondamentali emersi, da offrire ai mezzi di
comunicazione e rivolto alle istituzioni e alla
società civile
• le scuole e i laboratori di formazione
all'impegno sociale e politico diventino i luoghi
in cui sviluppare e contestualizzare i temi
118. Proposte
• " La dottrina sociale non basta citarla ma bisogna
mostrarne la sua dinamicità"
• fare in modo che l'evento diventi occasione di
pastorale ordinaria e che siano previste forme di
collegamento strutturate con il livello diocesano.
• attenzione specifica alle metodologie: dobbiamo
imparare a fare laboratorio
• imparare ad individuare soluzioni rispetto ai
problemi denunciati.
119. Proposte
• riservare spazi di vero protagonismo ai giovani.
• indicazioni tematiche per la prossima Settimana
sociale: precarietà e giovani e conflitto
generazionale; capire la finanza; migrazioni; libertà
religiosa
• le Settimane Sociali devono darsi un compito di
orientamento e di accompagnamento verso coloro
che hanno responsabilità pubbliche
120. Proposte
• i delegati alle Settimane Sociali devono essere
scelti tenendo conto di un loro concreto
impegno in diocesi
• predisporre strumenti a supporto della
divulgazione territoriale dei contenuti delle
Settimane Sociali (audiovisivi, schede
sintetiche, ecc.)
122. Descrizione del tema
• il Progetto Policoro (PP) è un processo educativo
con una dimensione intrinsecamente vocazionale
in quanto tutto il percorso di evangelizzazione dei
giovani riguarda il loro progetto di vita a partire
dall’aspetto lavorativo
• la riflessione si è maggiormente concentrata sulla
necessità di una verifica del progetto, in
particolare sul coinvolgimento attivo delle tre
pastorali, sulla scelta degli animatori e sulla
reciprocità
124. Criticità
• manca il coinvolgimento attivo e concreto delle tre
pastorali e tutti i livelli diocesani
• poca consapevolezza della dimensione
vocazionale del lavoro in gran parte dei giovani.
• deboli i rapporti di reciprocità
• poco esplorata la funzione evangelizzante del PP
e le modalità di scambio
• incrementare l’accompagnamento dei Gesti
Concreti…
126. Proposte
• incrementare l’accompagnamento dei Gesti
Concreti…
• coinvolgere i direttori che fanno più fatica nel
progettare le attività legate al PP a partire da azioni
concrete
• formazione unitaria a livello nazionale per direttori
regionali e diocesani su: identità, natura del progetto
e tecniche di progettazione comune
• accrescere la collaborazione con altri uffici diocesani
(famiglia, insegnanti di religione cattolica,
127. Proposte
• rafforzare le proposte di accompagnamento
dei giovani incontrati in collaborazione con la
filiera dell’evangelizzazione
• valorizzare il percorso di accompagnamento
dei giovani come cammino vocazionale
128. Proposte
• favorire lo scambio tra diocesi attraverso la
conoscenza e l’elaborazione di progetti
comuni
• studiare le rispettive realtà ecclesiali ed
economiche per crescere insieme e
costruire progetti.
• chiarire meglio la natura e le finalità del PP
alle diocesi che si aprono all’esperienza.
129. Proposte
• costruire percorsi di accompagnamento e
formazione per i “gesti concreti” favorendo
spazi di verifica vocazionale e di
approfondimento sulla dignità del lavoro
131. un incontro chiave
prima di ringraziarvi per lʼattenzione e salutarvi
vorrei raccontarvi un episodio speciale, che è
successo ieri
• mentre preparavo la presentazione (e
brontolavo su chi non aveva sintetizzato molto e
gli auguravo una digestione difficile per le
delizie che stava consumando) ho staccato con
un caffè
• ed ho conosciuto il portiere di notte M...
• nel breve tempo del nostro scambio molti dei
temi di questo convegno si sono intrecciati
132. un incontro chiave
M è un egiziano, cristiano copto
• mi ha raccontato delle persecuzioni e della difficoltà
(a volte imbossibilità) di vivere la fede apertamente
nel suo paese - qualcosa di decisamente più
radicale del diventare minoranza che stiamo
sperimentando qui da noi (tema: marginalità della
cultura)
• è laureato in economia e commercio... ma in Italia è
ripartito da zero facendo prima l’operaio, poi
tantissimi lavori precari (tra cui volantinaggio) ed ora
il portiere (tema: precarietà e dignità del lavoro)
133. un incontro chiave
M è un egiziano, cristiano copto
• fa fatica ad esprimersi correttamente in italiano...
l’ho esortato con decisione, dispiaciuto per il talento
che non può esprimersi appieno ma con uno
sguardo dolcissimo ed uno spirito sereno mi ha
detto “è difficile, ho un bambino piccolo di 3 anni e
quando sono a casa voglio trascorre tempo con
lui” (tema: famiglia - lavoro)
134. un incontro chiave
In questo incontro leggo una traccia di riflessione chiave
per il futuro della Pastorale Sociale come di altri ambiti
pastorali che vi propongo come interrogativi aperti:
• qualʼè lʼambito “giusto/corretto” per incontrare M ed
annunciare a lui la salvezza di Gesù Cristo?
• la pastorale familiare, quella del lavoro o forse la
Caritas o magari Migrantes?
• ... tutti questi luoghi, preziosi ed importanti, rischiano di
essere parziali, dʼincontrare M solo per alcuni aspetti
della sua vita (la famiglia, il lavoro, la difficoltà
dʼintegrazione, ...)
135. la chiave della COLLABORAZIONE
Collaborare:
• all’interno di uno stesso ambito (accordando le diverse
aree d’intervento: lavoro, sociale, salvaguardia del
creato)
• tra livelli territoriali (diocesano, regionale, nazionale)
• e, contestualmente, tra ambiti pastorali (Famiglia,
Giovani, Migrantes, Caritas) per servire l’uomo nei suoi
diversi momenti e contesti di vita con un approccio
unitario ed integrato (cfr Convegno Ecclesiale di
Verona)