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TUTTO QUELLO CHE
NON
SI CONOSCE DEL RICICLO DEGLI
IMBALLAGGI IN PLASTICA
Il riciclo degli imballaggi di plastica parte dalla
raccolta. In questa prima fase il raccoglitore
si occupa della gestione della raccolta presso
il detentore/produttore del rifiuto e della
successiva selezione per partite omogenee.
I rifiuti di plastica dopo essere stati raccolti
e selezionati vengono trasportati verso gli
impianti di riciclo. In questa fase i rifiuti
subiscono un’ulteriore cernita e poi una prima
triturazione, lavaggio e macinatura tramite
appositi mulini.
Il materiale ottenuto da questo processo,
viene convogliato direttamente ai dosatori per
immettersi nella fase di estrusione (fusione
e spinta in avanti del materiale plastico)
dalle quale si ottiene la materia plastica
sottoforma di granulo. La cosiddetta “materia
prima seconda” ottenuta dal processo di
rigenerazione verrà venduta alle aziende di
trasformazione per essere successivamente
lavorata attraverso le tecniche conosciute di
filmatura o stampaggio.

COSA FA CARPI:
RAPPRESENTA OLTRE 200.000 t
DI RIFIUTI DI PLASTICA
RICICLATI IN ITALIA

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Telefono: + 39 0422 485823 Fax: +39 0422 1882519 - E-mail: info@consorziocarpi.com

1
Tema 1:
RACCOGLIERE RIFIUTI NON SIGNIFICA
RICICLARLI
I RIFIUTI PLASTICI RACCOLTI SONO
SEMPRE RICICLABILI ?

Fare la raccolta differenziata è solo un primo
passo verso una corretta ed economica
gestione dei rifiuti e riguarda i cittadini.
Il recupero dei nostri imballaggi in plastica è
illustrato qui sotto :

Nel 2012 il 28,9% dei rifiuti da imballaggio di plastica
sono stati conferiti in discarica. Almeno il 30% stimato
di questi rifiuti potevano essere recuperati con le
attuali tecnologie

Discarica

RD

Raccolta
azienda
municipalizzata

Incenerimento
Recupero
energetico

COSA FA CARPI:
INFORMA E COMUNICA AL
CITTADINO LE DINAMICHE DEL
RICICLO DELLA PLASTICA

Selezione

Vendita all’asta
dei rifiuti
selezionati

Riciclo

Il 34,3% dei rifiuti di plastica da imballaggio sono stati
destinati nel 2012 a recupero energetico,
interrompendo il ciclo di recupero delle materie plastiche

RD = raccolta differenziata con il metodo “porta a porta” oppure attraverso “i bidoni colorati” stradali

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2
Tema 2:
INCENTIVARE CHI FA LA RACCOLTA
DIFFERENZIATA
L’UNICO SOGGETTO PASSIVO NEL
SISTEMA DELLA GESTIONE RIFIUTI
E’ IL CITTADINO FINALE CHE FA LA
RACCOLTA DIFFERENZIATA ?
Nell’ultimo decennio attorno al recupero
dei rifiuti di plastica si è sviluppata una vera
e propria economia in grado di generare
ricchezza ed occupazione. I soggetti che
beneficiano di questa “nuova” economia
sono le aziende della filiera del riciclo della
plastica e le istituzioni che, nonostante la loro
natura non profit, generano ingenti margini di
guadagno dal loro operato.
Parte di questa economia inizia dalla raccolta
differenziata realizzata dal singolo cittadino
al quale, però, non è corrisposto nessun
incentivo per la realizzazione del suo lavoro.
Un incentivo che potrebbe far incrementare la
raccolta differenziata e così un minor ricorso
alla discarica e all’incenerimento dei rifiuti di
plastica.

COSA FA CARPI:
PROPONE ALLE ISITUZIONI
COMPETENTI NAZIONALI E
LOCALI, NUOVI E VIRTUOSI
SISTEMI DI GESTIONE DEI
RIFIUTI DI PLASTICA.

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3
Tema 3:
I RIFIUTI URBANI E SPECIALI

CHI GESTISCE I NOSTRI RIFIUTI?
IN CHE MODO?

Dal 1997 l’Italia per promuovere e perseguire
gli obiettivi di recupero e riciclo dei
materiali di imballaggio di plastica e quindi
un maggior rispetto dell’ambiente da parte
della cittadinanza si è dotata di un Sistema
Nazionale Imballaggi chiamati CONAI
(Consorzio Nazionale Imballaggi). Nel caso
della plastica il consorzio di riferimento è
il COREPLA, appartenente a sua volta al
Sistema CONAI.
A questo consorzio, istituito per legge, spetta

la gestione dei rifiuti di plastica di derivazione
urbana attraverso un “Accordo Quadro” tra
l’Anci, l’Associazione dei Comuni Italiani, e
lo stesso COREPLA. Le dinamiche di questa
gestione si realizzano in questo modo:

A carico del cittadino
attraverso Service Tax
Porta a Porta

Generazione
del rifiuto

Separazione
dei cittadini

Raccolta della
municipalizzata
Conferimento
alla campane

A carico del
COREPLA
attraverso l’impiego
del CAC*
(vedere tema CAC)

A vantaggio
del COREPLA

Selezione

Vendita all’asta

Riciclo

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4
Viene invece lasciata al libero mercato la
gestione dei rifiuti di plastica speciali.

GENERAZIONE
DEL RIFIUTO

RACCOLTA

Si è in presenza quindi di un Sistema costituito
da due protagonisti: il primo istituito per
legge, che non ricicla ma si limita a finanziare
la selezione e a mettere all’asta i rifiuti di
plastica urbani e dall’altra le aziende private
dei riciclatori che recuperano sia i rifiuti
urbani (a seguito di aggiudicazione dell’asta)
sia quelli speciali.

RICICLO
MECCANICO

COSA FA CARPI:
SEGNALA ALLE ISTITUZIONI
COMPETENTI LE ANOMALIE
DELL’ATTUALE SISTEMA,
PROPONENDO UNA
LIBERALIZZAZIONE
REALE DEL SETTORE.

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5
Tema 4:
LE TIPOLOGIE DI IMBALLAGGI

DESCRIZIONE DELLE DIVERSE
TIPOLOGIE DI IMBALLAGGI DI
PLASTICA

E’ imballaggio primario quello a contatto
direttamente con un bene. Esempio tipico:
bottiglia in plastica che contiene le bevande.
E’ imballaggio secondario quello che
raggruppa più unità di merce. Esempio: il film
di plastica che contiene le sei bottiglie.
E’ imballaggio terziario quello impiegato per
il trasporto delle merci. Un caso tipico è il film
di plastica che attornia e contiene un bancale
di merce.
(Gli imballaggi terziari e secondari
rappresentano circa il 40% degli imballaggi
di plastica)

CHI FA CHE COSA?
CONAI,
COREPLA

CARPI E IL RICICLO
INDIPENDENTE

RECUPERO DEGLI IMBALLAGGI
“PRIMARI” E “SECONDARI”

RICICLO DEGLI IMBALLAGGI
“TERZIARI”

Circuito Urbano

Circuito indipendente

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Tema 5:
CAC, E’ IL CONTRIBUTO AMBIENTALE
PAGATO SU OGNI IMBALLAGGIO PER
FINANZIARE I MAGGIORI COSTI DELLA
RACCOLTA DIFFERENZIATA
NATURA E APPLICAZIONE DEL
CONTRIBUTO AMBIENTALE CONAI
(CAC)

CONAI incassa un contributo (detto CAC)
da tutti i produttori di imballaggi (Primari,
Secondari, Terziari) che funge da sostituto
d’imposta. Questo costo è pagato dal
consumatore finale acquistando dei prodotti
provvisti di imballaggio. CONAI incassa
e ripartisce questo contributo tra i vari
consorzi di materiale (legno, carta, plastica,
acciaio, alluminio, vetro). I consorzi come
Corepla, nel caso della plastica, trattiene per
la sua operatività una parte di questo gettito
mentre un’altra parte lo destina alle aziende
speciali (ex municipalizzate) per il ritiro
degli imballaggi conferiti dal cittadino al
Anni

servizio pubblico o urbano. CONAI incassa
da tutte le tipologie di imballaggio il CAC ma
distribuisce i suoi incassi solo agli operatori
della raccolta differenziata.
Alle aziende di raccolta e riciclo che trattano
gli imballaggi secondari e terziari non
viene corrisposto nulla, anche se queste
contribuiscono attivamente al raggiungimento
degli obiettivi fissati dall’Unione Europea in
materia di recupero e riciclo.
Di seguito l’attuale stato dell’arte descritto
da COREPLA. (dati Corepla, Relazione sulla
Gestione 2012, p.7)

TOTALE RICICLO
incidenza % riciclo
Recupero energetico Corepla
Recupero energetico RSU
TOTALE RECUPERO ENERGETICO
incidenza % recupero energetico
RECUPERO TOTALE
incidenza % recupero totale

2012

2.075.000

2.052.000

355.891
360.000

Riciclo Corepla
Riciclo Indipendente

2011

2.071.000

Immesso al consumo

2010

390.332
359.000

406.181
348.000

749.332
36,1 %

754.181
36,8 %

247.309
496.243

225.487
437.000

253.874
450.000

743.552
35,9 %

662.487
31,9 %

703.874
34,3 %

1.459.433
70,5 %

1.411.819
68,0 %

1.458.005
71,1 %

751.891
34,6 %

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7
Tema 6:
ULTIMI NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI

LE CRITICITA’ DEL SISTEMA ESPRESSE
DALL’UE CHE CI PONE COME ULTIMI
NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI.

Nella classifica stilata nel 2012 dalla
Commissione europea l’Italia si è classificata
al ventesimo posto nella gestione dei rifiuti.
Ad ogni Paese dei 27 sono state attribuite
bandiere rosse, arancioni e verdi in base a 18
criteri che vanno dal totale dei rifiuti riciclati
alle violazioni delle normative europee.
L’Italia ha collezionato 9 bandiere rosse,
6 arancioni e solo 3 verdi. È stata bocciata
per le deboli politiche nella prevenzione dei
rifiuti e per l’inadeguatezza delle strutture
per il trattamento dei rifiuti urbani. La nostra
gestione dei rifiuti si caratterizza ancora per
un elevato ricorso allo smaltimento dei rifiuti
attraverso il ricorso in discarica a scapito dello
sviluppo del riutilizzo e del riciclaggio.
Source: BiPRO (2012): Screening of waste
management performance of EU Member States.
Report submitted under the EC project “Support to
Member States in improving waste management based
on assessment of Member States’ performance”.
Report prepared for the European Commission, DG
ENV, July 2012.

COSA FA CARPI:
PARTECIPA ATTIVAMENTE AI
LAVORI DELLA COMMISSIONE
AMBIENTE DELL’UNIONE
EUROPEA ATTRAVERSO
L’ASSOCIAZIONE DEI
RICICLATORI EUROPEI
(PRE – PlasticsRecyclersEurope)

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8
Tema 7:
PERCEZIONI COMUNE SULL’IMPATTO
AMBIENTALE DEI PRODOTTI IN PLASTICA
LUOGHI COMUNI IN MERITO ALLA
PLASTICA ED AL SUO RICICLO

A livello europeo la percezione del cittadino
nei confronti della plastica e del suo riciclo è
alquanto negativa. Il materiale plastico viene
spesso interpretato dai non addetti ai lavori
come un materiale inquinante, non naturale e
in grado di contaminare il nostro cibo e i nostri
mari attraverso l’abbandono nell’ambiente.
In effetti questa percezione negativa sulla
plastica viene in parte confermata dalle stime
ufficiali di riciclo a livello europeo. Con una
media di recupero ferma al 25% la plastica
è uno dei materiali meno riciclati tra i Paesi
membri.
Nonostante queste premesse non vanno
dimenticati i numerosi vantaggi derivati
dall’impiego delle materie plastiche a livello
mondiale a partire dagli anni ’60:
•	 Economicità;
•	 Riciclabilità: la plastica è uno dei 			
pochi materiali totalmente riciclabile.
•	 Leggerezza che incide nella minor 			
di CO2 nel settore trasporti;
•	 Resistenza agli agenti atmosferici: senza la
plastica almeno il 75% degli attuali alimenti
avrebbero una durata di conservazione
notevolmente ridotta.

COSA FA CARPI:
SPIEGA LE POTENZIALITA’
POSITIVE DEL RICICLO DELLA
PLASTICA SIA IN TERMINI
AMBIENTALI CHE ECONOMICI.

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9
Tema 8:
ECONOMICITA’ DELLA FILIERA
INDIPENDENTE DEL RICICLO DELLA
PLASTICA
LE POTENZIALITA’ DEL RICICLO
DELLA PLASTICA

Il riciclo indipendente è rappresentato dalle
aziende di raccolta e riciclo di imballaggi
terziari e di rifiuti speciali, ossia derivanti da
superficie privata. Questo sistema è sostenuto
solamente dalla logica del mercato in cui i
rifiuti vengono trattati come una reale risorsa
economica. Il raccoglitore acquista i rifiuti da
aziende private e poi li rivende ai riciclatori
come illustrato di seguito:

GENERAZIONE
DEL RIFIUTO

TRATTATIVA
ECONOMICA

A FAVORE DEL
DETENTORE
DI RIFIUTI

RACCOLTA

ACQUISTO
RIFIUTI
RACCOLTI

RICICLO
MECCANICO

A FAVORE
DEL
RACCOGLITORE

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VENDITA
PLASTICA
RICICLATA

A VANTAGGIO
DEL
RICICLATORE

10
Il principale rappresentante di questo sistema è il
Consorzio CARPI, un consorzio di rappresentanza
istituzionale e servizi che prevede, all'interno della
sua compagine sociale, aziende che si occupano della
raccolta, riciclo e produzione di materie plastiche
provenienti da superficie privata.
Alcuni dati del Consorzio CARPI:
•	 Circa 236 kt di rifiuti plastici raccolti e riciclati;
•	 597 addetti diretti ed ulteriori circa 1000 operatori
generati dall’indotto delle consorziate;
•	 31 aziende consorziate;
•	 Fatturato oltre i 500 milioni di euro l’anno.

Acquisto
rifiuti

Raccolta e
trasporto

Riciclo

COSA FA CARPI:
RAPPRESENTANZA,
MARKETING E
COMUNICAZIONE, SERVIZI
TECNICI PER LE IMPRESE DI
RACCOLTA E RICICLO.

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11
Tema 9:
ESPORTAZIONE DI RIFIUTI: DINAMICHE E
MOTIVI
PERCHE’ I RIFIUTI VENGONO
ESPORTATI ?

Il calcolo dei rifiuti di plastica riciclati viene
effettuato, a livello europeo, sui rifiuti raccolti
e da riciclare. Nel corso del 2012 le materie
plastiche prodotte sono state, quindi, circa 25,2
Mt, delle quali il 62% imballaggi in generale
(15.6 Mt). Di questi quantitativi solo il 18%
veniva realmente riciclato e circa il 6% veniva
esportato verso la Cina e altri Paesi emergenti.
Se da un parte questi paesi sono bisognosi
di materia prima da riciclare ad un più basso
valore di mercato, dall’altra gli stessi Paesi
Europei esportatori trovano nell’esportazione
una soluzione industriale all’incapacità di
gestire determinate tipologie di rifiuti. I dati
Eurostat sulle esportazioni confermano che
nel 2012 dai 2 – 3.5 Mt di plastica raccolta in
Ue sono state esportate verso i paesi asiatici. I
principali paesi esportatori sono anche i primi
paesi europei a vietare il conferimento in
discarica di rifiuti di plastica come Germania,
Belgio, Uk e Olanda. (Fonte: PlasticRecyclers)
Dietro a questo fenomeno risiedono numerose
cause di varia natura:
Economica: per alcune tipologie di rifiuti di
plastica diventa impossibile il loro riciclo a
causa degli elevati costi di gestione.
Metodi di pagamento: spesso gli acquirenti

asiatici applicano metodi di pagamento nei
confronti dei diversi trader di rifiuti di plastica
di gran lunga migliori rispetto ai concorrenti
italiani ed europei.
Trasporti agevolati: le esportazioni di rifiuti
verso il Far East sono garantite dai bassi costi
di trasporto marittimi di ritorno dalle rotte Far
East - Europa.
Maggiore domanda: con il decentramento
della manifattura delle materie plastiche verso
il Far East, i trasformatori di polimeri asiatici
necessitano di maggiori quantitativi di materia
prima da riciclare e impiegare nei processi
produttivi ad un prezzo di acquisto inferiore
rispetto alla plastica “vergine”.

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Tutto quello che non si conosce del riciclo degli imballaggi in plastica

  • 1. ? TUTTO QUELLO CHE NON SI CONOSCE DEL RICICLO DEGLI IMBALLAGGI IN PLASTICA
  • 2. Il riciclo degli imballaggi di plastica parte dalla raccolta. In questa prima fase il raccoglitore si occupa della gestione della raccolta presso il detentore/produttore del rifiuto e della successiva selezione per partite omogenee. I rifiuti di plastica dopo essere stati raccolti e selezionati vengono trasportati verso gli impianti di riciclo. In questa fase i rifiuti subiscono un’ulteriore cernita e poi una prima triturazione, lavaggio e macinatura tramite appositi mulini. Il materiale ottenuto da questo processo, viene convogliato direttamente ai dosatori per immettersi nella fase di estrusione (fusione e spinta in avanti del materiale plastico) dalle quale si ottiene la materia plastica sottoforma di granulo. La cosiddetta “materia prima seconda” ottenuta dal processo di rigenerazione verrà venduta alle aziende di trasformazione per essere successivamente lavorata attraverso le tecniche conosciute di filmatura o stampaggio. COSA FA CARPI: RAPPRESENTA OLTRE 200.000 t DI RIFIUTI DI PLASTICA RICICLATI IN ITALIA C.A.R.P.I. - Consorzio Autonomo Riciclo Plastica Italia Via Tasca, 1/I 31059 Zero Branco (TV) Telefono: + 39 0422 485823 Fax: +39 0422 1882519 - E-mail: info@consorziocarpi.com 1
  • 3. Tema 1: RACCOGLIERE RIFIUTI NON SIGNIFICA RICICLARLI I RIFIUTI PLASTICI RACCOLTI SONO SEMPRE RICICLABILI ? Fare la raccolta differenziata è solo un primo passo verso una corretta ed economica gestione dei rifiuti e riguarda i cittadini. Il recupero dei nostri imballaggi in plastica è illustrato qui sotto : Nel 2012 il 28,9% dei rifiuti da imballaggio di plastica sono stati conferiti in discarica. Almeno il 30% stimato di questi rifiuti potevano essere recuperati con le attuali tecnologie Discarica RD Raccolta azienda municipalizzata Incenerimento Recupero energetico COSA FA CARPI: INFORMA E COMUNICA AL CITTADINO LE DINAMICHE DEL RICICLO DELLA PLASTICA Selezione Vendita all’asta dei rifiuti selezionati Riciclo Il 34,3% dei rifiuti di plastica da imballaggio sono stati destinati nel 2012 a recupero energetico, interrompendo il ciclo di recupero delle materie plastiche RD = raccolta differenziata con il metodo “porta a porta” oppure attraverso “i bidoni colorati” stradali C.A.R.P.I. - Consorzio Autonomo Riciclo Plastica Italia Via Tasca, 1/I 31059 Zero Branco (TV) Telefono: + 39 0422 485823 Fax: +39 0422 1882519 - E-mail: info@consorziocarpi.com 2
  • 4. Tema 2: INCENTIVARE CHI FA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA L’UNICO SOGGETTO PASSIVO NEL SISTEMA DELLA GESTIONE RIFIUTI E’ IL CITTADINO FINALE CHE FA LA RACCOLTA DIFFERENZIATA ? Nell’ultimo decennio attorno al recupero dei rifiuti di plastica si è sviluppata una vera e propria economia in grado di generare ricchezza ed occupazione. I soggetti che beneficiano di questa “nuova” economia sono le aziende della filiera del riciclo della plastica e le istituzioni che, nonostante la loro natura non profit, generano ingenti margini di guadagno dal loro operato. Parte di questa economia inizia dalla raccolta differenziata realizzata dal singolo cittadino al quale, però, non è corrisposto nessun incentivo per la realizzazione del suo lavoro. Un incentivo che potrebbe far incrementare la raccolta differenziata e così un minor ricorso alla discarica e all’incenerimento dei rifiuti di plastica. COSA FA CARPI: PROPONE ALLE ISITUZIONI COMPETENTI NAZIONALI E LOCALI, NUOVI E VIRTUOSI SISTEMI DI GESTIONE DEI RIFIUTI DI PLASTICA. C.A.R.P.I. - Consorzio Autonomo Riciclo Plastica Italia Via Tasca, 1/I 31059 Zero Branco (TV) Telefono: + 39 0422 485823 Fax: +39 0422 1882519 - E-mail: info@consorziocarpi.com 3
  • 5. Tema 3: I RIFIUTI URBANI E SPECIALI CHI GESTISCE I NOSTRI RIFIUTI? IN CHE MODO? Dal 1997 l’Italia per promuovere e perseguire gli obiettivi di recupero e riciclo dei materiali di imballaggio di plastica e quindi un maggior rispetto dell’ambiente da parte della cittadinanza si è dotata di un Sistema Nazionale Imballaggi chiamati CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi). Nel caso della plastica il consorzio di riferimento è il COREPLA, appartenente a sua volta al Sistema CONAI. A questo consorzio, istituito per legge, spetta la gestione dei rifiuti di plastica di derivazione urbana attraverso un “Accordo Quadro” tra l’Anci, l’Associazione dei Comuni Italiani, e lo stesso COREPLA. Le dinamiche di questa gestione si realizzano in questo modo: A carico del cittadino attraverso Service Tax Porta a Porta Generazione del rifiuto Separazione dei cittadini Raccolta della municipalizzata Conferimento alla campane A carico del COREPLA attraverso l’impiego del CAC* (vedere tema CAC) A vantaggio del COREPLA Selezione Vendita all’asta Riciclo C.A.R.P.I. - Consorzio Autonomo Riciclo Plastica Italia Via Tasca, 1/I 31059 Zero Branco (TV) Telefono: + 39 0422 485823 Fax: +39 0422 1882519 - E-mail: info@consorziocarpi.com 4
  • 6. Viene invece lasciata al libero mercato la gestione dei rifiuti di plastica speciali. GENERAZIONE DEL RIFIUTO RACCOLTA Si è in presenza quindi di un Sistema costituito da due protagonisti: il primo istituito per legge, che non ricicla ma si limita a finanziare la selezione e a mettere all’asta i rifiuti di plastica urbani e dall’altra le aziende private dei riciclatori che recuperano sia i rifiuti urbani (a seguito di aggiudicazione dell’asta) sia quelli speciali. RICICLO MECCANICO COSA FA CARPI: SEGNALA ALLE ISTITUZIONI COMPETENTI LE ANOMALIE DELL’ATTUALE SISTEMA, PROPONENDO UNA LIBERALIZZAZIONE REALE DEL SETTORE. C.A.R.P.I. - Consorzio Autonomo Riciclo Plastica Italia Via Tasca, 1/I 31059 Zero Branco (TV) Telefono: + 39 0422 485823 Fax: +39 0422 1882519 - E-mail: info@consorziocarpi.com 5
  • 7. Tema 4: LE TIPOLOGIE DI IMBALLAGGI DESCRIZIONE DELLE DIVERSE TIPOLOGIE DI IMBALLAGGI DI PLASTICA E’ imballaggio primario quello a contatto direttamente con un bene. Esempio tipico: bottiglia in plastica che contiene le bevande. E’ imballaggio secondario quello che raggruppa più unità di merce. Esempio: il film di plastica che contiene le sei bottiglie. E’ imballaggio terziario quello impiegato per il trasporto delle merci. Un caso tipico è il film di plastica che attornia e contiene un bancale di merce. (Gli imballaggi terziari e secondari rappresentano circa il 40% degli imballaggi di plastica) CHI FA CHE COSA? CONAI, COREPLA CARPI E IL RICICLO INDIPENDENTE RECUPERO DEGLI IMBALLAGGI “PRIMARI” E “SECONDARI” RICICLO DEGLI IMBALLAGGI “TERZIARI” Circuito Urbano Circuito indipendente C.A.R.P.I. - Consorzio Autonomo Riciclo Plastica Italia Via Tasca, 1/I 31059 Zero Branco (TV) Telefono: + 39 0422 485823 Fax: +39 0422 1882519 - E-mail: info@consorziocarpi.com 6
  • 8. Tema 5: CAC, E’ IL CONTRIBUTO AMBIENTALE PAGATO SU OGNI IMBALLAGGIO PER FINANZIARE I MAGGIORI COSTI DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA NATURA E APPLICAZIONE DEL CONTRIBUTO AMBIENTALE CONAI (CAC) CONAI incassa un contributo (detto CAC) da tutti i produttori di imballaggi (Primari, Secondari, Terziari) che funge da sostituto d’imposta. Questo costo è pagato dal consumatore finale acquistando dei prodotti provvisti di imballaggio. CONAI incassa e ripartisce questo contributo tra i vari consorzi di materiale (legno, carta, plastica, acciaio, alluminio, vetro). I consorzi come Corepla, nel caso della plastica, trattiene per la sua operatività una parte di questo gettito mentre un’altra parte lo destina alle aziende speciali (ex municipalizzate) per il ritiro degli imballaggi conferiti dal cittadino al Anni servizio pubblico o urbano. CONAI incassa da tutte le tipologie di imballaggio il CAC ma distribuisce i suoi incassi solo agli operatori della raccolta differenziata. Alle aziende di raccolta e riciclo che trattano gli imballaggi secondari e terziari non viene corrisposto nulla, anche se queste contribuiscono attivamente al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Unione Europea in materia di recupero e riciclo. Di seguito l’attuale stato dell’arte descritto da COREPLA. (dati Corepla, Relazione sulla Gestione 2012, p.7) TOTALE RICICLO incidenza % riciclo Recupero energetico Corepla Recupero energetico RSU TOTALE RECUPERO ENERGETICO incidenza % recupero energetico RECUPERO TOTALE incidenza % recupero totale 2012 2.075.000 2.052.000 355.891 360.000 Riciclo Corepla Riciclo Indipendente 2011 2.071.000 Immesso al consumo 2010 390.332 359.000 406.181 348.000 749.332 36,1 % 754.181 36,8 % 247.309 496.243 225.487 437.000 253.874 450.000 743.552 35,9 % 662.487 31,9 % 703.874 34,3 % 1.459.433 70,5 % 1.411.819 68,0 % 1.458.005 71,1 % 751.891 34,6 % C.A.R.P.I. - Consorzio Autonomo Riciclo Plastica Italia Via Tasca, 1/I 31059 Zero Branco (TV) Telefono: + 39 0422 485823 Fax: +39 0422 1882519 - E-mail: info@consorziocarpi.com 7
  • 9. Tema 6: ULTIMI NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI LE CRITICITA’ DEL SISTEMA ESPRESSE DALL’UE CHE CI PONE COME ULTIMI NELLA GESTIONE DEI RIFIUTI. Nella classifica stilata nel 2012 dalla Commissione europea l’Italia si è classificata al ventesimo posto nella gestione dei rifiuti. Ad ogni Paese dei 27 sono state attribuite bandiere rosse, arancioni e verdi in base a 18 criteri che vanno dal totale dei rifiuti riciclati alle violazioni delle normative europee. L’Italia ha collezionato 9 bandiere rosse, 6 arancioni e solo 3 verdi. È stata bocciata per le deboli politiche nella prevenzione dei rifiuti e per l’inadeguatezza delle strutture per il trattamento dei rifiuti urbani. La nostra gestione dei rifiuti si caratterizza ancora per un elevato ricorso allo smaltimento dei rifiuti attraverso il ricorso in discarica a scapito dello sviluppo del riutilizzo e del riciclaggio. Source: BiPRO (2012): Screening of waste management performance of EU Member States. Report submitted under the EC project “Support to Member States in improving waste management based on assessment of Member States’ performance”. Report prepared for the European Commission, DG ENV, July 2012. COSA FA CARPI: PARTECIPA ATTIVAMENTE AI LAVORI DELLA COMMISSIONE AMBIENTE DELL’UNIONE EUROPEA ATTRAVERSO L’ASSOCIAZIONE DEI RICICLATORI EUROPEI (PRE – PlasticsRecyclersEurope) C.A.R.P.I. - Consorzio Autonomo Riciclo Plastica Italia Via Tasca, 1/I 31059 Zero Branco (TV) Telefono: + 39 0422 485823 Fax: +39 0422 1882519 - E-mail: info@consorziocarpi.com 8
  • 10. Tema 7: PERCEZIONI COMUNE SULL’IMPATTO AMBIENTALE DEI PRODOTTI IN PLASTICA LUOGHI COMUNI IN MERITO ALLA PLASTICA ED AL SUO RICICLO A livello europeo la percezione del cittadino nei confronti della plastica e del suo riciclo è alquanto negativa. Il materiale plastico viene spesso interpretato dai non addetti ai lavori come un materiale inquinante, non naturale e in grado di contaminare il nostro cibo e i nostri mari attraverso l’abbandono nell’ambiente. In effetti questa percezione negativa sulla plastica viene in parte confermata dalle stime ufficiali di riciclo a livello europeo. Con una media di recupero ferma al 25% la plastica è uno dei materiali meno riciclati tra i Paesi membri. Nonostante queste premesse non vanno dimenticati i numerosi vantaggi derivati dall’impiego delle materie plastiche a livello mondiale a partire dagli anni ’60: • Economicità; • Riciclabilità: la plastica è uno dei pochi materiali totalmente riciclabile. • Leggerezza che incide nella minor di CO2 nel settore trasporti; • Resistenza agli agenti atmosferici: senza la plastica almeno il 75% degli attuali alimenti avrebbero una durata di conservazione notevolmente ridotta. COSA FA CARPI: SPIEGA LE POTENZIALITA’ POSITIVE DEL RICICLO DELLA PLASTICA SIA IN TERMINI AMBIENTALI CHE ECONOMICI. C.A.R.P.I. - Consorzio Autonomo Riciclo Plastica Italia Via Tasca, 1/I 31059 Zero Branco (TV) Telefono: + 39 0422 485823 Fax: +39 0422 1882519 - E-mail: info@consorziocarpi.com 9
  • 11. Tema 8: ECONOMICITA’ DELLA FILIERA INDIPENDENTE DEL RICICLO DELLA PLASTICA LE POTENZIALITA’ DEL RICICLO DELLA PLASTICA Il riciclo indipendente è rappresentato dalle aziende di raccolta e riciclo di imballaggi terziari e di rifiuti speciali, ossia derivanti da superficie privata. Questo sistema è sostenuto solamente dalla logica del mercato in cui i rifiuti vengono trattati come una reale risorsa economica. Il raccoglitore acquista i rifiuti da aziende private e poi li rivende ai riciclatori come illustrato di seguito: GENERAZIONE DEL RIFIUTO TRATTATIVA ECONOMICA A FAVORE DEL DETENTORE DI RIFIUTI RACCOLTA ACQUISTO RIFIUTI RACCOLTI RICICLO MECCANICO A FAVORE DEL RACCOGLITORE C.A.R.P.I. - Consorzio Autonomo Riciclo Plastica Italia Via Tasca, 1/I 31059 Zero Branco (TV) Telefono: + 39 0422 485823 Fax: +39 0422 1882519 - E-mail: info@consorziocarpi.com VENDITA PLASTICA RICICLATA A VANTAGGIO DEL RICICLATORE 10
  • 12. Il principale rappresentante di questo sistema è il Consorzio CARPI, un consorzio di rappresentanza istituzionale e servizi che prevede, all'interno della sua compagine sociale, aziende che si occupano della raccolta, riciclo e produzione di materie plastiche provenienti da superficie privata. Alcuni dati del Consorzio CARPI: • Circa 236 kt di rifiuti plastici raccolti e riciclati; • 597 addetti diretti ed ulteriori circa 1000 operatori generati dall’indotto delle consorziate; • 31 aziende consorziate; • Fatturato oltre i 500 milioni di euro l’anno. Acquisto rifiuti Raccolta e trasporto Riciclo COSA FA CARPI: RAPPRESENTANZA, MARKETING E COMUNICAZIONE, SERVIZI TECNICI PER LE IMPRESE DI RACCOLTA E RICICLO. C.A.R.P.I. - Consorzio Autonomo Riciclo Plastica Italia Via Tasca, 1/I 31059 Zero Branco (TV) Telefono: + 39 0422 485823 Fax: +39 0422 1882519 - E-mail: info@consorziocarpi.com 11
  • 13. Tema 9: ESPORTAZIONE DI RIFIUTI: DINAMICHE E MOTIVI PERCHE’ I RIFIUTI VENGONO ESPORTATI ? Il calcolo dei rifiuti di plastica riciclati viene effettuato, a livello europeo, sui rifiuti raccolti e da riciclare. Nel corso del 2012 le materie plastiche prodotte sono state, quindi, circa 25,2 Mt, delle quali il 62% imballaggi in generale (15.6 Mt). Di questi quantitativi solo il 18% veniva realmente riciclato e circa il 6% veniva esportato verso la Cina e altri Paesi emergenti. Se da un parte questi paesi sono bisognosi di materia prima da riciclare ad un più basso valore di mercato, dall’altra gli stessi Paesi Europei esportatori trovano nell’esportazione una soluzione industriale all’incapacità di gestire determinate tipologie di rifiuti. I dati Eurostat sulle esportazioni confermano che nel 2012 dai 2 – 3.5 Mt di plastica raccolta in Ue sono state esportate verso i paesi asiatici. I principali paesi esportatori sono anche i primi paesi europei a vietare il conferimento in discarica di rifiuti di plastica come Germania, Belgio, Uk e Olanda. (Fonte: PlasticRecyclers) Dietro a questo fenomeno risiedono numerose cause di varia natura: Economica: per alcune tipologie di rifiuti di plastica diventa impossibile il loro riciclo a causa degli elevati costi di gestione. Metodi di pagamento: spesso gli acquirenti asiatici applicano metodi di pagamento nei confronti dei diversi trader di rifiuti di plastica di gran lunga migliori rispetto ai concorrenti italiani ed europei. Trasporti agevolati: le esportazioni di rifiuti verso il Far East sono garantite dai bassi costi di trasporto marittimi di ritorno dalle rotte Far East - Europa. Maggiore domanda: con il decentramento della manifattura delle materie plastiche verso il Far East, i trasformatori di polimeri asiatici necessitano di maggiori quantitativi di materia prima da riciclare e impiegare nei processi produttivi ad un prezzo di acquisto inferiore rispetto alla plastica “vergine”. C.A.R.P.I. - Consorzio Autonomo Riciclo Plastica Italia Via Tasca, 1/I 31059 Zero Branco (TV) Telefono: + 39 0422 485823 Fax: +39 0422 1882519 - E-mail: info@consorziocarpi.com 12
  • 14. C.A.R.P.I. - Consorzio Autonomo Riciclo Plastica Italia Via Tasca, 1/I 31059 Zero Branco (TV) Telefono: + 39 0422 485823 Fax: +39 0422 1882519 E-mail: info@consorziocarpi.com