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"L'Industria meccanica a sostegno dell’occupabilità"
2014 – 2015
LA BUONA SCUOLA - PROGETTO IMO:
IL MODELLO DI ALTERNANZA
Bologna, Napoli, Vicenza, ottobre-novembre 2015
Federmeccanica – Federmanager – Fondirigenti
Progetto " L'Industria meccanica a sostegno dell’occupabilità"
2014 – 2015
75 aziende con oltre 100 manager
(+ oltre 200 aziende coinvolte nella
realizzazione dell’alternanza)
36 scuole con 130 docenti
30 responsabili delle associazioni
(Confindustria e Federmanager)
> 260 PARTECIPANTI
L’ATTIVITÀ DEI GRUPPI
umberto vairetti, 2015
Federmeccanica – Federmanager – Fondirigenti
Progetto " L'Industria meccanica a sostegno dell’occupabilità"
2014 – 2015
27 progetti di alternanza
570 studenti coinvolti
Durata media alternanza = 120 ore
8 progetti intorno alle 200 ore
6 progetti di placement
6 progetti di tirocinio docenti
umberto vairetti, 2015
1. È opzionale sia per la scuola che per lo
studente
2. Si confonde tra alternanza e stage
3. Serve per applicare ciò che si studia a
scuola
4. È un’utile esperienza ma sganciata dal
percorso formativo
5. Non è usata per valutare l’apprendimento
(al massimo si riconosce un credito
formativo)
6. Ci sono poche risorse e molto
volontariato
L’alternanza ai tempi di IMO
L’alternanza nella 107/2015
1. È obbligatoria: entra nel POF
2. Si sviluppa sul triennio per 400 o 200 ore
almeno
3. Si riconosce all’esperienza in azienda una
valenza formativa propria (acquisizione di
competenze)
4. È parte integrante (privilegiata) del percorso
formativo individuale
5. Concorre alla valutazione degli
apprendimenti disciplinari e alla
certificazione finale delle competenze
6. Ci sono maggiori risorse ed è attività
inerente alla funzione docente
umbertovairetti,2015
IMO «ANTICIPA» LA
RIFORMA E NE TESTA
ALCUNI ELEMENTI
ESSENZIALI
LA RIFORMA
RECEPISCE ALCUNE
SOLUZIONI ATTIVATE
IN IMO
La modellizzazione
Federmeccanica – Federmanager – Fondirigenti
Progetto " L'Industria meccanica a sostegno dell’occupabilità"
2014 – 2015
La rilevazione della domanda di competenze
delle imprese una survey permanente
a livello nazionale, standardizzata e estesa
a tutti gli indirizzi dell’istruzione
Il monitoraggio uno strumento
per la raccolta sistematica e organizzata
dei risultati quantitativi e qualitativi che
consenta una classificazione delle
esperienze e una valorizzazione
delle migliori pratiche
La progettazione una
procedura formalizzata e efficiente
per guidare aziende e scuole dalla
progettazione di massima alla
pianificazione esecutiva
umberto vairetti, 2015
IL MODELLO PER LA REALIZZAZIONE DEI PERCORSI IN
ALTERNANZA
1. SCELTA DELLE COMPETENZE OBBIETTIVO: la domanda di competenze delle
imprese
2. INDIVIDUAZIONE DELLE AZIENDE PARTNER
3. PROGETTAZIONE DEL PERCORSO TRIENNALE: quali competenze è possibile
sviluppare nei percorsi in alternanza? In quale anno e per quante ore? A scuola o
in tirocinio? Quali prestazioni saranno richieste agli studenti e con quali criteri
saranno valutate?
In collaborazione con le
aziende partner:
COPROGETTAZIONE
La scuola «aggancia» le
competenze obbiettivo alle
competenze del riordino
umberto vairetti, 2015
IL MODELLO PER LA REALIZZAZIONE DEI PERCORSI IN
ALTERNANZA
4. PROGETTO FORMATIVO INDIVIDUALE: dal percorso triennale si «estrae» il progetto
personalizzato per ciascun allievo, eventualmente adattando le prestazioni individuali
alle sue attitudini, propensioni, abilità… e contestualizzandole in funzione delle
opportunità offerte dalla singola azienda ospitante
5. PROGRAMMAZIONE DEL TIROCINIO: individuate le AZIENDE OSPITANTI si
associano i singoli studenti alle singole aziende (eventuale: assessment degli
studenti), si concordano le condizioni di effettuazione del tirocinio
(contestualizzazione), il calendario e la durata. In questa fase, il percorso triennale
costituisce la base per gli accordi
Gli accordi con l’azienda vengono riportati
nella CONVENZIONE, cui si allegano i progetti
individuali di tutti gli studenti ospitati
umberto vairetti, 2015
IL MODELLO PER LA REALIZZAZIONE DEI PERCORSI IN
ALTERNANZA
6. VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEGLI STUDENTI: si rilevano le prestazioni e si
valutano applicando i criteri definiti dal progetto (con una «scala» molto semplice).
La valutazione di ciascuna prestazione è compito del docente responsabile per le
attività a scuola e del tutor aziendale per il tirocinio.
7. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE: aggregando tutte le
valutazioni delle prestazioni relative alla stessa competenza, se ne valuta il
possesso da parte dello studente e lo si certifica rispetto alla competenza del
riordino ad essa agganciata
NV = non verificabile
1 = non esegue la prestazione richiesta
2 = esegue la prestazione, ma in modo non adeguato (commette un numero di errori superiore al tollerato –
commette alcuni gravi errori)
3 = esegue la prestazione in modo adeguato (esegue correttamente il compito affidato, attenendosi alle
prescrizioni ricevute; eventuali errori restano nei margini di tolleranza; riconosce cause e conseguenze degli errori
commessi)
4 = esegue la prestazione in modo adeguato ed autonomo (esegue la prestazione “scegliendo” come farlo – ad es.:
recupera le informazioni che gli servono, gli attrezzi, la documentazione tecnica; controlla ed eventualmente
corregge la qualità del proprio lavoro; rileva e segnala un problema che si verifica durante la lavorazione; sottopone
al tutor un’ipotesi di soluzione pertinente…)
umberto vairetti, 2015
IL MODELLO PER LA REALIZZAZIONE DEI PERCORSI IN
ALTERNANZA
8. CONTROLLO: in parallelo, durante le diverse fasi del percorso, si rilevano:
➢ Le eventuali variazioni delle prestazioni richieste allo studente (e la conseguente
necessità di riformulare gli obbiettivi)
➢ Le variazioni del contesto che si rendessero necessarie (aula/laboratorio per le
attività a scuola, azienda/reparto per il tirocinio)
➢ Il rispetto dei criteri di valutazione delle prestazioni
9. VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DEL PERCORSO FORMATIVO: aggregando le
valutazioni ottenute da tutti gli studenti è possibile valutare in che grado sono
state rese le diverse prestazioni richieste e a quale livello sono state sviluppate le
singole competenze obbiettivo. Alla valutazione dell’efficacia concorrono anche i
giudizi, le osservazioni e i suggerimenti espressi dai diversi soggetti in gioco: tutor
e responsabili aziendali, docenti, studenti e genitori
umberto vairetti, 2015
SCUOLA: cod
Scheda 1
programmazione
triennale dei percorsi
di ALTERNANZA
SCUOLA-LAVORO INDIRIZZO:
SEZIONE:
A - 1 A B C B C B C
3° anno 4° anno 5° anno
COMPETENZA
N°
COMPETENZE
(obbiettivo del progetto
di alternanza) PRESTAZIONE
ATTESA
CONTESTO
PRESTAZION
E ATTESA
CONTESTO
PRESTAZIONE
ATTESA
CONTESTO
(del "profilo in
uscita" - da LG del
riordino)
descritte in termini di
performance
Aula Labor Tiroc
Hom
e
Aula Labor Tiroc
Hom
e
Aula Labor Tiroc
Hom
e
1
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3
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15
riparto ore riparto ore riparto ore
totale ore 0 totale ore 0 totale ore 0
SCUOLA: cod
Scheda 2 scelta degli obiettivi STUDENTE: CF
del percorso individuale annuale di INDIRIZZO:
ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO SEZIONE:
CLASSE:
TIROCINIO: nome azienda ospitante p.IVA
periodo
A - 1 A B - 1 B C D
Valutazione della performance:
livello al quale è eseguita la
prestazione
COMPETENZA
N°
COMPETENZE (individuate dalla
programmazione dell'alternanza)
variazioni PRESTAZIONE ATTESA
CONTESTO
(del "profilo in
uscita" - da LG del
riordino)
descritte in termini di performance Aula Labor Tiroc Home NV 1 2 3 4
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
riparto ore
totale ore 0
GLI SVILUPPI
1. COSTRUZIONE DEL MODELLO NAZIONALE PER L’ALTERNANZA
2. CONSOLIDAMENTO SUI TERRITORI IN ACCORDO CON GLI USR
(Lombardia, Lazio, Toscana)
3. PROTOCOLLO D’INTESA MIUR-FEDERMECCANICA E AVVIO DEL
PROGETTO TRAINEESHIP IN 50 SCUOLE, IN TUTTE LE REGIONI
umberto vairetti, 2015
LA «GUIDA OPERATIVA»
DEL MIUR
GESTIONE CON CRITERI UNITARI
DI 5000 STUDENTI IN AZIENDA
umberto vairetti, 2015
fin

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Risultati Progetto IMO

  • 1. "L'Industria meccanica a sostegno dell’occupabilità" 2014 – 2015 LA BUONA SCUOLA - PROGETTO IMO: IL MODELLO DI ALTERNANZA Bologna, Napoli, Vicenza, ottobre-novembre 2015
  • 2. Federmeccanica – Federmanager – Fondirigenti Progetto " L'Industria meccanica a sostegno dell’occupabilità" 2014 – 2015 75 aziende con oltre 100 manager (+ oltre 200 aziende coinvolte nella realizzazione dell’alternanza) 36 scuole con 130 docenti 30 responsabili delle associazioni (Confindustria e Federmanager) > 260 PARTECIPANTI L’ATTIVITÀ DEI GRUPPI umberto vairetti, 2015
  • 3. Federmeccanica – Federmanager – Fondirigenti Progetto " L'Industria meccanica a sostegno dell’occupabilità" 2014 – 2015 27 progetti di alternanza 570 studenti coinvolti Durata media alternanza = 120 ore 8 progetti intorno alle 200 ore 6 progetti di placement 6 progetti di tirocinio docenti umberto vairetti, 2015
  • 4. 1. È opzionale sia per la scuola che per lo studente 2. Si confonde tra alternanza e stage 3. Serve per applicare ciò che si studia a scuola 4. È un’utile esperienza ma sganciata dal percorso formativo 5. Non è usata per valutare l’apprendimento (al massimo si riconosce un credito formativo) 6. Ci sono poche risorse e molto volontariato L’alternanza ai tempi di IMO L’alternanza nella 107/2015 1. È obbligatoria: entra nel POF 2. Si sviluppa sul triennio per 400 o 200 ore almeno 3. Si riconosce all’esperienza in azienda una valenza formativa propria (acquisizione di competenze) 4. È parte integrante (privilegiata) del percorso formativo individuale 5. Concorre alla valutazione degli apprendimenti disciplinari e alla certificazione finale delle competenze 6. Ci sono maggiori risorse ed è attività inerente alla funzione docente umbertovairetti,2015 IMO «ANTICIPA» LA RIFORMA E NE TESTA ALCUNI ELEMENTI ESSENZIALI LA RIFORMA RECEPISCE ALCUNE SOLUZIONI ATTIVATE IN IMO
  • 5. La modellizzazione Federmeccanica – Federmanager – Fondirigenti Progetto " L'Industria meccanica a sostegno dell’occupabilità" 2014 – 2015 La rilevazione della domanda di competenze delle imprese una survey permanente a livello nazionale, standardizzata e estesa a tutti gli indirizzi dell’istruzione Il monitoraggio uno strumento per la raccolta sistematica e organizzata dei risultati quantitativi e qualitativi che consenta una classificazione delle esperienze e una valorizzazione delle migliori pratiche La progettazione una procedura formalizzata e efficiente per guidare aziende e scuole dalla progettazione di massima alla pianificazione esecutiva umberto vairetti, 2015
  • 6. IL MODELLO PER LA REALIZZAZIONE DEI PERCORSI IN ALTERNANZA 1. SCELTA DELLE COMPETENZE OBBIETTIVO: la domanda di competenze delle imprese 2. INDIVIDUAZIONE DELLE AZIENDE PARTNER 3. PROGETTAZIONE DEL PERCORSO TRIENNALE: quali competenze è possibile sviluppare nei percorsi in alternanza? In quale anno e per quante ore? A scuola o in tirocinio? Quali prestazioni saranno richieste agli studenti e con quali criteri saranno valutate? In collaborazione con le aziende partner: COPROGETTAZIONE La scuola «aggancia» le competenze obbiettivo alle competenze del riordino umberto vairetti, 2015
  • 7. IL MODELLO PER LA REALIZZAZIONE DEI PERCORSI IN ALTERNANZA 4. PROGETTO FORMATIVO INDIVIDUALE: dal percorso triennale si «estrae» il progetto personalizzato per ciascun allievo, eventualmente adattando le prestazioni individuali alle sue attitudini, propensioni, abilità… e contestualizzandole in funzione delle opportunità offerte dalla singola azienda ospitante 5. PROGRAMMAZIONE DEL TIROCINIO: individuate le AZIENDE OSPITANTI si associano i singoli studenti alle singole aziende (eventuale: assessment degli studenti), si concordano le condizioni di effettuazione del tirocinio (contestualizzazione), il calendario e la durata. In questa fase, il percorso triennale costituisce la base per gli accordi Gli accordi con l’azienda vengono riportati nella CONVENZIONE, cui si allegano i progetti individuali di tutti gli studenti ospitati umberto vairetti, 2015
  • 8. IL MODELLO PER LA REALIZZAZIONE DEI PERCORSI IN ALTERNANZA 6. VALUTAZIONE DELLE PRESTAZIONI DEGLI STUDENTI: si rilevano le prestazioni e si valutano applicando i criteri definiti dal progetto (con una «scala» molto semplice). La valutazione di ciascuna prestazione è compito del docente responsabile per le attività a scuola e del tutor aziendale per il tirocinio. 7. VALUTAZIONE E CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE: aggregando tutte le valutazioni delle prestazioni relative alla stessa competenza, se ne valuta il possesso da parte dello studente e lo si certifica rispetto alla competenza del riordino ad essa agganciata NV = non verificabile 1 = non esegue la prestazione richiesta 2 = esegue la prestazione, ma in modo non adeguato (commette un numero di errori superiore al tollerato – commette alcuni gravi errori) 3 = esegue la prestazione in modo adeguato (esegue correttamente il compito affidato, attenendosi alle prescrizioni ricevute; eventuali errori restano nei margini di tolleranza; riconosce cause e conseguenze degli errori commessi) 4 = esegue la prestazione in modo adeguato ed autonomo (esegue la prestazione “scegliendo” come farlo – ad es.: recupera le informazioni che gli servono, gli attrezzi, la documentazione tecnica; controlla ed eventualmente corregge la qualità del proprio lavoro; rileva e segnala un problema che si verifica durante la lavorazione; sottopone al tutor un’ipotesi di soluzione pertinente…) umberto vairetti, 2015
  • 9. IL MODELLO PER LA REALIZZAZIONE DEI PERCORSI IN ALTERNANZA 8. CONTROLLO: in parallelo, durante le diverse fasi del percorso, si rilevano: ➢ Le eventuali variazioni delle prestazioni richieste allo studente (e la conseguente necessità di riformulare gli obbiettivi) ➢ Le variazioni del contesto che si rendessero necessarie (aula/laboratorio per le attività a scuola, azienda/reparto per il tirocinio) ➢ Il rispetto dei criteri di valutazione delle prestazioni 9. VALUTAZIONE DELL’EFFICACIA DEL PERCORSO FORMATIVO: aggregando le valutazioni ottenute da tutti gli studenti è possibile valutare in che grado sono state rese le diverse prestazioni richieste e a quale livello sono state sviluppate le singole competenze obbiettivo. Alla valutazione dell’efficacia concorrono anche i giudizi, le osservazioni e i suggerimenti espressi dai diversi soggetti in gioco: tutor e responsabili aziendali, docenti, studenti e genitori umberto vairetti, 2015
  • 10. SCUOLA: cod Scheda 1 programmazione triennale dei percorsi di ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO INDIRIZZO: SEZIONE: A - 1 A B C B C B C 3° anno 4° anno 5° anno COMPETENZA N° COMPETENZE (obbiettivo del progetto di alternanza) PRESTAZIONE ATTESA CONTESTO PRESTAZION E ATTESA CONTESTO PRESTAZIONE ATTESA CONTESTO (del "profilo in uscita" - da LG del riordino) descritte in termini di performance Aula Labor Tiroc Hom e Aula Labor Tiroc Hom e Aula Labor Tiroc Hom e 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 riparto ore riparto ore riparto ore totale ore 0 totale ore 0 totale ore 0
  • 11. SCUOLA: cod Scheda 2 scelta degli obiettivi STUDENTE: CF del percorso individuale annuale di INDIRIZZO: ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO SEZIONE: CLASSE: TIROCINIO: nome azienda ospitante p.IVA periodo A - 1 A B - 1 B C D Valutazione della performance: livello al quale è eseguita la prestazione COMPETENZA N° COMPETENZE (individuate dalla programmazione dell'alternanza) variazioni PRESTAZIONE ATTESA CONTESTO (del "profilo in uscita" - da LG del riordino) descritte in termini di performance Aula Labor Tiroc Home NV 1 2 3 4 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 riparto ore totale ore 0
  • 12. GLI SVILUPPI 1. COSTRUZIONE DEL MODELLO NAZIONALE PER L’ALTERNANZA 2. CONSOLIDAMENTO SUI TERRITORI IN ACCORDO CON GLI USR (Lombardia, Lazio, Toscana) 3. PROTOCOLLO D’INTESA MIUR-FEDERMECCANICA E AVVIO DEL PROGETTO TRAINEESHIP IN 50 SCUOLE, IN TUTTE LE REGIONI umberto vairetti, 2015 LA «GUIDA OPERATIVA» DEL MIUR GESTIONE CON CRITERI UNITARI DI 5000 STUDENTI IN AZIENDA