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COME, DOVE, QUANDO
     E PERCHE’


       la         CORSA              in   SALITA
                            prof. ENDRIZZI Pier
                                               ino
                          settore mezzofond
                                            o FIDA   L

associazione
                      VOLPI        Nembro, 30 gennaio 2010
martedì 2 febbraio 2010
Le corse in salita sono un mezzo largamente
            utilizzato nella preparazione del corridore di
                              resistenza.

    Attraverso questa esercitazione si può:

        intervenire in modo mirato sulla muscolatura, fibre
        (salite corte o lunghe)
        sviluppare la forza in diverse espressioni
        migliorare la potenza aerobica.

         Le corse in salita rivestono un ruolo
       importante nel potenziamento specifico
                  del mezzofondista.
martedì 2 febbraio 2010
L’inserimento nel programma
                 di allenamento
             corretta       !$()$*+('$%)"
         programmazione,


              !$()$*+('$%)"
                              !"#$%&$''('$%)"
                                  errata
          !"#$%&$''('$%)"     programmazione,
martedì 2 febbraio 2010
la corsa in salita:
        Facilita la corsa su tutti gli altri terreni;
        rafforza la muscolatura degli arti inferiori;
        aiuta nella ricerca del ritmo, permettendo di superare
        anche le crisi di stanchezza;
        aiuta ad interiorizzare la fatica con una spesa
        relativamente bassa;
        serve a correre meglio in condizioni di fatica;
        serve a utilizzare e modulare le energie nei finali di gara.



martedì 2 febbraio 2010
SCHEMI DI LAVORO E
         PROGRESSIONE
           DIDATTICA

martedì 2 febbraio 2010
cosa precede le
                           esercitazioni:
        Questi esercizi generali costituiscono la base che
        consentirà agli esercizi specifici di trasferire gli effetti
        impulsivi alla parte superiore più compatta e solida
        1 - Esercizi a carico naturale e di pre-atletismo generale.
               I distretti interessati sono:
                   addominali
                   dorsali
                   glutei
                   quadricipiti
                   bicipiti femorali - ischio crurali
                   tricipiti surali

martedì 2 febbraio 2010
cosa precede le
                           esercitazioni:
        2 - Esercitazioni propriocettive sugli arti inferiori,
        rafforzamento ed abilizzazione dei muscoli motori del
        piede e degli stabilizzatori della caviglia.



        Le afferenze articolari rivestono grande importanza nella
        segnalazione della direzione, della velocità di movimento,
        della posizione dell’articolazione e permettono una
        regolazione precisa della stiffness in preparazione del
        movimento volontario.


martedì 2 febbraio 2010
ricerca della giusta
                               pendenza
                      Giusta pendenza (10-12%)
        Problemi derivanti da un eccessiva pendenza:
        Il tricipite surale offre la sua massima potenza se la
        caviglia è flessa ed il ginocchio va verso l’estensione.
        Eccessivo sovrastiramento del tendine d’Achille.
        Eccessiva stimolazione degli
         organi tendinei del Golgi e
        dei fusi neuromuscolari con
        conseguente aumento della
         fase di appoggio.


martedì 2 febbraio 2010
L’intensità nei lavori in salita per
             l’incremento della capacità di
           resistenza è fondamentale, perché
           permette l’aumento delle capacità
                 contrattili e ossidative.

    Se il lavoro si protrae per diversi
    minuti con intensità e pulsazioni
    cardiache inferiori alla soglia
    si avrà un incremento del numero           Se l’intensità del lavoro è
    dei mitocondri con aumento della            elevata (sopra la soglia)
    potenza respiratoria dei muscoli.              gli effetti allenanti in
                                               direzione resistenza alla
                                          forza saranno minori/minimi
                                                              (per effetto
                                                      dell’acidificazione)
martedì 2 febbraio 2010
un elevato livello di resistenza specifica
           si può raggiungere rispettando:

          L’equilibrio fra sistemi metabolici e muscolari
          adattando i sistemi fisiologici attraverso un giusto
          bilanciamento (quantità, intensità specifiche e dinamica)
          aumentando la P.A dei muscoli e le loro capacità
          contrattili, riducendo l’utilizzo della glicolisi ed
          incrementando la combustione dei grassi
          aumentando la forza attraverso la sollecitazione costante
          e con carichi crescenti del sistema neuro – muscolare
          favorendo attraverso una vasta gamma di esercitazioni
          tecniche, la trasferibilità nel gesto tecnico specifico.


martedì 2 febbraio 2010
attenzione a:
                                  Le calzature durante
                                  queste esercitazioni
                                  devono proteggere il
                                  tendine con una parte
                                  posteriore più rialzata.
                                  Una corretta postura.
                                  Il capo, il busto e il bacino
                                  devono rimanere
                                  perpendicolari ad
                                  un’immaginaria linea
                                  orizzontale.


martedì 2 febbraio 2010
Nell’azione di corsa, quando il
                                    piede prende contatto con il
                                  terreno e la gamba è quasi tesa,
                                     il quadricipite lavora poco,
                                    mentre quando la gamba si
                                    piega (come spesso accade)
                                      deve intervenire in modo
                                              energico.



           Uno cattivo sinergismo e uno squilibrio esecutivo
         fra la muscolatura anteriore e posteriore della gamba
                     determina anche la corsa seduta
               con conseguente inutilizzo del piede a terra.



martedì 2 febbraio 2010
sprint in salita:

          Le prove in salita su distanze da 50 e 100 m sono
          esercitazioni specifiche di forza esplosiva- elastica ciclica.
          Stimolano sia il meccanismo Anaerobico Alattaccido che
          Lattacido.
          Si possono svolgere due volte la settimana con almeno 3 –
          4 giorni di Training.




martedì 2 febbraio 2010
esempi di
                          esercitazioni

martedì 2 febbraio 2010
salite brevi:
          60/80/100 metri per 3-4 serie
               recupero 2’ e 4’ tra le serie;
          60/80/100/80/60 metri per 2-3 serie
               recupero 2’ e 5’ tra le serie;
          4x60 metri recupero 1’ e pausa 4’ dopo blocco
          + 3x80 metri recupero 2’ e pausa 4’ dopo blocco
          + 2x100 metri recupero 3’;
           60/100/60 metri per 4 serie
               recupero 1’ e 3’ tra i blocchi.



martedì 2 febbraio 2010
salite brevi:
          Ai lavori di sprint in salita si
          possono collegare
          immediatamente esercitazioni
          di corsa in piano:
          in successione;
          in alternanza.


                          Nello stesso giorno;
                          in giorni diversi;
                          nello stesso allenamento.


martedì 2 febbraio 2010
esempi di
                          combinazioni
          5x60 m salita con recupero surplace curando la parte
          tecnica (corretta azione ed ampiezza)
          + 1x600 m a ritmo di S.An o leggermente sotto.
          Ripetere per 2-3 volte con recupero 2’-3’ oppure in forma
          continuativa con recupero attivo
          5x60 m + 1000 m
          + 5x80 m + 600 m
          + 5x100 m + 400 m. Intensità crescente.
          5x60 m + 4x1’ 1’ variazioni
                           /
          + 4x80 m + 1000 m progressione (500 + 500)
          + 3x100 m + 1000 m ritmo continuo
          5x80 m recupero in surplace
           + 5x80 m + 2000 m
martedì 2 febbraio 2010
esempi di
                          combinazioni
          5x60 m con recupero surplace, pausa 3’
          + 3x80 m con recupero surplace, pausa 3’
          + 3x100 m con recupero surplace, pausa 3’
          + 1x3.000 m
          3x4x100 m recupero 1’ e 3’ tra i blocchi
          + progressivo 5.000 m
          ancor più’ in direzione estensiva:
          salita + 3.000 m
          + salita + 2.000 m
          + salita + 1.000 m


martedì 2 febbraio 2010
salite medie:
          Distanze da 150 a 300 metri.
          Da utilizzare con atleti maturi perché lattacide e su
          pendenze idonee che permettano azioni tecniche corrette.
          Sono sconsigliate serie con ripetizioni troppo numerose.
          Utilizzare pause più lunghe.




martedì 2 febbraio 2010
salite medie:
          Alcuni esempi:


          5x150 metri
          5x200 metri
          5x300 metri
          150/200/300/200/150 metri
          150 +150 metri con recupero 2’
          dopo 5’: 200 + 200 metri con recupero 3’
          dopo 6’: 300 + 300 metri con recupero 5’


martedì 2 febbraio 2010
salite lunghe:
          Progressivi in salita di 2000-4000 metri, cercando di
          incrementare gradualmente:
          1 – le pulsazioni;
          2 – le ampiezze di corsa.
          Variati
          1- su 3000 metri a 500m + 500m
          2- 4000 metri con variazioni di 1’ 1’.
                                            /
          La parte più veloce con una giusta ampiezza, la parte meno
          veloce in agilità come sostegno organico al lavoro di
          resistenza alla forza.
          Curare molto la parte meccanica.
          Cronoscalata in salita di 2500-6000 metri, anche sotto
          forma di variazioni e di moduli per non addormentare le
          componenti cardiache e di meccanica di corsa.
martedì 2 febbraio 2010
salite lunghe:
           Le salite lunghe sono da utilizzare con attenzione, su
          atleti abili, formati.
          Sono esercitazioni organiche con attivazione delle fibre
          lente e possono essere definiti come lavori di Potenza
          Aerobica mista e utilizzati come test di valutazione della
          condizione




martedì 2 febbraio 2010
attività pratiche:
           Le esercitazioni in salita si possono utilizzare:
          nel periodo fondamentale
          in 10 giorni di lavoro si possono svolgere 3 sedute di
          forza, per un totale di 9 al mese:
          - un circuito modificato
          - un lavoro di sprint in salita
          - un lavoro di salita lunga: progressivo, cronoscalata …
          nel periodo pre –agonistico
          il lavoro viene diluito in 15 giorni, per un totale di 6 al
          mese;
          nel periodo agonistico
          solo carichi specifici
          - 1, massimo 2 volte in 15 giorni.
martedì 2 febbraio 2010
le salite
                                    Nella casistica,
                 valutando le varie dinamiche nell’utilizzo dei mezzi,
                      si è notato quanto diverse siano le risposte
                              ai carichi di forza in salita.


                          Molti atleti le utilizzano lontano dalla gara,
                                   altri invece in prossimità,
                              alcuni addirittura il giorno prima,
                                        ma come richiamo,
                                  non come lavoro specifico.


martedì 2 febbraio 2010
le salite
           Abbiamo notato anche come l’esecuzione tecnica
                  possa influire sui lavori successivi.
    Infatti una scorretta azione meccanica in condizione di fatica
   determina al controllo ematico alte concentrazioni di C.P.K che
     se non recuperate (abbassate) nei giorni successivi possono
      determinare infortuni o impossibilità al lavoro successivo.
                                    .




martedì 2 febbraio 2010
lavori misti

                                                  RE
                                              i     CU
                                           lz            PE
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                    rin
                  Sp
                                                  VARIAZIONE corsa

                      RECUPERO corsa

martedì 2 febbraio 2010
lavori misti
                                                                   Veloce     Lento
                                                     a
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                                       or
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      Lento               Veloce                         ba
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                                        v
   Veloce                 Lento


martedì 2 febbraio 2010
conclusioni
          Le salite rimangono un mezzo importantissimo
          dell’allenamento di un mezzofondista, ma devono essere
          preparate adeguatamente per non incorrere in danni
          muscolari e metabolici.



          Senza una progressione didattica e un addestramento
          mirato, le salite fatte solo per farle, perdono molto della
          loro efficacia.



martedì 2 febbraio 2010
GRAZIE
           dell’attenzione!!!!
       la         CORSA              in   SALITA
                            prof. ENDRIZZI Pier
                                               ino
                          settore mezzofond
                                            o FIDA   L

associazione
                      VOLPI        Nembro, 30 gennaio 2010
martedì 2 febbraio 2010
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La corsa in salita

  • 1. COME, DOVE, QUANDO E PERCHE’ la CORSA in SALITA prof. ENDRIZZI Pier ino settore mezzofond o FIDA L associazione VOLPI Nembro, 30 gennaio 2010 martedì 2 febbraio 2010
  • 2. Le corse in salita sono un mezzo largamente utilizzato nella preparazione del corridore di resistenza. Attraverso questa esercitazione si può: intervenire in modo mirato sulla muscolatura, fibre (salite corte o lunghe) sviluppare la forza in diverse espressioni migliorare la potenza aerobica. Le corse in salita rivestono un ruolo importante nel potenziamento specifico del mezzofondista. martedì 2 febbraio 2010
  • 3. L’inserimento nel programma di allenamento corretta !$()$*+('$%)" programmazione, !$()$*+('$%)" !"#$%&$''('$%)" errata !"#$%&$''('$%)" programmazione, martedì 2 febbraio 2010
  • 4. la corsa in salita: Facilita la corsa su tutti gli altri terreni; rafforza la muscolatura degli arti inferiori; aiuta nella ricerca del ritmo, permettendo di superare anche le crisi di stanchezza; aiuta ad interiorizzare la fatica con una spesa relativamente bassa; serve a correre meglio in condizioni di fatica; serve a utilizzare e modulare le energie nei finali di gara. martedì 2 febbraio 2010
  • 5. SCHEMI DI LAVORO E PROGRESSIONE DIDATTICA martedì 2 febbraio 2010
  • 6. cosa precede le esercitazioni: Questi esercizi generali costituiscono la base che consentirà agli esercizi specifici di trasferire gli effetti impulsivi alla parte superiore più compatta e solida 1 - Esercizi a carico naturale e di pre-atletismo generale. I distretti interessati sono: addominali dorsali glutei quadricipiti bicipiti femorali - ischio crurali tricipiti surali martedì 2 febbraio 2010
  • 7. cosa precede le esercitazioni: 2 - Esercitazioni propriocettive sugli arti inferiori, rafforzamento ed abilizzazione dei muscoli motori del piede e degli stabilizzatori della caviglia. Le afferenze articolari rivestono grande importanza nella segnalazione della direzione, della velocità di movimento, della posizione dell’articolazione e permettono una regolazione precisa della stiffness in preparazione del movimento volontario. martedì 2 febbraio 2010
  • 8. ricerca della giusta pendenza Giusta pendenza (10-12%) Problemi derivanti da un eccessiva pendenza: Il tricipite surale offre la sua massima potenza se la caviglia è flessa ed il ginocchio va verso l’estensione. Eccessivo sovrastiramento del tendine d’Achille. Eccessiva stimolazione degli organi tendinei del Golgi e dei fusi neuromuscolari con conseguente aumento della fase di appoggio. martedì 2 febbraio 2010
  • 9. L’intensità nei lavori in salita per l’incremento della capacità di resistenza è fondamentale, perché permette l’aumento delle capacità contrattili e ossidative. Se il lavoro si protrae per diversi minuti con intensità e pulsazioni cardiache inferiori alla soglia si avrà un incremento del numero Se l’intensità del lavoro è dei mitocondri con aumento della elevata (sopra la soglia) potenza respiratoria dei muscoli. gli effetti allenanti in direzione resistenza alla forza saranno minori/minimi (per effetto dell’acidificazione) martedì 2 febbraio 2010
  • 10. un elevato livello di resistenza specifica si può raggiungere rispettando: L’equilibrio fra sistemi metabolici e muscolari adattando i sistemi fisiologici attraverso un giusto bilanciamento (quantità, intensità specifiche e dinamica) aumentando la P.A dei muscoli e le loro capacità contrattili, riducendo l’utilizzo della glicolisi ed incrementando la combustione dei grassi aumentando la forza attraverso la sollecitazione costante e con carichi crescenti del sistema neuro – muscolare favorendo attraverso una vasta gamma di esercitazioni tecniche, la trasferibilità nel gesto tecnico specifico. martedì 2 febbraio 2010
  • 11. attenzione a: Le calzature durante queste esercitazioni devono proteggere il tendine con una parte posteriore più rialzata. Una corretta postura. Il capo, il busto e il bacino devono rimanere perpendicolari ad un’immaginaria linea orizzontale. martedì 2 febbraio 2010
  • 12. Nell’azione di corsa, quando il piede prende contatto con il terreno e la gamba è quasi tesa, il quadricipite lavora poco, mentre quando la gamba si piega (come spesso accade) deve intervenire in modo energico. Uno cattivo sinergismo e uno squilibrio esecutivo fra la muscolatura anteriore e posteriore della gamba determina anche la corsa seduta con conseguente inutilizzo del piede a terra. martedì 2 febbraio 2010
  • 13. sprint in salita: Le prove in salita su distanze da 50 e 100 m sono esercitazioni specifiche di forza esplosiva- elastica ciclica. Stimolano sia il meccanismo Anaerobico Alattaccido che Lattacido. Si possono svolgere due volte la settimana con almeno 3 – 4 giorni di Training. martedì 2 febbraio 2010
  • 14. esempi di esercitazioni martedì 2 febbraio 2010
  • 15. salite brevi: 60/80/100 metri per 3-4 serie recupero 2’ e 4’ tra le serie; 60/80/100/80/60 metri per 2-3 serie recupero 2’ e 5’ tra le serie; 4x60 metri recupero 1’ e pausa 4’ dopo blocco + 3x80 metri recupero 2’ e pausa 4’ dopo blocco + 2x100 metri recupero 3’; 60/100/60 metri per 4 serie recupero 1’ e 3’ tra i blocchi. martedì 2 febbraio 2010
  • 16. salite brevi: Ai lavori di sprint in salita si possono collegare immediatamente esercitazioni di corsa in piano: in successione; in alternanza. Nello stesso giorno; in giorni diversi; nello stesso allenamento. martedì 2 febbraio 2010
  • 17. esempi di combinazioni 5x60 m salita con recupero surplace curando la parte tecnica (corretta azione ed ampiezza) + 1x600 m a ritmo di S.An o leggermente sotto. Ripetere per 2-3 volte con recupero 2’-3’ oppure in forma continuativa con recupero attivo 5x60 m + 1000 m + 5x80 m + 600 m + 5x100 m + 400 m. Intensità crescente. 5x60 m + 4x1’ 1’ variazioni / + 4x80 m + 1000 m progressione (500 + 500) + 3x100 m + 1000 m ritmo continuo 5x80 m recupero in surplace + 5x80 m + 2000 m martedì 2 febbraio 2010
  • 18. esempi di combinazioni 5x60 m con recupero surplace, pausa 3’ + 3x80 m con recupero surplace, pausa 3’ + 3x100 m con recupero surplace, pausa 3’ + 1x3.000 m 3x4x100 m recupero 1’ e 3’ tra i blocchi + progressivo 5.000 m ancor più’ in direzione estensiva: salita + 3.000 m + salita + 2.000 m + salita + 1.000 m martedì 2 febbraio 2010
  • 19. salite medie: Distanze da 150 a 300 metri. Da utilizzare con atleti maturi perché lattacide e su pendenze idonee che permettano azioni tecniche corrette. Sono sconsigliate serie con ripetizioni troppo numerose. Utilizzare pause più lunghe. martedì 2 febbraio 2010
  • 20. salite medie: Alcuni esempi: 5x150 metri 5x200 metri 5x300 metri 150/200/300/200/150 metri 150 +150 metri con recupero 2’ dopo 5’: 200 + 200 metri con recupero 3’ dopo 6’: 300 + 300 metri con recupero 5’ martedì 2 febbraio 2010
  • 21. salite lunghe: Progressivi in salita di 2000-4000 metri, cercando di incrementare gradualmente: 1 – le pulsazioni; 2 – le ampiezze di corsa. Variati 1- su 3000 metri a 500m + 500m 2- 4000 metri con variazioni di 1’ 1’. / La parte più veloce con una giusta ampiezza, la parte meno veloce in agilità come sostegno organico al lavoro di resistenza alla forza. Curare molto la parte meccanica. Cronoscalata in salita di 2500-6000 metri, anche sotto forma di variazioni e di moduli per non addormentare le componenti cardiache e di meccanica di corsa. martedì 2 febbraio 2010
  • 22. salite lunghe: Le salite lunghe sono da utilizzare con attenzione, su atleti abili, formati. Sono esercitazioni organiche con attivazione delle fibre lente e possono essere definiti come lavori di Potenza Aerobica mista e utilizzati come test di valutazione della condizione martedì 2 febbraio 2010
  • 23. attività pratiche: Le esercitazioni in salita si possono utilizzare: nel periodo fondamentale in 10 giorni di lavoro si possono svolgere 3 sedute di forza, per un totale di 9 al mese: - un circuito modificato - un lavoro di sprint in salita - un lavoro di salita lunga: progressivo, cronoscalata … nel periodo pre –agonistico il lavoro viene diluito in 15 giorni, per un totale di 6 al mese; nel periodo agonistico solo carichi specifici - 1, massimo 2 volte in 15 giorni. martedì 2 febbraio 2010
  • 24. le salite Nella casistica, valutando le varie dinamiche nell’utilizzo dei mezzi, si è notato quanto diverse siano le risposte ai carichi di forza in salita. Molti atleti le utilizzano lontano dalla gara, altri invece in prossimità, alcuni addirittura il giorno prima, ma come richiamo, non come lavoro specifico. martedì 2 febbraio 2010
  • 25. le salite Abbiamo notato anche come l’esecuzione tecnica possa influire sui lavori successivi. Infatti una scorretta azione meccanica in condizione di fatica determina al controllo ematico alte concentrazioni di C.P.K che se non recuperate (abbassate) nei giorni successivi possono determinare infortuni o impossibilità al lavoro successivo. . martedì 2 febbraio 2010
  • 26. lavori misti RE i CU lz PE ba RO o ita di al c or ts s a rin Sp VARIAZIONE corsa RECUPERO corsa martedì 2 febbraio 2010
  • 27. lavori misti Veloce Lento a nt le sa Lento Veloce or C i lz Lento Veloce ba o ce e lo v Veloce Lento martedì 2 febbraio 2010
  • 28. conclusioni Le salite rimangono un mezzo importantissimo dell’allenamento di un mezzofondista, ma devono essere preparate adeguatamente per non incorrere in danni muscolari e metabolici. Senza una progressione didattica e un addestramento mirato, le salite fatte solo per farle, perdono molto della loro efficacia. martedì 2 febbraio 2010
  • 29. GRAZIE dell’attenzione!!!! la CORSA in SALITA prof. ENDRIZZI Pier ino settore mezzofond o FIDA L associazione VOLPI Nembro, 30 gennaio 2010 martedì 2 febbraio 2010
  • 30. iscriviti e sostieni l’Associazione martedì 2 febbraio 2010