1. COMUNICATO STAMPA
Roma, 29 luglio 2014 - “Il servizio postale universale non è più sostenibile e richiede
un’attenta revisione del suo contenuto e delle misure economiche necessarie al suo
finanziamento”.
Questa la posizione del Gruppo Poste Italiane a fronte della decisione adottata
dall’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni sulla quantificazione dell’onere del
servizio universale.
Poste Italiane ha certificato all’Autorità, che apprezza per l’importante lavoro svolto nelle
ultime settimane, un onere per la fornitura del servizio universale per gli anni 2011 e 2012
pari rispettivamente a 709 e 704 milioni di euro. L’Autorità, nella sua decisione, ha
riconosciuto un onere pari a 380 milioni di euro per il 2011 e a 327 milioni di euro
per il 2012.
Tali ampie differenze, soprattutto alla luce del progetto di privatizzazione del Gruppo,
mostrano quanto sia urgente procedere all’adozione di misure di contenimento dell’onere
del servizio universale che non possono che transitare attraverso una revisione delle
modalità di fornitura del servizio stesso per renderlo più efficiente, più in linea con i bisogni
del Paese e con le risorse economiche disponibili per il suo finanziamento”.