13. 25 Milioni di utenti univoci
12.000 ore di video attraverso la
soluzione proposta dalla FIFA
40 Broadcaster hanno offerto servizi
on line
22 Broadcaster hanno sviluppato una
propria app
20. dei fan pensa che la distribuzione di video HD all’interno dello stadio
renderebbe più interessante l’intera esperienza.
dei fan più fedeli pagherebbe prezzi più alti per il biglietto se il video
HD fosse distribuito all’interno dell’intero stadio.
dei fan pensa che sarebbe bello poter vedere le azioni da angolazioni
diverse rispetto a quelle che possono vedere dal loro singolo posto.
35. Per approfondire un po’
Le aziende coinvolte:
• www.evs.com
• www.cisco.com
• www.burst.com
• populous.com
Sull’esperienza dei mondiali di calcio in Brasile:
• www.sportsvideo.org/worldcup/world-cup-2014-headlines/68979/
• asperasoft.com/world-cup-live-distribution-workflow/
Per gli appassionati di stadi:
• http://www.evs.com/stadiums/index.html
• Il ranking ufficiale degli stadi della UEFA
http://en.wikipedia.org/wiki/UEFA_stadium_categories
• The stadium guide
http://www.stadiumguide.com/figures-and-statistics/lists/europes-highest-attendances/
• PanStadia & Arena Management 2014
http://content.yudu.com/A2s3yc/PanStadiaSpring14/resources/index.htm?referrerUrl=
36. 8° Summit Italiano di Architettura dell’Informazione / Bologna 7 – 8 novembre 2014
Grazie per l’attenzione
Eugenio Menichella
Technical Manager
EVS Broadcast Equipment
www.evs.com
Twitter: @EMenichella
Notes de l'éditeur
Questa è la definizione ufficiale decisa dal nostro marketing.
In sostanza ci occupiamo di tutto ciò che riguarda la gestione dei contenuti video specialmente nell’ambito delle produzioni live in qualità broadcast.
EVS costruisce e commericalizza degli apparati che sono sono in grado di registrare le immagini direttamente dalle telecamere e quindi riprodurre queste immagini immediatamente variandone anche la velocità.
Quello che in termini tecnici viene definito « instant replay » o « slow motion ».
…
In Italia lo chiamiamo « moviola ».
Lo facciamo per circa il 95% degli eventi sportivi che si svolgono quotidianamente in tutto il mondo.
Ma le stesse tecnologie sono anche utilizzate nell’ambito delle news e addirittura per test di volo.
Ma qual è la “relazione” tra quello che fa EVS e l’Architettura dell’Informazione?
Il punto di partenza sono sicuramente un paio di riflessioni che abbiamo cominciato a fare già da alcuni anni e che si basano su quello che vediamo accadere intorno a noi:
La moltiplicazione delle interfacce, la diffusione delle connessioni in banda larga ma soprattutto…
L’incremento esponenziale dell’uso di queste interfacce che in questi anni si è verificato sono alcuni dei punti dai quali siamo partiti.
L’altra riflessione è più legata al nostro specifico ambito di interesse e per spiegarvela voglio fare un esempio:
Prendiamo una partita di calcio, ma solo perché qui in Italia ci è più familiare… potremmo usare un qualsiasi altro evento ripreso dalla televisione.
La media di telecamere che riprendono una partita di calcio è 18.
Queste 18 telecamere riprendono tutte quante i 90 minuti della partita.
Vengono quindi prodotti per ogni partita circa 27 ore di contenuti.
Ma noi vediamo solo i 90 minuti che il regista ha selezionato per noi, più qualche replay!
Per 90 minuti di partita trasmessa ci sono altre 25.5 ore di contenuti che finiscono nel cestino.
Il 90% dei contenuti registrati non viene usato !!
È veramente uno spreco !
Soprattutto se consideriamo il valore che possono avere quei contenuti !
Ritorniamo un momento al 2006.
La finale dei mondiali viene ripresa da 34 telecamere, una sola di queste ha registrato la testata di Zidane.
Nemmeno il regista se ne era accorto!
Se non avessimo avuto la possibilità di registrare, rivedere e « far vedere » poi a tutti (a cominciare dal 4° uomo direttamente sul campo) quello che era successo forse la storia sarebbe stata diversa.
Ecco, la nostra riflessione parte da qui : noi registriamo già tutti i contenuti.
Ma l’unico modo per dare loro un valore sta nella possibilità di condividerli.
E questo è il presupposto sul quale è nato il servizio C-Cast.
Si tratta di un servizio che tramite cloud consente di condividere ciò che viene registrato nel luogo dell’evento (Venue) con il centro di produzione che deve confezionare il prodotto televisivo, ma anche di distribuire gli stessi contenuti ai partner che ne hanno diritto così come direttamente agli utenti finali tramite app.
Ma più che il servizio in sé mi interessa parlare delle relazioni che questo servizio ha attivato.
Mi interessa questo spazio che ha creato tra i vari attori.
C-Cast contribuisce a creare un contesto.
E cos’è il contesto se non l’insieme delle relazioni potenziali, lo spazio che si crea tra i vari touch point.
E che consente di condividere le informazioni
Uno spazio che durante gli ultimi mondiali ha coinvolto 25 milioni di utenti univoci in tutto il mondo
12.000 ore di video scaricate attraverso la soluzione proposta dalla FIFA.
40 broadcasters hanno proposto servizi on line e, di questi, 22 hanno sviluppato e distribuito una loro propria app.
(Non in Italia naturalmente dove si poteva solo usare la app distribuita dalla FIFA che offriva solo il feed di logging delle partite, alcune foto e i filmati delle migliori azioni ma solo dopo la fine delle partite)
Il prodotto che abbiamo sviluppato era pensato in funzione dei broadcasters.
Durante lo sviluppo di questo sistema siamo stati contattati da un cliente inaspettato.
E cos’è il contesto se non l’insieme delle relazioni potenziali, lo spazio che si crea tra i vari touch point.
E che consente di condividere le informazioni
Voleva usare il nostro sistema per rendere più interessante e unica l’esperienza dei propri fan che andavano allo stadio.
Si trattava dello Sporting Kansas City, una società della Major League, il campionato di calcio degli Stati Uniti.
Un club fondato nel 1995
Nel 2011 hanno costruito uno stadio da 18.500 posti.
E hanno studiato accuratamente come riuscire a riempirlo sempre, cercando di fornire una risposta ad una domanda che tutti i loro fan si stavano ponendo:
Mi guardo la partita a casa, con tutte le comodità e con la possibilità di usare tutte le piattaforme che più preferisco?
Oppure vado allo stadio, con tutte le scomodità ed i costi che questo implica?
Per non menzionare il fatto che l’interattività attraverso i social media potrebbe essere difficile se la connettività allo stadio è limitata.
“At college games, fans often leave at halftime if they can't connect to the internet or upload photos to social media”, Chris White, Cisco.
Mentre lo Sporting Kansas City verificava le aspettative dei propri fan in una indagine condotta con CISCO abbiamo iniziato anche noi una serie indagini e di incontri con i vari managers sportivi raccogliendo tra l’altro una serie di aneddoti piuttosto interessanti.
Ad esempio quando abbiamo proposto ai dirigenti di alcune squadre inglesi di Premier League di rendere disponibile nella app, nel giro di pochi secondi, il replay del gol appena fatto dalla loro squadra su tutti gli smart phone dello stadio, ci aspettavamo una reazione entusiasta.
Bhe siamo stati delusi:
se la squadra fa gol i fan devono gioire del gol insieme alla squadra, non rimanere seduti al proprio posto a guardarsi il replay!
Lo Sporting Kansas City ha creato la prima delle relazioni che contraddistinguono questo progetto.
Avevano contattato anche CISCO che ha sviluppato un sistema chiamato «Stadium Vision», una applicazione per l’IPTV.
E insieme ad una azienda collegata, la «Sporting Innovations», è stata creata
UPHORIA
Una app disegnata soprattutto per migliorare l’esperienza allo stadio garantendo interazione sui social networks, giochi, premi, mobile ticketing e una funzione speciale chiamata «Playback» che rende disponibili per tutti i device collegati nello stadio i replay in live slow motion della azioni della partita in corso da tutte le telecamere.
Tramite l’integrazione tra C-Cast, l’infrastruttura WIFI di Cisco e le esistenti strutture di produzione è raccolto:
il materiale live registrato dai server EVS
Il materiale di archivio
I contenuti commerciali
Le statistiche
Tutto istantaneamente disponibile per i device connessi alla WIFI.
Quando andiamo allo stadio occupiamo il nostro posto a sedere ma magari non è proprio nella migliore posizione possibile per apprezzare la meglio le azioni della partita, è quella che noi chiamiamo «seat only experience»…
La app da la possibilità di rivedere le azioni della partita in corso ma usando le telecamere posizionate in altri punti dello stadio… di scegliere il proprio punti di vista preferito oppure di rivedere tutti i replay del nostro giocatore preferito.
Ma anche di ordinare la bibita al bar (e in alcuni stadi ci sono anche gli steward che ve la portano!)
Possiamo prenotare il posto al ristorante dello stadio o prenotare la maglietta del nostro giocatore preferito della nostra misura ed essere sicuri di trovarla al negozio alla fine della partita.
Il club che gestisce lo stadio può conoscere meglio i gusti e le abitudini dei suoi fan e ottimizzare le sue offerte.
Ma capite bene che in realtà le possibilità sono infinite.
Puntiamo ad ottenere un ritorno in termini di EMOZIONI
Per i tifosi…
Ma se ad esempio abbiamo un tifoso che sceglie sempre di vedere la partita da una determinata telecamera e, guarda caso, proprio in quell’area si viene a liberare un posto? Basterebbe mandargli un messaggio proponendogli il cambio e l’ROE può diventare anche un ROI.
Ma capite bene che in realtà le possibilità sono infinite.
Quello che ci troviamo tra le mani è un vero e proprio ecosistema per la condivisione e la relazione tra:
fan
squadre
sponsor
attività commerciali all’interno dello stadio
sistemi di sicurezza
stampa
e anche gli arbitri, perché no, che possono usufruire di tutte le riprese delle telecamere per prendere decisioni più accurate.
È quello che viene chiamato «Connected Stadium»
Anche i fan possono contribuire con i loro video
Un’altra delle relazioni che abbiamo instaurato in questo progetto è stata con Burst
Abbiamo integrato il loro sistema di upload di mobile video cloud based e in questo modo anche i singoli partecipanti all’evento possono dare il loro contributo.
Ma non dimentichiamo che le grandi squadre del mondo del calcio hanno fan e club che li seguono in tutto il mondo.
E nel nuovo ecosistema stadio ci deve essere posto anche per quei fan…
Letteralmente in prima fila secondo il Manchester United!!!
Perché di questo ecosistema fa parte anche l’architettura stessa degli stadi.
Entra in gioco infatti un altro dei partner incontrati lungo la strada: Populous.
Un importante gruppo specializzato nell’ideazione e costruzione di Arene, Stadi e centri sportivi.
Tanto per fare un esempio hanno ideato loro le strutture che hanno accolto i giochi invernali di Sochi.
Devo dire che hanno grandi idee su cosa possa essere il futuro di un Ecosistema Stadio che accolga i fan da tutto il mondo
Come ad esempio questa proposta per il nuovo stadio del Real Madrid nel quale i fan partecipano alla partita e divengono parte dell’evento tramite dei jumbo screen
O come in quest’altro fuori dallo stadio del Liverpool in cui i visi dei fan diventano la facciata stessa dello stadio!
Vi lascio con un’ultima suggestione che sintetizza bene questa idea di ecosistema.
Un progetto per il nuovo stadio del Manchester United che mira a diventare un ECOSISTEMA ECOSOSTENIBILE con pavimenti in grado di assorbire le vibrazioni generate dai passi del pubblico per trasformarle in riscaldamento per i sedili, ma anche un soffitto e addirittura un campo a led per rendere il pre-match e la pausa di metà partita degli spettacoli indimenticabili.
E in attesa di goderci una bella serata allo stadio con tutte le comodità…
Vi lascio un po’ di riferimenti per chi volesse approfondire