Intervento di Laura Iris Ferro (Sorin Group)nel corso dell'evento "Healthy ageing: il futuro della longevità", parte integrante del palinsesto di Expo Women Global Forum (http://www.ewgf.eu). I temi affrontati:
1. Esiste un problema di eccessiva medicalizzazione dell'anziano ?
2. Quale è lo stato delle conoscenze sull’interazione farmaco-nutriente ?
3. Riguardo alla sua esperienza al trivulzio di milano: quali sono state le problematiche più ricorrenti in relazione al problema della malnutrizione e stile di vita dell'anziano ?
4. Ha dati relativi alla malnutrizione nelle case per anziani nell'area di Milano o Lombardia ?
5. Il problema della ristorazione nelle case per anziani – quali problematiche operative (dal catering agli scarti). Era un problema sentito come veniva affrontato nel Trivulzio ?
6. La ristorazione tiene conto delle modifiche fisiologiche che avvengono nell’anziano a livello dell’apparato digerente (minore capacità sensoriale, edentulia, problemi digestivi, etc)?
2. Laura Iris Ferro
Laurea in Medicina, specializzazione in
farmacologia clinica.
Psichiatra in strutture pubbliche per 14 anni.
Manager nell’azienda di famiglia (Crinos).
MBA all’Università Bocconi.
Imprenditrice, fondatrice di Gentium.
Presidente Pio Albergo Trivulzio.
Consigliere di Sorin Group.
Angel Investor.
4. Il valore dell’alimentazione
• Una corretta alimentazione e' una delle basi
della cura degli anziani.
• Vanno anche considerate le componenti di
prevenzione di patologie (ad es. obesità)
correlate all’alimentazione.
5. Effetti invecchiamento sull’alimentazione
Riduzione del metabolismo basale e del fabbisogno energetico.
Diminuzione della massa corporea magra, dell’acqua corporea e
aumento della massa grassa.
Riduzione del senso dell’olfatto, del gusto e della sete con perdita di
interesse per il cibo.
Riduzione delle funzionalità con stitichezza, disidratazione difficoltà
digestiva e alterato assorbimento di alcuni nutrienti (calcio, ferro,
zinco e vitamine).
Perdita dei denti con difficoltà di masticazione e conseguente
riduzione dell’introito alimentare.
Modificazioni del meccanismo di regolazione dell’appetito con
precoce comparsa del senso di sazietà.
6. Fabbisogno negli anziani
Le proteine devono ricoprire il 10-15% delle calorie
giornaliere.
I lipidi devono ricoprire il 25%-30% delle calorie
giornaliere, con prevalenza degli acidi grassi
monoinsaturi.
• Il fabbisogno glucidico è intorno al 50-60% delle calorie
giornaliere (preferibilmente carboidrati complessi).
• Fabbisogno idrico almeno pari ad un litro al giorno, oltre
all’acqua contenuta negli alimenti.
7. Alimentazione e strutture per anziani
• La ristorazione collettiva in ambiente sanitario-
assistenziale deve essere considerata parte
della terapia del soggetto ricoverato.
• La valutazione deve essere non solo in termini di
costo ma anche di efficacia clinica.
8. Gli standard
• L’alimentazione degli anziani nei centri di
assistenza segue dei precisi standard che
coinvolgono diverse realtà e figure:
• ASL, per le prescrizioni sul cibo e il fabbisogno
proteico
• NAS, per i controlli
• dietologa, per controllo clinico e prescrizione della
dieta
• dietista, per attuare le dieta (menu)
• addetti, per la somministrazione
9. L’impegno istituzionale
• La Regione Lombardia ha varato delle linee guida
specifiche in materia di ristorazione nelle RSA.
• Ha promosso in particolare il progetto «A tavola con i
nonni» con l’obiettivo di fornire un supporto per migliorare
la qualità della ristorazione, i luoghi di somministrazione
e l’organizzazione del Servizio, tenendo conto delle
tematiche EXPO 2015.
10. Le linee guida della Regione
• Favoriscono la responsabilizzazione,
l’autoanalisi e la revisione dei processi che
portano alla erogazione dei pasti, dalla
conservazione, alla preparazione, cottura e
distribuzione:
– materie prime
– pasto
– modalità di distribuzione
– personale addetto
– l’organizzazione
11. Processo assistenziale
Il processo assistenziale della nutrizione deve essere in
grado di:
1. garantire l’idoneità igienico sanitaria degli alimenti;
2. assicurare la conformità nutrizionale;
3. assicurare gli standard qualitativi (modalità di
prenotazione e distribuzione del pasto, gestione
acquisti, ecc.);
4. garantire che il pasto possa essere assunto con le
modalità più consone al paziente.
12. L’interazione cibo-farmaci
• L’assunzione di cibo e bevande può influire
sull’azione dei farmaci, determinandone una
riduzione dell’efficacia, aumentandone la tossicità o
causando effetti collaterali.
• Alcuni farmaci possono agire in misura maggiore o
minore quando assunti a stomaco pieno o vuoto.
• Anche le bevande alcoliche piuttosto che il caffè
possono alterare l’azione dei farmaci se consumate
durante, prima o dopo l’assunzione dei farmaci.
13. Malnutrizione
Il rischio nutrizionale, cioè la possibilità di eventi avversi
correlabili all’alimentazione della persona, rientra a pieno
titolo nel più ampio quadro del rischio clinico.
Secondo stime internazionali il 40% dei pazienti ricoverati
e fra il 40 e l'80% degli anziani che risiedono in case di
riposo sono malnutriti.
L’importanza della valutazione sistematica del rischio
nutrizionale ha portato a costruire processi assistenziali
codificati che hanno ridotto la malnutrizione.
15. Geriatria come visione d’insieme
• La geriatria deve avere una visione olistica.
• Manca ancora però una visione di insieme che
consenta di agire in maniera armonica nei
confronti della salute e non delle singole
patologie.
• Per i pazienti anziani la complessità è la
gestione delle multiterapie e delle interazioni tra
farmaci.
16. Evoluzione delle terapie
La consapevolezza delle specificità dell’anziano
ha portato a una evoluzione delle terapie.
Nel campo delle malattie depressive e
dell’insonnia per esempio non vengono più
somministrate le benzodiazepine, molto efficaci
ma con effetti indesiderati.
Vengono invece sempre più utilizzate sostanze
più leggere quali il [trazodone].