Scienza delle Costruzioni - Esercizi by Danilo Centazzo - parte 8
Esercitazione esame finale
1. Danilo Centazzo - Esame Pratico di Tecnica Calcistica
Corso Allenatore di Base
Tecnica Calcistica
Esame Pratico di Tecnica Calcistica.
Principi di Tattica Collettiva
Sviluppi di Gioco in Fase di Possesso ed in Fase di non Possesso
Allievo : Danilo Centazzo
Docente: Ettore Donati
Giovedì 26 Aprile 2012
1
2. Danilo Centazzo - Esame Pratico di Tecnica Calcistica
Introduzione
La seguente esercitazione, si articola sotto forma di tre esercizi rivolti ad un organico di 16-20
giocatori e ricalca alcuni dei momenti tipici secondo i quali si sviluppa una seduta di allenamento
che, como noto, si articola in Esercizi, Situazioni, Possessi e Giochi di Posizione, Partite a Tema,
Partite Libere. Gli esercizi discussi di seguito rappresentano un esempio del lavoro tecnico-tattico
svolto al fine dello sviluppo della Tattica Collettiva, per l' insegnamento dei Principi di Gioco in
Fase di Possesso (Smarcamento, Passaggio, Controllo e difesa della palla, Finta e dribbling, Tiro in
Porta) e dei Principi di Gioco in Fase di Non Possesso (Presa di posizione, Marcamento,
Intercettamento, Contrasto indiretto, Difesa della porta) per una squadra di Allievi cat. Provinciale
al primo anno.
Vengono sviluppate in particolare tre esercitazioni di una tipica fase centrale di una seduta di
allenamento, ove si esegue un Esercizio di Tattica senza opposizione in regime psicocinetico, un
esercizio di Possesso Palla sempre in regime psicocinetico, un esercizio di Situazione di Reparto
che può anche essere inteso e trasformato in una Partita a Tema.
La Fase di Verbalizzazione e di incontro coi giocatori
Riunire i giocatori in cerchio spiegando gli obiettivi dell'esercitazione e le modalità di gioco; tempo
massimo 1 minuto. Chi pone troppe domande è invitato a porre la massima attenzione alle
istruzioni che verranno date man mano dall'Allenatore.
Le indicazioni generali per il Possesso Palla da dare ai ragazzi sono:
Curare la buona esecuzione del primo tocco, sia esso un controllo orientato o un
passaggio di prima intenzione
Decisione!! Devo sapere cosa fare prima ancora che mi arrivi la palla
.. dunque sguardo e pensiero in ampiezza e gioco in ampiezza, oppure focalizzato in
profondità e gioco in profondità !
Movimento senza palla per creare la giusta angolazione e creare le premesse della
triangolazione
Svelti !! Rapidi, agire senza indugio!
soprattutto PARLARSI!!
Oppure riducendo i concetti all'osso:
Curare la Posizione del corpo in ogni situazione per una migliore visione del gioco.
Mai la ricezione in posizione statica: la palla si attacca sempre, anche con finte di corpo e
contromovimenti.
2
3. Danilo Centazzo - Esame Pratico di Tecnica Calcistica
1° Esercizio di Psicotattica : 11>0
N° Calciatori 15+2 Portieri Giocatori divisi in tre gruppi con casacche di tre colori diversi
Obiettivo dell'Esercitazione:
si tratta di un Esercizio di Tattica, senza opposizione, volto a educare i ragazzi al mantenimento
dei Principi di Tattica Collettiva in Fase di Possesso, segnatamente lo Scaglionamento offensivo, la
Verticalizzazione, l'Ampiezza, la Mobilità e l'Imprevedibilità. Si tratta di un semplice esercizio base
che favorisce l'aquisizione dei principi sopra elencati anche grazie all'assenza di opposizione;
tuttavia l'introduzione della variante psicocinetica stimola l'anticipazione motoria a livello
individuale ed evita in pari tempo l'esecuzione di una manovra di squadra stereotipata e troppo
prevedibile.
E' un esercizio di facile risoluzione ma che può diventare assai allenante secondo l'intensità che si
richiede ai giocatori, con tempi di lavoro, nel caso reale, non troppo lunghi, ca 10-15 min a seduta
e con adeguate pause di recupero, ad es, mediante l'alternanza in campo di due squadre diverse
durante i lavori senza opposizione o con pause di ca 2-3min. E' preferibile effettuare i lavori
pscicocinetici, specie quelli ad alta intensità, durante la settimana, ma non a ridosso della gara,
fatti salvi gli esercizi ormai acquisiti e consolidati.
Descrizione:
Facciamo schierare la nostra squadra con il modulo di gioco prescelto, ad es. il 4-3-1-2 (o modulo
a "rombo") con due gruppi di giocatori con due casacche di colore diverso, ad rosso e blu, e
facciamo svolgere un possesso palla in fase di costruzione del gioco a tocchi limitati (2 e poi 1 e
così via) 11>0, con l'obbligo di passare sempre la palla ad un compagno di colore diverso (vedi fig.
seguente). Al segnale dell'allenatore tutta la squadra si deve organizzare per una ripartenza
offensiva andando alla conclusione nella porta opposta rispettando il vincolo relativo al colore
durante il passaggio.
Finita l'azione subentrano i cinque giocatori del gruppo del terzo colore al posto di uno di quelli in
campo e si ripete l'esercizio con una regola diversa nel numero dei tocchi.
Ripetere l'esercizio cercando dapprima la precisione, poi via via anche un maggior ritmo.
Facciamo percorrere il campo anche in senso inverso e curiamo la conclusione a rete mediante
opportuni inserimenti degli attaccanti, del trequartista e di almeno un centrocampista.
Richiediamo varietà di gioco nello sviluppo della manovra.
Come variante possiamo prevedere anche l'uscita dalla zona centrale del campo delimitata al fine
di favorire l'attacco agli spazi sulle fasce mediante inserimento e sovrapposizione da dietro con
cross o traversone.
Chiediamo ai nostri giocatori l'uso del controllo orientato e l'utilizzo dei contromovimenti (corto-
lungo, lungo-corto, esterno-interno, interno-esterno) prima della ricezione onde evitare una
manovra troppo prevedibile. La manovra può essere innescata dal Mr che calcia teso verso un
centrale difensivo o verso un terzino, o dal proprio portiere con rilancio basso (si parte dunque
dalla propria difesa). Un'ulteriore variante consiste nello schierare la squadra nella metà campo
offensiva e simulare la ripartenza dopo la conquista della palla su lancio di rinvio avversario con
arretramento della linea difensiva, corsa all'indietro, colpo di testa di un difensore (curando la
3
4. Danilo Centazzo - Esame Pratico di Tecnica Calcistica
giusta posizione della gamba di appoggio) e ripresa della manovra offensiva, sempre con le regole
del regime psicocinetico dell'alternanza del passaggio a colori diversi.
Simuleremo due schemi di attacco:
1) giro palla difensivo, traslazione del modulo 4-3-1-2, allargamento del gioco, diagonale
verso il trequartista, battimuro con l'ala sinistra, incrocio delle punte e passaggio filtrante alla
seconda punta in taglio diagonale che va alla conclusione
2) su rilancio del portiere avversario, arretramento della linea difensiva, uscita del centrale
che di testa indirizza sull'esterno, poi palla al centromediano metodista e giro palla difensivo sulla
fascia opposta, palla al trequartista che lancia il centrocampista di fascia andato in
sovrapposizione, traversone al centro con incrocio della punte che vanno alla conclusione.
Foto finale dello Scaglionamento Offensivo desiderato
Nota sul metodo induttivo: in caso di sbagli frequenti, far scoprire ai ragazzi come abbattere il tasso di errore semplicemente ....
chiamando da sè la giusta sequenza di colore. Ripetere poi l'esercizio con la possibilità che il comando verbale sia svolto da un
centrale difensivo e dal centromediano metodista. Se il numero dei giocatori lo consente, l'esercizio può anche essere ripetuto a
specchio nell'altro senso di campo con l'altra squadra che prima era in attesa, ovviamente con direzione opposta alla situazione
precedente.
4
5. Danilo Centazzo - Esame Pratico di Tecnica Calcistica
2° Esercizio Possesso Palla in regime psicocinetico
N° Calciatori da 16 fino a 22 (9>9 oppure 10>10)
Obiettivo dell'Esercitazione:
Si tratta di un un classico esercizio di Possesso Palla, finalizzato particolarmente a migliorare gli
Sviluppi di Gioco in Fase di Possesso (tattica collettiva) ed i Principi di Gioco in Fase di Possesso
quali lo Smarcamento, il Controllo Orientato, il Sostegno al compagno.
Come dalla citazione AIAC seguente, vogliamo "Raggiungere nei nostri giocatori il più alto grado di
correlazione tra passaggio, smarcamento e controllo orientato nel possesso palla, ma con
l'accento sull'anticipazione motoria"
(fonte: Aggiornamento S.T.F.- A.I.A.C UMBERTIDE 4/06/2011)
Descrizione
Partita 8>8 su un campo di 60x40m; ogni squadra è divisa a sua volta in 2 gruppi di colore diverso.
Si gioca a 2 tocchi e durante il possesso palla non si potrà mai passare il pallone ad un compagno
dello stesso colore (fig. seguente). E' possibile variare il numero dei tocchi, fino al tocco libero,
eventualmente introducendo la penalizzazione del calcio di rigore o del calcio d'angolo in difesa
ogni tre o quattro errori. La squadra che difende inizialmente fa pressing e cerca l'intercettamento
o l'anticipo senza contrasto: se conquista palla, si invertono i ruoli delle due squadre. Nel caso in
cui le due squadre mostrino notevole bravura nell'esercizio, possiamo introdurre anche il
contrasto. Lo scopo dell'esercizio è quello di formare un calciatore che riesca ad affinare
l'anticipazione motoria in un contesto mutevole come quello di una partita di calcio.
L'esercizio si presta ad essere sviluppato come semplice possesso palla (non diamo cioè una
direzione di gioco), oppure come gioco di posizione (diamo una direzione di gioco ed una
disposizione in campo dei giocatori delle due squadre) ed infine può anche essere trasformato in
una partita a tema introducendo l'utilizzo delle porte e l'impiego dei portieri.
5
6. Danilo Centazzo - Esame Pratico di Tecnica Calcistica
Materiale occorrente: 4 paletti per delimitare le porte, 10-20 cinesini ad es. di colore rosso per
delimitare le linee laterali del campo, un numero adeguato di palloni per dare continuità al gioco.
6
7. Danilo Centazzo - Esame Pratico di Tecnica Calcistica
3° Esercizio: Situazione di Reparto/Partita a Tema con confronto tra i Reparti Offensivo e
Difensivo N° Calciatori da 16 fino a 22 (8>8 o 9>9 o 10>10 oppure 11>11)
Obiettivo dell'Esercitazione:
Come noto le Situazioni rappresentano il punto di collegamento fra lavoro tecnico e
partita. Questo esercizio in particolare si pone come Situazione di Reparto, dove è la Difesa ad
essere maggiormente sollecitata e tuttavia sono presenti tutti i principi del 2>2 nelle due fasi di
possesso e non possesso.
L'esercizio è incentrato certamente sugli Sviluppi di Gioco in fase di non possesso, quali la
Marcatura (a Uomo, a Zona,Mista), la Pressione, il Pressing, il Fuorigioco, l'Elastico Difensivo, il
Raddoppio di Marcatura.
Ma sono contemplati anche gli Sviluppi di Gioco in Fase di Possesso quali la Superiorità Numerica
(dribbling, inserimenti senza palla), Sovrapposizione, Mantenimento del Possesso Palla, Gioco
dalla Parte Cieca., Incroci, Passaggi a Muro, Passaggi di Scarico, Sostegno, Tagli, Attacco Diretto ad
1 o 2 tempi, Blocchi ecc.
Sono allenate infine anche le transizioni, sia negativa sia positiva.
Descrizione
Si gioca una Partita 6>4 su un campo 50x50 - Scopo dell'esercitazione è quello di mettere attacco
contro difesa: l'attacco con l'obiettivo di andare alla conclusione mediante possesso palla e
rifinitura, la difesa invece, in caso di conquista della palla su azione iniziata dall'attacco, ha la
possibilità di allargare il gioco su una fascia laterale ad un esterno che riceve palla e cerca di
attraversare palla al piede la porticina laterale (1 pt), oppure in penetrazione attraversa la porta
centrale delimitata dai paletti (2pt + calcio di rigore) - Gli attaccanti giocano a due o a tre tocchi, i
difendenti a tocchi liberi: nel caso però che un attaccante punti l'avversario a tocco libero e lo
superi in dribbling ha poi l'obbligo della conclusione diretta. Vale la regola del fuorigioco.
I palloni possono essere serviti dal Mr. agli attaccanti, oppure lanciati da centrocampo alla difesa
che ha l'obbligo di stoppare la palla mentre l'attacco che parte da centrocampo deve salire in
fretta per mettere pressione ai difensori, specia se il controllo è difettoso.
Una prima variante è l'introduzione di un quinto uomo (centromediano metodista) con i
difendenti, e tocchi liberi per gli attaccanti, mantenendo le stesse regole.
Un'altra variante è l'allargamento del gioco sulle fascie con al massimo due giocatori in fase
offensiva ed un solo giocatore difendente (simulando in tal modo l'inferiorità sulle fasce del
modulo 4-3-1-2).
Alterniamo le due squadre gialla e blu nei ruoli di attaccanti e difensori stabilendo due tempi di
gioco come in partita.
7
8. Danilo Centazzo - Esame Pratico di Tecnica Calcistica
Materiale occorrente: 2 paletti per delimitare la porta di centrocampo, 10-20 cinesini ad es. di
colore rosso per delimitare le linee laterali del campo, 4 conetti per le porticine laterali, un
numero adeguato di palloni per dare continuità al gioco
8
9. Danilo Centazzo - Esame Pratico di Tecnica Calcistica
Il Metodo Correttivo
Il Metodo Correttivo adottato parte dal Principio del Diritto all'Errore per ragazzi di questa età e
che affrontano un campionato propedeutico alla categoria Regionale che andranno ad affrontare
nel secondo anno. Tuttavia la Correzione è basilare anche nel metodo della Pedagogia Attiva.
La Correzione normalmente si sviluppa seondo le seguenti fasi:
Ricreare le posizioni e la situazione da correggere
Spiegare e Saper Dimostrare ciò che si vuole
Assicurarsi nel caso che il giocatore sia in grado di ripetere la ns. Dimostrazione
Far Ripartire il giuoco.
Conclusioni
Ho voluto dare conto tramite questo esempio di Esercitazioni, della traccia del metodo di lavoro
normalmente adottato nella preparazione alla vera e propria fase agonistica dei ragazzi che mi
vengono affidati al primo anno della categoria Allievi. Naturalmente i mezzi e i metodi impiegati
possono variare a seconda delle difficoltà incontrate, della capacità di apprendimento dei ragazzi,
dell'interesse mostrato.
Ma quale che sia la pianificazione e la programmazione adottate, i migliori risultati si ottengono
solo quando i ns. ragazzi sono animati da una profonda passione per il gioco del calcio e da veri
valori di di amicizia, solidarietà, rispetto. Ed è unicamente tramite un'autentica educazione che li
renda consapevoli che solo con l'impegno ed il sapersi mettere in gioco ogni giorno nello sport,
come nella vita, che essi potranno raggiungere i traguardi più alti. Ed il compito più arduo di ogni
allenatore è proprio quello di saper sempre mantenere accesa la fiamma della passione per il
gioco e per la vita negli sguardi di questi ragazzi.
9