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Il significato del disegno
infantile
di A. Oliverio Ferraris
Guzzon
Marello
Tinebra
Capitolo 2Capitolo 2: evoluzione della
rappresentazione grafica
• PERCEZIONE
• Lo sviluppo delle capacità di rappresentazione
dipende non solo dall’apparato motorio,ma
dalla percezione del bo.
• Due processi fondamentali:
1) identificazione
2)differenziazione
Fasi di sviluppo
• Il bambino verso i 6 anni ha un attenzione
maggiore,un’osservazione più precisa della
realtà.
• Il bambino non disegna ciò che vede,ma ciò
che sa
• Tra i 10 e i 14 anni il ragazzo consolida questo
modo d’espressione perfezionando la propria
tecnica grafica.
EVOLUZ. DELLA FIGURA UMANAEVOLUZ. DELLA FIGURA UMANA
• L’omino
• Fra i 3 e i 4 anni il bambino cerca di raffigurare la
persona e con un unico schema rappresenta chiunque.
• Traccia pochi elementi: cerchio e linee, che poi
andranno a completarsi con la crescita del bambino.
Questo concetto di grafica è
presente nei bambini di tutto il
mondo.
IL PROFILO
• Il fenomeno di disegnare spesso figure in movimento
crea buffi squilibri nel dover disegnare un profilo,
generalmente è espressa da solo il naso spostato con
occhi e bocca al posto giusto.
• Un bambino di intelligenza normale arriva a
disegnare un profilo corretto verso gli otto anni, uno
subnormale verso i dodici.
• Il vocabolario formale del bambino per certi aspetti è
stereotipato,ogni oggetto ha una sua forma tipica di
raffigurazione.
IL RITRATTO
• Mentre per la rappresentazione dell’omino
l’evoluzione ha inizio dalla testa, per il ritratto, si
assiste a un processo inverso.
• Facendo eseguire ritratti in alcune classi delle
elementari risulta che:
39%ha disegnato solo la testa(bi più grandi)
61% l’omino intero(bi più piccoli)
• Paradossalmente i bambini subnormali ritraggono
meglio perché rappresentano anche i difetti.
EVOLUZIONE DELLA
RAPPRESENTAZIONE DELLO SPAZIO
• Trasparenza
• Il bambino inizialmente non esprime la realtà ma
esprime ciò è significativo per lui.
• L’età in cui la trasparenza scompare varia in base
al rapporto con l’ambiente e agli insegnamenti
che riceve.
• Nei bambini che vengono educati al realismo la
trasparenza è un fenomeno breve e passeggero.
ribaltamento
• Può accadere che un bambino volendo
disegnare una strada con una serie di case in
fila occupa entrambi i lati del foglio, questo
perché sul primo lato disegna le case che ha
davanti, sul retro disegna le case che si trova
alle spalle.
• Questa è una tipica modalità per esporre la
percezione dello spazio.
Aspetti e problemi della collocazione
dello spazio
• La distinzione tra rettilineo e curvilineo ha inizio
verso i 5 anni.
• La prospettiva è una scoperta importante che il
ragazzo fa a un certo momento della sua
evoluzione, quando impara a usare metodi logici
di pensiero.
• Le fasi di sviluppo della prospettiva possono
essere percepite molto chiaramente nei disegni
di copia di figure geometriche.
Aspetto narrativo del
disegno
• Il bambino sente il bisogno di raccontare
verbalmente un fatto ed essere ascoltato, e
allo stesso modo quando fa un disegno ha il
bisogno che qualcuno lo guardi.
• Il bambino desidera che le sue realizzazioni
siano viste, perché le ritiene tecnicamente
insufficienti e spera siano più presentabili in
futuro.
Livello grafico e ambiente
socioculturale
• Solo per alcuni disegni è possibile pronunciarsi sul
livello di maturazione intellettiva dell’autore, questo
perché gli ambienti socioculturali che il bambino vive
sono differenti e i fattori che entrano in gioco sono
molti.
• Giudicare il livello di intelligenza dei bambini basandosi
sui loro disegni sarebbe un errore, oltre che
un’ingiustizia nei loro confronti.
• Quando un disegno viene analizzato con attenzione
partendo dal suo ambito socioculturale e seguendolo
passo passo l’evoluzione del bambino.
•4’ capitolo:
creatività e
stereotipia
4’ capitolo: creatività e
stereotipia
• Per molto tempo si è pensato che la creatività
fosse un soggetto troppo complesso per
essere studiato con il metodo sperimentale.
Secondo lo psicoanalista Kris il processo segue
due metodi :
ispirazione elaborazione
• La persona creativa è caratterizzata da una
mobilità di termini di “regressione” e
“progressione”
• L’adulto che vuole favorire la creatività del
bambino non deve essere invadente ,
lasciargli spazio e tempo per elaborare ciò che
vuol esprimere
4’ capitolo: creatività e
stereotipia
• I disegni dei bambini spesso rappresentano il
primo impatto con il mondo e il loro pensiero
che non è ancora intaccato dalle conoscenze.
• Nel xx secolo si crea un tipo di arte che fa
riferimento a contenuti razionali e culturali
• Oggi dietro ogni opera è nascosto un
messaggio
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stereotipia
Stile e contenuto
• Aspetti dell’arte infantile
• Gli adulti non artisti tendono a preferire le opere più
logiche ed elaborate
• Il bo non ha un senso critico e perciò non ha paura di
sbagliare, il suo disegno è ricco di spontaneità
• Secondo i critici d’arte un’opera è completa quando
ha :
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stereotipia
pienezza espressione composizione
• Analogie e differenze d’arte
• Come il bo, l’artista popolare non si lascia
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ostacolare o violare la sua idea.
• I naif vogliono recuperare l’innocenza dei
bambini ma saranno sempre diverse da quelle
infantili
4’ capitolo: creatività e
stereotipia
• Astrattismo del bambino
• Il bo cerca di disegnare le cose concrete che vede intorno
a sé, ma questa strada è continuamente segnata dagli
adulti che lo correggono.
• Nel bo possono coesistere aspetti figurativi e astratti,
che esprimono temi diversi al momento, all’umore e
all’aspirazione.
• Il bo attribuisce anche vita e movimento alle varie linee.
• Gli introversi si nascondono dietro temi convenzionali
per non far trapelare nulla di loro.
4’ capitolo: creatività e
stereotipia
• Studiosi ed educatori ritengono che i bambini
inizialmente siano dotati d’intelligenza creativa,che in
seguito il timore di apparire ingenui e di sbagliare li
renda disciplinati.
• Questo accade perché invece di abbandonarsi al
pensiero divergente creano la soluzione “giusta”,
quella approvata dalle maestre e dalla maggioranza.
• Bambini inconsapevoli si autocensurano quando
diventano consapevoli che attraverso il disegno
esprimono i loro sentimenti.
4’ capitolo: creatività e
stereotipia
• Disegno e malattia
• Il disegno può aiutare i bambini sottoposte a cure
mediche e ricoverati in ospedale, ad alleviare il dolore, il
disagio creato dall’assunzione di farmaci.
• Le funzioni “terapeutiche” svolte dalle attività artistiche
sono:
• 1) fornire strumenti per esprimersi
• 2) provare soddisfazione nel rappresentare i propri
sentimenti
• 3) trasportare la mente altrove
4’ capitolo: creatività e
stereotipia
5’ capitolo:
EDUCAZIONE
ARTISTICA
5’ capitolo: EDUCAZIONE
ARTISTICA
• Come sappiamo, la maggioranza dei ragazzi mostra di dare
grande importanza alla perfetta riproduzione della realtà,
l’artista dovrebbe funzionare come una macchina fotografica e
riprodurre gli oggetti con la maggiore verosimiglianza.
• I bambini invece sembrano più interessati al colore, alla
luminosità e alle forma che non alla fedeltà al modello.
• Il bambino continuerà a cercare più le somiglianze che le
differenze, questo lo indurrà ad essere più attento e recettivo
verso i dipinti che hanno qualche aspetto in comune con quelli
che già conosce.
Il fanciullo apprezzerà e continuerà ad apprezzare lo stile che
conosce e le sue preferenze artistiche diventeranno sempre più
nette e radicate.
• Rappresentazione libera e obbligatoria
• La finalità dell’attività artistica è l’arricchimento
emotivo e intellettuale.
• Più del prodotto interessa il momento realizzativo in
cui il bo sente di fare una cosa “sua” e la vive
intensamente.
• L’adulto perciò non deve preoccuparsi che le opere
infantili siano corrette dal punto di vista formale, deve
fornire gli appropriati mezzi d’espressione
5’ capitolo: EDUCAZIONE
ARTISTICA
• La copia
• Ancora oggi succede che molti insegnanti e molti
genitori limitino i disegni del bambino in un
esercizio di copia.
• Precedentemente c’era un’educazione al
realismo, ovvero che il bambino doveva imparare
a rappresentare la realtà con i colori giusti e le
forme regolari.
• Se il bo copia di sua iniziativa dai disegni di altri
bambini, significa che non ha abbastanza
creatività o non ha nulla da
5’ capitolo: EDUCAZIONE
ARTISTICA
• Temi obbligatori
• Imporre dei temi obbligatori, per esempio far
disegnare a tutta la classe la stessa cosa e sbagliato per
vari motivi. Generalmente ogni forma d’imposizione
provoca al bambino un trauma, bloccandone
istantaneamente l’influsso creativo; il trauma si crea
anche quando l’adulto chiede troppo rispetto alle
competenze del disegnatore.
• La maggior parte dei bambini quando disegna prova
gioia, ma non per tutti i bambini è così.
5’ capitolo: EDUCAZIONE
ARTISTICA
• Materiale
• Come prima cosa l’adulto può predisporre il materiale artistico.
• Spesso il bambino si scoraggia perché i mezzi che ha a disposizione
sono inadeguati.
• Le matite colorate, per esempio, non sempre si rivelano adatte: la
traccia che lasciano è sottile e i colori non sono densi.
• Il carboncino nero, i gessi o i pennarelli sono gli strumenti più adatti
perchè facilitano l’espressività.
• Per i più piccoli sono consigliati spesso i colori da usare con le dita,
perché non avendo ancora sviluppato la coordinazione motoria
perfetta sono più facili da utilizzare.
5’ capitolo: EDUCAZIONE
ARTISTICA
• L’adulto può indurre alcuni bambini affinati a progettar
e a realizzare un disegno di gruppo. Questo lavoro
porta spesso a buoni risultati. C’è infatti nell’attività di
gruppo una reciproca stimolazione della fantasia che
facilita l’associazione e la produzione di buone idee.
• Le idee rimbalzano da un bo all’altro con fluidità.
• Perchè il lavoro di gruppo sia fatto in modo utile è
necessario che al termine del lavoro i componenti del
gruppo si sentano soddisfatto di aver realizzato
qualcosa che da soli non sarebbero riusciti a realizzare.
5’ capitolo: EDUCAZIONE
ARTISTICA
Disegno in gruppo
• Musica e disegno
• La musica è,come il colore, molto sentita dal
bambino che ne coglie subito il ritmo e si
muove a tempo. Anche la pennellata ha un
suo ritmo e un colore e il bambino può essere
abituato a sentire la musica disegnando, sia a
comprendere il valore del colore seguendo il
moto della musica.
5’ capitolo: EDUCAZIONE
ARTISTICA
• Ambiente educativo
• L’adulto può intervenire sul comportamento espressivo del
bambino in diversi modi,sia ampliandone le conoscenze, sia
influenzandone l’immaginazione.
• Un modo è il racconto,ma la condizione che l’adulto deve
garantire è un ambiente vivo e interessante dove il fanciullo possa
dare sfogo alla curiosità.
• Bisogna sempre aumentare la fiducia nel bambino e incoraggiarlo.
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Significato del disegno infantile

  • 1. Il significato del disegno infantile di A. Oliverio Ferraris Guzzon Marello Tinebra
  • 2. Capitolo 2Capitolo 2: evoluzione della rappresentazione grafica • PERCEZIONE • Lo sviluppo delle capacità di rappresentazione dipende non solo dall’apparato motorio,ma dalla percezione del bo. • Due processi fondamentali: 1) identificazione 2)differenziazione
  • 3. Fasi di sviluppo • Il bambino verso i 6 anni ha un attenzione maggiore,un’osservazione più precisa della realtà. • Il bambino non disegna ciò che vede,ma ciò che sa • Tra i 10 e i 14 anni il ragazzo consolida questo modo d’espressione perfezionando la propria tecnica grafica.
  • 4. EVOLUZ. DELLA FIGURA UMANAEVOLUZ. DELLA FIGURA UMANA • L’omino • Fra i 3 e i 4 anni il bambino cerca di raffigurare la persona e con un unico schema rappresenta chiunque. • Traccia pochi elementi: cerchio e linee, che poi andranno a completarsi con la crescita del bambino. Questo concetto di grafica è presente nei bambini di tutto il mondo.
  • 5. IL PROFILO • Il fenomeno di disegnare spesso figure in movimento crea buffi squilibri nel dover disegnare un profilo, generalmente è espressa da solo il naso spostato con occhi e bocca al posto giusto. • Un bambino di intelligenza normale arriva a disegnare un profilo corretto verso gli otto anni, uno subnormale verso i dodici. • Il vocabolario formale del bambino per certi aspetti è stereotipato,ogni oggetto ha una sua forma tipica di raffigurazione.
  • 6. IL RITRATTO • Mentre per la rappresentazione dell’omino l’evoluzione ha inizio dalla testa, per il ritratto, si assiste a un processo inverso. • Facendo eseguire ritratti in alcune classi delle elementari risulta che: 39%ha disegnato solo la testa(bi più grandi) 61% l’omino intero(bi più piccoli) • Paradossalmente i bambini subnormali ritraggono meglio perché rappresentano anche i difetti.
  • 7. EVOLUZIONE DELLA RAPPRESENTAZIONE DELLO SPAZIO • Trasparenza • Il bambino inizialmente non esprime la realtà ma esprime ciò è significativo per lui. • L’età in cui la trasparenza scompare varia in base al rapporto con l’ambiente e agli insegnamenti che riceve. • Nei bambini che vengono educati al realismo la trasparenza è un fenomeno breve e passeggero.
  • 8. ribaltamento • Può accadere che un bambino volendo disegnare una strada con una serie di case in fila occupa entrambi i lati del foglio, questo perché sul primo lato disegna le case che ha davanti, sul retro disegna le case che si trova alle spalle. • Questa è una tipica modalità per esporre la percezione dello spazio.
  • 9. Aspetti e problemi della collocazione dello spazio • La distinzione tra rettilineo e curvilineo ha inizio verso i 5 anni. • La prospettiva è una scoperta importante che il ragazzo fa a un certo momento della sua evoluzione, quando impara a usare metodi logici di pensiero. • Le fasi di sviluppo della prospettiva possono essere percepite molto chiaramente nei disegni di copia di figure geometriche.
  • 10. Aspetto narrativo del disegno • Il bambino sente il bisogno di raccontare verbalmente un fatto ed essere ascoltato, e allo stesso modo quando fa un disegno ha il bisogno che qualcuno lo guardi. • Il bambino desidera che le sue realizzazioni siano viste, perché le ritiene tecnicamente insufficienti e spera siano più presentabili in futuro.
  • 11. Livello grafico e ambiente socioculturale • Solo per alcuni disegni è possibile pronunciarsi sul livello di maturazione intellettiva dell’autore, questo perché gli ambienti socioculturali che il bambino vive sono differenti e i fattori che entrano in gioco sono molti. • Giudicare il livello di intelligenza dei bambini basandosi sui loro disegni sarebbe un errore, oltre che un’ingiustizia nei loro confronti. • Quando un disegno viene analizzato con attenzione partendo dal suo ambito socioculturale e seguendolo passo passo l’evoluzione del bambino.
  • 13. 4’ capitolo: creatività e stereotipia • Per molto tempo si è pensato che la creatività fosse un soggetto troppo complesso per essere studiato con il metodo sperimentale. Secondo lo psicoanalista Kris il processo segue due metodi : ispirazione elaborazione
  • 14. • La persona creativa è caratterizzata da una mobilità di termini di “regressione” e “progressione” • L’adulto che vuole favorire la creatività del bambino non deve essere invadente , lasciargli spazio e tempo per elaborare ciò che vuol esprimere 4’ capitolo: creatività e stereotipia
  • 15. • I disegni dei bambini spesso rappresentano il primo impatto con il mondo e il loro pensiero che non è ancora intaccato dalle conoscenze. • Nel xx secolo si crea un tipo di arte che fa riferimento a contenuti razionali e culturali • Oggi dietro ogni opera è nascosto un messaggio 4’ capitolo: creatività e stereotipia Stile e contenuto
  • 16. • Aspetti dell’arte infantile • Gli adulti non artisti tendono a preferire le opere più logiche ed elaborate • Il bo non ha un senso critico e perciò non ha paura di sbagliare, il suo disegno è ricco di spontaneità • Secondo i critici d’arte un’opera è completa quando ha : 4’ capitolo: creatività e stereotipia pienezza espressione composizione
  • 17. • Analogie e differenze d’arte • Come il bo, l’artista popolare non si lascia influenzare da alcun fatto che possa ostacolare o violare la sua idea. • I naif vogliono recuperare l’innocenza dei bambini ma saranno sempre diverse da quelle infantili 4’ capitolo: creatività e stereotipia
  • 18. • Astrattismo del bambino • Il bo cerca di disegnare le cose concrete che vede intorno a sé, ma questa strada è continuamente segnata dagli adulti che lo correggono. • Nel bo possono coesistere aspetti figurativi e astratti, che esprimono temi diversi al momento, all’umore e all’aspirazione. • Il bo attribuisce anche vita e movimento alle varie linee. • Gli introversi si nascondono dietro temi convenzionali per non far trapelare nulla di loro. 4’ capitolo: creatività e stereotipia
  • 19. • Studiosi ed educatori ritengono che i bambini inizialmente siano dotati d’intelligenza creativa,che in seguito il timore di apparire ingenui e di sbagliare li renda disciplinati. • Questo accade perché invece di abbandonarsi al pensiero divergente creano la soluzione “giusta”, quella approvata dalle maestre e dalla maggioranza. • Bambini inconsapevoli si autocensurano quando diventano consapevoli che attraverso il disegno esprimono i loro sentimenti. 4’ capitolo: creatività e stereotipia
  • 20. • Disegno e malattia • Il disegno può aiutare i bambini sottoposte a cure mediche e ricoverati in ospedale, ad alleviare il dolore, il disagio creato dall’assunzione di farmaci. • Le funzioni “terapeutiche” svolte dalle attività artistiche sono: • 1) fornire strumenti per esprimersi • 2) provare soddisfazione nel rappresentare i propri sentimenti • 3) trasportare la mente altrove 4’ capitolo: creatività e stereotipia
  • 22. 5’ capitolo: EDUCAZIONE ARTISTICA • Come sappiamo, la maggioranza dei ragazzi mostra di dare grande importanza alla perfetta riproduzione della realtà, l’artista dovrebbe funzionare come una macchina fotografica e riprodurre gli oggetti con la maggiore verosimiglianza. • I bambini invece sembrano più interessati al colore, alla luminosità e alle forma che non alla fedeltà al modello. • Il bambino continuerà a cercare più le somiglianze che le differenze, questo lo indurrà ad essere più attento e recettivo verso i dipinti che hanno qualche aspetto in comune con quelli che già conosce. Il fanciullo apprezzerà e continuerà ad apprezzare lo stile che conosce e le sue preferenze artistiche diventeranno sempre più nette e radicate.
  • 23. • Rappresentazione libera e obbligatoria • La finalità dell’attività artistica è l’arricchimento emotivo e intellettuale. • Più del prodotto interessa il momento realizzativo in cui il bo sente di fare una cosa “sua” e la vive intensamente. • L’adulto perciò non deve preoccuparsi che le opere infantili siano corrette dal punto di vista formale, deve fornire gli appropriati mezzi d’espressione 5’ capitolo: EDUCAZIONE ARTISTICA
  • 24. • La copia • Ancora oggi succede che molti insegnanti e molti genitori limitino i disegni del bambino in un esercizio di copia. • Precedentemente c’era un’educazione al realismo, ovvero che il bambino doveva imparare a rappresentare la realtà con i colori giusti e le forme regolari. • Se il bo copia di sua iniziativa dai disegni di altri bambini, significa che non ha abbastanza creatività o non ha nulla da 5’ capitolo: EDUCAZIONE ARTISTICA
  • 25. • Temi obbligatori • Imporre dei temi obbligatori, per esempio far disegnare a tutta la classe la stessa cosa e sbagliato per vari motivi. Generalmente ogni forma d’imposizione provoca al bambino un trauma, bloccandone istantaneamente l’influsso creativo; il trauma si crea anche quando l’adulto chiede troppo rispetto alle competenze del disegnatore. • La maggior parte dei bambini quando disegna prova gioia, ma non per tutti i bambini è così. 5’ capitolo: EDUCAZIONE ARTISTICA
  • 26. • Materiale • Come prima cosa l’adulto può predisporre il materiale artistico. • Spesso il bambino si scoraggia perché i mezzi che ha a disposizione sono inadeguati. • Le matite colorate, per esempio, non sempre si rivelano adatte: la traccia che lasciano è sottile e i colori non sono densi. • Il carboncino nero, i gessi o i pennarelli sono gli strumenti più adatti perchè facilitano l’espressività. • Per i più piccoli sono consigliati spesso i colori da usare con le dita, perché non avendo ancora sviluppato la coordinazione motoria perfetta sono più facili da utilizzare. 5’ capitolo: EDUCAZIONE ARTISTICA
  • 27. • L’adulto può indurre alcuni bambini affinati a progettar e a realizzare un disegno di gruppo. Questo lavoro porta spesso a buoni risultati. C’è infatti nell’attività di gruppo una reciproca stimolazione della fantasia che facilita l’associazione e la produzione di buone idee. • Le idee rimbalzano da un bo all’altro con fluidità. • Perchè il lavoro di gruppo sia fatto in modo utile è necessario che al termine del lavoro i componenti del gruppo si sentano soddisfatto di aver realizzato qualcosa che da soli non sarebbero riusciti a realizzare. 5’ capitolo: EDUCAZIONE ARTISTICA Disegno in gruppo
  • 28. • Musica e disegno • La musica è,come il colore, molto sentita dal bambino che ne coglie subito il ritmo e si muove a tempo. Anche la pennellata ha un suo ritmo e un colore e il bambino può essere abituato a sentire la musica disegnando, sia a comprendere il valore del colore seguendo il moto della musica. 5’ capitolo: EDUCAZIONE ARTISTICA
  • 29. • Ambiente educativo • L’adulto può intervenire sul comportamento espressivo del bambino in diversi modi,sia ampliandone le conoscenze, sia influenzandone l’immaginazione. • Un modo è il racconto,ma la condizione che l’adulto deve garantire è un ambiente vivo e interessante dove il fanciullo possa dare sfogo alla curiosità. • Bisogna sempre aumentare la fiducia nel bambino e incoraggiarlo. • Il compito dell’insegnante non è quello di livellare, ma contribuire ad accrescere le risorse e i potenziali caratteristici di ogni individuo. 5’ capitolo: EDUCAZIONE ARTISTICA