La visione gestaltica delle organizzazioni è quella di un insieme di persone fra loro (più o meno adeguatamente) interconnesse e con un obiettivo generale nominalmente comune (sopravvivenza, benessere e crescita) da realizzare all’interno di un più vasto ambiente di vita (mercato e società).
Per raggiungere tali obiettivi l’insieme deve diventare “organismo”, un sistema complesso integrato, organizzato ed autorganizzante, caratterizzato da adeguati flussi di informazione ed interazione circolare in grado di garantire sensibilità e comprensione, orientamento, pianificazione ed azione.
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La Gestalt nelle organizzazioni - Al Complexity Literacy Meeting il libro presentato da Franco Gnudi
1. Abano, 24-26 Novembre 2017
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2. L’Essere Umano è un cercatore di significato.
Il senso di ogni esperienza
è nella relazione/organizzazione fra gli elementi del campo.
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4. Legge della pregnanza
Legge della vicinanza
Legge della somiglianza
Legge del destino comune
Legge della chiusura
Legge della continuità
Legge dell’esperienza
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5. Il cervello è strutturato
per cercare / costruire il senso di ogni realtà
in forme organizzate (Gestalten).
Esiste isomorfismo
tra l’organizzazione
dell’esperienza fenomenica
(la realtà così come ci appare)
e la rete neuronale che la genera.
A sua volta generalmente
(ma non necessariamente)
l’organizzazione dei fenomeni
riflette una analoga organizzazione del reale.
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6. In realtà la
mappa della
realtà e di noi
stessi è
un’astrazione
in continua
evoluzione che
cambia ad ogni
esperienza.
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7. La vita è fin dall’inizio Intelligenza
(Maturana/Varela).
Per sopravvivere e crescere nell’ambiente,
un sistema vivente deve essere capace di:
Autopercepirsi e percepire
Apprendere dall’esperienza,
integrarla e riorganizzarsi
Valutare ed agire in modo sempre più adattivo
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8. I Sistemi Complessi sono sistemi aperti, caratterizzati da:
numerose componenti,
a loro volta più o meno complesse
fortemente collegate tra loro
e con l’ambiente (struttura a rete)
costituenti circuiti di feedback
positivo (trasformativo) e negativo (stabilizzante).
Tramite modulazione reciproca e ricorsiva,
essi sono in grado di autorganizzazione ed adattamento.
La Vita, e l’Essere Umano, i suoi sottosistemi (organi, cellule, ecc.) e
sovrasistemi (coppia, gruppi, ecc.) sono espressione della Complessità.
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9. Il Cervello, un sottosistema formato da
centinaia di miliardi di neuroni
e migliaia di miliardi di collegamenti
e circuiti di feedback
appartiene al
Mondo della Complessità.
La Mente e la Coscienza,
così come noi li sperimentiamo
sono le sue clamorose
proprietà emergenti.
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10. Il Comportamento (C) è funzione del Campo Psicologico (P,A) .
Il Campo Psicologico è la mappa interna e soggettiva ,
in continua evoluzione, della Personalità e dell’Ambiente.
La Mente è la dinamica interna del Campo .
La Coscienza è la parte consapevole della Mente.
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11. Attraverso l’azione e l’esperienza,
l’interazione circolare e ricorsiva
con l’ambiente fisico e sociale,
il Campo Psicologico si arricchisce
in complessità e stabilità,
differenziazione e collegamenti
corrispondenti ad una migliore
capacità di rappresentazione e di
azione efficace nel mondo.
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12. L’Autorganizzazione del CP
è il risultato del circuito di feedback
Mappa– Azione-Esperienza.
La riorganizzazione avviene attraverso
meccanismi di accomodamento ed
assimilazione (Piaget) ed il generale
Principio di Buona Forma.
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13. NegliNegli Esseri UmaniEsseri Umani
le massime Capacitàle massime Capacità AAutorganizzanti sono l’Attenzione e la Consapevolezzautorganizzanti sono l’Attenzione e la Consapevolezza.
La consapevolezza é anzitutto corporea, attraverso l’azione e la sensazione:
la possibilità di sperimentare e verificare visceralmente,sentire, comprendere
e creativamente trasformare i propri pattern di significato e comportamento.
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14. La Gestalt è un approccio esperienziale al
cambiamento ed alla crescita.
Nelle varie forme di sostegno
(Psicoterapia, Counseling, Coaching)
l’attenzione è sui vissuti nel Qui ed Ora
dell’Esperienza, nella relazione con il
cliente o nelle situazioni sperimentali
appositamente create.
La Consapevolezza corporea, le sensazioni
e le emozioni, sono la via per percepire
pienamente la ricchezza del reale.
Ciò che ne consegue è dapprima l’empasse,
e poi l’insight, la riorganizzazione emotiva,
cognitiva e comportamentale
del Campo Psicologico .
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15. La relazione gestaltica
fatta di sperimentazione, attenzione al
campo e al dialogo fenomenologico
aumenta la complessità del CP del cliente.
Le linee dell’intervento variano :
nel funzionamento rigido, è importante
sostenere la sensibilità ed il dubbio
nel funzionamento caotico, occorrono
chiarezza e coerenza, ordine e continuità,
consolidamento del ground delle
esperienze trascorse.
Il sistema può così tornare a funzionare ed
a crescere
al margineal margine deldel caos.caos.
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17. Il fuoco dell’intervento gestaltico non è però tanto il CP in sé, quanto la
crescita delle stesse capacità autorganizzanti,
il Contatto, la Consapevolezza Corporea
ed in definitiva l’Autosostegno.
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18. Un insieme interattivo e complesso
di organismi complessi
che cerca di sopravvivere
e crescere in un ambiente
spesso difficile.
Il suo funzionamento può essere
organismico o frammentato.
adattivo o disfunzionale,
rigido o caotico.
L’Organizzazione integrata
è un Organismo
in grado di dare vita e vitalità
a tutte le sue parti.
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19. La qualità e la quantità della comunicazione
e della elaborazione delle informazioni!
Autentica
Multipolare
Frequente
Completa
Corporea
Emozionale
Logico/razionale
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20. Un gruppo è una pluralità di persone:
in contatto frequente e regolare
in reciproca e continuativa interazione
per soddisfare bisogni e aspettative individuali
che attraverso buona comunicazione ed interazioneattraverso buona comunicazione ed interazione sviluppa:
coesione
appartenenza
differenziazione
interdipendenza
cultura e valori
norme e ruoli
bisogni ed obiettivi di gruppo
ossia organizzazione ed identità sistemicaorganizzazione ed identità sistemica.
Il gruppo e le organizzazioni sono sistemi complessi autorganizzanti.Il gruppo e le organizzazioni sono sistemi complessi autorganizzanti.
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22. Il Leader VisionarioIl Leader Visionario: esplicita e promuove nei dipendenti la Mission e la
Vision, e crea in azienda un clima particolarmente energetico e positivo.
Il Leader DemocraticoIl Leader Democratico: dà voce al confronto, e crea un ambiente partecipativo,
che responsabilizza e valorizza ogni singolo membro.
Il Leader RelazionaleIl Leader Relazionale: il suo obiettivo è creare armonia nel team e nei rapporti, la
relazione è al centro, utile a creare un team coeso e compatto.
Il Leader CoachIl Leader Coach: crea una connessione fra la Mission aziendale e i bisogni e
valori del singolo lavoratore, valorizza e fa crescere, sostiene l’acquisizione delle
competenze critiche, rinforza le prestazioni eccellenti.
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24. Noi sosteniamo la consapevolezza e la responsabilità, il coinvolgimento e la creatività,
il dialogo autentico e l’integrazione fra le varie parti ed ai vari livelli del sistema.
In tal modo facilitiamo l’adattamento creativo, il dispiegamento delle potenzialità,
la capacità di autoregolazione ed autorganizzazione
dell’individuo nell’organizzazione e dell’organizzazione nell’ambiente.
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