Publicité

GAER ADDETTI MODULO 2

17 Jun 2022
Publicité

Contenu connexe

Publicité

GAER ADDETTI MODULO 2

  1. Preparazione del negozio e Customer Experience DOCENTE: MICHELE FELLONI
  2. Modulo 1 La preparazione tecnica del negozio • Layout , planimetria • I flussi interni , le strutture , i punti focali • Il layout merceologico e il Visual Merchandising • Il display e la comunicazione di punto vendita
  3. I due obiettivi fondamentali nello sviluppo di un Layout sono: 1.rendere il punto vendita più attraente, accogliente e accessibile per il consumatore; 2.ottenere, attraverso un corretto impiego della superficie di vendita, i migliori risultati in termini di margini di profitto.
  4. Il layout delle attrezzature del negozio rappresenta il posizionamento delle stesse nello spazio di vendita (ad esempio, gondole, banco cassa e corridoi) Il Layout merceologico è il posizionamento dei reparti e delle categorie secondo delle precise logiche commerciali atte a massimizzare la vendita e la marginalità dell’intero negozio. Una planimetria del negozio ben progettata ottimizza il flusso di traffico dei clienti e contribuisce positivamente all'atmosfera di un negozio.
  5. Gondola Testata di gondola Isola promozionale Cesta/Bancarella Banco espositivo Perimetrale Vetrine interne Banco cassa e servizi Spazio fornitore Le attrezzature
  6. Gondola Perimetrale • Elemento BIFACCIALE composto da scaffali o ganci destinato all’esposizione dei prodotti • Nel retail tradizionale solitamente è composta da più moduli affiancati della larghezza di un metro ciascuno (metro lineare) • E’ posizionata centralmente nella planimetria • Ha un altezza che mediamente non supera 160-170 cm • Può essere corredata di alcuni accessori per l’esposizione di prezzi o alcuni prodotti particolari • Elemento MONOFACCIALE composto da scaffali o ganci • Nel retail tradizionale solitamente è composto da più moduli affiancati della larghezza di un metro ciascuno ( metro lineare ) • E’ posizionato lungo i muri perimetrali o di divisione nella planimetria • Ha un altezza che mediamente oscilla tra i 2 e i 3 metri • Può essere corredato di alcuni accessori per l’esposizione di prezzi o alcuni prodotti particolari
  7. Gondola Perimetrale DUE REGOLE BASILARI ! Gondola Perimetrale Zona visibile • Il perimetrale si deve vedere: le gondole devono avere un altezza massima tale da consentire la visione di almeno il terzo superiore del perimetrale • Le gondole devono essere posizionate in modo da favorire il percorso verso i perimetri
  8. RACCOMANDAZIONE Evitare di sovraccaricare la parte superiore della gondola
  9. • Elemento composto da scaffali o da strutture semovibili come pallet, pedane, espositori • E’ posizionata all’estremita terminale della gondola • Hanno un’ottima visibilità e quindi sono spesso utilizzate per posizionare promozioni o prodotti novità, soprattutto quelle posizionate sulle corsie principali • L’altezza totale dovrebbe essere uguale a quella della gondola retrostante Testata di gondola
  10. Vetrine interne • Elemento integrabile nelle gondole, nei perimetrali, nei banchi oppure a se stante. • Normalmente utilizzate per contenere ed esporre prodotti piccoli e preziosi, soggetti a furto o prodotti che necessitano di vendita assistita ( es : ped cura persona- telefonia )
  11. RACCOMANDAZIONE  NON BISOGNA SOVRACCARICARE DI PRODOTTO LA VETRINA  IN VETRINA I PRODOTTI VANNO ESPOSTI FUORI DALLE SCATOLE  VANNO ESPOSTI I PREZZI FACENDO ATTENZIONE A NON CREARE CONFUSIONE TRA UN PRODOTTO E UN ALTRO
  12. Isola promozionale • Vengono utilizzate per mettere in evidenza promozioni, lanci di prodotto ed esposizioni stagionali • Elementi solitamente semovibili, composti da pedane, pallet , palbox o banchi • Da posizionare in prossimità delle aree di ingresso, sulle corsie principali o in zone del negozio che si vogliono ‘’rendere più attrattive’’
  13. • La cesta è composta da elementi in filo metallico, legno o materiale plastico • E’ un elemento semovibile utilizzato principalmente per promuovere prodotti di piccole dimensioni e valore unitario basso, solitamente si sfrutta per promuovere prodotti ad alta rotazione. • Si posiziona in testata di gondola o può comporre delle piccole isole promozionali • Per renderla maggiormente attrattiva, soprattutto quando non vi sono tanti prodotti, si riveste con una grafica di richiamo • Per l’esposizione del prezzo si può utilizzare un supporto a bandiera oppure una grafica applicata sui lati della cesta Cesta/Bancarella NELLE CESTE VA ESPOSTO IL PREZZO TRAMITE BANDIERINE. IN CASO ALL’INTERNO VI SIANO PRODOTTI DI VARIO PREZZO SI DOVREBBE UTILIZZARE LA DICITURA ‘’ ( PROMO ) A PARTIRE DA’’
  14. Banco espositivo • Il banco è un elemento che fa parte delle strutture espositive solitamente utilizzato per mettere in evidenza alcuni prodotti ‘’estraendoli’’ letteralmente dalla tipica esposizione a gondola. ( mettendoli in luce ) • I prodotti novità, di gamma alta, con un design particolare si prestano bene all’esposizione su banco ( up-selling) • E’ un elemento fisso dell’arredamento che viene posizionato lungo i corridoi , in aree centrali del reparto e a volte può sostituire interamente una gondola o la testata di gondola. • Il banco può essere anche utilizzato per gestire dimostrazioni o come elemento centrale di un evento in-store ATTENZIONE : I PRODOTTI CHE VANNO SUL BANCO, NON DEVONO ESSERE PRODOTTI BANALI MA DEVONO AVERE DELLE CARATTERISTICHE PARTICOLARI CHE LI DISTINGUANO DAGLI ALTRI PRODOTTI NORMALMENTE ESPOSTI SU SCAFFALE
  15. • Gli spazi dei fornitori sia essi con espositori dedicati che con semplice vestizione delle strutture esistenti servono a dar visibilità ai marchi che distinguono il punto vendita. • Per mantenere un immagine di punto vendita ordinato e coerente con i propri valori di insegna, è bene non esagerare con gli spazi fornitori e soprattutto fare in modo che si integrino bene con le strutture esistenti ( attenzione alle misure) Spazio fornitore
  16. • Fanno parte degli elementi di arredo fissi del punto vendita • Possono essere i ‘’classici’’ banchi adibiti ai servizi di pagamento o assistenza o anche postazioni destinate alla vendita assistita di alcuni servizi o prodotti • In alcuni casi possono integrare elementi espositivi di prodotto , ad esempio la telefonia o l’incasso. Banco cassa e servizi
  17. Banco cassa e servizi Le ultime tendenze
  18. 100 % Area vendita 60 % Area vendita 40 % Servizi Qual è il mio modello ? Negozio ? Centro assistenza ? Installatore ?
  19. Corsia centrale Corsia centrale Unità Elettrodomestico base 66 x 66 cm Scaffale base 100 x 50 cm
  20. Corsie laterali Corsie di penetrazione Corridoi perimetrali Larghezza min. 1 mt
  21. Gondole
  22. Planimetria a griglia • E’ un layout che facilita gli spostamenti del cliente all’interno essendo facilmente identificabili i percorsi • Offre uniformità e rigorosità nell’esposizione ,questo garantisce un maggior ordine • Massimizza lo spazio espositivo disponibile • L’inventario è più semplice. • E’ più semplice definire la percentuale di spazio da destinare ad ogni categoria Pro • Esteticamente è abbastanza neutro e poco stimolante • Per ovviare a questo bisogna arricchire l’ambiente con una segnaletica efficace e con l’inserimento di alcuni elementi espositivi ‘’differenzianti’’ ( es: tavoli,pedane,esposizioni di fornitori) Contro
  23. Esempi di planimetria a griglia
  24. Planimetria a percorso obbligato Planimetria a flusso libero
  25. Il layout: i punti focali Guarda questo negozio, quale punto attrae prima la tua attenzione ?
  26. Il layout: i punti focali 2 1 3 Scarpa gigante (47 %) Skateboard ( 31% ) Capi sulla sx (18%)
  27. Il layout: i punti focali • Parte alta perimetri • Zone terminali dei corridoi principali • Testate di gondola sui corridoi principali • Elementi estetici o architettonici che spezzano il ritmo di un esposizione • Esposizioni di marca ( corner, tavoli ) • Aree con illuminazione focalizzata Sono quei punti del negozio che hanno una forte e immediata visibilità e quindi vanno sfruttati per creare dei poli di attrazione con l’obiettivo di far ‘’navigare’’ l’intero punto vendita
  28. Il layout: i punti focali Attenzione a non ‘’sprecare’’ i punti focali !
  29. Gli obiettivi principali del LAYOUT MERCEOLOGICO sono : • Orientare il comportamento di acquisto • Aumentare il sell out di punto vendita • Massimizzare la redditività degli spazi • Creare un esperienza di valore per il cliente attraverso un’offerta differenziante e un negozio suggestivo • Stimolare la fedeltà all’insegna Il layout merceologico
  30. Punto focale Punto focale Il layout merceologico: navigabilità del punto vendita
  31. Macchine caffè Cucina cottura Cucina preparazione Aspirazione Cura persona Stiro –pulizia vapore Lavatrici-asciugatrici Le sequenze si costruiscono in base al percorso che il cliente compie attraverso il layout. Si seguono successioni mentali logiche come ad esempio prodotti correlati, consumabili e trasversali etc. Il layout merceologico: la sequenza merceologica
  32. ASPIRABRICIOLE SCOPE RICARICABILI ASPIRAPOLVERE ROBOT ASPIRAPOLVERE Si accostano prodotti che hanno elementi in comune come la funzione, la destinanzione d’uso, il livello di utilizzo o specifiche tecniche Il layout merceologico: l’adiacenza merceologica
  33. 34 Giochino ! L’ ABC del Visual Merchandising
  34. 35 Quante forme riesci a memorizzare ? Quanti colori visualizzi ? Quanti Oggetti conti ?
  35. 36 Quante forme sei riuscito a distinguere ? Quanti colori ricordi ? Quanti Oggetti hai contato?
  36. 37 Così è più facile, no ?
  37. • Esiste un giusto contrasto tra spazio pieno e spazio vuoto • Esiste il giusto contrasto tra prodotti in primo piano e sfondo • Esiste una simmetria tra gli elementi • Esiste uno schema ripetitivo nell’esposizione • Esiste una distanza ‘’congrua’’ tra un articolo e l’altro ( giusta densità di prodotto ) • Le diverse categorie/sottocategorie sono ben distinguibili sullo scaffale Siamo più facilitati a ‘’ leggere’’ un esposizione quando :
  38. La gestione corretta dello spazio aiuta a esaltare il prodotto Esempio di planogramma Apple
  39. Primi prezzi Compatibili Gamma media Originali TOP di gamma 29 % 52 % 6 % Vendite Margine 0 - 60 cm 60- 110 cm 110 - 170 cm 13 % La regola dell’altezza L’ ABC del Visual Merchandising
  40. Comunicazione 2° livello Comunicazione 3 ° livello Livello segnaletica Livello occhi- mano Livello stoccaggio 0-60 cm 60-170 cm > 170 cm La regola dell’altezza L’ ABC del Visual Merchandising
  41. Esposizione Orizzontale Esposizione Verticale Quando lo spazio lo consente è preferibile perché sfrutta meglio la regola delle altezze e inoltre la ricerca del prodotto è più facile perché il cliente vede tutti i prodotti in una zona più concentrata. Facilita la lettura della fascia prezzo da sinistra verso destra ma è più dispersiva, inoltre non consente di sfruttare la regola delle altezze. L’ ABC del Visual Merchandising
  42. La simmetria SX DX Simmetria a specchio Triangolazione Delle altezze L’ ABC del Visual Merchandising
  43. Il display: Il negozio non è un magazzino
  44. Il display: La congruenza è importante
  45. Il display: Le scatole… le vedo anche su internet
  46. • Giusto equilibrio tra gli spazi • Utilizzare la simmetria • Favorire l’interazione con i prodotti • Attivare emotivamente il cliente • Comunicare qualità dei prodotti • Mettere in evidenza i benefit dei prodotti • Focalizzare l’attenzione • Un buon display distingue il negozio E’ cura dei dettagli Il display
  47. Il display
  48. Il display
  49. Il display
  50. Il display
  51. Il display
  52. Il display ..è colore !
  53. Il display ..è colore !
  54. Quiz
  55. Quiz
  56. Quiz
  57. La comunicazione di punto vendita
  58. La comunicazione di punto vendita  Comunicazione esterna ( insegna, cartelloni, vetrina, bandiere )  Comunicazione Interna ( il marchio, servizi, cartelli, lavagne, monitor )  Comunicazione POS ‘’point of sales’’ ( cartellini prezzo, grafiche a scaffale, comunicazione promozionale)  Segnaletica ( segnaletica esterna ed interna, category management a scaffale )
  59. La segnaletica L’obiettivo della segnaletica è quello di guidare il cliente attraverso il punto vendita e facilitare l’individuazione del prodotto che sta cercando. Questa si articola principalmente su tre livelli. • Primo livello : identifica i reparti ( o i servizi ) • Secondo livello : identifica le categorie merceologiche • Terzo livello : identifica i segmenti / aiuta a scegliere i prodotti Si legge da lontano, meglio se dall’ingresso , lunga distanza Si legge dai corridoi e dalle corsie, media distanza Si legge vicino al prodotto, breve distanza
  60. La segnaletica Quando la planimetria è complessa è importante creare dei riferimenti per i clienti che visitano il negozio
  61. La comunicazione P.O.S. a rinforzo delle novità
  62. La comunicazione dei servizi
  63. La comunicazione digitale in punto vendita 64 I consumatori che asseriscono di aver cambiato idea in merito all’acquisto dopo aver visto informazioni sugli schermi nel negozio I consumatori che sono entrati in un negozio incuriositi da un messaggio su digital screen in vetrina 7/10 40 % 80 % ‘’recall rate’’ del digital signage ,ovvero la percentuale di consumatori che ricordano il messaggio digitale anche dopo qualche ora
  64. La comunicazione digitale in punto vendita 65 Digital Signage Etichette prezzo digitali
  65. Nel prossimo modulo…. Le opportunità del negozio • Cross selling e up selling anche in ottica omnicanale • Il libero servizio e gli acquisti d’impulso • Presentare le novità e la stagionalità
  66. GRAZIE DELL’ATTENZIONE

Notes de l'éditeur

  1. (leggi risultati)
  2. Bene ,se anziche una disposizione caotica nello spazio, le forme fossero state organizzate come nella figura qui riportata, sicuramente avreste memorizzato, non dico tutte, ma quasi le forme ed i colori. Questo è un semplice esempio che fa capire quanto importante sia mettere le cose nel modo giusto, perchè aiuta il nostro cervello a fare meno sforzo e a percepire meglio tutti i messaggi e le sfumature e soprattutto che noi siamo più facilitati nella lettura degli spazi.
Publicité