2. Misura 7.1.1
Piani di sviluppo dei Comuni
Beneficiari: Comuni in forma associata
Interventi ammessi: redazione “Piani di
Sviluppo” – Precondizione per l’accesso ad
altre misure
Una mappatura di borghi e alpeggi
Contributo previsto: 100 %
Dotazione finanziaria: 550.000 €
3. Misura 7
Operazioni “Montagna”
Proposta di modifica al PSR
7.2.1 Realizzazione e miglioramento delle
opere di urbanizzazione e degli spazi aperti
ad uso pubblico delle borgate montane
(8.800.000 Euro)
7.4.1 Realizzazione e miglioramento di
strutture ed infrastrutture culturali-
ricreative nelle borgate montane
(8.800.000 Euro)
4. Misura 7.2.1 Urbanizzazione e
spazi aperti pubblici nei borghi
Investimenti materiali di:
adeguamento / rifacimento / realizzazione delle
opere di urbanizzazione primaria della borgata [rete
fognaria, rete idrica, opere di interramento e/o
potenziamento delle linee aeree (elettriche e
telefoniche), rete di distribuzione del riscaldamento]
adeguamento / rifacimento / qualificazione degli
spazi aperti ad uso pubblico della borgata (interventi
di arredo, illuminazione e pavimentazione della
viabilità interna della borgata)
5. Misura 7.4.1 Strutture e
infrastrutture ricreative-ricettive
Investimenti materiali di realizzazione e/o
potenziamento di :
biblioteche e laboratori linguistici e di lettura
laboratori per attività artistiche, culturali, teatrali e
musicali
laboratori informatici e multimediali
laboratori dedicati a tematiche ambientali
laboratori ed impianti per attività ludico-sportive e
psicomotorie
6. Borgate alpine, in sintesi…
Localizzazione:
montagna,
limitatamente a
tipologie areali D e C
Beneficiari: Comuni
Investimento: min.
100.000 euro, max.
400.000 euro
Contributo: 90%
Piani di sviluppo dei
Comuni (op. 7.1.1)
7. Borgate alpine, i requisiti
presenza di collegamento alla rete viaria
ordinaria
borgate di antica formazione
borgate di limitata estensione
presenza trascurabile di edifici non utilizzabili
presenza di un numero minimo di residenti
8. Borgate alpine,
criteri per la selezione
pregio architettonico
dimensione contenuta
buon stato di conservazione
localizzazione nelle fasce più elevate del
territorio montano
demografia (numero di residenti)
presenza di attività economiche
presenza di “servizi”
9. Banda ultralarga (BUL)
e agenda digitale
Nel PSR?! Si, nel Psr…
284 milioni di euro di investimenti nelle zone
“a fallimento di mercato” (194 fondi Par Fsc,
45 Por Fesr, 45 Por Fse)
Realizzazione di un’infrastruttura pubblica
Tutti i cittadini (tutti!) devono raggiungere
velocità di navigazione 30mbs
Neutralità tecnologica: fibra, satellite, wi.fi.
10. Banda larga: garantire
nuovi e migliori servizi
Migliorare i servizi nelle valli e nelle zone
alpine: servizi digitali per trasporti, scuole,
pubblica amministrazione, sanità, assistenza
Infratel, a livello nazionale gestirà i bandi
Accordo a breve Regione-Infratel-Mise
Convenzioni Regione-Infratel-Unioni
montane, definendo priorità e tempistiche
11. Obiettivi del Piano Nazionale
BUL e obiettivi comunitari
OBIETTIVI
NAZIONALI
- Copertura ad almeno 100 Mbps fino all’85% della
popolazione italiana
- Copertura ad almeno 30 Mbps garantita alla totalità
della popolazione italiana
- Copertura ad almeno 100 Mbps di sedi ed edifici
pubblici (scuole e ospedali in particolare), delle aree di
maggior interesse economico e concentrazione
demografica, delle aree industriali, delle principali
località turistiche e degli snodi logistici
OBIETTIVI
COMUNITARI
- Accesso ad una connessione pari o superiore a 30
Mbps per la totalità della popolazione
- Almeno il 50% delle famiglie europee con connessioni
Internet di oltre 100 Mbps
12. Infrastrutture regionali esistenti
Programma regionale Wi-Pie
• Realizzazione di infrastruttura
backbone regionale
• Nodi di Internet Exchange
• Realizzazione di dorsali in fibra
ottica provinciali (760 km di F.O.)
13. La strategia nazionale
•Aree Bianche: aree che non saranno
coperte (al 2018) tramite interventi
diretti di Operatori TLC; sono le
uniche in cui è possibile intervenire
con finanziamento pubblico. Il
Governo assicura che il piano
consentirà la totale copertura.
•Aree Nere: aree che saranno
coperte (al 2018) tramite interventi
diretti degli Operatori TLC.
•Criterio di assegnazione cluster:
numero di Unità Immobiliari (UI):
Cluster C – sopra 2.500
UI
Cluster D – sotto 2.500
UI
14. Modalità di intervento
Progettazione e
realizzazione
dell’infrastruttura
passiva
• Infratel soggetto
attuatore
• Regione definisce
le priorità di
intervento
Gestione,
Manutenzione e
commercializzazione
dell’infrastruttura
passiva
• Infratel soggetto
attuatore
• Regione Piemonte
monitora il processo
Fase 1 e Fase 2 sono oggetto dell’Accordo MISE – Regione e potranno essere
attuate mediante procedure di gara a livello regionale o pluri-regionale.
Fase 3 non è prevista dall’Accordo.
15. Ipotesi pianificazione interventi
• Le aree in nero sono quelle non ricomprese
nel piano
• Le aree in in verde sono quelle ammissibili su
FESR e FEASR
• Le aree in viola sono quelle ammissibili solo su
FESR
• FSC può intervenire sia sulle aree verdi che su
quelle viola
Per la pianificazione temporale degli interventi
potrebbero essere adottati i criteri di premialità
definiti su Agenda e PSR:
• Attività produttive (Imprese, Imprese agricole
o Agroindustria)
• Popolazione
• Classificazione territori (Aree PSR, Aree
Interne)
• Punti di interesse pubblico (sedi PA, ospedali,
scuole, aree Unesco, aree turistiche, ecc..)
16. Quali altri finanziamenti
Programmi UE transfrontalieri: Alcotra
Programmi UE transnazionali: Med, Spazio
Alpino, Central Europe
Conto termico 2.0: 900 milioni di euro
Fondo regionale montagna: 11 mln euro
Fondo associazionismo Comunale
(regionale): 2,6 mln
Strategia nazionale Aree interne
17. Quale economia,
quale sviluppo
Nelle aree montane, economia che oggi tenta di
rigenerarsi
Ricostruire opportunità di impresa, di nuovi
insediamenti, di crescita economica
Settori agricolo e turistico sono i due pilastri
Smobilitazione di servizi che si allontanano: meno
corse di autobus, ospedali “più lontani”, scuole piccole
a rischio chiusura, posta a giorni alterni, banche che
chiudono…
Ripensare il modello di gestione dei servizi pubblici
Fondamentale la crescita delle forme di collaborazione
con i privati
18. Smart? Intelligente
e interconnesso
Smart è solitamente associato a “city”, alla città
intelligente
Necessarie nuove strategie per la pianificazione
urbanistica per ottimizzare servizi pubblici, mettendo in
relazione infrastrutture e capitale umano
Nuove tecnologie della comunicazione, della mobilità,
dell'ambiente e dell'efficienza energetica, al fine di
migliorare la qualità della vita e soddisfare le esigenze
di cittadini, imprese e istituzioni
Possiamo anche essere smart nelle aree montane?
Serve una gestione manageriale, anche negli Enti locali
19. La (nostra) vera sfida
Non è rendere smart la città: le aree urbane hanno
tutti i servizi connessi tra loro. Torino è la città più
smart e innovativa d’Italia (seconda in Europa)
@SmartValley è la vera opportunità del Paese:
azione sulle aree montane e interne – Lavorare su
dimensione grande
Nelle aree interne “c’è spazio, ci sono spazi di
libertà, fame di innovazione. Si offre diversità al
mondo che chiede diversità” (Barca)
Uscire dagli “spazi chiusi”, già in mano a
stakeholders potenti e strutturati. Abbiamo noi gli
spazi di frontiera da trasformare in laboratori di
innovazione e sperimentazione