SlideShare une entreprise Scribd logo
1  sur  199
Télécharger pour lire hors ligne
1
Relazione Finanziaria Annuale
al 31 dicembre 2014
2
Sommario
Cariche Sociali 4
Introduzione 5
Relazione sull’andamento della gestione
Il 2014 in sintesi
Dati economici e indicatori di performance 8
Dati patrimoniali e indicatori di performance 9
Lo scenario macroeconomico e il sistema creditizio 10
I risultati economici 14
Gli aggregati patrimoniali 19
Il business e la struttura operativa 24
Corporate Governance 32
La responsabilità sociale 42
Altre informazioni 57
Altre informazioni 57
Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio 57
Evoluzione prevedibile della gestione 58
Proposta di destinazione dell’utile di esercizio 59
Prospetti contabili
Stato patrimoniale 61
Conto economico 62
Prospetto della redditività complessiva 63
Prospetti delle variazioni del patrimonio netto 64
Rendiconto finanziario 66
3
Nota integrativa
Parte A – Politiche contabili 69
Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale 97
Parte C – Informazioni sul conto economico 128
Parte D – Redditività complessiva 145
Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 147
Parte F – Informazioni sul patrimonio 179
Parte H – Operazioni con parti correlate 186
Parte L – Informativa di settore 194
Informativa Stato per Stato (art. 89 direttiva 2013/36/UE) 196
Attestazione del bilancio d’esercizio ai sensi dell’articolo 81 – ter del Regolamento
Consob n. 11971 del maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 198 
4
Cariche Sociali
Consiglio di Amministrazione
Presidente Massimo Sarmi
Amministratore Delegato Pietro D’Anzi
Consigliere Andrea Péruzy
Consigliere Paolo Luca Stanzani Ghedini1
Consigliere Paolo Martella
Consigliere Carolina Gianardi2
Collegio Sindacale
Presidente Vittorio Silvestri
Sindaco effettivo Libero Massimo Candreva
Sindaco effettivo Giancarlo De Marchi
Sindaco supplente Francesco Cicculli
Sindaco supplente Mauro De Angelis
* * *
Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A.
Dirigente preposto alla redazione
dei documenti contabili societari Elena De Gennaro
1
Dimissionario, con decorrenza dal 1° ottobre 2014.
2
Nominata il 15 ottobre 2014.
5
Introduzione
Il bilancio di Banca del Mezzogiorno - MedioCredito Centrale, in applicazione del D. Lgs.
28 febbraio 2005, n. 38, è redatto secondo i principi contabili IAS/IFRS emanati
dall’International Accounting Standards Board (IASB) ed i relativi documenti interpretativi
dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), omologati dalla
Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio
2002.
Il Bilancio al 31 dicembre 2014 è stato predisposto sulla base delle istruzioni per la
redazione del bilancio emanate dalla Banca d’Italia nell’esercizio dei poteri stabiliti dall’art.
9 del D. Lgs. n. 38/2005, con il Provvedimento del 22 dicembre 2005, con cui è stata
emanata la Circolare n. 262/05 e successivi aggiornamenti.
Queste istruzioni stabiliscono in modo vincolante gli schemi di bilancio e le relative
modalità di compilazione, nonché il contenuto della Nota Integrativa.
Il bilancio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della
redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto
finanziario e dalla Nota integrativa ed è inoltre corredato da una Relazione sull’andamento
della gestione, sui risultati economici conseguiti e sulla situazione patrimoniale e
finanziaria della Banca.
A supporto dei commenti sui risultati dell’esercizio, nella Relazione sulla gestione vengono
presentati ed illustrati prospetti di conto economico e di stato patrimoniale riclassificati.
Nel sito web della Banca (www.mcc.it) sono disponibili i bilanci e le altre comunicazioni
diffuse al mercato relative all’informativa finanziaria.
6
Relazione sull’andamento della Gestione
7
Il 2014 in sintesi
8
Dati economici e indicatori di performance
21,1
43,7
64,5
100,3
35,4
41,1
24,7
61,0
21,1
53,9
21,2
53,3
11,6
37,6
Margine di Interesse
Commissioni Nette
Margine di Intermediazione
Risultato di gestione
Risultato netto di gestione
Utile lordo dell’attività corrente
Utile di periodo
22,6 107
Dati economici riclassificati (milioni di euro) Variazioni
Assolute %
5,7 16
35,8 56
36,3 147
32,8 155
32,1 151
26,0 224
61,7
39,2
32,7
43,6
7,9
9,7
55,4
40,7
Cost/Income (al netto dei recuperi di spesa)
Risultato netto annualizzato / Patrimonio netto (ROE)
Margine di Interesse / Margine di Intermediazione
Commissioni nette / Margine di Intermediazione
Indicatori di redditività (%)
0,9
1,6
Utile netto/ Totale attivo
31.12.2014
31.12.2013
9
Dati patrimoniali e indicatori di performance
Dati patrimoniali (milioni di euro) Variazioni
Assolute %
770,9
1.345,2
62,3
98,4
766,9
1.333,1
1.082,3
1.729,4
146,4
389,2
Crediti verso clientela
di cui: in bonis
Crediti verso banche
Raccolta totale
Patrimonio netto (escluso l’utile di periodo)
574,3 74
566,2 74
36,1 58
647,1 60
242,8 166
21,23
32,71
Capitale di classe 1 / Attività rischio pond. (Tier 1 capital ratio) 1
Coefficienti patrimoniali (%)
1 Il Tier 1 al 31.12.2014 e al 31.12. 2013 è stato determinato rispettivamente con la metodologia Basilea III e Basilea II
0,1
0,2
0,6
0,9
Sofferenze / Crediti verso clientela
Crediti classificati / Crediti verso clientela
Indicatori di rischiosità (%)
263
286
Dipendenti
Numero dipendenti
31.12.2014
31.12.2013
10
Lo scenario macroeconomico e il sistema creditizio
I profondi cambiamenti del contesto macroeconomico rilevati negli ultimi mesi del 2014 in
riferimento al deprezzamento dell’Euro, al crollo del prezzo del petrolio e all’avvio del
“Quantitative Easing” nell’area Uem, hanno aumentato la frammentazione con cui si sta
sviluppando il ciclo economico mondiale.
In un quadro di complessiva debolezza del contesto economico mondiale, l’Europa si trova
a fare i conti con un’inflazione negativa, un’elevata disoccupazione e una profonda
sfiducia delle imprese.
Gli investimenti continuano a calare, ma non mancano anche in questo caso segnali di
frammentazione.
Con riferimento agli investimenti produttivi, alla flessione osservata nelle maggiori
economie – Germania, Francia ed Italia – si contrappone una dinamica positiva nei paesi
periferici, Spagna, Grecia e Portogallo.
Pari contraddizione si rileva nelle attese di produzione delle imprese, stabili per le grandi
economie, in miglioramento per i paesi periferici.
Il deprezzamento dell’euro, il basso prezzo del petrolio e l’espansione monetaria
prospettata potrebbero però alimentare aspettative positive e coinvolgere anche le
economie più grandi.
Nella conferenza stampa dello scorso gennaio la BCE ha annunciato il piano di
“Quantitative Easing”, misura straordinaria di rilancio dell'economia dell'Eurozona,
determinando la contrazione del costo del debito degli Stati e dei relativi tassi di interesse.
La manovra in corso, assieme alle Aste “Tltro” (Targeted Long Term Refinancing
Operation), potrà assicurare la liquidità necessaria alle esigenze di finanziamento delle
banche a costi molto bassi, favorendo, così, la concessione di prestiti alle imprese e alle
famiglie, volano per la ripresa dei consumi e degli investimenti.
Infine, arrivando all’Italia, sono diversi i fattori che delineano una lenta ripresa della
crescita economica per l’anno in corso: i consumi cominciano a crescere un pò più
velocemente (all’1,1%) a fronte dell’espansione del reddito disponibile del 2% sostenuto
da una politica fiscale più permissiva. Le ultime informazioni congiunturali segnano una
ripresa anche sul fronte degli investimenti (+0,4% nel 2015). Infine, segnali positivi
pervengono dal mercato del lavoro che si avvierà verso una lenta ripresa, con un tasso di
disoccupazione previsto al 12,8% nel 2015, in calo al 12,3% nel 2016.
11
Mercato finanziario in Italia
In base al rapporto del CSC (Centro Studi Confindustria), il PIL italiano chiude il 2014 con
un calo dello 0,5% rispetto all’ultimo trimestre 2013, sebbene sia stimato in salita nel 2015,
con un +1,3% nell’ultimo trimestre, e nel 2016 con +1,4%, per poi proseguire a ritmi
analoghi sino al termine del 2017.
La dinamica positiva nei prossimi due anni verrà sostenuta principalmente da quattro
fattori:
 la svalutazione del cambio dell’euro, che darà più slancio alle esportazioni italiane
verso le economie al di fuori dell’Unione monetaria;
 il ”controshock” petrolifero, nell’ordine del 40% in dollari, che si sta via via traslando
sui prezzi finali dei beni energetici e su tutti i costi di produzione, innalzando il
potere di acquisto delle famiglie ed i profitti delle imprese, oltre che trascinando
l’inflazione in territorio negativo, ai minimi storici;
 il più forte incremento del commercio internazionale, in uno scenario di mitigazione
delle tensioni geo-politiche;
 il miglioramento del credito per imprese e famiglie, in seguito alle misure espansive
della BCE, prima con il programma di TLTRO, poi con la decisione di avvio del
piano di acquisto di titoli di Stato, il “Quantitative Easing”.
Nel 2014 i consumi, in crescita dal terzo trimestre 2013, dopo il calo durato otto trimestri
consecutivi, sono stati l’unica componente della domanda interna ad aver mostrato chiari
segnali di recupero, seppure deboli.
Di contro, la spesa per investimenti è in calo da sei anni e secondo il CSC diminuirà anche
nel 2015 ed inizierà a recuperare soltanto nel 2016: -2,4% nel 2014, -0,1% nel 2015 e
+1,9% nel 2016.
L’incertezza sui tempi e sulle velocità di uscita dalla crisi, le condizioni stringenti
dell’accesso al credito, l’ampia capacità produttiva inutilizzata e la bassa redditività, oltre al
permanere e, anzi, all’aggravarsi delle difficili condizioni del fare impresa (burocrazia,
elevata pressione fiscale), hanno determinato l’ulteriore rinvio dei piani di investimento.
D’altro canto, il miglioramento del costo e della disponibilità di credito e lo scenario
economico più favorevole stimato nei prossimi mesi, potranno rilanciare l’acquisto di beni
capitali nell’anno in corso. Inoltre, la dinamica delle vendite all’estero sarà favorita dal
deprezzamento del tasso di cambio dell’euro che accrescerà la competitività di prezzo dei
12
prodotti italiani rispetto a quelli dei competitors extra-Area euro, con effetti che si
consolideranno nel prossimo biennio.
Anche il credito erogato alle imprese italiane ha mostrato segni di una progressiva
stabilizzazione nella seconda metà del 2014. Il CSC considera che la risalita dei prestiti
alle imprese inizierà dai primi mesi del 2015 e verrà spinta da diversi fattori: 1) la
diffusione a fine ottobre dei risultati della valutazione degli stress test BCE-EBA, che
hanno accresciuto la trasparenza della solidità dei bilanci bancari; 2) da Novembre, è
operativa la vigilanza bancaria unica della Bce, “Srep” (Supervisory Review and
Evaluation Process) che aiuterà a ridurre la perdurante frammentazione del mercato
interbancario nell’Area euro; 3) le aste TLTRO della Bce, disegnate in modo da fornire alle
banche risorse a tassi quasi nulli, in funzione dei nuovi prestiti.
Di pari passo con la graduale ripresa del PIL a partire da inizio 2015, la domanda di lavoro
si rafforzerà progressivamente nel corso del prossimo biennio: il CSC stima che
l’occupazione (calcolata sulle ULA, unità di lavoro equivalenti a tempo pieno) tornerà a
crescere da primavera 2015, dopo essere rimasta pressochè ferma per il tutto il 2014
(dopo il -0,2% nel 2014, le ULA cresceranno dello 0,3% nel 2015 e registreranno un
+0,6% nel 2016).
Il Mercato del Mezzogiorno
Le previsioni evincibili dal Rapporto SVIMEZ 2014 sull’economia del Mezzogiorno
segnano una profonda e crescente divaricazione rispetto al Centro ed al Nord Italia: nel
2015 il PIL Nazionale è previsto pari a +0,8% quale risultato netto tra un positivo +1,3%
del Centro-Nord ed un negativo -0,7% del Sud.
In risalita nel 2015 i consumi nel Centro-Nord (+0,4%), mentre flettono ancora al Sud
(-0,2%). Stessa dinamica anche per gli investimenti: +0,5% nel Centro-Nord, a fronte del
-1,6% al Sud.
In base al “Check Up Mezzogiorno”, realizzato da Confindustria e SRM (Studi e Ricerche
per il Mezzogiorno), l’economia meridionale appare “bloccata” da tre fondamentali variabili
(consumi, investimenti ed esportazioni) che non riescono a generare positiva
contribuzione ed è ulteriormente penalizzata da tagli alla spesa doppi rispetto a quelli
operati al Centro-Nord.
Tale riduzione penalizza il Sud Italia soprattutto per quanto attiene alle spese in conto
capitale, variabile nevralgica per lo stimolo della crescita.
13
Nel prossimo biennio la politica economica assume quindi un ruolo più che mai nevralgico
per il Mezzogiorno. Ulteriori tagli, in primis, alle spese in conto capitale eserciterebbero un
effetto particolarmente depressivo che, insieme a quelli alle spese correnti, concorrono a
penalizzare in maniera significativa l’economia dell’area.
Nell’immediato, pertanto, l’imperativo dell’innovazione tecnologica e dello sviluppo di
settori medium high e high-tech nelle produzioni sostenibili, le reti digitali e lo sviluppo
delle energie rinnovabili, va coniugato con quello di un avvio immediato nella
riqualificazione di importanti aree urbane promuovendo l’efficienza energetica, l’edilizia, la
capacità di attrezzare a diversi livelli le reti logistiche e l’effettiva messa a valore di un
patrimonio di beni culturali di enorme rilevanza.
Il miglioramento dell’efficienza delle politiche ordinarie e straordinarie necessarie per la
ripresa del Sud, dipende inestricabilmente dalla capacità di realizzare beni e servizi
collettivi in grado di concorrere a riqualificare l’ambiente economico e sociale e di
promuovere la competitività del territorio.
I drivers della suddetta politica di sviluppo aprono la prospettiva di un’economia sostenibile
e rappresentano un elemento catalizzatore della catena di connessioni ricerca-
innovazione-produzione capace di consolidare il ruolo delle imprese meridionali eccellenti,
di riconciliare una capacità di sviluppo del tessuto produttivo locale.
14
I risultati economici
I risultati conseguiti dalla Banca nel corso del 2104 evidenziano una performance
estremamente positiva con un utile netto pari a 37,6 milioni di euro, più che triplicato
rispetto ai 11,6 milioni realizzati nel 2013.
Analizzando nel dettaglio, le principali componenti del Business emerge la crescente
contribuzione:
 del Margine di interesse con particolare riferimento agli Interessi da clientela
maturati su uno stock creditizio pari a 1.345 milioni di euro al 31/12/2014,
significativamente cresciuto rispetto alla consistenza in essere al 31/12/2013 (771
milioni di euro);
 delle Commissioni Attive, ed in particolare delle Commissioni del Fondo di
Garanzia per le PMI che, con 89.904 domande pervenute, registra un incremento
dell’8% rispetto al 2013 e genera, con più di 86.000 domande accolte, un volume
di finanziamenti concessi pari a circa 13 miliardi di euro (+ 19,7% rispetto all’anno
precedente) ed un importo garantito pari a circa 8 miliardi di euro (+31% rispetto
all’anno precedente).
15
Al fine di consentire una più agevole lettura dei risultati dell’esercizio è stato predisposto,
come di consueto, un conto economico riclassificato, ed inoltre a corredo dell’informativa,
viene riportata l’evoluzione trimestrale del conto economico comparato per gli esercizi
2013 e 2014.
CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
(in milioni di €) assolute %
Margine di interesse 43,7 21,1 22,6 107%
Commissioni nette 41,1 35,4 5,7 16%
Altri proventi/oneri 15,5 8,0 7,5 95%
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 100,3 64,5 35,8 56%
Spese per il personale -25,7 -24,9 -0,8 3%
Altre spese amministrative -13,0 -13,7 0,7 -5%
Recuperi di spesa 1,4 0,7 0,7 100%
Rettifiche di valore nette su immobilizzazioni mat. e immat. -2,0 -1,9 -0,1 4%
Costi operativi -39,3 -39,8 0,5 -1%
RISULTATO DI GESTIONE 61,0 24,7 36,3 147%
Rettif./riprese nette su crediti e su accant. per garanzie e impegni -7,1 -3,6 -3,5 96%
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 53,9 21,1 32,8 156%
Accantonamenti per rischi ed oneri -0,6 0,1 -0,7 n.s.
UTILE LORDO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 53,3 21,2 32,1 151%
Imposte sul reddito del periodo -15,7 -9,6 -6,1 63%
UTILE DI PERIODO 37,6 11,6 26,0 224%
31/12/2014 31/12/2013
Variazioni
CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
(in milioni di €) IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre IV trimestreIII trimestreII trimestreI trimestre
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 25,9 25,3 24,1 25,0 20,6 13,4 19,8 10,7
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 12,4 16,1 11,3 14,1 5,7 2,8 8,2 4,4
UTILE LORDO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 12,0 16,1 11,1 14,1 6,3 3,5 7,4 4,0
Imposte sul reddito del periodo -3,7 -2,9 -4,1 -5,0 -3,9 -1,2 -2,9 -1,6
UTILE DI PERIODO 8,3 13,2 7,0 9,1 2,4 2,3 4,5 2,4
2014 2013
16
Il margine di intermediazione
(in milioni di €)
assolute %
Margine di interesse 43,7 21,1 22,6 107%
Commissioni nette 41,1 35,4 5,7 16%
Altri proventi/oneri 15,5 8,0 7,5 95%
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 100,3 64,5 35,8 56%
31/12/2014 31/12/2013
Variazioni
Il margine di interesse, pari a 43,7 milioni di euro verso 21,1 milioni di euro al 31 dicembre
2013, è generato prevalentemente dalla contribuzione degli impieghi creditizi e in misura
minore dal portafoglio Titoli Governativi.
Le commissioni nette, pari a 41,1 milioni di euro verso 35,4 milioni di euro al 31 dicembre
2013, sono riferite per la quasi totalità ai servizi resi dal comparto “Agevolato” e, in
particolare, alle commissioni maturate dall’attività di gestione del Fondo di Garanzia per le
PMI (36,8 milioni di euro verso 29,9 milioni al 31 dicembre 2013, con un incremento del
23%).
Gli altri proventi/oneri sono pari a 15,5 milioni di euro e sono sostanzialmente generati
dallo smobilizzo parziale dei Titoli della Repubblica italiana in portafoglio, effettuato per far
fronte alle esigenze di Tesoreria (per erogazioni creditizie/rimborsi di provvista) e alla
rimodulazione delle scadenze dei Titoli in portafoglio.
I costi operativi e il risultato di gestione
CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO
(in milioni di €) assolute %
MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 100,3 64,5 35,8 56%
Spese per il personale -25,7 -24,9 -0,8 3%
Altre spese amministrative -13,0 -13,7 0,7 -5%
Recuperi di spesa 1,4 0,7 0,7 100%
Rettifiche di valore nette su immobilizzazioni mat. e immat. -2,0 -1,9 -0,1 4%
Costi operativi -39,3 -39,8 0,5 -1%
RISULTATO DI GESTIONE 61,0 24,7 36,3 147%
31/12/2014 31/12/2013
Variazioni
I costi operativi, che comprendono le spese per il personale, le altre spese amministrative
al netto dei recuperi, le rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali,
17
risultano pari a 39,3 milioni di euro, in contrazione rispetto ai 39,8 milioni di euro al 31
dicembre 2013.
Le spese per il personale - comprensive degli oneri dei distaccati, collaboratori a progetto
e interinali - sono pari a 25,7 milioni di euro, in crescita rispetto ai 24,9 milioni di euro al 31
dicembre 2013 per effetto del consolidamento dell’organico, che risulta pari a 286 risorse
al 31 dicembre 2014 verso 263 risorse al 31 dicembre 2013.
Le altre spese amministrative sono pari a 13 milioni di euro, in diminuzione rispetto al 31
dicembre 2013; al netto dei recuperi di spesa, la voce risulta pari a 11,6 milioni di euro
verso 13 milioni di euro al 31 dicembre 2013.
Le rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali pari a 2 milioni di
euro sono relative a mobili ed arredi per l’allestimento della sede e per sviluppi
software/hardware.
Il risultato netto di gestione e l’utile lordo dell’operatività corrente
(in milioni di €)
assolute %
RISULTATO DI GESTIONE 61,0 24,7 36,3 147%
Rettifiche nette su crediti e su accant. per gar. e impegni -7,1 -3,6 -3,5 96%
RISULTATO NETTO DI GESTIONE 53,9 21,1 32,8 156%
Accantonamenti per rischi ed oneri -0,6 0,1 -0,7 n.s.
UTILE LORDO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 53,3 21,2 32,1 151%
Imposte sul reddito del periodo -15,7 -9,6 -6,1 63%
UTILE DI PERIODO 37,6 11,6 26,0 224%
31/12/2014 31/12/2013
Variazioni
Le rettifiche di valore nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni
ammontano a 7,1 milioni di euro verso i 3,6 milioni al 31 dicembre 2013. Le rettifiche di
valore su crediti ammontano complessivamente a 8,4 milioni di euro verso 4,4 milioni al 31
dicembre 2013 e sono costituite per circa 5,4 milioni di euro da rettifiche forfetarie su
posizioni in bonis e per 3,0 milioni di euro da rettifiche su posizioni non performing. Le
riprese di valore ammontano a 1,3 milioni di euro, verso 0,9 milioni al 31 dicembre 2013, e
18
sono composte per 0,3 milioni da riprese su operazioni creditizie e per 1,0 milioni da
riprese verso le Amministrazioni Pubbliche per effetto degli incassi rilevati sui crediti
commerciali.
Il risultato netto di gestione ammonta a 53,9 milioni di euro verso 21,1 milioni di euro al 31
dicembre 2013.
Gli accantonamenti per rischi ed oneri al 31 dicembre 2014 sono pari a 0,6 milioni di euro
verso 0,1 milioni di euro al 31 dicembre 2013.
L’utile prima delle imposte ammonta a 53,3 milioni di euro verso 21,2 milioni di euro al 31
dicembre 2013.
Il risultato economico al 31 dicembre 2014, al netto delle imposte, presenta un utile pari a
37,6 milioni di euro rispetto a un risultato netto al 31 dicembre del 2013 pari a 11,6 milioni
di euro.
19
Gli aggregati patrimoniali
Per consentire una più agevole disamina delle consistenze patrimoniali è stato predisposto
uno stato patrimoniale sintetico comparato 2014 verso 2013.
31/12/2014 31/12/2013
assolute %
Cassa e disponibilità liquide 0,5 0,0 0,5 n.s.
Attività finanz. disponibili per la vendita 697,0 391,9 305,1 78%
Crediti verso banche 98,4 62,3 36,1 58%
Crediti verso clientela 1.345,2 770,9 574,3 74%
Derivati di copertura 132,5 87,1 45,4 52%
Immobilizzazioni materiali e immateriali 3,5 5,4 -1,9 -35%
Attività Fiscali 10,7 9,2 1,5 16%
Altre attività 10,7 8,4 2,3 27%
Totale dell'Attivo 2.298,5 1.335,2 963,3 72%
STATO PATRIMONIALE - ATTIVO
(in milioni di €)
Variazioni
31/12/2014 31/12/2013
assolute %
Debiti verso banche 1.033,1 353,5 679,6 192%
Debiti verso clientela 321,4 316,3 5,1 2%
Titoli in circolazione 374,9 412,5 -37,6 -9%
Adeg. valore passività finanz. oggetto di cop. generica 103,5 58,3 45,2 78%
Passività fiscali 9,0 4,8 4,2 89%
Altre passività 16,3 19,1 -2,8 -15%
Trattamento di fine rapporto del personale 3,9 3,6 0,3 10%
Fondi per rischi ed oneri 9,6 9,1 0,5 5%
Riserve 24,7 13,9 10,8 78%
Capitale 364,5 132,5 232,0 175%
Utile di periodo 37,6 11,6 26,0 224%
Totale del Passivo e del patrimonio netto 2.298,5 1.335,2 963,3 72%
STATO PATRIMONIALE - PASSIVO
(in milioni di €)
Variazioni
Nel corso del 2014 le masse patrimoniali di BdM-MCC hanno evidenziato una crescita
complessiva del 72%.
Sul lato dell’Attivo emerge il consistente incremento della voce Crediti verso Clientela e
delle Attività finanziarie disponibili per la vendita.
Sul Passivo si rilevano gli incrementi della raccolta da banche e l’aumento del capitale
sociale versato a febbraio 2014.
20
Le attività finanziarie
Le attività finanziarie disponibili per la vendita, pari a circa 697 milioni di euro verso 392
milioni di euro al 31 dicembre 2013, sono costituite da investimenti in Titoli governativi
della Repubblica Italiana.
I crediti verso banche
I crediti verso banche risultano pari a 98 milioni di euro verso 62 milioni di euro al 31
dicembre 2013. La voce è costituita da giacenze di liquidità su conti correnti bancari per un
importo pari a circa 92 milioni di euro, da finanziamenti a banche italiane, rifinanziati con
provvista BEI, per circa 2 milioni di euro, dalla riserva obbligatoria per circa 3 milioni di
euro e da altri crediti per 1 milione di euro.
I crediti verso clientela
I crediti verso clientela al 31 dicembre 2014, pari a 1.345 milioni di euro verso 771 milioni
di euro al 31 dicembre 2013, riflettono lo sviluppo dell’attività creditizia effettuata nel corso
del 2014, in linea con la mission dell’Istituto e con l’evoluzione dell’attività già elaborata
nelle assunzioni del Piano Industriale.
Le Altre poste dell’attivo
La voce Derivati di copertura al 31 dicembre 2014, pari a 132 milioni di euro verso 87
milioni di euro al 31 dicembre 2013, rappresenta il fair value delle operazioni in strumenti
finanziari derivati a copertura del rischio tasso di interesse sulle emissioni obbligazionarie;
la variazione della voce rispetto al 31 dicembre è correlata alla diminuzione dei tassi di
interesse. Non è stato necessario effettuare una valutazione del rischio di controparte in
quanto i contratti sono garantiti da cash collateral detenuti presso la Banca.
Le Attività materiali ed immateriali sono pari a 3 milioni di euro, verso i 5 milioni di euro al
31 dicembre 2013, e sono composte per 2 milioni di euro da software e per 1 milione di
euro da mobili, arredi, impianti, e dotazioni informatiche.
21
Le Altre attività ammontano a 11 milioni di euro verso 8 milioni di euro al 31 dicembre
2013 e sono costituite per circa 5 milioni di euro da crediti tributari, per 1 milione di euro da
assegni da consegnare per finanziamenti da erogare, per 3 milioni di euro da oneri per
costi sostenuti su beni di terzi, per 1 milione di euro da risconti e per ulteriori 1 milione di
euro da partite varie.
Le Attività fiscali, sono pari a 11 milioni di euro, verso i 9 milioni di euro al 31 dicembre
2013.
La Raccolta
Il totale della raccolta risulta pari a 1.729 milioni di euro rispetto ai 1.082 milioni al 31
dicembre 2013 ed è così costituita:
31/12/2014 31/12/2013
assolute %
Debiti verso banche 1.033,1 353,5 679,6 192%
Debiti verso clientela 321,4 316,3 5,1 2%
Titoli in circolazione 374,9 412,5 -37,6 -9%
TOTALE RACCOLTA 1.729,4 1.082,3 647,1 60%
Variazioni
(in milioni di €)
I debiti verso banche ammontano a 1.033 milioni di euro verso 354 milioni di euro al 31
dicembre 2013 e sono relativi per un importo pari a 800 milioni alle operazioni di mercato
aperto in essere con la BCE, per 107 milioni di euro a depositi vincolati a garanzia dei
derivati di copertura, per 3 milioni di euro a provvista da organismi internazionali (BEI e
FEI), per 120 milioni di euro a provvista a breve verso controparti bancarie italiane e per 3
milioni da altri debiti.
I debiti verso clientela sono pari a 321 milioni di euro e sono, prevalentemente, costituiti
per 200 milioni di euro da finanziamenti a breve termine concessi dalla Controllante, per
90 milioni di euro da provvista erogata da Cassa Depositi e Prestiti a valere sul plafond
messo a disposizione per supportare le PMI, per 24 milioni di euro da un deposito
vincolato a garanzia di un derivato di copertura, per 6 milioni di euro da somme relative a
finanziamenti gestiti dalla Banca per conto di Cassa Depositi e Prestiti.
I titoli in circolazione, pari a 375 milioni di euro verso 413 milioni al 31 dicembre 2013,
sono costituiti da prestiti obbligazionari quotati sul MOT. La diminuzione rispetto al 31
22
dicembre 2013 deriva dal rimborso di un prestito obbligazionario, giunto a naturale
scadenza.
Le Altre poste del passivo
L’adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica risulta
positivo per 104 milioni di euro verso 58 milioni di euro al 31 dicembre 2013.
Le altre passività pari a 16 milioni di euro sono costituite da debiti verso dipendenti e
relativi contributi per un importo pari a 2 milioni di euro, da debiti per fatture da ricevere per
un importo pari 8 milioni di euro, da debiti verso fornitori per un importo pari 1 milione di
euro, da debiti tributari per un importo pari 3 milioni di euro, nonché da partite minori per la
parte residua.
Le passività fiscali ammontano a 9 milioni di euro verso 5 milioni di euro al 31 dicembre
2013 e per un importo pari a 8 milioni di euro sono relative ad imposte correnti.
Il Patrimonio
L’Assemblea Straordinaria dei Soci della Banca ha approvato in data 6 febbraio 2014
l’aumento di capitale sociale da euro 132.508.690 a euro 364.508.690, realizzato
mediante emissione senza sovrapprezzo di n. 46.400.000 azioni ordinarie del valore
nominale di euro 5 ciascuna. L’aumento è stato contestualmente e interamente sottoscritto
e versato dal socio unico Poste Italiane S.p.A..
Il patrimonio netto al 31 dicembre 2014 è costituito dal capitale sociale - composto da
72.901.738 azioni del valore nominale di 5 euro ciascuna, per un importo complessivo pari
a 364,5 milioni di euro, dalla riserva legale e da altre riserve per un importo complessivo
pari a 24,8 milioni di euro, dalle riserve di valutazione per un importo netto negativo pari a
0,2 milioni di euro (imputabile per 0,2 milioni alla valutazione positiva delle Attività
disponibili per la vendita e per 0,4 milioni alla valutazione negativa del TFR e del FIP) e
dall’utile di periodo per un importo pari a 37,6 milioni di euro.
A seguito dell’aumento di capitale e per effetto della capitalizzazione degli utili, il
patrimonio netto al 31 dicembre 2014 ammonta a 426,7 milioni di euro verso 158,0 milioni
di euro al 31 dicembre 2013.
23
La Banca non detiene azioni proprie, né tramite società fiduciarie né per interposta
persona.
Al 31 dicembre 2014 i Fondi propri, determinati in base alle vigenti disposizioni emanate
dalla Banca d’Italia, sono pari a 402 milioni di euro, rispetto ai 153 milioni di euro al 31
dicembre 2013. L’incremento è da porre in relazione essenzialmente all’aumento di
capitale ed agli utili portati ad incremento delle riserve.
Ai fini del calcolo degli assorbimenti patrimoniali e del connesso requisito patrimoniale, la
Banca applica i seguenti approcci:
 Rischio di Credito: Metodologia Standardizzata;
 Rischio di Controparte: Metodologia Standardizzata applicata ad esposizioni
calcolate con il Metodo del Valore Corrente;
 Rischio Operativo: Metodo Base;
 Rischio di aggiustamento della valutazione del credito: Metodologia
Standardizzata.
In assenza di un portafoglio di negoziazione nessun assorbimento è calcolato con
riferimento al rischio di mercato.
Il totale complessivo delle attività di rischio ponderate (rischio di credito, controparte, di
mercato, operativo e di aggiustamento della valutazione del credito) è pari a 1.229 milioni
di euro verso 720 milioni di euro al 31 dicembre 2013.
I coefficienti Cet1, Tier1 e Total capital sono pari al 32,71%.
Il totale dei requisiti prudenziali, calcolato con le metodologie “Basilea III” risulta pari a 98,3
milioni di euro.
24
Il business e la struttura operativa
Business
La Banca, come declinato nella sua mission, si propone come principale obiettivo di
concorrere allo sviluppo del sistema economico ed al potenziamento dell’offerta di credito,
sia attraverso la propria attività creditizia rivolta prevalentemente al Mezzogiorno, sia
promuovendo e facilitando il ricorso a forme di agevolazioni pubbliche.
Gli indirizzi strategici sono pertanto orientati allo sviluppo dell’attività che, pur nel rispetto
dei criteri di prevalenza, deve garantire la redditività e la sana e prudente gestione della
Banca.
Più in particolare, anche in conformità alle disposizioni del proprio statuto sociale, tra gli
obiettivi prevalenti della Banca vi sono, infatti, (i) l’aumento della capacità di offerta del
sistema bancario e finanziario del Mezzogiorno; (ii) il supporto alle iniziative imprenditoriali
maggiormente meritevoli di credito, incidendo sui costi di approvvigionamento delle risorse
finanziarie necessarie agli investimenti; (iii) la canalizzazione del risparmio verso iniziative
economiche che creino occupazione nel Mezzogiorno; (iv) l’attività di gestione e di
erogazione di agevolazioni pubbliche.
A tal riguardo, come riflesso nel Piano Industriale 2014-2016, approvato nel 2013, la
Banca sviluppa l’operatività operando principalmente lungo sei direttrici:
a) Attività creditizie verso tutte le imprese con sede legale o operativa nel Mezzogiorno
(in quest’ultimo caso laddove il credito concesso vada a beneficio anche della
componente operativa nel Mezzogiorno), con particolare attenzione al segmento
delle PMI, anche al fine di sostenerne la crescita;
b) Attività creditizie verso imprese che non hanno sede nel Mezzogiorno ma che
contribuiscono a sviluppare iniziative imprenditoriali o a creare occupazione nel
Mezzogiorno;
c) Finanziamenti e/o cofinanziamenti con fondi pubblici che la Banca destina a finalità
di sviluppo nel Mezzogiorno (es. Jeremie Calabria). Si tratta di finanziamenti erogati
in alcune Regioni del Mezzogiorno, effettuati attraverso la provvista messa a
25
disposizione dal Fondo Europeo per gli Investimenti (“FEI”), finalizzata a finanziare
investimenti produttivi delle PMI;
d) Attività creditizia verso le famiglie, in particolare sotto forma di mutui ipotecari (ad
es. per acquisto/ristrutturazione immobiliare), al fine di aumentare la capacità di
offerta complessiva del sistema bancario e per supportare settori economici in crisi
(edilizia);
e) Attività creditizie verso altre istituzioni finanziarie allo scopo di facilitare l’erogazione
di credito nel Mezzogiorno;
f) Acquisto di portafogli creditizi erogati a soggetti nel Mezzogiorno.
Nell’ambito dell’attività creditizia la Banca si rivolge al mercato con un modello
distributivo composito che, dall’esperienza finora maturata, ha dimostrato il valore di una
pluralità/specializzazione dei canali distributivi al fine di aumentare la penetrazione nei
diversi segmenti/mercati di riferimento:
i. Canale specialisti BdM-MCC: si propone di far leva su competenze industriali
specialistiche per rispondere alle esigenze che caratterizzano i singoli settori;
ii. Canale consulenti d’impresa: costituito da una rete di mediatori creditizi, agenti in
attività finanziaria e promotori finanziari che consentono un presidio territoriale
qualificato e prevalentemente rivolto alle regioni del Mezzogiorno;
iii. Canale Poste Italiane: costituito da 250 uffici postali autorizzati da Banca d’Italia a
collocare i prodotti di finanziamento della Banca;
iv. Canale joint venture banche: che consente lo sviluppo di operazioni di co-
finanziamento in accordo con banche operanti nel Mezzogiorno.
L’offerta creditizia proposta da BdM-MCC, prevalentemente rivolta alle imprese delle otto
regioni del Mezzogiorno, comprende prodotti di finanziamento, associati a garanzia di tipo
reale o personale, finalizzati a sostenere le esigenze di investimento (o esigenze
finanziarie collegate all’attività d’impresa) delle imprese industriali.
Inoltre, al fine di aumentare l’offerta di credito nel Mezzogiorno e supportare quindi la
crescita della domanda interna, la Banca ha integrato la propria offerta con una linea di
prodotti dedicata alle famiglie (principalmente mutui ipotecari e prestiti personali dietro
cessione del quinto dello stipendio/delegazione di pagamento) che consente, tra l’altro,
26
una diversificazione del rischio e una riduzione del costo della raccolta (attraverso
operazioni di rifinanziamento con la BCE).
In ambito Gestione fondi pubblici e strumenti agevolativi, la Banca gestisce per conto
della Pubblica Amministrazione, una serie di strumenti agevolativi aventi molteplici finalità
di politica industriale (accesso al credito, promozione della ricerca e dell’innovazione
tecnologica, supporto agli investimenti in macchinari ed impianti, incentivazione della
patrimonializzazione delle PMI) perseguiti attraverso un ampio ventaglio di agevolazioni
(contributi in conto interesse ed in conto capitale, credito agevolato, bonus fiscali, garanzie
sui finanziamenti, partecipazione al capitale di rischio, programmazione negoziata). Tale
attività è diretta a diverse categorie di imprese, anche al fine di favorire l’ottimizzazione
dell’utilizzo di risorse pubbliche nazionali e comunitarie.
Di particolare rilevanza, la Banca:
1. cura la gestione del Fondo di garanzia per le PMI, strumento ampiamente
utilizzato in chiave anticiclica, nelle recenti fasi recessive dell’economia italiana.
Nel corso del 2014, il Fondo di Garanzia per le PMI ha evidenziato una dinamica di
crescita. In particolare, le richieste di accesso al Fondo hanno superato le 89.900
domande (+7,9% rispetto all’anno precedente).
Inoltre, a seguito delle azioni adottate nel settore delle escussioni, si sono ridotti
drasticamente i tempi di definizione con enormi benefici sia per i Confidi che per le
banche del sistema.
Nel corso del 2014 numerose sono state le novità relative al Fondo di Garanzia
per le PMI:
- sono entrate in vigore modifiche consistenti della normativa, volte a favorire
l’accesso al credito delle PMI;
- sono state rese operative misure finalizzate agli interventi su specifiche aree e
priorità strategiche, mediante l’avvio operativo della Sezione Speciale
"Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari opportunità" per
favorire l’accesso al credito delle imprese femminili, nonché delle Sezioni
speciali alimentate dai contributi versati dalla Regione Campania e dalla
Regione Sicilia;
27
- è entrata in vigore la concessione della garanzia del Fondo su portafogli di
finanziamenti, e su operazioni di sottoscrizione di mini bond;
- è stato rilasciato il nuovo Portale, una svolta decisiva per poter gradualmente
eliminare qualsiasi comunicazione cartacea e fin da subito fornire
un’informazione sempre più tempestiva e completa sull’iter delle domande e
sui relativi adempimenti.
2. In ambito - incentivi per la ricerca nazionale promossi dal Ministero dello Sviluppo
Economico (MISE) - è risultata aggiudicataria, in qualità di mandataria di un
raggruppamento temporaneo di imprese (RTI)3
, dell’affidamento del servizio di
assistenza e supporto per le agevolazioni a progetti di ricerca, sviluppo e
innovazione nell’ambito del Fondo per la Crescita Sostenibile. Durante gli ultimi
mesi dell’anno è già stato organizzato il primo Bando per le aziende, a favore di
progetti di ricerca e sviluppo negli ambiti tecnologici identificati dal Programma
Quadro Comunitario “Orizzonte 2020” ed è attualmente in corso di istruttoria. Le
domande presentate sono state 271 per progetti di ricerca, per un importo di
investimenti complessivi pari a 525 milioni di euro, verso una dotazione di circa 300
milioni di euro.
Il Fondo promuove infatti diverse tipologie di interventi, tra cui quelli finalizzati al
sostegno dei progetti di ricerca e sviluppo in ambito tecnologico; per tale tipologia di
iniziative sono stimate risorse pari a circa 5 miliardi di euro nel prossimo
quinquennio.
Le agevolazioni del Fondo possono essere concesse a imprese di qualsiasi
dimensione sull’intero territorio nazionale, sia nella forma del finanziamento
agevolato che del contributo nella spesa. Gli interventi del Fondo sono attuati con
bandi o direttive del Ministro dello Sviluppo Economico.
3. rappresenta per altri strumenti agevolativi, un intermediario primario in ambito sia
nazionale, sia regionale e svolge per taluni strumenti attività in qualità di
intermediario unico.
3
L’RTI è costituito da 8 banche (Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale S.p.A. (in qualità di mandataria), Mediocredito Italiano
S.p.A. , UniCredit S.p.A., MPS Capital Services, Banca per le imprese S.p.A., Unione di Banche Italiane S.c.p.A. (UBI Banca),
Artigiancassa S.p.A., Banca Nuova S.p.A., Banco di Sardegna S.p.A.) e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
28
La struttura operativa
Le Risorse Umane
Al 31 dicembre 2014 l’organico della Banca è costituito da 286 dipendenti, di cui 16
dirigenti, 167 quadri direttivi e 103 addetti appartenenti alle aree professionali. A tale data
inoltre erano in forza presso la Banca 8 distaccati da Poste Italiane e 19 stagisti.
Le assunzioni del 2014 hanno riguardato 38 risorse, di cui 10 quadri direttivi e 28 risorse
appartenenti alle aree professionali (di cui 7 relativi a preesistenti contratti interinali); le
uscite, invece, 15 risorse (cinque dirigenti, quattro quadri direttivi e sei appartenenti alle
aree professionali).
Soluzioni organizzative ed evoluzione della normativa e delle procedure
Nel corso del primo semestre 2014 sono stati avviati gli interventi di adeguamento della
normativa interna della Banca alle prescrizioni introdotte dal XV aggiornamento della
Circolare n. 263 emanata dalla Banca d’Italia.
In particolare, in materia di sistema dei controlli interni il Consiglio di Amministrazione ha
approvato i principi del Sistema dei Controlli Interni, gli adeguamenti all’assetto
organizzativo di controllo, l’aggiornamento dei regolamenti delle funzioni di controllo, la
costituzione di un apposito Comitato Controlli Interni e Rischi – con superamento dei
preesistenti Comitato Rischi e Comitato Compliance - e il nuovo modello di Compliance
della Banca.
In recepimento delle ulteriori tematiche previste dalla richiamata Circolare, sono state
sottoposte inoltre al Consiglio di Amministrazione le politiche per l’esternalizzazione di
funzioni aziendali, le linee di indirizzo dell’assetto organizzativo e gestionale dell’ICT
(Information Communication Technology), nonché la revisione del perimetro del Piano di
Continuità Operativa ed il relativo aggiornamento.
Nella seconda parte dell’anno l’attività di recepimento ex Circolare 263 è proseguita con
specifica focalizzazione sulle tematiche IT, con particolare riferimento alla gestione e
monitoraggio della sicurezza informatica e dei relativi rischi.
Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, approvato specifiche modifiche all’assetto
organizzativo della Banca, finalizzate a:
29
- consolidare le sinergie tra le diverse attività di business;
- proseguire il percorso di accentramento di attività analoghe/similari, attraverso il
consolidamento di centri di competenza specialistici;
- rafforzare il presidio della funzione IT, anche in ambito organizzativo con il riporto
diretto del Responsabile dell’Area ICT all’Amministratore Delegato (in linea con
quanto previsto dalla suddetta Circolare).
In coerenza con le modifiche apportate all’assetto organizzativo, sono state quindi
aggiornate le Deleghe di Poteri ed i Poteri di Firma, nonché l’articolazione interna e le
responsabilità delle Strutture della Banca.
Nel corso del 2014, nell’ambito delle attività volte al miglioramento continuo dei processi,
di concerto con le Strutture di business ed operative, sono stati poi realizzati interventi:
- sui processi creditizi, al fine di implementare gli adeguamenti richiesti
dall’evoluzione dell’offerta creditizia della Banca;
- sui processi di gestione delle domande di agevolazione, in conseguenza dell’avvio
dei nuovi prodotti (Fondo Crescita Sostenibile e “Nuova Sabatini”);
- sui processi trasversali alle attività di business, in particolare:
 in materia di autorizzazione delle spese e gestione degli acquisti;
 in materia di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale (ICAAP).
In collaborazione con le funzioni di controllo, inoltre, è stato avviato un percorso di
revisione e monitoraggio dei presidi - previsti all’interno dei processi della Banca -
finalizzato a rafforzare ulteriormente l’efficacia nella prevenzione dei rischi. In tale ambito,
è stato aggiornato l’albero dei principali processi e sono state identificate le Strutture
owner di ciascun processo.
Con la funzione Risorse Umane, sono stati inoltre analizzati i fabbisogni incrementali di
risorse formulati dalle diverse Strutture al fine di sviluppare un efficace dimensionamento
quali-quantitativo della Banca, anche in considerazione dei volumi di attività attuali e
prospettici.
In tale contesto, l’adeguatezza quali-quantitativa delle funzioni di controllo è stata valutata
avvalendosi di un processo e di un modello metodologico sviluppati in coerenza con i
requisiti dettati dalle disposizioni.
30
Nel corso dell’anno sono state, inoltre, condotte le attività di manutenzione e di test
complessivo dei Piani di Continuità Operativa e di Disaster Recovery. Gli esiti sono risultati
conformi e sono state indicate alcune azioni di completamento, attualmente in corso, da
realizzare nel primo semestre 2015.
Sistemi Informativi
Nel corso dell’anno l’attività IT si è prioritariamente focalizzata sul consolidamento della
nuova piattaforma informatica a supporto dell’attività creditizia, gestita dall’outsourcer
Cedacri.
Sono state pertanto svolte, in collaborazione con l’outsourcer e con le competenti strutture
della Banca, le analisi finalizzate ad:
- ottimizzare l’integrazione tra il sistema Cedacri e i sistemi della Banca;
- rafforzare il modello di relazione con l’outsourcer, al fine di rendere maggiormente
efficace il processo di sviluppo delle necessarie implementazioni informatiche;
- assistere le strutture della Banca coinvolte nel percorso di implementazione.
Per quanto attiene all’attività svolta per il comparto Agevolato, avvalendosi dell’outsourcer
selezionato (Aubay), i principali interventi hanno riguardato:
- l’avvio del nuovo portale per il Fondo di Garanzia per le PMI arricchito di nuove
funzionalità (Sistema Documentale Elettronico, Agenda, Workflow Managment,
ecc.) e delle analisi relative alla realizzazione della funzionalità di liquidazione delle
Perdite;
- la realizzazione della nuova procedura per la gestione automatizzata dell’intero
processo di comunicazione, monitoraggio e incasso delle “Commissioni
Richiedente”, dovute al Fondo di Garanzia;
- la realizzazione del portale per il Fondo di Crescita Sostenibile, gestito per conto del
Ministero dello Sviluppo Economico, per le agevolazioni a favore dei progetti di
ricerca e sviluppo.
31
A supporto dell’operatività complessiva della Banca nel corso dell’esercizio i principali
interventi hanno riguardato:
- la partecipazione ad operazioni di rifinanziamento dell’Eurosistema (BCE),
attraverso attivi creditizi posti in garanzia;
- la realizzazione di una nuova piattaforma per il monitoraggio e supporto delle
attività dei Mediatori Creditizi e degli Agenti;
- l’introduzione della gestione dei c/c agevolati;
- la gestione delle polizze assicurative a supporto del credito (Credit Protection
Insurance);
- l’implementazione di nuovi strumenti a supporto della gestione del rischio.
32
Corporate Governance
Il presente paragrafo rappresenta anche la Relazione sul Governo societario e gli
assetti proprietari che descrive le principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei
rischi e di controllo interno correlati al processo di informativa finanziaria (art.123-bis,
secondo comma lettera b) del TUF).
Il modello di governance adottato da BdM - MCC è quello “tradizionale”, caratterizzato
dalla classica dicotomia tra Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale; le attività di
revisione legale dei conti sono affidate ad una Società di Revisione.
L’Assemblea dei Soci si riunisce periodicamente per deliberare sulle materie a essa
riservate dalla legge e dalle disposizioni di Vigilanza.
In particolare, l’Assemblea ordinaria approva il bilancio e la destinazione degli utili, nomina
gli Amministratori e i Sindaci e provvede alla loro revoca; su proposta del Collegio
Sindacale conferisce e revoca l’incarico alla Società di Revisione; approva le politiche di
remunerazione, delibera sulla responsabilità degli Amministratori e dei Sindaci, delibera su
tutti gli altri oggetti attribuiti alla sua competenza dalla legge o dallo Statuto.
L’Assemblea straordinaria delibera sulle modifiche dello Statuto Sociale (ad eccezione di
quelle necessarie per l’adeguamento dello Statuto a disposizioni normative, nonché di
quelle concernenti le fusioni nei casi di cui agli artt. 2505 e 2505 bis Codice Civile), sulla
nomina, sulla revoca, sulla sostituzione e sui poteri dei liquidatori e su ogni altra materia
attribuita dalla legge alla sua competenza.
Il Consiglio di Amministrazione, attualmente composto da 5 membri (di cui almeno 1 in
possesso dei requisiti di indipendenza previsti dalla normativa vigente) è in corso di
rinnovo (in data 17/11/2014 l’Assemblea ha deliberato di rinviare l’argomento alla riunione
assembleare per l’approvazione del bilancio 2014) ed attualmente opera in regime di
“prorogatio”.
Il Consiglio di Amministrazione è investito di tutti i poteri per l’ordinaria e la straordinaria
amministrazione della società, eccezion fatta per gli atti che la legge riserva all’Assemblea.
Il Consiglio di Amministrazione nel corso dell’esercizio si è riunito 11 volte.
Il Consiglio di Amministrazione nomina un Amministratore Delegato, in possesso dei
requisiti richiesti dalla vigente normativa, e può delegare all’Amministratore Delegato,
determinando i limiti della delega, i poteri e le attribuzioni che ritiene opportuni, salve le
limitazioni previste dalla legge o dallo Statuto.
33
Spetta in ogni caso all’Amministratore Delegato la proposta delle operazioni di credito che
devono essere deliberate dal Consiglio.
Il Consiglio può conferire deleghe speciali, in materia di erogazione del credito e di
gestione corrente a dirigenti, funzionari e altri dipendenti determinandone i limiti e le
modalità di esercizio.
Il Consiglio di Amministrazione elegge fra i suoi componenti il Presidente, qualora non sia
nominato dall’Assemblea, e può nominare un Vice Presidente al solo fine di sostituire il
Presidente in caso di sua temporanea assenza o impedimento.
Il Presidente ha la rappresentanza legale della Banca, presiede l’Assemblea, convoca e
presiede il Consiglio di Amministrazione.
Il Vice Presidente sostituisce il Presidente in caso di sua temporanea assenza o
impedimento. Nel caso di assenza o impedimento anche del Vice Presidente, le funzioni
vengono assolte dall’Amministratore con maggiore anzianità di carica o, in caso di pari
anzianità di carica, dal più anziano di età.
L’Amministratore Delegato rappresenta il vertice della struttura interna e sovrintende
all’esecuzione delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione ed in generale alla
gestione aziendale, curando che la stessa si svolga in conformità alle determinazioni del
predetto Organo.
L’Amministratore Delegato declina, nel rispetto dell’assetto organizzativo approvato dal
Consiglio di Amministrazione, la Struttura Organizzativa della Banca definendo i compiti e
le responsabilità delle singole Unità Organizzative e le relative interconnessioni. Anche
all’Amministratore Delegato è attribuita la rappresentanza legale.
Il Collegio Sindacale, nominato dall’Assemblea dei Soci, è costituito da 3 Sindaci effettivi,
tra i quali l’Assemblea elegge il Presidente, e 2 supplenti. Al fine di adempiere
correttamente ai propri doveri il Collegio Sindacale è dotato dei più ampi poteri previsti
dalle disposizioni normative e regolamentari vigenti.
Il Collegio Sindacale, in particolare vigila sull’osservanza delle norme di legge,
regolamentari e statutarie, nonché sulla corretta amministrazione, sull’adeguatezza degli
assetti organizzativi e contabili della Banca, del sistema di gestione e controllo dei rischi,
nonché sulla funzionalità del complessivo sistema dei controlli interni.
Inoltre il Collegio Sindacale propone all’Assemblea il conferimento dell’incarico di
revisione legale dei conti ad una Società di Revisione, vigila sulle attività di quest’ultima e
ne valuta l’indipendenza.
Nel corso dell’esercizio il Collegio Sindacale si è riunito 15 volte.
34
Ai sensi dello Statuto, la revisione legale dei conti di BdM - MCC deve essere esercitata
da una Società di Revisione, iscritta nell’apposito Albo, nominata dall’Assemblea.
L’Assemblea degli Azionisti, in data 26 aprile 2012, su proposta motivata del Collegio
Sindacale, ha deliberato di conferire l'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi
2012-2020 alla Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A..
All’interno della Banca operano inoltre il Comitato di Direzione e i Comitati Gestionali.
Il Comitato di Direzione costituisce un Organo di supporto per le decisioni
dell’Amministratore Delegato – che lo presiede – sulle principali problematiche inerenti
l’operatività della Banca ed ha funzione consultiva, in particolare in materia di
predisposizione del Piano strategico aziendale, definizioni degli obiettivi di budget,
interventi di revisione organizzativa, attivazione di nuove tipologie di prodotti, la cui
rischiosità sia stata preventivamente valutata dalle competenti Funzioni di controllo.
In riferimento in particolare al processo di sviluppo dei nuovi prodotti, il Comitato di
Direzione ha l’obiettivo di garantire la coerenza alle normative dei prodotti
emessi/commercializzati e/o dei servizi offerti dalla Banca, previa valutazione dell’impatto
operativo, della rischiosità complessiva, delle implicazioni di natura reputazionale.
Al fine di favorire e migliorare il funzionamento dei processi organizzativi orientati alla
delega, al coordinamento delle funzioni, all’integrazione e collegialità, sono costituiti i
seguenti Comitati Gestionali:
- Comitato Crediti: propone al Consiglio di Amministrazione la definizione di indirizzi
di politica creditizia coerenti con la strategia aziendale in materia di credito e
presidia il processo di concessione e gestione del credito. Esercita le deleghe
conferite dal Consiglio di Amministrazione in materia di concessione del credito,
sofferenze, partite incagliate e crediti ristrutturati;
- Comitato Controlli Interni e Rischi: ha un ruolo consultivo e propositivo. Esso
assiste l’Amministratore Delegato e gli altri organi sociali nella gestione integrata dei
complessivi rischi cui è esposta la Banca e del complessivo sistema di controllo
interno.
Sono inoltre previsti Comitati Agevolazioni per la gestione di interventi e fondi pubblici al
fine di assicurare il regime di separatezza tra l’attività di gestione di interventi e fondi
pubblici di agevolazione e le altre attività bancarie, anche sulla base di quanto contenuto
nelle Convenzioni sottoscritte dalla Banca. I componenti di tali Comitati - che non possono
essere individuati e nominati tra i dipendenti della Banca - sono individuati sulla base delle
specifiche contenute nelle singole Convenzioni e, se non diversamente previsto dalla
35
normativa o dalle Convenzioni di riferimento, nominati dall’Amministratore Delegato su
proposta delle strutture competenti in materia di gestione di Fondi Pubblici (ove previsto,
dietro designazione delle Amministrazioni committenti).
I Comitati Agevolazioni - le cui funzioni sono stabilite nella normativa di riferimento e nelle
relative Convenzioni – deliberano in merito alle proposte di ammissione/rigetto delle
singole operazioni, alle revoche, rinunce, transazioni e quant’altro sia necessario
all'attuazione o risoluzione del rapporto agevolativo, nonché all’avvio di azioni giudiziarie.
Approvano con periodicità prevista e laddove richiesto, la rendicontazione e la situazione
contabile delle disponibilità, degli impegni, delle insolvenze e del contenzioso in essere, i
prospetti dimostrativi e la relativa relazione riguardante l’ammontare delle commissioni e
dei rimborsi spettanti al Gestore.
Sistema di controllo interno
Per “Sistema dei Controlli Interni” si intende l’insieme delle regole, delle funzioni, delle
strutture, delle risorse, dei processi e delle procedure che mirano ad assicurare, nel
rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità:
1. verifica dell’attuazione delle strategie e delle politiche aziendali;
2. contenimento del rischio entro i limiti indicati nel quadro di riferimento per la
determinazione della propensione al rischio della Banca;
3. salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite;
4. efficacia ed efficienza dei processi aziendali;
5. affidabilità e sicurezza delle informazioni aziendali e delle procedure informatiche;
6. prevenzione del rischio che l’azienda sia coinvolta, anche involontariamente, in
attività illecite;
7. conformità delle operazioni alle disposizioni di legge ed alla normativa, anche di
vigilanza, nonché alle politiche, ai regolamenti ed alle procedure interne.
Il Sistema dei Controlli Interni riveste un ruolo centrale nell’organizzazione aziendale ed è
strategicamente rilevante in quanto:
- consente agli Organi Aziendali di acquisire piena consapevolezza dei rischi
aziendali, delle loro interrelazioni e del grado di efficacia dei presidi;
- orienta i mutamenti delle linee strategiche e delle politiche aziendali e consente di
adattare in modo coerente il contesto organizzativo;
36
- presidia la funzionalità dei sistemi gestionali ed il rispetto dei requisiti di vigilanza
prudenziale;
- favorisce la diffusione di una corretta cultura dei rischi, della legalità e dei valori
aziendali.
Il Sistema dei Controlli Interni deve:
- assicurare la completezza, l’adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed
efficacia), l’affidabilità del processo di gestione dei rischi e la sua coerenza con il
Risk Appetite Framework (RAF);
- prevedere attività di controllo diffuse ad ogni segmento operativo e livello
gerarchico;
- garantire che le anomalie riscontrate siano tempestivamente portate a conoscenza
di livelli organizzativi appropriati della Banca (agli Organi Aziendali, se significative)
in grado di attivare tempestivamente gli opportuni interventi correttivi.
In merito al Sistema dei controlli interni, la normativa di vigilanza definisce, il ruolo che
deve essere esercitato dall’Organo Amministrativo, dal Collegio Sindacale e da tutto il
Personale.
Nella Banca le attività di controllo sono svolte a tutti i livelli gerarchici e funzionali della
struttura organizzativa. Tutte le strutture aziendali sono impegnate, in relazione ai propri
specifici livelli di responsabilità, ed ai compiti assegnati, ad esercitare controlli sui processi
e sulle attività operative di propria competenza. Le risultanze dei controlli confluiscono poi
in un articolato sistema di reporting e flussi informativi che ha come destinatari finali
l’Autorità di Vigilanza, gli Organi di governo, gestione e controllo, in base alla periodicità ed
ai contenuti stabiliti dalla normativa esterna e interna e, secondo le competenze di ciascun
Organo.
Il Sistema dei Controlli interni adottato dalla Banca è conforme al modello prescrittivo
definito dalla Banca d’Italia, che prevede tre livelli di controllo:
- controlli di linea (primo livello);
- controlli sulla gestione dei rischi (secondo livello);
- revisione interna (terzo livello).
I Controlli di linea (primo livello) hanno l’obiettivo di assicurare il corretto svolgimento delle
operazioni. Sono effettuati dalle stesse funzioni di business/operative (ad es. controlli di
37
tipo gerarchico, sistematici e a campione), anche attraverso unità dedicate a compiti di
controllo che riportano ai responsabili delle funzioni di business/ operative, ovvero eseguiti
nell’ambito del back office; per quanto possibile, sono incorporati nelle procedure
informatiche.
L’Area Organizzazione individua le unità organizzative/funzioni aziendali cui affidare la
responsabilità di progettare e manutenere uno specifico processo, ivi inclusi i relativi
controlli; tali responsabilità si estendono anche alle attività esternalizzate.
I Controlli sulla gestione dei rischi (secondo livello) sono previsti per tutti i processi e le
unità organizzative della Banca e vengono attuati prevalentemente dalla funzione di
conformità alle norme, dalla funzione antiriciclaggio e dalla funzione di controllo dei rischi.
La Direzione Legale, Compliance e Affari Societari incardina la funzione di conformità alle
norme così come definito dalle disposizioni regolamentari vigenti e assolve ai compiti
assegnati a tale funzione nei documento di indirizzo, nelle politiche e linee guida approvati
dal Consiglio di Amministrazione, in particolare con riferimento alle Politiche di gestione
del rischio di non conformità.
Il Responsabile della Direzione è nominato responsabile della funzione di conformità alle
norme e fornisce linee di indirizzo e coordinamento generale alle altre Unità Organizzative
che la costituiscono, senza avere responsabilità gestionali e deleghe operative sulle
attività svolte all’interno della Direzione.
Il Responsabile della funzione di conformità alle norme riporta all’Amministratore Delegato.
In ogni caso, ha accesso diretto al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio Sindacale e
comunica con essi senza restrizioni o intermediazioni.
Nella Direzione è inoltre incardinata la funzione di antiriciclaggio. Tale funzione è assolta
da una Unità Organizzativa dedicata, il cui responsabile è nominato responsabile
antiriciclaggio e riporta al responsabile della Direzione.
All’interno della Direzione Legale, Compliance e Affari Societari viene garantita la
necessaria separatezza e indipendenza tra funzioni di controllo (conformità e
antiriciclaggio) e funzioni operative, tramite adeguata autonomia delle Unità Organizzative
“non di controllo”.
Il modello di Compliance adottato dalla Banca prevede che la funzione di conformità possa
essere supportata, per specifici ambiti normativi, da presidi decentrati (“Presidi
38
Specialistici”) che sfruttino le competenze specialistiche già esistenti all’interno della
Banca.
La Direzione Risk Management assolve il ruolo di funzione di controllo dei rischi così come
definito dalle disposizioni regolamentari vigenti ed ai compiti assegnati a tale funzione
nelle politiche e linee guida approvati dal Consiglio di Amministrazione, in particolare con
riferimento al Regolamento del processo di Risk Management.
Il Responsabile della Direzione è nominato Responsabile della funzione di controllo dei
rischi.
Il Responsabile della funzione di controllo dei rischi riporta all’Amministratore Delegato. In
ogni caso, ha accesso diretto al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio Sindacale e
comunica con essi senza restrizioni o intermediazioni.
I Controlli di revisione interna (terzo livello) sono attribuiti alla funzione di revisione interna
che assicura una costante, indipendente ed obiettiva valutazione della funzionalità del
complessivo Sistema dei Controlli Interni.
La Direzione Internal Audit assolve il ruolo di funzione di revisione interna così come
definito dalle disposizioni regolamentari vigenti e assolve ai compiti assegnati a tale
funzione nelle politiche e linee guida approvati dal Consiglio di Amministrazione, in
particolare con riferimento al Regolamento del processo di Internal Audit.
Il Responsabile della Direzione è nominato Responsabile della funzione di revisione
interna.
Il responsabile della funzione di revisione interna riporta al Consiglio di Amministrazione;
ha accesso diretto al Collegio Sindacale e comunica con esso senza restrizioni o
intermediazioni. Viene comunque assicurato il raccordo tra la stessa e l’Amministratore
Delegato attraverso adeguati flussi informativi e la partecipazione, in qualità di
componente, agli eventuali comitati gestionali in ambito controlli interni e rischi.
Sono ulteriori attori del Sistema dei Controlli della Banca il Collegio Sindacale, l’Organismo
di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001(di seguito anche l’“Organismo” o “OdV 231”) e la Società
di revisione legale dei conti. L’OdV 231 ha come principale obiettivo quello di prevenire la
commissione dei reati di cui al Decreto 231/2001, attraverso la verifica dell’adeguatezza e
dell’efficacia del Modello Organizzativo e di gestione adottato dalla Banca ai sensi del
citato decreto. L’Organismo opera secondo un regolamento approvato dal Consiglio di
39
Amministrazione e dispone di un budget di spesa e di ampi poteri di controllo e di
ispezione a tutti i livelli.
La Società di revisione, in relazione ai compiti alla stessa attribuiti dalla legge, intrattiene
rapporti - finalizzati anche allo scambio di informazioni e/o dati - con il Consiglio di
Amministrazione, il Collegio Sindacale, la Direzione Internal Audit e gli altri Organi e/o
Strutture di controllo aziendale.
Infine per quanto attiene alla funzione di coordinamento e di responsabile operativo del
modello di controllo interno richiesto dalla Legge 262/05 in materia di Tutela del Risparmio
(art. 154 – bis del Testo Unico della Finanza), il Responsabile della Direzione
Amministrazione, Controllo e Finanza, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei
documenti contabili societari è tenuto a predisporre - e darne effettiva applicazione -
adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d’esercizio,
nonchè di ogni altra comunicazione di carattere finanziario diretta al Mercato.
Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Banca deve,
inoltre, attestare - congiuntamente all’Amministratore Delegato - con apposita relazione sul
Bilancio individuale Annuale e Semestrale:
- l’adeguatezza e l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e
contabili;
- la conformità all’articolo 9 del Decreto Legislativo n. 38/2005 ed ai principi
contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai
sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del
Consiglio, del 19 luglio 2002;
- la corrispondenza alle risultanze dei libri e delle scritture contabili;
- l’idoneità a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione
patrimoniale, economica e finanziaria della Banca;
- l’inclusione nella relazione sulla gestione di un’analisi attendibile
dell’andamento e del risultato della gestione, unitamente alla descrizione dei
principali rischi ed incertezze cui l’istituto è esposto.
Al fine di poter adempiere a quanto disposto dalla normativa, la Banca ha adottato un
Sistema di Controllo Interno che prevede l’applicazione di una struttura metodologica
comune, basata su:
40
- utilizzo di un modello omogeneo con riferimento a standard metodologici
internazionalmente riconosciuti (CoSo e Cobit);
- costante aggiornamento del modello, con attribuzione di specifiche
responsabilità ai soggetti coinvolti;
- diffusione del modello attraverso programmi di formazione.
In particolare per il modello adottato:
- è prevista la validazione della documentazione e conferma dell’esecuzione
dei controlli da parte dei rispettivi responsabili competenti;
- è richiesto che ogni procedura amministrativa/contabile ed ogni controllo
siano documentati, valutati, testati e validati e sia definita un’unica
responsabilità manageriale per lo svolgimento delle attività in essa
ricomprese;
- è definito un flusso di attestazioni interne (verso il Dirigente Preposto della
Banca) ed esterne (verso il Dirigente Preposto della Controllante e verso il
Mercato) relative al Sistema di Controllo Interno in tema di informativa
finanziaria.
La Banca adotta un Regolamento del Dirigente Preposto in cui - in linea con il dettato
dell’art. 154-bis del TUF e nel rispetto dell’art. 24 dello Statuto - sono stati definiti:
- le modalità di nomina, i requisiti, i compiti i poteri ed i mezzi del Dirigente Preposto;
- i rapporti con gli Organi sociali e gli Organi di controllo della Banca;
- i flussi di informativa da e verso le altre Strutture di controllo e con il Dirigente
Preposto di Poste Italiane, nell’ambito dell’informativa richiesta per la
predisposizione del Bilancio consolidato.
In base alla normativa interna, è stato effettuato il previsto periodico aggiornamento delle
procedure amministrative ai fini 262/05 e sono stati individuati i ruoli coinvolti, le attività e
le responsabilità riguardanti le fasi dei macro processi, propedeutiche alle comunicazioni
finanziarie verso la Controllante ed il Mercato.
In occasione della presentazione del Bilancio individuale Annuale e della Relazione
Finanziaria Semestrale, il Dirigente Preposto presenta al Consiglio di Amministrazione una
relazione relativa al Sistema di Controllo Interno, nonché il testo dell’attestazione al
41
Mercato da sottoscrivere congiuntamente all’Amministratore Delegato per garantire
l’osservanza ai requisiti imposti dalla normativa.
Tale relazione viene trasmessa alla Controllante a corredo dell’attestazione rilasciata per il
Bilancio consolidato.
42
La responsabilità sociale
Evoluzione normativa e Sostenibilità
Lo scorso settembre 2014 è stata approvata la Direttiva Europea sulla rendicontazione
non finanziaria volta a migliorare la trasparenza e l'accountability delle grandi imprese
sulle tematiche legate all’ambiente, ai dipendenti, ai diritti umani e all’anticorruzione. La
Direttiva si focalizza sulla gestione dei principali rischi legati alle attività dell’impresa, con
riferimento alle possibili ripercussioni negative connesse al business, ai prodotti, ai servizi,
ed alle modalità di gestione adottate dall’azienda.
La Direttiva è applicabile alle grandi imprese (enti di interesse pubblico con un bilancio di
almeno 20 milioni di euro o un fatturato di 40 milioni di euro, con oltre 500 dipendenti) che,
a far data dall’esercizio 2017, dovranno includere nella Relazione sulla Gestione,
informazioni su tematiche non finanziarie, secondo linee guida non vincolanti che la
Commissione Europea renderà disponibili.
Sebbene non vincolata dalle nuove disposizioni, stante l’attuale dimensione, la Banca ha
optato di rendicontare comunque ambiti non finanziari nella Relazione sulla Gestione,
cogliendo l’opportunità di rappresentare al mercato ed ai propri principali interlocutori il
valore complessivo prodotto dall’attività anche tramite tali elementi, utili a rafforzarne il
business e a meglio presidiarne rischi e impatti. La rendicontazione sarà implementata nel
corso degli anni con l’obiettivo di integrare le informazioni sulle attività dell’impresa e sulle
sue performance economiche con attenzione agli impatti non finanziari attuali e
prevedibili generati su alcuni interlocutori individuati come prioritari per lo specifico
business dell’Istituto.
La Relazione riporta quindi un sintetico rendiconto che illustra l’interconnessione tra
obiettivi aziendali, attività e risultati raggiunti rispetto ad alcuni specifici ambiti che la
Banca sta gestendo come prioritari.
Nella Relazione sono stati adottati alcuni indicatori tipici della rendicontazione di
sostenibilità, con particolare riferimento alle Linee Guida GRI (Global Reporting Initiative) e
alle Specifiche ABI per la redazione del bilancio di sostenibilità secondo le linee guida GRI
G3.1. Gli indicatori utilizzati e le relative informazioni rese forniscono elementi qualitativi e
43
quantitativi significativi in relazione agli obiettivi e alle policy definite e agli impatti sui
principali stakeholder della Banca: i dipendenti, i soggetti – nostri clienti - che sono affidati
nell’attività quotidiana, la Pubblica Amministrazione, le cui relazioni sono esercitate dalla
Banca secondo modalità e iter disciplinati da specifiche convenzioni, in regime di
separatezza rispetto alle altre attività dell’Istituto, con un distinto assetto decisionale,
organizzativo, amministrativo e contabile.
Missione e modello aziendale, valori e principi, conformità e presidi di controllo
Banca del Mezzogiorno - MedioCredito Centrale S.p.A. è un’istituzione finanziaria che ha
la missione di concorrere allo sviluppo del sistema economico ed al potenziamento
dell’offerta di credito, sia attraverso la propria attività creditizia rivolta prevalentemente al
Mezzogiorno, sia promuovendo e facilitando il ricorso a forme di Agevolazione Pubbliche,
sempre garantendo l’economicità della gestione.
La missione della Banca è quindi diretta a finanziare in via prevalente le Imprese del
Mezzogiorno, con finanziamenti a medio e lungo termine.
La Banca gestisce il Fondo di Garanzia, intervento pubblico di garanzia sul credito
destinato alle piccole e medie imprese di ogni settore, per le diverse operazioni finanziarie
nell’ambito dell’attività imprenditoriale. L’intervento del Fondo, assistito dalla garanzia di
ultima istanza dello Stato, abbatte il rischio sull’importo garantito, facilitando l’accesso al
credito per quelle imprese che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario, non
disponendo di sufficienti garanzie.
BdM - MCC è una banca pubblica, controllata al 100% da Poste Italiane S.p.A. – Società
con socio unico, ed è soggetta, tra l’altro, alla vigilanza della Banca d’Italia.
Una serie di principi e valori orientano l’azione di tutti i soggetti che operano nella Banca,
ad ogni livello, e sono formalizzati nel Codice Etico e nel Codice Fornitori e Partners. Il
Codice Etico è frutto di un lavoro comune tra le Direzioni della Banca e richiama attività,
diritti e doveri verso i diversi interlocutori. Il Codice ha individuato un meccanismo di
controllo e sanzioni in caso di inosservanza, e prevede un Organismo dedicato alla sua
gestione. Il Codice è stato distribuito a tutti i colleghi in formato cartaceo, ed è disponibile
sulla intranet aziendale.
44
Il sistema dei controlli interni della Banca è funzionale a realizzare un presidio costante ed
efficace per l’identificazione, il governo e il controllo dei rischi connessi alle attività svolte e
all’effettiva applicazione dei principi declinati nel Codice stesso. La Banca supporta nel
continuo il miglioramento dei presidi organizzativi e di processo, contribuendo alla
diffusione della cultura del controllo a tutti i livelli dell’organizzazione ed indirizzando gli
interventi di miglioramento in relazione alle aree di attenzione emerse nell’ambito delle
attività di verifica.
Tra i principi guida dell’attività della Banca pertanto un’attenzione specifica alla conformità
ed al controllo dei rischi connessi allo specifico business, che è demandata alla
responsabilità di ogni dipendente e non solo alle funzioni aziendali a ciò preposte a livello
di governance. Tale aspetto costituisce parte integrante della cultura aziendale che la
Banca sta costruendo, per rendere le proprie persone sempre più partecipi e
responsabilizzate sul progetto aziendale. Ciò non può quindi prescindere da un’attenzione
quotidiana alla conformità e al controllo dei rischi, al rispetto delle norme interne ed
esterne, ma anche ad un presidio continuo di quegli ambiti reputazionali di estremo rilievo,
in relazione al business della Banca.
A tal fine, BdM - MCC nel corso del 2014 ha progettato uno specifico percorso formativo
erogato a tutto il personale, finalizzato alla crescente consapevolezza dei rischi nella
gestione delle attività e all’accountability sui presidi di controllo. L’obiettivo
dell’approfondimento è stato soprattutto rivolto a sensibilizzare tutti i dipendenti alla
rilevanza dei temi trattati ed alla necessità di tradurli nell’attività quotidiana, professionale e
manageriale dei partecipanti.
Il management è direttamente responsabilizzato sull’efficacia del sistema dei controlli
interni che trovano spazio anche negli obiettivi individuali.
Stante la particolare natura della Banca, anche nell’ambito dei controlli interni particolare
rilievo rivestono la protezione del corretto rapporto con i mercati di riferimento, e in
particolare con le Pubbliche Amministrazioni, la prevenzione dei rischi frode, e la tutela del
patrimonio informativo della clientela.
Proprio al fine di rafforzare ulteriormente i presidi di controllo volti alla prevenzione del
“rischio frode”, con il supporto di una società di consulenza specializzata nel corso del
2014 la Banca - ha avviato e concluso un progetto di assessment del rischio frode
interna/esterna, con specifico riferimento sia ai processi del credito sia alla gestione
agevolazioni pubbliche; nel corso del 2015 saranno completate le azioni di ulteriore
45
miglioramento delineate, e sarà implementato un sistema di monitoraggio dei fenomeni
potenzialmente a rischio.
Inoltre la Banca ha aggiornato il Modello di Organizzazione e Gestione ai fini del D. Lgs.
231/2001 e identificato l’Organismo di Vigilanza nel Collegio Sindacale. Il suddetto
Modello volto, tra l’altro, anche alla prevenzione di reati attinenti la corruzione attiva e
passiva, è supportato da un impianto di controllo basato su appositi protocolli operativi e
su un sistema di controlli formalizzati, nella responsabilità del management operativo, i cui
esiti sono periodicamente rendicontati all’Organismo di Vigilanza.
La Rete Agenti
In quanto banca di secondo livello, il modello distributivo di BdM-MCC prevede una
pluralità di canali sviluppati per aumentare la penetrazione nei diversi segmenti/mercati e
favorire il complessivo livello di soddisfazione del cliente tramite: specialisti interni; accordi
distributivi con altri intermediari e con Confidi; uffici postali abilitati; Mediatori creditizi,
Agenti in attività finanziaria e Promotori finanziari.
L’attività degli Agenti/Promotori è finalizzata al soddisfacimento degli interessi della
clientela, pur sempre nel rispetto delle normative di settore; come riflesso anche nel
sistema di obiettivi della rete commerciale che prevede sia target quantitativi che rigorosi
obiettivi qualitativi, ispirati a criteri di correttezza nelle relazioni con la clientela,
contenimento dei rischi legali e reputazionali, tutela e fidelizzazione della clientela.
Per prevenire fattori che impattano sul grado di rischiosità connesso al deterioramento del
rapporto con la clientela (stabilità della base clienti e rischi reputazionali), la Banca ha
progettato e realizzato un percorso formativo ad hoc per la Rete Agenti che comprende,
oltre alla formazione obbligatoria IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) e
OAM (Organismo degli Agenti e dei Mediatori), approfondimenti su adempimenti normativi,
procedure interne, antiriciclaggio (focus su comportamenti anomali e decalogo Banca
d’Italia), valutazione del merito creditizio.
Organo di Governo
La composizione del Consiglio di Amministrazione prevede equilibrio tra i generi ed è
composto per un terzo da quote rosa, con età inferiore a 50 anni.
Le persone
Le persone sono le risorse chiave di Banca del Mezzogiorno – MedioCredito Centrale.
46
Nel corso dell’anno i processi che guidano la gestione del personale sono stati
ulteriormente consolidati, anche con riferimento a effetti e impatti sui dipendenti e alle
interconnessioni con altri importanti processi e fasi aziendali.
A fine 2014, BdM-MCC rileva 286 dipendenti, così ripartiti:
Qualifica Numero
Dirigenti 16
Quadri Direttivi 167
Aree Professionali 103
Totale 286
di cui Contratto a Tempo
Determinato (C.T.D.)
13
e costituiti da 133 Donne e 153 Uomini (47% - 53%). La percentuale delle donne in
organico è superiore alla media di settore (fonte: Rapporto ABI 2014 sul mercato del
lavoro nell’industria finanziaria).
Qualifica
Donne
(% su tot
organico)
Uomini
(% su tot
organico)
Dirigenti 1% 5%
Quadri Direttivi 24% 34%
Aree Professionali 22% 14%
Totale 47% 53%
Nel Comitato di Direzione della Banca, composto dal team di vertice, la componente
femminile è pari al 15%.
Il 9% della popolazione lavora in part-time.
L’età media del personale è di 45 anni; l’anzianità media è di 14 anni.
47
Nel 2014 sono state assunte 38 risorse (+ 14% sul 2013), di cui il 58% sotto i 30 anni; il
42% fino ai 50 anni (v. tabella che segue). Tra questi, sono stati consolidati lavoratori
interinali, contratti a termine e giovani in stage.
Qualifica Numero
Dirigenti 0
Quadri Direttivi 10
Aree Professionali 28
Totale 38
di cui Contratto a Tempo
Determinato (C.T.D.)
15
Tra il 2011 e il 2014 la Banca ha sviluppato occupazione, incrementando la sua forza
lavoro del 34%.
Si sono inoltre registrate 15 uscite di personale dipendente (cinque dirigenti, quattro quadri
direttivi e sei addetti appartenenti alle aree professionali).
Le politiche di selezione sono regolate da processi interni rigorosi e da un ambito
specifico del protocollo 231 Risorse Umane. BdM-MCC adotta criteri di selezione
professionali/comportamentali per tutte le figure ricercate e si avvale per le sue ricerche
dei principali canali di reclutamento on line, Università, siti specializzati nel mondo finance,
della sezione “lavora con noi” del sito internet istituzionale. La linea è coinvolta e
corresponsabilizzata nelle varie fasi.
L’iter di selezione si apre sempre con un’accurata ricerca di eventuali candidature interne,
per valorizzare al massimo i profili già esistenti in Banca. Il colloquio, oltre ad analizzare la
storia professionale della persona, approfondisce aspetti motivazionali e comportamentali,
identificando quelle più coerenti e desiderabili rispetto al modello aziendale.
La Banca collabora fattivamente con le Università e le Scuole di Formazione presenti sul
territorio, anche attraverso la partecipazione a Career Day, per selezionare neolaureati di
talento cui offrire opportunità di tirocinio; i giovani hanno l’opportunità di avvicinarsi al
mondo del lavoro e ricevono un rimborso spese mensile superiore a quanto previsto da
normativa per il periodo di permanenza.
48
Nel 2014 la Banca ha ospitato gruppi di lavoro di giovani studenti universitari, fornendo
loro informazioni su mission, struttura e valori della Banca utili per completare il loro
project work sulle aziende del territorio laziale.
Per fornire al neoassunto una panoramica generale dell’organizzazione della Banca e
facilitarne l’inserimento, nel 2014 è stato strutturato il Piano induction per l’ingresso dei
nuovi collaboratori che hanno l’opportunità di conoscere il vertice della Banca ed i colleghi
che fanno parte delle singole Direzioni.
Tutte le strutture sono coinvolte nel processo, importante per dare un "imprinting"
organizzativo, agevolare le persone a sviluppare senso di appartenenza, fornire
velocemente strumenti e conoscenze per potersi orientare in modo efficace all’interno
dell’organizzazione.
Le azioni tese a favorire una diversa cultura aziendale ruotano attorno a un modello di
competenze chiave identificate e comunicate, intese come comportamenti da adottare ad
ogni livello:
Tali competenze sono parte anche del modello di valutazione della performance, teso a
promuovere una cultura sempre più orientata alla valorizzazione del merito ed alla
differenziazione nella gestione delle persone. Il sistema di performance monitora le attese
su ogni ruolo relativamente a obiettivi raggiunti e comportamenti resi.
Per garantire maggiore trasparenza nelle valutazioni della performance e per allineare
trasversalmente i criteri di valutazione aziendali, sono previsti incontri di calibration con
tutti i Responsabili di struttura della Banca. La calibration è una fase importante anche
nell’ottica di definire un modello manageriale e uno stile di leadership comune.
Nel suo modello di gestione manageriale, la Banca prevede l’assegnazione di obiettivi
individuali a tutta la popolazione aziendale. Gli obiettivi rappresentano la focalizzazione di
49
priorità in termini di risultati quali/quantitativi da raggiungere per migliorare il business della
Banca e il lavoro quotidiano.
Il processo di valutazione e assegnazione degli obiettivi si perfeziona con un colloquio tra
Valutatore e Valutato.
Sempre in ambito di sviluppo professionale, la Banca promuove e supporta la job rotation
del personale in un’ottica di ampliamento del ruolo e delle conoscenze, e di migliore
presidio dei rischi di varia natura. Nel 2014, il 40% dei dipendenti, di diversi inquadramenti
e ruoli, sono stati coinvolti in iniziative di job rotation.
La formazione ha un ruolo centrale: promuove lo sviluppo professionale dei dipendenti
attraverso un adeguato coinvolgimento nelle attività di competenza e la partecipazione a
iniziative mirate di formazione.
Tutti i dipendenti si impegnano a sviluppare le proprie competenze, responsabilizzandosi
sul proprio progetto di crescita per contribuire alla migliore performance
dell’organizzazione.
Nel 2014 sono state erogate circa 6.817 ore per 286 risorse con diverse modalità (aula,
workshop, e-learning), di cui circa 3.500 su focus specifici di formazione specialistica e
comportamentale.
La formazione ha riguardato la seguente distribuzione del personale, per categoria e
genere:
Categoria ore medie Genere ore medie
Dirigenti 58 Femminile 21
Quadri Direttivi 23 Maschile 26
Aree Professionali 17
In particolare, anche in base agli esiti dell’analisi di clima, svolto per la seconda edizione
nel corso dell’anno, sono stati progettati e realizzati:
 percorsi manageriali che hanno coinvolto tutto il management della Banca;
 piani di formazione ad hoc per le risorse appartenenti alle funzioni di controllo;
 eventi formativi sui diversi presidi specialistici;
50
 approfondimenti su antiriciclaggio, privacy e cultura e governo dei rischi per tutto il
personale della Banca;
 formazione su salute e sicurezza.
L’adesione alla nuova analisi di clima è stata elevata (94% Banca verso l’83% benchmark
GPTW); tutti i fattori analizzati hanno registrato un notevole aumento di soddisfazione.
I risultati sono stati presentati a tutto il personale dall’Amministratore Delegato in una
convention organizzata presso un’apposita location, idonea a valorizzare il risultato
raggiunto.
Dall’analisi dei risultati deriveranno una serie di azioni che saranno messe in atto nel 2015.
Gli ambiti di miglioramento individuati costituiscono parte integrante degli obiettivi
manageriali per il 2015.
Per quanto riguarda i rapporti con le organizzazioni sindacali, la Banca opera nel
rispetto delle norme contenute nel Contratto Collettivo Nazionale del Credito e si ispira ad
un’etica comportamentale, in cui le parti si impegnano a operare nel rispetto dei principi
fondamentali di buona fede, correttezza e lealtà, in un'ottica di interlocuzione piuttosto che
di "controparti".
Anche nel 2014 le relazioni sindacali sono state caratterizzate da un clima costruttivo,
espresso da un confronto aperto e dialettico sulle diverse problematiche, nel pieno rispetto
dei diversi ruoli e punti di vista, con la consapevolezza delle parti che solo il contributo di
ciascun soggetto coinvolto può assicurare soluzioni in grado di fronteggiare una realtà in
crescita.
I dipendenti iscritti sono il 42% della popolazione (45% nel 2013).
Nell’anno sono stati sottoscritti con le Organizzazioni Sindacali (OO.SS.) 3 accordi.
Si segnala in particolare l’accordo:
 sul premio aziendale, che ha consentito ad ogni dipendente di scegliere il
riconoscimento dell’intero importo, anche tramite apposito Piano Welfare. E’ stata
pertanto prevista l’erogazione di una combinazione fra beni, servizi e componente
monetaria, lasciando ai lavoratori la scelta tra un paniere di servizi definiti con
valenza sociale e/o assistenziale:
- Assistenza sanitaria integrativa;
- Previdenza complementare;
- Area formazione ed educazione.
51
L’attività sviluppata ha permesso di riconoscere ad ogni dipendente una maggiore
quota netta per usufruire dei suddetti servizi;
 in tema di conciliazione dei tempi di vita/lavoro che a giugno 2014 ha rimodulato
l’orario di lavoro settimanale, consentendo ai dipendenti nel periodo 16 giugno - 31
agosto di terminare la prestazione lavorativa tutti i venerdì alle ore 14. Tale accordo
ha integrato le varie formule di flessibilità oraria, attive tutto l’anno.
Sempre in ambito welfare aziendale, per la seconda volta nel 2014 la Banca ha aderito
all’iniziativa nazionale “Bimbi in ufficio con mamma e papa”, per consentire ai figli dei
dipendenti tra 3 e 12 anni di conoscere il luogo in cui i genitori lavorano gran parte della
giornata. L’iniziativa è stata molto apprezzata e ha rappresentato un momento di
integrazione importante nell’ambito del processo in corso.
Per supportare i giovani nell’orientarsi e avvicinarsi al mondo del lavoro, la Banca ha
inoltre realizzato l’iniziativa “Talent Day” rivolta ai figli dei dipendenti tra i 22 e i 30 anni.
Sensibile alle necessità dei giovani, la Banca ha deciso di realizzare questa specifica
iniziativa mettendo a disposizione una giornata interaziendale di orientamento informativo
e formativo. Nelle classi-laboratorio interattive, manager di varie industrie hanno illustrato
esperienze e contesto del lavoro e dato consigli operativi ai partecipanti (es. come
sostenere un colloquio, come predisporre un curriculum vitae, test attitudinali, trend delle
professioni più richieste dal mercato, auto-imprenditorialità).
Nella gestione quotidiana del personale, la Banca presta particolare attenzione ai flussi di
comunicazione interna che sono una responsabilità comune in un circuito bidirezionale:
dal vertice ai collaboratori, dai collaboratori al vertice, in un impegno continuo a fornire e
richiedere le informazioni necessarie al business e all’orientamento ai risultati definiti.
Su questo versante, sono continuati anche nel 2014 gli incontri periodici
dell’Amministratore Delegato con il personale: è un occasione importante cui tutto il
personale è invitato a partecipare; l’Amministratore fornisce macro indicazioni sugli
andamenti, i risultati e gli obiettivi futuri. Allo stesso tempo, l’Amministratore risponde in
diretta a ogni domanda posta dai dipendenti.
Il management inoltre svolge incontri periodici di allineamento interno, ed altre informative
utili per i collaboratori sono disponibili sul Portale del Personale.
52
Nel secondo semestre, la Banca ha avviato specifiche iniziative di comunicazione interna
per valorizzare i flussi informativi e le iniziative per i propri dipendenti. A dicembre è stato
realizzato il video aziendale - diffuso sui vari canali web - con il personale della Banca
come protagonista/attore.
BdM-MCC, in ottemperanza alla normativa vigente (D. Lgs. n. 81/08), ha diretta
responsabilità della gestione della salute e sicurezza dei lavoratori.
Nel corso del 2014, ad integrazione di quanto previsto dalla normativa, l’attività formativa
ha coinvolto un gruppo di risorse interne per l’abilitazione all’utilizzo del defibrillatore
(BLSD); contestualmente si è provveduto a dotare l’edificio di apposito apparecchio
certificato per le situazione di emergenza.
E’ proseguita la fase di implementazione del modello organizzativo in materia di salute e
sicurezza sul lavoro, contenuto nel vigente sistema di gestione – SGSSL (Sistema di
Gestione Salute Sicurezza Lavoro).
Quale specifico contributo per la collettività, nel 2014 la Banca ha sostenuto un’iniziativa
per l’istituzione di borse di studio a favore di giovani talenti che non riescono a finanziarsi
autonomamente: trattasi di un apposito programma di studi focalizzato sullo sviluppo
economico e culturale del Mezzogiorno, temi strettamente connessi alla missione
dell’Istituto.
In occasione delle festività natalizie, la Banca ha sponsorizzato un concerto di
beneficienza e avviato una partnership con l’organizzazione umanitaria Medici Senza
Frontiere che ha visto un primo progetto pilota di formazione solidale.
Analisi della situazione economico finanziaria rappresentata a valore aggiunto
Per quanto riguarda i risultati 2014 della Banca, la rappresentazione del valore aggiunto
viene illustrata nel seguente Prospetto per la determinazione e distribuzione del Valore
Aggiunto, strumento atto a fornire una visione globale delle performance finanziarie e non
finanziarie della nostra organizzazione:
53
PROSPETTO DI DETERMINAZIONEE DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO (valori in € migliaia) 2014 2013
10. Interessi attivi e proventi assimilati 60.992 36.768
20. Interessi passivi e oneri assimilati (‐) (17.293) (15.692)
40. Commissioni attive 41.436 35.813
50. Commissioni passive (al netto delle spese per le reti esterne – ad es. agenti, promotori 
finanziari) (‐)
(234) (126)
80. Risultato netto dell'attività di negoziazione (4) 7
90. Risultato netto dell'attività di copertura 6 3
100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 15.779 7.695
a) crediti 0 0
b) attività finanziarie disponibili per la vendita 15.779 7.695
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0
d) passività finanziarie 0 0
130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: (7.105) (3.625)
a) crediti (7.099) (3.493)
b) attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0
c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0
d) altre operazioni finanziarie (6) (132)
190. Altri oneri/proventi di gestione 1.134 978
240. Utili (perdite) da cessione di investimenti (3) 3
A. TOTALE VALORE ECONOMICO GENERATO 94.710 61.823
150.b Altre spese amministrative (al netto imposte indirette ed elargizioni/liberalità) (‐) (12.836) (13.660)
VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO AI FORNITORI (12.836) (13.660)
150.a Spese per il personale (incluse le spese per le reti esterne – ad es. agenti, promotori 
finanziari) (‐)
(25.810) (25.091)
VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO AI DIPENDENTI E AI COLLABORATORI (25.810) (25.091)
150.b Altre spese amministrative: imposte indirette e tasse (‐) (71) (76)
260. Imposte sul reddito dell'esercizio (per la quota relativa alle imposte correnti, alle variazioni 
delle imposte correnti dei precedenti esercizi e alla riduzione delle imposte correnti 
dell’esercizio)
(16.838) (10.249)
VALORE ECONOMICO DISTR. AMMINISTRAZIONE CENTRALE E PERIFERICA (16.908) (10.325)
150.b Altre spese amministrative: elargizioni e liberalità (‐) (108) 0
VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO A COLLETTIVITA' E AMBIENTE (108) 0
B. TOTALE VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO (55.662) (49.076)
160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (605) 155
170. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (212) (118)
180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (1.805) (1.828)
260. Imposte sul reddito dell'esercizio (per la quota relativa alla variazione delle imposte 
anticipate e alla variazione delle imposte differite)
1.136 642
Utile destinato a riserve * (37.562) (11.597)
C. TOTALE VALORE ECONOMICO TRATTENUTI (39.048) (12.747)
(*) Vedi Proposta di destinazione dell'utile di esercizio
N.B. Non sono presenti le voci con saldo nullo
54
Reclami
La trasparenza dei comportamenti e la correttezza negli affari e nelle relazioni con la
clientela costituiscono elementi fondamentali nello svolgimento dell’attività bancaria, che
per sua natura è fondata sulla fiducia. Pertanto, la Banca attua politiche di gestione della
relazione con il cliente volte a favorire il rafforzamento del legame fiduciario, lo sviluppo
degli affari, il consolidamento del buon nome aziendale e la realizzazione dei fini statutari.
A tal fine, la cultura della Banca è orientata a cogliere ogni esigenza del cliente durante
tutte le fasi del rapporto, incluso il caso di insoddisfazione e conflittualità.
In tal senso:
 il personale della Banca preposto alla gestione dei rapporti con la clientela, assicura
una pronta ed efficace interlocuzione con il cliente per la riduzione dei contrasti e delle
divergenze;
 la struttura dedicata, indipendente rispetto alle funzioni aziendali preposte alla
commercializzazione dei servizi, gestisce le controversie tempestivamente ed
efficacemente, con l’obiettivo di giungere ad una soluzione bonaria delle controversie.
L’attività di tutto il personale della Banca tende a preservare il rapporto con il cliente,
anche quando esso abbia singolarmente un modesto valore economico.
Dalla gestione delle controversie la Banca ricava informazioni utili per la revisione dei
modelli organizzativi, degli strumenti di lavoro e delle scelte gestionali.
Per i casi in cui non sia possibile comporre il reclamo internamente o, in maniera
soddisfacente per il cliente, la Banca si impegna nella diffusione della cultura della
risoluzione stragiudiziale delle controversie, che assicura al cliente uno strumento agevole
ed economico per far valere i propri diritti e migliorare la correttezza delle relazioni con la
Banca.
Le attività correlate alla gestione dei reclami sono disciplinate dalla Procedura “Gestione
dei reclami e delle procedure di risoluzione stragiudiziale delle controversie”. La procedura
disciplina:
- ruoli, responsabilità e compiti delle strutture coinvolte nella gestione dei reclami
(modalità di trattamento, tempi massimi di risposta; modalità per la registrazione
degli elementi essenziali di ogni reclamo pervenuto, nonché delle eventuali misure
adottate a favore del cliente per risolvere il problema sollevato);
- le modalità per la pubblicazione annuale sul sito internet della Banca di un
rendiconto sull’attività di gestione dei reclami;
55
- ruoli e responsabilità per la formazione del personale preposto alla gestione dei
reclami.
L’analisi sui reclami viene presentata periodicamente al Comitato Controlli interni e rischi
nonché, almeno una volta l’anno, al Consiglio di Amministrazione.
Responsabilità sociale e business tipico
La Banca si può rappresentare come intermediario di progetti, il che rende rilevante il suo
impatto diretto sugli stakeholder clienti affidati.
Nel 2014, la Banca ha praticamente raddoppiato i finanziamenti concessi: degli 1,28
miliardi di finanziamenti in essere al 31 dicembre 2014, il 70% è rivolto alle imprese, di cui
l’81% a imprese e infrastrutture del Meridione; il 28,3% in mutui alle famiglie; 1,7% in
prestiti su cessioni del quinto dello stipendio.
Il 70% dello stock dei crediti a clientela riguarda finanziamenti diretti al Mezzogiorno
d’Italia con la seguente distribuzione territoriale:
Sud e isole
% stock Regione % stock
70 Abruzzo 8,5
Basilicata 3,0
Calabria 4,9
Campania 20,0
Molise 2,5
Puglia 13,6
Sardegna 4,4
Sicilia 13,2
Distribuzione stock
I finanziamenti erogati a questa area territoriale rappresentano un contributo rilevante allo
sviluppo di progetti imprenditoriali e al loro indotto sul territorio anche in termini di
occupazione.
56
Impatto ambientale
Nel 2014 è continuato l’impegno a ridurre le emissioni di CO2 derivanti dai consumi di
energia elettrica e termica. In particolare, la messa a totale regime dei nuovi impianti della
sede di Viale America 351, nonché la regolamentazione in via autonoma del ciclo di
programmazione, hanno determinato un contenimento nei consumi termici e frigoriferi.
Nel periodo estivo, con l’adozione del nuovo orario di lavoro ridotto il venerdì pomeriggio,
si è inoltre determinato anche il fermo degli impianti di climatizzazione e le relative
ottimizzazioni.
Il nuovo impianto fotovoltaico è entrato completamente a regime determinando una
ulteriore riduzione del fabbisogno di energia elettrica [Energia Elettrica – valore presunto
annuo 190,08 (GJ) – consumo di energia per dipendente (GJ/pro capite) 0,79].
Sono state sostituite le stampanti multifunzione presenti nei locali della Banca. I nuovi
macchinari, certificati Energy Star e con i più bassi indici TEC del settore, consumano al
massimo 1 watt in condizioni di stand-by. Inoltre, nel rispetto dei più elevati livelli di
compatibilità ambientale, alcune parti di questi macchinari sono interamente realizzate in
bio-plastiche o plastiche riciclate.
Si è intensificato il processo di dematerializzazione del materiale cartaceo, determinando
di conseguenza una riduzione del consumo di carta per effetto della digitalizzazione dei
documenti operativi.
Per quanto riguarda i servizi ambientali collegati alla raccolta dei rifiuti solidi urbani, grazie
a un apposito protocollo di intesa sottoscritto con una primaria società del settore, è
proseguita la raccolta differenziata del materiale all’interno degli uffici, con l’utilizzo di
appositi e separati contenitori.
La selezione delle vetture costituenti il parco auto aziendale avviene nel pieno rispetto
dell’ambiente utilizzando modelli con ridotto impatto di CO2.
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014
Relazione finanziaria-annuale2014

Contenu connexe

Tendances

Nuovi tassi soglia TASSI EFFETTIVI GLOBALI MEDI RILEVATI AI SENSI DELLA LEGGE...
Nuovi tassi soglia TASSI EFFETTIVI GLOBALI MEDI RILEVATI AI SENSI DELLA LEGGE...Nuovi tassi soglia TASSI EFFETTIVI GLOBALI MEDI RILEVATI AI SENSI DELLA LEGGE...
Nuovi tassi soglia TASSI EFFETTIVI GLOBALI MEDI RILEVATI AI SENSI DELLA LEGGE...Roberto Di Domenico
 
Incontro MEF- Regione Lazio
Incontro MEF- Regione LazioIncontro MEF- Regione Lazio
Incontro MEF- Regione LazioRegioneLazio
 
bollettino mensile abi (marzo 2015)
bollettino mensile abi (marzo 2015)bollettino mensile abi (marzo 2015)
bollettino mensile abi (marzo 2015)idealistait
 
La ricchezza delle famiglie italiane
La ricchezza delle famiglie italianeLa ricchezza delle famiglie italiane
La ricchezza delle famiglie italianeidealistait
 
Finanziaria 2014 Provincia di Trento
Finanziaria 2014 Provincia di TrentoFinanziaria 2014 Provincia di Trento
Finanziaria 2014 Provincia di TrentoMattia Frizzera
 
La relazione finanziaria sul primo semestre di Gas Plus
La relazione finanziaria sul primo semestre di Gas PlusLa relazione finanziaria sul primo semestre di Gas Plus
La relazione finanziaria sul primo semestre di Gas Plusviaemilianet
 
Prospettive finanza pubblica_febbraio_2015
Prospettive finanza pubblica_febbraio_2015Prospettive finanza pubblica_febbraio_2015
Prospettive finanza pubblica_febbraio_2015ilfattoquotidiano.it
 
Fammi Sapere - 6 - Aline Pennisi - Aprire i dati del bilancio dello Stato
Fammi Sapere - 6 - Aline Pennisi - Aprire i dati del bilancio dello StatoFammi Sapere - 6 - Aline Pennisi - Aprire i dati del bilancio dello Stato
Fammi Sapere - 6 - Aline Pennisi - Aprire i dati del bilancio dello StatoMarco Scaloni
 
Relazione realfonzo bilancio_2012
Relazione realfonzo  bilancio_2012Relazione realfonzo  bilancio_2012
Relazione realfonzo bilancio_2012mimmoannunziata
 
Perchè il redditometro di Monti è diverso da quello di Berlusconi
Perchè il redditometro di Monti è diverso da quello di BerlusconiPerchè il redditometro di Monti è diverso da quello di Berlusconi
Perchè il redditometro di Monti è diverso da quello di Berlusconipdl-approfondimenti
 
Editoriale - Ecco come rendere la tassa e salvare i conti dello Stato
Editoriale - Ecco come rendere la tassa e salvare i conti dello StatoEditoriale - Ecco come rendere la tassa e salvare i conti dello Stato
Editoriale - Ecco come rendere la tassa e salvare i conti dello Statopdl-approfondimenti
 
M. Bordignon: Il federalismo fiscale e le informazioni sulla finanza locale
M. Bordignon: Il federalismo fiscale e le informazioni sulla finanza localeM. Bordignon: Il federalismo fiscale e le informazioni sulla finanza locale
M. Bordignon: Il federalismo fiscale e le informazioni sulla finanza localeIstituto nazionale di statistica
 
Il ciclo di bilancio italiano
Il ciclo di bilancio italianoIl ciclo di bilancio italiano
Il ciclo di bilancio italianotelosaes
 
Legge di Bilancio 2017 - Stralcio
Legge di Bilancio 2017 - Stralcio Legge di Bilancio 2017 - Stralcio
Legge di Bilancio 2017 - Stralcio FrancescoBoccia
 
Le implicazioni del pareggio di bilancio e fiscal compact
Le implicazioni del pareggio di bilancio e fiscal compactLe implicazioni del pareggio di bilancio e fiscal compact
Le implicazioni del pareggio di bilancio e fiscal compacteconomiapericittadini
 
2017 02-02 legge di bilancio 2017
2017 02-02 legge di bilancio 2017 2017 02-02 legge di bilancio 2017
2017 02-02 legge di bilancio 2017 Antonio Misiani
 
È tempo di bilancio per lo Stato
È tempo di bilancio per lo Stato È tempo di bilancio per lo Stato
È tempo di bilancio per lo Stato telosaes
 

Tendances (20)

Nuovi tassi soglia TASSI EFFETTIVI GLOBALI MEDI RILEVATI AI SENSI DELLA LEGGE...
Nuovi tassi soglia TASSI EFFETTIVI GLOBALI MEDI RILEVATI AI SENSI DELLA LEGGE...Nuovi tassi soglia TASSI EFFETTIVI GLOBALI MEDI RILEVATI AI SENSI DELLA LEGGE...
Nuovi tassi soglia TASSI EFFETTIVI GLOBALI MEDI RILEVATI AI SENSI DELLA LEGGE...
 
Incontro MEF- Regione Lazio
Incontro MEF- Regione LazioIncontro MEF- Regione Lazio
Incontro MEF- Regione Lazio
 
bollettino mensile abi (marzo 2015)
bollettino mensile abi (marzo 2015)bollettino mensile abi (marzo 2015)
bollettino mensile abi (marzo 2015)
 
La ricchezza delle famiglie italiane
La ricchezza delle famiglie italianeLa ricchezza delle famiglie italiane
La ricchezza delle famiglie italiane
 
Finanziaria 2014 Provincia di Trento
Finanziaria 2014 Provincia di TrentoFinanziaria 2014 Provincia di Trento
Finanziaria 2014 Provincia di Trento
 
La relazione finanziaria sul primo semestre di Gas Plus
La relazione finanziaria sul primo semestre di Gas PlusLa relazione finanziaria sul primo semestre di Gas Plus
La relazione finanziaria sul primo semestre di Gas Plus
 
Prospettive finanza pubblica_febbraio_2015
Prospettive finanza pubblica_febbraio_2015Prospettive finanza pubblica_febbraio_2015
Prospettive finanza pubblica_febbraio_2015
 
Fammi Sapere - 6 - Aline Pennisi - Aprire i dati del bilancio dello Stato
Fammi Sapere - 6 - Aline Pennisi - Aprire i dati del bilancio dello StatoFammi Sapere - 6 - Aline Pennisi - Aprire i dati del bilancio dello Stato
Fammi Sapere - 6 - Aline Pennisi - Aprire i dati del bilancio dello Stato
 
Relazione realfonzo bilancio_2012
Relazione realfonzo  bilancio_2012Relazione realfonzo  bilancio_2012
Relazione realfonzo bilancio_2012
 
Perchè il redditometro di Monti è diverso da quello di Berlusconi
Perchè il redditometro di Monti è diverso da quello di BerlusconiPerchè il redditometro di Monti è diverso da quello di Berlusconi
Perchè il redditometro di Monti è diverso da quello di Berlusconi
 
Editoriale - Ecco come rendere la tassa e salvare i conti dello Stato
Editoriale - Ecco come rendere la tassa e salvare i conti dello StatoEditoriale - Ecco come rendere la tassa e salvare i conti dello Stato
Editoriale - Ecco come rendere la tassa e salvare i conti dello Stato
 
Il Fiscal Compact - Parte 1
Il Fiscal Compact - Parte 1Il Fiscal Compact - Parte 1
Il Fiscal Compact - Parte 1
 
M. Bordignon: Il federalismo fiscale e le informazioni sulla finanza locale
M. Bordignon: Il federalismo fiscale e le informazioni sulla finanza localeM. Bordignon: Il federalismo fiscale e le informazioni sulla finanza locale
M. Bordignon: Il federalismo fiscale e le informazioni sulla finanza locale
 
2019 dbp opinion
2019 dbp opinion2019 dbp opinion
2019 dbp opinion
 
Il ciclo di bilancio italiano
Il ciclo di bilancio italianoIl ciclo di bilancio italiano
Il ciclo di bilancio italiano
 
Legge di Bilancio 2017 - Stralcio
Legge di Bilancio 2017 - Stralcio Legge di Bilancio 2017 - Stralcio
Legge di Bilancio 2017 - Stralcio
 
Le implicazioni del pareggio di bilancio e fiscal compact
Le implicazioni del pareggio di bilancio e fiscal compactLe implicazioni del pareggio di bilancio e fiscal compact
Le implicazioni del pareggio di bilancio e fiscal compact
 
2017 02-02 legge di bilancio 2017
2017 02-02 legge di bilancio 2017 2017 02-02 legge di bilancio 2017
2017 02-02 legge di bilancio 2017
 
È tempo di bilancio per lo Stato
È tempo di bilancio per lo Stato È tempo di bilancio per lo Stato
È tempo di bilancio per lo Stato
 
Dup 2016 2018
Dup 2016 2018Dup 2016 2018
Dup 2016 2018
 

En vedette

ننننننننننننننننننننننننننننننننننننننن
نننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننن
نننننننننننننننننننننننننننننننننننننننrolaalhdethat12345
 
Πρωινό και αξία
Πρωινό και αξίαΠρωινό και αξία
Πρωινό και αξίαDina Prsn
 
Vi giam doc xd nhom hieu qua
 Vi giam doc xd nhom hieu qua Vi giam doc xd nhom hieu qua
Vi giam doc xd nhom hieu quaTùng Kinh Bắc
 
Algebra en bewijzen 1415 les5 gv alst
Algebra en bewijzen 1415 les5 gv alstAlgebra en bewijzen 1415 les5 gv alst
Algebra en bewijzen 1415 les5 gv alstGerard van Alst
 
În trecut, oamenii visau să aibă într-o bună zi un vehicul care să îi transpo...
În trecut, oamenii visau să aibă într-o bună zi un vehicul care să îi transpo...În trecut, oamenii visau să aibă într-o bună zi un vehicul care să îi transpo...
În trecut, oamenii visau să aibă într-o bună zi un vehicul care să îi transpo...Ioana Luca
 
แบบเรียนบาลีไวยากรณ์
แบบเรียนบาลีไวยากรณ์แบบเรียนบาลีไวยากรณ์
แบบเรียนบาลีไวยากรณ์Prasit Koeiklang
 
Herramientas web presentacion-pdf
Herramientas web presentacion-pdfHerramientas web presentacion-pdf
Herramientas web presentacion-pdfjulianflb7
 
5 things you need to know about cold fusion
5 things you need to know about cold fusion5 things you need to know about cold fusion
5 things you need to know about cold fusionMichaelgarzaq
 

En vedette (15)

ننننننننننننننننننننننننننننننننننننننن
نننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننننن
ننننننننننننننننننننننننننننننننننننننن
 
Israel
IsraelIsrael
Israel
 
Πρωινό και αξία
Πρωινό και αξίαΠρωινό και αξία
Πρωινό και αξία
 
Vi giam doc xd nhom hieu qua
 Vi giam doc xd nhom hieu qua Vi giam doc xd nhom hieu qua
Vi giam doc xd nhom hieu qua
 
Tugas praktek TIK
Tugas praktek TIKTugas praktek TIK
Tugas praktek TIK
 
Algebra en bewijzen 1415 les5 gv alst
Algebra en bewijzen 1415 les5 gv alstAlgebra en bewijzen 1415 les5 gv alst
Algebra en bewijzen 1415 les5 gv alst
 
În trecut, oamenii visau să aibă într-o bună zi un vehicul care să îi transpo...
În trecut, oamenii visau să aibă într-o bună zi un vehicul care să îi transpo...În trecut, oamenii visau să aibă într-o bună zi un vehicul care să îi transpo...
În trecut, oamenii visau să aibă într-o bună zi un vehicul care să îi transpo...
 
แบบเรียนบาลีไวยากรณ์
แบบเรียนบาลีไวยากรณ์แบบเรียนบาลีไวยากรณ์
แบบเรียนบาลีไวยากรณ์
 
Herramientas web presentacion-pdf
Herramientas web presentacion-pdfHerramientas web presentacion-pdf
Herramientas web presentacion-pdf
 
Matahari Sebagai Bintang
Matahari Sebagai BintangMatahari Sebagai Bintang
Matahari Sebagai Bintang
 
Gale Brewer
Gale BrewerGale Brewer
Gale Brewer
 
5 things you need to know about cold fusion
5 things you need to know about cold fusion5 things you need to know about cold fusion
5 things you need to know about cold fusion
 
Lab7 8 slides
Lab7 8 slidesLab7 8 slides
Lab7 8 slides
 
Swad Maharashtracha
Swad MaharashtrachaSwad Maharashtracha
Swad Maharashtracha
 
DSF Resume 2016
DSF Resume 2016DSF Resume 2016
DSF Resume 2016
 

Similaire à Relazione finanziaria-annuale2014

Relazione finanziaria al 30 settembre 2020
 Relazione finanziaria al 30 settembre 2020 Relazione finanziaria al 30 settembre 2020
Relazione finanziaria al 30 settembre 2020Hera Group
 
Daniela Fantozzi - Il monitoraggio degli effetti della politica monetaria: il...
Daniela Fantozzi - Il monitoraggio degli effetti della politica monetaria: il...Daniela Fantozzi - Il monitoraggio degli effetti della politica monetaria: il...
Daniela Fantozzi - Il monitoraggio degli effetti della politica monetaria: il...Istituto nazionale di statistica
 
Rapporto Stabilità Finanziaria
Rapporto Stabilità FinanziariaRapporto Stabilità Finanziaria
Rapporto Stabilità Finanziariaidealistait
 
Comunicato n.-17-del-16-04-2014 cdabilancio
Comunicato n.-17-del-16-04-2014 cdabilancioComunicato n.-17-del-16-04-2014 cdabilancio
Comunicato n.-17-del-16-04-2014 cdabilancioFabio Bolo
 
ITALCEMENTI 2015 GESTIONE 3 TRIMESTRE ITC_3_TRIMESTRALE_2015_ITA
ITALCEMENTI 2015 GESTIONE 3 TRIMESTRE ITC_3_TRIMESTRALE_2015_ITAITALCEMENTI 2015 GESTIONE 3 TRIMESTRE ITC_3_TRIMESTRALE_2015_ITA
ITALCEMENTI 2015 GESTIONE 3 TRIMESTRE ITC_3_TRIMESTRALE_2015_ITAPino Ciampolillo
 
20140804 banca ifis primi sei mesi del 2014 ita
20140804 banca ifis primi sei mesi del 2014 ita20140804 banca ifis primi sei mesi del 2014 ita
20140804 banca ifis primi sei mesi del 2014 itaBanca Ifis
 
Previsioni del mef montella mostacci
Previsioni del mef montella mostacciPrevisioni del mef montella mostacci
Previsioni del mef montella mostacciilfattoquotidiano.it
 
(DUP) Documento Unico di Programmazione - Comune di Pieve di Cento - 2016/2019
(DUP) Documento Unico di Programmazione - Comune di Pieve di Cento - 2016/2019(DUP) Documento Unico di Programmazione - Comune di Pieve di Cento - 2016/2019
(DUP) Documento Unico di Programmazione - Comune di Pieve di Cento - 2016/2019Marco Campanini
 
Comunicato stampa Poste
Comunicato stampa PosteComunicato stampa Poste
Comunicato stampa PosteFabio Bolo
 
GLI IMPATTI DEL LOCKDOWN COVID-19 SULLE METRICHE DI VALUTAZIONE DELLE PMI PW ...
GLI IMPATTI DEL LOCKDOWN COVID-19 SULLE METRICHE DI VALUTAZIONE DELLE PMI PW ...GLI IMPATTI DEL LOCKDOWN COVID-19 SULLE METRICHE DI VALUTAZIONE DELLE PMI PW ...
GLI IMPATTI DEL LOCKDOWN COVID-19 SULLE METRICHE DI VALUTAZIONE DELLE PMI PW ...IPE Business School
 
Lucia Lispi, La salute in Italia: analisi e approfondimenti delle indagini Istat
Lucia Lispi, La salute in Italia: analisi e approfondimenti delle indagini IstatLucia Lispi, La salute in Italia: analisi e approfondimenti delle indagini Istat
Lucia Lispi, La salute in Italia: analisi e approfondimenti delle indagini IstatIstituto nazionale di statistica
 
UniCredit S. p. A. : società, analisi stress test e programmazione futura.
UniCredit S. p. A. : società, analisi stress test e programmazione futura.UniCredit S. p. A. : società, analisi stress test e programmazione futura.
UniCredit S. p. A. : società, analisi stress test e programmazione futura.OttavioRisi
 
Principali novità e risultati dei conti economici regionali - Sandra Maresca
Principali novità e risultati dei conti economici regionali - Sandra MarescaPrincipali novità e risultati dei conti economici regionali - Sandra Maresca
Principali novità e risultati dei conti economici regionali - Sandra MarescaIstituto nazionale di statistica
 
Bilancio di previsione 2015 - Provincia di Gorizia
Bilancio di previsione 2015 - Provincia di GoriziaBilancio di previsione 2015 - Provincia di Gorizia
Bilancio di previsione 2015 - Provincia di GoriziaProvincia di Gorizia
 
Bilancio di previsione 2015 Comune di Sabaudia
Bilancio di previsione 2015 Comune di SabaudiaBilancio di previsione 2015 Comune di Sabaudia
Bilancio di previsione 2015 Comune di SabaudiaFranco Brugnola
 
Com st cd a rcs hy - 31.07.2014
Com st cd a rcs   hy - 31.07.2014Com st cd a rcs   hy - 31.07.2014
Com st cd a rcs hy - 31.07.2014Linkiesta
 
Poste risultati 2015 presentazione del 22 marzo 2016
Poste risultati 2015 presentazione del 22 marzo 2016Poste risultati 2015 presentazione del 22 marzo 2016
Poste risultati 2015 presentazione del 22 marzo 2016Fabio Bolo
 
Sintesi rapporto ecre_5luglio10
Sintesi rapporto ecre_5luglio10Sintesi rapporto ecre_5luglio10
Sintesi rapporto ecre_5luglio10FilodiArianna
 

Similaire à Relazione finanziaria-annuale2014 (20)

Relazione finanziaria al 30 settembre 2020
 Relazione finanziaria al 30 settembre 2020 Relazione finanziaria al 30 settembre 2020
Relazione finanziaria al 30 settembre 2020
 
Daniela Fantozzi - Il monitoraggio degli effetti della politica monetaria: il...
Daniela Fantozzi - Il monitoraggio degli effetti della politica monetaria: il...Daniela Fantozzi - Il monitoraggio degli effetti della politica monetaria: il...
Daniela Fantozzi - Il monitoraggio degli effetti della politica monetaria: il...
 
Def
DefDef
Def
 
Rapporto Stabilità Finanziaria
Rapporto Stabilità FinanziariaRapporto Stabilità Finanziaria
Rapporto Stabilità Finanziaria
 
Comunicato n.-17-del-16-04-2014 cdabilancio
Comunicato n.-17-del-16-04-2014 cdabilancioComunicato n.-17-del-16-04-2014 cdabilancio
Comunicato n.-17-del-16-04-2014 cdabilancio
 
ITALCEMENTI 2015 GESTIONE 3 TRIMESTRE ITC_3_TRIMESTRALE_2015_ITA
ITALCEMENTI 2015 GESTIONE 3 TRIMESTRE ITC_3_TRIMESTRALE_2015_ITAITALCEMENTI 2015 GESTIONE 3 TRIMESTRE ITC_3_TRIMESTRALE_2015_ITA
ITALCEMENTI 2015 GESTIONE 3 TRIMESTRE ITC_3_TRIMESTRALE_2015_ITA
 
20140804 banca ifis primi sei mesi del 2014 ita
20140804 banca ifis primi sei mesi del 2014 ita20140804 banca ifis primi sei mesi del 2014 ita
20140804 banca ifis primi sei mesi del 2014 ita
 
Previsioni del mef montella mostacci
Previsioni del mef montella mostacciPrevisioni del mef montella mostacci
Previsioni del mef montella mostacci
 
(DUP) Documento Unico di Programmazione - Comune di Pieve di Cento - 2016/2019
(DUP) Documento Unico di Programmazione - Comune di Pieve di Cento - 2016/2019(DUP) Documento Unico di Programmazione - Comune di Pieve di Cento - 2016/2019
(DUP) Documento Unico di Programmazione - Comune di Pieve di Cento - 2016/2019
 
Rapporto ICE cap 7
Rapporto ICE cap 7Rapporto ICE cap 7
Rapporto ICE cap 7
 
Comunicato stampa Poste
Comunicato stampa PosteComunicato stampa Poste
Comunicato stampa Poste
 
GLI IMPATTI DEL LOCKDOWN COVID-19 SULLE METRICHE DI VALUTAZIONE DELLE PMI PW ...
GLI IMPATTI DEL LOCKDOWN COVID-19 SULLE METRICHE DI VALUTAZIONE DELLE PMI PW ...GLI IMPATTI DEL LOCKDOWN COVID-19 SULLE METRICHE DI VALUTAZIONE DELLE PMI PW ...
GLI IMPATTI DEL LOCKDOWN COVID-19 SULLE METRICHE DI VALUTAZIONE DELLE PMI PW ...
 
Lucia Lispi, La salute in Italia: analisi e approfondimenti delle indagini Istat
Lucia Lispi, La salute in Italia: analisi e approfondimenti delle indagini IstatLucia Lispi, La salute in Italia: analisi e approfondimenti delle indagini Istat
Lucia Lispi, La salute in Italia: analisi e approfondimenti delle indagini Istat
 
UniCredit S. p. A. : società, analisi stress test e programmazione futura.
UniCredit S. p. A. : società, analisi stress test e programmazione futura.UniCredit S. p. A. : società, analisi stress test e programmazione futura.
UniCredit S. p. A. : società, analisi stress test e programmazione futura.
 
Principali novità e risultati dei conti economici regionali - Sandra Maresca
Principali novità e risultati dei conti economici regionali - Sandra MarescaPrincipali novità e risultati dei conti economici regionali - Sandra Maresca
Principali novità e risultati dei conti economici regionali - Sandra Maresca
 
Bilancio di previsione 2015 - Provincia di Gorizia
Bilancio di previsione 2015 - Provincia di GoriziaBilancio di previsione 2015 - Provincia di Gorizia
Bilancio di previsione 2015 - Provincia di Gorizia
 
Bilancio di previsione 2015 Comune di Sabaudia
Bilancio di previsione 2015 Comune di SabaudiaBilancio di previsione 2015 Comune di Sabaudia
Bilancio di previsione 2015 Comune di Sabaudia
 
Com st cd a rcs hy - 31.07.2014
Com st cd a rcs   hy - 31.07.2014Com st cd a rcs   hy - 31.07.2014
Com st cd a rcs hy - 31.07.2014
 
Poste risultati 2015 presentazione del 22 marzo 2016
Poste risultati 2015 presentazione del 22 marzo 2016Poste risultati 2015 presentazione del 22 marzo 2016
Poste risultati 2015 presentazione del 22 marzo 2016
 
Sintesi rapporto ecre_5luglio10
Sintesi rapporto ecre_5luglio10Sintesi rapporto ecre_5luglio10
Sintesi rapporto ecre_5luglio10
 

Plus de Fabio Bolo

Mbpa inquadramento venditori 20180416_v4
Mbpa inquadramento venditori 20180416_v4Mbpa inquadramento venditori 20180416_v4
Mbpa inquadramento venditori 20180416_v4Fabio Bolo
 
Studio ricerca-16-04-2018
Studio ricerca-16-04-2018Studio ricerca-16-04-2018
Studio ricerca-16-04-2018Fabio Bolo
 
Comunicato sindacale regionale su ferie 2018
Comunicato sindacale regionale su ferie 2018Comunicato sindacale regionale su ferie 2018
Comunicato sindacale regionale su ferie 2018Fabio Bolo
 
Regole gestionali 2018 01_04
Regole gestionali 2018 01_04Regole gestionali 2018 01_04
Regole gestionali 2018 01_04Fabio Bolo
 
2018 01 08 lettera slc a poste su sorveglianza sanitaria
2018 01 08 lettera slc a poste su sorveglianza sanitaria2018 01 08 lettera slc a poste su sorveglianza sanitaria
2018 01 08 lettera slc a poste su sorveglianza sanitariaFabio Bolo
 
Nota fondo sanitario
Nota fondo sanitarioNota fondo sanitario
Nota fondo sanitarioFabio Bolo
 
Rinnovo applicazioni temporanee sisma 2016 definitiva
Rinnovo applicazioni temporanee sisma 2016 definitivaRinnovo applicazioni temporanee sisma 2016 definitiva
Rinnovo applicazioni temporanee sisma 2016 definitivaFabio Bolo
 
Violazione codice etico
Violazione codice eticoViolazione codice etico
Violazione codice eticoFabio Bolo
 
Provvedimento garante privacy
Provvedimento garante privacyProvvedimento garante privacy
Provvedimento garante privacyFabio Bolo
 
Comunicato garante privacy
Comunicato garante privacyComunicato garante privacy
Comunicato garante privacyFabio Bolo
 
Fondo sanitario presentazione
Fondo sanitario   presentazioneFondo sanitario   presentazione
Fondo sanitario presentazioneFabio Bolo
 
Verbale Fondo Sanitario Poste
Verbale Fondo Sanitario PosteVerbale Fondo Sanitario Poste
Verbale Fondo Sanitario PosteFabio Bolo
 
Comunicato mifid ii 071217
Comunicato mifid ii 071217Comunicato mifid ii 071217
Comunicato mifid ii 071217Fabio Bolo
 
Info del 6 12 2017 razionalizzazione orari csa dicembre 201
Info del 6 12 2017 razionalizzazione orari csa dicembre 201Info del 6 12 2017 razionalizzazione orari csa dicembre 201
Info del 6 12 2017 razionalizzazione orari csa dicembre 201Fabio Bolo
 
20171205 poste - convocazione - coordinamento nazionale
20171205 poste - convocazione - coordinamento nazionale20171205 poste - convocazione - coordinamento nazionale
20171205 poste - convocazione - coordinamento nazionaleFabio Bolo
 
Allegati ccnl 2016 18
Allegati ccnl 2016 18Allegati ccnl 2016 18
Allegati ccnl 2016 18Fabio Bolo
 
Ccnl poste 2016 2018
Ccnl poste 2016 2018Ccnl poste 2016 2018
Ccnl poste 2016 2018Fabio Bolo
 
Verbale riunione sviluppo-occupazione-poste
Verbale riunione sviluppo-occupazione-posteVerbale riunione sviluppo-occupazione-poste
Verbale riunione sviluppo-occupazione-posteFabio Bolo
 
Comunicato al personale_rinnovo_ccnl_2017
Comunicato al personale_rinnovo_ccnl_2017Comunicato al personale_rinnovo_ccnl_2017
Comunicato al personale_rinnovo_ccnl_2017Fabio Bolo
 

Plus de Fabio Bolo (20)

Mbpa inquadramento venditori 20180416_v4
Mbpa inquadramento venditori 20180416_v4Mbpa inquadramento venditori 20180416_v4
Mbpa inquadramento venditori 20180416_v4
 
Studio ricerca-16-04-2018
Studio ricerca-16-04-2018Studio ricerca-16-04-2018
Studio ricerca-16-04-2018
 
Comunicato sindacale regionale su ferie 2018
Comunicato sindacale regionale su ferie 2018Comunicato sindacale regionale su ferie 2018
Comunicato sindacale regionale su ferie 2018
 
Regole gestionali 2018 01_04
Regole gestionali 2018 01_04Regole gestionali 2018 01_04
Regole gestionali 2018 01_04
 
2018 01 08 lettera slc a poste su sorveglianza sanitaria
2018 01 08 lettera slc a poste su sorveglianza sanitaria2018 01 08 lettera slc a poste su sorveglianza sanitaria
2018 01 08 lettera slc a poste su sorveglianza sanitaria
 
Nota fondo sanitario
Nota fondo sanitarioNota fondo sanitario
Nota fondo sanitario
 
Rinnovo applicazioni temporanee sisma 2016 definitiva
Rinnovo applicazioni temporanee sisma 2016 definitivaRinnovo applicazioni temporanee sisma 2016 definitiva
Rinnovo applicazioni temporanee sisma 2016 definitiva
 
Violazione codice etico
Violazione codice eticoViolazione codice etico
Violazione codice etico
 
Provvedimento garante privacy
Provvedimento garante privacyProvvedimento garante privacy
Provvedimento garante privacy
 
Comunicato garante privacy
Comunicato garante privacyComunicato garante privacy
Comunicato garante privacy
 
Fondo sanitario presentazione
Fondo sanitario   presentazioneFondo sanitario   presentazione
Fondo sanitario presentazione
 
Verbale Fondo Sanitario Poste
Verbale Fondo Sanitario PosteVerbale Fondo Sanitario Poste
Verbale Fondo Sanitario Poste
 
Mifid 2
Mifid 2Mifid 2
Mifid 2
 
Comunicato mifid ii 071217
Comunicato mifid ii 071217Comunicato mifid ii 071217
Comunicato mifid ii 071217
 
Info del 6 12 2017 razionalizzazione orari csa dicembre 201
Info del 6 12 2017 razionalizzazione orari csa dicembre 201Info del 6 12 2017 razionalizzazione orari csa dicembre 201
Info del 6 12 2017 razionalizzazione orari csa dicembre 201
 
20171205 poste - convocazione - coordinamento nazionale
20171205 poste - convocazione - coordinamento nazionale20171205 poste - convocazione - coordinamento nazionale
20171205 poste - convocazione - coordinamento nazionale
 
Allegati ccnl 2016 18
Allegati ccnl 2016 18Allegati ccnl 2016 18
Allegati ccnl 2016 18
 
Ccnl poste 2016 2018
Ccnl poste 2016 2018Ccnl poste 2016 2018
Ccnl poste 2016 2018
 
Verbale riunione sviluppo-occupazione-poste
Verbale riunione sviluppo-occupazione-posteVerbale riunione sviluppo-occupazione-poste
Verbale riunione sviluppo-occupazione-poste
 
Comunicato al personale_rinnovo_ccnl_2017
Comunicato al personale_rinnovo_ccnl_2017Comunicato al personale_rinnovo_ccnl_2017
Comunicato al personale_rinnovo_ccnl_2017
 

Relazione finanziaria-annuale2014

  • 2. 2 Sommario Cariche Sociali 4 Introduzione 5 Relazione sull’andamento della gestione Il 2014 in sintesi Dati economici e indicatori di performance 8 Dati patrimoniali e indicatori di performance 9 Lo scenario macroeconomico e il sistema creditizio 10 I risultati economici 14 Gli aggregati patrimoniali 19 Il business e la struttura operativa 24 Corporate Governance 32 La responsabilità sociale 42 Altre informazioni 57 Altre informazioni 57 Fatti di rilievo avvenuti dopo la chiusura dell’esercizio 57 Evoluzione prevedibile della gestione 58 Proposta di destinazione dell’utile di esercizio 59 Prospetti contabili Stato patrimoniale 61 Conto economico 62 Prospetto della redditività complessiva 63 Prospetti delle variazioni del patrimonio netto 64 Rendiconto finanziario 66
  • 3. 3 Nota integrativa Parte A – Politiche contabili 69 Parte B – Informazioni sullo stato patrimoniale 97 Parte C – Informazioni sul conto economico 128 Parte D – Redditività complessiva 145 Parte E – Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura 147 Parte F – Informazioni sul patrimonio 179 Parte H – Operazioni con parti correlate 186 Parte L – Informativa di settore 194 Informativa Stato per Stato (art. 89 direttiva 2013/36/UE) 196 Attestazione del bilancio d’esercizio ai sensi dell’articolo 81 – ter del Regolamento Consob n. 11971 del maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 198 
  • 4. 4 Cariche Sociali Consiglio di Amministrazione Presidente Massimo Sarmi Amministratore Delegato Pietro D’Anzi Consigliere Andrea Péruzy Consigliere Paolo Luca Stanzani Ghedini1 Consigliere Paolo Martella Consigliere Carolina Gianardi2 Collegio Sindacale Presidente Vittorio Silvestri Sindaco effettivo Libero Massimo Candreva Sindaco effettivo Giancarlo De Marchi Sindaco supplente Francesco Cicculli Sindaco supplente Mauro De Angelis * * * Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A. Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Elena De Gennaro 1 Dimissionario, con decorrenza dal 1° ottobre 2014. 2 Nominata il 15 ottobre 2014.
  • 5. 5 Introduzione Il bilancio di Banca del Mezzogiorno - MedioCredito Centrale, in applicazione del D. Lgs. 28 febbraio 2005, n. 38, è redatto secondo i principi contabili IAS/IFRS emanati dall’International Accounting Standards Board (IASB) ed i relativi documenti interpretativi dell’International Financial Reporting Interpretations Committee (IFRIC), omologati dalla Commissione Europea, come stabilito dal Regolamento Comunitario n. 1606 del 19 luglio 2002. Il Bilancio al 31 dicembre 2014 è stato predisposto sulla base delle istruzioni per la redazione del bilancio emanate dalla Banca d’Italia nell’esercizio dei poteri stabiliti dall’art. 9 del D. Lgs. n. 38/2005, con il Provvedimento del 22 dicembre 2005, con cui è stata emanata la Circolare n. 262/05 e successivi aggiornamenti. Queste istruzioni stabiliscono in modo vincolante gli schemi di bilancio e le relative modalità di compilazione, nonché il contenuto della Nota Integrativa. Il bilancio è costituito dallo Stato Patrimoniale, dal Conto Economico, dal Prospetto della redditività complessiva, dal Prospetto delle variazioni del patrimonio netto, dal Rendiconto finanziario e dalla Nota integrativa ed è inoltre corredato da una Relazione sull’andamento della gestione, sui risultati economici conseguiti e sulla situazione patrimoniale e finanziaria della Banca. A supporto dei commenti sui risultati dell’esercizio, nella Relazione sulla gestione vengono presentati ed illustrati prospetti di conto economico e di stato patrimoniale riclassificati. Nel sito web della Banca (www.mcc.it) sono disponibili i bilanci e le altre comunicazioni diffuse al mercato relative all’informativa finanziaria.
  • 7. 7 Il 2014 in sintesi
  • 8. 8 Dati economici e indicatori di performance 21,1 43,7 64,5 100,3 35,4 41,1 24,7 61,0 21,1 53,9 21,2 53,3 11,6 37,6 Margine di Interesse Commissioni Nette Margine di Intermediazione Risultato di gestione Risultato netto di gestione Utile lordo dell’attività corrente Utile di periodo 22,6 107 Dati economici riclassificati (milioni di euro) Variazioni Assolute % 5,7 16 35,8 56 36,3 147 32,8 155 32,1 151 26,0 224 61,7 39,2 32,7 43,6 7,9 9,7 55,4 40,7 Cost/Income (al netto dei recuperi di spesa) Risultato netto annualizzato / Patrimonio netto (ROE) Margine di Interesse / Margine di Intermediazione Commissioni nette / Margine di Intermediazione Indicatori di redditività (%) 0,9 1,6 Utile netto/ Totale attivo 31.12.2014 31.12.2013
  • 9. 9 Dati patrimoniali e indicatori di performance Dati patrimoniali (milioni di euro) Variazioni Assolute % 770,9 1.345,2 62,3 98,4 766,9 1.333,1 1.082,3 1.729,4 146,4 389,2 Crediti verso clientela di cui: in bonis Crediti verso banche Raccolta totale Patrimonio netto (escluso l’utile di periodo) 574,3 74 566,2 74 36,1 58 647,1 60 242,8 166 21,23 32,71 Capitale di classe 1 / Attività rischio pond. (Tier 1 capital ratio) 1 Coefficienti patrimoniali (%) 1 Il Tier 1 al 31.12.2014 e al 31.12. 2013 è stato determinato rispettivamente con la metodologia Basilea III e Basilea II 0,1 0,2 0,6 0,9 Sofferenze / Crediti verso clientela Crediti classificati / Crediti verso clientela Indicatori di rischiosità (%) 263 286 Dipendenti Numero dipendenti 31.12.2014 31.12.2013
  • 10. 10 Lo scenario macroeconomico e il sistema creditizio I profondi cambiamenti del contesto macroeconomico rilevati negli ultimi mesi del 2014 in riferimento al deprezzamento dell’Euro, al crollo del prezzo del petrolio e all’avvio del “Quantitative Easing” nell’area Uem, hanno aumentato la frammentazione con cui si sta sviluppando il ciclo economico mondiale. In un quadro di complessiva debolezza del contesto economico mondiale, l’Europa si trova a fare i conti con un’inflazione negativa, un’elevata disoccupazione e una profonda sfiducia delle imprese. Gli investimenti continuano a calare, ma non mancano anche in questo caso segnali di frammentazione. Con riferimento agli investimenti produttivi, alla flessione osservata nelle maggiori economie – Germania, Francia ed Italia – si contrappone una dinamica positiva nei paesi periferici, Spagna, Grecia e Portogallo. Pari contraddizione si rileva nelle attese di produzione delle imprese, stabili per le grandi economie, in miglioramento per i paesi periferici. Il deprezzamento dell’euro, il basso prezzo del petrolio e l’espansione monetaria prospettata potrebbero però alimentare aspettative positive e coinvolgere anche le economie più grandi. Nella conferenza stampa dello scorso gennaio la BCE ha annunciato il piano di “Quantitative Easing”, misura straordinaria di rilancio dell'economia dell'Eurozona, determinando la contrazione del costo del debito degli Stati e dei relativi tassi di interesse. La manovra in corso, assieme alle Aste “Tltro” (Targeted Long Term Refinancing Operation), potrà assicurare la liquidità necessaria alle esigenze di finanziamento delle banche a costi molto bassi, favorendo, così, la concessione di prestiti alle imprese e alle famiglie, volano per la ripresa dei consumi e degli investimenti. Infine, arrivando all’Italia, sono diversi i fattori che delineano una lenta ripresa della crescita economica per l’anno in corso: i consumi cominciano a crescere un pò più velocemente (all’1,1%) a fronte dell’espansione del reddito disponibile del 2% sostenuto da una politica fiscale più permissiva. Le ultime informazioni congiunturali segnano una ripresa anche sul fronte degli investimenti (+0,4% nel 2015). Infine, segnali positivi pervengono dal mercato del lavoro che si avvierà verso una lenta ripresa, con un tasso di disoccupazione previsto al 12,8% nel 2015, in calo al 12,3% nel 2016.
  • 11. 11 Mercato finanziario in Italia In base al rapporto del CSC (Centro Studi Confindustria), il PIL italiano chiude il 2014 con un calo dello 0,5% rispetto all’ultimo trimestre 2013, sebbene sia stimato in salita nel 2015, con un +1,3% nell’ultimo trimestre, e nel 2016 con +1,4%, per poi proseguire a ritmi analoghi sino al termine del 2017. La dinamica positiva nei prossimi due anni verrà sostenuta principalmente da quattro fattori:  la svalutazione del cambio dell’euro, che darà più slancio alle esportazioni italiane verso le economie al di fuori dell’Unione monetaria;  il ”controshock” petrolifero, nell’ordine del 40% in dollari, che si sta via via traslando sui prezzi finali dei beni energetici e su tutti i costi di produzione, innalzando il potere di acquisto delle famiglie ed i profitti delle imprese, oltre che trascinando l’inflazione in territorio negativo, ai minimi storici;  il più forte incremento del commercio internazionale, in uno scenario di mitigazione delle tensioni geo-politiche;  il miglioramento del credito per imprese e famiglie, in seguito alle misure espansive della BCE, prima con il programma di TLTRO, poi con la decisione di avvio del piano di acquisto di titoli di Stato, il “Quantitative Easing”. Nel 2014 i consumi, in crescita dal terzo trimestre 2013, dopo il calo durato otto trimestri consecutivi, sono stati l’unica componente della domanda interna ad aver mostrato chiari segnali di recupero, seppure deboli. Di contro, la spesa per investimenti è in calo da sei anni e secondo il CSC diminuirà anche nel 2015 ed inizierà a recuperare soltanto nel 2016: -2,4% nel 2014, -0,1% nel 2015 e +1,9% nel 2016. L’incertezza sui tempi e sulle velocità di uscita dalla crisi, le condizioni stringenti dell’accesso al credito, l’ampia capacità produttiva inutilizzata e la bassa redditività, oltre al permanere e, anzi, all’aggravarsi delle difficili condizioni del fare impresa (burocrazia, elevata pressione fiscale), hanno determinato l’ulteriore rinvio dei piani di investimento. D’altro canto, il miglioramento del costo e della disponibilità di credito e lo scenario economico più favorevole stimato nei prossimi mesi, potranno rilanciare l’acquisto di beni capitali nell’anno in corso. Inoltre, la dinamica delle vendite all’estero sarà favorita dal deprezzamento del tasso di cambio dell’euro che accrescerà la competitività di prezzo dei
  • 12. 12 prodotti italiani rispetto a quelli dei competitors extra-Area euro, con effetti che si consolideranno nel prossimo biennio. Anche il credito erogato alle imprese italiane ha mostrato segni di una progressiva stabilizzazione nella seconda metà del 2014. Il CSC considera che la risalita dei prestiti alle imprese inizierà dai primi mesi del 2015 e verrà spinta da diversi fattori: 1) la diffusione a fine ottobre dei risultati della valutazione degli stress test BCE-EBA, che hanno accresciuto la trasparenza della solidità dei bilanci bancari; 2) da Novembre, è operativa la vigilanza bancaria unica della Bce, “Srep” (Supervisory Review and Evaluation Process) che aiuterà a ridurre la perdurante frammentazione del mercato interbancario nell’Area euro; 3) le aste TLTRO della Bce, disegnate in modo da fornire alle banche risorse a tassi quasi nulli, in funzione dei nuovi prestiti. Di pari passo con la graduale ripresa del PIL a partire da inizio 2015, la domanda di lavoro si rafforzerà progressivamente nel corso del prossimo biennio: il CSC stima che l’occupazione (calcolata sulle ULA, unità di lavoro equivalenti a tempo pieno) tornerà a crescere da primavera 2015, dopo essere rimasta pressochè ferma per il tutto il 2014 (dopo il -0,2% nel 2014, le ULA cresceranno dello 0,3% nel 2015 e registreranno un +0,6% nel 2016). Il Mercato del Mezzogiorno Le previsioni evincibili dal Rapporto SVIMEZ 2014 sull’economia del Mezzogiorno segnano una profonda e crescente divaricazione rispetto al Centro ed al Nord Italia: nel 2015 il PIL Nazionale è previsto pari a +0,8% quale risultato netto tra un positivo +1,3% del Centro-Nord ed un negativo -0,7% del Sud. In risalita nel 2015 i consumi nel Centro-Nord (+0,4%), mentre flettono ancora al Sud (-0,2%). Stessa dinamica anche per gli investimenti: +0,5% nel Centro-Nord, a fronte del -1,6% al Sud. In base al “Check Up Mezzogiorno”, realizzato da Confindustria e SRM (Studi e Ricerche per il Mezzogiorno), l’economia meridionale appare “bloccata” da tre fondamentali variabili (consumi, investimenti ed esportazioni) che non riescono a generare positiva contribuzione ed è ulteriormente penalizzata da tagli alla spesa doppi rispetto a quelli operati al Centro-Nord. Tale riduzione penalizza il Sud Italia soprattutto per quanto attiene alle spese in conto capitale, variabile nevralgica per lo stimolo della crescita.
  • 13. 13 Nel prossimo biennio la politica economica assume quindi un ruolo più che mai nevralgico per il Mezzogiorno. Ulteriori tagli, in primis, alle spese in conto capitale eserciterebbero un effetto particolarmente depressivo che, insieme a quelli alle spese correnti, concorrono a penalizzare in maniera significativa l’economia dell’area. Nell’immediato, pertanto, l’imperativo dell’innovazione tecnologica e dello sviluppo di settori medium high e high-tech nelle produzioni sostenibili, le reti digitali e lo sviluppo delle energie rinnovabili, va coniugato con quello di un avvio immediato nella riqualificazione di importanti aree urbane promuovendo l’efficienza energetica, l’edilizia, la capacità di attrezzare a diversi livelli le reti logistiche e l’effettiva messa a valore di un patrimonio di beni culturali di enorme rilevanza. Il miglioramento dell’efficienza delle politiche ordinarie e straordinarie necessarie per la ripresa del Sud, dipende inestricabilmente dalla capacità di realizzare beni e servizi collettivi in grado di concorrere a riqualificare l’ambiente economico e sociale e di promuovere la competitività del territorio. I drivers della suddetta politica di sviluppo aprono la prospettiva di un’economia sostenibile e rappresentano un elemento catalizzatore della catena di connessioni ricerca- innovazione-produzione capace di consolidare il ruolo delle imprese meridionali eccellenti, di riconciliare una capacità di sviluppo del tessuto produttivo locale.
  • 14. 14 I risultati economici I risultati conseguiti dalla Banca nel corso del 2104 evidenziano una performance estremamente positiva con un utile netto pari a 37,6 milioni di euro, più che triplicato rispetto ai 11,6 milioni realizzati nel 2013. Analizzando nel dettaglio, le principali componenti del Business emerge la crescente contribuzione:  del Margine di interesse con particolare riferimento agli Interessi da clientela maturati su uno stock creditizio pari a 1.345 milioni di euro al 31/12/2014, significativamente cresciuto rispetto alla consistenza in essere al 31/12/2013 (771 milioni di euro);  delle Commissioni Attive, ed in particolare delle Commissioni del Fondo di Garanzia per le PMI che, con 89.904 domande pervenute, registra un incremento dell’8% rispetto al 2013 e genera, con più di 86.000 domande accolte, un volume di finanziamenti concessi pari a circa 13 miliardi di euro (+ 19,7% rispetto all’anno precedente) ed un importo garantito pari a circa 8 miliardi di euro (+31% rispetto all’anno precedente).
  • 15. 15 Al fine di consentire una più agevole lettura dei risultati dell’esercizio è stato predisposto, come di consueto, un conto economico riclassificato, ed inoltre a corredo dell’informativa, viene riportata l’evoluzione trimestrale del conto economico comparato per gli esercizi 2013 e 2014. CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO (in milioni di €) assolute % Margine di interesse 43,7 21,1 22,6 107% Commissioni nette 41,1 35,4 5,7 16% Altri proventi/oneri 15,5 8,0 7,5 95% MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 100,3 64,5 35,8 56% Spese per il personale -25,7 -24,9 -0,8 3% Altre spese amministrative -13,0 -13,7 0,7 -5% Recuperi di spesa 1,4 0,7 0,7 100% Rettifiche di valore nette su immobilizzazioni mat. e immat. -2,0 -1,9 -0,1 4% Costi operativi -39,3 -39,8 0,5 -1% RISULTATO DI GESTIONE 61,0 24,7 36,3 147% Rettif./riprese nette su crediti e su accant. per garanzie e impegni -7,1 -3,6 -3,5 96% RISULTATO NETTO DI GESTIONE 53,9 21,1 32,8 156% Accantonamenti per rischi ed oneri -0,6 0,1 -0,7 n.s. UTILE LORDO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 53,3 21,2 32,1 151% Imposte sul reddito del periodo -15,7 -9,6 -6,1 63% UTILE DI PERIODO 37,6 11,6 26,0 224% 31/12/2014 31/12/2013 Variazioni CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO (in milioni di €) IV trimestre III trimestre II trimestre I trimestre IV trimestreIII trimestreII trimestreI trimestre MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 25,9 25,3 24,1 25,0 20,6 13,4 19,8 10,7 RISULTATO NETTO DI GESTIONE 12,4 16,1 11,3 14,1 5,7 2,8 8,2 4,4 UTILE LORDO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 12,0 16,1 11,1 14,1 6,3 3,5 7,4 4,0 Imposte sul reddito del periodo -3,7 -2,9 -4,1 -5,0 -3,9 -1,2 -2,9 -1,6 UTILE DI PERIODO 8,3 13,2 7,0 9,1 2,4 2,3 4,5 2,4 2014 2013
  • 16. 16 Il margine di intermediazione (in milioni di €) assolute % Margine di interesse 43,7 21,1 22,6 107% Commissioni nette 41,1 35,4 5,7 16% Altri proventi/oneri 15,5 8,0 7,5 95% MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 100,3 64,5 35,8 56% 31/12/2014 31/12/2013 Variazioni Il margine di interesse, pari a 43,7 milioni di euro verso 21,1 milioni di euro al 31 dicembre 2013, è generato prevalentemente dalla contribuzione degli impieghi creditizi e in misura minore dal portafoglio Titoli Governativi. Le commissioni nette, pari a 41,1 milioni di euro verso 35,4 milioni di euro al 31 dicembre 2013, sono riferite per la quasi totalità ai servizi resi dal comparto “Agevolato” e, in particolare, alle commissioni maturate dall’attività di gestione del Fondo di Garanzia per le PMI (36,8 milioni di euro verso 29,9 milioni al 31 dicembre 2013, con un incremento del 23%). Gli altri proventi/oneri sono pari a 15,5 milioni di euro e sono sostanzialmente generati dallo smobilizzo parziale dei Titoli della Repubblica italiana in portafoglio, effettuato per far fronte alle esigenze di Tesoreria (per erogazioni creditizie/rimborsi di provvista) e alla rimodulazione delle scadenze dei Titoli in portafoglio. I costi operativi e il risultato di gestione CONTO ECONOMICO RICLASSIFICATO (in milioni di €) assolute % MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 100,3 64,5 35,8 56% Spese per il personale -25,7 -24,9 -0,8 3% Altre spese amministrative -13,0 -13,7 0,7 -5% Recuperi di spesa 1,4 0,7 0,7 100% Rettifiche di valore nette su immobilizzazioni mat. e immat. -2,0 -1,9 -0,1 4% Costi operativi -39,3 -39,8 0,5 -1% RISULTATO DI GESTIONE 61,0 24,7 36,3 147% 31/12/2014 31/12/2013 Variazioni I costi operativi, che comprendono le spese per il personale, le altre spese amministrative al netto dei recuperi, le rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali,
  • 17. 17 risultano pari a 39,3 milioni di euro, in contrazione rispetto ai 39,8 milioni di euro al 31 dicembre 2013. Le spese per il personale - comprensive degli oneri dei distaccati, collaboratori a progetto e interinali - sono pari a 25,7 milioni di euro, in crescita rispetto ai 24,9 milioni di euro al 31 dicembre 2013 per effetto del consolidamento dell’organico, che risulta pari a 286 risorse al 31 dicembre 2014 verso 263 risorse al 31 dicembre 2013. Le altre spese amministrative sono pari a 13 milioni di euro, in diminuzione rispetto al 31 dicembre 2013; al netto dei recuperi di spesa, la voce risulta pari a 11,6 milioni di euro verso 13 milioni di euro al 31 dicembre 2013. Le rettifiche di valore nette su immobilizzazioni materiali e immateriali pari a 2 milioni di euro sono relative a mobili ed arredi per l’allestimento della sede e per sviluppi software/hardware. Il risultato netto di gestione e l’utile lordo dell’operatività corrente (in milioni di €) assolute % RISULTATO DI GESTIONE 61,0 24,7 36,3 147% Rettifiche nette su crediti e su accant. per gar. e impegni -7,1 -3,6 -3,5 96% RISULTATO NETTO DI GESTIONE 53,9 21,1 32,8 156% Accantonamenti per rischi ed oneri -0,6 0,1 -0,7 n.s. UTILE LORDO DELL'OPERATIVITA' CORRENTE 53,3 21,2 32,1 151% Imposte sul reddito del periodo -15,7 -9,6 -6,1 63% UTILE DI PERIODO 37,6 11,6 26,0 224% 31/12/2014 31/12/2013 Variazioni Le rettifiche di valore nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni ammontano a 7,1 milioni di euro verso i 3,6 milioni al 31 dicembre 2013. Le rettifiche di valore su crediti ammontano complessivamente a 8,4 milioni di euro verso 4,4 milioni al 31 dicembre 2013 e sono costituite per circa 5,4 milioni di euro da rettifiche forfetarie su posizioni in bonis e per 3,0 milioni di euro da rettifiche su posizioni non performing. Le riprese di valore ammontano a 1,3 milioni di euro, verso 0,9 milioni al 31 dicembre 2013, e
  • 18. 18 sono composte per 0,3 milioni da riprese su operazioni creditizie e per 1,0 milioni da riprese verso le Amministrazioni Pubbliche per effetto degli incassi rilevati sui crediti commerciali. Il risultato netto di gestione ammonta a 53,9 milioni di euro verso 21,1 milioni di euro al 31 dicembre 2013. Gli accantonamenti per rischi ed oneri al 31 dicembre 2014 sono pari a 0,6 milioni di euro verso 0,1 milioni di euro al 31 dicembre 2013. L’utile prima delle imposte ammonta a 53,3 milioni di euro verso 21,2 milioni di euro al 31 dicembre 2013. Il risultato economico al 31 dicembre 2014, al netto delle imposte, presenta un utile pari a 37,6 milioni di euro rispetto a un risultato netto al 31 dicembre del 2013 pari a 11,6 milioni di euro.
  • 19. 19 Gli aggregati patrimoniali Per consentire una più agevole disamina delle consistenze patrimoniali è stato predisposto uno stato patrimoniale sintetico comparato 2014 verso 2013. 31/12/2014 31/12/2013 assolute % Cassa e disponibilità liquide 0,5 0,0 0,5 n.s. Attività finanz. disponibili per la vendita 697,0 391,9 305,1 78% Crediti verso banche 98,4 62,3 36,1 58% Crediti verso clientela 1.345,2 770,9 574,3 74% Derivati di copertura 132,5 87,1 45,4 52% Immobilizzazioni materiali e immateriali 3,5 5,4 -1,9 -35% Attività Fiscali 10,7 9,2 1,5 16% Altre attività 10,7 8,4 2,3 27% Totale dell'Attivo 2.298,5 1.335,2 963,3 72% STATO PATRIMONIALE - ATTIVO (in milioni di €) Variazioni 31/12/2014 31/12/2013 assolute % Debiti verso banche 1.033,1 353,5 679,6 192% Debiti verso clientela 321,4 316,3 5,1 2% Titoli in circolazione 374,9 412,5 -37,6 -9% Adeg. valore passività finanz. oggetto di cop. generica 103,5 58,3 45,2 78% Passività fiscali 9,0 4,8 4,2 89% Altre passività 16,3 19,1 -2,8 -15% Trattamento di fine rapporto del personale 3,9 3,6 0,3 10% Fondi per rischi ed oneri 9,6 9,1 0,5 5% Riserve 24,7 13,9 10,8 78% Capitale 364,5 132,5 232,0 175% Utile di periodo 37,6 11,6 26,0 224% Totale del Passivo e del patrimonio netto 2.298,5 1.335,2 963,3 72% STATO PATRIMONIALE - PASSIVO (in milioni di €) Variazioni Nel corso del 2014 le masse patrimoniali di BdM-MCC hanno evidenziato una crescita complessiva del 72%. Sul lato dell’Attivo emerge il consistente incremento della voce Crediti verso Clientela e delle Attività finanziarie disponibili per la vendita. Sul Passivo si rilevano gli incrementi della raccolta da banche e l’aumento del capitale sociale versato a febbraio 2014.
  • 20. 20 Le attività finanziarie Le attività finanziarie disponibili per la vendita, pari a circa 697 milioni di euro verso 392 milioni di euro al 31 dicembre 2013, sono costituite da investimenti in Titoli governativi della Repubblica Italiana. I crediti verso banche I crediti verso banche risultano pari a 98 milioni di euro verso 62 milioni di euro al 31 dicembre 2013. La voce è costituita da giacenze di liquidità su conti correnti bancari per un importo pari a circa 92 milioni di euro, da finanziamenti a banche italiane, rifinanziati con provvista BEI, per circa 2 milioni di euro, dalla riserva obbligatoria per circa 3 milioni di euro e da altri crediti per 1 milione di euro. I crediti verso clientela I crediti verso clientela al 31 dicembre 2014, pari a 1.345 milioni di euro verso 771 milioni di euro al 31 dicembre 2013, riflettono lo sviluppo dell’attività creditizia effettuata nel corso del 2014, in linea con la mission dell’Istituto e con l’evoluzione dell’attività già elaborata nelle assunzioni del Piano Industriale. Le Altre poste dell’attivo La voce Derivati di copertura al 31 dicembre 2014, pari a 132 milioni di euro verso 87 milioni di euro al 31 dicembre 2013, rappresenta il fair value delle operazioni in strumenti finanziari derivati a copertura del rischio tasso di interesse sulle emissioni obbligazionarie; la variazione della voce rispetto al 31 dicembre è correlata alla diminuzione dei tassi di interesse. Non è stato necessario effettuare una valutazione del rischio di controparte in quanto i contratti sono garantiti da cash collateral detenuti presso la Banca. Le Attività materiali ed immateriali sono pari a 3 milioni di euro, verso i 5 milioni di euro al 31 dicembre 2013, e sono composte per 2 milioni di euro da software e per 1 milione di euro da mobili, arredi, impianti, e dotazioni informatiche.
  • 21. 21 Le Altre attività ammontano a 11 milioni di euro verso 8 milioni di euro al 31 dicembre 2013 e sono costituite per circa 5 milioni di euro da crediti tributari, per 1 milione di euro da assegni da consegnare per finanziamenti da erogare, per 3 milioni di euro da oneri per costi sostenuti su beni di terzi, per 1 milione di euro da risconti e per ulteriori 1 milione di euro da partite varie. Le Attività fiscali, sono pari a 11 milioni di euro, verso i 9 milioni di euro al 31 dicembre 2013. La Raccolta Il totale della raccolta risulta pari a 1.729 milioni di euro rispetto ai 1.082 milioni al 31 dicembre 2013 ed è così costituita: 31/12/2014 31/12/2013 assolute % Debiti verso banche 1.033,1 353,5 679,6 192% Debiti verso clientela 321,4 316,3 5,1 2% Titoli in circolazione 374,9 412,5 -37,6 -9% TOTALE RACCOLTA 1.729,4 1.082,3 647,1 60% Variazioni (in milioni di €) I debiti verso banche ammontano a 1.033 milioni di euro verso 354 milioni di euro al 31 dicembre 2013 e sono relativi per un importo pari a 800 milioni alle operazioni di mercato aperto in essere con la BCE, per 107 milioni di euro a depositi vincolati a garanzia dei derivati di copertura, per 3 milioni di euro a provvista da organismi internazionali (BEI e FEI), per 120 milioni di euro a provvista a breve verso controparti bancarie italiane e per 3 milioni da altri debiti. I debiti verso clientela sono pari a 321 milioni di euro e sono, prevalentemente, costituiti per 200 milioni di euro da finanziamenti a breve termine concessi dalla Controllante, per 90 milioni di euro da provvista erogata da Cassa Depositi e Prestiti a valere sul plafond messo a disposizione per supportare le PMI, per 24 milioni di euro da un deposito vincolato a garanzia di un derivato di copertura, per 6 milioni di euro da somme relative a finanziamenti gestiti dalla Banca per conto di Cassa Depositi e Prestiti. I titoli in circolazione, pari a 375 milioni di euro verso 413 milioni al 31 dicembre 2013, sono costituiti da prestiti obbligazionari quotati sul MOT. La diminuzione rispetto al 31
  • 22. 22 dicembre 2013 deriva dal rimborso di un prestito obbligazionario, giunto a naturale scadenza. Le Altre poste del passivo L’adeguamento di valore delle passività finanziarie oggetto di copertura generica risulta positivo per 104 milioni di euro verso 58 milioni di euro al 31 dicembre 2013. Le altre passività pari a 16 milioni di euro sono costituite da debiti verso dipendenti e relativi contributi per un importo pari a 2 milioni di euro, da debiti per fatture da ricevere per un importo pari 8 milioni di euro, da debiti verso fornitori per un importo pari 1 milione di euro, da debiti tributari per un importo pari 3 milioni di euro, nonché da partite minori per la parte residua. Le passività fiscali ammontano a 9 milioni di euro verso 5 milioni di euro al 31 dicembre 2013 e per un importo pari a 8 milioni di euro sono relative ad imposte correnti. Il Patrimonio L’Assemblea Straordinaria dei Soci della Banca ha approvato in data 6 febbraio 2014 l’aumento di capitale sociale da euro 132.508.690 a euro 364.508.690, realizzato mediante emissione senza sovrapprezzo di n. 46.400.000 azioni ordinarie del valore nominale di euro 5 ciascuna. L’aumento è stato contestualmente e interamente sottoscritto e versato dal socio unico Poste Italiane S.p.A.. Il patrimonio netto al 31 dicembre 2014 è costituito dal capitale sociale - composto da 72.901.738 azioni del valore nominale di 5 euro ciascuna, per un importo complessivo pari a 364,5 milioni di euro, dalla riserva legale e da altre riserve per un importo complessivo pari a 24,8 milioni di euro, dalle riserve di valutazione per un importo netto negativo pari a 0,2 milioni di euro (imputabile per 0,2 milioni alla valutazione positiva delle Attività disponibili per la vendita e per 0,4 milioni alla valutazione negativa del TFR e del FIP) e dall’utile di periodo per un importo pari a 37,6 milioni di euro. A seguito dell’aumento di capitale e per effetto della capitalizzazione degli utili, il patrimonio netto al 31 dicembre 2014 ammonta a 426,7 milioni di euro verso 158,0 milioni di euro al 31 dicembre 2013.
  • 23. 23 La Banca non detiene azioni proprie, né tramite società fiduciarie né per interposta persona. Al 31 dicembre 2014 i Fondi propri, determinati in base alle vigenti disposizioni emanate dalla Banca d’Italia, sono pari a 402 milioni di euro, rispetto ai 153 milioni di euro al 31 dicembre 2013. L’incremento è da porre in relazione essenzialmente all’aumento di capitale ed agli utili portati ad incremento delle riserve. Ai fini del calcolo degli assorbimenti patrimoniali e del connesso requisito patrimoniale, la Banca applica i seguenti approcci:  Rischio di Credito: Metodologia Standardizzata;  Rischio di Controparte: Metodologia Standardizzata applicata ad esposizioni calcolate con il Metodo del Valore Corrente;  Rischio Operativo: Metodo Base;  Rischio di aggiustamento della valutazione del credito: Metodologia Standardizzata. In assenza di un portafoglio di negoziazione nessun assorbimento è calcolato con riferimento al rischio di mercato. Il totale complessivo delle attività di rischio ponderate (rischio di credito, controparte, di mercato, operativo e di aggiustamento della valutazione del credito) è pari a 1.229 milioni di euro verso 720 milioni di euro al 31 dicembre 2013. I coefficienti Cet1, Tier1 e Total capital sono pari al 32,71%. Il totale dei requisiti prudenziali, calcolato con le metodologie “Basilea III” risulta pari a 98,3 milioni di euro.
  • 24. 24 Il business e la struttura operativa Business La Banca, come declinato nella sua mission, si propone come principale obiettivo di concorrere allo sviluppo del sistema economico ed al potenziamento dell’offerta di credito, sia attraverso la propria attività creditizia rivolta prevalentemente al Mezzogiorno, sia promuovendo e facilitando il ricorso a forme di agevolazioni pubbliche. Gli indirizzi strategici sono pertanto orientati allo sviluppo dell’attività che, pur nel rispetto dei criteri di prevalenza, deve garantire la redditività e la sana e prudente gestione della Banca. Più in particolare, anche in conformità alle disposizioni del proprio statuto sociale, tra gli obiettivi prevalenti della Banca vi sono, infatti, (i) l’aumento della capacità di offerta del sistema bancario e finanziario del Mezzogiorno; (ii) il supporto alle iniziative imprenditoriali maggiormente meritevoli di credito, incidendo sui costi di approvvigionamento delle risorse finanziarie necessarie agli investimenti; (iii) la canalizzazione del risparmio verso iniziative economiche che creino occupazione nel Mezzogiorno; (iv) l’attività di gestione e di erogazione di agevolazioni pubbliche. A tal riguardo, come riflesso nel Piano Industriale 2014-2016, approvato nel 2013, la Banca sviluppa l’operatività operando principalmente lungo sei direttrici: a) Attività creditizie verso tutte le imprese con sede legale o operativa nel Mezzogiorno (in quest’ultimo caso laddove il credito concesso vada a beneficio anche della componente operativa nel Mezzogiorno), con particolare attenzione al segmento delle PMI, anche al fine di sostenerne la crescita; b) Attività creditizie verso imprese che non hanno sede nel Mezzogiorno ma che contribuiscono a sviluppare iniziative imprenditoriali o a creare occupazione nel Mezzogiorno; c) Finanziamenti e/o cofinanziamenti con fondi pubblici che la Banca destina a finalità di sviluppo nel Mezzogiorno (es. Jeremie Calabria). Si tratta di finanziamenti erogati in alcune Regioni del Mezzogiorno, effettuati attraverso la provvista messa a
  • 25. 25 disposizione dal Fondo Europeo per gli Investimenti (“FEI”), finalizzata a finanziare investimenti produttivi delle PMI; d) Attività creditizia verso le famiglie, in particolare sotto forma di mutui ipotecari (ad es. per acquisto/ristrutturazione immobiliare), al fine di aumentare la capacità di offerta complessiva del sistema bancario e per supportare settori economici in crisi (edilizia); e) Attività creditizie verso altre istituzioni finanziarie allo scopo di facilitare l’erogazione di credito nel Mezzogiorno; f) Acquisto di portafogli creditizi erogati a soggetti nel Mezzogiorno. Nell’ambito dell’attività creditizia la Banca si rivolge al mercato con un modello distributivo composito che, dall’esperienza finora maturata, ha dimostrato il valore di una pluralità/specializzazione dei canali distributivi al fine di aumentare la penetrazione nei diversi segmenti/mercati di riferimento: i. Canale specialisti BdM-MCC: si propone di far leva su competenze industriali specialistiche per rispondere alle esigenze che caratterizzano i singoli settori; ii. Canale consulenti d’impresa: costituito da una rete di mediatori creditizi, agenti in attività finanziaria e promotori finanziari che consentono un presidio territoriale qualificato e prevalentemente rivolto alle regioni del Mezzogiorno; iii. Canale Poste Italiane: costituito da 250 uffici postali autorizzati da Banca d’Italia a collocare i prodotti di finanziamento della Banca; iv. Canale joint venture banche: che consente lo sviluppo di operazioni di co- finanziamento in accordo con banche operanti nel Mezzogiorno. L’offerta creditizia proposta da BdM-MCC, prevalentemente rivolta alle imprese delle otto regioni del Mezzogiorno, comprende prodotti di finanziamento, associati a garanzia di tipo reale o personale, finalizzati a sostenere le esigenze di investimento (o esigenze finanziarie collegate all’attività d’impresa) delle imprese industriali. Inoltre, al fine di aumentare l’offerta di credito nel Mezzogiorno e supportare quindi la crescita della domanda interna, la Banca ha integrato la propria offerta con una linea di prodotti dedicata alle famiglie (principalmente mutui ipotecari e prestiti personali dietro cessione del quinto dello stipendio/delegazione di pagamento) che consente, tra l’altro,
  • 26. 26 una diversificazione del rischio e una riduzione del costo della raccolta (attraverso operazioni di rifinanziamento con la BCE). In ambito Gestione fondi pubblici e strumenti agevolativi, la Banca gestisce per conto della Pubblica Amministrazione, una serie di strumenti agevolativi aventi molteplici finalità di politica industriale (accesso al credito, promozione della ricerca e dell’innovazione tecnologica, supporto agli investimenti in macchinari ed impianti, incentivazione della patrimonializzazione delle PMI) perseguiti attraverso un ampio ventaglio di agevolazioni (contributi in conto interesse ed in conto capitale, credito agevolato, bonus fiscali, garanzie sui finanziamenti, partecipazione al capitale di rischio, programmazione negoziata). Tale attività è diretta a diverse categorie di imprese, anche al fine di favorire l’ottimizzazione dell’utilizzo di risorse pubbliche nazionali e comunitarie. Di particolare rilevanza, la Banca: 1. cura la gestione del Fondo di garanzia per le PMI, strumento ampiamente utilizzato in chiave anticiclica, nelle recenti fasi recessive dell’economia italiana. Nel corso del 2014, il Fondo di Garanzia per le PMI ha evidenziato una dinamica di crescita. In particolare, le richieste di accesso al Fondo hanno superato le 89.900 domande (+7,9% rispetto all’anno precedente). Inoltre, a seguito delle azioni adottate nel settore delle escussioni, si sono ridotti drasticamente i tempi di definizione con enormi benefici sia per i Confidi che per le banche del sistema. Nel corso del 2014 numerose sono state le novità relative al Fondo di Garanzia per le PMI: - sono entrate in vigore modifiche consistenti della normativa, volte a favorire l’accesso al credito delle PMI; - sono state rese operative misure finalizzate agli interventi su specifiche aree e priorità strategiche, mediante l’avvio operativo della Sezione Speciale "Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari opportunità" per favorire l’accesso al credito delle imprese femminili, nonché delle Sezioni speciali alimentate dai contributi versati dalla Regione Campania e dalla Regione Sicilia;
  • 27. 27 - è entrata in vigore la concessione della garanzia del Fondo su portafogli di finanziamenti, e su operazioni di sottoscrizione di mini bond; - è stato rilasciato il nuovo Portale, una svolta decisiva per poter gradualmente eliminare qualsiasi comunicazione cartacea e fin da subito fornire un’informazione sempre più tempestiva e completa sull’iter delle domande e sui relativi adempimenti. 2. In ambito - incentivi per la ricerca nazionale promossi dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) - è risultata aggiudicataria, in qualità di mandataria di un raggruppamento temporaneo di imprese (RTI)3 , dell’affidamento del servizio di assistenza e supporto per le agevolazioni a progetti di ricerca, sviluppo e innovazione nell’ambito del Fondo per la Crescita Sostenibile. Durante gli ultimi mesi dell’anno è già stato organizzato il primo Bando per le aziende, a favore di progetti di ricerca e sviluppo negli ambiti tecnologici identificati dal Programma Quadro Comunitario “Orizzonte 2020” ed è attualmente in corso di istruttoria. Le domande presentate sono state 271 per progetti di ricerca, per un importo di investimenti complessivi pari a 525 milioni di euro, verso una dotazione di circa 300 milioni di euro. Il Fondo promuove infatti diverse tipologie di interventi, tra cui quelli finalizzati al sostegno dei progetti di ricerca e sviluppo in ambito tecnologico; per tale tipologia di iniziative sono stimate risorse pari a circa 5 miliardi di euro nel prossimo quinquennio. Le agevolazioni del Fondo possono essere concesse a imprese di qualsiasi dimensione sull’intero territorio nazionale, sia nella forma del finanziamento agevolato che del contributo nella spesa. Gli interventi del Fondo sono attuati con bandi o direttive del Ministro dello Sviluppo Economico. 3. rappresenta per altri strumenti agevolativi, un intermediario primario in ambito sia nazionale, sia regionale e svolge per taluni strumenti attività in qualità di intermediario unico. 3 L’RTI è costituito da 8 banche (Banca del Mezzogiorno-MedioCredito Centrale S.p.A. (in qualità di mandataria), Mediocredito Italiano S.p.A. , UniCredit S.p.A., MPS Capital Services, Banca per le imprese S.p.A., Unione di Banche Italiane S.c.p.A. (UBI Banca), Artigiancassa S.p.A., Banca Nuova S.p.A., Banco di Sardegna S.p.A.) e dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR).
  • 28. 28 La struttura operativa Le Risorse Umane Al 31 dicembre 2014 l’organico della Banca è costituito da 286 dipendenti, di cui 16 dirigenti, 167 quadri direttivi e 103 addetti appartenenti alle aree professionali. A tale data inoltre erano in forza presso la Banca 8 distaccati da Poste Italiane e 19 stagisti. Le assunzioni del 2014 hanno riguardato 38 risorse, di cui 10 quadri direttivi e 28 risorse appartenenti alle aree professionali (di cui 7 relativi a preesistenti contratti interinali); le uscite, invece, 15 risorse (cinque dirigenti, quattro quadri direttivi e sei appartenenti alle aree professionali). Soluzioni organizzative ed evoluzione della normativa e delle procedure Nel corso del primo semestre 2014 sono stati avviati gli interventi di adeguamento della normativa interna della Banca alle prescrizioni introdotte dal XV aggiornamento della Circolare n. 263 emanata dalla Banca d’Italia. In particolare, in materia di sistema dei controlli interni il Consiglio di Amministrazione ha approvato i principi del Sistema dei Controlli Interni, gli adeguamenti all’assetto organizzativo di controllo, l’aggiornamento dei regolamenti delle funzioni di controllo, la costituzione di un apposito Comitato Controlli Interni e Rischi – con superamento dei preesistenti Comitato Rischi e Comitato Compliance - e il nuovo modello di Compliance della Banca. In recepimento delle ulteriori tematiche previste dalla richiamata Circolare, sono state sottoposte inoltre al Consiglio di Amministrazione le politiche per l’esternalizzazione di funzioni aziendali, le linee di indirizzo dell’assetto organizzativo e gestionale dell’ICT (Information Communication Technology), nonché la revisione del perimetro del Piano di Continuità Operativa ed il relativo aggiornamento. Nella seconda parte dell’anno l’attività di recepimento ex Circolare 263 è proseguita con specifica focalizzazione sulle tematiche IT, con particolare riferimento alla gestione e monitoraggio della sicurezza informatica e dei relativi rischi. Il Consiglio di Amministrazione ha, inoltre, approvato specifiche modifiche all’assetto organizzativo della Banca, finalizzate a:
  • 29. 29 - consolidare le sinergie tra le diverse attività di business; - proseguire il percorso di accentramento di attività analoghe/similari, attraverso il consolidamento di centri di competenza specialistici; - rafforzare il presidio della funzione IT, anche in ambito organizzativo con il riporto diretto del Responsabile dell’Area ICT all’Amministratore Delegato (in linea con quanto previsto dalla suddetta Circolare). In coerenza con le modifiche apportate all’assetto organizzativo, sono state quindi aggiornate le Deleghe di Poteri ed i Poteri di Firma, nonché l’articolazione interna e le responsabilità delle Strutture della Banca. Nel corso del 2014, nell’ambito delle attività volte al miglioramento continuo dei processi, di concerto con le Strutture di business ed operative, sono stati poi realizzati interventi: - sui processi creditizi, al fine di implementare gli adeguamenti richiesti dall’evoluzione dell’offerta creditizia della Banca; - sui processi di gestione delle domande di agevolazione, in conseguenza dell’avvio dei nuovi prodotti (Fondo Crescita Sostenibile e “Nuova Sabatini”); - sui processi trasversali alle attività di business, in particolare:  in materia di autorizzazione delle spese e gestione degli acquisti;  in materia di valutazione dell’adeguatezza patrimoniale (ICAAP). In collaborazione con le funzioni di controllo, inoltre, è stato avviato un percorso di revisione e monitoraggio dei presidi - previsti all’interno dei processi della Banca - finalizzato a rafforzare ulteriormente l’efficacia nella prevenzione dei rischi. In tale ambito, è stato aggiornato l’albero dei principali processi e sono state identificate le Strutture owner di ciascun processo. Con la funzione Risorse Umane, sono stati inoltre analizzati i fabbisogni incrementali di risorse formulati dalle diverse Strutture al fine di sviluppare un efficace dimensionamento quali-quantitativo della Banca, anche in considerazione dei volumi di attività attuali e prospettici. In tale contesto, l’adeguatezza quali-quantitativa delle funzioni di controllo è stata valutata avvalendosi di un processo e di un modello metodologico sviluppati in coerenza con i requisiti dettati dalle disposizioni.
  • 30. 30 Nel corso dell’anno sono state, inoltre, condotte le attività di manutenzione e di test complessivo dei Piani di Continuità Operativa e di Disaster Recovery. Gli esiti sono risultati conformi e sono state indicate alcune azioni di completamento, attualmente in corso, da realizzare nel primo semestre 2015. Sistemi Informativi Nel corso dell’anno l’attività IT si è prioritariamente focalizzata sul consolidamento della nuova piattaforma informatica a supporto dell’attività creditizia, gestita dall’outsourcer Cedacri. Sono state pertanto svolte, in collaborazione con l’outsourcer e con le competenti strutture della Banca, le analisi finalizzate ad: - ottimizzare l’integrazione tra il sistema Cedacri e i sistemi della Banca; - rafforzare il modello di relazione con l’outsourcer, al fine di rendere maggiormente efficace il processo di sviluppo delle necessarie implementazioni informatiche; - assistere le strutture della Banca coinvolte nel percorso di implementazione. Per quanto attiene all’attività svolta per il comparto Agevolato, avvalendosi dell’outsourcer selezionato (Aubay), i principali interventi hanno riguardato: - l’avvio del nuovo portale per il Fondo di Garanzia per le PMI arricchito di nuove funzionalità (Sistema Documentale Elettronico, Agenda, Workflow Managment, ecc.) e delle analisi relative alla realizzazione della funzionalità di liquidazione delle Perdite; - la realizzazione della nuova procedura per la gestione automatizzata dell’intero processo di comunicazione, monitoraggio e incasso delle “Commissioni Richiedente”, dovute al Fondo di Garanzia; - la realizzazione del portale per il Fondo di Crescita Sostenibile, gestito per conto del Ministero dello Sviluppo Economico, per le agevolazioni a favore dei progetti di ricerca e sviluppo.
  • 31. 31 A supporto dell’operatività complessiva della Banca nel corso dell’esercizio i principali interventi hanno riguardato: - la partecipazione ad operazioni di rifinanziamento dell’Eurosistema (BCE), attraverso attivi creditizi posti in garanzia; - la realizzazione di una nuova piattaforma per il monitoraggio e supporto delle attività dei Mediatori Creditizi e degli Agenti; - l’introduzione della gestione dei c/c agevolati; - la gestione delle polizze assicurative a supporto del credito (Credit Protection Insurance); - l’implementazione di nuovi strumenti a supporto della gestione del rischio.
  • 32. 32 Corporate Governance Il presente paragrafo rappresenta anche la Relazione sul Governo societario e gli assetti proprietari che descrive le principali caratteristiche dei sistemi di gestione dei rischi e di controllo interno correlati al processo di informativa finanziaria (art.123-bis, secondo comma lettera b) del TUF). Il modello di governance adottato da BdM - MCC è quello “tradizionale”, caratterizzato dalla classica dicotomia tra Consiglio di Amministrazione e Collegio Sindacale; le attività di revisione legale dei conti sono affidate ad una Società di Revisione. L’Assemblea dei Soci si riunisce periodicamente per deliberare sulle materie a essa riservate dalla legge e dalle disposizioni di Vigilanza. In particolare, l’Assemblea ordinaria approva il bilancio e la destinazione degli utili, nomina gli Amministratori e i Sindaci e provvede alla loro revoca; su proposta del Collegio Sindacale conferisce e revoca l’incarico alla Società di Revisione; approva le politiche di remunerazione, delibera sulla responsabilità degli Amministratori e dei Sindaci, delibera su tutti gli altri oggetti attribuiti alla sua competenza dalla legge o dallo Statuto. L’Assemblea straordinaria delibera sulle modifiche dello Statuto Sociale (ad eccezione di quelle necessarie per l’adeguamento dello Statuto a disposizioni normative, nonché di quelle concernenti le fusioni nei casi di cui agli artt. 2505 e 2505 bis Codice Civile), sulla nomina, sulla revoca, sulla sostituzione e sui poteri dei liquidatori e su ogni altra materia attribuita dalla legge alla sua competenza. Il Consiglio di Amministrazione, attualmente composto da 5 membri (di cui almeno 1 in possesso dei requisiti di indipendenza previsti dalla normativa vigente) è in corso di rinnovo (in data 17/11/2014 l’Assemblea ha deliberato di rinviare l’argomento alla riunione assembleare per l’approvazione del bilancio 2014) ed attualmente opera in regime di “prorogatio”. Il Consiglio di Amministrazione è investito di tutti i poteri per l’ordinaria e la straordinaria amministrazione della società, eccezion fatta per gli atti che la legge riserva all’Assemblea. Il Consiglio di Amministrazione nel corso dell’esercizio si è riunito 11 volte. Il Consiglio di Amministrazione nomina un Amministratore Delegato, in possesso dei requisiti richiesti dalla vigente normativa, e può delegare all’Amministratore Delegato, determinando i limiti della delega, i poteri e le attribuzioni che ritiene opportuni, salve le limitazioni previste dalla legge o dallo Statuto.
  • 33. 33 Spetta in ogni caso all’Amministratore Delegato la proposta delle operazioni di credito che devono essere deliberate dal Consiglio. Il Consiglio può conferire deleghe speciali, in materia di erogazione del credito e di gestione corrente a dirigenti, funzionari e altri dipendenti determinandone i limiti e le modalità di esercizio. Il Consiglio di Amministrazione elegge fra i suoi componenti il Presidente, qualora non sia nominato dall’Assemblea, e può nominare un Vice Presidente al solo fine di sostituire il Presidente in caso di sua temporanea assenza o impedimento. Il Presidente ha la rappresentanza legale della Banca, presiede l’Assemblea, convoca e presiede il Consiglio di Amministrazione. Il Vice Presidente sostituisce il Presidente in caso di sua temporanea assenza o impedimento. Nel caso di assenza o impedimento anche del Vice Presidente, le funzioni vengono assolte dall’Amministratore con maggiore anzianità di carica o, in caso di pari anzianità di carica, dal più anziano di età. L’Amministratore Delegato rappresenta il vertice della struttura interna e sovrintende all’esecuzione delle deliberazioni del Consiglio di Amministrazione ed in generale alla gestione aziendale, curando che la stessa si svolga in conformità alle determinazioni del predetto Organo. L’Amministratore Delegato declina, nel rispetto dell’assetto organizzativo approvato dal Consiglio di Amministrazione, la Struttura Organizzativa della Banca definendo i compiti e le responsabilità delle singole Unità Organizzative e le relative interconnessioni. Anche all’Amministratore Delegato è attribuita la rappresentanza legale. Il Collegio Sindacale, nominato dall’Assemblea dei Soci, è costituito da 3 Sindaci effettivi, tra i quali l’Assemblea elegge il Presidente, e 2 supplenti. Al fine di adempiere correttamente ai propri doveri il Collegio Sindacale è dotato dei più ampi poteri previsti dalle disposizioni normative e regolamentari vigenti. Il Collegio Sindacale, in particolare vigila sull’osservanza delle norme di legge, regolamentari e statutarie, nonché sulla corretta amministrazione, sull’adeguatezza degli assetti organizzativi e contabili della Banca, del sistema di gestione e controllo dei rischi, nonché sulla funzionalità del complessivo sistema dei controlli interni. Inoltre il Collegio Sindacale propone all’Assemblea il conferimento dell’incarico di revisione legale dei conti ad una Società di Revisione, vigila sulle attività di quest’ultima e ne valuta l’indipendenza. Nel corso dell’esercizio il Collegio Sindacale si è riunito 15 volte.
  • 34. 34 Ai sensi dello Statuto, la revisione legale dei conti di BdM - MCC deve essere esercitata da una Società di Revisione, iscritta nell’apposito Albo, nominata dall’Assemblea. L’Assemblea degli Azionisti, in data 26 aprile 2012, su proposta motivata del Collegio Sindacale, ha deliberato di conferire l'incarico di revisione legale dei conti per gli esercizi 2012-2020 alla Società di Revisione PricewaterhouseCoopers S.p.A.. All’interno della Banca operano inoltre il Comitato di Direzione e i Comitati Gestionali. Il Comitato di Direzione costituisce un Organo di supporto per le decisioni dell’Amministratore Delegato – che lo presiede – sulle principali problematiche inerenti l’operatività della Banca ed ha funzione consultiva, in particolare in materia di predisposizione del Piano strategico aziendale, definizioni degli obiettivi di budget, interventi di revisione organizzativa, attivazione di nuove tipologie di prodotti, la cui rischiosità sia stata preventivamente valutata dalle competenti Funzioni di controllo. In riferimento in particolare al processo di sviluppo dei nuovi prodotti, il Comitato di Direzione ha l’obiettivo di garantire la coerenza alle normative dei prodotti emessi/commercializzati e/o dei servizi offerti dalla Banca, previa valutazione dell’impatto operativo, della rischiosità complessiva, delle implicazioni di natura reputazionale. Al fine di favorire e migliorare il funzionamento dei processi organizzativi orientati alla delega, al coordinamento delle funzioni, all’integrazione e collegialità, sono costituiti i seguenti Comitati Gestionali: - Comitato Crediti: propone al Consiglio di Amministrazione la definizione di indirizzi di politica creditizia coerenti con la strategia aziendale in materia di credito e presidia il processo di concessione e gestione del credito. Esercita le deleghe conferite dal Consiglio di Amministrazione in materia di concessione del credito, sofferenze, partite incagliate e crediti ristrutturati; - Comitato Controlli Interni e Rischi: ha un ruolo consultivo e propositivo. Esso assiste l’Amministratore Delegato e gli altri organi sociali nella gestione integrata dei complessivi rischi cui è esposta la Banca e del complessivo sistema di controllo interno. Sono inoltre previsti Comitati Agevolazioni per la gestione di interventi e fondi pubblici al fine di assicurare il regime di separatezza tra l’attività di gestione di interventi e fondi pubblici di agevolazione e le altre attività bancarie, anche sulla base di quanto contenuto nelle Convenzioni sottoscritte dalla Banca. I componenti di tali Comitati - che non possono essere individuati e nominati tra i dipendenti della Banca - sono individuati sulla base delle specifiche contenute nelle singole Convenzioni e, se non diversamente previsto dalla
  • 35. 35 normativa o dalle Convenzioni di riferimento, nominati dall’Amministratore Delegato su proposta delle strutture competenti in materia di gestione di Fondi Pubblici (ove previsto, dietro designazione delle Amministrazioni committenti). I Comitati Agevolazioni - le cui funzioni sono stabilite nella normativa di riferimento e nelle relative Convenzioni – deliberano in merito alle proposte di ammissione/rigetto delle singole operazioni, alle revoche, rinunce, transazioni e quant’altro sia necessario all'attuazione o risoluzione del rapporto agevolativo, nonché all’avvio di azioni giudiziarie. Approvano con periodicità prevista e laddove richiesto, la rendicontazione e la situazione contabile delle disponibilità, degli impegni, delle insolvenze e del contenzioso in essere, i prospetti dimostrativi e la relativa relazione riguardante l’ammontare delle commissioni e dei rimborsi spettanti al Gestore. Sistema di controllo interno Per “Sistema dei Controlli Interni” si intende l’insieme delle regole, delle funzioni, delle strutture, delle risorse, dei processi e delle procedure che mirano ad assicurare, nel rispetto della sana e prudente gestione, il conseguimento delle seguenti finalità: 1. verifica dell’attuazione delle strategie e delle politiche aziendali; 2. contenimento del rischio entro i limiti indicati nel quadro di riferimento per la determinazione della propensione al rischio della Banca; 3. salvaguardia del valore delle attività e protezione dalle perdite; 4. efficacia ed efficienza dei processi aziendali; 5. affidabilità e sicurezza delle informazioni aziendali e delle procedure informatiche; 6. prevenzione del rischio che l’azienda sia coinvolta, anche involontariamente, in attività illecite; 7. conformità delle operazioni alle disposizioni di legge ed alla normativa, anche di vigilanza, nonché alle politiche, ai regolamenti ed alle procedure interne. Il Sistema dei Controlli Interni riveste un ruolo centrale nell’organizzazione aziendale ed è strategicamente rilevante in quanto: - consente agli Organi Aziendali di acquisire piena consapevolezza dei rischi aziendali, delle loro interrelazioni e del grado di efficacia dei presidi; - orienta i mutamenti delle linee strategiche e delle politiche aziendali e consente di adattare in modo coerente il contesto organizzativo;
  • 36. 36 - presidia la funzionalità dei sistemi gestionali ed il rispetto dei requisiti di vigilanza prudenziale; - favorisce la diffusione di una corretta cultura dei rischi, della legalità e dei valori aziendali. Il Sistema dei Controlli Interni deve: - assicurare la completezza, l’adeguatezza, la funzionalità (in termini di efficienza ed efficacia), l’affidabilità del processo di gestione dei rischi e la sua coerenza con il Risk Appetite Framework (RAF); - prevedere attività di controllo diffuse ad ogni segmento operativo e livello gerarchico; - garantire che le anomalie riscontrate siano tempestivamente portate a conoscenza di livelli organizzativi appropriati della Banca (agli Organi Aziendali, se significative) in grado di attivare tempestivamente gli opportuni interventi correttivi. In merito al Sistema dei controlli interni, la normativa di vigilanza definisce, il ruolo che deve essere esercitato dall’Organo Amministrativo, dal Collegio Sindacale e da tutto il Personale. Nella Banca le attività di controllo sono svolte a tutti i livelli gerarchici e funzionali della struttura organizzativa. Tutte le strutture aziendali sono impegnate, in relazione ai propri specifici livelli di responsabilità, ed ai compiti assegnati, ad esercitare controlli sui processi e sulle attività operative di propria competenza. Le risultanze dei controlli confluiscono poi in un articolato sistema di reporting e flussi informativi che ha come destinatari finali l’Autorità di Vigilanza, gli Organi di governo, gestione e controllo, in base alla periodicità ed ai contenuti stabiliti dalla normativa esterna e interna e, secondo le competenze di ciascun Organo. Il Sistema dei Controlli interni adottato dalla Banca è conforme al modello prescrittivo definito dalla Banca d’Italia, che prevede tre livelli di controllo: - controlli di linea (primo livello); - controlli sulla gestione dei rischi (secondo livello); - revisione interna (terzo livello). I Controlli di linea (primo livello) hanno l’obiettivo di assicurare il corretto svolgimento delle operazioni. Sono effettuati dalle stesse funzioni di business/operative (ad es. controlli di
  • 37. 37 tipo gerarchico, sistematici e a campione), anche attraverso unità dedicate a compiti di controllo che riportano ai responsabili delle funzioni di business/ operative, ovvero eseguiti nell’ambito del back office; per quanto possibile, sono incorporati nelle procedure informatiche. L’Area Organizzazione individua le unità organizzative/funzioni aziendali cui affidare la responsabilità di progettare e manutenere uno specifico processo, ivi inclusi i relativi controlli; tali responsabilità si estendono anche alle attività esternalizzate. I Controlli sulla gestione dei rischi (secondo livello) sono previsti per tutti i processi e le unità organizzative della Banca e vengono attuati prevalentemente dalla funzione di conformità alle norme, dalla funzione antiriciclaggio e dalla funzione di controllo dei rischi. La Direzione Legale, Compliance e Affari Societari incardina la funzione di conformità alle norme così come definito dalle disposizioni regolamentari vigenti e assolve ai compiti assegnati a tale funzione nei documento di indirizzo, nelle politiche e linee guida approvati dal Consiglio di Amministrazione, in particolare con riferimento alle Politiche di gestione del rischio di non conformità. Il Responsabile della Direzione è nominato responsabile della funzione di conformità alle norme e fornisce linee di indirizzo e coordinamento generale alle altre Unità Organizzative che la costituiscono, senza avere responsabilità gestionali e deleghe operative sulle attività svolte all’interno della Direzione. Il Responsabile della funzione di conformità alle norme riporta all’Amministratore Delegato. In ogni caso, ha accesso diretto al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio Sindacale e comunica con essi senza restrizioni o intermediazioni. Nella Direzione è inoltre incardinata la funzione di antiriciclaggio. Tale funzione è assolta da una Unità Organizzativa dedicata, il cui responsabile è nominato responsabile antiriciclaggio e riporta al responsabile della Direzione. All’interno della Direzione Legale, Compliance e Affari Societari viene garantita la necessaria separatezza e indipendenza tra funzioni di controllo (conformità e antiriciclaggio) e funzioni operative, tramite adeguata autonomia delle Unità Organizzative “non di controllo”. Il modello di Compliance adottato dalla Banca prevede che la funzione di conformità possa essere supportata, per specifici ambiti normativi, da presidi decentrati (“Presidi
  • 38. 38 Specialistici”) che sfruttino le competenze specialistiche già esistenti all’interno della Banca. La Direzione Risk Management assolve il ruolo di funzione di controllo dei rischi così come definito dalle disposizioni regolamentari vigenti ed ai compiti assegnati a tale funzione nelle politiche e linee guida approvati dal Consiglio di Amministrazione, in particolare con riferimento al Regolamento del processo di Risk Management. Il Responsabile della Direzione è nominato Responsabile della funzione di controllo dei rischi. Il Responsabile della funzione di controllo dei rischi riporta all’Amministratore Delegato. In ogni caso, ha accesso diretto al Consiglio di Amministrazione ed al Collegio Sindacale e comunica con essi senza restrizioni o intermediazioni. I Controlli di revisione interna (terzo livello) sono attribuiti alla funzione di revisione interna che assicura una costante, indipendente ed obiettiva valutazione della funzionalità del complessivo Sistema dei Controlli Interni. La Direzione Internal Audit assolve il ruolo di funzione di revisione interna così come definito dalle disposizioni regolamentari vigenti e assolve ai compiti assegnati a tale funzione nelle politiche e linee guida approvati dal Consiglio di Amministrazione, in particolare con riferimento al Regolamento del processo di Internal Audit. Il Responsabile della Direzione è nominato Responsabile della funzione di revisione interna. Il responsabile della funzione di revisione interna riporta al Consiglio di Amministrazione; ha accesso diretto al Collegio Sindacale e comunica con esso senza restrizioni o intermediazioni. Viene comunque assicurato il raccordo tra la stessa e l’Amministratore Delegato attraverso adeguati flussi informativi e la partecipazione, in qualità di componente, agli eventuali comitati gestionali in ambito controlli interni e rischi. Sono ulteriori attori del Sistema dei Controlli della Banca il Collegio Sindacale, l’Organismo di Vigilanza ex D.Lgs. 231/2001(di seguito anche l’“Organismo” o “OdV 231”) e la Società di revisione legale dei conti. L’OdV 231 ha come principale obiettivo quello di prevenire la commissione dei reati di cui al Decreto 231/2001, attraverso la verifica dell’adeguatezza e dell’efficacia del Modello Organizzativo e di gestione adottato dalla Banca ai sensi del citato decreto. L’Organismo opera secondo un regolamento approvato dal Consiglio di
  • 39. 39 Amministrazione e dispone di un budget di spesa e di ampi poteri di controllo e di ispezione a tutti i livelli. La Società di revisione, in relazione ai compiti alla stessa attribuiti dalla legge, intrattiene rapporti - finalizzati anche allo scambio di informazioni e/o dati - con il Consiglio di Amministrazione, il Collegio Sindacale, la Direzione Internal Audit e gli altri Organi e/o Strutture di controllo aziendale. Infine per quanto attiene alla funzione di coordinamento e di responsabile operativo del modello di controllo interno richiesto dalla Legge 262/05 in materia di Tutela del Risparmio (art. 154 – bis del Testo Unico della Finanza), il Responsabile della Direzione Amministrazione, Controllo e Finanza, in qualità di Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari è tenuto a predisporre - e darne effettiva applicazione - adeguate procedure amministrative e contabili per la formazione del bilancio d’esercizio, nonchè di ogni altra comunicazione di carattere finanziario diretta al Mercato. Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari della Banca deve, inoltre, attestare - congiuntamente all’Amministratore Delegato - con apposita relazione sul Bilancio individuale Annuale e Semestrale: - l’adeguatezza e l’effettiva applicazione delle procedure amministrative e contabili; - la conformità all’articolo 9 del Decreto Legislativo n. 38/2005 ed ai principi contabili internazionali applicabili riconosciuti nella Comunità Europea ai sensi del regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 luglio 2002; - la corrispondenza alle risultanze dei libri e delle scritture contabili; - l’idoneità a fornire una rappresentazione veritiera e corretta della situazione patrimoniale, economica e finanziaria della Banca; - l’inclusione nella relazione sulla gestione di un’analisi attendibile dell’andamento e del risultato della gestione, unitamente alla descrizione dei principali rischi ed incertezze cui l’istituto è esposto. Al fine di poter adempiere a quanto disposto dalla normativa, la Banca ha adottato un Sistema di Controllo Interno che prevede l’applicazione di una struttura metodologica comune, basata su:
  • 40. 40 - utilizzo di un modello omogeneo con riferimento a standard metodologici internazionalmente riconosciuti (CoSo e Cobit); - costante aggiornamento del modello, con attribuzione di specifiche responsabilità ai soggetti coinvolti; - diffusione del modello attraverso programmi di formazione. In particolare per il modello adottato: - è prevista la validazione della documentazione e conferma dell’esecuzione dei controlli da parte dei rispettivi responsabili competenti; - è richiesto che ogni procedura amministrativa/contabile ed ogni controllo siano documentati, valutati, testati e validati e sia definita un’unica responsabilità manageriale per lo svolgimento delle attività in essa ricomprese; - è definito un flusso di attestazioni interne (verso il Dirigente Preposto della Banca) ed esterne (verso il Dirigente Preposto della Controllante e verso il Mercato) relative al Sistema di Controllo Interno in tema di informativa finanziaria. La Banca adotta un Regolamento del Dirigente Preposto in cui - in linea con il dettato dell’art. 154-bis del TUF e nel rispetto dell’art. 24 dello Statuto - sono stati definiti: - le modalità di nomina, i requisiti, i compiti i poteri ed i mezzi del Dirigente Preposto; - i rapporti con gli Organi sociali e gli Organi di controllo della Banca; - i flussi di informativa da e verso le altre Strutture di controllo e con il Dirigente Preposto di Poste Italiane, nell’ambito dell’informativa richiesta per la predisposizione del Bilancio consolidato. In base alla normativa interna, è stato effettuato il previsto periodico aggiornamento delle procedure amministrative ai fini 262/05 e sono stati individuati i ruoli coinvolti, le attività e le responsabilità riguardanti le fasi dei macro processi, propedeutiche alle comunicazioni finanziarie verso la Controllante ed il Mercato. In occasione della presentazione del Bilancio individuale Annuale e della Relazione Finanziaria Semestrale, il Dirigente Preposto presenta al Consiglio di Amministrazione una relazione relativa al Sistema di Controllo Interno, nonché il testo dell’attestazione al
  • 41. 41 Mercato da sottoscrivere congiuntamente all’Amministratore Delegato per garantire l’osservanza ai requisiti imposti dalla normativa. Tale relazione viene trasmessa alla Controllante a corredo dell’attestazione rilasciata per il Bilancio consolidato.
  • 42. 42 La responsabilità sociale Evoluzione normativa e Sostenibilità Lo scorso settembre 2014 è stata approvata la Direttiva Europea sulla rendicontazione non finanziaria volta a migliorare la trasparenza e l'accountability delle grandi imprese sulle tematiche legate all’ambiente, ai dipendenti, ai diritti umani e all’anticorruzione. La Direttiva si focalizza sulla gestione dei principali rischi legati alle attività dell’impresa, con riferimento alle possibili ripercussioni negative connesse al business, ai prodotti, ai servizi, ed alle modalità di gestione adottate dall’azienda. La Direttiva è applicabile alle grandi imprese (enti di interesse pubblico con un bilancio di almeno 20 milioni di euro o un fatturato di 40 milioni di euro, con oltre 500 dipendenti) che, a far data dall’esercizio 2017, dovranno includere nella Relazione sulla Gestione, informazioni su tematiche non finanziarie, secondo linee guida non vincolanti che la Commissione Europea renderà disponibili. Sebbene non vincolata dalle nuove disposizioni, stante l’attuale dimensione, la Banca ha optato di rendicontare comunque ambiti non finanziari nella Relazione sulla Gestione, cogliendo l’opportunità di rappresentare al mercato ed ai propri principali interlocutori il valore complessivo prodotto dall’attività anche tramite tali elementi, utili a rafforzarne il business e a meglio presidiarne rischi e impatti. La rendicontazione sarà implementata nel corso degli anni con l’obiettivo di integrare le informazioni sulle attività dell’impresa e sulle sue performance economiche con attenzione agli impatti non finanziari attuali e prevedibili generati su alcuni interlocutori individuati come prioritari per lo specifico business dell’Istituto. La Relazione riporta quindi un sintetico rendiconto che illustra l’interconnessione tra obiettivi aziendali, attività e risultati raggiunti rispetto ad alcuni specifici ambiti che la Banca sta gestendo come prioritari. Nella Relazione sono stati adottati alcuni indicatori tipici della rendicontazione di sostenibilità, con particolare riferimento alle Linee Guida GRI (Global Reporting Initiative) e alle Specifiche ABI per la redazione del bilancio di sostenibilità secondo le linee guida GRI G3.1. Gli indicatori utilizzati e le relative informazioni rese forniscono elementi qualitativi e
  • 43. 43 quantitativi significativi in relazione agli obiettivi e alle policy definite e agli impatti sui principali stakeholder della Banca: i dipendenti, i soggetti – nostri clienti - che sono affidati nell’attività quotidiana, la Pubblica Amministrazione, le cui relazioni sono esercitate dalla Banca secondo modalità e iter disciplinati da specifiche convenzioni, in regime di separatezza rispetto alle altre attività dell’Istituto, con un distinto assetto decisionale, organizzativo, amministrativo e contabile. Missione e modello aziendale, valori e principi, conformità e presidi di controllo Banca del Mezzogiorno - MedioCredito Centrale S.p.A. è un’istituzione finanziaria che ha la missione di concorrere allo sviluppo del sistema economico ed al potenziamento dell’offerta di credito, sia attraverso la propria attività creditizia rivolta prevalentemente al Mezzogiorno, sia promuovendo e facilitando il ricorso a forme di Agevolazione Pubbliche, sempre garantendo l’economicità della gestione. La missione della Banca è quindi diretta a finanziare in via prevalente le Imprese del Mezzogiorno, con finanziamenti a medio e lungo termine. La Banca gestisce il Fondo di Garanzia, intervento pubblico di garanzia sul credito destinato alle piccole e medie imprese di ogni settore, per le diverse operazioni finanziarie nell’ambito dell’attività imprenditoriale. L’intervento del Fondo, assistito dalla garanzia di ultima istanza dello Stato, abbatte il rischio sull’importo garantito, facilitando l’accesso al credito per quelle imprese che hanno difficoltà ad accedere al credito bancario, non disponendo di sufficienti garanzie. BdM - MCC è una banca pubblica, controllata al 100% da Poste Italiane S.p.A. – Società con socio unico, ed è soggetta, tra l’altro, alla vigilanza della Banca d’Italia. Una serie di principi e valori orientano l’azione di tutti i soggetti che operano nella Banca, ad ogni livello, e sono formalizzati nel Codice Etico e nel Codice Fornitori e Partners. Il Codice Etico è frutto di un lavoro comune tra le Direzioni della Banca e richiama attività, diritti e doveri verso i diversi interlocutori. Il Codice ha individuato un meccanismo di controllo e sanzioni in caso di inosservanza, e prevede un Organismo dedicato alla sua gestione. Il Codice è stato distribuito a tutti i colleghi in formato cartaceo, ed è disponibile sulla intranet aziendale.
  • 44. 44 Il sistema dei controlli interni della Banca è funzionale a realizzare un presidio costante ed efficace per l’identificazione, il governo e il controllo dei rischi connessi alle attività svolte e all’effettiva applicazione dei principi declinati nel Codice stesso. La Banca supporta nel continuo il miglioramento dei presidi organizzativi e di processo, contribuendo alla diffusione della cultura del controllo a tutti i livelli dell’organizzazione ed indirizzando gli interventi di miglioramento in relazione alle aree di attenzione emerse nell’ambito delle attività di verifica. Tra i principi guida dell’attività della Banca pertanto un’attenzione specifica alla conformità ed al controllo dei rischi connessi allo specifico business, che è demandata alla responsabilità di ogni dipendente e non solo alle funzioni aziendali a ciò preposte a livello di governance. Tale aspetto costituisce parte integrante della cultura aziendale che la Banca sta costruendo, per rendere le proprie persone sempre più partecipi e responsabilizzate sul progetto aziendale. Ciò non può quindi prescindere da un’attenzione quotidiana alla conformità e al controllo dei rischi, al rispetto delle norme interne ed esterne, ma anche ad un presidio continuo di quegli ambiti reputazionali di estremo rilievo, in relazione al business della Banca. A tal fine, BdM - MCC nel corso del 2014 ha progettato uno specifico percorso formativo erogato a tutto il personale, finalizzato alla crescente consapevolezza dei rischi nella gestione delle attività e all’accountability sui presidi di controllo. L’obiettivo dell’approfondimento è stato soprattutto rivolto a sensibilizzare tutti i dipendenti alla rilevanza dei temi trattati ed alla necessità di tradurli nell’attività quotidiana, professionale e manageriale dei partecipanti. Il management è direttamente responsabilizzato sull’efficacia del sistema dei controlli interni che trovano spazio anche negli obiettivi individuali. Stante la particolare natura della Banca, anche nell’ambito dei controlli interni particolare rilievo rivestono la protezione del corretto rapporto con i mercati di riferimento, e in particolare con le Pubbliche Amministrazioni, la prevenzione dei rischi frode, e la tutela del patrimonio informativo della clientela. Proprio al fine di rafforzare ulteriormente i presidi di controllo volti alla prevenzione del “rischio frode”, con il supporto di una società di consulenza specializzata nel corso del 2014 la Banca - ha avviato e concluso un progetto di assessment del rischio frode interna/esterna, con specifico riferimento sia ai processi del credito sia alla gestione agevolazioni pubbliche; nel corso del 2015 saranno completate le azioni di ulteriore
  • 45. 45 miglioramento delineate, e sarà implementato un sistema di monitoraggio dei fenomeni potenzialmente a rischio. Inoltre la Banca ha aggiornato il Modello di Organizzazione e Gestione ai fini del D. Lgs. 231/2001 e identificato l’Organismo di Vigilanza nel Collegio Sindacale. Il suddetto Modello volto, tra l’altro, anche alla prevenzione di reati attinenti la corruzione attiva e passiva, è supportato da un impianto di controllo basato su appositi protocolli operativi e su un sistema di controlli formalizzati, nella responsabilità del management operativo, i cui esiti sono periodicamente rendicontati all’Organismo di Vigilanza. La Rete Agenti In quanto banca di secondo livello, il modello distributivo di BdM-MCC prevede una pluralità di canali sviluppati per aumentare la penetrazione nei diversi segmenti/mercati e favorire il complessivo livello di soddisfazione del cliente tramite: specialisti interni; accordi distributivi con altri intermediari e con Confidi; uffici postali abilitati; Mediatori creditizi, Agenti in attività finanziaria e Promotori finanziari. L’attività degli Agenti/Promotori è finalizzata al soddisfacimento degli interessi della clientela, pur sempre nel rispetto delle normative di settore; come riflesso anche nel sistema di obiettivi della rete commerciale che prevede sia target quantitativi che rigorosi obiettivi qualitativi, ispirati a criteri di correttezza nelle relazioni con la clientela, contenimento dei rischi legali e reputazionali, tutela e fidelizzazione della clientela. Per prevenire fattori che impattano sul grado di rischiosità connesso al deterioramento del rapporto con la clientela (stabilità della base clienti e rischi reputazionali), la Banca ha progettato e realizzato un percorso formativo ad hoc per la Rete Agenti che comprende, oltre alla formazione obbligatoria IVASS (Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni) e OAM (Organismo degli Agenti e dei Mediatori), approfondimenti su adempimenti normativi, procedure interne, antiriciclaggio (focus su comportamenti anomali e decalogo Banca d’Italia), valutazione del merito creditizio. Organo di Governo La composizione del Consiglio di Amministrazione prevede equilibrio tra i generi ed è composto per un terzo da quote rosa, con età inferiore a 50 anni. Le persone Le persone sono le risorse chiave di Banca del Mezzogiorno – MedioCredito Centrale.
  • 46. 46 Nel corso dell’anno i processi che guidano la gestione del personale sono stati ulteriormente consolidati, anche con riferimento a effetti e impatti sui dipendenti e alle interconnessioni con altri importanti processi e fasi aziendali. A fine 2014, BdM-MCC rileva 286 dipendenti, così ripartiti: Qualifica Numero Dirigenti 16 Quadri Direttivi 167 Aree Professionali 103 Totale 286 di cui Contratto a Tempo Determinato (C.T.D.) 13 e costituiti da 133 Donne e 153 Uomini (47% - 53%). La percentuale delle donne in organico è superiore alla media di settore (fonte: Rapporto ABI 2014 sul mercato del lavoro nell’industria finanziaria). Qualifica Donne (% su tot organico) Uomini (% su tot organico) Dirigenti 1% 5% Quadri Direttivi 24% 34% Aree Professionali 22% 14% Totale 47% 53% Nel Comitato di Direzione della Banca, composto dal team di vertice, la componente femminile è pari al 15%. Il 9% della popolazione lavora in part-time. L’età media del personale è di 45 anni; l’anzianità media è di 14 anni.
  • 47. 47 Nel 2014 sono state assunte 38 risorse (+ 14% sul 2013), di cui il 58% sotto i 30 anni; il 42% fino ai 50 anni (v. tabella che segue). Tra questi, sono stati consolidati lavoratori interinali, contratti a termine e giovani in stage. Qualifica Numero Dirigenti 0 Quadri Direttivi 10 Aree Professionali 28 Totale 38 di cui Contratto a Tempo Determinato (C.T.D.) 15 Tra il 2011 e il 2014 la Banca ha sviluppato occupazione, incrementando la sua forza lavoro del 34%. Si sono inoltre registrate 15 uscite di personale dipendente (cinque dirigenti, quattro quadri direttivi e sei addetti appartenenti alle aree professionali). Le politiche di selezione sono regolate da processi interni rigorosi e da un ambito specifico del protocollo 231 Risorse Umane. BdM-MCC adotta criteri di selezione professionali/comportamentali per tutte le figure ricercate e si avvale per le sue ricerche dei principali canali di reclutamento on line, Università, siti specializzati nel mondo finance, della sezione “lavora con noi” del sito internet istituzionale. La linea è coinvolta e corresponsabilizzata nelle varie fasi. L’iter di selezione si apre sempre con un’accurata ricerca di eventuali candidature interne, per valorizzare al massimo i profili già esistenti in Banca. Il colloquio, oltre ad analizzare la storia professionale della persona, approfondisce aspetti motivazionali e comportamentali, identificando quelle più coerenti e desiderabili rispetto al modello aziendale. La Banca collabora fattivamente con le Università e le Scuole di Formazione presenti sul territorio, anche attraverso la partecipazione a Career Day, per selezionare neolaureati di talento cui offrire opportunità di tirocinio; i giovani hanno l’opportunità di avvicinarsi al mondo del lavoro e ricevono un rimborso spese mensile superiore a quanto previsto da normativa per il periodo di permanenza.
  • 48. 48 Nel 2014 la Banca ha ospitato gruppi di lavoro di giovani studenti universitari, fornendo loro informazioni su mission, struttura e valori della Banca utili per completare il loro project work sulle aziende del territorio laziale. Per fornire al neoassunto una panoramica generale dell’organizzazione della Banca e facilitarne l’inserimento, nel 2014 è stato strutturato il Piano induction per l’ingresso dei nuovi collaboratori che hanno l’opportunità di conoscere il vertice della Banca ed i colleghi che fanno parte delle singole Direzioni. Tutte le strutture sono coinvolte nel processo, importante per dare un "imprinting" organizzativo, agevolare le persone a sviluppare senso di appartenenza, fornire velocemente strumenti e conoscenze per potersi orientare in modo efficace all’interno dell’organizzazione. Le azioni tese a favorire una diversa cultura aziendale ruotano attorno a un modello di competenze chiave identificate e comunicate, intese come comportamenti da adottare ad ogni livello: Tali competenze sono parte anche del modello di valutazione della performance, teso a promuovere una cultura sempre più orientata alla valorizzazione del merito ed alla differenziazione nella gestione delle persone. Il sistema di performance monitora le attese su ogni ruolo relativamente a obiettivi raggiunti e comportamenti resi. Per garantire maggiore trasparenza nelle valutazioni della performance e per allineare trasversalmente i criteri di valutazione aziendali, sono previsti incontri di calibration con tutti i Responsabili di struttura della Banca. La calibration è una fase importante anche nell’ottica di definire un modello manageriale e uno stile di leadership comune. Nel suo modello di gestione manageriale, la Banca prevede l’assegnazione di obiettivi individuali a tutta la popolazione aziendale. Gli obiettivi rappresentano la focalizzazione di
  • 49. 49 priorità in termini di risultati quali/quantitativi da raggiungere per migliorare il business della Banca e il lavoro quotidiano. Il processo di valutazione e assegnazione degli obiettivi si perfeziona con un colloquio tra Valutatore e Valutato. Sempre in ambito di sviluppo professionale, la Banca promuove e supporta la job rotation del personale in un’ottica di ampliamento del ruolo e delle conoscenze, e di migliore presidio dei rischi di varia natura. Nel 2014, il 40% dei dipendenti, di diversi inquadramenti e ruoli, sono stati coinvolti in iniziative di job rotation. La formazione ha un ruolo centrale: promuove lo sviluppo professionale dei dipendenti attraverso un adeguato coinvolgimento nelle attività di competenza e la partecipazione a iniziative mirate di formazione. Tutti i dipendenti si impegnano a sviluppare le proprie competenze, responsabilizzandosi sul proprio progetto di crescita per contribuire alla migliore performance dell’organizzazione. Nel 2014 sono state erogate circa 6.817 ore per 286 risorse con diverse modalità (aula, workshop, e-learning), di cui circa 3.500 su focus specifici di formazione specialistica e comportamentale. La formazione ha riguardato la seguente distribuzione del personale, per categoria e genere: Categoria ore medie Genere ore medie Dirigenti 58 Femminile 21 Quadri Direttivi 23 Maschile 26 Aree Professionali 17 In particolare, anche in base agli esiti dell’analisi di clima, svolto per la seconda edizione nel corso dell’anno, sono stati progettati e realizzati:  percorsi manageriali che hanno coinvolto tutto il management della Banca;  piani di formazione ad hoc per le risorse appartenenti alle funzioni di controllo;  eventi formativi sui diversi presidi specialistici;
  • 50. 50  approfondimenti su antiriciclaggio, privacy e cultura e governo dei rischi per tutto il personale della Banca;  formazione su salute e sicurezza. L’adesione alla nuova analisi di clima è stata elevata (94% Banca verso l’83% benchmark GPTW); tutti i fattori analizzati hanno registrato un notevole aumento di soddisfazione. I risultati sono stati presentati a tutto il personale dall’Amministratore Delegato in una convention organizzata presso un’apposita location, idonea a valorizzare il risultato raggiunto. Dall’analisi dei risultati deriveranno una serie di azioni che saranno messe in atto nel 2015. Gli ambiti di miglioramento individuati costituiscono parte integrante degli obiettivi manageriali per il 2015. Per quanto riguarda i rapporti con le organizzazioni sindacali, la Banca opera nel rispetto delle norme contenute nel Contratto Collettivo Nazionale del Credito e si ispira ad un’etica comportamentale, in cui le parti si impegnano a operare nel rispetto dei principi fondamentali di buona fede, correttezza e lealtà, in un'ottica di interlocuzione piuttosto che di "controparti". Anche nel 2014 le relazioni sindacali sono state caratterizzate da un clima costruttivo, espresso da un confronto aperto e dialettico sulle diverse problematiche, nel pieno rispetto dei diversi ruoli e punti di vista, con la consapevolezza delle parti che solo il contributo di ciascun soggetto coinvolto può assicurare soluzioni in grado di fronteggiare una realtà in crescita. I dipendenti iscritti sono il 42% della popolazione (45% nel 2013). Nell’anno sono stati sottoscritti con le Organizzazioni Sindacali (OO.SS.) 3 accordi. Si segnala in particolare l’accordo:  sul premio aziendale, che ha consentito ad ogni dipendente di scegliere il riconoscimento dell’intero importo, anche tramite apposito Piano Welfare. E’ stata pertanto prevista l’erogazione di una combinazione fra beni, servizi e componente monetaria, lasciando ai lavoratori la scelta tra un paniere di servizi definiti con valenza sociale e/o assistenziale: - Assistenza sanitaria integrativa; - Previdenza complementare; - Area formazione ed educazione.
  • 51. 51 L’attività sviluppata ha permesso di riconoscere ad ogni dipendente una maggiore quota netta per usufruire dei suddetti servizi;  in tema di conciliazione dei tempi di vita/lavoro che a giugno 2014 ha rimodulato l’orario di lavoro settimanale, consentendo ai dipendenti nel periodo 16 giugno - 31 agosto di terminare la prestazione lavorativa tutti i venerdì alle ore 14. Tale accordo ha integrato le varie formule di flessibilità oraria, attive tutto l’anno. Sempre in ambito welfare aziendale, per la seconda volta nel 2014 la Banca ha aderito all’iniziativa nazionale “Bimbi in ufficio con mamma e papa”, per consentire ai figli dei dipendenti tra 3 e 12 anni di conoscere il luogo in cui i genitori lavorano gran parte della giornata. L’iniziativa è stata molto apprezzata e ha rappresentato un momento di integrazione importante nell’ambito del processo in corso. Per supportare i giovani nell’orientarsi e avvicinarsi al mondo del lavoro, la Banca ha inoltre realizzato l’iniziativa “Talent Day” rivolta ai figli dei dipendenti tra i 22 e i 30 anni. Sensibile alle necessità dei giovani, la Banca ha deciso di realizzare questa specifica iniziativa mettendo a disposizione una giornata interaziendale di orientamento informativo e formativo. Nelle classi-laboratorio interattive, manager di varie industrie hanno illustrato esperienze e contesto del lavoro e dato consigli operativi ai partecipanti (es. come sostenere un colloquio, come predisporre un curriculum vitae, test attitudinali, trend delle professioni più richieste dal mercato, auto-imprenditorialità). Nella gestione quotidiana del personale, la Banca presta particolare attenzione ai flussi di comunicazione interna che sono una responsabilità comune in un circuito bidirezionale: dal vertice ai collaboratori, dai collaboratori al vertice, in un impegno continuo a fornire e richiedere le informazioni necessarie al business e all’orientamento ai risultati definiti. Su questo versante, sono continuati anche nel 2014 gli incontri periodici dell’Amministratore Delegato con il personale: è un occasione importante cui tutto il personale è invitato a partecipare; l’Amministratore fornisce macro indicazioni sugli andamenti, i risultati e gli obiettivi futuri. Allo stesso tempo, l’Amministratore risponde in diretta a ogni domanda posta dai dipendenti. Il management inoltre svolge incontri periodici di allineamento interno, ed altre informative utili per i collaboratori sono disponibili sul Portale del Personale.
  • 52. 52 Nel secondo semestre, la Banca ha avviato specifiche iniziative di comunicazione interna per valorizzare i flussi informativi e le iniziative per i propri dipendenti. A dicembre è stato realizzato il video aziendale - diffuso sui vari canali web - con il personale della Banca come protagonista/attore. BdM-MCC, in ottemperanza alla normativa vigente (D. Lgs. n. 81/08), ha diretta responsabilità della gestione della salute e sicurezza dei lavoratori. Nel corso del 2014, ad integrazione di quanto previsto dalla normativa, l’attività formativa ha coinvolto un gruppo di risorse interne per l’abilitazione all’utilizzo del defibrillatore (BLSD); contestualmente si è provveduto a dotare l’edificio di apposito apparecchio certificato per le situazione di emergenza. E’ proseguita la fase di implementazione del modello organizzativo in materia di salute e sicurezza sul lavoro, contenuto nel vigente sistema di gestione – SGSSL (Sistema di Gestione Salute Sicurezza Lavoro). Quale specifico contributo per la collettività, nel 2014 la Banca ha sostenuto un’iniziativa per l’istituzione di borse di studio a favore di giovani talenti che non riescono a finanziarsi autonomamente: trattasi di un apposito programma di studi focalizzato sullo sviluppo economico e culturale del Mezzogiorno, temi strettamente connessi alla missione dell’Istituto. In occasione delle festività natalizie, la Banca ha sponsorizzato un concerto di beneficienza e avviato una partnership con l’organizzazione umanitaria Medici Senza Frontiere che ha visto un primo progetto pilota di formazione solidale. Analisi della situazione economico finanziaria rappresentata a valore aggiunto Per quanto riguarda i risultati 2014 della Banca, la rappresentazione del valore aggiunto viene illustrata nel seguente Prospetto per la determinazione e distribuzione del Valore Aggiunto, strumento atto a fornire una visione globale delle performance finanziarie e non finanziarie della nostra organizzazione:
  • 53. 53 PROSPETTO DI DETERMINAZIONEE DISTRIBUZIONE DEL VALORE AGGIUNTO (valori in € migliaia) 2014 2013 10. Interessi attivi e proventi assimilati 60.992 36.768 20. Interessi passivi e oneri assimilati (‐) (17.293) (15.692) 40. Commissioni attive 41.436 35.813 50. Commissioni passive (al netto delle spese per le reti esterne – ad es. agenti, promotori  finanziari) (‐) (234) (126) 80. Risultato netto dell'attività di negoziazione (4) 7 90. Risultato netto dell'attività di copertura 6 3 100. Utili (perdite) da cessione o riacquisto di: 15.779 7.695 a) crediti 0 0 b) attività finanziarie disponibili per la vendita 15.779 7.695 c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 d) passività finanziarie 0 0 130. Rettifiche/Riprese di valore nette per deterioramento di: (7.105) (3.625) a) crediti (7.099) (3.493) b) attività finanziarie disponibili per la vendita 0 0 c) attività finanziarie detenute sino alla scadenza 0 0 d) altre operazioni finanziarie (6) (132) 190. Altri oneri/proventi di gestione 1.134 978 240. Utili (perdite) da cessione di investimenti (3) 3 A. TOTALE VALORE ECONOMICO GENERATO 94.710 61.823 150.b Altre spese amministrative (al netto imposte indirette ed elargizioni/liberalità) (‐) (12.836) (13.660) VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO AI FORNITORI (12.836) (13.660) 150.a Spese per il personale (incluse le spese per le reti esterne – ad es. agenti, promotori  finanziari) (‐) (25.810) (25.091) VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO AI DIPENDENTI E AI COLLABORATORI (25.810) (25.091) 150.b Altre spese amministrative: imposte indirette e tasse (‐) (71) (76) 260. Imposte sul reddito dell'esercizio (per la quota relativa alle imposte correnti, alle variazioni  delle imposte correnti dei precedenti esercizi e alla riduzione delle imposte correnti  dell’esercizio) (16.838) (10.249) VALORE ECONOMICO DISTR. AMMINISTRAZIONE CENTRALE E PERIFERICA (16.908) (10.325) 150.b Altre spese amministrative: elargizioni e liberalità (‐) (108) 0 VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO A COLLETTIVITA' E AMBIENTE (108) 0 B. TOTALE VALORE ECONOMICO DISTRIBUITO (55.662) (49.076) 160. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri (605) 155 170. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività materiali (212) (118) 180. Rettifiche/Riprese di valore nette su attività immateriali (1.805) (1.828) 260. Imposte sul reddito dell'esercizio (per la quota relativa alla variazione delle imposte  anticipate e alla variazione delle imposte differite) 1.136 642 Utile destinato a riserve * (37.562) (11.597) C. TOTALE VALORE ECONOMICO TRATTENUTI (39.048) (12.747) (*) Vedi Proposta di destinazione dell'utile di esercizio N.B. Non sono presenti le voci con saldo nullo
  • 54. 54 Reclami La trasparenza dei comportamenti e la correttezza negli affari e nelle relazioni con la clientela costituiscono elementi fondamentali nello svolgimento dell’attività bancaria, che per sua natura è fondata sulla fiducia. Pertanto, la Banca attua politiche di gestione della relazione con il cliente volte a favorire il rafforzamento del legame fiduciario, lo sviluppo degli affari, il consolidamento del buon nome aziendale e la realizzazione dei fini statutari. A tal fine, la cultura della Banca è orientata a cogliere ogni esigenza del cliente durante tutte le fasi del rapporto, incluso il caso di insoddisfazione e conflittualità. In tal senso:  il personale della Banca preposto alla gestione dei rapporti con la clientela, assicura una pronta ed efficace interlocuzione con il cliente per la riduzione dei contrasti e delle divergenze;  la struttura dedicata, indipendente rispetto alle funzioni aziendali preposte alla commercializzazione dei servizi, gestisce le controversie tempestivamente ed efficacemente, con l’obiettivo di giungere ad una soluzione bonaria delle controversie. L’attività di tutto il personale della Banca tende a preservare il rapporto con il cliente, anche quando esso abbia singolarmente un modesto valore economico. Dalla gestione delle controversie la Banca ricava informazioni utili per la revisione dei modelli organizzativi, degli strumenti di lavoro e delle scelte gestionali. Per i casi in cui non sia possibile comporre il reclamo internamente o, in maniera soddisfacente per il cliente, la Banca si impegna nella diffusione della cultura della risoluzione stragiudiziale delle controversie, che assicura al cliente uno strumento agevole ed economico per far valere i propri diritti e migliorare la correttezza delle relazioni con la Banca. Le attività correlate alla gestione dei reclami sono disciplinate dalla Procedura “Gestione dei reclami e delle procedure di risoluzione stragiudiziale delle controversie”. La procedura disciplina: - ruoli, responsabilità e compiti delle strutture coinvolte nella gestione dei reclami (modalità di trattamento, tempi massimi di risposta; modalità per la registrazione degli elementi essenziali di ogni reclamo pervenuto, nonché delle eventuali misure adottate a favore del cliente per risolvere il problema sollevato); - le modalità per la pubblicazione annuale sul sito internet della Banca di un rendiconto sull’attività di gestione dei reclami;
  • 55. 55 - ruoli e responsabilità per la formazione del personale preposto alla gestione dei reclami. L’analisi sui reclami viene presentata periodicamente al Comitato Controlli interni e rischi nonché, almeno una volta l’anno, al Consiglio di Amministrazione. Responsabilità sociale e business tipico La Banca si può rappresentare come intermediario di progetti, il che rende rilevante il suo impatto diretto sugli stakeholder clienti affidati. Nel 2014, la Banca ha praticamente raddoppiato i finanziamenti concessi: degli 1,28 miliardi di finanziamenti in essere al 31 dicembre 2014, il 70% è rivolto alle imprese, di cui l’81% a imprese e infrastrutture del Meridione; il 28,3% in mutui alle famiglie; 1,7% in prestiti su cessioni del quinto dello stipendio. Il 70% dello stock dei crediti a clientela riguarda finanziamenti diretti al Mezzogiorno d’Italia con la seguente distribuzione territoriale: Sud e isole % stock Regione % stock 70 Abruzzo 8,5 Basilicata 3,0 Calabria 4,9 Campania 20,0 Molise 2,5 Puglia 13,6 Sardegna 4,4 Sicilia 13,2 Distribuzione stock I finanziamenti erogati a questa area territoriale rappresentano un contributo rilevante allo sviluppo di progetti imprenditoriali e al loro indotto sul territorio anche in termini di occupazione.
  • 56. 56 Impatto ambientale Nel 2014 è continuato l’impegno a ridurre le emissioni di CO2 derivanti dai consumi di energia elettrica e termica. In particolare, la messa a totale regime dei nuovi impianti della sede di Viale America 351, nonché la regolamentazione in via autonoma del ciclo di programmazione, hanno determinato un contenimento nei consumi termici e frigoriferi. Nel periodo estivo, con l’adozione del nuovo orario di lavoro ridotto il venerdì pomeriggio, si è inoltre determinato anche il fermo degli impianti di climatizzazione e le relative ottimizzazioni. Il nuovo impianto fotovoltaico è entrato completamente a regime determinando una ulteriore riduzione del fabbisogno di energia elettrica [Energia Elettrica – valore presunto annuo 190,08 (GJ) – consumo di energia per dipendente (GJ/pro capite) 0,79]. Sono state sostituite le stampanti multifunzione presenti nei locali della Banca. I nuovi macchinari, certificati Energy Star e con i più bassi indici TEC del settore, consumano al massimo 1 watt in condizioni di stand-by. Inoltre, nel rispetto dei più elevati livelli di compatibilità ambientale, alcune parti di questi macchinari sono interamente realizzate in bio-plastiche o plastiche riciclate. Si è intensificato il processo di dematerializzazione del materiale cartaceo, determinando di conseguenza una riduzione del consumo di carta per effetto della digitalizzazione dei documenti operativi. Per quanto riguarda i servizi ambientali collegati alla raccolta dei rifiuti solidi urbani, grazie a un apposito protocollo di intesa sottoscritto con una primaria società del settore, è proseguita la raccolta differenziata del materiale all’interno degli uffici, con l’utilizzo di appositi e separati contenitori. La selezione delle vetture costituenti il parco auto aziendale avviene nel pieno rispetto dell’ambiente utilizzando modelli con ridotto impatto di CO2.