3. COSA: un social network su opere d’arte,
soprattutto quadri, in cui scambiarsi impressioni,
sensazioni, pareri
CHI: tutti ne possono far parte e dire la
loro, ma è pensato anche e soprattutto
per persone non vedenti che, grazie
agli inserimenti di altri utenti, possono
farsi un’idea di quello che non possono
vedere.
DOVE: nei musei: con accesso da postazione
accanto all’opera stessa, in mobilità: quando si è
in viaggio per turismo o visita didattica, da casa:
per pianificare un viaggio, per rivedere le opere
preferite, per crearsi il proprio museo virtuale
14. COME: con qualunque mezzo si possa
collegare alla rete, ma anche con periferiche
specifiche pensate
1- per ricreare l’opera pittorica attraverso altre
esperienze sensoriali e quindi con una speciale
tavoletta,
2- per un’interazione basata sulla voce e
quindi con un oggetto estremamente piccolo,
portachiavi, pomello …
15. Abbiamo imparato che…
“Un quadro è fatto per essere visto: non ha senso
cercare di far percepire in altri modi quello che non si
può vedere. È più importante che una persona ti dica
le emozioni che prova guardando quel quadro. Se poi
le persone sono tante, meglio ancora, perché ognuno
vede qualcosa di diverso.
Conoscere le emozioni provate da diverse persone,
questo ha molto più senso.”
(Annamaria, non vedente)