1. Documentazione dell'Unità di competenza:
NON CI SONO PIU’ LE MEZZE STAGIONI
Istituto scolastico: I.C.COREGLIA ANT.LLI (LU)
Destinatari:
LAB 1: CL.1^ PRIM GHIVIZZANO E 1^ PRIM PIANO DI COREGLIA
LAB 2: CL. 4^/5^ COREGLIA
LAB 3: CL. 5^ GHIVIZZANO
LAB 4: CL. 3^A SEC.1° GRADO – GHIVIZZANO
Ore dedicate al percorso: 10/CLASSE CON ESPERTO
2. Il percorso è nato in seguito alla partecipazione al corso di aggiornamento
attivato da Regione Toscana e Consorzio LaMMA. Gli insegnanti che hanno
svolto il corso hanno sensibilizzato anche altri docenti, fino a definire la richiesta
dei laboratori e la scelta delle attività, di classe e per gruppi di classe.
Le UdC vengono svolte nelle ore di compresenza (2 h/sett per 5 settimane) del
docente di scienze e del docente di lettere coadiuvati da un esperto ambientale.
Le attività illustrate successivamente sono parte integrante del curricolo di
scienze e geografia e le modalità di realizzazione vanno ad incidere sull’aspetto
relazionale sollecitando competenze trasversali di convivenza civile, conoscenza
di sé, consapevolezza dei propri diritti e doveri, interazione con gli altri,
elaborazione ed espressione di un proprio progetto di vita.
Descrizione della genesi del percorso didattico
PARTE COMUNE A TUTTI I LABORATORI
3. Documentazione dell'Unità di competenza:
NON CI SONO PIU’ LE MEZZE STAGIONI 4
Istituto scolastico: I.C.COREGLIA ANT.LLI (LU)
Destinatari:
LAB 4: CL.1^ PRIM GHIVIZZANO E 1^ PRIM PIANO DI
COREGLIA
Ore dedicate al percorso: 10/CLASSE CON ESPERTO
4. Descrizione del percorso didattico, dove siano
chiaramente individuabili lo sviluppo concettuale e
l’approccio metodologico
LAB 4 - CLASSI 1^
L'argomento dei cambiamenti climatici è molto vasto ed
impegnativo da affrontare. Abbiamo scelto di approfondire un
segmento molto importante e direttamente osservabile del
macrotema per far leva sulle competenze innate dei bambini così
piccoli che sono l'osservazione e lo spirito critico, il fare domande,
la curiosità. Giocare, manipolare e osservare cultivar locali e
animali autoctoni ci permetterà di capire che cosa sia la
biodiversità, che cosa può metterla in pericolo e cosa possiamo
fare per tutelarla. Il clima sarà quindi l'attore non protagonista
indispensabile per la biodiversità.
5. Obiettivi/competenze:
– sviluppare capacità relazionali e di lavoro in
gruppo
– assimilare il concetto di biodiversità e in
particolare di biodiversità animale e vegetale
locale
– assimilare il concetto di causa-effetto in merito
ai rischi di perdita di biodiversità e di buone
pratiche per tutelarla
6. Metodologia:
Per questo percorso didattico abbiamo pensato di proporre un approccio
metodologico di tipo partecipativo e attivante che metta in moto il pensiero, la
creatività, l'affettività, la comunicazione, il conflitto non violento, l'utilizzo
dell'informazione critica. Scopo ultimo delle varie attività è mostrare che la natura
non è altro da noi, che il mondo è uno e che le sue parti sono interdipendenti,
che le diversità sono connaturate all'esistenza.
7. Metodologia:
Riteniamo che il rispetto per l’ambiente vada di pari passo al rispetto che ognuno
di noi ha per l’altro; per questo motivo consideriamo di fondamentale importanza
la comprensione delle cause dell’attuale crisi ambientale a partire da una presa
di coscienza individuale, su ciò che ogni essere umano può realizzare per creare
un cambiamento globale che preveda il rispetto dell’ambiente e delle culture.
8. Metodologia:
Attraverso l'utilizzo di brani musicali, video ed immagini, attraverso l'uso del
brainstorming e, in particolare, di giochi-esercizi presi in prestito dal teatro
cercheremo di trasmettere quest'idea della reciproca dipendenza che ci
conduce verso quella della reciproca responsabilità.
Il filo conduttore del laboratorio sarà una favola, la storia di Giò, il contadino e
il pericolo per GialloRino. Una storia che parla di semi locali di animali
che cambiano abitudini e di habitat che si trasformano...una storia che parla
di biodiversità animale e vegetale, dei pericoli che corre e delle piccole
grandi azioni che ognuno di noi può fare per tutelarla.
9. Capitiamo... a fagiolo!! Li tocco, li osservo, scopro le diversità Gioco-attività
con le molteplici varietà di fagioli locali iscritti al registro della Banca del
Germoplasma della Garfagnana (oppure altra tipologia di ortaggio/frutto a seconda
della disponibilità al momento di realizzazione del laboratorio). Sperimentazione
sensoriale, li tocco, li osservo, scopro le diversità, invento un nome.
10. Seminiamo: in collaborazione con chi segue l'orto didattico o con un nonno disponibile,
seminiamo e seguiamo la germinazione dei diversi tipi di fagioli
11. II incontro (2h):
• Gioco rompighiaccio...
Gioco-attività per creare un clima laboratoriale e attivare meccanismi relazionali
• Giò, il contadino e il pericolo per Giallo Rino. Lettura animata e/o
teatralizzazione della storia
12. DiversArte: manipolazione creativa dei fagioli e di altri elementi naturali raccolti durante una
passeggiata (foglie, rametti, sassi...), realizzazione di un quadro/disegno.
13. • Giò, il contadino e il pericolo per Giallo Rino. Lettura animata e/o teatralizzazione della
storia.
• Una rondine non fa primavera ma tante si! Costruiamo una mangiatoia da mettere nel
giardino della scuola.
14. Giò, il contadino e il pericolo per Giallo Rino. Lettura animata e/o teatralizzazione della
storia.
• Quel che semini raccogli: se sotterriamo diversi tipi di materiali/rifiuti cosa succede?
(Verifica da fare in seguito).
15. Risultati ottenuti
La valutazione degli apprendimenti è stata verificata attraverso griglie di
osservazione tese a individuare:
Partecipazione sociale:apprendimento condiviso e negoziazione di nuovi
significati;
Competenza: riflessione sull’esperienza (es.apprendistato cognitivo)
Appartenenza e reciprocità : coinvolgimento dell’intera persona (corpo, mente,
emozioni, e le relazioni)
Identità come costruzione sociale:
•Saper assumere un impegno
•Saper condividere
•Saper scegliere
•Saper rinunciare
•Saper assumere responsabilità
•Saper prendersi cura (di sé, degli altri, dell’ambiente)
Estremamente importante è stata la valenza pratica: il grande valore attribuito al
fare che struttura e dà significato all’esperienza; lo scambio di informazioni e di
saperi; il porre questioni; l’avanzare domande; la discussione; l’autonomia di
giudizio.
16. Documentazione dell'Unità di competenza:
NON CI SONO PIU’ LE MEZZE STAGIONI 2 e 3
Istituto scolastico: I.C.COREGLIA ANT.LLI (LU)
Destinatari:
LAB 2: CL. 4^/5^ COREGLIA
LAB 3: CL. 5^ GHIVIZZANO
Ore dedicate al percorso: 10/CLASSE CON ESPERTO
17. Descrizione della genesi del percorso didattico
L'argomento dei cambiamenti climatici è molto vasto ed impegnativo da
affrontare. Abbiamo scelto di approfondire un segmento molto
importante e direttamente osservabile del macrotema per far leva sulle
competenze innate dei bambini che sono l'osservazione e lo spirito
critico, il fare domande, la curiosità. In particolare i bambini “sanno
ricordare” e “sanno dare l'esempio”: giocare con loro alla scoperta delle
Errecologiche, (tutte le buone pratiche che possiamo adottare per
essere meno “pesanti” sull'ambiente e quindi salvaguardare il clima) li
renderà sicuramente cittadini responsabili ecoscienti nel compiere
azioni e scelte quotidiane.
18. Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente
individuabili lo sviluppo concettuale e l’approccio metodologico
Metodologia:
Per questo percorso didattico abbiamo pensato di proporre un
approccio metodologico di tipo partecipativo e attivante che metta
in moto il pensiero, la creatività, l'affettività, la comunicazione, il
conflitto nonviolento, l'utilizzo dell'informazione critica. Scopo
ultimo delle varie attività è mostrare che la natura non è altro da
noi, che il mondo è uno e che le sue parti sono interdipendenti,
che le diversità sono connaturate all'esistenza. Riteniamo che il
rispetto per l’ambiente vada di pari passo al rispetto che ognuno di
noi ha per l’altro; per questo motivo consideriamo di fondamentale
importanza la comprensione delle cause dell’attuale crisi
ambientale a partire da una presa di coscienza individuale, su ciò
che ogni essere umano può realizzare per creare un cambiamento
globale che preveda il rispetto dell’ambiente e delle culture.
19. Riteniamo che il rispetto per l’ambiente vada di pari passo al
rispetto che ognuno di noi ha per l’altro; per questo motivo
consideriamo di fondamentale importanza la comprensione delle
cause dell’attuale crisi ambientale a partire da una presa di
coscienza individuale, su ciò che ogni essere umano può
realizzare per creare un cambiamento globale che preveda il
rispetto dell’ambiente e delle culture.
20. Obiettivi/competenze:
– sviluppare capacità relazionali e di lavoro in gruppo
– valorizzare e sviluppare gli interessi e le potenzialità dei ragazzi
attraverso attività pratico-creative che i ragazzi dovranno
autogestire e realizzare in prima persona
– assimilare il concetto di causa-effetto: inquinamento –
cambiamenti climatici
– acquisire uno spirito critico e consapevole come cittadini e
come consumatori: il potere delle nostre scelte quotidiane
– acquisire nuovi comportamenti, buone pratiche da attuare nella
vita quotidiana
21. Che effetto fa?!
Spunti di discussione sui cambiamenti climatici attraverso le immagini
Erre da supeReRoi
gioco di teatr-azione per introdurre le ERREcologiche: Ricila, Riusa,
Ripara, Riduci, Rispetta
22. In esplorazione
Passeggiata intorno alla scuola per andare alla ricerca di attività
e/o comportamenti positivi o negativi rispetto al clima. Ma qualcuno
ce li ha questi Super poteri? (5^ Coreglia)
25. Primo super potere: Ricicla!
Per riflettere sul “valore dei rifiuti” e sul loro possibile riuso
creativo. Proviamo insieme a fare la carta riciclata che sarà
utilizzata per creare le pagine del Diario di bordo dove, nel corso
dei laboratori, appunteremo gli obiettivi raggiunti
27. Gli altri super poteri: Ripara! Riduci! Rispetta!
Siamo abituati a riparare gli oggetti? Come possiamo ridurre la nostra
produzione di rifiuti? Come possiamo ridurre i nostri consumi di acqua ed
energia? Gioco-esercizio su queste buone pratiche.
28. Risultati ottenuti
La valutazione degli apprendimenti è stata verificata attraverso griglie di
osservazione tese a individuare:
Partecipazione sociale:apprendimento condiviso e negoziazione di nuovi
significati;
Competenza: riflessione sull’esperienza (es. apprendistato cognitivo)
Appartenenza e reciprocità : coinvolgimento dell’intera persona (corpo,
mente, emozioni, e le relazioni)
Identità come costruzione sociale:
Saper assumere un impegno
Saper condividere
Saper scegliere
Saper rinunciare
Saper assumere responsabilità
Saper prendersi cura (di sé, degli altri, dell’ambiente)
Estremamente importante è stata la valenza pratica: il grande valore
attribuito al fare che struttura e dà significato all’esperienza; lo scambio di
informazioni e di saperi; il porre questioni; l’avanzare domande; la
discussione; l’autonomia di giudizio.
29. Documentazione dell'Unità di competenza:
NON CI SONO PIU’ LE MEZZE STAGIONI
Istituto scolastico: I.C. COREGLIA ANT.LLI (LU)
Destinatari:
LAB 1:CLASSE 3^ SCUOLA SEC DI GHIVIZZANO
Ore dedicate al percorso: 10/ CLASSE CON ESPERTO
30. Descrizione della genesi del percorso didattico
Il clima e il cibo: cosa li lega? Scopriremo insieme come la nostra
alimentazione sia un fattore che può
incidere enormemente sui cambiamenti climatici.
Obiettivi/competenze:
– sviluppare capacità relazionali e di lavoro in gruppo
– valorizzare e sviluppare gli interessi e le potenzialità dei ragazzi
attraverso attività pratico-creative
che i ragazzi dovranno autogestire e realizzare in prima persona
– assimilare il concetto di biodiversità e il legame causa-effetto tra le
nostre azioni e le problematiche
ambientali legate ai cambiamenti climatici
– acquisire uno spirito critico e consapevole come cittadini e come
consumatori: il potere delle nostre scelte quotidiane, come quelle
alimentari
31. Descrizione del percorso didattico, dove siano chiaramente
individuabili lo sviluppo concettuale e l’approccio
metodologico
Metodologia: Per questo percorso didattico abbiamo pensato di
proporre un approccio metodologico di tipo partecipativo e attivante che
metta in moto il pensiero, la creatività, l'affettività, la comunicazione, il
conflitto non violento, l'utilizzo dell'informazione critica. Scopo ultimo
delle varie attività è mostrare che la natura non è altro da noi, che il
mondo è uno e che le sue parti sono interdipendenti, che le diversità
sono connaturate all'esistenza. Riteniamo che il rispetto per l’ambiente
vada di pari passo al rispetto che ognuno di
noi ha per l’altro; per questo motivo consideriamo di fondamentale
importanza la comprensione delle cause dell’attuale crisi ambientale a
partire da una presa di coscienza individuale, su ciò che ogni essere
umano può realizzare per creare un cambiamento globale che preveda
il rispetto dell’ambiente e delle culture.
32. • I cambiamenti climatici in un fazzoletto
Il gioco del fazzoletto rivisitato e arricchito di immagini che ci aiuteranno
a fare un excursus generale su cause e conseguenze dei cambiamenti
climatici
• Allarme: trovate importanti tracce di co2 e metano in molti cibi di
consumo quotidiano attraverso un articolo costruito ad hoc entreremo
subito nel vivo del tema cercando di spiazzare e incuriosire,
lanciando il sasso senza troppe spiegazioni... scopriremo connessioni e
motivazioni di questo strano articolo durante tutto il laboratorio.
• Cantiere aperto
Presentazione del progetto videoclip (videoricette per il clima con
coinvolgimento dei genitori,
pubblicità di buone pratiche o cibi “sostenibili”, videointerviste ecc... Sarà
importante ascoltare i
ragazzi e valorizzare i loro interessi solo così metteranno entusiamo
nell'attività proposta, quindi
questo “cantiere” dovrà rimanere aperto a modifiche e stravolgimenti)
33. Cantiere aperto
Iniziamo a lavorare al progetto stabilendo ruoli e compiti che
responsabilizzeranno i ragazzi e forniamo indicazioni e materiali
per cominciare a lavorare
• Preparazione all'uscita: l'uscita viene fatta nei dintorni della
scuola. Abbiamo scelto un progetto di biodiversità e tutela del
territorio (alcuni esempi: coltivatori custodi, recupero razze locali
che meglio si adattano al nostro territorio e clima come la fattoria
didattica La Bosa di Careggine).
45. Le merendine a scuola si possono evitare, meglio
mangiare frutta o dolci fatti in casa.
46. • Trovato il tesoro? Debriefing animato sulla caccia al tesoro
• Officina creativa: montaggio videoclip
• Presentazione videoclip ad altre classi della scuola o ai
genitori
• Caccia al tesoro tra supermercato e cucina... compito a casa: i ragazzi dovranno
trovare al
supermercato e/o in cucina alcuni prodotti con determinate cartteristiche (imballaggi, km
0, usa e
getta ecc...)
47. Risultati ottenuti
La valutazione degli apprendimenti è stata verificata attraverso griglie di
osservazione tese a individuare:
Partecipazione sociale: apprendimento condiviso e negoziazione di
nuovi significati;
Competenza: riflessione sull’esperienza (es. apprendistato cognitivo)
Appartenenza e reciprocità : coinvolgimento dell’intera persona (corpo,
mente, emozioni, e le relazioni)
Identità come costruzione sociale:
Saper assumere un impegno
Saper condividere
Saper scegliere
Saper rinunciare
Saper assumere responsabilità
Saper prendersi cura (di sé, degli altri, dell’ambiente)
Estremamente importante è stata la valenza pratica: il grande valore
attribuito al fare che struttura e dà significato all’esperienza; lo scambio di
informazioni e di saperi; il porre questioni; l’avanzare domande; la
discussione; l’autonomia di giudizio.