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Brainstorming contro le tempeste
dei cambiamenti climatici
Istituto comprensivo di
Montecarlo/Villa Basilica
Scuola infanzia- scuola primaria- scuola secondaria di primo grado.
( Comune di Montecarlo - Comune di Villa Basilica )
Ore dedicate al percorso:
120 ore circa
(con o senza esperto esterno).
Descrizione della genesi del percorso didattico:
“ Brainstorming contro le tempeste dei cambiamenti climatici”
nasce dal proposito di avviare gradualmente gli alunni
dell’Istituto ad una riflessione sull’importanza di esercitare
sempre comportamenti corretti nei confronti dell’ambiente.
Inizialmente rivolto ai bambini dell’ultimo anno di scuola
dell’infanzia, agli alunni delle classi terze della scuola primaria
e delle classi prime della scuola secondaria di primo grado, in
corso d’opera il progetto è poi stato esteso a molte altre classi.
La finalità principale è stata quella di avviare i bambini ed i
ragazzi ad una riflessione sull’importanza della risorsa acqua
per la vita di tutte le creature viventi, sulle caratteristiche
peculiari della stessa, sul suo uso sostenibile e, infine,sui
fenomeni meteorologici che si stanno verificando a causa
dell’uso scorretto e/o abuso delle risorse del nostro pianeta e
sulle conseguenze che ciò comporta per il suolo terrestre
( interazione fra dissesto geologico, deforestazione e
cambiamenti climatici).
Inoltre il percorso è stato pensato per valorizzare e promuovere la
continuità sia in orizzontale che in verticale fra i vari plessi e le
varie classi dell’Istituto.
Uno strumento di continuità, nell’attuazione dei percorsi educativi
programmati,è risultato essere l’esperto esterno inviatoci
dall’Associazione Legambiente, che ha progettato gli interventi
nelle classi ponendo attenzione alle richieste degli insegnanti
coinvolti,
inserendosi e adeguando le sue iniziative ai tempi e ai contenuti
delle programmazioni curricolari.
La metodologia principalmente adottata negli interventi è stata
quella del laboratorio in cui, oltre che al “fare e al realizzare”, si
è dato grande spazio alla conversazione, all’intuizione, alla
proposta e al confronto di idee.
Gli obiettivi sono stati declinati in base all’età degli alunni.
Con l’U.D.C. “Acqua e suolo: prime conoscenze ed
esperienze” rivolta ai bambini delle scuole dell’infanzia, si è
voluto perseguire i seguenti obiettivi:
- Comprendere l’interazione fra esseri viventi ed acqua;
- imparare ad osservare il mondo intorno a noi e saper riferire le
esperienze vissute;
- saper seguire ed eseguire un’esperienza pratica(semina).
Nei due plessi della scuola primaria, attraverso
l’U.D.C.”Acqua,suolo e aria: buone pratiche contro lo
spreco e l’inquinamento” si è potuto studiare e analizzare
alcune componenti del suolo, si è imparato a utilizzare più
correttamente le risorse a disposizione cercando anche
soluzioni per riusare e/o differenziare con più consapevolezza.
Gli obiettivi a cui tendere sono stati i seguenti:
- Acquisire conoscenze di base sul funzionamento
dell’atmosfera terrestre (v. visita al Polo LAMMA);
- Saper osservare per leggere le criticità del proprio
territorio;
- Saper formulare ipotesi e soluzioni praticabili a livello
personale negli ambienti usati solitamente (lotta allo spreco
delle risorse e acquisizione di comportamenti ecologicamente
corretti).
Nella scuola media, gli interventi sono stati più specifici e mirati e,
attraverso l’U.D.C. “ Tutte le forme dell’acqua fra
cambiamenti climatici e dissesto idrogeologico”, si è
messo l’accento sulla relazione fra attività antropiche e
cambiamenti climatici e sul comportamento dell’acqua in tutte
le sue forme in presenza di fenomeni climatici estremi.
Gli obiettivi che si sono perseguiti sono i seguenti:
- Acquisire conoscenze approfondite sui fenomeni
atmosferici e sull’inquinamento atmosferico;
- acquisire conoscenze specifiche sull’inquinamento dovuto
all’uso e abuso di combustibili fossili;
- Comprendere la relazione fra inquinamento e cambiamenti
climatici e l’interdipendenza fra dissesto idrogeologico e
cambiamenti climatici.
“ Tutte le forme dell’acqua …” è stato anche il percorso sviluppato
in continuità fra le classi ponte della scuola primaria e della
scuola media.
Cronaca di un anno di lavoro sui
cambiamenti climatici … in tre
mosse.
1
“Acqua e suolo: prime conoscenze”
2
“Acqua, suolo e aria: buone pratiche contro lo
spreco e l’inquinamento”.
3
“ Tutte le forme dell’acqua fra cambiamenti climatici
e dissesto idrogeologico”
I BAMBINI DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA DI
MONTECARLO E DI VILLA BASILICA.
Attraverso le storie raccontate o lette siamo passati dal bosco delle fiabe
all’osservazione dei boschi reali che circondano i nostri due paesi. Ecco
alcuni dei libri usati all’inizio del percorso …
… “ il bosco è bello perché ci sono tante piante”… “ le piante fanno un
frescolino e c’è l’aria profumata”… “no, sono i fiori che profumano però, se nel
bosco ci buttano la spazzatura, anche nel bosco l’aria è cattiva”… “le piante
fanno l’aria buona anche con le foglie” … “ ci vogliono più piante e meno
spazzatura”…. Allora che cosa potremmo fare? Proviamo a piantare tanti
semini, così potremmo creare delle nuove piante!
I BAMBINI SI METTONO AL LAVORO E FANNO NUOVE ESPERIENZE …
ecco i fagioli in ammollo senza terra … poi i fagioli ammollati nel cotone …
L’esperienza continua … annaffiamo i fagioli … alcuni li mettiamo però al caldo
e al buio … infine altri li seminiamo nella terra …
… riempiamo di terra dei
contenitori di polistirolo …
… poi mettiamo un semino in
ogni buchino …
… annaffiamo come si deve …
… giochiamo un po’ con i semi ...
I nostri fagioli magici
... seguiamo l’andamento della crescita … quando è il momento,
travasiamo le piantine … ed infine, i nostri fagioli sono sviluppati …
conclusioni:le piantine più belle sono quelle i cui semini sono stati
piantati nella terra e annaffiati regolarmente!
MENTRE ASPETTIAMO …
recuperiamo i ricordi dell’esperienza che diventano un
libro e, intanto, il nostro orto cresce.
IL GEOLOGO A SCUOLA
ci insegna l’importanza di suolo e acqua per la vita vegetale … e di tutti gli esseri viventi.
LE SCUOLE PRIMARIE DI MONTECARLO E DI VILLA
BASILICA.
Il percorso inizia con una serie di conversazioni per socializzare ciò che
già si sa sull’argomento cambiamenti climatici in relazione
all’inquinamento terrestre. Di volta in volta, cerchiamo di documentarci
utilizzando non solo i libri delle biblioteche scolastiche e libri e fumetti
che possiamo reperire a casa, ma usando anche ciò che ci mettono a
disposizione le nuove tecnologie.
… Paperino e l’ecologia … Il ciclo del riciclo … Rifiuti e l’inquinamento di aria,
suolo e sottosuolo … l’inquinamento dell’acqua … L’inquinamento ambientale e
l’uso dei combustibili fossili … questi sono titoli di filmati che, visionati dagli
alunni con l’esperto di Legambiente o con le maestre, hanno dato l’impulso a
riflessioni e considerazioni. Riflessioni, considerazioni e proposte di possibili
interventi e soluzioni che venivano introdotte in una BANCA DELLE IDEE la quale
ha permesso di socializzare i pensieri di ogni gruppo partecipante al progetto a
… tutte le altre classi. ( E’ così che molte altre sezioni si sono unite al percorso).
Esploriamo l’ambiente e osserviamo in cerca di
conferme.
Se le attività umane producono tanto inquinamento da far cambiare il
clima, quali tracce di queste attività si possono trovare nel nostro
territorio? Andiamo in esplorazione nei dintorni della scuola e …
… sono state fotografate tante creature viventi ( quando non si faceva
troppo rumore!)
… “ la ricchezza di vita animale e vegetale intorno alla scuola è dovuta al
fatto che suolo, acqua e aria non sono compromess i
dall’inquinamento”… ha spiegato Claudio, il geologo, invitando gli
alunni a prendere dei campioni di suolo e di acqua per fare
un’osservazione più accurata al microscopio .
Durante l’esplorazione del territorio, però, si è
potuto osservare anche qualche situazione molto
negativa come i resti di un incendio … e gli incendi
inquinano!
Osservazione al microscopio degli elementi raccolti
durante le esplorazioni dell’ambiente intorno alla
scuola, peccato che …
… la scuola primaria non abbia un microscopio molto potente così, per
osservare gli elementi abbastanza ingranditi, si è ricorsi agli strumenti in
dotazione alla scuola media …
… nei campioni prelevati nell’ambiente intorno all’Istituto, come si era
ipotizzato, non si sono potute osservare tracce evidenti di sostanze
inquinanti con i mezzi non proprio potenti a disposizione della scuola;
poi, però, il geologo di Legambiente ha portato altri campioni da
esaminare e lì si poteva vedere proprio la “schifezza” dell’inquinamento!
… danno grande energia ma le sostanze più inquinanti sono i derivati del
carbone e del petrolio …
CON IL GEOLOGO ALLA SCOPERTA DELLA FORMAZIONE DEI
COMBUSTIBILI FOSSILI
… altre pagine sul petrolio …
… l’energia è necessaria per le attività
umane, ma quanti rischi per il Pianeta!
…
In sintesi … che cosa si è imparato?
Il geologo ci ha spiegato che il pianeta Terra ha la febbre, cioè sta
subendo un processo di surriscaldamento a causa dell’alterazione di
quel fenomeno chiamato “effetto serra”.
… l’alterazione dell’effetto serra è dovuto all’impatto che le attività umane
hanno sul pianeta perché provocano tanto inquinamento. Gli uomini poi
provocano anche tanti disastri inutili come gli incendi …
Gli effetti dei
cambiamenti climatici
Gli effetti dei cambiamenti
climatici sulla Terra sono
proprio negativi:
1)Scioglimento dei ghiacci ai
Poli e dei ghiacciai sulle
catene montuose. Cosa
faranno gli orsi bianchi?
2) Troppe poche piogge e
conseguente
desertificazione di terre
prima fertili.
3) Fenomeni atmosferici
sempre più improvvisi e
violenti: tempeste, trombe
d’aria …
Le
conseguenze si
fanno sentire
anche in
Toscana
Sempre più spesso
infatti si sente
parlare ai TG di
“bombe d’acqua”,
alluvioni, tetti
scoperchiati dal
vento troppo forte
ecc.
La Terra ha ragione a protestare
contro gli uomini!
Buoni propositi e
piccole grandi
idee realizzate!
Che cosa possono fare i
bambini ? Forse poco per
un problema così grande
ma … vale sempre la
pena provare a realizzare
anche il poco che si può
fare . I bambini della
primaria e i ragazzi della
media si mettono in
azione per tenere pulito il
cortile della scuola.
Quanto sporco … oggi ci
sentiamo un po’ Wall - E!
Come trasformare la
raccolta differenziata in
un gioco.
L’invenzione dei
contenitori speciali del
“Cocco Mangia … ”.
Disperdere i rifiuti
nell’ambiente è da incivili
ma … non si può
neanche gettare i rifiuti in
un contenitore qualsiasi.
Per alcuni bambini è
noioso fare la raccolta
differenziata, allora si è
cercato di aiutarli
facendo diventare la
raccolta un gioco che poi
… si trasformi per
abitudine in un
comportamento corretto.
… la semina alla
scuola primaria di
Montecarlo …
I suggerimenti che danno
le riviste scientifiche
sono chiari: bisogna
piantare alberi per …
pulire l’aria.
Si prendono i semi delle
piante che noi abbiamo
raccolto nelle
esplorazioni del territorio
e si seminano, ormai si
sa, in una terra non
inquinata e ricca di
humus.
Infine, invenzione di una
storia per parlare di
cambiamenti climatici ai
più piccoli.
Forti dell’esperienza
acquisita, gli alunni della
scuola primaria provano
a inventare una storia per
i bambini della scuola
dell’infanzia.
Si sceglie come
argomento “la semina”,
esperienza che i piccoli
hanno fatto,
accostandoci il tema dei
cambiamenti climatici.
( Il libro sta per essere
impaginato- il libro in mano ai
destinatari )
SEMINO E I
CAMBIAMENTI
CLIMATICI ( testo)
Testa piccola semino,
nella terra qui vicino
Ben nascosto te ne stai,
ma fra poco uscirai.
Sortirai col tuo ciuffino,
verde, tenero e carino.
Acqua, sole e venticello,
ti faran sempre più bello.
Semino e i
cambiamenti
climatici
( testo)
Troppa acqua e troppo
sole, ti faranno solo del
male.
Troppo vento birichino, ti
danneggerà il ciuffino.
Acqua, sole, vento sono
simpatici … se non
obbediscono ai
cambiamenti climatici!
Gli alunni della scuola primaria di Villa Basilica hanno pressochè seguito
il medesimo percorso educativo adottato dalle classi terze della scuola
primaria di Montecarlo.
Visita al Polo Scientifico LAMMA.
Alcuni ricordi degli alunni delle terze della primaria di Montecarlo.
… “ Appena entrati al Lamma, ci hanno portato in una stanza, su un tavolo
abbiamo visto molte cose: era il materiale per fare gli esperimenti” …
… “ abbiamo incontrato una ragazza e due signori, all’inizio la signorina ha
parlato di cosa avrebbero fatto e io mi sono annoiato un po’, ma poi sono iniziati
gli esperimenti ed è stato fantastico!” …
ANCORA VISITA
AL LAMMA
… “ con noi c’erano le maestre e
Claudio, il geologo, che ci ha
spiegato alcune cose prima di
entrare. Ci ha detto che avremmo
assistito a degli esperimenti e di
stare molto attenti che quello che
non capivamo, ce lo avrebbe
rispiegato lui a scuola. Poi il
prossimo anno ci ha promesso che
ce ne farà altri lui di esperimenti” …
… “gli scienziati del Lamma hanno
provato a riprodurre tanti fenomeni
meteo, ma mini, in laboratorio. Il mio
esperimento preferito è quando
sono riusciti a formare una nuvola”
…
… “ un esperimento non era
riuscito, ma loro ci hanno
riprovato e hanno avuto
successo. Vittoria!” …
Ancora visita al
Lamma
… “ abbiamo visto un
video sulle previsioni del
tempo della mattina del
12 maggio 2015” …
… “ abbiamo incontrato il
presentatore delle
previsioni del tempo del
TG regionale che ci ha
spiegato in cosa consiste
il suo lavoro e ci ha
informato a cosa servono
tutti gli strumenti che si
vedevano nello studio” …
… “ E’ stata una gita
bellissima, insolita,
interessante e
divertente!”
Scuole medie di Montecarlo
e di Villa Basilica
I ragazzi hanno fatto un lavoro di approfondimento utilizzando articoli di
quotidiani on-line che riportavano fatti inerenti al clima e filmati
specifici : “il clima della Terra”, “ i cambiamenti climatici”, “ Home”,
“quattro passi nel clima: l’effetto serra- i cambiamenti climatici-
desertificazione e buco nell’ozono”, “cambiamenti climatici e dissesto
idrogeologico”.
Incontri
Legambiente
Ci sono stati due
incontri nella
scuola media di
Montecarlo e due
incontri nella
scuola media di
Villa Basilica a
cura del geologo
inviato
dall’associazione
Legambiente.
I ragazzi si incontrano nei giorni successivi
all’intervento dell’esperto esterno e fissano
impressioni, idee e proposte.
I ragazzi della prima media, insieme alle
quinte della scuola primaria, preparano una
mostra dei loro lavori che verrà visitata dalle
altre classi dell’Istituto.
Risultati ottenuti.
L’applicazione della modalità del laboratorio, assolutamente
indispensabile e prevalente nelle attività riguardanti la scuola
dell’infanzia, si è dimostrata vincente per tutti e tre gli ordini di scuola.
L’imparare informalmente attraverso il fare, ha aggiunto quella passione
e quell’entusiasmo che hanno permesso agli alunni di apprendere in
modo attivo, liberi dalla percezione di una valutazione continua al loro
lavoro da parte dei grandi e ciò ha permesso di sviluppare anche
interessi personali e specifici.
Arrivati alla fine del percorso didattico- educativo, è stato verificato che
gli apprendimenti formalizzati sono stati di più di quelli che ci si poteva
aspettare all’inizio(alcuni alunni che abitualmente presentano
svogliatezza accompagnata da scarsità di acquisizioni, hanno dato
risultati assai lusinghieri).
Gli interventi mirati dell’esperto esterno (Legambiente) sono stati non
solo un arricchimento ai percorsi programmati ma un elemento che ha
legato le attività di tutte le scuole.
Nella scuola dell’infanzia, le attività pratiche di gruppo
hanno stimolato i bambini a verbalizzare,migliorando e arricchendo il loro
linguaggio di nuovi vocaboli: questo per realizzare il loro lavoro, dialogando,
dissentendo o chiedendo spiegazioni.
Anche la capacità di ascoltare e comprendere narrazioni o semplici consegne
si è sviluppata perché stimolata dall’interesse.
Alla fine del percorso, i bambini partecipanti hanno dimostrato di aver
migliorato il loro grado di interazione con gli altri e di saper riconoscere il valore
e la necessità delle regole date.
Gli alunni della scuola primaria hanno dimostrato di saper attivare notevoli
capacità di osservazione, di riflessione, di analisi e capacità di fare proposte
per risolvere problemi ( per esempio, individuare, ragionare e cercare soluzioni
per le criticità del proprio territorio).
A conclusione delle attività, i ragazzi hanno dimostrato di possedere una prima
corretta conoscenza dei fenomeni meteorologici, del significato dei
cambiamenti climatici, dei loro effetti sull’assetto idrogeologico e sulle cause
che li generano.
Infine, i bambini hanno dimostrato una buona dose di iniziativa personale
nell’organizzare i lavori di ricerca e la produzione di elaborati.
Nella scuola media, i ragazzi hanno dimostrato di saper prendere parte
correttamente ad una conversazione comunicando le proprie esperienze e
conoscenze, di possedere conoscenze specifiche sull’atmosfera terrestre e di
saper riflettere sulle problematiche ambientali relative alle attività umane
(inquinamento, uso dei combustibili fossili, deforestazione, cambiamenti
climatici e loro effetti sull’assetto idrogeologico ecc.). Infine, gli studenti hanno
dimostrato di saper affrontare situazioni impreviste all’interno di un progetto di
lavoro e di saper attivare strategie per risolvere le difficoltà .

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  • 1. Brainstorming contro le tempeste dei cambiamenti climatici Istituto comprensivo di Montecarlo/Villa Basilica Scuola infanzia- scuola primaria- scuola secondaria di primo grado. ( Comune di Montecarlo - Comune di Villa Basilica ) Ore dedicate al percorso: 120 ore circa (con o senza esperto esterno).
  • 2. Descrizione della genesi del percorso didattico: “ Brainstorming contro le tempeste dei cambiamenti climatici” nasce dal proposito di avviare gradualmente gli alunni dell’Istituto ad una riflessione sull’importanza di esercitare sempre comportamenti corretti nei confronti dell’ambiente. Inizialmente rivolto ai bambini dell’ultimo anno di scuola dell’infanzia, agli alunni delle classi terze della scuola primaria e delle classi prime della scuola secondaria di primo grado, in corso d’opera il progetto è poi stato esteso a molte altre classi. La finalità principale è stata quella di avviare i bambini ed i ragazzi ad una riflessione sull’importanza della risorsa acqua per la vita di tutte le creature viventi, sulle caratteristiche
  • 3. peculiari della stessa, sul suo uso sostenibile e, infine,sui fenomeni meteorologici che si stanno verificando a causa dell’uso scorretto e/o abuso delle risorse del nostro pianeta e sulle conseguenze che ciò comporta per il suolo terrestre ( interazione fra dissesto geologico, deforestazione e cambiamenti climatici). Inoltre il percorso è stato pensato per valorizzare e promuovere la continuità sia in orizzontale che in verticale fra i vari plessi e le varie classi dell’Istituto. Uno strumento di continuità, nell’attuazione dei percorsi educativi programmati,è risultato essere l’esperto esterno inviatoci dall’Associazione Legambiente, che ha progettato gli interventi nelle classi ponendo attenzione alle richieste degli insegnanti coinvolti,
  • 4. inserendosi e adeguando le sue iniziative ai tempi e ai contenuti delle programmazioni curricolari. La metodologia principalmente adottata negli interventi è stata quella del laboratorio in cui, oltre che al “fare e al realizzare”, si è dato grande spazio alla conversazione, all’intuizione, alla proposta e al confronto di idee. Gli obiettivi sono stati declinati in base all’età degli alunni. Con l’U.D.C. “Acqua e suolo: prime conoscenze ed esperienze” rivolta ai bambini delle scuole dell’infanzia, si è voluto perseguire i seguenti obiettivi: - Comprendere l’interazione fra esseri viventi ed acqua;
  • 5. - imparare ad osservare il mondo intorno a noi e saper riferire le esperienze vissute; - saper seguire ed eseguire un’esperienza pratica(semina). Nei due plessi della scuola primaria, attraverso l’U.D.C.”Acqua,suolo e aria: buone pratiche contro lo spreco e l’inquinamento” si è potuto studiare e analizzare alcune componenti del suolo, si è imparato a utilizzare più correttamente le risorse a disposizione cercando anche soluzioni per riusare e/o differenziare con più consapevolezza. Gli obiettivi a cui tendere sono stati i seguenti: - Acquisire conoscenze di base sul funzionamento dell’atmosfera terrestre (v. visita al Polo LAMMA); - Saper osservare per leggere le criticità del proprio
  • 6. territorio; - Saper formulare ipotesi e soluzioni praticabili a livello personale negli ambienti usati solitamente (lotta allo spreco delle risorse e acquisizione di comportamenti ecologicamente corretti). Nella scuola media, gli interventi sono stati più specifici e mirati e, attraverso l’U.D.C. “ Tutte le forme dell’acqua fra cambiamenti climatici e dissesto idrogeologico”, si è messo l’accento sulla relazione fra attività antropiche e cambiamenti climatici e sul comportamento dell’acqua in tutte le sue forme in presenza di fenomeni climatici estremi. Gli obiettivi che si sono perseguiti sono i seguenti: - Acquisire conoscenze approfondite sui fenomeni
  • 7. atmosferici e sull’inquinamento atmosferico; - acquisire conoscenze specifiche sull’inquinamento dovuto all’uso e abuso di combustibili fossili; - Comprendere la relazione fra inquinamento e cambiamenti climatici e l’interdipendenza fra dissesto idrogeologico e cambiamenti climatici. “ Tutte le forme dell’acqua …” è stato anche il percorso sviluppato in continuità fra le classi ponte della scuola primaria e della scuola media.
  • 8. Cronaca di un anno di lavoro sui cambiamenti climatici … in tre mosse. 1 “Acqua e suolo: prime conoscenze” 2 “Acqua, suolo e aria: buone pratiche contro lo spreco e l’inquinamento”. 3 “ Tutte le forme dell’acqua fra cambiamenti climatici e dissesto idrogeologico”
  • 9. I BAMBINI DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA DI MONTECARLO E DI VILLA BASILICA. Attraverso le storie raccontate o lette siamo passati dal bosco delle fiabe all’osservazione dei boschi reali che circondano i nostri due paesi. Ecco alcuni dei libri usati all’inizio del percorso …
  • 10. … “ il bosco è bello perché ci sono tante piante”… “ le piante fanno un frescolino e c’è l’aria profumata”… “no, sono i fiori che profumano però, se nel bosco ci buttano la spazzatura, anche nel bosco l’aria è cattiva”… “le piante fanno l’aria buona anche con le foglie” … “ ci vogliono più piante e meno spazzatura”…. Allora che cosa potremmo fare? Proviamo a piantare tanti semini, così potremmo creare delle nuove piante! I BAMBINI SI METTONO AL LAVORO E FANNO NUOVE ESPERIENZE … ecco i fagioli in ammollo senza terra … poi i fagioli ammollati nel cotone …
  • 11. L’esperienza continua … annaffiamo i fagioli … alcuni li mettiamo però al caldo e al buio … infine altri li seminiamo nella terra …
  • 12. … riempiamo di terra dei contenitori di polistirolo … … poi mettiamo un semino in ogni buchino … … annaffiamo come si deve … … giochiamo un po’ con i semi ...
  • 13. I nostri fagioli magici ... seguiamo l’andamento della crescita … quando è il momento, travasiamo le piantine … ed infine, i nostri fagioli sono sviluppati … conclusioni:le piantine più belle sono quelle i cui semini sono stati piantati nella terra e annaffiati regolarmente!
  • 14. MENTRE ASPETTIAMO … recuperiamo i ricordi dell’esperienza che diventano un libro e, intanto, il nostro orto cresce.
  • 15. IL GEOLOGO A SCUOLA ci insegna l’importanza di suolo e acqua per la vita vegetale … e di tutti gli esseri viventi.
  • 16. LE SCUOLE PRIMARIE DI MONTECARLO E DI VILLA BASILICA. Il percorso inizia con una serie di conversazioni per socializzare ciò che già si sa sull’argomento cambiamenti climatici in relazione all’inquinamento terrestre. Di volta in volta, cerchiamo di documentarci utilizzando non solo i libri delle biblioteche scolastiche e libri e fumetti che possiamo reperire a casa, ma usando anche ciò che ci mettono a disposizione le nuove tecnologie.
  • 17. … Paperino e l’ecologia … Il ciclo del riciclo … Rifiuti e l’inquinamento di aria, suolo e sottosuolo … l’inquinamento dell’acqua … L’inquinamento ambientale e l’uso dei combustibili fossili … questi sono titoli di filmati che, visionati dagli alunni con l’esperto di Legambiente o con le maestre, hanno dato l’impulso a riflessioni e considerazioni. Riflessioni, considerazioni e proposte di possibili interventi e soluzioni che venivano introdotte in una BANCA DELLE IDEE la quale ha permesso di socializzare i pensieri di ogni gruppo partecipante al progetto a … tutte le altre classi. ( E’ così che molte altre sezioni si sono unite al percorso).
  • 18. Esploriamo l’ambiente e osserviamo in cerca di conferme. Se le attività umane producono tanto inquinamento da far cambiare il clima, quali tracce di queste attività si possono trovare nel nostro territorio? Andiamo in esplorazione nei dintorni della scuola e …
  • 19. … sono state fotografate tante creature viventi ( quando non si faceva troppo rumore!)
  • 20. … “ la ricchezza di vita animale e vegetale intorno alla scuola è dovuta al fatto che suolo, acqua e aria non sono compromess i dall’inquinamento”… ha spiegato Claudio, il geologo, invitando gli alunni a prendere dei campioni di suolo e di acqua per fare un’osservazione più accurata al microscopio .
  • 21. Durante l’esplorazione del territorio, però, si è potuto osservare anche qualche situazione molto negativa come i resti di un incendio … e gli incendi inquinano!
  • 22. Osservazione al microscopio degli elementi raccolti durante le esplorazioni dell’ambiente intorno alla scuola, peccato che …
  • 23. … la scuola primaria non abbia un microscopio molto potente così, per osservare gli elementi abbastanza ingranditi, si è ricorsi agli strumenti in dotazione alla scuola media …
  • 24. … nei campioni prelevati nell’ambiente intorno all’Istituto, come si era ipotizzato, non si sono potute osservare tracce evidenti di sostanze inquinanti con i mezzi non proprio potenti a disposizione della scuola; poi, però, il geologo di Legambiente ha portato altri campioni da esaminare e lì si poteva vedere proprio la “schifezza” dell’inquinamento!
  • 25. … danno grande energia ma le sostanze più inquinanti sono i derivati del carbone e del petrolio … CON IL GEOLOGO ALLA SCOPERTA DELLA FORMAZIONE DEI COMBUSTIBILI FOSSILI
  • 26. … altre pagine sul petrolio …
  • 27. … l’energia è necessaria per le attività umane, ma quanti rischi per il Pianeta! …
  • 28. In sintesi … che cosa si è imparato? Il geologo ci ha spiegato che il pianeta Terra ha la febbre, cioè sta subendo un processo di surriscaldamento a causa dell’alterazione di quel fenomeno chiamato “effetto serra”.
  • 29. … l’alterazione dell’effetto serra è dovuto all’impatto che le attività umane hanno sul pianeta perché provocano tanto inquinamento. Gli uomini poi provocano anche tanti disastri inutili come gli incendi …
  • 30. Gli effetti dei cambiamenti climatici Gli effetti dei cambiamenti climatici sulla Terra sono proprio negativi: 1)Scioglimento dei ghiacci ai Poli e dei ghiacciai sulle catene montuose. Cosa faranno gli orsi bianchi? 2) Troppe poche piogge e conseguente desertificazione di terre prima fertili. 3) Fenomeni atmosferici sempre più improvvisi e violenti: tempeste, trombe d’aria …
  • 31. Le conseguenze si fanno sentire anche in Toscana Sempre più spesso infatti si sente parlare ai TG di “bombe d’acqua”, alluvioni, tetti scoperchiati dal vento troppo forte ecc.
  • 32. La Terra ha ragione a protestare contro gli uomini!
  • 33. Buoni propositi e piccole grandi idee realizzate! Che cosa possono fare i bambini ? Forse poco per un problema così grande ma … vale sempre la pena provare a realizzare anche il poco che si può fare . I bambini della primaria e i ragazzi della media si mettono in azione per tenere pulito il cortile della scuola. Quanto sporco … oggi ci sentiamo un po’ Wall - E!
  • 34. Come trasformare la raccolta differenziata in un gioco. L’invenzione dei contenitori speciali del “Cocco Mangia … ”. Disperdere i rifiuti nell’ambiente è da incivili ma … non si può neanche gettare i rifiuti in un contenitore qualsiasi. Per alcuni bambini è noioso fare la raccolta differenziata, allora si è cercato di aiutarli facendo diventare la raccolta un gioco che poi … si trasformi per abitudine in un comportamento corretto.
  • 35. … la semina alla scuola primaria di Montecarlo … I suggerimenti che danno le riviste scientifiche sono chiari: bisogna piantare alberi per … pulire l’aria. Si prendono i semi delle piante che noi abbiamo raccolto nelle esplorazioni del territorio e si seminano, ormai si sa, in una terra non inquinata e ricca di humus.
  • 36. Infine, invenzione di una storia per parlare di cambiamenti climatici ai più piccoli. Forti dell’esperienza acquisita, gli alunni della scuola primaria provano a inventare una storia per i bambini della scuola dell’infanzia. Si sceglie come argomento “la semina”, esperienza che i piccoli hanno fatto, accostandoci il tema dei cambiamenti climatici. ( Il libro sta per essere impaginato- il libro in mano ai destinatari )
  • 37. SEMINO E I CAMBIAMENTI CLIMATICI ( testo) Testa piccola semino, nella terra qui vicino Ben nascosto te ne stai, ma fra poco uscirai. Sortirai col tuo ciuffino, verde, tenero e carino. Acqua, sole e venticello, ti faran sempre più bello.
  • 38. Semino e i cambiamenti climatici ( testo) Troppa acqua e troppo sole, ti faranno solo del male. Troppo vento birichino, ti danneggerà il ciuffino. Acqua, sole, vento sono simpatici … se non obbediscono ai cambiamenti climatici!
  • 39. Gli alunni della scuola primaria di Villa Basilica hanno pressochè seguito il medesimo percorso educativo adottato dalle classi terze della scuola primaria di Montecarlo.
  • 40. Visita al Polo Scientifico LAMMA. Alcuni ricordi degli alunni delle terze della primaria di Montecarlo. … “ Appena entrati al Lamma, ci hanno portato in una stanza, su un tavolo abbiamo visto molte cose: era il materiale per fare gli esperimenti” … … “ abbiamo incontrato una ragazza e due signori, all’inizio la signorina ha parlato di cosa avrebbero fatto e io mi sono annoiato un po’, ma poi sono iniziati gli esperimenti ed è stato fantastico!” …
  • 41. ANCORA VISITA AL LAMMA … “ con noi c’erano le maestre e Claudio, il geologo, che ci ha spiegato alcune cose prima di entrare. Ci ha detto che avremmo assistito a degli esperimenti e di stare molto attenti che quello che non capivamo, ce lo avrebbe rispiegato lui a scuola. Poi il prossimo anno ci ha promesso che ce ne farà altri lui di esperimenti” … … “gli scienziati del Lamma hanno provato a riprodurre tanti fenomeni meteo, ma mini, in laboratorio. Il mio esperimento preferito è quando sono riusciti a formare una nuvola” … … “ un esperimento non era riuscito, ma loro ci hanno riprovato e hanno avuto successo. Vittoria!” …
  • 42. Ancora visita al Lamma … “ abbiamo visto un video sulle previsioni del tempo della mattina del 12 maggio 2015” … … “ abbiamo incontrato il presentatore delle previsioni del tempo del TG regionale che ci ha spiegato in cosa consiste il suo lavoro e ci ha informato a cosa servono tutti gli strumenti che si vedevano nello studio” … … “ E’ stata una gita bellissima, insolita, interessante e divertente!”
  • 43. Scuole medie di Montecarlo e di Villa Basilica I ragazzi hanno fatto un lavoro di approfondimento utilizzando articoli di quotidiani on-line che riportavano fatti inerenti al clima e filmati specifici : “il clima della Terra”, “ i cambiamenti climatici”, “ Home”, “quattro passi nel clima: l’effetto serra- i cambiamenti climatici- desertificazione e buco nell’ozono”, “cambiamenti climatici e dissesto idrogeologico”.
  • 44. Incontri Legambiente Ci sono stati due incontri nella scuola media di Montecarlo e due incontri nella scuola media di Villa Basilica a cura del geologo inviato dall’associazione Legambiente.
  • 45. I ragazzi si incontrano nei giorni successivi all’intervento dell’esperto esterno e fissano impressioni, idee e proposte.
  • 46. I ragazzi della prima media, insieme alle quinte della scuola primaria, preparano una mostra dei loro lavori che verrà visitata dalle altre classi dell’Istituto.
  • 47. Risultati ottenuti. L’applicazione della modalità del laboratorio, assolutamente indispensabile e prevalente nelle attività riguardanti la scuola dell’infanzia, si è dimostrata vincente per tutti e tre gli ordini di scuola. L’imparare informalmente attraverso il fare, ha aggiunto quella passione e quell’entusiasmo che hanno permesso agli alunni di apprendere in modo attivo, liberi dalla percezione di una valutazione continua al loro lavoro da parte dei grandi e ciò ha permesso di sviluppare anche interessi personali e specifici. Arrivati alla fine del percorso didattico- educativo, è stato verificato che gli apprendimenti formalizzati sono stati di più di quelli che ci si poteva aspettare all’inizio(alcuni alunni che abitualmente presentano svogliatezza accompagnata da scarsità di acquisizioni, hanno dato risultati assai lusinghieri). Gli interventi mirati dell’esperto esterno (Legambiente) sono stati non solo un arricchimento ai percorsi programmati ma un elemento che ha legato le attività di tutte le scuole. Nella scuola dell’infanzia, le attività pratiche di gruppo
  • 48. hanno stimolato i bambini a verbalizzare,migliorando e arricchendo il loro linguaggio di nuovi vocaboli: questo per realizzare il loro lavoro, dialogando, dissentendo o chiedendo spiegazioni. Anche la capacità di ascoltare e comprendere narrazioni o semplici consegne si è sviluppata perché stimolata dall’interesse. Alla fine del percorso, i bambini partecipanti hanno dimostrato di aver migliorato il loro grado di interazione con gli altri e di saper riconoscere il valore e la necessità delle regole date. Gli alunni della scuola primaria hanno dimostrato di saper attivare notevoli capacità di osservazione, di riflessione, di analisi e capacità di fare proposte per risolvere problemi ( per esempio, individuare, ragionare e cercare soluzioni per le criticità del proprio territorio). A conclusione delle attività, i ragazzi hanno dimostrato di possedere una prima corretta conoscenza dei fenomeni meteorologici, del significato dei cambiamenti climatici, dei loro effetti sull’assetto idrogeologico e sulle cause che li generano. Infine, i bambini hanno dimostrato una buona dose di iniziativa personale nell’organizzare i lavori di ricerca e la produzione di elaborati.
  • 49. Nella scuola media, i ragazzi hanno dimostrato di saper prendere parte correttamente ad una conversazione comunicando le proprie esperienze e conoscenze, di possedere conoscenze specifiche sull’atmosfera terrestre e di saper riflettere sulle problematiche ambientali relative alle attività umane (inquinamento, uso dei combustibili fossili, deforestazione, cambiamenti climatici e loro effetti sull’assetto idrogeologico ecc.). Infine, gli studenti hanno dimostrato di saper affrontare situazioni impreviste all’interno di un progetto di lavoro e di saper attivare strategie per risolvere le difficoltà .