2. Documentazione dell'Unità di
competenza:
Cambiamenti climatici.
Meteorologia: i segnali della natura
I.C.S. “Bonaccorso da Montemagno”
Quarrata- Pistoia
Scuola Secondaria di I grado
Classe : Prima E
Formulario 2014
Ore dedicate al percorso:
16 di cui 4 dedicate alle uscite sul territorio con la presenza di un
esperto
3. Descrizione della genesi del percorso didattico
Il percorso didattico è stato progettato nell’ottica di un
curricolo verticale con la finalità di far acquisire agli alunni
una serie di competenze in merito alla lettura del territorio e
delle sue componenti naturali /antropiche e fornire spunti di
riflessione sulla problematica dei cambiamenti climatici e i
loro effetti sulla realtà che li circonda.
4. Il percorso è stato progettato e messo in
atto con modalità interdisciplinare dai
docenti di Lettere e Matematica e Scienze
della classe, con la collaborazione di un
esperto naturalista dell’Ecoistituto delle
Cerbaie che si è occupato delle uscite sul
territorio.
Discipline coinvolte:
Matematica
Scienze
Geografia
Italiano
5. Tempi di attuazione: I quadrimestre
Attività svolte:
in aula: lezioni interattive e dialogate,
visione di materiale multimediale,
discussione guidata, lavoro di gruppo
Due uscite didattiche di due ore ciascuna
presso il bosco di Villa La Magia e nei
pressi della scuola
6. Ricadute sul curricolo delle discipline
coinvolte :
Scienze: Inserita nell’unità di
progettazione riguardante la terra e
l’ambiente
Matematica : inserita nell’unità di
progettazione relativa ai dati e
previsione
Geografia: inserita dell’unità che
riguarda il clima
Italiano: inserita nell’unità relativa alla
produzione di testi descrittivi ed
informativi scritti ed orali
26. Risultatiottenuti
1. Potenziamento di competenze trasversali come il problem solving, il livello di
autonomia, la capacità di acquisire ed interpretare dati ed informazioni e
saperli rielaborare.
2. Approfondimento della conoscenza delle caratteristiche ambientali,
storiche, sociali ed economiche del territorio attraverso l’osservazione e
l’esperienza diretta, pervenendo ad una maggiore consapevolezza della
propria identità
3. Ha determinato momenti significativi di riflessione sulle conseguenze che le
azioni dell’uomo hanno sull’ambiente, anche in riferimento ai cambiamenti
climatici, stimolando una riflessione critica sui propri comportamenti
4. L’utilizzo della didattica di tipo collaborativo e delle discussioni guidate
hanno determinato un miglioramento nella capacità di stabilire relazioni e
gestire le emozioni all’interno del gruppo classe.
27. Documentazione dell'Unità di competenza:
Evoluzione geo-biologica del territorio di Quarrata
Istituto scolastico:
Quarrata (Pistoia)
I.C.S. Bonaccorso Da Montemagno
Formulario 2014
Destinatari:
Secondaria di 1° classe 3C anno scolastico
2014/2015
Ore dedicate al percorso: 16
28. Descrizione della genesi del percorso didattico
Abbiamo deciso di analizzare i cambiamenti geo-biologici
nel nostro territorio dal periodo Villanoviano ad oggi ,
attraverso l’osservazione del paesaggio e lezioni in classe
tenute dal naturalista Petrolo Massimiliano , referente
dell’Ecoistituto delle Cerbaie . Il lavoro è stato svolto da tutti
gli alunni della classe , coordinati delle insegnati Ester Buti
e Stefania Morganti . Il progetto ha interessato: scienze ,
italiano, arte, tecnica,storia, geografia.
29. Naturalista in classe
Avendo avuto l’opportunità di avere un naturalista professionista
in classe, abbiamo potuto fare due lezioni nelle quali abbiamo
ripercorso la storia del territorio di Quarrata dal periodo
Villanoviano ad oggi e due uscite per studiare l’evoluzione
avvenuta, attraverso l’ecosistema che ci circonda.
In particolare abbiamo visitato la zona di San Lorenzo, il centro di
Quarrata e il bosco della Magia.
ECOSISTEMA
L'insieme degli organismi viventi ( fattori biotici ) e della materia
non vivente ( fattori abiotici ) che interagiscono in un determinato
ambiente costituendo un sistema autosufficiente e in equilibrio
dinamico (lago, stagno, savana, ecc.).
30. Nel lontano passato la nostra pianura era molto simile ad una
palude , le frequenti e continue inondazioni dell’ Ombrone e dei
suoi affluenti l’avevano resa una zona malsana e non adatta alle
coltivazioni. L’ uomo che inizialmente si era insediato nelle zone
più alte, inizio a bonificare il territorio spostando l’ alveo dei
torrenti e realizzandone dei nuovi per far prosciugare i terreni.
Rimangono ancora tracce delle antiche zone palustri in
particolare quella della Querciola, oggi una delle poche aree
protette nel cuore della cosiddetta area metropolitana fortemente
antropizzata.
32. Quarrata oggi
Noi quarratini pensavamo di conoscere bene la
nostra cittadina ma grazie al naturalista
abbiamo capito non solo quanto e’ bella e
ampia ma come varia da luogo a luogo.
Abbiamo attraversato vari “scenari” tra cui un
bosco e un ambiente abitato, un prato incolto e
un campo coltivato. Siamo saliti sopra a San
Lorenzo, e ci ha spiegato quanto l’uomo può
cambiare in senso buono o cattivo il proprio
territorio.
33. Ponte sul Fermulla
il nostro percorso alla scoperta della biodervità inizia da qui
la nostra scuola e il ponte sul Fermulla
36. FERMULLA : Molte volte vengono costruite cascate artificiali per diminuire la
velocità della corrente e depurare l’acqua
37. PROBLEMI PER LE CASE CAUSATE DAI FIUMI VICINI
Spesso in diverse località di Quarrata le case vengono allagate dai fiumi
che esondano.
Per fare in modo che questo non accada si modificano gli argini, ma
bisognerebbe farlo con barriere non inquinanti per l’ambiente! la vita
degli animali va protetta.
Nei casi in cui le due sponde non siano collegate tra loro,
potremmo fare ponti con del manto erboso sopra per ricreare l’ambiente
naturale e non “spaventare “ gli animali.
38. Ecosistema
Un ecosistema è formato da
organismi viventi e da sostanze
non viventi, cioè da animali e
vegetali che interagiscono fra loro
e con l’ambiente che li circonda.
Alla loro morte si decompongono e
diventano nuovo concime naturale.
Negli ecosistemi terrestri il flusso di
energia necessario è dato dalla
radiazione solare che, a differenza
della materia, non è riciclabile, ma
mandata in modo costante dal
Sole.
39. Ecosistema urbano
L’ecosistema urbano è
caratterizzato
da abitazioni, palazzi,
uffici .
L’uomo in questo
ecosistema ha cercato
di togliere ogni traccia
naturale .
In questo ecosistema si
nota molto
l’influenza dell’uomo
nell’ambiente in cui
si trova.
40. Ecosistema urbano
Nell’ecosistema urbano, la
natura tende sempre a
riprendere i suoi spazi,
sviluppandosi in alcune
zone, anche se in forma
ristretta, a dispetto
dell’uomo che ha cercato di
cementificare tutto.
41. Ecosistema campagna
ecosistema campagna è
costituito da più elementi:
Corsi d'acqua
Fossi e canali
Case isolate
Campi ( coltivati, incolti,
oliveti,vigneti)
Muretti a secco e
Terrazzamenti
42. Ecosistema naturale
Gli ecosistemi naturali sono ambienti che si
sviluppano in maniera naturale, e da soli
raggiungono il loro equilibrio ecologico. Negli
ecosistemi naturali esiste un minor grado di
specializzazione e un maggior grado di
biodiversità: questo perché la natura tende a
creare un equilibrio basato sulla
sopravvivenza del maggior numero di specie
possibili. Gli ecosistemi naturali possiedono
una grande quantità di residui organici, che
le piante presenti utilizzano per nutrirsi .
Questo non accade in un ecosistema
agricolo, dove i terreni, dopo la raccolta e
con la lavorazione per la semina diventano
aridi e hanno bisogno dell'aggiunta di
fertilizzanti.
43. Vari Ecosistemi visti da San Lorenzo
Da via San Lorenzo possiamo
ammirare un bellissimo e vario
paesaggio. Lungo il percorso
abbiamo incontrato l'ecosistema
della campagna: campi
coltivati,olivi, vigne.
In questa zona di collina ci sono
principalmente ville.
Pian piano che scendiamo ci
sono palazzi
e abitazioni più piccole.
Ci avviciniamo all'ecosistema
urbano.
44. Ecosistema bosco
è l’insieme degli esseri viventi e
non viventi che popolano un
territorio ed è formato da un
associazione di alberi ad alto
fusto, arbusti ,erbe, funghi e
batteri. Esso costituisce un
importantissimo elemento di
regolazione delle condizioni di vita
sulla Terra infatti le piante verdi
con la fotosintesi clorofilliana
contribuiscono a mantenere
stabile la percentuale di ossigeno
atmosferico. Il bosco è un vero e
proprio polmone che filtra e
rinnova l'aria che respiriamo
contribuendo alla nostra salute.
45. Villa La Magia
Patrimonio dell‘Unesco. È uno dei
luoghi più importanti e simbolici di
Quarrata. È circondata da un
ecosistema chiamato: bosco.
Il bosco della Magia è l'unico
rimasto di tutta la Piana. Si
possono trovare diversi tipi di
alberi come le querce, diversi
animali e circa 300 vertebrati
(alcuni di passaggio), piante come
licheni, pungitopo, funghi.
46. Cinipide della quercia
La cinipide della quercia è un
insetto che si rende utile
perché deponendo le uova
nelle foglie della quercia
provoca la formazione,
attorno all'uovo di un
ingrossamento rotondo detto
galla, dal quale si ricava il
tannino utilissimo per la
concia delle pelli, per la
fabbricazione dell’inchiostro
ed in farmacia
50. L’eleborato della classe 3C della scuola
secondaria di I grado dell’ istituto
Comprensivo Bonaccorso da Montemagno,
ha visto i ragazzi lavorare in vari ambiti
disciplinari. Questo ha permesso loro di
mettere in campo competenze di vario tipo,
da quelle specificatamente disciplinari e
quelle trasversali alle discipline, come la
rielaborazione dei contenuti e la
consapevolezza spazio-temporale.
51. Documentazione dell'Unità di competenza:
CAMBIAMENTI CLIMATICI E ANTROPIZZAZIONE
Istituto scolastico
Quarrata
I.C.S.BONACCORSO DA MONTEMAGNO
Destinatari:
2A e 2F
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Ore dedicate al percorso:16
52. Descrizione della genesi del percorso didattico
Competenza del progetto
Far acquisire agli alunni la capacità di leggere il territorio,capire
come l’intervento dell’uomo lo ha modificato e come tutto questo è
legato ai cambiamenti del clima
Il progetto si inserisce :
•nel curricolo di scienze nell’unità di progettazione che riguarda la Terra
•nel curricolo di geografia nell’unità di progettazione che riguarda il clima
•nel curricolo di arte nell’unità di progettazione che riguarda la rappresentazione
della realtà.
Il progetto si è svolto in collaborazione con l’Ecoistituto delle Cerbaie
61. Riflessioni scaturite dalle uscite,dalle lezioni
dialogate in classe, dalla visione di immagini,
filmati e ortofoto
ANTROPIZZAZIONE
Effetti positivi Effetti negativi
Bonifica della pianura Aumento dei livelli di
anidride carbonica
Migliore vivibilità del
territorio
Formazione di isole di
calore
Fragilità del territorio
62. Cosa possiamo fare noi?
Limitare l’uso
dell’auto
Evitare sprechi
di energia.
Utilizzare fonti
di energia
rinnovabile
Incrementare le
aree verdi
Ridurre gli
imballaggi per
produrre meno
rifiuti
Ricavare
energia a
partire dai rifiuti
63. Questionario di valutazione delle conoscenze
I cambiamenti climatici
Nome__________________________classe____________________data_____________
1)Definisci la differenza tra il termine clima e tempo metereologico
____________________________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________________________
2) Quali sono i fattori che definiscono il
clima?_______________________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________________________
3) Ti ricordi di un anomalo evento climatico
recente?________________________________________________________________________________
4) Fai un elenco dei principali interventi antropici che possono alterare l'equilibrio dell'ambiente e quindi, essere responsabili di eventuali
cambiamenti climatici.
5 ) Spiega in che modo gli interventi antropici elencati sopra siano responsabili dei cambiamenti climatici.
6) Come ci si orienta sulla carta? Quali sono i punti di riferimento sul
territorio?_____________________________________________________________________________________________________
____________________________________________________________________________________________________________
_______________________________
7) Quali interventi l'uomo può effettuare per minimizzare il rischio dei cambiamenti
climatici?_____________________________________________________________________________________________________
_________________________________________________________________________________________________________
8) Cosa si intende per fragilità del territorio?
____________________________________________________________________________________________________________
____________________________________________________
9) Definisci il concetto di BIODIVERSITA'
____________________________________________________________________________________________________________
____________________________________________________
10) Quali conseguenze sulle specie viventi possono causare i cambiamenti
climatici?_____________________________________________________________________________________________________
__________________________________
65. Documentazione dell'Unità di
competenza:
Cambiamenti climatici. Meteorologia del
territorio
Istituto scolastico:
Bonaccorso da Montemagno - Quarrata
Destinatari:
Classe 3 A Scuola Primaria Via Torino
Ore dedicate al percorso:8 ore
66. Il percorso ha avuto inizio dalla consapevolezza che i ragazzi vanno
avvicinati il più possibile all’ambiente perché solo se sapranno
correttamente muoversi in esso, potranno prendere coscienza di quanto
sia indispensabile la collaborazione di tutti per la sua salvaguardia. E’
nata, quindi, la necessità di individuare un particolare contenuto
( l’acqua ) che sarebbe diventato un filo conduttore dell’intero progetto
e che avrebbe aiutato i ragazzi nella costruzione delle loro conoscenze.
La metodologia didattica utilizzata è stata di tipo laboratoriale, e , in
molte occasioni, anche sperimentale vista la possibilità di proporre
semplici esperimenti inerenti all’argomento del percorso.
67. Il percorso ha avuto il compito di far acquisire ai ragazzi la capacità di
fare previsioni metereologiche a breve distanza temporale attraverso
l’osservazione delle componenti del paesaggio ecologico di Quarrata.
L’attenzione è stata focalizzata in particolare sulla componente vivente
del territorio e sulle anomalie ecologiche. Il percorso didattico è stato
costruito in collaborazione ad altre associazioni del territorio ( Consorzio
Lamma – Ecoistituto delle Cerbaie ) ed è stato condotto dall’insegnante
di classe Magelli Antonella ( insegnante di scienze).
Infatti, all’interno della progettazione disciplinare di scienze, sono stati
predisposti gli interventi degli esperti che hanno arricchito il bagaglio
scientifico con una specifica caratterizzazione. Il progetto ha incontrato
un positivo interesse da parte degli alunni che sono risultati motivati e
particolarmente coinvolti nello svolgimento di tutte le attività, sia in
classe e sia durante le uscite. Questo modo di lavorare ha determinato
una positiva ricaduta sia sul curricolo che su alcune specifiche
discipline, ma soprattutto ha raggiunto lo scopo di sensibilizzare i
ragazzi al problema del cambiamento ambientale del territorio, in
maniera semplice e concreta.
68.
69.
70.
71.
72. Dopo aver conosciuto queste importanti informazioni abbiamo visitato il Laboratorio
Lamma di Firenze. Lì gli esperti ci hanno fatto vedere alcuni esperimenti e
successivamente anche noi abbiamo provato in classe a svolgere un lavoro simile per
verificare le nostre ipotesi.
73.
74.
75.
76.
77.
78.
79.
80. Il percorso presentato nelle slides rappresenta solo una piccola parte
del lavoro che è stato svolto, perché tutta la progettazione scientifica
ha avuto un’impronta di tipo ambientale. Sono infatti convinta che
questo aspetto dell’insegnamento non debba mai essere omesso.
L’ approccio metodologico di tipo laboratoriale ha sicuramente
affascinato gli alunni, che in più occasioni hanno voluto ripercorrere le
stesse esperienze in modo autonomo, anche al di fuori dell’ambiente
scolastico. Inoltre, anche la partecipazione di un esperto esterno ha
dato un ulteriore input alle attività, centralizzando ancor più l’attenzione
e l’interesse per l’argomento.