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LABORATORIO PROVE SU                                    SEZIONE
                                           MATERIALI DA          Divisione           COPERTURE IN
                                            COSTRUZIONE      Marcatura CE                LATERIZIO




                                 LA RESISTENZA AL GELO – DISGELO:
            LA PROPRIETÀ DI MAGGIOR INTERESSE PER LA VITA DELLE COPERTURE IN LATERIZIO




Come noto, la marcatura CE degli elementi in laterizio per coperture e dei relativi accessori, sulla base
di quanto stabilito dalla Direttiva europea sui prodotti da costruzione (CPD 89/106/CE), è obbligatoria dal
1 febbraio 2007.
La normativa di riferimento, per quanto concerne sia i requisiti (UNI EN 1304) che le metodologie di prova
(UNI EN 538, UNI EN 539-1, UNI EN 539-2, UNI EN 1024), si presenta alquanto complessa e articolata.
All’interno delle caratteristiche rilevanti delle coperture in laterizio indicate dalla UNI EN 1304 (per le
quali sussiste l’obbligo per il produttore di qualificare il prodotto in fase di prima immissione sul mercato -
Initial Type Test- e di eseguire i successivi controlli periodici sulla produzione - Factory Production
Control), la resistenza al gelo è indubbiamente la proprietà di maggior interesse per la vita delle
coperture: obiettivo delle procedure di prova è sollecitare a fatica il prodotto e valutarne la resistenza nel
tempo.
La UNI EN 539-2, la norma che regolamenta le metodologie di prova per la determinazione della durabilità
(resistenza al gelo/disgelo) delle coperture in laterizio, è stata modificata nel novembre 2006: alla UNI
EN 539-2:2000 è subentrata la UNI EN 539-2:2006.
Per consentire ai produttori di orientarsi al meglio nell’ambito dello sviluppo normativo e di coglierne le
principali opportunità, CertiMaC ha realizzato una breve scheda di aggiornamento relativa alle maggiori
novità apportate dalla norma.

Il documento contiene anche una breve descrizione delle caratteristiche tecniche del metodo B (il
cosiddetto "metodo tedesco", valido per l'Europa del Centro-Nord), del metodo C (metodo valido per
l'Italia e più in generale l'area del Mediterraneo) e del metodo unico E (per tutti gli Stati Membri).
Confidiamo che questo aggiornamento possa costituire un utile supporto per le Aziende operanti nel
comparto dei laterizi.




Sezione informativa a cura di:
Divisione Comunicazione – Marketing di CertiMaC

Contatti:
Giulia Ruta
g.ruta@certimac.it
www.certimac.it




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      Divisione Marcatura CE          Sezione Coperture in laterizio                      Pagina 1 di 7
LABORATORIO PROVE SU                                           SEZIONE
                                           MATERIALI DA           Divisione               COPERTURE IN
                                            COSTRUZIONE       Marcatura CE                     LATERIZIO



                                         LA RESISTENZA AL GELO DELLE COPERTURE

      UNI EN   539-2:2006       Il 9 novembre 2006 è entrata a far parte del corpo normativo nazionale la UNI
                                EN 539-2:2006, che costituisce il recepimento della norma europea EN 539-2
                                (edizione giugno 2006).
                                Essa rappresenta la revisione della UNI EN 539-2:2000.
                                La norma specifica 5 metodi di prova per determinare la resistenza al gelo delle
                                tegole in laterizio e dei relativi accessori.


      LE PRINCIPALI NOVITÀ      Accanto ai quattro metodi (A, B, C e D) applicabili secondo le indicazioni
                                contenute nella UNI EN 1304 in base alla zona climatica di commercializzazione
                                del prodotto, la EN 539-2:2006 inserisce la possibilità di eseguire un quinto
                                metodo (E), definito METODO UNICO, per le 4 aree (diversificato solo nel
                                numero dei cicli cui sottoporre i prodotti).


                                A differenza dei primi quattro metodi da applicarsi in funzione della zona
        IL METODO UNICO
                                geografica di vendita dei prodotti (ad esempio: il metodo C si deve applicare in
                                Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Francia; il metodo B in Austria, Finlandia,
                                Germania, Islanda, Norvegia, Svezia e Svizzera), il metodo E potrà essere
                                applicato in ciascun Paese membro.
                                Ciò che discriminerà la vendita in un’area geografica piuttosto che in un’altra sarà
                                il numero di cicli di gelo/disgelo che ciascun prodotto dovrà superare.
                                La UNI EN 539-2:2006 introduce all’interno del metodo unico E 3 livelli di
                                valutazione della durabilità del prodotto:
                                 livello 1, se dopo 30 cicli non si sono verificati difetti ritenuti non accettabili;
                                 livello 2, se dopo 90 cicli non si sono verificati difetti ritenuti non accettabili;
                                 livello 3, se dopo 150 cicli non si sono verificati difetti ritenuti non accettabili.
                                La corrispondenza fra area geografica e livello di superamento sarà determinata
                                nelle prossime riunioni del Comitato Tecnico CEN/TC 128 che porteranno ad una
                                revisione della norma EN 1304.


                                CertiMaC ha svolto un ruolo attivo nel processo di Sviluppo e Validazione
                                del metodo unico E a livello europeo:
                                 membro del Comitato Tecnico Europeo CEN TC/128
    IL CONTRIBUTO DI CERTIMAC
                                 rappresentante italiano a livello europeo nella verifica sperimentale del
                                    metodo (round-robin): esecuzione “in parallelo” da parte di 10 laboratori
                                    europei delle prove per la validazione sperimentale del metodo
                                 laboratorio designato da ANDIL per la Campagna Nazionale di prove:
                                test eseguito su 52 prodotti diversi, 33 tegole portoghesi, 11 tegole marsigliesi, 8
                                coppi, per un totale di 20 stabilimenti.




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    Divisione Marcatura CE           Sezione Coperture in laterizio                            Pagina 2 di 7
LABORATORIO PROVE SU                                                            SEZIONE
                                              MATERIALI DA                Divisione                       COPERTURE IN
                                               COSTRUZIONE            Marcatura CE                               LATERIZIO

                                  Per adempiere correttamente ai requisiti previsti dalla UNI EN 1304 per la
    LA UNI EN   539-2:2006 E LA   marcatura CE delle coperture in laterizio (1 febbraio 2007 inizio periodo
          MARCATURA CE            obbligatorietà), ciascun produttore dovrà eseguire le prove per la determinazione
                                  della resistenza al gelo secondo il metodo previsto dal/i Paesi ove il prodotto sarà
                                  commercializzato.
                                  Qualora il prodotto abbia più destinazioni di mercato che prevedono
                                  l’applicazione di metodi diversi (o comunque qualora il produttore desideri
                                  qualificare il proprio prodotto secondo più di un metodo), sul cartiglio sarà
                                  possibile indicare i metodi secondo cui il prodotto risulta conforme; ad esempio:


       ESEMPIO DI CARTIGLIO




                                                                          Laterizi Faenza s.rl.
                                                             Via Granarolo n. 62 - 48018 Faenza (RA) - Italia

                                                                                      07

                                                                                UNI EN 1304
                                           Tegole di laterizio del tipo con incastro laterale e frontale per il ricoprimento di tetti


                                                Resistenza alla flessione                                   Ottempera


                                          Resistenza esterna all’azione del fuoco                      Ritenuto soddisfare


                                                    Reazione al fuoco                                           A1


                                                 Impermeabilità all’acqua                  Supera la Categoria 1, metodo di prova 1


                                           Dimensioni e variazioni dimensionali                             Ottempera


                                                        Durabilità                                  Supera i metodi B e C


                                  Non appena la UNI EN 1304 avrà recepito le indicazioni della UNI EN 539-2:2006,
         LE OPPORTUNITÀ
                                  per le Aziende sarà possibile ricorrere esclusivamente al metodo unico
         PER I PRODUTTORI
                                  E, con i conseguenti benefici di natura economica (sarà sufficiente eseguire
                                  un unico test per qualificare il prodotto per le diverse aree di destinazione) e di
                                  comparabilità dei risultati (attualmente i risultati ottenuti con i quattro metodi
                                  non sono facilmente confrontabili).
                                  Nel frattempo diverse aziende hanno già avviato la qualificazione di alcuni loro
                                  prodotti anche con il metodo unico E.
                                  Dal 2004 ad oggi presso il nostro laboratorio sono stati qualificati con il metodo E
                                  oltre 100 prodotti per coperture: statisticamente l’80% dei prodotti a superato i
                                  90 cicli (livello 2), il 45% ha superato i 150 cicli (livello 3).

                                  Per l’esecuzione delle prove CertiMaC dispone di due Camere Climatiche
        LA STRUMENTAZIONE         Vötsch Industrietechnik Modello VBT 03/1000: un sistema controllato da
                                  microprocessore e gestito da PC per la simulazione ambientale che consente di
                                  riprodurre in laboratorio i diversi cicli idrotermici di gelo/disgelo previsti dalle varie
                                  norme e di acquisire i dati reali di prova. Una delle camere è equipaggiata
                                  specificamente per il metodo B.


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     Divisione Marcatura CE             Sezione Coperture in laterizio                                           Pagina 3 di 7
LABORATORIO PROVE SU                                                SEZIONE
                                                MATERIALI DA           Divisione                     COPERTURE IN
                                                COSTRUZIONE        Marcatura CE                         LATERIZIO



                                                     CARATTERISTICHE TECNICHE DEL METODO B

         PAESI DI DESTINAZIONE      Area Centro-Nord Europa: Austria, Finlandia, Germania, Islanda, Norvegia, Svezia
                                    e Svizzera

    PREPARAZIONE E PRETRATTAMENTO   - 30 campioni in prova per ogni prodotto, di cui 6 selezionati
         DEI CAMPIONI DI PROVA      per esser sottoposti ai cicli gelo-disgelo
                                    - misura dell’assorbimento d’acqua: essiccamento per 24h,
                                    peso secco, imbibizione a pressione atmosferica in 4 step di
                                    un’ora ciascuno, permanenza per 48h e peso umido
                                    - scelta di 6 campioni: 2 con assorbimento minimo, 2
                                    medio, 2 massimo
                                    - pretrattamento: posizionamento dei 6 campioni di prova
                                    (più 3 addizionali) su un piano inclinato di 15°, in 3 file in
                                    una camera di irrorazione chiusa (fig.1)
                                    - Precondizionamento in apposito box per 15-20h, con umidità   Fig. 1 Precondizionamento
                                                                                                     tegole prima dei cicli di
                                    relativa >95% e successiva irrorazione con acqua controllata a         gelo/disgelo
                                    5-10°C per 6h
                                    - immersione successiva in acqua per 15-18h, successiva misurazione peso umido
                                    e calcolo dell’assorbimento
          INSERIMENTO NELLA
            CAMERA GELIVA           - Inserimento in camera climatica, precedentemente calibrata con 6 campioni, di
                                    densità 2kg/dm³, di cui uno, di riferimento, strumentato con sensore interno
                                    - I campioni vanno montati su un telaio semichiuso in grado di creare un
                                    gradiente termico fra estradosso e intradosso dei campioni (fig.2)

         CARATTERISTICHE DEL        - Congelamento delle tegole in aria fino a –15°C, con spruzzatura intermittente
          CICLO IDROTERMICO         sull’estradosso fino alla temperatura aria di 0°C
                                    - Tempo di formazione ghiaccio: 35 ± 3 min
                                    - Curva in discesa con tolleranze strette, controllata, in taratura, sulla tegola
                                    strumentata
                                    - Disgelo mediante irrorazione con acqua controllata a 5-10°C fino a completo
                                         allagamento in 15 minuti e successiva permanenza per 15 min (fig.3)
                                                              Fig. 2 Allestimento campioni
                                                              su apposito telaio




                                                                           Fig. 3 Ciclo termico di
                                                                           congelamento




         DURATA DELLA PROVA         I cicli gelo/disgelo sono 150 con interruzione e controlli visivi ogni 50 cicli
                                    Durata media della prova: circa 30 giorni (di cui 20 di cicli termici)

      CONFORMITÀ DEL PRODOTTO       Prodotto conforme se, dopo i 150 cicli, tutti i 6 campioni superano esame visivo
                                    su 10 possibili difetti su estradosso o intradosso, di cui 7 determinanti per il test
       STRUMENTAZIONE RICHIESTA




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       Divisione Marcatura CE            Sezione Coperture in laterizio                                 Pagina 4 di 7
LABORATORIO PROVE SU                                                 SEZIONE
                                                 MATERIALI DA             Divisione              COPERTURE IN
                                                 COSTRUZIONE          Marcatura CE                     LATERIZIO

                                   La prova richiede un impianto a controllo automatico, un box con sistema di
                                   nebulizzazione e un sistema di termostatazione dell’acqua di irrorazione e del
                                   sistema di irrigazione della camera geliva.

                                                     CARATTERISTICHE TECNICHE DEL METODO C
      PAESI DI DESTINAZIONE
                                   Area del Mediterraneo: Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Francia

    PREPARAZIONE DEI CAMPIONI

                                   Imbibizione rapida di 10 campioni in vuoto parziale, 400mm di Hg

       INSERIMENTO NELLA
         CAMERA GELIVA
                                   Inserimento in camera climatica dei 10 campioni in verticale, di cui uno di
                                   riferimento dotato di sensore interno (Fig. 1)




                                Fig. 1 Disposizione dei campioni nella camera climatica


      CARATTERISTICHE DEL          Ciascun ciclo gelo/disgelo ha una durata di circa 3h
       CICLO IDROTERMICO           La fase di raffreddamento e gelo è effettuata in acqua fino a 4°C, poi in aria fino a
                                   –15°C
                                   La fase di disgelo è eseguita in 15 minuti con acqua condizionata a 12°C (Fig. 2 e
                                   3)




                                Fig. 2 Ciclo di gelo/disgelo, secondo la norma
                                                                                          Fig. 3 Rilevazione ciclo gelo/disgelo
                                UNI EN 539-2, metodo C
                                                                                          nell’impianto automatico computerizzato
                                                                                          Vötsch, metodo C


                                   Il metodo prevede l’esecuzione di 50 cicli di gelo/disgelo
      DURATA DELLA PROVA           Durata media della prova: circa 10 giorni (di cui 7 di cicli termici)


                                   Prodotto conforme se, al termine dei 50 cicli, tutti i 10 campioni superano esame
    CONFORMITÀ DEL PRODOTTO        visivo su 12 possibili difetti su estradosso o intradosso, di cui 6 determinanti per il
                                   test



    STRUMENTAZIONE RICHIESTA


5
    Divisione Marcatura CE                Sezione Coperture in laterizio                               Pagina 5 di 7
LABORATORIO PROVE SU                                                      SEZIONE
                                                    MATERIALI DA                  Divisione                 COPERTURE IN
                                                     COSTRUZIONE              Marcatura CE                     LATERIZIO

                                    La prova richiede un impianto a controllo automatico con un sistema di
                                    termostatazione dell’acqua di allagamento della camera e un contenitore a tenuta
                                    con pompa da vuoto per l’imbibizione


                                                           CARATTERISTICHE TECNICHE DEL METODO E

                                    Tutti gli Stati membri della Comunità Europea
         PAESI DI DESTINAZIONE
                                    Utilizzo di 6 provini per la calibrazione e 6 per il test
    PRETRATTAMENTO E PREPARAZIONE   Preparazione dei provini (calibrazione e test):
              DEI PROVINI           - saturazione di ciascun provino per immersione progressiva in acqua per un
                                    totale di 7 giorni (fig.1)
                                    - rivestimento della parte posteriore di ciascun provino con una tela di lino
                                    (fig.2) con lo scopo di creare un gradiente termico fra parte esposta e retro del
                                    provino



                                    Fig. 1                                                        Fig. 2




                                    Calibrazione dell’unità di gelo/disgelo attraverso l’utilizzo di campioni con
                                    assorbimento d’acqua pari a 10.5 ± 0.5 % e densità 2.0 ± 0.3 kg/dm³:
      CALIBRAZIONE DELLA GELIVA
                                    - secondo il ciclo definito in fig. 3; il raffreddamento avviene con aria forzata
                                    - controllo della temperatura con una termoresistenza inserita all’interno di un
                                    provino alla profondità di 50 mm; il provino con la termoresistenza di controllo è
                                    posto in mezzo agli altri
                                    - controllo della temperatura dell’aria con una seconda termoresistenza; in tal
                                    modo è garantita la registrazione istante per istante dell’andamento della
                                    temperatura all’interno della cella climatica
                                    - provini posti all’interno della cella in verticale e ad una distanza minima di 60
                                    mm fra loro (fig.4)



                                                                                                    Fig.4



                                      Fig. 3 Ciclo di gelo/disgelo previsto per la calibrazione


                                    Esecuzione del test secondo il ciclo di
                                    calibrazione messo a punto (fig.5),
         ESECUZIONE DEL TEST
                                    analogo a quello del metodo B.
                                    Controllo visivo, durante l’esecuzione del
                                    test, dell’aspetto su ciascun provino ogni
                                    25-30 cicli di gelo/disgelo         Fig.5


         DURATA DELLA PROVA         150 cicli gelo/disgelo
                                    Durata media della prova: circa 26 giorni (di cui 18 di cicli termici)

      CONFORMITÀ DEL PRODOTTO       La norma prevede 3 livelli di durabilità del prodotto: livello 1, se dopo 30 cicli tutti
                                    i 6 provini superano esame visivo su 10 possibili difetti su estradosso o
6
       Divisione Marcatura CE                Sezione Coperture in laterizio                                    Pagina 6 di 7
       STRUMENTAZIONE RICHIESTA
LABORATORIO PROVE SU                                            SEZIONE
                                         MATERIALI DA          Divisione               COPERTURE IN
                                         COSTRUZIONE       Marcatura CE                      LATERIZIO

                             intradosso, di cui 7 determinanti per il test; livello 2, dopo 90 cicli; livello 3, dopo
                             150 cicli

                             La prova richiede un impianto a controllo automatico e un sistema di
                             termostatazione dell’acqua di allagamento della camera.

                             L’ormai prossima introduzione del metodo unico europeo (E) di resistenza al gelo
       PERCHÉ TESTARE        in sostituzione dei 4 metodi (A, B, C, D) legati ad altrettante aree geografiche di
       I PROPRI PRODOTTI     utilizzo dei prodotti rappresenta una delle principali sfide che le Aziende
       CON IL METODO E       interessate alla commercializzazione dei propri prodotti dovranno affrontare nei
                             prossimi anni in ambito europeo.
                             Le caratteristiche di gelività della produzione nazionale, nettamente migliorate
                             rispetto a quelle di alcuni anni fa, non sono infatti ancora tali, pur con le dovute e
                             tutto sommato numerose eccezioni, da consentire un confronto ad armi pari con
                             quelle nazioni interessate da condizioni climatiche più severe di quelle
                             mediterranee; basti pensare ad esempio che il metodo B, attualmente in vigore in
                             Germania e in nord Europa, richiede il superamento di un numero di cicli di
                             gelo/disgelo tre volte superiore a quello in vigore nell’area mediterranea, 150
                             contro 50.
                             Già da diverso tempo molte aziende hanno avviato la qualificazione di alcuni loro
                             prodotti anche con il metodo unico E: dal 2004 ad oggi presso il nostro
                             laboratorio sono stati qualificati con il metodo E oltre 180 prodotti per
                             coperture.

                             Il prezzo di listino della prova di determinazione della Resistenza al Gelo
         PROMOZIONE          secondo la norma UNI EN 539-2, metodo unico E, con l’esecuzione di 150
       PRIMAVERA   2010      cicli, è pari a €750,00.

                             Per le richieste che perverranno entro il 30/05/2010 è previsto lo sconto del
                             20% sul prezzo di listino.



                                Per maggiori info o per la richiesta di un preventivo gratuito è possibile
                                consultare il sito:

                                                              www.certimac.it

                                o inviare una mail al seguente indirizzo:

                                g.ruta@certimac.it




7
    Divisione Marcatura CE        Sezione Coperture in laterizio                             Pagina 7 di 7

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CertiMaC: Divisione Marcatura CE, resistenza al gelo - disgelo coperture

  • 1. LABORATORIO PROVE SU SEZIONE MATERIALI DA Divisione COPERTURE IN COSTRUZIONE Marcatura CE LATERIZIO LA RESISTENZA AL GELO – DISGELO: LA PROPRIETÀ DI MAGGIOR INTERESSE PER LA VITA DELLE COPERTURE IN LATERIZIO Come noto, la marcatura CE degli elementi in laterizio per coperture e dei relativi accessori, sulla base di quanto stabilito dalla Direttiva europea sui prodotti da costruzione (CPD 89/106/CE), è obbligatoria dal 1 febbraio 2007. La normativa di riferimento, per quanto concerne sia i requisiti (UNI EN 1304) che le metodologie di prova (UNI EN 538, UNI EN 539-1, UNI EN 539-2, UNI EN 1024), si presenta alquanto complessa e articolata. All’interno delle caratteristiche rilevanti delle coperture in laterizio indicate dalla UNI EN 1304 (per le quali sussiste l’obbligo per il produttore di qualificare il prodotto in fase di prima immissione sul mercato - Initial Type Test- e di eseguire i successivi controlli periodici sulla produzione - Factory Production Control), la resistenza al gelo è indubbiamente la proprietà di maggior interesse per la vita delle coperture: obiettivo delle procedure di prova è sollecitare a fatica il prodotto e valutarne la resistenza nel tempo. La UNI EN 539-2, la norma che regolamenta le metodologie di prova per la determinazione della durabilità (resistenza al gelo/disgelo) delle coperture in laterizio, è stata modificata nel novembre 2006: alla UNI EN 539-2:2000 è subentrata la UNI EN 539-2:2006. Per consentire ai produttori di orientarsi al meglio nell’ambito dello sviluppo normativo e di coglierne le principali opportunità, CertiMaC ha realizzato una breve scheda di aggiornamento relativa alle maggiori novità apportate dalla norma. Il documento contiene anche una breve descrizione delle caratteristiche tecniche del metodo B (il cosiddetto "metodo tedesco", valido per l'Europa del Centro-Nord), del metodo C (metodo valido per l'Italia e più in generale l'area del Mediterraneo) e del metodo unico E (per tutti gli Stati Membri). Confidiamo che questo aggiornamento possa costituire un utile supporto per le Aziende operanti nel comparto dei laterizi. Sezione informativa a cura di: Divisione Comunicazione – Marketing di CertiMaC Contatti: Giulia Ruta g.ruta@certimac.it www.certimac.it 1 Divisione Marcatura CE Sezione Coperture in laterizio Pagina 1 di 7
  • 2. LABORATORIO PROVE SU SEZIONE MATERIALI DA Divisione COPERTURE IN COSTRUZIONE Marcatura CE LATERIZIO LA RESISTENZA AL GELO DELLE COPERTURE UNI EN 539-2:2006 Il 9 novembre 2006 è entrata a far parte del corpo normativo nazionale la UNI EN 539-2:2006, che costituisce il recepimento della norma europea EN 539-2 (edizione giugno 2006). Essa rappresenta la revisione della UNI EN 539-2:2000. La norma specifica 5 metodi di prova per determinare la resistenza al gelo delle tegole in laterizio e dei relativi accessori. LE PRINCIPALI NOVITÀ Accanto ai quattro metodi (A, B, C e D) applicabili secondo le indicazioni contenute nella UNI EN 1304 in base alla zona climatica di commercializzazione del prodotto, la EN 539-2:2006 inserisce la possibilità di eseguire un quinto metodo (E), definito METODO UNICO, per le 4 aree (diversificato solo nel numero dei cicli cui sottoporre i prodotti). A differenza dei primi quattro metodi da applicarsi in funzione della zona IL METODO UNICO geografica di vendita dei prodotti (ad esempio: il metodo C si deve applicare in Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Francia; il metodo B in Austria, Finlandia, Germania, Islanda, Norvegia, Svezia e Svizzera), il metodo E potrà essere applicato in ciascun Paese membro. Ciò che discriminerà la vendita in un’area geografica piuttosto che in un’altra sarà il numero di cicli di gelo/disgelo che ciascun prodotto dovrà superare. La UNI EN 539-2:2006 introduce all’interno del metodo unico E 3 livelli di valutazione della durabilità del prodotto:  livello 1, se dopo 30 cicli non si sono verificati difetti ritenuti non accettabili;  livello 2, se dopo 90 cicli non si sono verificati difetti ritenuti non accettabili;  livello 3, se dopo 150 cicli non si sono verificati difetti ritenuti non accettabili. La corrispondenza fra area geografica e livello di superamento sarà determinata nelle prossime riunioni del Comitato Tecnico CEN/TC 128 che porteranno ad una revisione della norma EN 1304. CertiMaC ha svolto un ruolo attivo nel processo di Sviluppo e Validazione del metodo unico E a livello europeo:  membro del Comitato Tecnico Europeo CEN TC/128 IL CONTRIBUTO DI CERTIMAC  rappresentante italiano a livello europeo nella verifica sperimentale del metodo (round-robin): esecuzione “in parallelo” da parte di 10 laboratori europei delle prove per la validazione sperimentale del metodo  laboratorio designato da ANDIL per la Campagna Nazionale di prove: test eseguito su 52 prodotti diversi, 33 tegole portoghesi, 11 tegole marsigliesi, 8 coppi, per un totale di 20 stabilimenti. 2 Divisione Marcatura CE Sezione Coperture in laterizio Pagina 2 di 7
  • 3. LABORATORIO PROVE SU SEZIONE MATERIALI DA Divisione COPERTURE IN COSTRUZIONE Marcatura CE LATERIZIO Per adempiere correttamente ai requisiti previsti dalla UNI EN 1304 per la LA UNI EN 539-2:2006 E LA marcatura CE delle coperture in laterizio (1 febbraio 2007 inizio periodo MARCATURA CE obbligatorietà), ciascun produttore dovrà eseguire le prove per la determinazione della resistenza al gelo secondo il metodo previsto dal/i Paesi ove il prodotto sarà commercializzato. Qualora il prodotto abbia più destinazioni di mercato che prevedono l’applicazione di metodi diversi (o comunque qualora il produttore desideri qualificare il proprio prodotto secondo più di un metodo), sul cartiglio sarà possibile indicare i metodi secondo cui il prodotto risulta conforme; ad esempio: ESEMPIO DI CARTIGLIO Laterizi Faenza s.rl. Via Granarolo n. 62 - 48018 Faenza (RA) - Italia 07 UNI EN 1304 Tegole di laterizio del tipo con incastro laterale e frontale per il ricoprimento di tetti Resistenza alla flessione Ottempera Resistenza esterna all’azione del fuoco Ritenuto soddisfare Reazione al fuoco A1 Impermeabilità all’acqua Supera la Categoria 1, metodo di prova 1 Dimensioni e variazioni dimensionali Ottempera Durabilità Supera i metodi B e C Non appena la UNI EN 1304 avrà recepito le indicazioni della UNI EN 539-2:2006, LE OPPORTUNITÀ per le Aziende sarà possibile ricorrere esclusivamente al metodo unico PER I PRODUTTORI E, con i conseguenti benefici di natura economica (sarà sufficiente eseguire un unico test per qualificare il prodotto per le diverse aree di destinazione) e di comparabilità dei risultati (attualmente i risultati ottenuti con i quattro metodi non sono facilmente confrontabili). Nel frattempo diverse aziende hanno già avviato la qualificazione di alcuni loro prodotti anche con il metodo unico E. Dal 2004 ad oggi presso il nostro laboratorio sono stati qualificati con il metodo E oltre 100 prodotti per coperture: statisticamente l’80% dei prodotti a superato i 90 cicli (livello 2), il 45% ha superato i 150 cicli (livello 3). Per l’esecuzione delle prove CertiMaC dispone di due Camere Climatiche LA STRUMENTAZIONE Vötsch Industrietechnik Modello VBT 03/1000: un sistema controllato da microprocessore e gestito da PC per la simulazione ambientale che consente di riprodurre in laboratorio i diversi cicli idrotermici di gelo/disgelo previsti dalle varie norme e di acquisire i dati reali di prova. Una delle camere è equipaggiata specificamente per il metodo B. 3 Divisione Marcatura CE Sezione Coperture in laterizio Pagina 3 di 7
  • 4. LABORATORIO PROVE SU SEZIONE MATERIALI DA Divisione COPERTURE IN COSTRUZIONE Marcatura CE LATERIZIO CARATTERISTICHE TECNICHE DEL METODO B PAESI DI DESTINAZIONE Area Centro-Nord Europa: Austria, Finlandia, Germania, Islanda, Norvegia, Svezia e Svizzera PREPARAZIONE E PRETRATTAMENTO - 30 campioni in prova per ogni prodotto, di cui 6 selezionati DEI CAMPIONI DI PROVA per esser sottoposti ai cicli gelo-disgelo - misura dell’assorbimento d’acqua: essiccamento per 24h, peso secco, imbibizione a pressione atmosferica in 4 step di un’ora ciascuno, permanenza per 48h e peso umido - scelta di 6 campioni: 2 con assorbimento minimo, 2 medio, 2 massimo - pretrattamento: posizionamento dei 6 campioni di prova (più 3 addizionali) su un piano inclinato di 15°, in 3 file in una camera di irrorazione chiusa (fig.1) - Precondizionamento in apposito box per 15-20h, con umidità Fig. 1 Precondizionamento tegole prima dei cicli di relativa >95% e successiva irrorazione con acqua controllata a gelo/disgelo 5-10°C per 6h - immersione successiva in acqua per 15-18h, successiva misurazione peso umido e calcolo dell’assorbimento INSERIMENTO NELLA CAMERA GELIVA - Inserimento in camera climatica, precedentemente calibrata con 6 campioni, di densità 2kg/dm³, di cui uno, di riferimento, strumentato con sensore interno - I campioni vanno montati su un telaio semichiuso in grado di creare un gradiente termico fra estradosso e intradosso dei campioni (fig.2) CARATTERISTICHE DEL - Congelamento delle tegole in aria fino a –15°C, con spruzzatura intermittente CICLO IDROTERMICO sull’estradosso fino alla temperatura aria di 0°C - Tempo di formazione ghiaccio: 35 ± 3 min - Curva in discesa con tolleranze strette, controllata, in taratura, sulla tegola strumentata - Disgelo mediante irrorazione con acqua controllata a 5-10°C fino a completo allagamento in 15 minuti e successiva permanenza per 15 min (fig.3) Fig. 2 Allestimento campioni su apposito telaio Fig. 3 Ciclo termico di congelamento DURATA DELLA PROVA I cicli gelo/disgelo sono 150 con interruzione e controlli visivi ogni 50 cicli Durata media della prova: circa 30 giorni (di cui 20 di cicli termici) CONFORMITÀ DEL PRODOTTO Prodotto conforme se, dopo i 150 cicli, tutti i 6 campioni superano esame visivo su 10 possibili difetti su estradosso o intradosso, di cui 7 determinanti per il test STRUMENTAZIONE RICHIESTA 4 Divisione Marcatura CE Sezione Coperture in laterizio Pagina 4 di 7
  • 5. LABORATORIO PROVE SU SEZIONE MATERIALI DA Divisione COPERTURE IN COSTRUZIONE Marcatura CE LATERIZIO La prova richiede un impianto a controllo automatico, un box con sistema di nebulizzazione e un sistema di termostatazione dell’acqua di irrorazione e del sistema di irrigazione della camera geliva. CARATTERISTICHE TECNICHE DEL METODO C PAESI DI DESTINAZIONE Area del Mediterraneo: Italia, Spagna, Portogallo, Grecia e Francia PREPARAZIONE DEI CAMPIONI Imbibizione rapida di 10 campioni in vuoto parziale, 400mm di Hg INSERIMENTO NELLA CAMERA GELIVA Inserimento in camera climatica dei 10 campioni in verticale, di cui uno di riferimento dotato di sensore interno (Fig. 1) Fig. 1 Disposizione dei campioni nella camera climatica CARATTERISTICHE DEL Ciascun ciclo gelo/disgelo ha una durata di circa 3h CICLO IDROTERMICO La fase di raffreddamento e gelo è effettuata in acqua fino a 4°C, poi in aria fino a –15°C La fase di disgelo è eseguita in 15 minuti con acqua condizionata a 12°C (Fig. 2 e 3) Fig. 2 Ciclo di gelo/disgelo, secondo la norma Fig. 3 Rilevazione ciclo gelo/disgelo UNI EN 539-2, metodo C nell’impianto automatico computerizzato Vötsch, metodo C Il metodo prevede l’esecuzione di 50 cicli di gelo/disgelo DURATA DELLA PROVA Durata media della prova: circa 10 giorni (di cui 7 di cicli termici) Prodotto conforme se, al termine dei 50 cicli, tutti i 10 campioni superano esame CONFORMITÀ DEL PRODOTTO visivo su 12 possibili difetti su estradosso o intradosso, di cui 6 determinanti per il test STRUMENTAZIONE RICHIESTA 5 Divisione Marcatura CE Sezione Coperture in laterizio Pagina 5 di 7
  • 6. LABORATORIO PROVE SU SEZIONE MATERIALI DA Divisione COPERTURE IN COSTRUZIONE Marcatura CE LATERIZIO La prova richiede un impianto a controllo automatico con un sistema di termostatazione dell’acqua di allagamento della camera e un contenitore a tenuta con pompa da vuoto per l’imbibizione CARATTERISTICHE TECNICHE DEL METODO E Tutti gli Stati membri della Comunità Europea PAESI DI DESTINAZIONE Utilizzo di 6 provini per la calibrazione e 6 per il test PRETRATTAMENTO E PREPARAZIONE Preparazione dei provini (calibrazione e test): DEI PROVINI - saturazione di ciascun provino per immersione progressiva in acqua per un totale di 7 giorni (fig.1) - rivestimento della parte posteriore di ciascun provino con una tela di lino (fig.2) con lo scopo di creare un gradiente termico fra parte esposta e retro del provino Fig. 1 Fig. 2 Calibrazione dell’unità di gelo/disgelo attraverso l’utilizzo di campioni con assorbimento d’acqua pari a 10.5 ± 0.5 % e densità 2.0 ± 0.3 kg/dm³: CALIBRAZIONE DELLA GELIVA - secondo il ciclo definito in fig. 3; il raffreddamento avviene con aria forzata - controllo della temperatura con una termoresistenza inserita all’interno di un provino alla profondità di 50 mm; il provino con la termoresistenza di controllo è posto in mezzo agli altri - controllo della temperatura dell’aria con una seconda termoresistenza; in tal modo è garantita la registrazione istante per istante dell’andamento della temperatura all’interno della cella climatica - provini posti all’interno della cella in verticale e ad una distanza minima di 60 mm fra loro (fig.4) Fig.4 Fig. 3 Ciclo di gelo/disgelo previsto per la calibrazione Esecuzione del test secondo il ciclo di calibrazione messo a punto (fig.5), ESECUZIONE DEL TEST analogo a quello del metodo B. Controllo visivo, durante l’esecuzione del test, dell’aspetto su ciascun provino ogni 25-30 cicli di gelo/disgelo Fig.5 DURATA DELLA PROVA 150 cicli gelo/disgelo Durata media della prova: circa 26 giorni (di cui 18 di cicli termici) CONFORMITÀ DEL PRODOTTO La norma prevede 3 livelli di durabilità del prodotto: livello 1, se dopo 30 cicli tutti i 6 provini superano esame visivo su 10 possibili difetti su estradosso o 6 Divisione Marcatura CE Sezione Coperture in laterizio Pagina 6 di 7 STRUMENTAZIONE RICHIESTA
  • 7. LABORATORIO PROVE SU SEZIONE MATERIALI DA Divisione COPERTURE IN COSTRUZIONE Marcatura CE LATERIZIO intradosso, di cui 7 determinanti per il test; livello 2, dopo 90 cicli; livello 3, dopo 150 cicli La prova richiede un impianto a controllo automatico e un sistema di termostatazione dell’acqua di allagamento della camera. L’ormai prossima introduzione del metodo unico europeo (E) di resistenza al gelo PERCHÉ TESTARE in sostituzione dei 4 metodi (A, B, C, D) legati ad altrettante aree geografiche di I PROPRI PRODOTTI utilizzo dei prodotti rappresenta una delle principali sfide che le Aziende CON IL METODO E interessate alla commercializzazione dei propri prodotti dovranno affrontare nei prossimi anni in ambito europeo. Le caratteristiche di gelività della produzione nazionale, nettamente migliorate rispetto a quelle di alcuni anni fa, non sono infatti ancora tali, pur con le dovute e tutto sommato numerose eccezioni, da consentire un confronto ad armi pari con quelle nazioni interessate da condizioni climatiche più severe di quelle mediterranee; basti pensare ad esempio che il metodo B, attualmente in vigore in Germania e in nord Europa, richiede il superamento di un numero di cicli di gelo/disgelo tre volte superiore a quello in vigore nell’area mediterranea, 150 contro 50. Già da diverso tempo molte aziende hanno avviato la qualificazione di alcuni loro prodotti anche con il metodo unico E: dal 2004 ad oggi presso il nostro laboratorio sono stati qualificati con il metodo E oltre 180 prodotti per coperture. Il prezzo di listino della prova di determinazione della Resistenza al Gelo PROMOZIONE secondo la norma UNI EN 539-2, metodo unico E, con l’esecuzione di 150 PRIMAVERA 2010 cicli, è pari a €750,00. Per le richieste che perverranno entro il 30/05/2010 è previsto lo sconto del 20% sul prezzo di listino. Per maggiori info o per la richiesta di un preventivo gratuito è possibile consultare il sito: www.certimac.it o inviare una mail al seguente indirizzo: g.ruta@certimac.it 7 Divisione Marcatura CE Sezione Coperture in laterizio Pagina 7 di 7