Lezione tenuta nell'ambito del Corso di formazione di alta specializzazione "E-Commerce e danno da violazione della web reputation", tenuta presso il Tribunale di Gela il 28 Febbraio 2019.
1. Lezione di
Web Marketing
Corso di formazione di alta specializzazione
“E-Commerce e danno da violazione della web reputation”
Gela, 27 Febbraio 2019
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2. Chi sono
“Web Marketing dal 2011, mi occupo principalmente di SEO e
Digital Advertising (SEA, SMA). Ho gestito svariate tipologie di
clienti, principalmente PMI, come case vacanze, aziende b2b,
e-commerce, professionisti tra cui avvocati, suore (!).
Appassionato di tecnologie e musica. Sempre dedito alla
formazione personale e professionale, qualche volta faccio
(in)formazione.“
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4. Argomenti
1. Introduzione al Web Marketing
2. Nozioni di SEO
3. Inbound Marketing
4. Copywriting per il web
5. Gestire i Social Network
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6. Perché è più corretto parlare di
Digital Marketing
Al giorno d’oggi non ci connettiamo solamente a Internet
con il pc di casa, ma utilizziamo diversi dispositivi e sistemi
per connetterci alla Rete (smartphone, tablet, sistemi
embedded, e così via).
Inoltre le tecnologie Digitali hanno cambiato il modo di
concepire e comunicare con la Rete. Possiamo dire che
viviamo in un mondo costantemente connesso.
6dariovalentino.com
7. Non siamo più negli anni 80
(comunicazione passiva)
Oggi la comunicazione è
bidirezionale, interattiva,
“sociale”.
Anche Giorgio Mastrota lo ha
capito ;)
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9. Il processo di acquisto non è più lineare
9Source:
https://www.mckinsey.com/business-functions/marketing-and-sales/our-insights/the-consumer-decision-journey
12. Zero Moment of Truth, la fase pre-acquisto più
importante secondo Google
12Source: https://www.thinkwithgoogle.com/marketing-resources/micro-moments/zero-moment-truth/
13. Micromoments, i momenti che contano
13Source: https://www.thinkwithgoogle.com/marketing-resources/micro-moments/4-new-moments-every-marketer-should-know/
14. Da un singolo processo
d’acquisto a più “touchpoint”
● I punti di contatto del consumatore sono molteplici
● Il Mobile ha cambiato le relazioni con i brand
● La Customer Journey è frammentata in diversi
micro-momenti
● La strategia di Marketing è omnicanale
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23. Approccio “data-driven”
23
In un mercato sempre più complesso e competitivo, la
soluzione più sensata per una strategia di Marketing è
quella di farsi guidare dai dati.
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24. I Canali del Web Marketing
● Sito Web, E-Commerce e Blog
● SEO e SEM
● Display Advertising
● Inbound e Content Marketing
● Social Media Marketing
● Digital PR
● Email Marketing
● CRM
● Web Analytics
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26. Cosa vuol dire SEO
Per Search Engine Optimization, ovvero Ottimizzazione per i
motori di ricerca, si intende un insieme di attività che
hanno lo scopo di aumentare il traffico (e le conversioni) in
ingresso dei Siti Web proveniente dai motori di ricerca.
26
Una mia definizione di qualche anno fa http://seoblog.giorgiotave.it/seo
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27. Perché è importante fare SEO
27
Grazie a questa attività, è possibile assicurarsi nel tempo un
flusso continuo di visitatori e clienti senza dovere ricorrere ai
cosiddetti “Paid Media”, quindi senza dover dipendere
costantemente dalla pubblicità su altri mezzi di
comunicazione.
Inoltre, è un mezzo non invasivo poiché sono le persone a
cercare attivamente prodotti e servizi relativi all’azienda e
non il contrario.
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28. Come funziona Google (e gli altri motori)
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Per saperne di più https://www.google.com/search/howsearchworks/
29. Indicizzazione e posizionamento
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Due facce della stessa medaglia.
Per indicizzazione si intende il processo di scansione e archiviazione delle
pagine dei siti web nei database dei motori di ricerca, come visto prima.
Il posizionamento, invece, è la disposizione delle pagine in precedenza
indicizzate dai motori di ricerca in risultati (SERP) che verranno recuperati nel
momento in cui gli utenti effettueranno una ricerca. L’ordine viene stabilito
dagli algoritmi in base a dei fattori specifici. Il termine “posizionamento” viene
spesso utilizzato come sinonimo di SEO.
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30. Facciamo un passo indietro:
le tappe storiche della SEO
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32. Anni Duemila: l’età dell’oro dei SEO
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● attività meramente tecnica
● inserimento di keyword su tutto il sito (metatag, pagine)
● attività di inserimento e scambio link massive
“Google diviene il leader dei motori di ricerca, dettando le regole per posizionare i siti web”
33. 2009: l’avvento di Google Caffeine
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● obiettivo aggiornare più velocemente i risultati di ricerca
● produrre contenuti freschi e originali
● produrre contenuti che coinvolgono gli utenti
“Aggiornamento che riguarda in primo luogo i blog e i siti di notizie”
Photo credit: https://www.flickr.com/photos/78949100@N05/8676394160/ by cc-by-nc-sa
34. 2011: Google Panda
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● al bando i portali con scarsa qualità e contenuti duplicati
● penalizzazione siti pieni di link esterni e pubblicità
● di conseguenza, produrre contenuti di qualità
“Diffusione delle tecniche di Content Marketing basato su valore e utilità per l’utente”
Photo credit: https://www.flickr.com/photos/generationbass/5051722203 by cc-by
35. 2012: Google Penguin
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● penalizzazione per chi utilizza le cosiddette tecniche “black hat” (spam)
● promozione dei siti che ottengono link in modo “naturale”
● l’attività SEO deve quindi rispettare le “linee guida per i Webmaster”
“Le attività di link building vanno effettuate evitando di manipolare i risultati di ricerca”
Photo credit: https://www.flickr.com/photos/reatlat/16756635118 by cc-by-sa
36. Di recente: RankBrain (2015) e “Medical Update” (2018)
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● Rank Brain: ricordate quando parlavamo di Machine Learning?
Lo scopo è arrivare alla comprensione semantica dell’intento di ricerca
● “Medical Update”: chiamato impropriamente così per chi inizialmente sembrava aver
colpito solamente i siti relativi al settore “salute”.
Lo scopo sembra essere la lotta alle fake news, penalizzare gli articoli di scarso valore e
premiare i siti che rispettano i requisiti di autorevolezza, competenza e affidabilità.
“La SEO va dunque effettuata in base ai bisogni degli utenti, non assecondando i motori di ricerca ”
Photo credit: https://www.flickr.com/photos/reatlat/16756635118 by cc-by-sa
37. Cosa vuol dire fare SEO oggi?
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“Ottimizzare un sito web per i motori di ricerca comporta
studiare i bisogni degli utenti e comprendere il loro intento di
ricerca, in modo tale da offrire loro contenuti di valore e
un’esperienza di navigazione più coinvolgente possibile.”
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38. SEO: da semplice attività per “smanettoni” a
complesso canale integrato nella strategia
di Web Marketing
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39. I fattori di posizionamento
Ovvero i parametri secondo cui Google ordina le posizioni
nei risultati di ricerca.
● Quali sono? Non ci è dato saperlo. Li conosciamo in
parte (osservando i risultati di ricerca, tramite il lavoro
dei SEO e da fonti ufficiose)
● Quanti sono? Google dice “più di 200”, in realtà il
numero esatto non è noto
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40. Le parole chiave (keyword)
I termini utilizzati dagli utenti sui motori di ricerca per
trovare le risposte ai loro bisogni.
● Sono la base delle attività SEO
● Oggi è più corretto parlare di argomenti (termini
primari e secondari)
● Lavorare sui termini di ricerca significa intercettare i
bisogni e le richieste degli utenti
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41. Impostare una strategia SEO
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Analisi
(keyword, posizionamenti,
traffico, concorrenza)
Pianificazione
strategia
(scelta key, flusso di lavoro
e priorità)
Esecuzione attività
(slide successiva)
Monitoraggio
continuo
(posizionamento, stato di
salute sito, penalità)
42. Le 4+1 aree di intervento della SEO
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SEO Tecnica
SEO Copy/
Semantica
User
Experience
SEO
“Off-Site”
Penalizzazioni
File tecnici del sito
web (robots.txt,
.htacess,
sitemap.xml)
Dati strutturati
Performance server
e del Sito Web
Stato indicizzazione
e salute sito web
Inserimento meta
tag (title,
description, alt tag)
Produzione testi,
immagini, video,
documenti
ottimizzati
Architettura delle
Informazioni
Indirizzi web
pagine (URL), link
interni ed esterni
Conversion Rate
Optimization
Link Building
Digital PR
43. Gli effetti della SEO si vedono
a lungo termine
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44. Strumenti per fare SEO
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● Google Search Console
● Google Analytics
● Strumenti di ricerca keywords (Google Trends, Keyword Planner di
Google Ads, Ubersuggest)
● ScreamingFrog SEO
● Suite SEO (SemRush, Moz, SEOZoom)
● Analisi Link (Majestic SEO, Ahrefs)
● Check prestazioni sito web (GTMetrix, PageSpeed Insights, Test My Site
with Google)
● Yoast SEO (plugin di Wordpress)
● Il proprio cervello!
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46. Cos’è l’Inbound Marketing
“Inbound è il metodo di attrarre, ingaggiare e deliziare le
persone al fine di far crescere un business per fornire valore
e costruire fiducia”. (HubSpot)
Una strategia di Marketing online basata sulla produzione
di contenuti di valore e incentrata a farsi trovare dai
potenziali clienti, convertirli in acquirenti e ottenere così la
loro fiducia nel tempo.
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47. Inbound Marketing e SEO:
sono la stessa cosa?
Sebbene tra le due attività vi siano punti di
contatto, e in alcuni casi la SEO si può far
rientrare tra le attività di Inbound
Marketing, è possibile fare Ottimizzazione
per i Motori di Ricerca anche senza
produrre contenuti.
D’altronde, una strategia di Inbound
Marketing si serve di diversi strumenti e
canali per attrarre i clienti, ottenere la loro
fiducia e mantenerla nel tempo.
47dariovalentino.com
Source: http://www.ingdiaz.org/un-poco-de-informacion-sobre-inbound-marketing/
48. Intercettare i clienti tramite l’analisi dei bisogni (ricerche)
e la produzione di relativi contenuti
48dariovalentino.com
50. Ipotizzare un percorso di conversione per le attività
Inbound
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Source: https://insights.la/2015/05/20/razones-para-utilizar-inbound-marketing/inbound_marketing/
51. Lead generation e Lead Nurturing
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L’Inbound Marketing passa attraverso due concetti fondamentali che vanno oltre la
semplice vendita di un prodotto/servizio (o l’ottenimento di una consulenza).
● Per Lead Generation, si intende la generazione di una lista di un potenziali clienti
interessati a prodotti e servizi; è una fase pre-vendita molto importante in quanto
si crea un primo punto di contatto col “lead”, ottenendo da lui alcune informazioni
(come un indirizzo email) utili a potere stabilire l’inizio di una relazione
● A questo va aggiunto il Lead Nurturing: non basta infatti ottenere un elenco di
contatti, ma bisogna mantenere il loro interesse nei nostri confronti, “nutrendoli”
con contenuti sempre nuovi e che rafforzino il nostro legame con essi, al fine di
condurli all’obiettivo finale (conversioni ripetute nel tempo).
L’Inbound Marketing mira così a creare relazioni stabili e durature con una platea di
persone fedeli nei confronti del nostro brand.
52. Inbound e Content Marketing
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L’attività di produzione dei contenuti è una delle
conseguenze dirette della strategia di Inbound
Marketing.
Dopo avere definito quali sono i bisogni e i problemi
dei potenziali clienti, come risolverli e stabilito il tipo
di percorso previsto per trasformarli in clienti fedeli,
si stabilisce in che modo soddisfare le loro necessità
attraverso contenuti utili e di valore.
53. Il blog come fulcro delle attività di Content Marketing
53dariovalentino.com
54. I contenuti di qualità vengono premiati
54dariovalentino.com
55. I contenuti vanno pianificati: il
Piano Editoriale
Un importante documento strategico in cui si definiscono
obiettivi e strategie del Content Marketing.
● Si integra con la più generale strategia di Marketing
● Contiene riferimenti al target e alla concorrenza
● Indica i canali da utilizzare e gli argomenti da trattare
● Detta linee guida sul tono e lo stile di comunicazione da
adottare
● Contiene una sezione per il Crisis Management
● Si utilizza anche per la strategia Social e gestione fan
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56. Strumenti per l’Inbound Marketing
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● Google Search Console
● Google Analytics
● Google Trends
● SemRush
● HubSpot o altri sistemi di CRM (Salesforce, Microsoft Dynamics, Oracle
CRM e altri)
● Piattaforme Email (Mailchimp, MailUp, Sendinblue e altri)
● Piattaforme di analisi messe a disposizione dai Social Media
● Piattaforme per la produzione di testi, immagini, video, documenti,
infografiche, podcast (Canva, Pablo, Lumen5, RawShorts, Infogram,
PowerPoint, Keynote, Spreaker e così via)
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58. Scrivere per il web non è come
scrivere sui media tradizionali
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● Contesto differente e in continua evoluzione
● Stile di scrittura differente
● Attenzione del lettore va tenuta sempre alta
● Interazione del lettore con il contenuto
● Il successo del contenuto viene misurato in
modo tangibile (Analytics, SEO)
“Internet ci ha reso tutti degli editori, questo non ha fatto che aumentare la concorrenza per la produzione di
contenuti”
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65. Il lettore determina il successo o
il fallimento di un contenuto
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66. Tipologie di contenuti per il copywriting
● articoli
● ebook
● white papers
● guide e tutorial in pdf
● infografiche
● testi per pagine di servizi/prodotti, FAQ, How-to
● testi per landing page
● testi per immagini, video, podcast
66dariovalentino.com
68. Scrivere in ottica SEO
I contenuti vanno pensati in base a ciò che cercano i
potenziali clienti (analisi delle ricerche/keyword).
Da questa analisi, si organizza il contenuto in argomento
generale (keyword primaria) e sotto argomenti correlati
(keyword secondarie), formattando il testo in base alla
tipologia di contenuto che si sta producendo e ottimizzando
ciascuno di essi per i motori di ricerca.
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69. Prestiamo attenzione ai seguenti elementi
● titolo
● indirizzo web del contenuto (URL)
● sottotitoli e sezioni
● immagine principale (di testata)
● indice
● paragrafi
● altre immagini, video, audio
69dariovalentino.com
70. Prestiamo attenzione ai seguenti elementi: il titolo
● elemento che va scelto con molta accuratezza
● deve spingere il lettore a leggere l’articolo/cliccare sul link
● deve stimolare quindi la curiosità
● deve contenere l’argomento centrale del discorso
● deve essere creativo
● contiene: numeri
● inizia con frasi del tipo: come, perché, cosa
● contiene “:” per specificare l’oggetto dell’argomento
● contiene una domanda, implicita o esplicita (con “?”)
● contiene parole come: gratis, consigli, trucchi, segreti, strumenti, tecniche, guida
completa/definitiva, idee, esempi, guadagno, risparmio e simili
70dariovalentino.com
75. Prestiamo attenzione ai seguenti elementi:
l’indirizzo web del contenuto (URL)
● identifica univocamente il contenuto
● non deve essere composto da codici alfanumerici senza senso
● deve essere descrittivo
● deve contenere l’argomento (keyword) oggetto del contenuto
● si basa sul titolo
Esempi:
● https://www.altalex.com/documents/news/2019/02/04/tradimento-successivo-alla-crisi-matrimoniale-non-inc
ide-sull-addebito
● https://www.diritto.it/cyberbullismo-fattispecie-criminosa-ed-orientamento-giurisprudenziale/
● https://www.cwi.it/attualita/norme-e-regolamenti/gdpr
75dariovalentino.com
76. Prestiamo attenzione ai seguenti elementi:
sottotitoli e sezioni
● in sostanza rappresentano gli argomenti e le domande degli utenti correlati
all’argomento (keyword secondarie)
● servono ad esaurire e completare l’argomento
● di conseguenza aumentano il numero di lettori/traffico in ingresso
● se ben trattati e organizzati, conferiscono maggiore autorevolezza
76dariovalentino.com
77. Prestiamo attenzione ai seguenti elementi:
sottotitoli e sezioni
77
Source: https://www.guidafisco.it/riforma-copyright-ue-cos-e-cosa-prevede-cambia-articoli-11-13-2104
78. Prestiamo attenzione ai seguenti elementi: immagine
principale
● alla scelta dell’immagine di testata va posta la stessa attenzione dedicata al
titolo
● viene visualizzata nell’anteprima dei risultati di ricerca (o nei Social Media)
● deve avere una connessione con il titolo
● richiama l’attenzione del lettore
● di conseguenza anch’essa gioca un ruolo fondamentale nello stimolare la
curiosità del lettore e lo invoglia a leggere il contenuto
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79. Prestiamo attenzione ai seguenti elementi: immagine
principale
79Source: http://www.today.it/cronaca/migranti-arrivi-2018.html
80. Prestiamo attenzione ai seguenti elementi: immagine
principale
80Source: https://www.ilblogdeldiritto.it/guide-pratiche-al-diritto/la-lesione-del-consenso-informato/
81. Prestiamo attenzione ai seguenti elementi: l’indice
● da inserire se il contenuto comprende molti argomenti secondari
● facilita la consultazione da parte del lettore (trova rapidamente ciò che cerca)
● riduce la percentuale di abbandono dell’articolo
81Source: https://www.agendadigitale.eu/cittadinanza-digitale/gdpr-tutto-cio-che-ce-da-sapere-per-essere-preparati/
82. Prestiamo attenzione ai seguenti elementi: i paragrafi
● scrivere frasi brevi e concise
● enunciare un concetto per volta
● attenzione a non essere troppo prolissi
● distanziare ciascun paragrafo da un’interlinea per dare “aria” al contenuto
● il primo paragrafo deve sempre contenere l’argomento principale del
contenuto
● gli altri paragrafi devono approfondire l’argomento (e gli argomenti
correlati)
82dariovalentino.com
83. Prestiamo attenzione ai seguenti elementi:
altre immagini, video e audio
● tengono alta l’attenzione del lettore
● se il testo è lungo, inserire più immagini
● devono essere attinenti all’argomento e legarsi al testo circostante
● se utile e pertinente, il video arricchisce i contenuti testuali
● un consiglio per tenere incollato il lettore al nostro contenuto: proporre
una versione video del testo
● l’audio (podcast) fornisce una valida alternativa a chi non vuole/può
leggere il contenuto
83dariovalentino.com
84. Lo stile di scrittura e il tono di voce
● colloquiale e informale (possiamo risultare esperti e autorevoli anche in
questo modo)
● tecnicismi sì, ma vanno spiegati
● diamoci del tu (per essere più personali)
● se possibile, usiamo l’ironia
● comunichiamo le informazioni in modo chiaro
● citiamo le fonti autorevoli (con link)
● citiamo gli altri nostri contenuti se pertinenti con l’argomento (diminuiamo
il tasso di abbandono)
● citiamo anche le fonti esterne di cui siamo autori (risultiamo più autorevoli)
84dariovalentino.com
85. Attenzione a refusi, grammatica e ortografia!
85Source: https://bogianen.wordpress.com/tag/errori-grammaticali/
86. Metodi per impostare un contenuto:
la piramide invertita
Esistono diversi metodi per scrivere un contenuto.
Uno dei più conosciuti è la piramide invertita (o rovesciata),
che consiste nell’organizzare il testo in modo da inserire nelle
prime righe le informazioni principali e più importanti, e di
sviluppare nel dettaglio le informazioni nei paragrafi
successivi, aggiungendo dettagli, approfondimenti e ulteriori
informazioni.
Su questa e le altre tecniche:
https://www.mysocialweb.it/2017/12/28/piramide-rovesciata/
86dariovalentino.com
Messaggio primario
Sviluppo
informazioni
secondarie
Approfondimenti
e dettagli
aggiuntivi
87. Strumenti per il copywriting
87
● Gli stessi visti per il Content Marketing, e inoltre
● Google Suggest
● Ubersuggest
● Answerthepublic.com
● Dizionari e Sinonimi
● Leggere gli articoli dei concorrenti
● Leggere gli articoli delle testate online, non solo quelle di settore
● Una lettura consigliata: “L’italiano, lezioni semiserie” di Severgnini (ed.
BUR-Rizzoli)
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89. I Social non sono strumenti di vendita
(diretta), ma servono a conversare con le
persone
89dariovalentino.com
90. Il Social Media Monitoring, osservare i
comportamenti e il “sentiment” delle persone
90
Prima di creare e pubblicare contenuti per i
Social Media, dobbiamo osservare e
comprendere come i nostri potenziali clienti si
comportano su questi canali e cosa dicono di noi.
Va inoltre osservato cosa fanno i nostri
concorrenti e come si muovono.
L’attività di ascolto e monitoraggio dei Social è la
prima fase per iniziare a costruire una
reputazione online. Inoltre è un’attività
fondamentale per stabilire relazioni con i nostri
follower e creare una community di persone
fedeli al brand.
dariovalentino.com
91. Domande da porsi prima di una strategia “Social”
91
● Su quali Social si trovano i nostri clienti?
● Come si comportano?
● Cosa dicono di noi?
● E la concorrenza, cosa fa?
● Quali sono i nostri obiettivi?
● Qual è la nostra mission e vision?
● Quanto tempo e risorse abbiamo a disposizione?
● Ci serve utilizzare tutti i Social?
● Abbiamo un team dedicato? Sono allineati a mission e vision aziendali?
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92. Gli strumenti li conosciamo, ma sappiamo
usarli in ottica di business?
92
93. I Social Media vanno integrati nel Piano Editoriale
93dariovalentino.comdariovalentino.com
95. La gestione dei follower
Come ci approcciamo a loro? Con quale tono?
Quando rispondere? E se ci criticano? E i “troll”?
In generale la risposta si trova nel Piano
Editoriale. Bisogna però agire calandosi nel
contesto e adattandosi alla situazione.
95dariovalentino.com
96. Consigli rapidi per interagire con i propri fan
● Parlare con lo stesso tono di voce che utilizza il brand negli altri canali
di comunicazione
● Rispondere sempre ai commenti e alle loro richieste, anche con un
semplice “grazie”
● Rispondere in tempo (non ritardare troppo le risposte/non arrivare
ultimi)
● Se la discussione è pubblica e tende a dilungarsi, cercare di portarla in
privato
● Mettersi a disposizione e dimostrarsi utili
● Intervenire nelle discussioni al di fuori dei nostri profili e che ci
riguardano
96dariovalentino.com
97. Gestiamo le crisi (Social Crisis Management)
Nel nostro Piano Editoriale dobbiamo prevedere una sezione
dedicata alle crisi (capiterà a tutti prima o poi).
Lo scopo è avere una sorta di guida da seguire nei momenti di
emergenza e quando non sappiamo cosa fare.
Prevedere e gestire con successo le crisi è un aspetto molto
importante per evitare i Social Media Epic Fail. Ne va della nostra
reputazione! (e dei profitti).
97dariovalentino.com
98. 98
Il più famoso esempio di Social Media Epic Fail del 2018
Risultati del fail:
● sfilata annullata
● prodotti del brand ritirati dagli e-commerce cinesi
● prodotti boicottati dalle personalità locali (modelle,
influencer)
● ironia e sarcasmo sui Social (specie per il video di
scuse)
● perdita di fatturato (stimata tra 20 e 36 milioni di
euro)
● perdita di reputazione
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99. 99
● Mantenere il controllo della situazione (e la calma)
● In caso di critiche, cercare di comprendere il problema
e portare la discussione “offline”
● Ignorare solamente in caso di commenti
deliberatamente provocatori
● Rispondere scusandosi
● Rispondere con un comunicato pubblico (posizione
ufficiale del brand)
● Fissare dei limiti (policy dei profili)
● Cancellare i commenti pubblici offensivi o che violano
la policy
Consigli rapidi per le crisi e i commenti negativi
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100. Strumenti per gestire i Social
100
● Piattaforme di analisi dei Social Media (Facebook Insights, Facebook
Analytics, Instagram Insights, Twitter Analytics, LinekdIn Page Analytics)
● Piattaforme di pianificazione, programmazione e gestione (Hootsuite,
Buffer, Social Bakers, Spidwit, Crowdfire, Combin)
● Piattaforme di ascolto e monitoraggio (Mention, Talkwalker, Sprout
Social, Iconosquare, Union Metrics)
● Tracciare gli hashtag in tempo reale (Tagboard, Keyhole)
● Strumenti per mettere a calendario i post (Google Calendar, Excel)
● Piattaforme per la produzione di contenuti Social (Canva, Pablo, Lumen5,
RawShorts)
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