In Italia e in Europa l’incidente stradale rappresenta la prima causa di morte nella popolazione al di sotto dei 40 anni, seguito dall'incidente domestico,dal fuoco e della caduta in genere. Al termine politraumatizzato si associa, per definizione, un soggetto,vittima di un incidente,che presenta lesioni a carico di due o più distretti corporei.Un bambino è,per le sue caratteristiche anatomiche, da considerare sempre un politraumatizzato in questi casi. Quindi bisogna trattare il bimbo con moltissima cautela. Non bisogna trattare il bambino come un adulto di taglia ridotta.Conoscere e ricordare le differenze anatomico-fisiologico che rendono diverso l’approccio diagnostico-terapeutico è fondamentale. Il bambino infatti ha ridotta massa muscolare, ridotta quantità di grasso corporeo con conseguente vicinanza degli organi interni alla superficie esterna, ridotta calcificazione ossea e una aumentata elasticità del tessuto connettivo.